ilTorinese

TAR Liguria accoglie istanza studentessa con DSA bocciata per un solo “2”

Presentata da studio legale torinese

AMMISSIONE IMMEDIATA DOPO IL DEPOSITO DEL RICORSO

Con decreto presidenziale (r.g. 1243/2025, r.p.c. 278/2025, pubblicato il 31 ottobre 2025), il Tribunale Amministrativo Regionale per la Liguria, Sezione Prima, ha disposto l’ammissione immediata con riserva di una studentessa con Disturbo Specifico dell’Apprendimento (DSA), bocciata per un’unica insufficienza nella disciplina di matematica.
Il provvedimento è stato adottato poche ore dopo il deposito del ricorso, firmato dagli Avv. Stefano Callà e Davide Gallenca, che avevano denunciato la violazione del Piano Didattico Personalizzato (PDP), del Piano Triennale dell’Offerta Formativa (PTOF) e dei principi di equità e personalizzazione didattica sanciti dalla Legge 170/2010 e dal D.Lgs. 66/2017.

La motivazione del TAR
Nel decreto, il Presidente Giuseppe Caruso ha rilevato che la studentessa “ha riportato un’unica, seppur grave, insufficienza in materia nella quale sussiste un disturbo certificato di natura neurobiologica”.
Alla luce di ciò, il giudice ha ritenuto prevalente l’interesse dell’alunna a proseguire immediatamente il percorso scolastico, evidenziando che, in caso contrario, “l’eventuale accoglimento del ricorso non le sarebbe comunque di alcuna utilità”.
Il TAR ha quindi accolto la tutela cautelare monocratica ex art. 56 c.p.a., disponendo l’ammissione provvisoria alla classe successiva e fissando per la camera di consiglio del 21 novembre 2025 la trattazione collegiale.

I profili giuridici
Il ricorso aveva messo in evidenza la mancata applicazione delle misure compensative e dispensative previste nel PDP e la totale assenza di documentazione istruttoria: nessun verbale della prova orale, nessuna griglia di valutazione, nessuna traccia dei criteri di correzione delle prove di recupero.
Tali omissioni integrano, secondo la prospettazione difensiva, violazione dell’art. 3 L. 241/1990 e difetto assoluto di istruttoria, in quanto impediscono la verifica dell’effettiva osservanza delle norme sulla valutazione trasparente e personalizzata di cui al D.P.R. 122/2009.
Il TAR, nella sua ordinanza, ha valorizzato il principio secondo cui la valutazione degli studenti con DSA deve avvenire nel pieno rispetto del PDP e delle modalità adattate previste, non potendo essere assimilata a quella degli altri studenti.

Rilievo della decisione
La rapidità con cui è stato accolto il ricorso conferma la possibilità di un intervento giurisdizionale immediato nei casi di lesione del diritto allo studio e all’inclusione scolastica, soprattutto quando il pregiudizio educativo risulti irreversibile.
Il provvedimento del TAR Liguria assume valore di precedente significativo, riaffermando che il PDP ha natura vincolante e che la sua inosservanza comporta l’illegittimità del procedimento valutativo.
L’udienza collegiale del 21 novembre determinerà la conferma o la modifica della misura, ma l’esito cautelare segna già un principio chiaro:
il diritto all’istruzione, specie nei casi di DSA, non può essere sospeso da un errore valutativo o procedimentale.

Avv. Stefano Callà
Legale Scuola

La “Falesia del Lupo”: il Forte di Exilles diventa polo d’arrampicata Val di Susa

EXILLES – Il maestoso Forte di Exilles si afferma come dinamico punto di riferimento per l’attività outdoor in Val di Susa. L’attesa è terminata: oggi è stato firmato il protocollo d’intesa che sancisce l’attuazione della “Falesia del Lupo”, una nuova e stimolante parete di arrampicata che sorge suggestivamente sulle pendici della fortezza. L’accordo, siglato alla presenza dell’Assessore Regionale Vignale, del Sindaco di Exilles Roberto Segafredo e dei Comandanti del 3° Reggimento Alpini Col Pietro De Mitri e Pietro Carraturo, trasforma il celebre sito storico in un crocevia tra tradizione militare e sport. L’iniziativa non solo amplia l’offerta sportiva locale per gli appassionati di montagna, ma rafforza il legame tra Regione Piemonte, Comune di Exilles e Forze Armate, promuovendo un virtuoso modello di riqualificazione del territorio. La Sezione Valsusa, con il presidente Giancarlo Sosello, celebra questo passo verso la valorizzazione. La realizzazione della Falesia del Lupo è un esempio brillante di come la sinergia istituzionale possa creare valore aggiunto per il turismo sportivo. Questo progetto celebra l’unione tra la storia secolare del Forte di Exilles e la passione per l’arrampicata. La nuova parete, concepita nel pieno rispetto del contesto storico-patrimoniale, offre agli scaler e agli amanti delle attività outdoor un luogo unico per mettersi alla prova, immersi nell’affascinante paesaggio alpino della Val di Susa. Il Forte di Exilles, grazie a questa iniziativa con il 3° Reggimento Alpini, si posiziona come destinazione imperdibile per l’allenamento e l’aggregazione, onorando al contempo la tradizione alpina e proiettando la fortezza in una nuova era di fruizione sportiva.

Canalis (Pd): “Soggetti profit, Ddl Marrone apre a gestione alloggi pubblici”

Nel testo presentato dalla Giunta Cirio non si esclude la gestione profit degli alloggi di edilizia residenziale pubblica.

30.10.2025 – Nel giorno in cui si sono svolte le audizioni dei sindacati inquilini di CGIL, CISL e UIL e delle assemblee dei sindaci dell’ATC Piemonte sud e del Piemonte centrale, in merito al Ddl Marrone sull’utilizzo alternativo degli alloggi di edilizia sociale, sorgono molte perplessità.

La prima riguarda la possibilità, non esclusa nel testo, che gli alloggi popolari, di proprietà ATC o comunale, siano dati in gestione a soggetti con scopo di lucro, tra l’altro senza specificare cosa significhi che applicheranno “canoni sostenibili”.

La seconda riguarda la possibilità di esternalizzare la gestione anche degli alloggi disponibili per l’assegnazione. Se questi alloggi sono assegnabili e non necessitano di manutenzione, assegniamoli alle decine di migliaia di persone in lista d’attesa invece di darli a soggetti terzi!

La terza riguarda la possibilità di far ristrutturare gli alloggi popolari ai ministeri per poi darli ai trasfertisti, insegnanti, poliziotti e militari che vengono in Piemonte e faticano a trovare alloggio. Siamo sicuri che queste figure opteranno per un alloggio popolare, per quanto ristrutturato?

Infine, lascia perplessi l’eccessiva discrezionalità concessa agli enti proprietari, che proporranno progetti molto eterogenei, con destinatari molto diversi, generando disparità e rischi di pratiche discutibili.

In un quadro drammatico, con migliaia di famiglie in lista d’attesa per un alloggio popolare e altrettante famiglie sfrattate o a rischio sfratto per morosità incolpevole, il disegno di legge Marrone non risponde adeguatamente a questa emergenza, ma si limita a proporre un utilizzo alternativo degli alloggi di edilizia popolare, senza fornire garanzie contro speculazioni e usi distorti.

Crediamo che debba essere assicurato che gli enti coinvolti operino esclusivamente per finalità pubbliche e sociali, con divieto di utilizzo a fini speculativi o di profitto privato, che siano introdotti meccanismi efficaci di prevenzione di corruzione, favoritismi e infiltrazioni, attraverso controlli e verifiche eventualmente indipendenti, e che siano introdotti obblighi di rendicontazione, pubblicità e tracciabilità dei proventi, per rendere evidente che le risorse siano destinate integralmente alla manutenzione e al recupero del patrimonio abitativo pubblico.

Solo così potremo arginare l’inesauribile spinta privatizzatrice di questa Giunta, che abbiamo già visto in materia di sanità, affidi di minori, gioco d’azzardo patologico, non autosufficienza e formazione professionale.

Cirio & c. affidano ai privati le politiche pubbliche, con aperture eccessivamente liberistiche.

Non vorremmo trovarci 5.000 alloggi di edilizia residenziale pubblica (tanti sono oggi in Piemonte gli alloggi ERP non assegnabili per carenze manutentive) affidati a grandi fondi immobiliari con scopo di lucro.

Monica CANALIS – consigliera regionale PD

Scuola e aziende insieme per formare i giovani del Chierese

Si è svolto al CIOFS-FP di Chieri un incontro con il GIC – Gruppo Imprese Chieresi e quattro aziende associate per presentare il Diploma sperimentale di formazione professionale, tra digitalizzazione e meccatronica.

Chieri, 30 ottobre 2025 – Grande partecipazione all’incontro con le famiglie del Diploma sperimentale in ambito digitalizzazione e meccatronica, organizzato dal CIOFS-FP di Chieri in collaborazione con il GIC – Gruppo Imprese Chieresi.


Decine di persone -tra genitori, studenti, educatori e rappresentanti del mondo produttivo- hanno riempito l’
officina didattica dell’Istituto Santa Teresa per un pomeriggio di confronto sul futuro della formazione professionale e il futuro sviluppo del territorio.

Focus dell’incontro era la consapevolezza del valore di un percorso in ambito tecnico, da non interpretare come “seconda scelta”. «I ragazzi hanno un percorso solido e ben delineato: grazie alla riforma degli Istituti Tecnici (ITIS) si introduce il modello “4+2”, una filiera di sei anni (quattro diploma sperimentale CIOFS più due di ITS Academy) per formare profili professionali specializzati, in linea con le esigenze del mercato del lavoro -è stato spiegato ai presenti- La riforma, avviata con il decreto legislativo n. 121/2024 e che vedrà la sua piena applicazione dall’anno scolastico 2026/2027, prevede la possibilità di un diploma quadriennale valido anche per l’università nonché un ampliamento della didattica laboratoriale e delle collaborazioni con le imprese».

Hanno preso parte ai lavori quattro aziende associate al GIC -Alpha, ATLA, CEAN e Lazzero Tecnologie- che hanno presentato le rispettive realtà e illustrato le proprie esperienze di collaborazione con il sistema formativo locale, sottolineando il valore dell’inserimento dei giovani nei percorsi aziendali già durante la scuola e l’importanza di una preparazione tecnica specifica.

Nel suo intervento, il presidente Dario Kafaie ha ricordato come l’iniziativa si inserisca in una visione di lungo periodo: «Il GIC non è solo un gruppo di aziende, ma un insieme di persone che crede nella Formazione come motore di sviluppo. Don Bosco e Maria Mazzarello avevano intuito che il progresso industriale nasce dall’educazione dei giovani: è la stessa idea che ci guida oggi, nel creare un ecosistema dove scuola, impresa e territorio crescono insieme».

E ha chiosato: «Il lavoro in qualsiasi forma è espressione di dignità umana. Ai ragazzi chiediamo due sole caratteristiche: curiosità e passione. Tutto il resto si impara».

Presente anche il sindaco di Chieri, Alessandro Sicchiero: «Questo Istituto tecnico è un valore per Chieri -ha sottolineato- Ringrazio il CIOFS e il GIC per il continuo impegno su questo fronte».

L’incontro rientra nel progetto “Formazione in Rete”, frutto della sinergia tra il GIC e il CIOFS-FP, che ha portato alla creazione del primo Diploma quadriennale sperimentale in Piemonte per Tecnico della modellazione e fabbricazione digitale, un percorso duale che unisce scuola e impresa.

Il corso, destinato ai ragazzi in uscita dalle scuole medie, forma figure professionali polivalenti per i settori della meccanica, automazione, robotica e manifattura digitale, con moduli pratici, apprendistato e impresa simulata.

Il Gruppo Imprese Chieresi continua così a rafforzare il legame tra formazione e tessuto produttivo, promuovendo progetti che valorizzano il capitale umano e costruiscono nuove opportunità per il territorio chierese.

Si apre la stagione agonistica: ValleBelbo Sport in gara a Torino nel fine settimana

Nuovi indirizzi scolastici per gli istituti piemontesi

La sesta Commissione regionale presieduta dalla vicepresidente Emanuela Verzella, ha espresso parere preventivo favorevole a due proposte di delibera presentate per la Giunta regionale dalla vicepresidente Elena Chiorino.

All’unanimità quella sul Piano regionale di programmazione dell’offerta formativa delle scuole secondarie di II grado statali per l’anno scolastico 2026/2027.
Il documento – ha spiegato Chiorino – autorizza tutte le richieste di ampliamento dell’offerta formativa pervenute.
In particolare, per quanto riguarda i percorsi a offerta diurna vengono autorizzati 4 percorsi liceali (3 indirizzi di Liceo del Made in Italy in provincia di Cuneo, rispettivamente al Liceo Leonardo da Vinci di Alba e agli Istituti Delpozzo e Grandis di Cuneo e una sezione sportiva al Liceo Galilei di Borgomanero), un indirizzo di studio di studio di istituto tecnico in Trasporti e logistica, con relativa articolazione Logistica, all’Istituto Sella di Biella e un indirizzo di studio di istituto tecnico in Agricoltura, sviluppo rurale, valorizzazione dei prodotti del territorio e gestione delle risorse forestali e montane all’Istituto Pastore di Varallo (Vc).
Per quanto riguarda i percorsi di istruzione degli adulti di secondo livello, è stato autorizzato l’indirizzo di studio professionale in Servizi commerciali presso l’Istituto Ferrero di Alba (Cn), da erogarsi presso la Casa di reclusione Montalto di Alba (Cn).
Per quanto riguarda – infine – le articolazioni, è stata autorizzata quella in Arte plastico-pittorica dell’indirizzo di studio Arti figurative del Liceo artistico Passoni di Torino.
A maggioranza, invece, quella sul Piano regionale di programmazione e dimensionamento della rete scolastica delle istituzioni scolastiche statali di I e II ciclo del Piemonte per l’anno scolastico 2026/2027. Disposizioni per il raggiungimento dei limiti del contingente organico dei Dirigenti scolastici e Funzionario ed elevata qualificazione (ex DSGA) di cui al decreto interministeriale n. 124/2025.
In particolare, Chiorino ha sottolineato che i Piani provinciali non hanno centrato l’obiettivo e sono arrivate solo 6 proposte di accorpamento su 15, necessarie per raggiungere l’obiettivo ministeriale del Pnrr, che da 20 si era appunto riusciti a rimodulare a 15.
Poiché l’anno scolastico 2026-2027 è l’ultimo anno utile per il rispetto degli obiettivi assegnati – ha ancora spiegato la vicepresidente – la Regione ha scritto al ministro per chiedere un differimento temporale al fine di poter costituire una Commissione tecnica mista Regione-Ufficio scolastico regionale che dovrà prendere in esame le 7 proposte non finalizzate dalla Città metropolitana di Torino e le 2 non finalizzate dalla Provincia di Cuneo.
Sono intervenute, per richieste di spiegazioni, Valentina Cera (Avs), Gianna Pentenero e Verzella (Pd).

Ufficio Stampa CRP

Fondazione Torino Musei alla notte delle arti contemporanee

sabato 1° novembre 2025

 

Apertura straordinaria fino alle 23 e ingresso a tariffe speciali dalle 18 alle 23.

La biglietteria chiude alle 22

 

 

Un’altra serata all’insegna dell’arte per la Fondazione Torino Musei!

Sabato 1° novembre, in occasione della Notte delle Arti Contemporanee, GAM, MAO Palazzo Madama saranno eccezionalmente aperti dalle 18 fino alle ore 23 con ultimo ingresso alle ore 22 e offriranno ai visitatori tariffe speciali per accedere alle collezioni permanenti e alle mostre temporanee recentemente inaugurate.

 

 

Cosa vedere

 

Alla GAM

Ingresso alla tariffa speciale di 1€ per il nuovo allestimento delle collezioni permanenti, il Deposito Vivente e la mostra in Videoteca Lothar Baumgarten. Culture Nature. Aggiungendo 1€ si potrà accedere anche alle mostre del contemporaneo Elisabetta Di Maggio. Frangibile e Linda Fregni Nagler. Anger Pleasure Fear e Ingresso ridotto a 5€ per la mostra Notti. Cinque secoli di stelle, sogni, pleniluni.

Al MAO

Accesso con biglietto unico a 12€ per le collezioni e la mostra temporanea Chiharu Shiota:The Soul Trembles.

In occasione dell’inaugurazione del progetto Declinazioni Contemporanee #3sabato 1° novembre dalle 18:30 i visitatori avranno l’opportunità di partecipare alla performance Tape Music dell’artista taiwanese Lin Chi-Wei, già presentata in numerose prestigiose istituzioni internazionali tra cui la Tate Modern, il Centre Pompidou e la Biennale di Venezia e di Shanghai.

Tape Music è parte del progetto Yue Ji 樂記, a cura di Freya Chou, che esplora i temi della perdita, della consolazione e della celebrazione legati al lutto in dialogo con la collezione di oggetti funerari e rituali cinesi del MAO.

La performance, in programma alle ore 18.30, con due repliche alle 19.15 e alle 20, prevede il coinvolgimento attivo del pubblico, invitato a leggere delle partiture sonore inscritte su un lungo rotolo di carta, contribuendo alla creazione di un coro complesso e armonico.

Non è necessaria la prenotazione.

A Palazzo Madama

Ingresso ridotto a 5€ per visitare la mostra temporanea Vedova Tintoretto. In dialogo, un percorso che accosta due grandi maestri veneziani evidenziando l’impatto che hanno avuto sulla storia dell’arte europea. Resteranno chiuse le collezioni permanenti.

Le tariffe sono valide anche per i possessori di Abbonamento Musei.

Ravello (Fdi): “Via Po pedonalizzata? Un altro colpo a Torino”

 “DOPO PIAZZA BALDISSERA PENSAVAMO DI AVERLE VISTE TUTTE!”

 
“L’ipotesi di pedonalizzazione di via Po rappresenta l’ennesimo capitolo di una crociata ideologica contro l’automobile che questa Amministrazione porta avanti con ostinazione, ignorando le reali esigenze di cittadini, residenti e commercianti. Da anni assistiamo a un susseguirsi di scelte che, sotto l’etichetta della ‘mobilità sostenibile’, finiscono invece per stravolgere la viabilità cittadina e rendere sempre più difficile muoversi nel cuore di Torino”. Ad affermarlo Roberto Ravello, vice Capogruppo di Fratelli d’Italia in Regione Piemonte.

“Mentre il traffico viene sistematicamente spostato da una parte all’altra del Centro, l’Amministrazione continua a sovraccaricare arterie già al collasso come corso Vittorio e corso San Maurizio, che ogni giorno sopportano volumi di traffico ormai insostenibili. È una scelta perversa, che non risolve i problemi ma li sposta e li amplifica, con ricadute pesanti sulla qualità della vita dei torinesi, sul commercio di vicinato e sull’intero sistema della mobilità urbana. Un modello miope – continua Ravello – che svuota le vie del centro e ne spegne la vitalità economica e sociale”.

“Invece di imparare dallo scandalo di Piazza Baldissera, dove errori di pianificazione e modifiche azzardate hanno prodotto anni di disagi, inquinamento e sprechi, si persevera nella stessa direzione. Torino – conclude Ravello – non ha bisogno di nuove chiusure e divieti, ma di buon senso, pianificazione e ascolto”.

Oggi al cinema. Le trame dei film nelle sale di Torino

A cura di Elio Rabbione

After The Hunt – Thriller. Regia di Luca Guadagnino, con Julia Roberts, Andrew Garfield e Ayo Edebiri. Terzo film su suolo americano del regista di “Chiamami col tuo nome”, dove Alma è insegnante di filosofia all’università di Yale, del suo gruppo fanno parte l’assistente Hank, quarantenne, e la dottoranda Maggie, in non completa armonia tra loro. Un giorno la ragazza si presenta a casa di Alma (che ha anche un proprio segreto da camuffare) e le confessa di aver subito molestie da Hank: all’insegna del me too, da un lato una credibilità verso chi combatte per il presente delle donne e dall’altro in beneficio del dubbio da riconoscere comunque a Hank, entrambi metteranno a dura prova il fisico e la mente dell’insegnante. Scrive Maurizio Porro nelle colonne del Corriere: “Guadagnino padroneggia l’atmosfera con un certo esibizionismo dialettico, che però si dipana òlungo la bravura notevole di tutto il cast, tra ambiguità, sottintesi e dialoghi quasi vintage tanto sono ben scritti e una Julia Roberts che colpisce, di raffinata malinconia.” Durata 139 minuti. (Lux sala 2, Reposi sala 4)

L’attachement – La tenerezza – Drammatico. Regia di Carine Tardieu, con Valeria Bruni Tedeschi e Pio Marmaï. L’occupazione di Sandra è la gestione di una libreria, conduce una vita tutta sua tra molte sigarette, vari compagni occasionali, la certezza di non aver mai voluto avere figli. Ma se poi prevale l’incontro con la propria vicina di casa che s’allontanerà qualche giorno per andare in ospedale a partorire, vicina che le rifila il primogenito Elliott di cinque anni perché sia lei a occuparsene? Una tragedia inaspettata stravolgerà la via e le abitudini di Sandra, costringendola a far parte contro ogni sua volontà del ménage della porta accanto. Ma intanto stanno entrando in scena un grande attaccamento e una immensa tenerezza. Tratto dal romanzo “L’intimité” di Alice Ferney. Durata 106 minuti. (Centrale)

Bugonia – Commedia / Fantascienza. Regia di Yorgos Lanthimos, con Emma Stone, Jesse Plemons e Alicia Silverstone. Due giovani ossessionati dalle teorie del complotto che decidono di rapire l’influente CEO di una grande azienda, convinti che sia un’aliena decisa a distruggere la terra. Convinti della sua natura extraterrestre, passano alla cattura e a un serrato interrogatorio. La situazione si complica quando la ragazza del giovane rapinatore, l’imprenditrice e un investigatore privato coinvolto nella vicenda si ritrovano intrappolati in una battaglia mentale ad alta tensione. La Stone nuovamente musa ispiratrice del regista di origini greche. Presentato a Cannes. Durata 120 minuti. (Massaua, Fratelli Marx sala Harpo anche V.O., Greenwich Village sala 1 anche V.O., Ideal, Nazionale sala 3, Reposi sala 1, The Space Torino, Uci Lingotto, The Space Beinasco, Uci Moncalieri)

Cinque secondi – Drammatico. Regia di Paolo Virzì, con Valerio Mastandrea, Valeria Bruni Tedeschi e Galatea Bellugi. Chi è quel tipo dall’aria trascurata che vive da solo nelle stalle di Villa Guelfi? Passa le giornate a non far nulla ed evitando il contatto con tutti. E quando si accorge che nella vita si è stabilita abusivamente una comunità di ragazzi che si dedicano a curare quella campagna e i vigneti abbandonati, si innervosisce e vorrebbe cacciarli. Sono studenti, neolaureati, agronomi e tra loro c’è Matilde, che è nata in quel posto e da bambina lavorava la vigna con il nonno Conte Guelfo Guelfi. Anche loro sono incuriositi da quel signore misantropo dal passato misterioso: perché sta lì da solo e non vuole avere contatti con nessuno? Mentre avanzano le stagioni, il conflitto con quella comunità di ragazze e ragazzi si trasforma in convivenza, fino a diventare un’alleanza. E adriano si troverà ad accudire nel suo modo brusco la contessina Matilde, che è incinta di uno di quei ragazzi… Durata 105 minuti. (Massaua, Due Giardini sala Ombrerosse, Eliseo Grande, Ideal, Nazionale sala 1, Reposi sala 2, The Space Torino, Uci Lingotto, The Space Beinasco, Uci Moncalieri)

Le città di pianura – Commedia. Regia di Francesco Sossai, con Filippo Scotti, Sergio Romano, Andrea Pennacchi e Robero Citran. Due spiantati cinquantenni sono ossessionati di bere l’ultimo bicchiere. Una sera incontrano un ragazzo, Giulio, timido studente di architettura e il modo di vedere il mondo e l’amore all’improvviso si trasforma pian piano mentre i tre girano tra i locali del Veneto. Durata 90 minuti. (Eliseo, Romano sala 2)

DJ Ahmet – Commedia. Regia di Georgi M. Unkovski, con Arif Jakup. Ahmet, un ragazzo quindicenne, proveniente da uno sperduto villaggio nella Macedonia del Nord, trova rifugio nella musica mentre cerca di destreggiarsi tra le aspettative del padre, una comunità conservatrice e la sua prima esperienza amorosa con una ragazza già promessa a un altro. Durata 99 minuti. (Greenwich Village sala 2)

Dracula – L’amore perduto – Fantasy, horror. Regia di Luc Besson, con Caleb Landry Jones, Christoph Waltz e Matilda De Angelis. Transilvania, XV secolo. Il principe Vladimir, dopo la perdita improvvisa della sua amata, rinnega Dio, ereditando così una maledizione eterna: diventare un vampiro. Condannato a vagare per secoli, sfida il destino e la morte stessa, guidato da un’unica speranza: ritrovare l’amore perduto. Durata 129 minuti. (Massaua, Ideal anche V.O., Massimo anche V.O., The Space Torino, Uci Lingotto anche V.O., The Space Beinasco, Uci Moncalieri anche V.O.)

Eddington – Drammatico. Regia di Ari Aster, con Joaquin Phoenix, Pedro Pascal, Austin Butler ed Emma Stone. Maggio 2020, in periodo di piena pandemia, nella piccola cittadina di Eddington, nel New Mexico, lo sceriffo Cross si ritrova a dover osteggiare l’imposizione della mascherina protettiva, venendo immediatamente in contrasto con il sindaco Garcìa, che della moglie di Cross, donna mentalmente instabile, è stato in passato l’amante. Contrasti politici riversati nel personale. Quando Cross decide di candidarsi a sindaco, ecco che la cittadine si divide in gruppi di diversi interessi, il tutto coinvolgendo proteste giovanili e post e messaggi virali, sino a degenerare in un fatto di violenza che metterà a repentaglio la vita della comunità. Durata 148 minuti. (Centrale V.O., Lux sala 1)

Io sono Rosa Ricci – Drammatico. Regia di Lyda Patitucci, con Maria Esposito, Andrea Arcangeli e Raiz. Figlia minore di Don Salvatore, Rosa cresce all’ombra della malavita, tra lusso e pericoli. Un invito a cena da parte di un potente narcotrafficante che vuole impadronirsi dell’impero della famiglia si rivelerà un agguato: ma Rosa, uscitane salva, tornerà a Napoli capace di riaffermare il potere di un tempo. Durata 91 minuti. (Massaua, Ideal, Reposi, The Space Torino, Uci Lingotto, The Space Beinasco, Uci Moncalieri)

Per te – Drammatico. Regia di Alessandro Aronadio, con Edoardo Leo, Javier Francesco Leoni e Teresa Saponangelo. Paolo, quarantenne, ha cominciato a poco a poco svanire parti della propria memoria, a causa di una malattia neurovegetativa, Accanto a lui ci sono la moglie e il piccolo Mattia, di soli undici anni, che dimenticando tutto ciò che fanno i ragazzini della sua età, diverrà la sua guida, il suo sostegno. Lo sosterrà anche con le più piccole cose, con i gesti d’affetto, con i momenti di allegria che riuscirà a costruire. Durata 115 minuti. (Uci Lingotto)

Roberto Rossellini, più di una vita – Documentario. Regia di Ilaria De Laurentiis, Andrea Paolo Massara e Raffaele Brunetti, con le voci di Sergio Castellitto, Isabella Rossellini e Vinicio Marchioni. Nel 1956, Roberto Rossellini è in piena crisi personale e artistica. I suoi recenti film con Ingrid Bergman seno falliti, il loro matrimonio si sta disgregando e la stampa è implacabile. Quando l’attrice ritorna a Hollywood, Rossellini accetta un invito dal primo ministro indiano Nehru per documentare i progressi dell’India. Con i dubbi e una valigia piena di spaghetti, Rossellini si mette in viaggio per trovare in India una rinascita creative ed emotiva, ispirata da una cultura che bilancia tradizione e modernità. Durata 96 minuti. (Romano, 3/4/5 novembre)

Il sentiero azzurro – Drammatico. Regia di Gabriel Mascaro, con Denise Weinberg. Tereza è una delle tante vittime, in età avanzata, che un Brasile prossimo venturo ha deciso di relegare in una qualche parte lontana, impedita di lavorare e sotto la tutela completa della figlia. Ma Tereza vuole ancora sentirsi, ed è tale, indipendente, non volendo certo arrendersi a quella decisione: si ribella intraprendendo in solitaria un viaggio tra il reale e il fantastico. Orso d’Argento alla Berlinale 2025. Durata 85 minuti. (Fratelli Marx sala Chico)

Springsteen – Liberami dal nulla – Drammatico/Biografico. Regia di Scott Cooper, con Jeremy Allen White e Stephen Graham. Il film segue il cantante nella realizzazione dell’album “Nebraska” del 1982, anno in cui era un giovane musicista sul punto di diventare una superstar mondiale, alle prese con il difficile equilibrio tra la pressione del successo e i fantasmi del suo passato. Inciso con un registratore a quattro piste nella sua camera da letto in New Jersey, l’album segnò un momento di svolta nella sua vita ed è considerato una delle sue opere più durature: un album acustico puro e tormentato, popolato da anime perse in cerca di una ragione in cui credere. Durata 112 minuti. (Massaua, Greenwich Village sala 3 anche V.O., Ideal V.O., Lux sala 3, Reposi sala 5 V.O., The Space Torino, Uci Lingotto V.O., The Space Beinasco, Uci Moncalieri)

The Mastermind – Thriller. Regia di Kelly Reichardt, con Josh O’Connor. Nel Massachusetts, 1970. J.B. è figlio del giudice di una contea, ha una moglie che pensa a portare avanti le necessità familiari e due figli, ma è senza una occupazione. Decide un giorno che per sbarcare il lunario sia opportuno affidarsi al furto di quattro tele di un pittore astrattista dal museo locale, raccoglie un pugno di compagni d’avventura ma il colpo non riesce proprio come dovrebbe e le giornate di J.B. nascono e muoiono obbligando l’uomo a una vita di latitanza in giro per gli States. Sono gli anni del Vietnam e gli interi Stati uniti non se la passano davvero bene. Suona ironico quel titolo, che si potrebbe tradurre “mente come campione d’organizzazione e padronanza” mentre quella di J.B. è tutt’altro che solida. “Un perdente senza qualità che cerca un impossibile equilibrio”, ho definito il protagonista Maurizio Porro nelle colonne del Corriere, aggiungendo: “Un’opera molto interessante proprio nei suoi aspetti nascosi, nelle scene di colloqui con se stesso, nella pignoleria psicologica con cui l’autrice, grazie al formidabile inglese Josh O’Connor, indossa le domande della borghesia Usa anni ’70, uscita ammaccata da un lungo balordo culturale.” Durata 110 minuti. (Massimo sala Cabiria V.O.)

Tre ciotole – Drammatico. Regia di Isabel Coixet, con Elio Germano e Alba Rohrwacher. Dopo quello che sembrava un banale litigio, Marta e Antonio si lasciano. Marta reagisce alla rottura chiudendosi in se stessa. L’unico sintomo che non può ignorare è la sua improvvisa mancanza di appetito. Antonio, chef in rampa di lancio, si butta sul lavoro. Ma sebbene sia stato lui a lasciare Marta, non riesce a dimenticarla. Quando Marta scopre che la mancanza di appetito ha più a che fare con la propria salute che con il dolore della separazione, tutto cambia: il sapore del cibo, la musica, il desiderio, la certezza delle scelte fatte. Dal romanzo di Michela Murgia. Durata 122 minuti. (Fratelli Marx sala Chico, Eliseo)

Tron: AresAzione, fantascienza. Regia di Joachim Rønning, con Jared Leto, Greta Lee e Jeff Bridges. Ares è inviato nel mondo reale, stabilendo così il primo incontro dell’umanità con esseri dotati di intelligenza artificiale. La sua esistenza cambia, sviluppa una nuova quanto a lui sconosciuta coscienza, instaura rapporti inaspettati con una brillante tecnologa, che è alla ricerca di un codice scritto da Kevin Flynn. Durata 119 minuti. (The Space Turin, Uci Lingotto)

Un crimine imperfetto – Thriller. Regia e con Franck Dubosc, con Laure Calamy e Benoît Poelvoorde. Ambientato in un remoto villaggio del Giura, dove Michel e Cathy tirano avanti vendendo alberi di Natale. Con il figlio dodicenne Doudou, ragazzino con difficoltà, vivono in una vecchia fattoria tra montagne innevate, conti in rosso e sogni ormai sbiaditi. La coppia è allo stremo: troppe rate da pagare, troppe delusioni e un inverno che non sembra finire mai. Una sera, sulla strada del ritorno, Michel inchioda di colpo per evitare quello che sembra un orso sulla carreggiata. La manovra azzardata lo fa schiantare contro un’auto sul ciglio della sttada, i cui passeggeri a bordo muoiono sul colpo. Preso dal panico, Michel chiama Cathy. Dopo un breve, gelido silenzio, decidono insieme di nascondere tutto. Mentre tentano di far sparire i corpi, nel bagagliaio dell’auto incidentata scoprono una borsa con oltre due milioni di euro in contanti. Quello che inizialmente sembra un miracolo natalizio si trasforma in un incubo a occhi aperti, innescando una serie di eventi caotici e assurdi. Ha scritto Maurizio Porro nelle colonne del Corriere della Sera: “Il problema è l’accumulazione dei fatti, tanti da sembrare un sogno, indagini e rimorsi, euro ed etica, un’alta tensione che si stempera in osservazioni di colore umoristico ma in un panorama notturno tenebroso, come se fosse tutto una paurosa favola per grandi.” Durata 109 minuti. (Classico, Greenwich Village)

Una battaglia dopo l’altra – Thriller, azione. Regia di Paul Thomas Anderson, con Leonardo Di Caprio, Sean Penn, Benicio Del Toro e Chase Infiniti. Un gruppo di ex rivoluzionari si riunisce quando un loro perfido nemico riemerge dal loro passato, dopo sedici anni di silenzio. Tra loro, Bob Ferguson, che ha sognato per anni un mondo migliore ai confini tra Messico e States. Appeso al chiodo l’artiglieria e il nome di battaglia, Ghetto Pat, fa il padre a tempo pieno di Willa, adolescente esperta di arti marziali. Tra una canna e un rimorso prova a proteggerla dal suo passato che puntualmente bussa alla porta e chiede il conto. Dall’ombra riemerge il colonnello Lockjaw, che più di ogni altra cosa vuole integrare un movimento suprematista devoto a San Nicola. Il gruppo avrà il duro compito di salvare la ragazza, che verrà rapita, prima che accada l’inevitabile. Durata 161 minuti. (Centrale V.O., Greenwich Village V.O., Ideal, Nazionale sala 3 V.O.)

La vita va così – Commedia drammatica. Regia di Riccardo Milani, con Ignazio Mulas, Virginia Raffaele, Diego Abatantuono e Aldo Baglio. Il protagonista, un pastore sardo, abbandonato da moglie e figlia che si sono trasferite nel paese vicino, vive alla fine del millennio solitario in una casa che s’affaccia su una stupenda spiaggia dove le pecore possono pascolare. Non vuole assolutamente abbandonare quella propria casa: neppure quando un prestigioso gruppo immobiliare lo vorrebbe riempire di quattrini, nel progetto di costruire proprio in quel tratto di spiaggia un resort a cinque stelle. Ecosostenibile. Il responsabile del gruppo, al fine di convincerlo, manda sul posto Mariano, il capocantiere in cui ha piena fiducia: da quel momento Francesca, la figlia del pastore, si ritroverà tra la solidarietà nei confronti del padre e l’ostilità dei suoi concittadini. Durata 118 minuti. (Massaua, Due Giardini sala Nirvana, Eliseo, Fratelli Marx sala Groucho, Ideal, Reposi, Romano sala 1, The Space Torino, Uci Lingotto, The Space Beinasco, Uci Moncalieri)

Liceo Einstein, il commento di Bravo (Siulp)

Il  Segretario Generale provinciale del SIULP di Torino Eugenio Bravo interviene in merito alla lettera indirizzata alle istituzioni dal Collettivo Genitori sui fatti avvenuti davanti al Liceo Einstein di Torino il 27 ottobre 2025

In relazione alla lettera inviata da un gruppo di genitori e cittadini alle istituzioni locali, concernente i fatti verificatisi davanti all’Istituto “Albert Einstein” di Torino lo scorso 27 ottobre, il Segretario Provinciale del SIULP di Torino, Eugenio Bravo, ritiene doveroso fornire alcune precisazioni, a tutela della verità dei fatti e del corretto operato delle Forze dell’Ordine.
“Abbiamo letto con rispetto, ma anche con grande attenzione, la lettera che accusa la Polizia di un uso sproporzionato della forza durante il volantinaggio organizzato da un gruppo di adulti riconducibili a Gioventù Nazionale, dichiara Eugenio Bravo.
Tuttavia, ci preme chiarire che le Forze dell’Ordine non intervengono mai per impedire la libera espressione delle idee, ma esclusivamente per garantire la sicurezza di tutti e ristabilire l’ordine pubblico quando questo viene turbato.”
Il Segretario Bravo sottolinea come il volantinaggio in questione sia stato un’attività lecita e consentita, condotta da un’associazione legalmente riconosciuta, che stava semplicemente esercitando un diritto costituzionale: quello di manifestare liberamente il proprio pensiero.
“Si possono non condividere le idee espresse, prosegue Bravo, ma non è accettabile che si tenti di impedirne la diffusione con atteggiamenti aggressivi o violenti, tanto più davanti a una scuola. In uno Stato democratico, la libertà vale per tutti, non solo per chi la pensa in un certo modo.
Quando si verificano tensioni o scontri, come accaduto in questo caso, le Forze dell’Ordine hanno il dovere di intervenire per impedire che il confronto degeneri e per proteggere tutte le persone presenti, compresi gli stessi studenti.”
Bravo precisa inoltre che quanto avvenuto non può essere ridotto a semplici divergenze tra minori o a scaramucce, come qualcuno ha tentato di rappresentare.
“Parliamo di atti di vera e propria aggressione, sottolinea il Segretario Provinciale, giacché un paio di colleghi della Digos sono finiti in ospedale a seguito delle tensioni. È stato inoltre necessario procedere all’accompagnamento di uno studente particolarmente esagitato, che aveva assunto un comportamento violento e provocatorio. Tutto ciò dimostra che non si trattava affatto di una banale contestazione, ma di un episodio grave, che richiedeva un intervento deciso per placare gli animi e ripristinare la calma.
Non si è trattato, dunque, di un’azione repressiva, ma di un intervento mirato a contenere la violenza e a garantire la sicurezza dei ragazzi stessi e del personale presente.”
Il Segretario Bravo aggiunge che le conseguenze di quell’aggressione non si sono esaurite nella mattinata, ma si sono purtroppo riverberate nel pomeriggio, quando un gruppo di studenti ha messo in atto un vero e proprio attacco simbolico alle Forze dell’Ordine, con lanci di uova, insulti e disegni offensivi sugli automezzi della Polizia.
“Non proprio il comportamento di giovani democratici e rispettosi delle istituzioni, commenta Bravo, ma piuttosto di delinquenti che avrebbero meritato ben altra risposta.
Le Forze dell’Ordine non sono burattini né bersagli di gruppi violenti, ma servitori dello Stato che garantiscono sicurezza e libertà per tutti. È paradossale che qualcuno tenti di capovolgere la realtà, accusando chi difende l’ordine pubblico e assolvendo chi lo ha messo in pericolo.”
Il SIULP di Torino respinge pertanto ogni tentativo di strumentalizzazione politica o ideologica degli accadimenti, ribadendo che la Polizia di Stato agisce sempre nel rispetto delle leggi, delle procedure e della Costituzione, sotto la direzione dell’Autorità di Pubblica Sicurezza.
“Trovo sinceramente contraddittorio, aggiunge Bravo, che chi oggi chiede tutela dei diritti e denuncia la violenza, lo faccia per difendere solo una parte, negando quei diritti a chi legittimamente li esercita in modo pacifico.
Se qualcuno ha aggredito o ostacolato chi stava volantinando, è lì che si deve cercare la responsabilità del turbamento dell’ordine pubblico, non in chi ha cercato di garantirne il rispetto.”
Infine, il Segretario del SIULP di Torino invita le istituzioni, la scuola e anche i collettivi dei genitori a un confronto più maturo e consapevole sul valore della legalità e della democrazia:
“Essere studenti e minorenni non significa essere esenti dal rispetto delle regole. La scuola dovrebbe essere il luogo dove si impara che la libertà di espressione è un principio reciproco e che il dialogo, non la contrapposizione, è la vera forma di partecipazione democratica.
Ma questa educazione alla legalità e al rispetto del pensiero diverso deve essere compresa e promossa non solo dalle istituzioni scolastiche, ma anche e soprattutto dai genitori e dai collettivi che li rappresentano, perché la formazione civica comincia dall’esempio e dal senso di responsabilità degli adulti.
Le Forze dell’Ordine non sono nemiche dei giovani, ma garanti della loro sicurezza e della libertà di tutti.”
Bravo conclude con una riflessione severa e sincera:
“Finché continueranno a esistere “coperture” politiche e, purtroppo, in alcuni casi anche istituzionali, che giustificano o minimizzano comportamenti violenti verso le Forze dell’Ordine, la Polizia resterà la vittima sacrificale di un sistema che preferisce il consenso all’equità.
Il SIULP non può e non potrà mai condividere questa logica: noi saremo sempre dalla parte della legge, della verità e del rispetto per le divise che rappresentano lo Stato e la democrazia.”
Il SIULP di Torino, come sempre, esprime massimo sostegno e fiducia negli operatori della Polizia di Stato impegnati quotidianamente nella difesa dei valori democratici e nella tutela dei cittadini, senza distinzione di appartenenza o pensiero politico.