ilTorinese

Sant’Ambrogio di Torino, si fa festa con la birra

Continua l’inarrestabile Sapori tour 23, che nel weekend del 16-17-18 Giugno approda in valsusa, un contesto meraviglioso e denso di spiritualità; ai piedi della Sacra di San Michele a Sant’Ambrogio di Torino avrà luogo il 1° Food & Beer di questo comune, nella città Metropolitana di Torino. 
La combriccola enogastronomica più golosa del momento vuole compiere la sua missione: “Non ci fermeremo, spiegano gli organizzatori, finché tutti non conosceranno la nostra tradizione: lungo il corso della storia la caratteristica fondamentale della birra made in Piemonte è stata la scuola artigianale che sta dietro alla sua produzione”. Un retaggio figlio della memoria passata di generazione in generazione fino ad arrivare a noi oggi, e preziosissimo background che vogliamo continuare a far vivere”.  

In quella che è la valle più estesa e popolosa del Piemonte, la mescita dei birrifici, microbirrifici e beerfirm, sarà accompagnata dai piatti Street offerti dai migliori Food truck in un’occasione unica per il pubblico di deliziare le papille gustative con i golosi abbinamenti proposti dagli chef. 
 

Info utili 
• Dove: Piazza della Repubblica, Sant’Ambrogio di Torino (TO) 

• Quando: 16-17-18 Giugno 2023 
• Ingresso gratuito 
• Evento Facebook: https://fb.me/e/15W8R3JYN 
• telefono: 3519719096 • e-mail: saporidalmondo019@gmail.com 

Strade allagate: perché non adottare griglie a maglie strette per non intasare i tombini?

Solita tiritera…caditoie otturate a migliaia. Io proposi, anni fa in consiglio comunale di imitare la Francia o quelle città che lo hanno già fatto, ponendo delle griglie a maglie strette onde avere i tombini puliti e lo sporco solo sopra, che ovviamente andava poi pulito…risultato?..no meglio così.. e pagare le disotturazioni di ogni singola caditoia che costa non poco!

RAFFAELE PETRARULO

E’ tempo di design. Mobili, moda, ceramica, metalli preziosi: il mercato chiede di dare forma all’ingegno

Oltre 13.500 imprese piemontesi influenzate da percorsi innovativi.

 

Il settore del design risente della carenza di figure professionali altamente qualificate: Piemonte 61,4%. Per l’inserimento di un potenziale designer servono mediamente 4,9 mesi di ricerca

 

Giorgio Felici (Presidente di Confartigianato Imprese Piemonte): “Le imprese contro la produzione di larga scala: la strategia vincente è collaborazione con contaminazione”.

 

 

Anche in Piemonte il design influenza il saper fare delle imprese attraverso la capacità di dare forma all’ingegno. Infatti in Piemonte operano oltre 13.500 imprese di mobili, moda, ceramica, carta, metalli preziosi, strumenti musicali ecc. ad elevata contaminazione del design.

Secondo l’analisi dell’Ufficio Studi di Confartigianato, che ha voluto delineare la moltitudine di beni il cui design caratterizza il percorso innovativo e lo standard qualitativo, in Piemonte portano avanti la loro attività 13.567 imprese, di cui 9.004 artigiane (il 66,4% del totale). La maggior parte delle realtà opera nella gioielleria, occhialeria e accessori moda 2.727 (2.316 artigiane), 1.757 nella lavorazione del legno (1.542 artigiane), 1.114 nell’abbigliamento (886 artigiane), 989 nel tessile (601 artigiane), 985 nella ceramica e vetro (701 artigiane) e), 770 nei mobili (659 artigiane) ecc.

 

In questo perimetro il Piemonte si piazza all’ 11esimo posto nazionale sul totale delle imprese che hanno nel design la loro qualificazione e caratteristica.

“La maggiore presenza dell’artigianato e delle micro e piccole imprese – commenta Giorgio Felici, Presidente di Confartigianato Imprese Piemonte – si riscontra nei settori del made in Piemonte che hanno connotato la nostra storia e il patrimonio culturale: prodotti in legno, mobili, moda – tessile, abbigliamento e pelle –vetro e ceramica, gioielleria ecc”.

 “Il disegno del prodotto costituisce un fattore competitivo strategico dell’offerta manifatturiera italiana – rimarca Felici – anche in Piemonte le piccole imprese sono riuscite ad intrecciare la materialità del prodotto con elementi immateriali, mantenendone la fruibilità e la praticità , concretizzando una ampia gamma di oggetti: dai prodotti della tessitura, tappeti e capi di abbigliamento, carta, lavorazione del vetro, realizzazioni in ceramica, prodotti in gesso per l’edilizia, metalli preziosi, coltelleria e posateria, prodotti di elettronica di consumo audio e video, orologi, lampade e apparecchi di illuminazione, macchine per l’industria alimentare e delle bevande, gioielleria e oreficeria, bigiotteria, strumenti musicali e mobili”.

La domanda di design, legata al fashion design è principalmente connessa a moda, gioielli, mobili e arredamento e di design industriale comprensivo delle attività di ideazione e sviluppo di progetti e specifiche tecniche necessarie per facilitare l’uso, accrescere il valore, migliorare l’estetica dei prodotti nonché della definizione e scelta di materiali, meccanismi di funzionamento, forme, colori, rifiniture esterne, tutte attività che possono essere svolte anche tenendo conto di bisogni umani, sicurezza, interesse del mercato ed efficienza in produzione, distribuzione, utilizzo e manutenzione.

A queste “attività core” di design si affiancano le attività dei disegnatori grafici che operano nello sviluppo di pagine web, nella grafica pubblicitaria o sono illustratori, quelle dei disegnatori tecnici che riproducono cartamodelli e le altre attività di design, svolte principalmente dagli arredatori.

 “Ciò avviene grazie all’elevato livello di formazione che il nostro territorio offre agli studenti e, successivamente, ai professionisti del settore – continua Felici – e, grazie alle competenze che i designer acquisiscono in giro per il mondo, sono tantissime le idee, i progetti e i prodotti che vengono elaborati e realizzati sul nostro territorio”.

Ma anche il settore del design risente della carenza di figure professionali altamente qualificate. Secondo l’analisi di Confartigianato, a livello nazionale sono difficili da reperire 6 disegnatori su 10. Nel 2022 le imprese italiane hanno indicato 22.280 entrate di disegnatori industriali. Per tutte le entrate hanno una elevata importanza le competenze digitali e nel 59,1% dei casi, pari a 13.160 unità, sono di difficile reperimento. Tale indicatore, tra le maggiori regioni, registra una maggiore accentuazione in Veneto (63,0%) e Piemonte (61,4%), mentre per l’inserimento di un potenziale designer servono mediamente 4,9 mesi di ricerca, contro una media di 3,9 mesi per le professioni tecniche.

“Chi produce design, infine, si trova costretto a battagliare da un lato con la produzione su larga scala e con la commercializzazione online – conclude Felici – la sfida è quella di puntare sempre a realizzazioni di eccellenza utilizzando materiali diversi e confrontandosi con aziende che lavorano in altre parti d’Italia e del mondo. La strategia vincente è la collaborazione con contaminazione”.

Da Fuzion ritorna il Classico Brunch, per una domenica di gusto e cultura!

Il Classico Brunch durante la pandemia

Durante ii lockdown, la pandemia ha stravolto profondamente tutte le nostre abitudini, non ultima quella di mangiare al ristorante e uscire la sera. Il settore che più di ogni altro ha subito delle restrizioni è stato infatti quello della ristorazione.

Il servizio al tavolo ha quindi lasciato il posto a delivery e asporto che hanno rappresentato un’alternativa necessaria per provare ad affrontare le difficoltà economiche, organizzative e strutturali che hanno colpito il comparto enogastronomico.

Nel 2020, proprio in questo contesto così drammatico, lo Chef Domenico Volgare non si è perso d’animo e insieme all’amico Luigi Orfeo, artista poliedrico, regista teatrale e lirico, nonché deus ex machina di Casa Fools | Teatro Vanchiglia, ha ideato il Classico Brunch.

La colazione della domenica, con Luigi e Domenico, è diventata un’esperienza che riunisce arte, gusto e musica in un percorso tematico ispirato all’oriente dove i piatti dialogano con una selezione musicale guidata, ragionata e commentata.

Non un semplice brunch in delivery, ma una vera e propria divagazione gastronomica e culturale da vivere a casa, una reazione proattiva alla stasi che ha investito tutte le attività della città. Così, nonostante fossero chiusi i teatri e i ristoranti, non si è fermato il desiderio di diffondere e condividere la bellezza e la creatività.

Il Classico Brunch oggi

Domenica 18 giugno il Classico Brunch, dalle 11 alle 13, farà il suo trionfale ritorno…in sala.

Domenico ha voluto recuperare qualcosa di buono dei mesi dolorosi e difficili del lockdown riproponendo il suo brunch, questa volta senza utilizzare il delivery ma servendolo ai tavoli di Fuzion, in via Volta 4b a Torino.

Un’occasione unica per saziare il palato e la mente, grazie a cultura e gastronomia per una domenica stimolante. Due speciali menù di sette piatti (5 salati e 2 dolci): uno ispirato alle specialità servite a colazione in Oriente, l’altro creato per far rivivere le suggestioni della cucina napoletana reinterpretata in chiave fusion dallo Chef.

Un omaggio alla gastronomia campana con i suoi gusti forti e genuinamente saporiti che hanno conquistato le tavole di tutto il mondo.

Le due proposte si alterneranno ogni domenica: di settimana in settimana quindi gli avventori potranno, una volta esplorare i segreti dei sapori del sud-est asiatico e un’altra vivere le atmosfere della città partenopea.

I partecipanti, comodamente seduti a tavola, utilizzando le cuffie dei loro smartphone, accederanno a una playlist appositamente studiata per completare questa esperienza culinaria e culturale. Un percorso gustativo che ripropone, arricchito dalla musica, un format già noto ai clienti più affezionati.

I menù

Alla scoperta dell’Asia

KOREAN MISO SOUP

Zuppa di miso koreana con tofu fresco, funghi e verdure.

CREPE VIETNAMITA

Crepe croccante in stile vietnamita con pancetta, gamberi e insalatina orientale.

CURRY JAP

Curry giapponese con verdure e manzo accompagnato da riso al vapore.

CRISPY THAI TOAST

Toast croccanti con salame di turgia in stile thai e salsa spicy al mango e lime.

KIMCHI HOME MADE

Verdure fermentate alla coreana, porridge chai, crema di latte con tè chai indiano, riso sushi piemontese e mela.

PORRIDGE CHAI

Crema di latte con te chai indiano, riso sushi piemontese e mela.

HONEYCOMB CAKE

Torta green vietnamita al cocco.

Napoli punto e a capo

MISO DI CUCOZZA

Vellutata di zucca napoletana con miso giapponese, semi di canapa di Carmagnola e crostini.

GYOZA DI BACCALA’ ALLA NAPOLETANA

Ravioli giapponesi in doppia cottura con ripieno di baccalà servito con sugo alle olive e capperi.

BIBIMWAH, POKE’ ALLA COREANA

Riso piemontese, zucchine alla scapece, salsiccia di bovino piemontese, verdure saltate al wok, sesamo tostato e uovo al “palet”. Servito con salsa coreana piccante.

PANUOZZO BANH MI

Panuozzo alla napoletana ripieno di porchetta di Ariccia IGP, carote e daikon allo zenzero in agrodolce e salsa di soia dolce.

SCAROLA ALLA NAPOLI-THAI

Scarola sbollentata e ripassata in padella con olive taggiasche e pasta chili al basilico thai.

DALGONA O’ PRUFESSORE

Cappuccino sottosopra” con latte caldo o freddo a scelta e crema di caffè vietnamita alla nocciola.

BABA’-JAP

Babà con “bagna” al sakè e yuzu giapponese.

La Playlist

I piatti dei menù saranno accompagnati dai brani selezionati da Luigi Orfeo che, pur non essendo presente in sala ma attraverso il suo podcast, racconterà dettagli, curiosità e aneddoti legati a ogni pezzo, per far scoprire i tesori “nascosti” della musica spaziando dalle sonorità della tradizione coreana ai cantautori italiani fino alle melodie di origine vietnamita.

Non mancheranno intermezzi lirici e famosi interludi estratti dalle colonne sonore dei grandi capolavori del cinema. Un sottofondo musicale creato attingendo dal repertorio classico fino a quello contemporaneo della musica italiana e di quella internazionale.

Il Classico Brunch”

  • 5 piatti salati e 2 piatti dolci

  • 29 a persona bevande escluse

  • Tutte le domeniche dalle 11 alle 13 presso Fuzion, via Volta 4b, Torino. Prenotazione obbligatoria entro le ore 20 del sabato chiamando il +39 346 2124341

Prima edizione del premio Scatti Sapiens Torino

PRIMA EDIZIONE PREMIO SCATTI SAPIENS TORINO 2023

Cresce la passione per la fotografia a Torino, dopo l’investimento di Intesa San Paolo per la realizzazione di Gallerie d’Italia, l’ attività di Camera ed il ritorno di Phair Photo Art Fair quest’anno alla quarta edizione.

Il Santa Giulia Art & Wine Hotel Residence (Via Santa Giulia, 41), come per eventi di successo in passato, promuove la diffusione delle arti nel tessuto cittadino e ospita il primo PREMIO SCATTI SAPIENS TORINO 2023.

FINALITA’

Il premio è istituito da Eventi Sapiens IV Marzo s.s., al Santa Giulia Art & Wine Hotel Residence, con la main partnership di Glamour Driving, con la digital partnership di Riflessi shop.com e la collaborazione di Rossetti Fashion, Boudoir Torino e Madavin.

Con il PREMIO SCATTI SAPIENS TORINO 2023 nasce un concorso dedicato ad un selezionato numero di fotografi amatoriali, che hanno l’opportunità di confrontarsi con altri appassionati.

L’iniziativa punta a promuovere la crescita di fotoamatori di talento, affinché avviino consapevolmente l’esplorazione dei territori dell’arte.

I fotografi in gara, selezionati dal direttore artistico Dario Brocca Ciaros, sono non professionisti di ogni nazionalità, sesso ed età, purchè maggiorenni.

MODALITA’ DI SVOLGIMENTO

La competizione è stata l’occasione per valorizzare i set allestiti al Santa Giulia Art & Wine Hotel Residence di Torino, attraverso la creazione d’immagini dal sapore fashion e glamour.

Tutti i partecipanti hanno avuto a disposizione due quadri:

  • Set Nostalgie di motori, in esterno, con automobili messe a disposizione dall’Organizzazione, poste nella corte del Santa Giulia Art and Wine Hotel Residence;
  • set C’era una volta la moda, in una camera della

struttura.

Su ogni set è stata presente una modella su iniziativa dell’ organizzazione.

I partecipanti hanno avuto a disposizione un parco luci a led o a flash fornito dal partner RIFLESSI SHOP.COM, da gestire in autonomia.

Durante la gara i partecipanti sono stati supportati dalla direzione artistica del fotografo Dario Broch Ciaros, presente per il superamento di eventuali problemi tecnici e creativi.

CALENDARIO

APERTURA DELLE ISCRIZIONI LUNEDì 10 APRILE 2023 CHIUSURA DELLE ISCRIZIONI DOMENICA 30 APRILE 2023 PRIMO SET SABATO 6 MAGGIO 2023

SECONDO SET SABATO 13 MAGGIO 2023

TERZO SET SABATO 20 MAGGIO 2023

Prossimi appuntamenti…

ANNUNCIO VINCITORI MERCOLEDì 14 MAGGI 2023

PREMIAZIONE GIOVEDì 15 GIUGNO 2023

SELEZIONE DEL VINCITORE

Il vincitore del PREMIO SCATTI SAPIENS TORINO 2023 sarà scelto dal voto insindacabile della Giuria che selezionerà sulla base dei seguenti criteri:

  • aderenza all’obiettivo del Concorso;
  • originalità;
  • qualità tecnica;
  • qualità artistica.

LA PREMIAZIONE

Il fotografo ha già consegnato all’Organizzazione due immagini selezionate per ogni set.

Il 14 giugno una giuria qualificata selezionerà i primi 3 classificati e giovedì 15 giugno 2015 avverrà la cerimonia di premiazione al Santa Giulia Art & Wine Hotel Residence di Torino.

PREMI

Il premio PRIMA EDIZIONE SCATTI SAPIENS TORINO 2023 sarà assegnato al

vincitore eletto dalla Giuria e consisterà in oggetti fotografici grazie alla courtesy di RIFLESSI SHOP.COM, e a due voucher omaggio per utilizzi in day use di ambienti al Santa Giulia Art & Wine Hotel Residence, per la realizzazione di un set fotografico.

Al secondo classificato verrà consegnato un voucher omaggio per l’utilizzo in day use di ambienti al Santa Giulia Art & Wine Hotel Residence, per la realizzazione di un set fotografico.

Al terzo classificato verrà consegnato un voucher omaggio per l’utilizzo di un’auto in day use di quattro ore stanziali al Santa Giulia Art & Wine Hotel Residence, per la realizzazione di un set fotografico.

La Mostra dedicata al PREMIO SCATTI SAPIENS TORINO 2023 verrà allestita entro il 2023 nei locali del Santa Giulia Art & Wine Hotel Residence.

Il primo classificato vedrà la propria opera esposta con la targa

Vincitore del PRIMO PREMIO SCATTI SAPIENS TORINO 2023’.

Spettacolo tribale al “Regio”

IL COMMENTO Di Pier Franco Quaglieni
Forse si può discutere se dedicare o meno un minuto di silenzio a Silvio Berlusconi al Teatro “Regio” di Torino, ma il comportamento di parte del pubblico che ha urlato e inveito contro un morto è un fatto barbaro, tribale, indegno di Torino.  Chi si è comportato così sarà forse un fedele lettore de “La  S t a m p a”  di
 G i a n  n i n i   e  di  Giovanni  De  L u n a? Non rischiano di instillare odio in chi legge e di riesumare il clima della guerra civile?
Uno spettacolo che a Torino  forse non era mai accaduto in passato. Una claque di gente  che  non ha neppure rispetto per i morti, una cosa che non  è ipocrita come scrive De  L u n a, ma civile. Questa è gente che esalterebbe piazzale Loreto e l’immonda macelleria di una plebaglia impazzita che profana i cadaveri di Mussolini e Petacci. Basta, il limite è stato superato!
Leggo un appello di vip a favore di Pannella. Parte di essi sarà stato forse alla prima del “Regio” a rumoreggiare.  Con questa “compagnia malvagia e scempia” non posso stare e ho deciso di togliere la mia firma.  Pannella avrebbe capito ed apprezzato,  lui che stimava Berlusconi  con cui ha collaborato.

Morto il bimbo di due anni caduto nella piscina

Il bambino di due anni, caduto nella piscina della sua casa a None (Torino) domenica scorsa, non ce l’ha fatta: è morto ieri all’ospedale Regina Margherita di Torino. Il bimbo era caduto nella piscina del giardino dopo essersi allontanato dai genitori e il padre aveva trovato il piccolo e chiamato i soccorsi.

 

Movida a Torino, approvate le linee di azione per il governo della notte

 

Con tre diverse delibere approvate (una con il quadro delle misure, una sul regolamento acustico e una sull’offerta di socialità in altre zone) la Città stabilisce l’avvio di un percorso sperimentale dove alcuni aspetti saranno operativi da subito, mentre altri verranno definiti sulla base del monitoraggio della situazione.

Il principale obiettivo è quello di ridurre il rumore della movida, non solo nel quartiere di San Salvario, dove era stata oggetto di una sentenza del Tribunale di Torino (poi parzialmente riformata dalla Corte d’Appello e attualmente al vaglio della Corte di Cassazione) che chiedeva provvedimenti urgenti per far cessare “le immissioni rumorose superiori alla normale tollerabilità”, ma anche a Santa Giulia, Vanchiglia e in piazza Vittorio.

“Questo piano d’azione – spiega il Sindaco Stefano Lo Russo – è il risultato di un lavoro trasversale che ha coinvolto gli assessorati alle Politiche Giovanili, al Commercio, alla Sicurezza, all’Ambiente e gli stessi esercenti, che hanno a cuore il fatto che la vita notturna di Torino sia vivace, bella da vivere per i giovani ma contemporaneamente rispettosa delle norme che, anche nell’ottica di tutela dalla salute pubblica e dei residenti, dobbiamo poter garantire”.

Tra le azioni in programma la valutazione di impatto acustico negli spazi aperti dei dehors, su suolo pubblico e privato, anche attraverso l’installazione di fonometri (per i quali potranno essere previsti dall’amministrazione bandi con contributi ad hoc), la possibilità di orari di chiusura differenziati rispetto ai locali per i dehors e per la somministrazione e il consumo di bevande su suolo pubblico. “La revisione del Regolamento acustico – sottolinea l’assessora all’Ambiente Chiara Foglietta – nasce anche dall’esigenza di aggiornarlo rispetto alle novità normative dei livelli superiori sopraggiunti dal 2006 – anno della sua approvazione – ad oggi. La ratio delle modifiche è quella di una sempre maggior tutela della cittadinanza, anche attraverso la richiesta agli esercizi che somministrano bevande e alimenti di una valutazione di previsione di impatto acustico connesso al vociare delle persone negli spazi all’aperto dopo le dieci di sera”.

Previsti anche l’obbligo, per gli esercenti, di utilizzare contenitori per bevande “a perdere” che rendano identificabile la provenienza e di avvalersi di personale di sala appositamente formato che – spiega l’assessore al Commercio Paolo Chiavarino – “aiuterà gli esercenti a fornire un miglior servizio con una particolare attenzione al rispetto degli obblighi di legge in materia di somministrazione di alcolici”. Verranno individuati anche diversi e più ampi limiti di superficie di somministrazione per l’apertura dei nuovi insediamenti e agevolazioni per trasferimenti dei locali dalle zone movida in nuovi spazi della città, per delocalizzare la presenza della movida stessa.

Inoltre, nella zona tra largo Saluzzo e le vie Saluzzo e Berthollet, è prevista in via sperimentale l’introduzione di rilevatori di presenza, “contapersone” anonimi, che, messi in correlazione con il livello del rumore potranno determinare un’eventuale limitazione di accesso a certe zone (numero chiuso) qualora il livello di rumorosità della strada risultasse eccessivo.

Per monitorare i dati e gli effetti della sperimentazione la delibera approvata oggi prevede anche l’istituzione di una cabina di regia presieduta dalla direttrice generale e costituita dai dirigenti degli assessorati coinvolti. “La cabina di regia – precisa l’assessora alla Sicurezza Gianna Pentenero – assumerà il coordinamento di un processo partecipativo inclusivo, con il coinvolgimento di enti, soggetti privati, associazioni o cittadini residenti, in modo che tutti dispongano di informazioni adeguate e che siano rappresentati tutti i punti di vista rilevanti per l’ambito di intervento, puntando ad abbassare il livello di conflitto”. La vita notturna, insomma, non sarà più un evento eccezionale da gestire ma dovrà essere integrata nella gestione ordinaria della città.

L’amministrazione si impegna inoltre a coinvolgere costantemente le Autorità competenti in materia di sicurezza nel monitoraggio, con la possibilità di valutare nuove misure da adottare insieme alle altre forze dell’ordine.

Accanto ai provvedimenti introdotti dalle modifiche, partiranno azioni di sensibilizzazione per stimolare i giovani frequentatori della vita notturna a comportamenti più coscienziosi e verrà potenziata l’offerta di socialità in altre zone della Città: “in programma –spiega l’assessora ai Giovani e alla Rigenerazione Urbana Carlotta Salerno – ci sono sperimentazioni di carattere aggregativo, artistico e culturale destinate al periodo estivo, a partire da quella che interesserà viale Ottavio Mai in collaborazione con la Circoscrizione VII, l’Università degli Studi ed Edisu e con il coinvolgimento delle associazioni del territorio”.

Rumi, un rivoluzionario della poesia

L’ANGOLO DELLA POESIA

Di Gian Giacomo Della Porta e Mara Martellotta

 

“O uomo! Viaggia da te stesso in te stesso”

Rumi, conosciuto anche come Jalal-al-din Mohammad Balkhi, è stato un poeta persiano nato nel 1207, a Balkh, antica città della via della seta oggi in Afghanistan all’epoca nell’area di influenza persiana originario di una nobile famiglia di mistici sufi oggi conosciuto più per le frasi e aforismi, Rumi ha segnato un profondo rinnovamento nel mondo islamico ponendosi come punto d’incontro tra Oriente e Occidente.

Scrisse una delle opere più importanti e profetiche in assoluto del misticismo universale, il Mathnawi, considerato alla pari del libro religioso per eccellenza, il Corano.

Liberatosi da tutti i dogmi delle religioni che peraltro amava in tutte le forme, attraverso la poesia ha trovato la via di accesso diretta al suo cuore e ai mondi spirituali superiori, una via di libertà spirituale che molto ricorda un’affermazione di Gesù: “Il vero tempio non sono le chiese, ma il nostro cuore”.

Una poesia, una preghiera la sua che nasce dall’ascolto interiore, in cui lo Spirito divino diventa una vibrazione che risuona in Rumi a contatto con tutte le cose del mondo.

Rumi rivoluzionò l’Islam mettendo al centro l’amore poiché proprio attraverso questo sentimento che tutto può legarsi e armonizzarsi. Si tratta di un pensiero che si avvicina di più alle filosofie orientali, in particolare al buddismo, che non all’Islam, per sottolineare la grandezza del pensiero di Rumi.

Il viaggio diventa una metafora di vita di cui il poeta fu maestro.

Conoscere la vita e l’opera di Rumi significa cogliere le sue poesie nell’amore supremo per l’infinito che impara a dialogare con l’universo e con ognuno di noi.

Ecco alcuni dei versi più rappresentativi di Rumi:

“Là fuori/oltre a ciò che è giusto e sbagliato/esiste un campo immenso/ Ci incontreremo lì

“Gli amanti non si incontrano/finalmente in qualche luogo./ Sono sempre stati l’uno nell’altro”

“Nel momento in cui accettiamo i problemi / che ci sono stati assegnati/ le porte si aprono”

“Il modo in cui fai l’amore è il modo in cui Dio sarà con te”.

Chieri ospita il recital per violino di Clarissa Bevilacqua

 

“Musica e Architettura” fra gli splendori artistici ed architettonici del Battistero del Duomo

Venerdì 16 giugno, ore 20,30

Chieri (Torino)

Quando la grande musica s’accompagna alla grande architettura. Capita a Chieri, venerdì 16 giugno (a partire dalle 20,30), con il concerto della giovane violinista milanese (Primo Premio “International Mozart Competition Salzburg” 2020) Clarissa Bevilacqua, ospite a Chieri nel “Battistero del Duomo – Collegiata di Santa Maria della Scala”, gioiello architettonico, costruito in due fasi (fra l’XI secolo – stile romanico e il XV secolo – stile gotico) e scrigno prezioso di importanti opere ed affreschi, fra cui la “Passione di Cristo”opera realizzata verso il 1435 dal pittore chierese Guglielmo Fantini (vicino ai modi del più noto Giacomo Jaquerio) e la cosiddetta “Pala Tana” dipinta in coppia nel 1503 da Francesco Berglandi e Gomar Davers, entrambi (forse) originari delle Fiandre. Ed è proprio in questa splendida cornice che si potrà assistere ai magnifici virtuosismi della Bevilacqua, mirabile violinista capace di appassionare il pubblico internazionale grazie alla sua spiccata musicalità e alla sorprendente abilità tecnica. Il concerto, introdotto da Roberto Toffanello che spiegherà il valore storico ed artistico del Battistero, è organizzato dall’ “Agenzia Toret Artist Management” di Torino per la Città di Chieri e si inserisce all’interno della proposta culturale cittadina che, anche quest’anno, è di alto profilo.

Clarissa Bevilacqua eseguirà brani di F. Kreisler, E. Ysaÿe, A. R. Thoma e J. S. Bach, musiche composte appositamente per “Violino Solo”.

Afferma il sindaco di Chieri, Alessandro Sicchiero: “In questi anni abbiamo sempre avuto come obiettivo quello di valorizzare le eccellenze chieresi, coinvolgere il territorio e, soprattutto, volgere lo sguardo della nostra Città verso l’Europa e il mondo. Siamo felici di ospitare il concerto di Clarissa perché sono certo sarà uno di quei momenti importanti per la nostra comunità, orgogliosa di ospitare una musicista acclamata in tutto il mondo nonostante la sua giovane età”.

Artista dal ricco palmarès, Clarissa Bevilacqua si è infatti aggiudicata negli anni il “Primo Premio assoluto”, “Premio del Pubblico” e “Premio Speciale Bärenreiter” al “Concorso Internazionale Mozart” di Salisburgo – unica italiana nella storia della competizione – oltre al “Grand Prize” del “Concorso Internazionale Cape Symphony”. È “Young Artist” della “Classically Connected Organization” di New York e “Affiliate Artist” del “Guarneri Hall Program” di Chicago. Grande la sua passione per i violini storici, a quattordici anni diventa la più giovane violinista ad esibirsi regolarmente con la preziosa “Collezione Stradivari” del “Museo del Violino” di Cremona. Le più recenti performance da solista includono, fra le tante, il concerto di apertura della “Mozartwoche 2023” con la “Mozarteum Orchestra Salzburg” e la registrazione in prima mondiale del concerto di Augusta Read Thomas con la “BBC National Orchestra of Wales”. Il suo album di debutto “Dream Catcher” è stato pubblicato con “Nimbus Records” e dedicato all’integrale per “violino solo” di Augusta Read Thomas e al suo Concerto per violino n. 3: “Juggler in Paradise” con la “BBC National Orchestra of Wales”.

g.m.

 

Nelle foto:

–       Clarissa Bevilacqua

–       “Duomo  – Collegiata di Santa Maria della Scala” di Chieri