ilTorinese

Via Po ,18 Torino: concessione ventennale all’Universita’

Via Po 18 avrà un futuro degno del suo passato. Infatti il complesso conosciuto come “La corte dei Minimi”, l’ex convento di San Francesco da Paola, oggi proprietà del Comune, sarà dato in concessione all’Università di Torino.

La decisione è stata approvata su proposta della Vicesindaca, Michela Favaro, durante l’ultima giunta comunale.

Questa scelta nasce dalla necessità di disciplinare l’utilizzo dell’immobile da parte dell’Università e la sua permanenza in quegli spazi, che risale al 1991, e dell’Accademia di Medicina, istituzione storica che occupa il piano nobile dell’edificio fin dalla metà del 1800.

La concessione riguarderà l’intera parte di proprietà del Comune di Torino, avrà una durata di 20 anni e sarà a titolo gratuito.

L’edificio si trova lungo l’asse del secondo ampliamento della città avviato nel 1676 su progetto di Amedeo di Castellamonte, che percorreva tutta la contrada di Po, da piazza Castello fino al fiume e fa parte dell’isolato annesso alla chiesa di San Francesco da Paola, eretta nel 1632 per munificenza di Cristina di Francia, vedova di Vittorio Amedeo I.

Al palazzo si accede tramite un portale, realizzato su disegno di Talucchi, che conduce all’ampia superficie aperta, con giardino interno al chiostro, attorno al quale originariamente si distribuivano gli edifici della chiesa di San Francesco da Paola e di parte del convento dei Minimi.

Al piano nobile, ha sede storicamente l’Accademia di Medicina di Torino, istituzione dalla rinomata storia e chiara fama che conduce attività di studio e conoscenza delle scienze mediche, attraverso convegni, congressi e corsi di aggiornamento, seminari, istituzione di premi e borse di studio, la cui valenza nell’ambito della ricerca e della divulgazione è nota anche a livello internazionale.

“L’auspicio – afferma la vicesindaca Michela Favaro – è che con la formalizzazione di una concessione pluriennale in futuro il cortile e l’intero complesso possano essere utilizzati al meglio valorizzandolo con un recupero architettonico da parte dell’Università e dalle realtà che da anni danno lustro all’immobile.”

Covid, la situazione a Torino e in Piemonte

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FOCUS SETTIMANALE SULLA SITUAZIONE

EPIDEMIOLOGICA E VACCINALE

In Piemonte la curva dei contagi presenta un andamento decrescente rispetto al periodo precedente: siamo all’undicesimo giorno consecutivo di calo.

Anche questa settimana il Piemonte conferma un dato migliore rispetto a quello rilevato a livello nazionale.

L’occupazione dei posti letto ordinari si attesta al 10,4%, quella dei posti letto in terapia intensiva è al 2,2%, entrambi in calo rispetto alla scorsa settimana. La positività dei tamponi è all’8,2%.

Dominanza della sottovariante Omicron BE.1.1 in tre depuratori su quattro

Dai dati diffusi da Arpa, gli esiti delle analisi di sequenziamento delle acque reflue sui campioni prelevati il5 dicembre scorso evidenziano la dominanza della sottovariante di Omicron BE.1.1 nei depuratori di Alessandria, Castiglione Torinese e Cuneo. Nel depuratore di Novara, la variante dominante è BA.5.

Sono presenti anche altre mutazioni con alta frequenza appartenenti alle sottovarianti di Omicron discendenti di BA.5.3 per tutti i depuratori.In merito alla sottovariante di Omicron BA.2, sono state osservate mutazioni specifiche a bassa frequenza per la sottovariante BS.1 in tutti i depuratori.

Non si osservano mutazioni specifiche per le sottovarianti Omicron BA.1, BA.3, BA.4.

Vaccinazioni

Tra venerdì 9dicembre e giovedì 15 dicembre sono state vaccinate 40.391persone: 178 hanno ricevuto la prima dose, 64 la seconda, 851 la terza, 20.952 la quarta, 18.702 la quinta. Dall’inizio della campagna vaccinale sono state somministrate in Piemonte 10.704.006dosi, di cui 3.344.535 come seconde, 2.960.940 come terze, 722.022 come quarte, 69.722 come quinte.

FOCUS CONTAGI NELLE PROVINCE

In Piemonte nel periodo dal 9dicembre al 15dicembrei casi medi giornalieri dei contagi sono stati 1.635. Suddivisi per province: Alessandria 169, Asti 75, Biella 54, Cuneo 154, Novara 119, Vercelli 59, VCO 47, Torino città 330, Torino area metropolitana 587.

In totale, su base regionale, i casi degli ultimi 7 giorni sono stati 11.445 (-2721).
Questa la suddivisione per province: Alessandria 1.186 (- 220), Asti 522 (- 101), Biella 381 (-48), Cuneo 1.080 (-210), Novara 830 (-121), Vercelli 416 (-34), VCO 327 (+2), Torino città 2.313 (-966), Torino area metropolitana 4.109 (-1022).

INCIDENZA DEL CONTAGIO NEGLI ADULTI

Nella settimana dal 9dicembreal 15 dicembre l’incidenza regionale (ovvero l’incremento settimanale di nuovi casi di Covid per 100.000 abitanti) è stata 269.1 con andamento calante (-19,2%) rispetto ai327 dei sette giorni precedenti.

Nella fascia di età 19-24 anni l’incidenza è 119.2 (-26,6%).

Nella fascia 25-44 anni è 244 (-15,9 %).

Tra i 45 ed i 59 anni si attesta a 308.2 (-19,6%).

Nella fascia 60-69 anni è 341.3 (-21,8%).

Tra i 70-79 anni è 376.8 (-16.1%).

Nella fascia over80 l’incidenza risulta 463.6 (-16%).

INCIDENZA DEL CONTAGIO IN ETÀ SCOLASTICA

In età scolastica, nel periodo dal dicembre al 15 dicembre, l’incidenza rispetto ai sette giorni precedenti è in calo in tutte le fasce.

Nel dettaglio: nella fascia di età 0-2 anni l’incidenza è 83.7 (17,9%), nella fascia 3-5 anni si registra un’incidenza di 25.7 (46,6%), nella fascia tra i 6 ed 10 anni l’incidenza è 32.3 (41,2%), nella fascia 11-13 anni l’incidenza è 54.4 (-29,2%), nella fascia tra i 14 ed i 18 anni l’incidenza è 56.5 (-50,7%).

L’Ice Club Torino trionfa ai Campionati italiani junior

Amanda Ghezzo si conferma Campionessa italiana junior elite. Terzo posto per Giulia Barucchi

16 dicembre 2022 – Ai Campionati italiani di pattinaggio artistico che si stanno svolgendo sul ghiaccio di Brunico (Bolzano) l’Ice Club Torino, società guidata da Claudia Masoero, raggiunge il gradino più alto del podio con la dodicenne Amanda Ghezzo che si è confermata Campionessa italiana junior elite, e il terzo posto con Giulia Barucchi.

La Ghezzo, classe 2010, dopo il successo del febbraio scorso che l’aveva vista entrare nella storia di questo sport grazie alla vittoria a soli 11 anni della medaglia d’oro in questa categoria, ha bissato il successo.

Le due pattinatrici, cresciute fin dagli esordi nelle file delI’Ice Club Torino, sono allenate da Edoardo De Bernardis e Renata Lazzaroni e coreografate entrambe da Edoardo De Bernardis.

Amanda Ghezzo ha presentato in gara un programma corto pattinato sulla colonna sonora del film “Mediterraneo” di Gabriele Salvatores, mentre nel lungo ha presentato una coreorafia che scandisce lo scorrere del tempo, ispirata al quadro “Persistenza della memoria” di Salvador Dalì e pattinata sulla musica di “Down of Faith” di Eternal Eclipse. Nel lungo ha realizzato 5 salti tripli e 2 doppi axel.

La Ghezzo ha raggiunto un punteggio totale di 148,16 punti.

Giulia Barucchi ha pattinato un programma corto sulla musica “Vai Vedrai” del Cirque du Soleil”, mentre per il lungo ha presentato un medley tratto dalla “Madama Butterfly” e dalla “Boheme” di Giacomo Puccini, interpretando le arie “Un bel dì” di “Madama Buttefly e Christmas Eve in Paris della Boheme. L’atleta piemontese ha totalizzato un punteggio di 138,38.

Le vittorie di Ghezzo e Barucchi confermano la scia di successi conseguita dall’Ice Club Torino negli ultimi dieci anni. Tanti sono stati, infatti, gli atleti che hanno conquistato titoli importanti. La società torinese ha formato diverse campionesse italiane: Giada Russo che nel 2012 ha vinto il titolo junior, poi due titoli italiani assoluti ed è stata olimpionica a PyeongchangAlessia Tornaghidue volte campionessa italiana assolutaottava ai Campionati Europei del 2020Lucrezia Beccari, anche lei cresciuta nell’Ice Club Torino e allenata da Edoardo De Bernardis fino alla sua vittoria dei Campionati italiani junior. Due anni fa, inoltre, Raffaele Zich, pattinatore dell’Ice Club Torino ha vinto il titolo italiano junior elite nella categoria maschile e lo scorso anno si è classificato quarto ai Campionati italiani Assoluti. Nel pattinaggio di coppia, sempre per la società torinese, Marco Pauletti prima in coppia con Sara Carli e poi con Vivienne Contarino aveva conquistato per due volte la medaglia d’oro nei campionati junior elite.

“Sono contento per i risultati di Ghezzo e Barucchi – dichiara Edoardo De Bernardis, allenatore e coreografo delle due pattinatricihanno dimostrato grinta, impegno e una sana voglia di vincere. Sono giovanissime e hanno davanti a loro il tempo per crescere e continuare a migliorarsi”.

Premiati in Comune 14 volontari meritevoli

Si è svolta questa mattina l’annuale cerimonia che premia le volontarie e i volontari delle associazioni di Torino e del Piemonte che si sono distinti per il loro impegno quotidiano e gratuito al servizio della collettività.

 

Organizzata dal Consiglio dei Seniores, organo consultivo e propositivo del Consiglio e della Giunta Comunale in materia di assistenza, sanità, trasporti, abitazione, formazione, sicurezza, cultura e turismo, “In silenzio per gli altri” è un’iniziativa volta a riconoscere l’importante ruolo del mondo del volontariato.

 

14 le persone premiate, molte delle quali svolgono attività di volontariato da più di venti anni, alcune da più di trenta:

 

Mario Albertino – Consulta per le Persone in Difficoltà Onlus

Guido Alessandria – Fondazione FARO Onlus

Ernesto Bodini – Associazione “Più Vita in Salute”

Francesca Boschetto – Associazione Nazionale Tutte Età per la Solidarietà ANTEAS

Annunziata D’Alba – Associazione Italiana Parkinsoniani Sez. G. Cavallari e Associazione Amici Parkinsoniani Piemonte

Mirko Garofalo – Federazione Nazionale Maestri del Lavoro e Consolato Metropolitano di Torino

Vittorio Gremo – Ufficio Pastorale della Terza Età della Diocesi di Torino

Elvira Maria Avo Ingenito – Associazione Volontari Ospedalieri

Teresina Nasi – Gruppo Anziani Michelin Italia GAMI Onlus

Clara Maggiorotto – Università della Terza Età UniTre Metropolis

Alberto Mecozzi – Confederazione Italiana Dirigenti e Alte Professionalità e CIDA Piemonte

Anna Maria Manassero – Associazione Volontariato Cottolenghino Avc

Luciano Varetto – Associazione Seniores Anziende Fiat U.G.A.F.

Gianluigi Zopegni – Seniores TELECOM ALATEL e Consiglio Regionale Piemonte-Valle d’Aosta

 

Presenti alla cerimonia il Sindaco Stefano Lo Russo, la Presidente del Consiglio Comunale Maria Grazia Grippo e il Presidente del Consiglio dei Seniores Edoardo Benedicenti.

 

“In questo primo anno di mandato abbiamo lavorato per ripristinare la dimensione della relazione”, dichiara il Sindaco. “I grandi eventi sono un modo per tornare a incontrarci e a sentirci parte di una comunità dopo due anni in cui siamo stati costretti a stare lontani gli uni dagli altri. Un altro modo è riprendere i contatti con le associazioni, coinvolgendole e dando loro sostegno. Il protagonismo cittadino, di cui i volontari sono i massimi esponenti, è una componente fondamentale nella nostra società: deve essere riconosciuto, come stiamo facendo oggi con questa cerimonia di premiazione, e incoraggiato, sia tra le persone anziane che tra i giovani”.

Per la Presidente del Consiglio Comunale “Il volontariato è una realtà molto diffusa in Italia, e in Piemonte siamo particolarmente fortunati perché è una delle regioni in cui la percentuale di volontari è più alta della media nazionale. Senza le associazioni di volontariato nessuna amministrazione, nemmeno la più virtuosa, riuscirebbe a raggiungere pienamente i suoi obiettivi: con la vostra generosità e le vostre competenze ci aiutate a perseguire il bene comune. Oggi, grazie al lavoro del Consiglio dei Seniores, vi diamo una testimonianza simbolica della nostra riconoscenza”.

Dalla Fondazione Sanpaolo 16 milioni per progetti regionali di Cultura e Ambiente

Fondazione Compagnia di San Paolo e Regione Piemonte hanno siglato, inoltre, il Memorandum of Understanding (MoU) per la progettazione

e lo sviluppo di tre macro-interventi rivolti a bambini, bambine e giovani nella fascia 0-6, 6-16 e 16-29 anni per “le Città dell’Educazione”

È stato siglato oggi da Alberto Cirio, Presidente della Regione Piemonte e da Francesco Profumo, Presidente della Fondazione Compagnia di San Paolo, il Protocollo Quadro per la realizzazione di progetti condivisi nei settori della Cultura, delle Persone e del Pianeta per il quadriennio 2023/2026 come individuati nel Documento di Programmazione Pluriennale 2021-2024 della Compagnia, alla luce dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite mediante i relativi Obiettivi di Sviluppo Sostenibile, con particolare riferimento al campo sanitario, comprensivo del tema del wellbeing e al campo culturale, comprensivo del tema dell’attrattività territoriale.

Compagnia di San Paolo è una realtà preziosa per il Piemonte e per noi questo è un momento innanzitutto per ringraziare la Fondazione di essere costantemente al nostro fianco, così come lo è Intesa Sanpaolo – ha sottolineato il presidente della Regione Alberto Cirio -. Questa convenzione fa parte di una tradizione che si rinnova, ma che oltre a stanziare più risorse sui prossimi quattro anni, per la prima volta consentirà di destinare questi fondi ad ambiti progettuali nuovi e importanti, a cominciare dalla salute collegata allo sport, oltre a iniziative culturali e sociali soprattutto per i nostri giovani verso i quali, dopo questi anni di pandemia, abbiamo un debito formativo che desideriamo recuperare e oggi, con queste risorse e l’accordo che si aggiunge su tre macro progetti per le Città dell’Educazione, iniziamo a farlo. I fondi messi in campo grazie a Compagnia saranno fondamentali anche per aiutarci ad amplificare la ricaduta dei fondi del Pnrr, sostenendo i nostri enti locali su progetti di sviluppo per i nostri territori”.

La Compagnia di San Paolo mette a disposizione del quadro strategico oggetto del Protocollo, risorse derivanti dalla propria programmazione annuale fino a complessivi 16 milioni per il quadriennio 2023/2026, ripartiti in quattro quote annuali di importo massimo di 4 milioni di euro secondo il seguente schema: interventi in ambito culturale, comprensivo del tema dell’attrattività territoriale, fino a € 1,5 milioni e interventi in ambito salute, benessere, comprensivo del tema della pratica sportiva e sistema sanitario, fino a 2,5 milioni.

La Fondazione Compagnia di San Paolo lavora come agente di sviluppo sostenibile nella logica di rafforzare e accompagnare gli enti con cui collabora a migliorare il proprio ruolo di gestori nelle strategie del cambiamento, in coerenza con il PNRR – ha dichiarato Francesco Profumo, Presidente dell’ente torinese – Il Protocollo Quadro rappresenta per noi un grande salto di qualità: la componente strategica delle progettualità diventa centrale per moltiplicare l’impatto degli investimenti nostri e dei beneficiari in una logica di visione non solo emergenziale ma di lungo periodo nella convinzione che solo con l’azione congiunta gli sforzi che facciamo possano moltiplicare i risultati con importanti benefici a favore della collettività e del bene comune. Confermiamo dunque i macro-ambiti prioritari di intervento della cultura, dell’attrattività territoriale e della salute, con particolare riferimento ai temi della prevenzione, della cronicità e dei corretti stili di vita e del comune interesse a condividere informazioni e coordinare azioni e programmazioni negli ambiti educativi e sociali. La firma di oggi ha altresì come presupposto l’analisi e la gestione dei dati e l’attivazione di adeguati strumenti e modalità di impostazione, monitoraggio e valutazione – in itinere ed ex post – elementi fondamentali delle rispettive strategie per quanto riguarda l’individuazione dei progetti e delle iniziative sostenute nell’ambito del Protocollo.”.

La Regione Piemonte e la Fondazione Compagnia di San Paolo fanno squadra definendo, sperimentando e sostenendo modalità di intervento capaci di determinare sostenibilità e/o efficienze di lungo periodo, oltre a studiare, sperimentare e modellizzare pratiche e operative che rendano più efficiente e incisiva la capacità di impiego delle risorse.

Il protocollo Quadro che sigliamo oggi – ha aggiunto Alberto Anfossi, Segretario Generale della Fondazione Compagnia di San Paolo – ha permesso dal 2016 a oggi di procedere in modo ordinato e programmatico nell’interlocuzione con la Regione Piemonte, abilitando progettualità sperimentali di particolare interesse e rispondendo in modo rapido ed efficace alle urgenze conseguenti alla crisi pandemica del 2020-2021, favorendo altresì l’interazione con le primarie istituzioni culturali di cui entrambe le Istituzioni sono socie. Alla luce di tale positiva esperienza, rinnoviamo l’impegno avendo come Obiettivo di fondo il favorire progettualitàstrategiche per la Regione Piemonte, capaci (ancorché in ambiti circoscritti) di avere effetti positivi di lungo periodo. Anche in quest’ottica, oltre che per garantire una maggiore stabilità allo strumento la durata diventa quadriennale. Dal punto di vista non-monetario, ci impegniamo a mettere a disposizione il nostro sistema integrato di competenze interne al ‘Gruppo Compagnia’, e l’affiancamento nel dialogo su veicoli e strumenti di investimento propri o in società di cui la Compagnia è azionista in ambito infrastrutturale, immobiliare, di innovazione e di gestione patrimoniale”.

Il Protocollo Quadro intende, infine, rappresentare la cornice di riferimento, in particolare a livello strategico di governance e di allocazione di risorse aggiuntive rispetto a quelle del Protocollo anche per il programma pluriennale “Le città dell’educazione”, che vedrà la luce nel 2023.

Il grande programma ‘Le Città dell’educazione’ – ha dichiarato Francesco Profumo prevede nei prossimi cinque anni lo sviluppo di tre macro-interventi nel campo del contrasto al fenomeno della denatalità, della promozioni di azioni integrate di cura e educazione di bambini e bambine da 0 a 6 anni; della promozione di opportunità educative e formative per bambini e ragazzi da 6 a 16 anni; e del contrasto al fenomeno dei NEET. La dimensione dell’impegno e delle risorse che mettiamo a disposizione – ha concluso Profumo ha la potenzialità di imprimere importanti cambiamenti e un forte impatto sul territorio piemontese delle città interessate, soprattutto per bambine, bambini, ragazze, ragazzi e giovani, con l’obiettivo finale di costruire una vera e propria Città educante, con forti caratteristiche di inclusione, innovazione e sostenibilità”.

Dopo i disagi il Comune ha cercato di recuperare con 2000 tonnellate di sale e 600 spalatori

PRECIPITAZIONE NEVOSA. QUESTA MATTINA IN AZIONE I MEZZI SPANDISALE PER LA PICCOLA VIABILITÀ

A fronte della perturbazione che ieri ha portato circa 10 centimetri di neve in pianura sulla città di Torino, facendo scattare il livello giallo del piano neve, questa mattina la situazione sta tornando lentamente alla normalità.

Amiat ha attivato una decina mezzi spandisale che sono stati impegnati nei diversi quartieri per interventi sulla piccola viabilità. A partire dalle prime ore del mattino sono entrati inoltre in azione gli operatori manuali: 250 netturbini e 300 spalatori per lo sgombero di neve e ghiaccio e per la messa in sicurezza dei punti più critici per i pedoni, come gli accessi a scuole, agli ospedali, i passaggi pedonali e le aree mercatali.

Già dal pomeriggio di ieri Gtt ha inoltre attivato 12 squadre di spalatori (più di 100 in tutto) per provvedere allo spargimento di sale e alla pulizia delle fermate. In città il servizio è sempre stato attivo, anche se la regolarità dei passaggi ha risentito delle condizioni meteorologiche e dello sciopero indetto dalle organizzazioni sindacali Cgil e Uil dalle ore 18 alle 22. Solamente le linee collinari hanno subito deviazioni e ritardi legati al necessario montaggio delle catene da neve. Oggi la situazione è tornata regolare su tutta la rete e si sta proseguendo con l’attività di pulizia delle fermate.

Complessivamente sono state circa 2000 le tonnellate di sale sparso sulle strade della città, già dai giorni precedenti l’evento nevoso: nella notte di martedì 13 dicembre è stato effettuato un intervento di insalamento preventivo della grande viabilità e della collina, nella notte di mercoledì 14 dicembre un intervento sulla media e piccola viabilità. Dall’inizio della precipitazione nevosa, nella giornata di ieri sono stati impegnati gli spandisale in pianura e in collina e i trattori nella sola collina. Le operazioni di insalamento su tutte le strade – grande, piccola e media viabilità – saranno ripetute anche nella prossima notte.

Si ricorda nuovamente che è attiva la casella di posta elettronica viabilitainvernale@comune.torino.it dove i cittadini possono inviare le proprie segnalazioni su eventuali problematiche derivanti da precipitazioni nevose o formazioni di ghiaccio. La casella di posta è monitorata dal lunedì al venerdì in orario di ufficio, nei giorni festivi e nei fine settimana è possibile rivolgersi al numero verde attivato da Amiat 800679738.

(foto Loredana Barozzino -Il Torinese)

Morto in ospedale senza terapie Assolti cinque medici

Assoluzione per i cinque medici dell’ospedale Santa Croce di Moncalieri processati per il decesso di Sebastiano Gullì. L’uomo morì il 31 luglio 2019 per infarto intestinale. I dottori erano accusati di omicidio colposo. Il paziente, di 78 anni, era  ricoverato da dieci giorni per blocco intestinale e al di là delle visite mediche, non gli di prescritta una  terapia specifica e non vi furono diagnosi. La procura aveva quindi formulato delle contestazioni sull’operato dei medici.

16 dicembre 1899: nasce il Milan

Accadde oggi

16 dicembre 1899: nasce il Milan che
oggi compie 123 anni!i rossoneri sono una delle squadre più forti e vincenti della storia del calcio italiano e mondiale.Infatti,come numero di trofei,il Milan è la terza squadra più titolata al mondo per quanto riguarda le vittorie in ambito internazionale (18 titoli), a pari merito con Boca Juniors e Independiente e dietro solo a Real Madrid e Al-Ahly. Con 7 successi, è la seconda squadra in Europa per numero di Coppe Campioni/Champions League conquistate e con 19 vittorie è la seconda squadra in Italia per numero di Scudetti, a pari merito con l’Inter e dietro solo alla Juventus.
I colori scelti alla nascita e tuttora presenti sono il rosso ed il nero per ricordare il diavolo simbolo della squadra:rosso come il fuoco,nero per incutere la paura agli avversari.
Buon compleanno caro “vecchio” Milan!

Enzo Grassano

Grande tensione per il successo di un nuovo giallo di Agatha Christie

All’Erba, sino a domenica 18 dicembre

La specializzazione lunga trent’anni nei gialli di Agatha Christie ha fatto sì che la Grande Dame sia quasi divenuta il marchio di fabbrica di Torino Spettacoli, un tassello sicuro, sempre avvincente e rassicurante, una compagna di viaggio invidiabile e decisamente amica. Dal lontano “Trappola per topi” si è passati, attraverso “La tela del ragno” e “Assassinio sul Nilo” e “Caffè nero per Poirot”, successo dopo successo, al testo del 1958 che oggi il regista Girolamo Angione firma, “L’ospite inatteso”, nella traduzione di Edoardo Erba, la scena di Gian Mesturino, da molti ritenuto il capolavoro dell’autrice.

Un testo in cui, all’aprirsi della scena, tutto sembra già successo e definitivo. Ma, inevitabilmente, si tratta della Christie, quindi “sembra”. Un tale signor Starckwedder, un ingegnere appena tornato dal Golfo Persico, si perde una sera nella campagna nebbiosa inglese, la macchina caduta in un fosso, una richiesta d’aiuto. Lo potrebbe trovare in una casa non troppo lontana dal luogo dell’incidente, la porta è aperta, prova a entrare: nella grande stanza un uomo, il proprietario, ucciso da un colpo di rivoltella, a pochi passi sua moglie Laura, in piedi, terrorizzata, ancora con l’arma tra le mani, pronta a confessare. Non è che l’inizio, non si può certo chiudere qui. E la incessante bravura della Christie, mentre il sopraggiunto si affretta a costruire una nuova verità su quella che più che palesemente gli si è presentata davanti agli occhi, prende ad avviare un plot dove allinea i componenti della casa, l’infermiera Bennett, infermiera e anima insostituibile, il maggiordomo Angell, ambiguo nelle parole e negli atti, disposto al viscido ricatto, il giovane Ian, instabile nella mente, la granitica madre della vittima, il maggiore Farrar, uomo tutto dedito alla propria carriera politica e opportunista, tutti quanti a volersi chiarire come possano essere andati i fatti. Nella tramatura dei dialoghi, nel continuo scoprire colpe, nel gettare alla polizia sospetti e brandelli di parole, nell’intimità delle psicologie poco a poco ricostruite, c’è una inattesa corsa ad una autocolpevolezza, nell’analisi dei comportamenti e degli sguardi c’è la volontà ad allontanare quel che di poco chiaro ci può essere negli altri. Verso la ricostruzione delle vicende che avvolgono una intera famiglia, nel bene e nel male.

Un giallo dove ogni cosa sembra il contrario della propria affermazione, dove la tensione arriva netta al succedersi di ogni scena. Attraverso una innegabile eleganza, la tensione viene mantenuta appieno da una compagnia dove ognuno lascia prendere corpo al proprio personaggio con giusta esattezza; da Andrea Beltramo (che nella prima metà della settimana di repliche ha sostituito Simone Moretto) a Elena Soffiato a Elia Tedesco, a tutti i loro compagni, ognuno partecipa al successo completo della serata. In scena al teatro Erba sino a domenica 18 dicembre.

Elio Rabbione

Le foto dello spettacolo sono di Daniele Serra

Grande festa per la riapertura della biblioteca Carluccio

Grande festa per la riapertura della Biblioteca civica Luigi Carluccio che ha sede in via Monte Ortigara 95. All’inaugurazione col pubblico, che si terrà sabato 17 dicembre dalle ore 15.00, parteciperanno il Sindaco Stefano Lo Russo l’Assessora alla Cultura Rosanna Purchia e i familiari dello storico dell’arte a cui la sede è intitolata. La rinnovata biblioteca civica – come da tradizione – avrà un ‘padrino’ scrittore che in questo caso sarà Alessandro Perissinotto.

La cerimonia sarà animata dalla Banda Musicale del Corpo Polizia Locale della Città e dal Coro CAI UGET di Torino. Dopo i saluti istituzionali, nel pomeriggio, si potrà assistere alla lettura scenica ‘Canto di Natale’ di e con Claudio Dughera e Claudia Martore, a cura della Fondazione TRG-Teatro Ragazzi e Giovani, dedicata a tutti i bimbi e alle loro famiglie.

La Biblioteca Carluccio, intitolata a uno dei più importanti critici d’arte italiani del Novecento,  è stata aperta nel 1982 all’interno dell’allora Centro civico. Chiusa nel gennaio 2015 per importanti lavori di ristrutturazione e riqualificazione, prolungati nel tempo per ulteriori interventi indispensabili, la biblioteca viene oggi restituita ai cittadini totalmente rinnovata: su due livelli, compreso lo spazio dedicato ai più piccoli al piano terra, con ambienti accoglienti e colorati grazie anche ai murales realizzati dall’Associazione Monkeys di Torino.

Gli orari di apertura: lunedì 14-19, martedì e venerdì 9-15, mercoledì e giovedì 13-19, sabato: 9-15 (a sabati alterni).

I numeri della biblioteca

9385 volumi

49 posti a sedere per adulti

21 posti a sedere per bambini

1 postazione di interrogazione del catalogo online

postazione di autoprestito

postazione di navigazione Internet (in arrivo)

1 sala giornali e riviste

1 spazio incontri

Un po’ di storia: 

Luigi Carluccio (1911 – 1981) – Nato a Calimera (LE), ancora bambino si trasferì a Torino con la famiglia per seguire il padre, insegnante di scuola elementare. Terminati gli studi classici al Liceo Massimo d’Azeglio, si iscrisse alla Facoltà di Lettere e Filosofia dove si laureò nel 1940 con una tesi di carattere storico-artistico. Interessato all’arte fin da giovanissimo, fu frequentatore assiduo della galleria torinese Codebò in cui conobbe il pittore Luigi Spazzapan, divenendone grande estimatore e amico. Nel 1934 iniziò l’attività di critico d’arte pubblicando articoli su L’Avvenire d’Italia e sulla rivista Arte Cattolica, di cui fu anche direttore. Richiamato alle armi, combatté in Abissinia, in Albania e in Russia. Dopo l’armistizio fu internato dai tedeschi fino al 1945. Ripresa l’attività di critico per diverse testate giornalistiche, fra cui La Gazzetta del Popolo e Il Giorno, fu curatore di mostre di particolare rilievo alla Galleria d’Arte Moderna di Torino e autore di presentazioni e di prestigiosi cataloghi d’arte. Nel giugno 1979 fu nominato direttore del Settore Arti Visive della Biennale di Venezia, incarico confermato anche per l’edizione 1982 che però non poté ricoprire, essendo morto improvvisamente il 12 dicembre 1981 a San Paolo, dov’era direttore della Biennale brasiliana.