ilTorinese

Il centro storico di Alba diventa per due domeniche una “via del vino”!

Torna anche quest’anno ad Alba la Festa del Vino di Go Wine! Si tratta della XXVII edizione della manifestazione che porta in scena, nel centro storico della città, le espressioni vinicole più rappresentative del territorio di Langa e Roero.
Confermato il doppio appuntamento previsto per domenica 21 e domenica 28 settembre 2025 con orario 11-19.
L’iniziativa, promossa da Go Wine, è un appuntamento molto amato dal pubblico degli appassionati enoici, italiani ed esteri; un format che, anche quest’anno, consentirà di percorrere l’itinerario di Piazza Risorgimento (Piazza Duomo), Via Vittorio Emanuele e Via Cavour, trasformando per un giorno il centro storico in una ideale ‘via del vino’.
Partecipano cantine dei Comuni di: Alba, Barolo, Canale, Castagnito, Castellinaldo, Castiglione Tinella, Cisterna d’Asti, Cortemilia, Diano d’Alba, Dogliani, Govone, Grinzane Cavour, Guarene, La Morra, Magliano Alfieri, Mango, Monforte d’Alba, Montà, Montelupo Albese, Monteu Roero, Neive, Neviglie, Priocca, Roddino, Rodello, Santo Stefano Roero, Santo Stefano Belbo, Serralunga d’Alba, Treiso, Verduno, Vezza d’Alba.
In questa newsletter Vi presentiamo gli eventi collaterali che arricchiscono il programma generale.
GLI EVENTI COLLATERALI
LE MASTERCLASS
Dopo i positivi riscontri delle ultime edizioni, si sviluppa il calendario delle Masterclass. Si terranno in entrambe le domeniche nella Sala sensoriale del Mudet e approfondiranno più temi.
“monovitigno o blend: Barolo vs Bordeaux”: una degustazione guidata approfondirà il confronto fra due grandi territori del vino mondiale. Le Langhe, con la cultura del monovitigno espressa ai massimi vertici dal nebbiolo e il grande areale di Bordeaux, dove invece è il blend, l’assemblaggio, a promuovere grandi vini rossi.
“metodo classico e terroir, bollicine alla cieca”: se l’Alta Langa sta sempre più recuperando il prestigio della tradizione spumantistica piemontese, un confronto tutto alla cieca metterà nei calici 4 grandi vini. Tre territori italiani, con Franciacorta e Trento a fianco dell’Alta Langa e lo Champagne.
“Riserve in Bianco: storie di Arneis, delle sue Mga e di altri vitigni italiani“: è la masterclass in bianco della Festa del Vino. Celebra l’Arneis, grande bianco del Roero, lo declina attraverso le sue Mga con un confronto con alcuni grandi vitigni bianchisti italiani.
Calendario e costi delle masterclass
DOMENICA 21 SETTEMBRE
Ore 11.30 Metodo Classico e terroir, bollicine alla cieca € 18 per il pubblico, € 15 per i soci Go Wine
Ore 14.30 Riserve in Bianco: storie di Arneis, delle sue Mga e di altri vitigni italiani € 15 per il pubblico, € 12 per i soci Go Wine
Ore 16.30 Monovitigno o blend: Barolo vs Bordeaux € 18 per il pubblico, € 15 per i soci Go Wine
DOMENICA 28 SETTEMBRE
Ore 14.30 Metodo Classico e terroir, bollicine alla cieca € 18 per il pubblico, € 15 per i soci Go Wine
Ore 16.30 Monovitigno o blend: Barolo vs Bordeaux € 18 per il pubblico, € 15 per i soci Go Wine
NOVITA’
 
GO WINE LAB GIOVANI: spazio under 30
Ogni domenica alle ore 15,30
E’ una delle novità dell’edizione 2025 della Festa del Vino. Un’iniziativa a favore dei giovani per avvicinarli al mondo del vino. E’ pensata per gli under 30, invitandoli ad una sorta di gioco dei colori, dei profumi e dei sapori sui grandi rossi del territorio.
Una degustazione in parte alla cieca, per sviluppare i sensi, per far riflettere sulla biodiversità, con un’operazione promozionale nel segno della piacevolezza e della conoscenza.
Il laboratorio si svolge ogni domenica alle ore 15.30 in Sala Riolfo, all’interno del Cortile della Maddalena.
Una sorpresa (con omaggio) speciale sarà riservata a tutti i giovani partecipanti a questo Go Wine Lab.
E’ accessibile ai partecipanti la Festa del Vino che abbiano acquistato il pacchetto completo Festa del Vino e Go Wine Lab Giovani.
Il costo del pacchetto è di € 20,00 ed include il Go Wine Lab e la Via del Vino.
I posti per il Go Wine Lab Giovani sono limitati e consigliamo la prenotazione.
GO WINE LOUNGE: Barolo, Barbaresco & more – Sala Beppe Fenoglio
E’ stata la novità del 2024 e viene ora riproposta in entrambe le domeniche. Ovvero un’area Lounge, una sorta di percorso di assaggi parallelo alla via del Vino, che ospiterà Barolo e Barbaresco presentati da una selezione di cantine.
L’accesso all’area Lounge avviene su prenotazione, sarà aperta su tre turni dalle ore 11 alle ore 16.30 di ciascuna domenica.
Si svolgerà domenica 21 settembre nella Sala Fenoglio e domenica 28 settembre nella Sala Riolfo, sempre con accesso dal Cortile della Maddalena.
L’area lounge, per consentire una buona fruizione, sarà accessibile in tre turni:
ore 11-12.30
ore 13-14.30
ore 15-16.30Nei prossimi giorni comunicheremo l’elenco delle cantine presenti direttamente e dei vini dei vitigni ospiti.Costo della degustazione Festa del Vino e Go Wine Lounge
Attenzione! La Lounge è accessibile ai partecipanti alla Festa del Vino che abbiano acquistato il pacchetto completo Festa del Vino e Go Wine Lounge.
Il costo della degustazione comprensiva di Festa del Vino e Go Wine Lounge è di € 30,00.
Aperta la prevendita al costo di € 25,00 (riduzione di € 5,00 e con la possibilità di saltare la coda).
Partecipazione alla sola Festa del Vino
E’ sempre possibile acquistare la sola partecipazione alla Festa del Vino nel centro storico di Alba, con i costi già comunicati.
Alla prossima !
LUCA GANDIN

Paideia, la magìa dell’inclusione

Torino è una città strana… ricchissima di storia, ha un passato che coinvolge in pieno la creazione del nostro Stato; è ricca di arte, scienza, cultura e dal XIX secolo è fucina di industria e modernità. Forse la si potrebbe considerare una delle capitali mondiali del Saper Fare.

Tutto ciò è certamente dimostrabile, eppure questa nostra città contiene perle di gran valore che però brillano soffusamente, non destano clamore perché armonizzate con la città che le accoglie.

In via Moncalvo 1, una tranquilla parte della pre-collina cittadina dietro la Gran Madre, esiste da anni una struttura di Accoglienza dall’evocativo nome Paideia (in greco educazione/formazione).

‘Il Torinese’ ha chiesto e ottenuto un’intervista con un responsabile delle Relazioni Esterne.

Siamo stati accolti dal dr. Carlo Banchio per saperne di più su origine della Fondazione, dove è collocata e quale è la sua mission.

“Il Centro di assistenza Paideia nasce nel 1993 per volontà delle famiglie torinesi Giubergia e Argentero, è ancora attivamente sostenuta dal gruppo bancario Ersel, oltre che dall’aiuto di aziende, enti e tanti anonimi sostenitori che continuano a dar ossigeno a un progetto con pochi eguali.

Per riassumere in breve la sua mission, PAIDEIA nasce per accogliere e sostenere la crescita dei bambini con varie problematiche e delle loro famiglie, favorendo lo sviluppo di progetti e iniziative dei bimbi affidati, con l’obiettivo di partecipare alla costruzione di una società più inclusiva e responsabile.
Per volontà dei soci fondatori, nessuna famiglia, per quanto possibile, deve sentirsi sola e abbandonata in caso di bimbi problematici; di converso nessuno di loro, crescendo, dovrà sentirsi escluso dalla società.
Grazie a una speciale donazione, dal 2013 PAIDEIA trova definitiva sede nel meraviglioso edificio (ulteriormente riammodernato) dell’ex Istituto cattolico Nostro Signore, per decine di anni conosciuto come la scuola elementare gestita dalle Suore Tedesche.
L’attuale sede della Fondazione (13.000 mq) ha molteplici attività e tutte sono gestite in spazi appropriati, luminosi e attrezzati, oltre che nel giardino della struttura.
Da segnalare è anche una accogliente caffetteria al pianterreno, aperta a tutti.
Troppo lungo elencare con precisione tutte le attività di assistenza e riabilitazione dei piccoli ospiti ma sono almeno da indicare le attività fondamentali di aiuto come logopedia, neuropsicomotricità, vari interventi di carattere psicoeducativo, terapia in acqua (è presente una bella piscina riscaldata, dotata di tutte le caratteristiche di sicurezza).
Oltre che nella sede di via Moncalvo, tanti sono i progetti attivati sia in città che fuori, tutte all’insegna di uno svago costruttivo e con periodi di vacanza per i piccoli ospiti. Il personale di assistenza si divide fra volontari (le Magliette Rosse) e dipendenti; nel 2023 è stata inaugurata una sede anche a Milano”.
Tornando all’incipit di questo articolo…. certamente per sicurezza e tranquillità dei piccoli, ma anche per riservatezze sabaude che da sempre declinano il ‘far bene senza clamore’, PAIDEIA è da considerare un microcosmo di intelligenza, preparazione e disponibilità che discretamente, e da tanti anni, opera nel Bene all’ombra della Mole Antonelliana.
Molto toccante è stato il contatto con questa luminosa e razionale struttura che nell’ordine, nella pulizia e nella disponibile professionalità di operatrici e operatori giornalmente risolve problemi di bimbi (a volte seri) e dei loro genitori.
Importante segnalare che le famiglie in difficoltà economica hanno particolari aiuti nel pagare le rette per i servizi messi loro a disposizione.

FONDAZIONE PAIDEIA – ENTE FILANTROPICO

via Moncalvo 1 Torino, via Caradosso 16 Milano

sito: www.fondazionepaideia.it

Telefono sede Torino: 011- 046.24.00

Ferruccio Capra Quarelli

Quando l’arte contemporanea si ispira all’arte classica, “Vedova Tintoretto in dialogo”

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Il contemporaneo e l’antico dialogano tra loro in una mostra d’eccezione che apre venerdì 19 settembre 2025, presso Palazzo Madama-Museo Civico d’Arte Antica, in piazza Castello, a Torino, dal titolo “Vedova Tintoretto in dialogo”. Curata da Gabriella Belli e Giovanni Carlo Federico Villa, l’esposizione è stata possibile grazie alla collaborazione tra il Museo Civico d’Arte Antica di Torino e la Fondazione Emilio e Annabianca Vedova.

“Il progetto dell’esposizione prende avvio dalla straordinaria opportunità di ospitare a Torino una delle ultime opere della parabola umana e artistica di Tintoretto: l’Autoritratto del 1588, in prestito dal Musée du Louvre – ha dichiarato Massimo Broccio, presidente della Fondazione Torino Musei – si tratta di un progetto di grande qualità e conferma il ruolo di Torino Musei in quanto piattaforma attiva di promozione culturale. La mostra ci regala un percorso espositivo che sa mettere in parallelo le opere dei due maestri veneziani: Emilio Vedova e Tintoretto, a cui Vedova si ispirò per gran parte della sua opera”.

Un eccezionale percorso espositivo concepito per accostare l’arte di due grandi pittori veneziani, ciascuno tra i massimi interpreti della propria epoca. Jacomo Robusti, detto il Tintoretto ( Venezia 1518-1594) e Emilio Vedova (Venezia 1919-2006), letti in parallelo, così da affrontare lo sviluppo dell’opera di Vedova nel suo confronto con quello che è stato il suo maestro d’elezione, indagando similitudini e temi consonanti o contrastanti alla base delle singole scelte espressive. Tintoretto è stato fondamentale nella maturazione artistica di Vedova. La mostra di Palazzo Madama sottolinea l’impeto dell’articolato rapporto che lega i due artisti attraverso l’accostamento di capolavori del maestro rinascimentale e dell’artista esponente dell’informale.

“Questa mostra è la prima che si inaugura senza l’avvocato Alfredo Belli, che è stato presidente della Fondazione Emilio e Annabianca Vedova, recentemente scomparso, e che è stato anche l’artefice del mio coinvolgimento in questo progetto – dichiara la curatrice Gabriella Belli – Per la prima volta questa mostra delinea con estrema scientificità e cura i processi della formazione e il pensiero del giovane Vedova sui testi pittorici del Tintoretto. Il percorso, ordinato e visionario allo stesso tempo, proietta il pubblico nella piena maturità del pittore veneziano quando era ancora forte il debito verso la pittura incandescente e premonitrice di Tintoretto. L’intensità si coglie anche nella monumentale opera di Vedova intitolata “In Continuum”, cento e più tele, un lavoro unico, quasi un omaggio in felice competizione con lo sforzo creativo dei grandi teleri veneziani del suo profeta Tintoretto. Questa mostra mette in risalto anche l’ossessione di Vedova per l’autoritratto, sottolineando quanto quest’ultimo guardi al Tintoretto. Dal 1942 in poi il Tintoretto diventa una vera e propria scuola per Emilio Vedova, che vi si ispira per i parametri che riguardano la luce, l’ombra e la spazialità. Dal 1947 Vedova vira verso il concetto dell’astrazione, dove è oggi possibile cogliere l’anima della sua opera e di quella di Tintoretto”.

“Questo formidabile dialogo sul farsi dell’arte è stato fortemente voluto da Palazzo Madama – afferma il curatore della mostra Giovanni Carlo Federico Villa – per evocare il ruolo dei Musei Civici di Torino così come furono voluti e concepiti da Vittorio Viale, tra i più significativi direttori europei del Novecento. Viale ha portato a Palazzo Madama il Museo Civico e ha creato la GAM Galleria Civica d’Arte Moderna, una delle più importanti d’Italia. Infine ha strutturato con Luigi Carluccio delle mostre definibili epocali. Al magistero di Viale (1891-1977) questa mostra è dedicata. Una precisa riflessione sull’antico capace di generare il contemporaneo. È stato importante trovare in Tintoretto l’accostamento giusto per Emilio Vedova in quanto il primo ha accorpato la tecnica del disegno di Michelangelo al colore di Tiziano, esaltato nel corso dei secoli dal genio romantico dell’inglese Ruskin (1819-1900) ‘Non sono mai stato così completamente annichilito da una mente umana quanto lo sono stato oggi osservando Tintoretto’ e dalle penne di Goethe, Stendhal o Henry James”.

Emilio Vedova scriveva:”Tintoretto è stato una mia identificazione. Quello spazio appunto, una sede di accadimenti. Quella regia a ritmi sincopati e cruenti, magmatici di energie, di fondi interni di passioni, di emotività commossa […]”

Per Vedova, Tintoretto ha rappresentato la quotidianità di una consuetudine con chiese, scuole e palazzi di Venezia, in quanto autodidatta. Consuetudine che è stata fondamentale per trovare il proprio maestro, l’unico che è riuscito a rivelargli il segreto per trasformare la tecnica da strumento espressivo di belle forme in una lama affilata capace da incidere nella storia. Da Tintoretto trae ispirazione per temi e contenuti, ricava insegnamenti basilari per dominare lo spazio della tela, tradurre in colore la luce delle sue composizioni, modellare nel gesto rapido senza esitazione le forme, che scaturiscono dal suo nuovo segno che, già dal 1948, lascia da parte ogni tentazione figurativa per risolversi in astrazione, giungendo infine alla sequenza indimenticabile dell’opera “In Continuum”, “Compenetrazioni/traslati”, del 1987, a riprova di quanto l’incontro di una vita abbia reso grande anche il discepolo.

Info: palazzomadama@fondazionetorinomusei.it

Telefono: 011 4433501

Orari: Lunedì e da mercoledì fino a domenica 10-18 / martedì chiuso

Mara Martellotta

Market Creativo sabato 20 settembre in via Cesare Battisti con gli Artimani

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L’associazione Gli Artimani APS annuncia il ritorno del Market Creativo, che si terrà sabato 20 settembre 2025 in via Cesare Battisti, con il patrocinio del Comune di Torino.

L’evento inaugura una nuova stagione dedicata all’artigianato e alla creatività, trasformando il centro storico in un salotto a cielo aperto. Dalle 9:30 alle 19:30 i visitatori potranno scoprire borse artigianali, bijoux in vetro, oggetti in legno, capi in tessuto e accessori unici, realizzati da artigiani e creativi locali.

Dopo l’appuntamento di settembre, il mercato tornerà ogni terzo sabato del mese con nuove proposte e atmosfere.

Raccolta differenziata, in autunno un nuovo sistema a Vanchiglia

Prosegue la trasformazione del servizio di raccolta differenziata a Torino: dopo il centro storico e il Lungo Po, nei prossimi mesi sarà coinvolto anche il territorio di Vanchiglia, portando a completamento la copertura di tutti i quartieri della città.

Il progetto è stato presentato  a consiglieri e cittadini del quartiere nel corso dei lavori della commissione Ecologia della circoscrizione 7  dall’assessora alla Transizione Ecologica Chiara Foglietta e dai tecnici di Amiat.

L’area interessata è quella compresa tra corso Regina Margherita, corso San Maurizio e lungo Po Machiavelli e coinvolgerà quasi 10.000 utenze, fra domestiche e non domestiche.

La progettazione del sistema di raccolta è stata preceduta da una puntuale attività di rilievo che porterà alla definizione di soluzioni ad hoc per ottenere i migliori risultati di raccolta, e che vedranno la compresenza di contenitori stradali e la raccolta domiciliare per le diverse frazioni di rifiuti, proprio in virtù della particolare conformazione del territorio.

L’attuale sistema di raccolta stradale sarà infatti sostituito progressivamente, a partire dal mese di novembre, da una nuova modalità mista che prevede una raccolta tramite postazioni stradali di prossimità per plastica, vetro e metalli e una raccolta domiciliare porta a porta per carta, rifiuti organici e rifiuti non recuperabili, con attrezzature collocate all’interno delle pertinenze condominiali o dei cortili.

La progressiva attivazione del nuovo sistema si svilupperà in stretta correlazione con le attività di comunicazione: a partire da fine ottobre i cittadini e le attività commerciali presenti nella zona riceveranno, a cura degli incaricati Amiat Gruppo Iren, le prime informazioni in merito al nuovo servizio.

A seguire, gli addetti consegneranno gratuitamente a ogni utenza il kit per la raccolta domiciliare (biopattumiera e prima dotazione di sacchi per i rifiuti organici e sacchi per la raccolta della plastica) oltre al materiale informativo di supporto. In un secondo momento, in ogni edificio o condominio verranno collocati i nuovi contenitori preposti per la raccolta.

Infine, per ulteriori informazioni, approfondimenti e per consentire agli utenti non trovati e/o non identificati durante il passaggio degli addetti di ritirare lo starter kit, dal 24 ottobre al 20 dicembre 2025 e dal 9 al 24 gennaio 2026 sarà operativo un Punto informativo nella sala “Antico Macello del Po” in via Matteo Pescatore 7, aperto tutti i giovedì e i venerdì dalle 16.00 alle 20.00 e i sabati dalle 9.30 alle 13.00.

Per chiarimenti o ulteriori informazioni sul nuovo servizio è possibile consultare il sito www.amiat.it, seguire la pagina Facebook «Raccolta Differenziata Torino», scaricare la nuova app Iren Ambiente oppure contattare il Servizio di Customer Care Ambientale, chiamando il numero verde 800 017277 (attivo dal lunedì al venerdì dalle 8.00 alle 17.00) o scrivendo a amiat@gruppoiren.it.

TORINO CLICK

Laura Pompeo (PD): “Sempre più profonda la crisi industriale in Piemonte”

“la Regione non può più limitarsi a osservare. Serve una regia politica per difendere impresa, lavoro e territorio”

Torino, 18 settembre 2025 – “La crisi dello stabilimento Dana di Rivoli è solo la punta dell’iceberg. In Piemonte, decine di imprese stanno attraversando fasi drammatiche, tra chiusure, licenziamenti e delocalizzazioni. La Regione non può continuare a limitarsi a monitorare: servono azioni concrete, tempestive e coordinate per difendere il lavoro e il tessuto produttivo” dichiara la Consigliera regionale del Partito Democratico Laura Pompeo, che ha presentato una serie di interrogazioni in Consiglio regionale per chiedere interventi urgenti su più fronti: dalla componentistica automotive alla chimica, dalla grande distribuzione al commercio locale.

“La situazione alla Dana di Rivoli è sempre più preoccupante: oltre 200 lavoratori vivono da mesi nell’incertezza, tra cassa integrazione e prospettive di esuberi. Il tavolo ministeriale convocato a gennaio non ha prodotto risultati tangibili, e l’azienda non ha presentato un piano industriale credibile. È inaccettabile che si continui a tergiversare, mentre il futuro di intere famiglie è appeso a un filo. E Dana non rappresenta certo un caso isolato. Sempre a Rivoli, anche la Magna International ha annunciato 50 esuberi su 90 dipendenti, con il rischio di delocalizzazione delle attività all’estero. La perdita di know-how e competenze specializzate è un danno irreparabile per il territorio. La Regione deve attivare subito gli strumenti previsti dalla legge regionale 32/2023, a partire dalla convocazione di tavoli di crisi e dalla promozione di contratti di solidarietà” prosegue Pompeo.

“A Orbassano, la chiusura dello stabilimento Algo Group ha lasciato 26 lavoratori senza prospettive, in un’area già colpita da altre vertenze come Afs e Av-El. A Andezeno, la storica Candis S.p.A. è stata dichiarata fallita e ha lasciato una ventina di dipendenti senza lavoro e senza il pagamento di spettanze arretrate. E a tutto questo si aggiungono due nuove crisi che non possiamo ignorare: quella di Cerence, azienda leader nel settore delle tecnologie vocali per l’automotive, che ha annunciato un piano di ridimensionamento con impatti pesanti sul sito torinese, e quella di Magneti Marelli, che sta attraversando una fase di ristrutturazione con tagli significativi e il rischio di ulteriori delocalizzazioni. Parliamo di settori strategici, ad alta innovazione, che rischiano di essere smantellati senza una visione industriale condivisa” sottolinea la Consigliera dem.

“Infine, non possiamo non citare anche la chiusura dello stabilimento Elantas di Trofarello, dove 68 lavoratori rischiano il licenziamento a causa della delocalizzazione della produzione, senza che sia stata proposta una reale alternativa occupazionale in quella zona” sottolinea Laura Pompeo.

“Questi casi rappresentano soltanto alcune delle chiusure aziendali che si sono verificate negli ultimi anni in Piemonte. Credo che si debba prevedere, finalmente, un piano di reindustrializzazione dei nostri territori provati dalla crisi, un piano serio che guardi al futuro e sia in grado di coinvolgere nuovi investitori e utilizzare al meglio le misure gestite da Finpiemonte per il recupero di siti produttivi in crisi. Serve una regia politica forte e lungimirante, capace di mettere in rete istituzioni, imprese e parti sociali” aggiunge Pompeo.

“Il Piemonte sta vivendo una crisi industriale diffusa, che richiede risposte concrete. Non possiamo continuare ad assistere a chiusure, delocalizzazioni, licenziamenti e tagli di personale che si ripercuotono irreversibilmente sulle nostre comunità” conclude la Consigliera regionale Laura Pompeo.

cs

Nuova sede CISL di Ivrea, Bartoli: “Un presidio fondamentale per cittadini e territorio”

 

Questa mattina si è svolta l’inaugurazione della nuova sede CISL di Ivrea, in Corso Nigra 59. All’evento ha preso parte anche Sergio Bartoli, Consigliere regionale della V Commissione Ambiente, che ha voluto sottolineare l’importanza di questo nuovo presidio per la città e per l’intero territorio eporediese.

“Ho visto con i miei occhi quanto impegno e passione siano stati messi nella realizzazione di questo spazio – ha dichiarato Bartoli –. Non si tratta solo di una sede sindacale, ma di un vero punto di riferimento per i cittadini e le famiglie: dal patronato all’assistenza fiscale, dal Sicet alle vertenze, fino alle federazioni dei lavoratori e dei pensionati. In un momento di profonde trasformazioni sociali, economiche e ambientali, luoghi come questo sono essenziali per restare vicini alle persone”.

Il Consigliere ha inoltre posto l’accento sul legame tra comunità e sostenibilità:

“Come membro della V Commissione Ambiente – ha aggiunto Bartoli – ritengo fondamentale che i nostri territori possano contare su strutture che non solo offrono servizi, ma che lo fanno con attenzione all’ambiente e al futuro. La cura delle persone e quella del territorio devono andare di pari passo”.

L’inaugurazione ha visto la presenza delle massime autorità istituzionali e civili: Monsignor Daniele Salera, Vescovo della città di Ivrea, il Sindaco di Ivrea Matteo Chiantore, insieme al Segretario nazionale CISL Sauro Rossi e al Segretario Generale CISL Piemonte Luca Caretti. A questi si sono aggiunti i segretari territoriali e i rappresentanti delle federazioni della CISL del Canavese, che con dedizione portano avanti ogni giorno le istanze dei lavoratori e delle famiglie.

Nell’occasione, Bartoli ha avuto anche modo di conoscere il nuovo Dirigente del Commissariato distaccato di P.S. “Ivrea e Banchette”, il dr. Domenico Giampà, Commissario Capo della Polizia di Stato, al quale ha rivolto le sue più sentite congratulazioni e l’augurio di buon lavoro per il delicato incarico appena assunto.

Per Sergio Bartoli, la giornata di oggi rappresenta “un segnale positivo di vicinanza al territorio e di impegno concreto per Ivrea e per tutto il Canavese”.

Al Circolo Golf Torino La Mandria il Trofeo Paideia

Si è svolta martedì 16 settembre presso il Circolo Golf Torino La Mandria la nona edizione del Trofeo Paideia, la tradizionale gara di golf solidale organizzata dalla Fondazione Paideia, che da oltre trent’anni è al fianco delle famiglie con bambini con disabilità.

Un evento che ha saputo unire sport, condivisione e solidarietà, e che ha permesso di raccogliere 38.000 euro destinati al progetto Siblings, dedicato al sostegno psicologico ed educativo dei fratelli e delle sorelle di bambini con disabilità.

 

Le donazioni raccolte in questa giornata saranno destinate al progetto Siblings, attraverso il quale offriamo un supporto dedicato ai fratelli e alle sorelle di bambini con disabilità, che si trovano ad affrontare diverse sfide nel proprio percorso di crescita“, ha dichiarato Fabrizio Serra, Segretario generale di Fondazione Paideia.

 

Per sostenerli nelle varie fasi del processo evolutivo creiamo spazi protetti, individuali e di gruppo, in cui possano sentirsi liberi di esprimere i propri sentimenti e di vivere lo scambio tra pari. Ringraziamo tutti i giocatori e le giocatrici, e le aziende che hanno contribuito al successo dell’evento. Da 9 anni questa giornata è un bellissimo momento di sport e amicizia, ma soprattutto un’occasione per essere concretamente accanto a tante famiglie che vivono ogni giorno la fragilità”.

Foto crediti: Enrico Turinetto

 

I vincitori del Trofeo Paideia 2025

Alla competizione hanno preso parte 80 giocatori e giocatrici, divisi in squadre da quattro
che si sono sfidati su un percorso avvincente in formula 2 best ball.

Al termine della giornata, sono stati premiati:

1° posto netto

Marco Durante, Roberto Maschio, Riccardo Prete e Michail Ivanov

1° posto lordo

Alberto Campanile, Edoardo Ferrara, Luca Di Tanno e Fabrizio Aprile

 

Il Trofeo Paideia 2025 è stato realizzato con il contributo di:

Circolo Golf Torino La Mandria, Tramezzino.it, Lorenzo e Paola Monticone, Mattioli, Cafran, Ruliano, Alkemy, iRobot, Deltatre, Vanni, GMT Holding di Investimenti, Compagnia dei Caraibi, Sisley Paris, Nital, Altea, Intexo Srl, Verdelilla, Lavazza, Gioielleria Granmadre, Sant’Agostino, Tartuflanghe, Ferrino, BEM, Deltatre Innovation Lab, Catella Fratelli Marmi, Haston & Aston, Agenzia Antonelliana – Reale Mutua Assicurazioni, Ski Team Sauze, Cordero di Montezemolo, Piazza San Carlo, K-way, Farmacia Vecco, Il Caseificio Pugliese, The Longevity Suite, Maison della Nocciola, G.A.F., Wittitalia, Campidonico, Bongiovanni, Valmora, Gruppo Koelliker, Ersel, Galup, Sial.

Prenotazioni Cuneo, Marro e Ravinale (AVS): “Riboldi non accusi le opposizioni” 

In merito alle dichiarazioni dell’assessore alla Sanità Riboldi sulle prenotazioni fantasma a Cuneo: noi facciamo il nostro lavoro, rappresentiamo le istanze del territorio, portare le segnalazioni dei cittadini e cerchiamo di ricordare a questa Giunta le molte ingiustizie di questa Regione, a partire da una sanità che per troppi resta inaccessibile. Se questo viene interpretato come “ricerca di visibilità”, l’assessore può stare tranquillo: non smetteremo di svolgere il nostro ruolo di vigilanza e cura. E trovo assurdo che alle richieste puntuali che abbiamo fatto in Consiglio si risponda sui giornali e non in consiglio regionale.
Resta il fatto che, dopo quasi due settimane di attesa e un sistema andato in tilt, che dopo che abbiamo sollevato il caso ha chiuso le prenotazioni anche per i casi urgentissimi, ci si sarebbe aspettati non solo rassicurazioni generiche, ma dati puntuali. Quante prenotazioni con questo metodo sono state fatte? Sono state conteggiate come quelle nei tempi da normativa o, come da noi riscontrato, eseguite fuori tempo? Se era tutto così chiaro e limpido perché la Direzione Sanità ha immediatamente bloccato il sistema e si è assicurata che riguardasse solo ASL CN1 e l’ospedale Santa Croce e Carle? Se la procedura era corretta per valutare il rischio delle visite, perché l’ha usata solo Cuneo?
La cosa che colpisce di più è che i dati sulle liste di attesa e le prenotazioni le avevamo chieste mesi fa all’assessore, che rispose di non averle e di chiederle alle singole ASL. Ora finalmente pare che le abbia chieste, così come abbiamo fatto noi, e si sia reso conto che forse qualcosa non quadra, al punto che in questo momento risultano, da verifiche effettuate, che le prenotazioni siano chiuse, cosa tra l’altro vietata dalla legge.
Invece di accusare chi fa il proprio lavoro, assessore, faccia il suo e risolva il problema. Le cittadine e cittadini meritano delle scuse, e anche che le prenotazioni riaprano e siano svolte nei modi e tempi stabiliti dalla legge.
cs