ilTorinese

A Palazzo Lascaris un minuto di silenzio per Napolitano

In apertura di seduta, il Consiglio regionale del Piemonte ha osservato un minuto di silenzio per ricordare il presidente emerito della Repubblica Italiana Giorgio Napolitano, scomparso venerdì scorso, all’età di 98 anni.

Il presidente del Consiglio Stefano Allasia ha ricordato con queste parole la figura di Napolitano “Ha servito fedelmente l’Italia per molti anni, ricoprendo le più alte cariche di Governo e dello Stato: presidente della Camera, ministro dell’Interno e parlamentare di lungo corso.  Membro del Partito Comunista, è stato il primo Capo dello Stato eletto per un secondo mandato. Un uomo delle Istituzioni che ha manifestato grandi doti di intelligenza e passione per la vita politica italiana, così come ha dimostrato responsabilità nell’assumere scelte importanti, spinto dalla ricerca di un bene collettivo. Al di là delle diverse sensibilità politiche, indubbiamente è stato un protagonista della storia politica dell’Italia. Esprimiamo, con un minuto di silenzio, il nostro unanime cordoglio per la scomparsa del presidente emerito Giorgio Napolitano e la nostra vicinanza alla sua famiglia in questo momento di dolore”.

Linea ferroviaria Torino – Ceres: avvio del servizio previsto a inizio 2024

RIUNIONE DEL COMITATO DI MONITORAGGIO

DEFINITO IL CRONOPROGRAMMA

Si è riunito lunedì 25 settembre, nella sala trasparenza del palazzo della Regione, il comitato di monitoraggio della linea Torino-Ceres, alla presenza dell’assessore regionale ai Trasporti Marco Gabusi, di RFI, GTT, TRENITALIA SCR, Agenzia della Mobilità Piemontese e dei sindaci dei Comuni interessati dalla tratta.

Scr, Gtt ed Rfi il 7 luglio scorso hanno inviato ad ANSFISA (Agenzia Nazionale per la sicurezza ferroviaria) tutta la documentazione necessaria per l’autorizzazione alla messa in esercizio. E’ il primo passaggio fondamentale affinché l’Agenzia possa avere i 5 mesi necessari per esaminare la documentazione, ma che, complice il periodo drammatico che sta condizionando tutti i lavori pubblici, è stato raggiunto grazie ad uno sforzo corale dei soggetti interessati.

Il cronoprogramma quindi prevede che il 9 dicembre la linea sia autorizzata. La settimana successiva sarà utilizzata per il passaggio formale da GTT a RFI, senza la circolazione di convogli. I giorni successivi, tra i 10 e 15 indicativamente, saranno necessari per i collaudi alla linea da parte di Trenitalia.

Il cronoprogramma consente di garantire l’avvio del servizio commerciale per l’avvio delle scuole, dopo le festività natalizie, ad inizio 2024. La prima fase del servizio verrà gestita con treni diretti fino a Ciriè e con convogli di peso inferiore tra Ciriè e Germagnano, entrambi con cadenza ogni 30 minuti.

Rete Ferroviaria Italiana è impegnata insieme alla Regione Piemonte alla definizione degli interventi che consentiranno di aumentare il peso assiale nella tratta fino a Germagnano e in quelli che consentiranno di eliminare i passaggi a livello fuori norma nella tratta da Germagnano a Ceres. Interventi questi che porteranno a servire tutta la tratta da Torino a Ceres e consentiranno di non effettuare il cambio treno a Germagnano.

Si è svolto un proficuo confronto con Gtt per migliorare il servizio bus che in questi mesi dovrà sopperire alla mancanza della linea ferroviaria. Il lavoro da fare è ancora molto ma si avvicina la riapertura della linea che collegherà le Valli di Lanzo e l’aeroporto di Caselle alla rete nazionale e all’alta velocità. Il comitato continuerà a riunirsi per monitorare l’andamento dei lavori e per pianificare gli ulteriori interventi utili a migliorare l’efficacia del collegamento.”- sottolinea l’Assessore Gabusi.

Giachino al Sindaco: proposte per un Piano di interventi immediati in Barriera di Milano 

Caro Sindaco,
ho visto ieri la Manifestazione sotto il Municipio di un gruppetto di abitanti di Barriera esasperati dalla mancanza di sicurezza, dal degrado del quartiere che arriva a svalutare in modo impressionante il valore delle case , la presenza di spacciatori che come vedo ogni volta che vado a Messa alla Madonna della Pace o quando passo da corso Giulio Cesare si sentono liberi di fare ciò che vogliono e la mancanza di lavoro .
Sono cose note da tempo almeno da quando le ha denunciate con forza il Parroco della Madonna della Pace prima sui giornali, poi dal pulpito e infine nell’incontro in Prefettura del 7 Gennaio 2022 presente l’Arcivescovo Mons. Nosiglia. Purtroppo in quell’incontro Voi sottovalutaste la situazione dichiarando che la situazione non era dissimile da quella di S. Rita e che solo io la stavo strumentalizzando.  In seguito Ti invitai a fare un giro senza scorta nella zona ma purtroppo Tu eri troppo preso da altri problemi.
Era sufficiente ascoltare il grido di dolore dei celebranti la Messa della Domenica alla Pace per sentire il dramma del degrado e delle difficoltà se la Caritas della Chiesa della Pace distribuisce aiuti e pasti a oltre 300 famiglie etc.etc. Quante persone al termine della Messa mi parlavano e mi parlano di lavoro.
La situazione di Barriera va affrontata di petto e complessivamente, non basta aspettare la prossima riunione del Comitato di sicurezza presieduto dal nuovo Prefetto.
Occorre rimettere un presidio di sicurezza come quello che c’era in largo Giulio Cesare perché dopo il giro delle pattuglie la situazione ritorna come prima e temo che con il trasferimento dell’attuale Parroco la situazione peggiori perché gli spacciatori penseranno di essersi levati un peso o un nemico. Occorre predisporre subito , senza aspettare gli esperti americani, un Piano di risanamento e di rilancio del Quartiere insieme alla Circoscrizione coinvolgendo le Banche, le Fondazioni Bancarie, le forze produttive della Città affinché si insedi qualche iniziativa imprenditoriale nella zona . Il lavoro è il miglior disincentivo allo spaccio e il lavoro da speranza a chi non la ha.
Un Piano del genere non potrebbe che essere valutato positivamente dal Governo che potrebbe destinarci qualche milione del PNRR. L’IRES potrebbe lavorare al Piano insieme agli Uffici Comunali. Occorre accelerare la costruzione della Linea 2 perché questo genererà sicuramente posti di lavoro . Convoca presto un incontro in Comune con tutti coloro che sono in grado di dare idee e di fare qualche cosa di concreto. Io sono disponibile a mettere a disposizione la grande esperienza che ho fatto al governo nazionale. Convoca anche Don Stefano Votta e Don Luca Ramello che la situazione conoscono meglio di tutti e che negli ultimi cinque anni hanno fatto molto e concretamente in Barriera.
La gente e i problemi di Barriera non possono più aspettare.
Ti ringrazio molto della attenzione,
Mino Bartolomeo GIACHINO 
Responsabile piemontese trasporti e logistica FDI

“Biblioteche in Festa”: un successo la seconda edizione

Tanti incontri, dibattiti e riflessioni per la seconda edizione di “Biblioteche in Festa”
L’iniziativa promossa dall’associazione “Le Terre dei Savoia” e da “Progetto Cantoregi” ha coinvolto, dal 17
al 24 settembre scorsi, tre province e decine di comuni.
Più di cinquanta eventi singoli organizzati in ventinove comuni delle province di Cuneo, Torino e Asti. Dalle
letture animate ai momenti laboratoriali, dalle tavole rotonde alle presentazioni di saggi e romanzi. La
seconda edizione di “Biblioteche in Festa” (l’innovativo format culturale ideato e promosso
dall’associazione “Le Terre dei Savoia” e da “Progetto Cantoregi”, con il sostegno del Comune di Savigliano,
delle Fondazioni Cassa di Risparmio di Torino, Cuneo, Fossano e Savigliano e con il patrocinio della Provincia
di Cuneo, della Regione Piemonte, dell’Università degli Studi di Torino e dell’Associazione Italiana
Biblioteche) andata in scena dal 17 al 24 settembre scorsi, ha voluto rimettere al centro i libri, i luoghi che li
ospitano e le persone che se ne prendono cura.
«Un bel momento di divulgazione culturale che ha saputo intercettare una platea eterogenea fatta di
bambini, ragazzi, adulti e famiglie. Una condivisione intergenerazionale che in questa seconda edizione ha
saputo trascendere i confini orografici per farsi canto universale del sapere e della conoscenza» il commento
condiviso di Terre dei Savoia e Progetto Cantoregi, organizzatori della manifestazione. «In soli due anni
Biblioteche in Festa è divenuta un appuntamento capace di riavvicinare le persone alla lettura e all’ascolto,
offrendo diversi spunti di riflessione sia durante gli spettacoli, sia durante le tavole rotonde. La cosiddetta
“porosità” delle biblioteche, insomma, rappresenta un punto di forza, consentendo una connessione
profonda e significativa con il tessuto sociale ed economico in cui sono inserite. In tal senso, aver riscontrato
l’adesione di molte biblioteche ci riempie di fiducia, confermando che la letteratura rappresenta ancora uno
straordinario motore di crescita per l’intera società. Lavoreremo fin da ora ad un’edizione 2024 ancora più
ricca e diffusa sul territorio».

Tanta affluenza, dunque, alle iniziative collaterali che hanno interessato diverse località piemontesi (da
Frassino a Monterosso Grana, da Castagnole delle Lanze a Marsaglia, da Pinerolo a Cuneo, Mondovì e
Cavallermaggiore), ma successo similare anche per gli eventi organizzati a Fossano, Bra e Savigliano. Grande
partecipazione, ad esempio, all’istituto “G. Vallauri” di Fossano giovedì 21 settembre per la presentazione
del libro “Il grande manca” (Editrice Il Castoro) di Pierdomenico Baccalario e per la lezione di Nicola Lagioia
“Come si diventa lettori” di sabato 23 settembre al Teatro Milanollo di Savigliano. Tante, poi, le suggestioni
raccolte durante l’inaugurazione di venerdì 22 settembre al Teatro Milanollo di Savigliano con Antonella
Agnoli (“La casa di tutti. Città e Biblioteche”, Editori Laterza) e nel corso della lezione “Leggere vuol dire
raccogliere” di Marco Balzano di sabato 23 settembre al Centro Polifunzionale “G. Arpino” di Bra.

Analogo interesse, inoltre, per gli eventi della domenica presso la sede saviglianese dell’Università degli
Studi di Torino con Cecilia Cognigni (direttrice Biblioteche Civiche torinesi), Rocco Pinto (“Viaggi di Carta”,
Edizioni E/O) e il convegno “Innovazione, prossimità, comunità: il nuovo ruolo delle Biblioteche” alla
presenza di numerosi bibliotecari ed esperti di biblioteconomia. Conclusione emozionante nel nome di Italo
Calvino, infine, con lo spettacolo “Le città invisibili” interpretato dal cantautore Simo Cimo Nogarin e
andato in scena nella serata di domenica 24 settembre al Milanollo di Savigliano. Un amalgama di storie,
uomini e persone grazie al quale si sono riscoperte le biblioteche quali luoghi dinamici, parte integrante
della civiltà, aperti al cambiamento e in grado di rispondere ai bisogni della società in modo flessibile e
attento.

Palazzo in fiamme a Moncalieri, evacuate decine di persone

Ieri in un palazzo di corso Savona a Moncalieri un incendio ha divorato un appartamento all’ultimo piano. Tre le squadre dei vigili del fuoco, intervenute da Torino Centrale, Torino Stura e Torino Lingotto, oltre a due autoscale e il carrofiamma. Due persone sono state portate in salvo. Non ci sono feriti ma decine di persone sono state fatte evacuare dall’edificio.

“Renato Leotta. CONCERTINO per il mare”

Al “Castello di Rivoli”, le foglie di Posidonia diventano multiforme e ipotetica struttura d’arte nelle opere dell’eclettico “creativo” torinese

Fino al 28 gennaio 2024

“Le opere di Leotta scaturiscono da una lenta e prolungata osservazione di un luogo o di un paesaggio. Anche le forze della natura, i cicli lunari e degli oceanici entrano prepotentemente nel lavori dell’artista che, spaziando dal linguaggio fotografico tradizionale al video, dalla pittura al recupero di materiali d’archivio, indaga i rapporti fra mare, cielo e terra nel tentativo di creare un possibile dialogo tra mondi reali e ideali”. Così scriveva a proposito di una mostra da lei curata – “Sole” – e presentata nel 2019 da Renato Leotta, sempre al “Castello di Rivoli”, la storica dell’arte Marianna Vecellio. Definizione chiara, illuminante (quel tanto che basta per spingerci alla prova) rispetto al modo di “fare” ed “intendere l’arte” da parte dell’artista torinese, classe ’82, residente ed attivo fra Torino e Acireale. Ora, il “Castello – Museo d’Arte Contemporanea”, di piazza Mafalda di Savoia a Rivoli, torna ad accendere i riflettori su Leotta, presentando fino al 28 gennaio 2024 e per la prima volta in Italia, nella “Torre Nord” del secondo piano, il suo progetto “CONCERTINO per il mare”, vincitore dell’“Italian Council Edizione X”, Bando internazionale promosso dalla “Direzione Generale Creatività Contemporanea” del “Ministero della Cultura” a supporto della creatività contemporanea italiana e presentato, nel settembre 2022, alla 17esima “Biennale di Istanbul” nell’“Hammam Çinili”, edificio ottomano risalente al XVI secolo.

La mostra, curata da Marcella Beccaria e articolata in un complesso espositivo “a più voci”, è incentrata su un ampio progetto di ricerca che prende avvio dall’osservazione dell’ecosistema dei fondali del Mediterraneo. Proponendo una possibile forma di comunicazione interspecie, l’artista ha inteso dare una sua personale interpretazione alla “struttura interna” delle foglie di “Posidonia” oceanica (praterie – polmone del Mediterraneo, da anni vittime di un declino sensibile a causa della crescente antropizzazione costiera), leggendole come fossero una “partitura musicale”, tale da produrre tracce sonore udibili all’orecchio umano, che l’artista ha organizzato in un’“installazione sonora” e in un vero e proprio “concerto” eseguito dal vivo. “Portando all’attenzione l’importanza di un ecosistema circolare, ‘CONCERTINO per il mare’ invita ad ascoltare storie di migrazione, adattamento, incontri e lotte per la sopravvivenza attraverso il tempo, da un passato  lontano fino a un futuro incerto”.  Progetto di amplissimo respiro, che ha comportato lo studio e l’osservazione di più siti costieri del Mediterraneo, “CONCERTINO” ha generato nelle Sale Storiche del “Castello” un’“installazione sonora”, per la prima volta in dialogo con una serie di “stampe fotografiche” (realizzate da Leotta con tecniche sperimentali) e “Ondina”opera-concerto – in tre movimenti – che  sarà eseguita dal vivo dall’“Orchestra Filarmonica di Torino”, diretta da Giampaolo Pretto, presso il “Salone dei Concerti” del “Conservatorio Statale di Musica Giuseppe Verdi” (via Mazzini 11, a Torino), sabato 4 novembreore 21, dopo l’esordio nel settembre di un anno fa con i musicisti della “Borusan Istanbul Philharmonic Orchestra”, nei giorni di inaugurazione della “Biennale di Istanbul”.

Gianni Milani

“Renato Leotta. CONCERTINO per il mare”

Castello di Rivoli – Museo d’Arte Contemporanea, piazza Mafalda di Savoia, Rivoli (Torino); tel. 011/9565222 o www.castellodirivoli.org

Fino al 28 gennaio 2024

Orari: dal merc. al ven. 10/17; sab. e dom. 11/18

Nelle foto:

–       Renato Leotta: “Concertino”, 2022; fotografia dall’archivio. Courtesy l’artista

–       Renato Leotta

Cime tempestose

IL PUNTASPILLI di Luca Martina 

 

Il risveglio repentino e rabbioso, dopo molti di letargo, dell’inflazione, doloroso effetto collaterale dell’uno-due COVID-guerra in Ucraina, ha provocato una tempesta perfetta sui mercati obbligazionari.

La salita degli indici dei prezzi degli ultimi due anni si è ripercossa violentemente sui tassi d’interesse con il conseguente fortissimo ribasso dei portafogli investiti in obbligazioni, ritenuti ancora da molti, erroneamente, privi di rischi…

La funzione dei tassi (e, con essi, delle cedole pagate) è proprio quella di proteggere i prestatori di denaro dal rischio di ricevere alla scadenza un capitale, comprensivo degli interessi incassati, con un minore potere di acquisto di quello iniziale, eroso dall’aumento dei prezzi dei beni e dei servizi (l’inflazione).

Le vette raggiunte dai tassi d’interesse di mercato, riflesso delle previsioni degli investitori sul loro andamento futuro, e da quelli ufficiali, frutto dell’azione delle banche centrali, rappresentano ora un pericoloso snodo per il futuro dell’economia.

L’aumento del costo del denaro si riflette, infatti, sui debitori, siano essi famiglie (con i loro mutui e finanziamenti), aziende o Paesi (con i titoli di Stato), costretti a destinare una crescente quota di reddito e risparmi al loro rimborso.

Ad oggi, va detto, l’effetto “restrittivo” si è fatto sentire pochissimo sulla principale economia mondiale, gli Stati Uniti, in grado di sconfiggere, grazie ai massicci aiuti provenienti dalle manovre del suo governo, le previsioni più negative che a inizio anno davano per certo un forte rallentamento e forse anche una moderata recessione.

Anche in Europa le cose sono andate, fortunatamente, meglio del previsto ma gli ultimi dati economici, in particolare quelli provenienti dalla Germania, sono tutt’altro che rassicuranti.

L’Asia, per inciso, fa storia a sé: la Cina fatica ancora a riprendersi, dopo le chiusure totali dovute alla pandemia ed ancora afflitta dalla crisi che coinvolge alcuni dei più importanti gruppi del settore immobiliare, mentre il Giappone sta beneficiando di un tasso d’inflazione moderato (e non è affatto una brutta notizia, dopo molti anni vissuti sull’orlo della deflazione), di tassi d’interesse molto bassi (inferiori all’inflazione) e di una valuta debole (che aiuta le esportazioni).

Tornando ai Paesi occidentali, si ha l’impressione che la stretta rappresentata dalle vette (ai massimi degli ultimi anni) dei tassi imposti dai banchieri centrali sia oggi più vicina a fare avverare le più fosche previsioni.

Le ultime mosse annunciate nelle settimane scorse dalle banche centrali, con la pausa dei tassi negli USA e l’aumento dello 0,25% nell’area Euro, sono state accolte, con i relativi commenti che li hanno seguiti, in modo cauto dai mercati finanziari, per i quali l’incertezza è il peggiore dei mali.

Ci si chiede, dunque, se sia all’orizzonte un’inversione, dopo quasi due anni di forti rialzi dei tassi, delle politiche adottate dalla Federal Reserve e dalla Banca Centrale Europea.

Su questo delicato e molto controverso argomento si è espresso qualche settimana fa Huw Pill, il capo economista della Bank of England.

Secondo Pill gli scenari per il futuro andamento dei tassi d’interesse si possono sintetizzare attraverso il profilo di due celebri rilievi montuosi: il Matterhorn (in nostro Cervino) e la Table Mountain.

Anche grazie alla sua riproduzione nel parco divertimenti di Disneyland, il profilo aguzzo del rilievo italo-svizzero è diventato l’esempio paradigmatico della montagna.

Lo scenario “Matterhorn” è quello che vede i tassi d’interesse scendere piuttosto velocemente, dopo la brusca salita degli ultimi anni, disegnando così un profilo simile a quello del rilievo alpino, e rappresenta anche il loro tipico andamento storico.

Normalmente, infatti, accade che i tassi vengono aumentati per fare fronte a un’eccessiva crescita economica, che finisce per fare salire i prezzi al consumo creando inflazione, per poi successivamente essere ridotti per consentire all’economia di riprendersi dal rallentamento/recessione provocato dal loro precedente incremento (o da altri eventi imprevisti).

L’altra strada possibile è quella che ricorda l’iconico monte sudafricano, la Table Mountain, piatto ed allungato, con tassi stabili ed elevati per un lungo periodo di tempo.

L’economista britannico propende per questo secondo scenario: i tassi hanno probabilmente smesso di salire (un’ottima notizia) ma ci vorrà molto tempo prima di vederli ritornare a scendere (una pessima notizia).

Per la verità il buon Pill non ha fatto altro che riportare il messaggio proveniente da qualche tempo dai banchieri centrali di tutto il mondo occidentale, dagli Stati Uniti all’Europa, dalla Svizzera al Regno Unito e alla Svezia.

Il timore è che l’aumento dei prezzi rallenterà, sta già avvenendo, ma in modo più lento di quanto è successo in passato perché oggi è assai meno accettabile, socialmente e politicamente, indurre una forte frenata dei consumi e, con essa, una recessione, da sempre la principale cura alla malattia dell’inflazione.

Quello che potrebbe riportare le banche centrali a più miti consigli, iniziando prima del previsto ad abbassare i tassi, sarebbe proprio un brusco rallentamento economico, accompagnato da un aumento della disoccupazione.

Paradossalmente questo scenario potrebbe diventare più probabile con il permanere dei tassi agli attuali livelli, anche considerato il fatto che, prima che gli aumenti passati dei tassi si traducano in un freno per l’economia, è stimato ci vogliano 18-24 mesi ed è proprio la posizione dove ci troviamo adesso (visto che i rialzi sono iniziati nel marzo del 2022)!

Come ricordato più sopra, sinora negli Stati Uniti a compensare l’effetto “frenante” di tassi ed inflazione ha contribuito la messa in campo di una serie di massicci piani di sostegno economico: l’ Infrastructure Investment and Jobs Act il CHIPS and Science Act e l’ Inflation Reduction Act, per complessivi 2.100 miliardi di dollari (pari all’8% del PIL nazionale).

Il rischio di un (eccessivo) rallentamento, e potenzialmente di una recessione, aumenterà però a partire dalla primavera quando i tassi d’interesse avranno iniziato a produrre pienamente i loro effetti.

Ci sarebbe allora il tempo per Biden per fare quanto in suo potere per arrivare alla scadenza elettorale del novembre del 2024 con un quadro economico sereno, il presupposto indispensabile per puntare ad una propria rielezione.

 

In conclusione, sono in pochi coloro che ritengono possibile che i tassi d’interesse continuino a salire e il futuro potrebbe, alla fine, dare ragione a chi ritiene troppo pericoloso (per l’economia) mantenerli ai livelli che hanno raggiunto.

La discesa dei tassi potrebbe quindi iniziare e questo renderebbe meno complicata la vita degli investitori in obbligazioni e titoli di Stato mentre sarebbero invece i mercati azionari a dovere prendere atto di una crescita degli utili, legata all’andamento dell’economia, da rivedere al ribasso.

Come sempre occorrerà non farci troppo influenzare dalle oscillazioni dei nostri investimenti, vendendo nei momenti peggiori, e ricordarci che l’uomo può arrampicarsi sulle vette più alte ma non può, sferzato dalle tempeste di neve, rimanervi a lungo.

Perché, in fondo, raggiungere la cima è facoltativo. Tornare indietro, invece, è obbligatorio, facendo però estrema attenzione a non scivolare…

Ricercato arrestato: doveva scontare 4 anni

Nell’ambito dell’attività di prevenzione svolta dalla Polizia di Stato sul territorio cittadino, i poliziotti del Comm.to di P.S. Barriera Milano hanno individuato ed arrestato, in esecuzione di un provvedimento restrittivo della libertà personale, un cittadino italiano ricercato.

L’uomo, di 41 anni, è stato condannato all’espiazione di una pena della reclusione per 4 anni per il reato di rapina aggravata con ordine di carcerazione emesso dalla Procura Generale della Repubblica presso il Tribunale Ordinario di Torino.

I fatti risalgono al dicembre del 2020, quando il quarantunenne rapinò una donna della somma di 650 € e di due cellulari dopo averla minacciata con una siringa e colpita con pugno.

Edicole a Torino: potranno aprire ovunque e vendere altri prodotti

Dopo l’esame in due sedute di Commissione Lavoro il Consiglio comunale ha approvato alcune modifiche al Regolamento 380 inerente l’attività di vendita quotidiani e periodici.

Il provvedimento mira a rilanciare la funzione delle edicole, attività che hanno molto risentito della crisi economica – ha spiegato l’assessore al Commercio Paolo Chiavarino – se consideriamo che dal 2014 a oggi si registrano duecentodieci cessazioni; stando ai dati aggiornati al 4 settembre il totale degli esercizi torinesi di vendita quotidiani e periodici è di trecentosei di cui duecentoventi ‘esclusivi’ – settantasette chioschi e centoquarantatre negozi – mentre i rimanenti ottantasei sono ‘non esclusivi’ come bar, supermercati, benzinai e tabaccherie. Quarantatré sono le concessioni non attive.

La novità più rilevante è l’abolizione dei parametri di rapporto tra edicole e attività commerciali attive sul territorio; le modifiche permetteranno l’apertura o la riapertura in qualsiasi area della città di nuove edicole senza vincoli geografici specifici mentre dove vi sono locali o chioschi chiusi per decisione del gestore l’attività potrà riaprire senza limitazioni.

Il Regolamento prevede che le edicole potranno vendere al proprio interno anche prodotti diversi da quelli editoriali fino a un massimo del quarantanove per cento della superficie di vendita.

Poco prima dell’approvazione sono intervenuti i consiglieri Catizone – Russi – Crema.

“Francesco Hayez. L’officina del pittore romantico”, grande mostra negli spazi della Gam

Arte, storia e politica si intrecciano

 

Torino dal 17 ottobre 2023 al 1 aprile 2024 ospiterà negli spazi della Gam, Galleria Civica d’Arte Moderna, una mostra personale dedicata al pittore Francesco Hayez, dal titolo “Hayez. L’officina del pittore romantico”, promossa dalla Fondazione Torino Musei, Gam di Torino e Gruppo Sole 24 Ore, curata da Fernanda Mazzocca e Elena Lissoni.

L’esposizione è promossa in collaborazione con l’Accademia di Belle Arti di Brera, da cui proviene un importante nucleo di opere esposte.

In questa grande esposizione sabauda si intrecciano politica, storia e arte alla scoperta del mondo dell’artista, all’interno dell’officina del pittore, per svelarne tecniche e segreti. Si tratta di un percorso espositivo originale che pone a confronto disegni e dipinti, articolato in dieci sezioni, organizzate cronologicamente, che partono dalla formazione avvenuta tra Venezia e Roma, dove Hayez ha goduto della protezione e dell’amicizia di Canova fino alla prima affermazione a Milano e alle prove della maturità.

Accanto a opere inedite o poco viste, si potranno ammirare capolavori più popolari come “La Meditazione”, proveniente dai Musei Civici di Verona, Galleria d’Arte Moderna Achille Forti, e l’”Accusa Segreta”, proveniente dai Musei Civici del Castello Visconteo di Pavia, cui è accostato il “Consiglio della Vendetta”, un prestito piuttosto prestigioso che proviene dal Liechtenstein, The Princely Collections Vaduz Vienna.

Significativi anche alcuni dipinti dell’artista custoditi dalla GAM come il “Ritratto di Carolina Zucchi a letto” (L’ammalata) e l’”Angelo Annunziatore”.

MARA MARTELLOTTA

GAM

Via Magenta 31

17 ottobre 2023, 1 aprile 2024

Orario 10-18.