ilTorinese

Donna cade e muore mentre cerca funghi

Una sessantenne di Cavallermaggiore è morta cadendo in un un canalone nel vallone sopra Vinadio, in alta valle Stura, nel Cuneese. La donna cercava funghi insieme al cognato, che ha dato l’allarme non vedendola rientrare. Le ricerche hanno impegnato squadre del Soccorso alpino piemontese, dei vigili del fuoco e della guardia di finanza. La vittima è stata trovata ancora in vita ma è deceduta successivamente.

PENNY Italia inaugura un nuovo punto vendita

PENNY Italia inaugura un nuovo punto vendita a Bruino in provincia di Torino, portando a 455 il numero degli store in Italia, 73 nella regione e 30 nel solo capoluogo piemontese; prosegue quindi il percorso di consolidamento sul territorio.

Collocato all’ingresso della città di Bruino, in via Orbassano, 1, l’immobile preesistente è stato completamente ristrutturato per accogliere il nuovo store PENNY che si sviluppa su una superficie di 1.200 mq. Lo spazio è stato progettato per offrire un ambiente accogliente, ordinato e spazioso, capace di garantire un’esperienza di spesa completa e di qualità.

Situato a circa 20km a ovest di Torino, il punto vendita è stato realizzato secondo un layout standard pensato per l’hinterland torinese, con particolare attenzione alla sostenibilità ambientale. In sala vendita sono state installate luci LED e banchi frigo con porte, soluzioni che contribuiscono al contenimento energetico. Inoltre, gli impianti di refrigerazione commerciale utilizzano CO₂, in linea con l’impegno PENNY verso una spesa sempre più green.

All’interno, i clienti troveranno il reparto macelleria con servizio assistito e il reparto gastronomia con punto caldo, per piatti pronti e specialità locali; l’angolo bake-off con pane e prodotti da forno e infine la pasticceria fresca, per una proposta dolce artigianale.

Il punto vendita propone un’offerta alimentare e non-food in linea con i valori del brand: qualità, convenienza e radicamento nel territorio. Particolare cura è dedicata alla valorizzazione dei produttori locali e delle eccellenze tipiche piemontesi, in coerenza con l’impegno di PENNY verso una filiera sostenibile e trasparente. Con questa nuova apertura, PENNY conferma la propria strategia di espansione responsabile, orientata a offrire ai clienti un servizio sempre più vicino, accessibile e attento alle esigenze del territorio.

L’insegna rivolge grande attenzione alla sostenibilità all’interno del suo percorso “VIVIAMO SOSTENIBILE”, garantendo in tutti i suoi nuovi punti vendita le attività di lotta allo spreco alimentare, rispetto per l’ambiente e responsabilità sociale con i partner di valore, parte integrante della storia del brand, con un approccio responsabile e innovativo.

Lo store di PENNY prevede l’impiego di 16 collaboratori, di cui 9 donne. È aperto al pubblico dal lunedì al sabato: 8:00 – 20:00 e domenica: 9:00 – 20.00.

In piazza Carignano il ‘Pranzo della Domenica’

 

Nello spazio aulico di piazza Carignano la Città di Torino ha ospitato il suo “pranzo della domenica”. L’iniziativa, promossa dai Ministeri dell’Agricoltura e della Cultura con il supporto dell’Anci, nasce per sostenere la candidatura della cucina italiana a patrimonio immateriale dell’Unesco e ha visto oggi il coinvolgimento di oltre 5mila Comuni italiani da nord a sud.

A Torino, alle spalle del Palazzo che fu sede del primo Parlamento del Regno d’Italia, si sono dati appuntamento cittadini, tra cui numerosi studenti, personalità della cultura, dello spettacolo, dello sport, del giornalismo mentre chef, ristoranti e trattorie del territorio portavano in tavola piatti tipici per valorizzare la cultura agroalimentare locale.
Una lunga tavola apparecchiata con i piatti della tradizione culinaria piemontese è stata così protagonista della piazza, ricreando quell’atmosfera conviviale e autenticamente popolare del pranzo domenicale in famiglia.

“Siamo davvero molto contenti di aver ospitato questa iniziativa – spiega il sindaco Stefano Lo Russo – che è stata un’opportunità per celebrare e promuovere le eccellenze enogastronomiche torinesi. La nostra città vanta una tradizione culinaria ricchissima e chiunque arrivi qui per la prima volta ne rimane colpito. È stata l’occasione per gustare queste specialità in un’atmosfera conviviale, contribuendo a sostenere la candidatura della cucina italiana come patrimonio dell’umanità. Sedersi a tavola, a Torino come nel resto d’Italia, non è solo un’abitudine ma uno spazio di condivisione, dialogo e cultura”.

La cucina italiana è patrimonio comune per oltre 60milioni di connazionali che vivono all’estero e di tanti stranieri che si ispirano allo stile di vita italiano. L’iniziativa ha coinvolto anche le sedi delle ambasciate nelle città di Londra, Parigi e New York, dove cibo e tradizioni locali sono stati protagonisti.

In piazza Carignano, il menù è stato curato dal critico e giornalista gastronomico Luca Iaccarino, ideatore di “Buonissima”, e ha portato in tavola pane di Massimiliano Prete e grissini preparati dal panificio Grano, la bagna caoda da bere servita in coppa Martini, iconico piatto del ristorante Casa Vicina, ideato per le Olimpiadi del 2006 e divenuto un must della loro cucina. Poi un giro di antipasti della tradizione piemontese, tra cui le acciughe al verde e l’immancabile vitello tonnato, preparati dai ristoranti Antiche Sere e Scannabue e a seguire gli Agnolotti di Lidia al sugo d’arrosto preparati da Guido Ristorante, mentre per dessert sono arrivati bunet e panna cotta seguiti da caffè e gianduiotti di Guido Gobino.

TORINO CLICK

Ciclovie Piemonte – Liguria: incontro a Cheese

L’assessore al Commercio, Agricoltura e Cibo, Turismo, Sport e Post-olimpico, Caccia e Pesca, Parchi della Regione Piemonte Paolo Bongioanni e l’assessore regionale al Turismo della Liguria Luca Lombardi  sono stati ospiti di Cheese a Bra, dove si sono confrontati sulla collaborazione turistica fra le due Regioni.
“Con l’amico Bongioanni del Piemonte stiamo collaborando da qualche tempo all’ambizioso progetto di unire le due regioni attraverso un sistema di ciclovie attraverso le Alpi del Mare: a metà ottobre saremo quindi pronti a firmare un protocollo d’intesa insieme anche alle Camere di Commercio di Cuneo e delle Riviere di Liguria. La collaborazione tra pubblico e privato sarà fondamentale per la realizzazione dell’opera e il sistema camerale è un collante importantissimo”, ha detto Lombardi.
Ha confermato l’assessore Bongioanni: “Assieme all’amico e collega Luca Lombardi abbiamo aggiunto un nuovo step per porre le basi del progetto di un sistema di ciclovie che unirà le Alpi piemontesi e il mare della Liguria, e che abbiamo iniziato a sviluppare a metà agosto. Entrambi condividiamo la visione che, per sviluppare il turismo ed essere competitivi offrendo i prodotti che i mercati stanno sempre più richiedendo come l’outdoor, dobbiamo ragionare in termini di macroregioni e collaborazioni organiche fra aree naturalmente contigue come la montagna piemontese e la Riviera. A metà ottobre firmeremo insieme il protocollo che formalizzerà questa collaborazione”.

Il centro sinistra non c’è più. C’è la sinistra

LO SCENARIO POLITICO di Giorgio Merlo

Forse è arrivato il momento di dirlo chiaramente e senza alcuna polemica e, men che meno, senza
alcuna pregiudiziale di natura politica. Ovvero, il tradizionale centro sinistra nel nostro paese
semplicemente non c’è più. È stato sostituito, del tutto legittimamente, dalla coalizione di sinistra
e progressista. Quella che dopo il secondo dopoguerra si chiamava “Fronte Popolare”. E dopo la
fine della prima repubblica e il tramonto della Dc e dei partiti di governo di quella fase storica
veniva definita dal suo maggior protagonista, Achille Occhetto, “gioiosa macchina da guerra”.

Adesso siamo al terzo tempo. Il cosiddetto campo largo o come si chiamerà. Ma la sostanza non
cambia affatto. E la certificazione è arrivata proprio durante la Festa dell’Unità del Pd a Reggio
Emilia. Detto con parole semplici e comprensibili, il Centro e tutto ciò che è riconducibile al
mondo centrista, moderato, popolare e liberale da quelle parti non è più ritenuto importante. E
neanche necessario. Se non per dire, blandamente e stancamente, che serve tuttavia anche una
‘gamba moderata’ per confermare la natura plurale della coalizione e nulla più.

Ora, non si tratta di sindacare o di mettere in discussione la nuova prospettiva politica
dell’alleanza di sinistra. Del resto, e coerentemente, parliamo di una coalizione che è governata
da 4 sinistre: quella radicale e massimalista della Schlein, quella populista e demagogica dei 5
stelle di Conte, quella estremista ed ideologica del trio Fratoianni/Bonelli/Salis e quella pan
sindacalista della Cgil di Landini. Il Centro, come ovvio e anche scontato, è del tutto estraneo
rispetto a quella piattaforma politica, culturale, valoriale e programmatica. E non è un caso, di
conseguenza, che la potenziale ‘gamba moderata’ nell’alleanza di sinistra e progressista sia
gestita e pianificata da un ex comunista come Goffredo Bettini in collaborazione con personalità
che gravitano tutti nell’area del Pd. Insomma, l’esatto contrario di quello che è stato il Ppi prima e
la Margherita poi nel tradizionale ed antico campo del centro sinistra.

Per queste ragioni, semplici ma quasi oggettive, il confronto che si intravede in vista delle elezioni
politiche del 2027 non è più tra un centro sinistra e un centro destra. Ma, semmai, e ripeto
legittimamente, quello tra il centro destra e la sinistra. Semprechè nell’attuale coalizione di
governo il Centro e tutto ciò che è riconducibile al pianeta centrista, moderato, liberale e popolare
sappia giocare un ruolo protagonistico e non meramente accessorio rispetto alla leadership
carismatica, rappresentativa e autorevole di Giorgia Meloni. Ma, per restare alla riflessione iniziale,
non c’è alcun dubbio che il profilo politico della futura competizione è destinata a cambiare in
profondità. E, purtroppo, non c’è da stupirsi se la radicalizzazione del conflitto politico e la stessa
polarizzazione ideologica rischiano di diventare non un elemento estemporaneo del confronto tra i
partiti e le rispettive coalizioni ma, semmai, la condizione permanente e strutturale della stessa
competizione fra i due blocchi contrapposti. Per queste ragioni, e oggi più che mai, è
indispensabile che la cosiddetta ed antica ‘politica di centro’ – almeno per chi non la rifiuta quasi
per statuto – giochi ancora la sua partita. Che resta, al di là di ogni altra valutazione politica,
decisiva e determinante per garantire la qualità della nostra democrazia e la credibilità delle
stesse istituzioni democratiche. Nonchè per consolidare una efficace azione di governo.

Cuneo ricorda Marcello Soleri

La manifestazione in ricordo di Marcello Soleri alla Provincia di Cuneo con gli studenti delle scuole superiori della Città. Con Ivana Casale,  Olimpia Soleri, Pier Franco Quaglieni e il presidente del Memoriale degli Alpini in Russia. Un incontro storico che ha unito giovani di scuole diverse nel ricordo dello Statista liberale morto 80 anni fa.

La Reggia di Venaria presenta Fernard Léger dal 27 settembre 

Dal 27 settembre 2025 al primo febbraio 2026 la Reggia di Venaria si prepara ad accogliere negli spazi della Sala delle Arti al primo piano un’importante mostra dal titolo “Fernard Léger!  Yves Klein, Niki de Saint Phalle, Keith Haring”, esposizione che mette in luce il legame tra Fernard Léger (1881-1955) e il movimento dei nuovi realisti, fino ad approdare alla pop art e alle successive avanguardie.
La Reggia di Venaria, dopo un triennio di collaborazioni con la Tate Gallery, rivolge ora il suo sguardo museale alla Francia, attraverso questa esposizione  co-organizzata dal Consorzio delle Residenze Reali Sabaude, insieme a Grand Palais RMN, ai Musées nationaux du XXe siècle des Alpes- Maritimes, in particolare al Musée d’Art Modern et d’Art Contemporaine (MAMAC) di Nizza, che si avvale della collaborazione di Manifesto Expo e MondoMostre.
A curare l’esposizione, costruita sulle collezioni dei musei  francesi  che hanno co-organizzato la mostra, è  stata Anne Doppfer, direttrice dei Musei Nazionali del XX secolo delle Alpi Marittime, con la collaborazione di Rebecca  François del MAMAC di Nizza e di Julie Gutierrez del Musée Léger di Biot.

La mostra rappresenta la terza tappa di un’esposizione che è  stata già  due volte protagonista in Francia.  L’edizione italiana si arricchisce di prestiti ulteriori, tra cui un gruppo di opere di Niki de Saint Phalle provenienti dal MAMAC di Nizza.
Sono più di trenta le opere di Léger in mostra e poste in dialogo con lavori di artisti che, a partire dagli anni Settanta, hanno dato vita a nuove avanguardie sia in Europa sia in America. In particolare l’esposizione si concentra  sul rapporto tra il maestro e il gruppo del Nouveau Réalisme, che venne fondato nel 1960 dal critico Pierre Restany e che andò  via via arricchendosi di artisti quali Arman,  César, Raymond Hains, Yves Klein e Niki de Saint Phalle.
Attraverso l’uso di materiali quotidiani e l’appropriazione poetica della realtà urbana, questi artisti si confrontarono con la società dei consumi.
L’esposizione si sviluppa secondo quattro sezioni tematiche.  La prima è intitolata “I cinque elementi” e sviluppa un’indagine sul dialogo tra colore, natura e modernità.  Già nel 1924 Fernand Léger riconosce il colore come un elemento vitale, al pari dell’acqua e del fuoco. Su questa strada proseguono i nuovi realisti, creando un’arte di gesti in dialogo con natura e società.
La seconda sezione si intitola “La vita degli oggetti” e qui emerge il ruolo centrale dell’oggetto nella ricerca di Léger e dei Nuovi realisti . Nel ’45 Léger afferma che l’oggetto deve diventare protagonista e sostituire il soggetto. Già negli anni Venti l’artista si era allontanato dalla rappresentazione mimetica, aveva liberato forme e colori e conferito agli oggetti un valore artistico autonomo.
La terza sezione intitolata “L’arte è la vita” evidenzia il rapporto di Léger con i cambiamenti sociali del suo tempo. L’artista celebra il dinamismo del mondo moderno, i nuovi stili di vita e il tempo libero che man mano conquistano le classi popolari negli anni Trenta. La stessa visione che troveremo negli anni Sessanta nelle celebri opere Nanas di Niki di Saint Phalle, allegorie ricche di colore che indicano libertà e emancipazione.
Nell’ultima sezione, dal titolo “La bellezza è  ovunque”, Léger affronta, accanto ad opere di pittura da cavalletto, opere decorative  e monumentali pensate per l’architettura,  convinto che il colore possa avere un valore sociale ma anche terapeutico.

Accanto al confronto tra Léger e i nuovi realisti, la mostra indaga in profondità anche il confronto tra l’artista e la street Art degli anni Ottanta,  con esponente  Keith Haring, che trasforma i muri di New York in spazi collettivi, confermando che l’arte non deve essere elitaria, ma accessibile a tutti. Il confronto si arricchisce di un parallelismo con la pop art americana, con artisti come Robert Indiana e May Wilson e le sperimentazioni degli anni Settanta e Ottanta di cui sono protagonisti Keith Haring a New York e Gilbert & George a Londra.

Reggia della Venaria Reale

Sala delle Arti I piano

Da sabato 27 settembre 2025 a domenica 1 febbraio 2026

Mara Martellotta

Benvenuti nella CER Canavesana: un passo concreto verso la transizione energetica

Ieri ad Ozegna, la Comunità Energetica Rinnovabile (CER) Canavesana ha accolto la delegazione francese e valdostana impegnata nel Tour RECROSSES, un percorso in bicicletta che collega le Comunità Energetiche Rinnovabili tra Valle d’Aosta, Piemonte e Savoia, fino ad arrivare a Cuneo e successivamente a Nizza, in un itinerario interamente dedicato alla mobilità sostenibile e alla condivisione di esperienze

L’appuntamento si è aperto con la calorosa accoglienza e il saluto istituzionale del Vice Sindaco di Ozegna Adriano Carpino, che ha portato il benvenuto dell’Amministrazione comunale e ha sottolineato il valore di questa iniziativa per il territorio.

Successivamente, il Consigliere Regionale e Presidente della V Commissione Ambiente, Sergio Bartoli, insieme al Vicepresidente della CER Maichi Cantello, ha illustrato agli ospiti il percorso che ha portato alla nascita della CER Canavesana, fondata come associazione riconosciuta senza scopo di lucro, e le prospettive di sviluppo che si aprono grazie a questa esperienza.

Nel suo intervento, Bartoli ha voluto rimarcare l’importanza di un modello energetico che guarda al futuro: una comunità capace di generare energia pulita, ridurre i costi per famiglie e imprese e rafforzare l’autonomia energetica del Canavese. Ha evidenziato anche il valore delle collaborazioni avviate con la Francia e la Valle d’Aosta, tasselli fondamentali per rafforzare la cooperazione transfrontaliera e inserire la nostra CER in un più ampio quadro europeo.

In questo contesto, è stato firmato il Protocollo di Cooperazione Transfrontaliera tra Comunità Energetiche Rinnovabili, nell’ambito del progetto europeo RECROSSES (Interreg ALCOTRA 2021-2027). L’accordo rappresenta un passo significativo per lo scambio di buone pratiche, la nascita di comunità energetiche transfrontaliere e la condivisione di modelli innovativi.

La CER Canavesana interessa un territorio di 54 km² e circa 4.000 famiglie e punta a soddisfare progressivamente il fabbisogno energetico locale attraverso il fotovoltaico diffuso, la domotica e lo studio di soluzioni basate sulle biomasse, come ha spiegato il Vicepresidente Maichi Cantello.

Un ringraziamento va al Sindaco di Ozegna Federico Pozzo, al Presidente della CER Giovanni Agostino Graziano, ai Sindaci dei Comuni partner – Giosi Boggio (San Giusto Canavese), Fabrizio Ferrarese (Ciconio) e Angelo Marasca (Lusigliè) – e allo stesso Vicepresidente Cantello per il loro costante impegno.

Un ringraziamento particolare anche al Presidente di Envipark Mimmo Portas, che con la sua visione contribuisce al rafforzamento delle CER e della cooperazione transfrontaliera.

La Regione Piemonte, partner attivo del progetto RECROSSES, ha un ruolo fondamentale di coordinamento e sostegno nello sviluppo delle Comunità Energetiche Rinnovabili, attraverso attività di formazione, sportelli informativi, supporto agli enti locali e promozione del network regionale delle CER.

La CER Canavesana nasce per promuovere un modello energetico sostenibile, collaborativo e inclusivo, che renda cittadini e imprese protagonisti della transizione ecologica.

Il passaggio del Tour in bicicletta RECROSSES, da Aosta fino a Cuneo e Nizza, rappresenta un segnale concreto: un modello innovativo che unisce mobilità sostenibile, incontro e scambio di esperienze, rafforzando la dimensione transfrontaliera della cooperazione energetica.

Concludendo, l’incontro di oggi non è stato solo un momento celebrativo, ma una vera e propria tappa di crescita della CER Canavesana, che guarda al futuro con concretezza, ambizione e visione europea.

Lunga vita all’Archivio!

TORINO CITTA’ DELLA RADIO, DEL CINEMA E DELLA TELEVISIONE

Rai Teche inaugura il secondo ciclo di proiezioni di ARCHIVE ALIVE! 2025

Questo autunno riprende la rassegna di eventi Archive Alive!, la serie di incontri organizzata e promossa da Susanna Gianandrea, Responsabile della Mediateca Rai, che fa vivere l’archivio Rai, riportando alla luce materiali audiovisivi che hanno fatto la storia della televisione, e non solo.

Da non perdere l’ultimo appuntamento della rassegna Quattro passi nel delitto:

  • 29 settembre, ore 18: Jacopo Ricca, giornalista per La Repubblica e per la Rai, introduce A che punto è la notte (regia di Nanni Loy, 1994). L’evento è in collaborazione con JOB FILM DAYS 2025. In aderenza alle tematiche del festival, si approfondiranno due tipologie di lavoro legate alle indagini: una basata sulla finzione filmica, attraverso un commissario televisivo e un’altra grazie alla narrazione della reale esperienza di un giornalista investigativo.

Ecco di seguito gli appuntamenti della rassegna autunnale Quattro passi nel mistero:

  • 14 ottobre, ore 18: Franco Pezzini, saggista, introduce Il segno del comando (regia di Daniele D’anza, 1971)

  • 28 ottobre, ore 18: Chiara Meistro, iconografa, introduce La dama dei veleni (regia di Silverio Blasi, 1979)

  • 4 novembre, ore 18: Max Supporta, direttore del TOHorror Film Festival, introduce Il tram – dalla serie antologica La porta sul buio (regia di Sirio Bernadotte, pseudonimo di Dario Argento, 1973)

  • 18 novembre, ore 18: Peppino Ortoleva introduce Jekyll, la miniserie televisiva del 1969 diretta e interpretata da Giorgio Albertazzi.

Palazzo della Radio – via Verdi, 31 Torino

Ad ogni appuntamento verrà proiettato il film scelto.

L’ingresso è sempre gratuito con prenotazione obbligatoria, da effettuare scrivendo a mediateca.torino@rai.it

Archive Alive! è una rassegna che seleziona alcuni importantissimi materiali di repertorio della televisione italiana e li ricontestualizza in chiave contemporanea, grazie all’intervento di professionisti e collaborazioni con enti culturali come Archivissima! e Job Film Days, il festival cinematografico internazionale dedicato alle tematiche del lavoro e dei diritti delle lavoratrici e dei lavoratori.

Questi appuntamenti serali, che registrano un altissimo numero di presenze, offrono ad appassionati di televisione, giovani studenti e curiosi la possibilità di riscoprire piccoli grandi gioielli televisivi italiani.

La mostra fotografica che racconta il giallo, il gotico e il mistero

Inaugurata il 4 febbraio 2025 e prolungata fino a dicembre, la mostra fotografica e video allestita nei locali della Mediateca ancora visibile gratuitamente è un viaggio in uno dei generi televisivi più apprezzati in Italia. L’allestimento è stato realizzato da Susanna Gianandrea, la scenografia da Rita Santin di Direzione produzione Rai.

Il percorso della mostra copre varie sale, divise in base a tematiche narrative, soggetti e generi. Tra le mura della Mediateca ci si perde tra fotografie che sono dei veri e propri reperti storici: Dario Argento e Daria Nicolodi sul set di Aspetterò (1978), Carlo Emilio Gadda che esce (o entra) dalla Direzione Generale Rai, o ancora Franco Volpi e Monica Vitti ne Il tunnel (1958). Un’intera sezione è dedicata alle donne nel giallo, partendo da Laura Storm, la prima investigatrice della televisione italiana.

Inoltre, è disponibile (ri)vedere la mostra nel suo allestimento originario di Roma (2020) nel Virtual Tour disponibile al seguente link: https://www.teche.rai.it/sulle-tracce-del-crimine-viaggio-nel-giallo-e-nero-rai/

All’ingresso della mediateca, in corrispondenza dello schermo in cui scorrono video di repertorio, è possibile consultare il catalogo Sulle tracce del crimine, edito da Rai Libri e con saggi di professionisti come Aldo Grasso e Luca Barra.

La mostra fotografica di Rai Teche sul mistero e sul crimine della televisione italiano è una chicca da non perdere per chiunque voglia immergersi nella storia, nelle storie e nei set che hanno reso questo genere uno dei più proficui del palinsesto del servizio pubblico.
Dedicare per tempo per osservare, riscoprire e ricordare persone e racconti che appartengono al nostro passato, al nostro presente e sono le basi del nostro futuro è una scelta di cui non ci si può pentire.

Beatrice Pezzella

“Premio Lattes Grinzane” XV Edizione

Si avvicina, a lenti ma costruttivi passi, la cerimonia di premiazione ad Alba alla presenza dei cinque finalisti

Da giovedì 25 settembre, le prenotazioni per partecipare alla cerimonia

Alba (Cuneo)

Manca poco meno di un mese, ma la “macchina organizzativa” del “Premio Lattes Grinzane” (il riconoscimento internazionale intitolato all’indimenticato Mario Lattes, scrittore editore, fra i più fini intellettuali del secolo scorso, organizzato dalla “Fondazione Bottari Lattes” di Monforte d’Alba e dedicato ai migliori libri di “Narrativa” pubblicati nell’ultimo anno) è ormai da tempo accesa a pieni giri, per arrivare, con tutto (come sempre) in ordine, al fatidico sabato 11 ottobre, allorché al Teatro Sociale “G. Busca” di Alba verrà annunciato il nome del vincitore o della vincitrice della XV Edizione del “Premio”, espressamente voluto da Caterina Bottari Lattes, in memoria del grande marito. A comporre la cinquina finalista sono quest’anno tre scrittori e due scrittrici, un solo italiano. I loro nomi: Mathieu Belezi – nato a Limoges, ma oggi residente fra Roma e Parigi – con “Attaccare la terra e il sole” (“Gramma Feltrinelli”, traduzione di Maria Baiocchi), la scrittrice  e regista teatrale tedesca Jenny Erpenbeck con “Kairos” (“Sellerio”, traduzione di Ada Vigliani), lo scrittore irlandese Paul Lynch con “Il canto del profeta” (“66thand2nd”, traduzione di Riccardo Duranti), la cilena Alia Trabucco Zeràn con “Pulita” (“Sur”, traduzione di Gina Maneri) e il fiorentino Sandro Veronesi con “Settembre nero” (“La Nave di Teseo”).

Contestualmente alla cerimonia di premiazione, all’autrice etiope Maaza Mengiste verrà conferito il “Premio Speciale Lattes Grinzane”, attribuito in ogni edizione a un’autrice o a un autore internazionale di fama riconosciuta a livello mondiale e che nel corso del tempo abbia ricevuto un condiviso apprezzamento di critica e di pubblico. Nata ad Addis Abeba nel 1971, a soli tre anni, nel 1974 Maaza fu costretta con la famiglia a lasciare la sua terra, a seguito del colpo di Stato orchestrato da Menghistu Hailè Mariàm contro l’imperatore Hailé Selassié I, al potere dal 1930. Numerosi i suoi spostamenti da Lagos, in Nigeria, a Nairobi, in Kenya e infine a New York, dove studia “Scrittura creativa” all’ Università de “La Grande Mela” e dove a tutt’oggi vive. Fra i vari Premi conseguiti, è stata nominata “New Literary Idol” dalla Rivista “New York Magazine” e nel 2021 con il libro “Il re ombra” (dedicato alle donne che si ribellarono a Mussolini) ha vinto il Premio “Gregor von Rezzori” di Firenze ed è stata finalista all’“International Booker Prize” nel Regno Unito. Sarà quindi una grande e davvero attesa presenza, quella della scrittrice d’origine etiope alla cerimonia di premiazione al “Busca” di Alba, per la quale – attenzione! – il pubblico potrà prenotarsi a partire da giovedì 25 settembre, tramite il sito www.fondazionebottarilattes.it. L’appuntamento sarà anche trasmesso in “diretta streaming” sul sito e sui canali social della “Fondazione Bottari Lattes”.

Domenica 12 ottobre, invece, per il secondo anno si rinnova la collaborazione tra la “Fondazione” e la Rassegna “Cervo in Blu d’inchiostro”, appuntamento che dal 2012 porta i grandi protagonisti della Letteratura Contemporanea nello splendido borgo di Cervo (Imperia): al “Castello dei Clavesana” il finalista francese Mathieu Belezi sarà in dialogo con Walter Scavello, docente di Inglese del “Liceo Cassini” di Sanremo, e con Francesca Rotta Gentile, curatrice della rassegna. Gli intermezzi musicali saranno a cura della cantante e pianista Ines Aliprandi.

Come sempre a determinare i romanzi finalisti e il “Premio Speciale”, è stata una “Giuria Tecnica”, presieduta per questa edizione dalla giornalista, scrittrice e conduttrice radiofonica Loredana Lipperini, cui s’affiancheranno i 400 studenti e studentesse delle “Giurie Scolastiche”, ancora oggi impegnati nella lettura delle opere finaliste per individuare l’opera vincitrice di quest’anno.

Nella mattinata di sabato 11 ottobre, i ragazzi avranno l’opportunità di incontrare i cinque finalisti in un appuntamento a loro dedicato al “Castello di Grinzane Cavour”. In totale sono 25 gli “Istituti Superiori” coinvolti, sparsi in ogni parte d’Italia e per la prima volta anche in Perù, con l’adesione del Colegio Italiano “Antonio Raimondi” di Lima. Fra i 25 prescelti, tre sono in provincia di Cuneo e due i torinesi: il Liceo Classico e Linguistico “Vincenzo Gioberti” di Torino e il Liceo Scientifico Linguistico e di Scienze Umane “Charles Darwin” di Rivoli (Torino). Sottolinea, circa la scelta della cinquina finalista, la presidente Loredana Lipperini“Le opere ammesse in finale raccontano storie che vanno in controtendenza rispetto al filone sempre più ossessivo dell’autonarrazione, opere che grazie alla letteratura riportano la memoria, la Storia (anche trasfigurata nel futuro), le questioni sociali all’attenzione di tutti. Una cinquina preziosa e importante, che dimostra come le possibilità della scrittura siano ancora infinite, e non solo limitate al rispecchiamento del sé”.

Per info: “Fondazione Bottari Lattes” via G. Marconi 16, Monforte d’Alba (Cuneo): tel. 0173/789282 o www.fondazionebottarilattes.it

Gianni Milani

Nelle foto: Cover cinquina finalista e Maaza Mengiste; Mathieu Belezi (Credits Elliott Verdier)