ilTorinese

Quando lo “stile” contava in politica

LO SCENARIO POLITICO  di Giorgio Merlo

Ogniqualvolta si parla della Democrazia Cristiana e, soprattutto, dei leader e degli statisti
democristiani, non manca quasi mai un riferimento al cosiddetto “stile” che caratterizzava quelle
donne e quegli uomini. Per carità, nessuna inclinazione moralistica e nessuna presunzione di
“superiorità” morale od intellettuale rispetto ad altre esperienze politiche e culturali. Quella è una
deriva che storicamente è riconducibile al campo della sinistra politica e ai suoi eredi. Non a caso,
si tratta di una prassi valida e praticata, ieri come oggi, nei confronti di qualunque avversario che
puntualmente diventa un nemico perchè si contrappone alla “verità” e alla ricetta politica,
culturale e programmatica sostenuta e propugnata dalla sinistra e dal partito che la interpreta.

Ma, al di là di un fatto che ormai non fa neanche più notizia, quello che merita di essere
sottolineato e richiamato è che lo “stile” politico e il “comportamento” istituzionale dei
democristiani sono due elementi che vengono da ormai molto tempo esaltati e adottati quasi
come un modello, anche dagli storici detrattori di quella straordinaria esperienza politica, culturale
e di governo. Un modo di essere in politica che, di norma, rifuggiva quasi sempre dagli
schiamazzi e dalla polemica facile; dal colpire deliberatamente e frontalmente gli avversari che
non erano mai nemici; dal perseguire una deliberata e violenta radicalizzazione della lotta politica
e, in ultimo, dal trasformare la politica in una clava per delegittimare o ridicolizzare gli avversari. Lo
zaino dei democristiani conteneva altri ingredienti: la cultura della mediazione, la ricerca della
sintesi, la preparazione e la competenza come precondizione decisivi per essere in politica, il
rigoroso rispetto politico dell’avversario anche quando costoro si esercitavano in operazioni
volgari di distruzione e di delegittimazione dei democristiani e il loro modo di fare politica e, dulcis
in fundo, un profilo di forte e trasparente correttezza istituzionale.

Certo, c’erano alti e bassi come in tutti i consessi umani e sociali. Ma lo “stile” politico e il
“comportamento” istituzionale dei leader e degli statisti democratici cristiani continuano ad essere
dei modelli a cui ispirarsi, anche e soprattutto in una stagione politica caratterizzata da una
profonda crisi della politica stessa e da una balbettante ed incerta postura istituzionale dei vari
leader contemporanei e di entrambi i campi. E cioè, tanto della sinistra radicale e massimalista
della Schlein quanto della destra sovranista e nazionalista, salvo rare eccezioni.

Ecco perchè, e senza alcuna regressione nostalgica, forse è arrivato anche il momento di
recuperare le migliori risorse di un passato che è stato politicamente criminalizzato ma che, come
quasi sempre capita, più trascorre il tempo e più ci si accorge della originalità e della modernità di
quella esperienza. Nel caso specifico, del profilo e della consistenza di quella classe dirigente.
Appunto, di quello “stile” politico e di quel “comportamento” istituzionale. È appena sufficiente,
del resto, scorrere anche se rapidamente, il percorso politico, umano e di governo di quelle donne
e di quegli uomini per rendersene conto. Senza piaggeria e senza alcuna tentazione agiografica
ma solo e soltanto per essere onesti intellettualmente con quella feconda, qualificata e inimitabile
classe dirigente politica e di governo.

Industria: in Piemonte ordini adeguati e fatturati stabili o in crescita

OSSERVATORIO MECSPE PIEMONTE

Primo quadrimestre. Cresce l’attenzione per le tematiche ESG e proseguono gli investimenti in innovazione e formazione.

AI: per il 60% degli imprenditori un’opportunità

 

Nel I trimestre 2023, l’industria manifatturiera piemontese ha registrato ben 34.265 imprese attive (6° posto in Italia per numerosità), rappresentando il 9% delle aziende totali nella regione.

Torino e Cuneo sono le province con il numero più alto di imprese.

 

MECSPE dà appuntamento alla Nuova Fiera del Levante di Bari dal 23 al 25 novembre per orientare le aziende verso pratiche efficienti.

 

Secondo l’Osservatorio MECSPE[2] sull’industria manifatturiera realizzato in occasione della prossima fiera di riferimento per la filiera organizzata da Senaf (Bari, 23-25 nov. ’23), il I quadrimestre 2023 in Piemonte è stato segnato sicuramente dalla difficoltà di reperimento delle risorse umane (per il 59%) e delle materie prime (50%), oltre che dall’aumento dell’inflazione (47%) e dei tassi di interesse (32%), mentre per quanto riguarda l’andamento, per quasi otto imprese su dieci i fatturati restano stabili o in crescita rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, e per il 72% il portafoglio ordini è considerato adeguato.

Un dato importante se si considera il tessuto produttivo piemontese: nel I trimestre 2023, l’industria manifatturiera nel territorio ha registrato ben 34.265 imprese attive (6° posto in Italia per numerosità), rappresentando il 9% delle aziende totali nella regione. Un dato, quest’ultimo, in linea con la media nazionale. A livello provinciale, il numero più alto di imprese manifatturiere si registra a Torino (16.999), seguita da Cuneo (4.998), Alessandria (3.550), Novara (2.907), Asti (1.698), Biella (1.615), Vercelli (1.322), e, fanalino di coda, Verbania (1.176) [3].

 

Sulla base dei dati emersi dall’Osservatorio si rende necessario per le imprese diventare sempre più efficienti in modo da ottimizzare i costi, essere sostenibili economicamente e competitive a livello globale. Sicuramente l’innovazione è uno degli aspetti principali per trasformare le aziende e renderle più moderne, ma per una crescita strutturale del settore questo è solo un tassello. Sarà necessario proseguire anche sulla crescita delle risorse, tema oggi molto sentito dalle imprese, e sulla creazione di una cultura green che metta al centro le persone e la società in ottica ESG. Innovazione, formazione e sostenibilità sono esattamente i tre pilastri portanti di MECSPE, che torna per la seconda volta a Bari come punto di riferimento per il settore manifatturiero del Centro e Sud Italia.

L’industria si conferma pilastro dell’economia italiana e gli imprenditori hanno capito l’importanza di continuare a investire in innovazione e nella crescita delle risorse con una formazione adeguata  dichiara Maruska Sabato, Project Manager di MECSPE – Soprattutto in questa fase dove si stanno affacciando nuove tecnologie come l’AI che potrebbero rivoluzionare il settore, ma che richiedono competenze specifiche e difficili da reperire sul mercato. Oggi MECSPE ha un compito importante: accompagnare gli imprenditori durante questo percorso di trasformazione digitale mettendo a loro disposizione non solo la parte espositiva, che resta importante, ma tutte le connessioni che si creano in fiera grazie alla presenza di associazioni di settore, aziende ed esperti. Una piattaforma completa dove le aziende possono scoprire le ultime soluzioni, toccarle con mano, condividere esperienze e apprendere le novità del settore”

Ritornando ai tre pilastri per le aziende, a che punto siamo in Piemonte sul fronte dell’innovazione e della digitalizzazione, fattore che più di tutti ha un impatto diretto sulle imprese in termini di efficienza? Quali sono i trend emergenti? Oltre sette aziende su dieci ritengono di aver avuto nel I quadrimestre una crescita digitale da media ad alta e tante iniziano a essere “attratte” dalle nuove tecnologie, come l’intelligenza artificiale, che potrebbero “cambiare” sensibilmente il settore: per sette imprenditori su dieci l’AI avrà un impatto positivo (solo per il 6% sarà negativo), il 20% già la utilizza, il 17% la introdurrà prossimamente e il 37% si sta già informando.

Le imprese piemontesi ci credono e investono in innovazione, ed è per questo che MECSPE ha previsto un programma ricco di iniziative dedicate per promuovere i vantaggi di una cultura digitale e agevolare l’implementazione nei processi aziendali e produttivi.

Un esempio è il Villaggio AIDAM – Associazione Italiana di Automazione Meccanica, un’area tecnologica e innovativa che rappresenta il comparto della meccatronica italiana, un’eccellenza a livello mondiale. “L’industria manifatturiera in Italia è sicuramente ai primi posti europei per tecnologia ed innovazione. Un risultato a cui ha senza dubbio contribuito l’automazione industriale, insieme alla personalizzazione delle soluzioni che solo le aziende italiane riescono a creare – afferma Michele Merola, Presidente AIDAM – Il piano Industria 4.0, oggi chiamato Transizione 4.0, ha rivoluzionato il nostro paese e il modo di produrre. Si trattava di un processo già in atto in numerose aziende italiane e il piano ha solo accelerato questa trasformazione grazie alla quale le aziende hanno compreso i vantaggi della digitalizzazione. Le sfide non sono finite, il nostro comparto, che serve praticamente tutto il mondo e le più svariate filiere, sta continuando ad innovare per mantenere l’eccellenza che ci viene riconosciuta come brand Italia”.

Accanto al Villaggio AIDAM, spazio anche alle giovani imprese -che rappresentano un indice di dinamicità del tessuto imprenditoriale del Paese- con l’iniziativa StartUp Factory: un’area su misura per favorire il networking tra startup innovative e tecnologiche e piccole, medie, grandi imprese.

L’attenzione crescente verso la digitalizzazione, quindi, porta con sé la necessità di acquisire nuove competenze e formare le risorse umane. Cosa fanno oggi le imprese piemontesi per far crescere il bagaglio di competenze interne? Tra le azioni che hanno adottato o adotteranno, oltre due aziende su tre investono in corsi di aggiornamento e formazione per il personale già presente e più di tre su dieci stanno puntando sui giovani stringendo accordi con ITS, IFTS e università. Il tema dei giovani è infatti molto sentito dagli imprenditori, in quanto da un lato rispecchia un nuovo modello di industria più in linea con le aspettative della Gen Z, dall’altro è un bacino interessante da cui attingere risorse in parte già formate, come nel caso degli ITS.

Per affrontare questa sfida, MECSPE e l’ITS A. Cuccovillo Meccatronica Puglia porteranno in fiera per la seconda volta la Piazza Formazione 4.0, un punto d’incontro tra gli studenti e le aziende partner che metterà in luce l’importanza del legame tra imprese e formazione.

Oltre all’innovazione e alla formazione, il tema che più di tutti sta crescendo, almeno sul fronte della sensibilità, è quello della sostenibilità. E qui si apre un capitolo importante: se le grandi aziende hanno una cultura green più sentita, anche per una questione di “obblighi”, qual è la fotografia tra le PMI? Su questo, secondo l’Osservatorio MECSPE, in Piemonte ci sono dei piccoli miglioramenti: il livello di conoscenza dei criteri ESG sale al 50% del campione (13 p.p. in più dell’ultima rilevazione) e il 31% ritiene abbastanza o molto green la propria azienda.

Ma la strada è ancora lunga e sarà necessario sensibilizzare gli imprenditori sui vantaggi diretti e indiretti di una cultura green più marcata, che si riflette positivamente su tutte le aree aziendali.

Un ruolo colto appieno da MECSPE grazie a tante iniziative come il Percorso Ecofriendly – io faccio di più, un percorso reale e virtuale tra gli espositori che si distinguono per pratiche aziendali green e sostenibili.

Ma la novità più importante su questo fronte per l’edizione barese è rappresentata dal Cuore Mostra “Transizione energetica & sostenibilità nell’industria manifatturiera: dai trasporti alle imprese”, l’area più strategica della fiera che si svilupperà su tre focus: mobilità, industria manifatturiera e filiera dell’idrogeno.

Attraverso tavole rotonde, speech e momenti di confronto arricchiti da best practice e case history di successo, gli esperti di tecnologia e di mercato illustreranno le sfide che il comparto automotive e le aziende dovranno affrontare in ottica del 2035, il possibile impatto della mobilità sostenibile sulla filiera, e quali misure e soluzioni dovranno adottare le aziende.

 

Infine, non mancheranno gli storici appuntamenti di rilievo, come il Villaggio Confartigianato e il Villaggio ASCOMUT – Associazione Italiana Macchine Tecnologie e Utensili, oltre alla partecipazione di CNA Produzione e Confindustria Bari BAT e al supporto del Comune di Bari e della Regione Puglia.

Provincia

Num. Imprese attive Attività manifatturiere – I trim 2023

% Num. Imprese attive Attività manifatturiere – I trim 2023 / Num. Imprese attive tutti i settori

TO

16.999

VC

1.322

NO

2.907

CN

4.998

AT

1.698

AL

3.550

BI

1.615

VB

1.176

TOTALE PIEMONTE

34.265

9,0%

Fonte: elaborazione MECSPE su base dati Unioncamere-InfoCamere, Movimprese relativi all’andamento del I trimestre del 2023.

Traforo Monte Bianco, Piemonte e Francia al lavoro per soluzioni condivise

Urgente le seconda canna al Bianco per superare fragilità degli attraversamenti transalpini
Ieri il presidente del Piemonte Alberto Cirio ha avuto un colloquio telefonico con Emily Rini, la presidente della società Società italiana per il Traforo del Monte Bianco. Al centro del confronto la prevista chiusura del tunnel del Monte Bianco a partire dalla prossima settimana e le ricadute attese in Piemonte alla luce della chiusura del tunnel del Frejus ai mezzi pesanti, oltre che della linea ferroviaria, a causa della frana di domenica sera in Maurienne, in Francia. «Le notizie odierne, che prospettano l’allungamento dei tempi di ripristino della frana in Francia, e quindi della completa riapertura del Frejus, meritano particolare attenzione alla luce della prevista chiusura del tunnel del Monte Bianco – spiega il presidente della Regione Alberto Cirio* – Per questo ho avuto un confronto con la presidente Rini: la frana in Francia e le ricadute sulla circolazione in Piemonte confermano ciò che il Piemonte sostiene da tempo, ovvero la necessità, non più rinviabile, di realizzare la seconda canna del Monte Bianco – prosegue Cirio – Della questione si sta occupando anche il ministro Tajani che porrà il tema alla sua omologa francese in occasione di un incontro già previsto giovedì a Toledo».
«Stiamo monitorando la situazione insieme alla parte francese per trovare una soluzione, alla luce degli ultimi eventi – aggiunge la presidente Emily Rini – Quello che è accaduto in questi giorni dimostra la fragilità del sistema degli attraversamenti transfrontalieri e l’urgente necessità di trovare soluzioni condivise».

Si conclude con un concerto lo stage estivo di ErreMusica

Si conclude con un concerto lo stage estivo promosso dall’associazione musicale torinese ErreMusica, in collaborazione con l’Accademia Liuteria Piemontese San Filippo, che ha sede nella chiesa di San Filippo Neri

 

Lo stage estivo di ErreMusica, associazione culturale musicale torinese, per ragazzi è giunto alla sua seconda edizione e ha previsto un corso di Alta formazione per studenti di violino, pianoforte e chitarra, che si svolge presso l’Accademia Liuteria Piemontese San Filippo a Torino, in via Accademia delle Scienze 11, un luogo davvero affascinante che si trova all’interno della chiesa di San Filippo Neri, nel centro di Torino, davanti al Museo Egizio.

Presidente dell’Accademia è il maestro liutaio Tommaso Rovetta, che si occupa della scuola di alta formazione per liutai, un’arte artigianale di ricercata finezza.

Il corso è destinato agli allievi italiani e stranieri che abbiano intrapreso lo studio di uno strumento e desiderino approfondire, perfezionare la propria conoscenza con docenti musicisti di alto livello professionale e artistico.

Durante il periodo estivo è importante studiare e approfondire gli studi musicali, ma è importante farlo soprattutto in un ambiente circondato da bellezze artistiche, presenti a Torino, a pochi passi dall’Accademia, tutti luoghi che possono essere visitati insieme ai docenti, agli organizzatori e a una guida turistica.

Lo stage estivo si terrà il 31 agosto, il 1, 2, 3 settembre 2023.

Nell’ambito dello stage si terrà un concerto all’Accademia Liuteria Piemontese (solo su inviti per gli allievi dell’Associazione e i partecipanti allo stage), il 31 agosto, alle 16.45, che vedrà protagonisti i ragazzi dello stage, diretti dal maestro Francesco Bergamasco.

Lo scorso anno la prima edizione dello stage promosso da ErreMusica ha avuto luogo presso la Fondazione Michelangelo Pistoletto di Biella ed è stato presente anche il Maestro.

L’Accademia Liuteria Piemontese San Filippo APS rappresenta un polo culturale dedicato alla liuteria, uno spazio di formazione adiacente al teatro Carignano e ospitato nel complesso di San Filippo Neri. Dal 2016 al loro interno maestri liutai professionisti, scienziati e professionisti di diversi settori disciplinari insegnano l’arte della costruzione degli strumenti musicali a studenti di tutte le età, attraverso corsi di durata annuale e biennale. La realtà dell’Accademia rappresenta il desiderio di riportare in auge l’eccellenza della liuteria piemontese, nei secoli passati rappresentata da diversi autori come Rocca, Pressenda, Guadagnini e nota a livello internazionale. Molto profondo è il legame con la musica, accanto al desiderio di tramandare una passione che affonda le proprie radici nella tradizione della scuola piemontese.

L’Associazione musicale ErreMusica organizza, nell’ambito degli stage estivi, corsi preaccademici di primo livello e corsi di alto perfezionamento di secondo livello indirizzati a tutti coloro che abbiano già frequentato scuole a indirizzo musicale o Conservatori. Al termine del corso gli studenti si esibiranno insieme ai docenti in un concerto conclusivo.

ErreMusica è un’associazione nata nel quartiere della Circoscrizione 3 e lavora con assiduità con bambini e ragazzi delle scuole primarie e secondarie di Torino, molti dei quali hanno raggiunto ottimi livelli e si sono diplomati al Conservatorio e specializzati, in seguito, nella didattica della musica.

Mara Martellotta

Scuola di Studi Superiori Ferdinando Rossi, ultimi giorni per le iscrizioni alla prova di ammissione

Formare professionisti in grado di gestire in modo eticamente consapevole e sostenibile i meccanismi che regolano l’interazione tra ricerca e innovazione.

Questo l’obiettivo della Scuola di Studi Superiori Ferdinando Rossi, la scuola di eccellenza che affianca e integra il percorso degli studenti iscritti al 1° anno di tutti i Corsi di Studio #UniTo.

Le iscrizioni alla prova di ammissione sono aperte fino al 31 agosto.
Gli studenti meritevoli della #SSST hanno diritto a:
– posto gratuito nelle residenze universitarie convenzionate
– rimborso delle tasse universitarie
– contributo per lo studio.

https://ssst.campusnet.unito.it/do/avvisi.pl/Show?_id=2hvp

Preioni (Lega): “Euro 5, si sta evitando di danneggiare famiglie e lavoratori”

“Grazie all’impegno della Lega”.

“Come ha dichiarato il nostro Vicepremier Matteo Salvini e come stabilito nella seduta del Consiglio dei Ministri, ci saranno urgenti approfondimenti tecnici per spostare la data adempimento e sospendere misura. In questo modo eviteremo di danneggiare centinaia di migliaia di famiglie e lavoratori piemontesi”. Così il capogruppo in Consiglio Regionale del Piemonte della Lega.

“Patto per la sicurezza”, dalla Regione un milione di euro per nuove pattuglie interforze a difesa dei torinesi

La sicurezza dei cittadini deve essere una priorità che guida l’azione di chi amministra: è questo il principio che ha spinto l’assessorato alla Sicurezza della Regione Piemonte a stanziare 1 milione di euro per ottenere due importanti risultati: promuovere nuovi servizi di vigilanza interforze del territorio (con pattuglie concentrate su focus specifici per le aree di spaccio e le zone strategiche di passaggio come le stazioni) e l’implemento di un sistema di video-sorveglianza di nuova generazione capace di individuare le vetture rubate o quelle intestate a soggetti ricercati dalle forze dell’ordine.

Sono questi gli obiettivi al centro del patto che la Regione Piemonte ha sottoscritto  con la Prefettura e il Comune di Torino per concretizzare un nuovo progetto fortemente voluto e finanziato proprio dalla Regione con un milione di euro. Nell’intesa, sottoscritta questa mattina dall’assessore regionale alla Sicurezza Fabrizio Ricca, oltre al tema dello stanziamento regionale da 1 milione che sarà gestito anche dalla Prefettura di Torino (incaricata anche di coordinarlo), vengono specificate le iniziative rivolte all’implementazione della sicurezza urbana nel territorio comunale di Torino.

Tra queste:

 Implementare i sistemi di video sorveglianza già esistenti nel territorio del capoluogo, in un’ottica di un controllo del territorio sempre più capillare.

 Svolgere mirati servizi interforze di controllo del territorio, specie nelle aree urbane ritenute siti maggiormente esposti a forme di degrado e alla commissione di reati.

 Potenziare gli interventi finalizzati alla risoluzione di particolari situazioni di degrado e di disagio sociale che possono degenerare in situazioni critiche dal punto di vista della gestione dell’ordine pubblico, anche attraverso il controllo interforze.

«La criminalità diffusa e l’insicurezza che troppi cittadini vivono nei loro quartieri trova una risposta certa in un modo soltanto: più pattuglie per presidiare il territorio. Per questo come Regione abbiamo deciso di stanziare un milione di euro per far arrivare contingenti interforze nelle strade di Torino – affermano il presidente della Regione Alberto Cirio e l’assessore regionale alla Sicurezza Fabrizio Ricca -. I torinesi vogliono poter vivere serenamente senza correre il rischio di essere derubati, aggrediti o assediati dagli spacciatori. Con questo patto per la Sicurezza vogliamo fare in modo che, tra nuove pattuglie e nuovi sistemi di video vigilanza, le loro richieste sacrosante non cadano nel vuoto ma diventino, in breve tempo, una realtà».

Nonna Ortensia compie 101 anni

Trofarello – Con i suoi 101 anni, compiuti giovedì scorso, 24 agosto, Ortensia Rabino, è una delle più longeve ospiti della casa di riposo Trisoglio. «Ortensia – racconta la figlia Iolanda – ha sempre lavorato tanto, tanto in campagna e ha lavorato sempre volentieri. E’ una persona allegra e di compagnia. Anche lavorando nella povertà con mio papà hanno fatto una bella vita perché stavano bene insieme….

 

Agenti di commercio, autotrasportatori, ambulanti: “Il blocco Euro 5 diesel penalizza tutta l’economia”

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LA POSIZIONE DI ASCOM TORINO

L’estate 2023 ha portato una ‘tempesta perfetta’ che rischia di mettere in ginocchio il terziario torinese. L’annuncio del blocco dei diesel Euro 5 è, infatti, l’ultimo atto di una concentrazione di elementi avversi al commercio, al turismo e ai servizi, dall’aumento dei biglietti dei mezzi pubblici e delle strisce blu al rincaro del carburante, dall’inflazione alle temperature eccessive, le bombe d’acqua e le strade interrotte per le frane.

«Siamo seriamente preoccupati – sottolinea la presidente di Ascom Confcommercio Torino e provincia Maria Luisa Coppa – per quella che si configura come un’amplificazione della crisi già in essere di molti settori del commercio, che rischia di pesare anche su un turismo che stava finalmente vedendo la ripresa. Rischiamo un cortocircuito letale, dove il blocco dei diesel Euro 5 rappresenta un problema enorme per molti lavoratori, in particolare per le categorie rappresentate da Ascom. Autotrasportatori, agenti di commercio, ambulanti e tutte le attività che devono portare e ricevere le merci sono le prime vittime di questa misura, che chiediamo di sospendere».

«I consumatori e i lavoratori non sono in grado di adeguarsi a queste disposizioni – dichiara Enzo D’Alicantro Pompilio, presidente F.A.I. Federazione Autotrasportatori Italiani di Torino -, anche in presenza dei pochi incentivi esistenti, che sono del tutto inadeguati. La soluzione proposta dalla Regione, il sistema del “move-in” appare comunque insufficiente e complicato dal punto di vista burocratico. Peraltro, i provvedimenti individuati non sono risolutivi del problema e creano difficoltà assurde alla sola economia e cittadinanza piemontese. Vogliamo inoltre ricordare che il settore dei trasporti è già in forte tensione a causa di due eventi: la chiusura del traforo del Monte Bianco per 15 settimane a partire da lunedì prossimo con un forte impatto sul traffico della A32, la Torino-Bardonecchia (attualmente interessata da un numero eccezionale di cantieri) e il blocco forzato del traforo del Frejus a causa della frana del 27 agosto. Al momento la chiusura del traffico merci ferroviario è previsto per almeno 4 settimane e per il traffico merci stradale si prevede una riapertura più breve, ma con forti limitazioni e tempi di attesa inquantificabili. L’autotrasporto piemontese è di fatto isolato, non può sostenere ulteriori limitazioni al libero esercizio di impresa a causa della nuova normativa regionale per motivi ambientali».

«I rappresentanti e gli agenti di commercio sono tra le categorie più colpite, ma l’emergenza è ben più ampia – evidenzia Gino Mattiolo, presidente Piemonte e Val d’Aosta FNAARC Federazione Nazionale Associazioni Agenti e Rappresentanti di Commercio -. Annunciare il blocco dei mezzi

 

da mattina a sera significa, di fatto, paralizzare totalmente l’economia del territorio. Non parliamo, infatti, solo delle difficoltà per gli agenti di commercio, per i quali l’automobile è il bene strumentale indispensabile, ma pensiamo anche, ad esempio, ai negozianti che non possono ricevere la merce dai padroncini o ai ristoratori a cui non vengono consegnati i prodotti. Non diciamo che le misure ambientali non vadano prese, ma chiediamo di dare ai lavoratori un tempo congruo per provvedere al cambio mezzo. La transizione significa ‘accompagnamento’, quindi le imprese devono essere accompagnate da misure governative utili, in modo che non siano una mannaia sul collo delle imprese».

«La categoria degli ambulanti – commenta Silvano Ritta, presidente UBAT Unione Battitori Ambulanti Torino – è nella totale disperazione. I nostri mezzi servono solamente per portare la merce sul posto di lavoro, rimangono fermi per otto ore, quindi non inquinano. In questo modo impediscono a molti di noi di lavorare. Il sistema del move-in proposto non è risolutivo e, inoltre, nella zona arancione non permette la circolazione. Acquistare un mezzo nuovo con la crisi in corso e dopo una pandemia è impossibile: i tempi di attesa per la consegna sono di un anno, un anno e mezzo. Temiamo, inoltre, che di questo passo a breve vengano bloccati anche gli euro 6».

«Da parte nostra – conclude la presidente Coppa – siamo impegnati a collaborare con le istituzioni locali per trovare soluzioni immediate e a lungo termine, dove le imprese non siano soggetti passivi, ma protagonisti delle innovazioni che ci permetteranno di superare questa crisi e le problematiche ambientali. Torino è una città sensibile al tema ambientale, ma i problemi non si risolvono senza la cooperazione e il supporto di tutte le istituzioni».

Il comandante della Legione Carabinieri in visita a Bardonecchia

Visita del Comandante della Legione Carabinieri “Piemonte e Valle D’Aosta”, Gen. B. Antonio Di Stasio, questa mattina a Bardonecchia.

Il Generale Di Stasio ha incontrato, insieme al sindaco Chiara Rossetti, i primi carabinieri intervenuti la notte dell’esondazione del torrente Frejus, il 13 agosto scorso.

A loro, il Comandante della Legione Carabinieri “Piemonte e Valle d’Aosta” ha espresso, “il proprio plauso per la testimonianza di vicinanza alla popolazione”.

“Ringrazio il Generale Di Stasio per la sensibilità e l’attenzione dimostrata alla nostra Comunità – ha detto il sindaco Chiara Rossetti – Fin dalle prime difficili ore, successive all’esondazione, abbiamo sentito forte ed attiva la vicinanza dell’Arma. E di questo voglio ringraziare il Comandante della Stazione dei Carabinieri di Bardonecchia, Luogotenente Aldo Radaelli, ed il Comandante della Compagnia Carabinieri di Susa, Capitano Federico Mucciacciaro, insieme a tutti i rappresentanti dell’Arma intervenuti e presenti a Bardonecchia “.