- lungo la ss 34 “del Lago Maggiore” e la ss 28 “del Colle di Nava”
- in Valle D’Aosta flussi intensi di traffico in direzione del traforo del Monte Bianco
Al via le grandi partenze nel primo fine settimana di esodo estivo con spostamenti di breve e lunga percorrenza lungo la rete stradale di competenza Anas (Società del Polo infrastrutture del Gruppo FS Italiane). Viabilità Italia prevede bollino rosso, a partire dal pomeriggio di oggi e per le giornate di sabato 29 e domenica 30 luglio.
In Piemonte, in particolare, si prevedono flussi di traffico sostenuti su alcune direttrici turistiche tra cui la strada statale 34 “del Lago Maggiore” tra Gravellona Toce e il confine con la Svizzera e la statale 33 “del Sempione” che costeggia la sponda occidentale del lago per poi dirigersi a nord verso le località turistiche di villeggiatura del Verbano-Cusio-Ossola fino al confine elvetico.
È atteso traffico sostenuto anche sulle di statali di collegamento tra Piemonte e Liguria che costituiscono un’alternativa al tracciato autostradale. In particolare, sulla strada statale 28 “del Colle di Nava” – che collega le province di Cuneo e Imperia – lungo la quale nel corso della giornata di sabato si prevedono flussi in aumento in direzione mare e nel corso del pomeriggio di domenica in direzione opposta per il consueto traffico di rientro.
In Valle d’Aosta si prevedono flussi intensi con traffico sostenuto da e verso le località turistiche. La domenica pomeriggio si potrà registrare traffico intenso sulla statale 26 “della Valle d’Aosta”, in particolare tra Arnad e Pont-Saint-Martin, mentre sia sabato che domenica pomeriggio potranno verificarsi rallentamenti sulla statale 26 dir “della Valle d’Aosta”, a Courmayeur, per il possibile aumento dei tempi di attesa per l’accesso al Traforo del Monte Bianco.
Ricordiamo che è in vigore anche il divieto di transito dei mezzi pesanti, venerdi 28 dalle 16 alle 22, sabato 29 dalle ore 8.00 alle ore 16 ed infine domenica 30 dalle ore 7 alle ore 22.
Un viaggio informato
Per un viaggio informato le notizie su esodo estivo e viabilità sono disponibili ai link https://www.stradeanas.it/it/esodoestivo e www.stradeanas.it/infotraffico e attraverso i canali social corporate (Facebook.com/stradeanas e gli account Twitter @stradeanas, @VAIstradeanas e @clientiAnas) seguendo l’hashtag #esodoestivo2023.
Le informazioni sul traffico sono inoltre disponibili sui seguenti canali:
– VAI (Viabilità Anas Integrata) all’indirizzo www.stradeanas.it/info-viabilità/vai;
– APP “VAI” di Anas, scaricabile gratuitamente in “App store” e in “Play store”;
– CCISS Viaggiare Informati del Ministero delle Infrastrutture al quale Anas partecipa attivamente con risorse dedicate e dati sul traffico;
– Numero verde Pronto Anas 800.841.148 del Servizio Clienti Anas per parlare con un operatore h24 e avere informazioni sulla viabilità in tempo reale. Inoltre, digitando il tasto 5 si può avere una panoramica sullo stato del traffico sulla rete con la posizione dei cantieri, con il tasto 0 è disponibile la situazione previsionale del fine settimana.
– Live Chat del Servizio Clienti all’indirizzo www.stradeanas.it per parlare con un operatore dal lunedì al venerdì dalle 8.00 alle 20.00 e avere anche informazioni sulla viabilità in tempo reale e sui cantieri inamovibili.
Bollettini di viabilità sono trasmessi su Tgcom24 e sulle radio partner di Anas: Rai Isoradio, Radio Italia (nazionale).
Anas, società del Polo infrastrutture del Gruppo FS Italiane, ricorda le campagna di prevenzione per la sicurezza stradale “Quando guidi, Guida e Basta”, per il rischio incendi “La strada non è un posacenere” e contro l’abbandono degli animali sulle strade #AmamieBasta
Per una chirurgia valvolare sempre meno invasiva
Maria Pia Hospital per la prima volta in Regione utilizza il protocollo anestesiologico che riduce gli effetti collaterali dell’anestesia stessa e migliora il recupero post-operatorio
Cosa si intende per mininvasività chirurgica? Si tratta di un approccio volto a minimizzare l’impatto fisico e psicologico dell’intervento sul paziente, applicando tecniche e utilizzando strumenti per una ripresa post-chirurgica di miglior qualità, con dolore e tempi di recupero ridotti.
Perseguendo questi obiettivi, Maria Pia Hospital di Torino, struttura accreditata con il SSN con una riconosciuta tradizione nel trattamento delle patologie cardiovascolari, ha introdotto “Gran Torino” (acronimo in inglese di Global Reduction of ANaesthesia in Thoracotomy Optimized for Real INnovative Operations), un innovativo protocollo anestesiologico (studio presentato al congresso della SIC – Società Italiana di Cardiologia nel 2022) che non prevede l’uso di oppioidi (OFA – dall’inglese “opioid free anesthesia”), impiegato per la prima volta in Piemonte nell’ambito della chirurgia valvolare.
A Maria Pia Hospital, ospedale con la più ampia casistica in Piemonte di cardiochirurgia mininvasiva (oltre il 67% degli interventi, dati 2022), l’approccio mininvasivo viene attuato così in ogni fase dell’intervento.
“Migliorare le condizioni psicofisiche del paziente in ogni momento del percorso di cura è il nostro obiettivo primario – spiega il dott. Mauro Del Giglio, corresponsabile dell’Unità Operativa di Cardiochirurgia a Maria Pia Hospital, che ha all’attivo 3.000 casi trattati con approccio mininvasivo – a partire dall’ottimizzazione dell’intervento stesso, impiegando skill tecniche migliori, riducendo i tempi di circolazione extracorporea, necessaria in questo tipo di interventi, e impiegando un flusso anterogrado, che risulta più fisiologico in quanto simula l’andamento del flusso arterioso quindi più simile alla circolazione naturale, senza ulteriori incisioni. Grazie all’expertise di quasi vent’anni, ci siamo spinti a cercare di ottimizzare e migliorare anche l’aspetto anestesiologico”.
Sono 31 i casi cardiochirurgici (per chirurgia valvolare aortica o mitralica) trattati finora a Maria Pia Hospital con l’anestesia senza oppioidi, di cui 29 in minitoracotomia 2 in sternotomia. Per questa tipologia di anestesia si usa una miscellanea di farmaci con l’obiettivo di bloccare a livello cellulare i recettori del dolore. Mediante il protocollo “Gran Torino”, inoltre, il paziente viene estubato già in sala operatoria, si risveglia più velocemente ed ha una ripresa facilitata e non presenta depressione respiratoria, iperalgesia post-operatoria, disturbi gastrici (spesso dovuti ai farmaci delle anestesie tradizionali).
“Per poter procedere con un’anestesia senza oppioidi è necessario controllare la qualità dell’anestesia stessa – spiega il dott. José Zulueta, anestesista di GVM Care & Research, nel team insieme al dott. Nicola Galleschi, specialista di Terapia Intensiva a Maria Pia Hospital –. Il primo strumento è l’osservazione clinica che viene abbinata a macchinari che controllano l’analgesia e la profondità dell’anestesia. Potenzialmente tutti i pazienti che possono essere sottoposti ad anestesia generale, possono sottoporsi anche all’anestesia senza oppioidi. Inizialmente selezionavamo solo i pazienti con i quadri clinici più compromessi, clinicamente più gravi e fragili, oggigiorno invece questo protocollo è entrato nella pratica quotidiana e non ci pone vincoli di durata o di complessità dell’intervento. Da segnalare anche che un’anestesia di questo tipo riduce nettamente il rischio di “delirio post-operatorio” (una delle cause principali delle degenze prolungate), dovuto alla profondità dell’anestesia stessa specialmente nell’anziano (è come se il cervello venisse “spento” e la “riaccensione” risultasse particolarmente gravosa)”.
Il protocollo anestesiologico senza oppioidi si è dimostrato uno strumento vantaggioso nei casi di pazienti a maggior rischio, come quelli molto anziani, che possono risentire maggiormente degli effetti collaterali dell’anestesia: il percorso di trattamento nella sua interezza è infatti pensato nell’ottica dei protocolli ERAS (dall’inglese Enhanced Recovery After Surgery, miglior recupero post-intervento chirurgico) e l’impiego di questa anestesia apre la possibilità di interventi con una ripresa migliore anche per i pazienti con multiple comorbidità, come BPCO (broncopneumopatia cronica ostruttiva), insufficienza renale, malattie metaboliche gravi (come diabete mellito), neoplasie, malattie cerebro-vascolari croniche pregresse.
Tra i pazienti trattati finora, l’ultimo è un uomo di 70 anni che soffriva di stenosi aortica ed è stato operato per una sostituzione della valvola in minitoracotomia. Il 70enne era giunto alla diagnosi dopo aver riscontrato affanno e grazie ad accertamenti che avevano messo in evidenza la problematica.
“Avevo iniziato ad avere il fiatone dopo solo pochi passi, cosa che non era mai successa. Mi sono quindi trovato di punto in bianco a fare visite per capire cosa mi stesse succedendo – racconta il 70enne -. Mi sono rivolto al mio medico che mi ha indirizzato a delle visite specialistiche e durante una di queste il dottore mi disse che era il mio giorno fortunato e che mi sarei dovuto operare a breve. Dopo 15 giorni mi sono sottoposto all’intervento. Quando mi sono svegliato in Terapia Intensiva cercavo di capire dove fosse il dolore…ma non ho saputo cosa fosse il dolore nella maniera più assoluta! I medici mi hanno detto che il merito di questa situazione senza dolore era anche della particolare anestesia che mi avevano fatto. A distanza di un mese circa mi sento molto bene, sono in ripresa, non mi sento stanco, le gambe mi accompagnano bene, tutti i giorni è un passo in avanti. Avevo sentito parlare molto bene di Maria Pia Hospital per gli interventi al cuore, e la fama è meritata confermata dai fatti, qui ci sono dei supereroi”.
Farmaci per l’anestesia: perché vengono usati gli oppioidi
L’anestesia è composta sostanzialmente di tre parti: anestetico (che fa dormire), analgesico (oppioidi) e curaro (rilassante muscolare per impedirne il movimento). Gli oppioidi sono farmaci che vengono abitualmente impiegati per l’anestesia generale perché hanno un elevato potere analgesico, ovvero sono in grado di lenire e ridurre il dolore. Tuttavia questi farmaci hanno un ridotto range terapeutico (ovvero la finestra temporale nella quale il farmaco agisce) e possono dare effetti collaterali che vengono percepiti dal paziente in particolare quando l’anestesia si esaurisce, manifestandosi in alcuni casi con problematiche quali depressione respiratoria, iperalgesia, problematiche gastrointestinali, nausea, vomito e stipsi.
Al Palavillage una nuova sessione di lega Pokemon
Sfide, duelli, scambio carte e molto altro ancora…
Domenica 30 luglio, ore 9-12 |Ingresso libero
Viale Lucio Battisti 10, Grugliasco (TO)
Dopo il successo degli allenamenti open della squadra Pokémon Turin Storm, Palavillage organizza per domenica 30 luglio una nuova sessione di Lega aperta a tutti, dai giocatori più esperti a quelli alle prime armi.
La struttura di Grugliasco (To), diventata recentemente Lega Palapokémon, aprirà infatti i suoi spazi a tutti gli appassionati ed amanti di Pokémon, di uno dei giochi di carte e e-game più famosi al mondo.
Domenica 30 luglio, dalle 9 alle 12, sono in programma duelli tra Pikachu e Charmender, Bulbasaur e Squirtle, e tutti i Pokémon che animano questo magico mondo.
Non solo, la sessione di Lega Palapokémon offrirà l’opportunità di confrontarsi tra allenatori, scambiare le proprie carte e assistere a sfide entusiasmanti.
Per maggiori informazioni: segreteria@palavillage.com | Telefono: 011 1947 5700.
PALAVILLAGE
Viale Lucio Battisti 10, Grugliasco (TO)
Di Patrizia Polliotto, Avvocato, Fondatore e Presidente del Comitato Regionale del Piemonte dell’Unione Nazionale Consumatori
L’agevolazione fiscale al 75% del cosiddetto bonus barriere architettoniche riguarda anche i lavori su bagni, pavimenti e finestre, senza che a chiederlo sia necessariamente un nucleo familiare che comprenda una persona con disabilità. A chiarirlo è l’Agenzia delle Entrate con una circolare nella quale definisce i requisiti utili ad accedere tramite la dichiarazione dei redditi 2023 alla misura stabilita con la Legge di Bilancio.
Innanzitutto è stato esteso l’elenco degli immobili destinatari del contributo, nel quale rientrano adesso anche gli appartamenti dei condomini. Sul punto si specifica che i lavori devono essere realizzati, sia sulle parti comuni che sulle singole unità, in edifici già esistenti.
Nel caso in cui gli interventi siano effettuati all’interno di un condominio, è necessaria l’approvazione dei lavori tramite una delibera condominiale. La votazione sarà considerata favorevole se si raggiunge il consenso della maggioranza dei partecipanti all’assemblea, che rappresenta almeno 1/3 del valore millesimale dell’edificio.
La detrazione è applicabile alle spese di ristrutturazione come la realizzazione di ascensori, montacarichi e di dispostivi di comunicazione, domotica o altre tecnologie, che facilitino la mobilità interna ed esterna dell’abitazione per le persone con disabilità gravi.
Tra i lavori compresi nel bonus, l’Agenzia delle Entrate ha incluso anche la sostituzione di finiture come pavimenti, porte, terminali degli impianti e infissi esterni, cioè le finestre.
Per poter cambiare gli infissi è però necessario fare attenzione agli specifici criteri fissati dal ministero delle Infrastruttura, proprio per agevolare i movimenti di coloro che hanno difficoltà motorie, come ad esempio meccanismi di apertura e chiusura che possano permettere solo con una lieve pressione l’apertura e la chiusura delle imposte.
Le nuove maniglie dovranno, inoltre, essere posizionate ad un’altezza standard tra i 100 e i 130 centimetri, mentre gli spigoli della finestra dovranno rispettare determinati requisiti per evitare infortuni.
Tra i lavori validi per ottenere il bonus sono previsti anche quelli per il rifacimento del bagno, cucine e anche per gli impianti elettrici.
Anche in questo caso la detrazione verrebbe riconosciuta solo in presenza di tutti i requisiti tecnici fissati per legge e diretti alla rimozione delle barriere architettoniche (qui avevamo introdotto i requisiti e i lavori accettati per ottenere il bonus barriere architettoniche).
Di seguito in sintesi alcuni esempi di interventi che possono rientrare nel bonus barriere architettoniche: installazione di rampe inclinate per consentire l’accesso agevole a persone in carrozzina o con difficoltà motorie; installazione di ascensori per superare le barriere verticali all’interno degli edifici; utilizzo di piattaforme elevatrici per consentire l’accesso a piani diversi senza dover affrontare le scale; interventi che rendono gli impianti completamente accessibili, ad esempio l‘installazione di ausili tecnologici per agevolare la mobilità interna o esterna degli edifici; infissi esterni; adeguamento dei servizi igienici per renderli accessibili a tutte le persone, con spazi e attrezzature che consentono una manovrabilità e un utilizzo adeguato; lavori di sistemazione degli impianti elettrici e dei citofoni, garantendo che siano posizionati a un’altezza adeguata e ben visibili, facilitando l’utilizzo da parte di persone con disabilità.
Per ottenere l’agevolazione fiscale al 75% bisogna però tenere in considerazione i limiti stabiliti in base al numero di unità immobiliari coinvolte nei lavori (qui avevamo parlato delle scadenze per il 2023 dei bonus per la casa come quello per le barriere architettoniche): limite di 50.000 euro per edifici unifamiliari o edifici plurifamiliari funzionalmente indipendenti; limite di 40.000 euro per il numero di unità immobiliari negli edifici che vanno da 2 a 8; limite di 30.000 euro per il numero di unità negli edifici composti da più di 8 immobili.
Per queste e altre esigenze è possibile contattare dal lunedì al venerdì dalle ore 9 alle 18 lo sportello del Comitato Regionale del Piemonte dell’Unione Nazionale Consumatori, con sede a Torino in Via Roma 366 ed a Pinerolo, in Viale Cavalieri d’Italia n. 14, al numero 0115611800 oppure scrivendo una mail a uncpiemonte@gmail.com, o visitando il sito www.uncpiemonte.it compilando l’apposito format.
Il nuovo Statuto della Fondazione CRT
Caro direttore, desidero condividere una storia su un giovane della provincia di Torino
Luca Mangoni del gruppo Elio e le Storie Tese racconta “Supergiovane Forever”, il suo libro, scritto a quattro mani con Paolo Cosseddu, edizioni People, la casa editrice fondata da Giuseppe Civati.
Chi ha frequentato gli storici Murazzi di Torino non può che ricordarsi il loro legame con la musica e, proprio al Capodoglio che ha appena aperto nello spazio che era l’Alcatraz, gli aneddoti di Luca Mangoni ci faranno attraversare gli ultimi decenni di storia musicale vista dal punto di vista di uno dei gruppi da sempre più interessanti del panorama italiano, gli Elio e le Storie Tese.
Proprio in concomitanza con il nuovo tour del gruppo, Mangoni presenta questo libro in cui racconta le sue molteplici identità, dall’infanzia in una Milano che non c’è più alla passione politica, dai determinanti incontri ai tempi della scuola fino all’attività di stimato architetto e, soprattutto, di irresistibile performer. Una storia tra realtà e leggende, alcune fra queste raccontate dalla viva voce di due che lo conoscono bene: Faso e Rocco Tanica.
Con lui sabato a Torino ci sarà Paolo Cosseddu, direttore editoriale della rivista Ossigeno e coautore del libro. Introduce l’incontro Francesca Druetti. L’evento è inserito nell’ambito del Salone OFF del Libro di Torino.
Il Presidente Alberto Cirio: «Importante segnale di attenzione del Governo verso il Piemonte»
L’Assessore Vittoria Poggio: «Abbiamo rafforzato il posizionamento di Torino nel segno dell’autonomia»
«L’inserimento dei musei reali di Torino tra quelli di prima fascia è un risultato importante per cui ringrazio il governo e in particolare il ministro Sangiuliano. Il confronto su questo tema era iniziato in occasione della visita del ministro Sangiuliano a Torino per l’apertura del salone del libro, quando il responsabile del dicastero della cultura aveva avuto la possibilità di visitare con i suoi occhi i nostri musei e apprezzarne il valore. Il fatto che in poche settimane quell’impegno sia diventato un atto concreto dimostra l’attenzione che questo governo ha per il Piemonte e per Torino che con questo riconoscimento si conferma meta culturale e turistica e di primo livello e potrà continuare a crescere con l’obiettivo di portare sempre più persone a visitare le bellezze architettoniche, culturali e paesaggistiche del nostro territorio».
Così il presidente della regione Piemonte Alberto Cirio dopo l’ingresso in prima fascia dei musei reali di Torino che saranno in compagni di altri Big come la Galleria Borghese; la Galleria degli Uffizi; la Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea di Roma; le Gallerie dell’Accademia di Venezia; il Museo di Capodimonte; la Pinacoteca di Brera; la Reggia di Caserta. Musei appunto di «rilevante interesse nazionale» dotati di un regime di gestione autonomo dal punto di vista contabile e organizzativo.
«Un riconoscimento – ha aggiunto l’assessore alla cultura turismo commercio Vittoria Poggio – che rafforza ulteriormente il posizionamento del capoluogo piemontese nella classifica delle città di rilevante interesse culturale e turistico, un fatto tra l’altro dimostrato dal crescente interesse dei turisti verso Torino e il Piemonte che sono ormai una meta turistica inserita nei più importanti circuiti escursionisti europei ed extra europei. Questa certificazione equivale ad un diploma di laurea per uno dei luoghi meglio conservati e più visitati d’Italia che segna anche un momento importante nel segno dell’autonomia gestionale».
UNO SCAMBIO GENERAZIONALE CHE EDUCA E DONA GIOIA
Si è concluso da poco un primo importante incontro fra i bambini della scuola materna “La casa di Smile” e gli ospiti della Residenza per anziani “Alberto Dalmasso” di Vinovo, gestita da Sereni Orizzonti.
La scorsa settimana i bambini sono arrivati in struttura al mattino, hanno fatto colazione insieme con una torta preparata dalla loro cuoca e hanno proseguito con il canto «se sei felice e tu lo sai», intonato insieme agli ospiti. La giornata si è, infine, conclusa con un laboratorio di pittura che ha coinvolto sia bambini che anziani. Il secondo incontro è previsto per il 27 luglio, prima delle vacanze estive. Il progetto è finalizzato a facilitare il rapporto fra i più piccoli e le generazioni adulte, attraverso una serie di attività divertenti tanto per i grandi quanto per i piccoli.
«Uno scambio utile ai bambini, da cui anche i nostri ospiti ne sono usciti arricchiti» – dichiara Sara Reano, direttrice della struttura – «Siamo molto felici di aver realizzato questo progetto. Spesso la vera ricchezza sta nei racconti, nelle storie di vita. I nostri ospiti sono una fonte inesauribile di aneddoti: molto spesso sono questi a rimanere impressi ai giovanissimi, consentendo loro di conoscere il passato e molti frammenti della nostra storia. Dall’altra parte la presenza di così tanti bambini ha portato molta allegria, un diversivo importante».
La Rsa “Alberto Dalmasso” di Vinovo può ospitare anziani con diversi gradi di non autosufficienza. È gestita da Sereni Orizzonti, uno dei primi tre gruppi a livello nazionale che opera nella costruzione e gestione di residenze sanitarie assistenziali, con circa 80 Rsa e più di 5mila posti letto in Italia e all’estero.