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Antichi Stati di Savoia, a settembre il rinnovo dei voti di Superga

SABATO 9 SETTEMBRE CONVEGNO A SAN FILIPPO NERI SUL TEMA “TORINO 1706-2023: LA FESTA DEL RINNOVO DEI VOTI GIA’ FESTA NAZIONALE DEGLI STATI DI SAVOIA – ASPETTI STORICI, MILITARI E RELIGIOSI”

DOMENICA 10 SETTEMBRE TRADIZIONALE FESTA DEL RINNOVO DEI VOTI ALLA BASILICA DI SUPERGA CON LA SFILATA DEI GRUPPI STORICI, LA SANTA MESSA, L’OMAGGIO ALLE TOMBE REALI

Torna anche quest’anno a Torino l’ormai tradizionale appuntamento con la cerimonia del “Rinnovo dei voti” di Superga e “Festa nazionale degli antichi Stati di Savoia”, una duplice ricorrenza che ricorda la liberazione dell’allora capitale sabauda dall’assedio franco-spagnolo del 1706 e rinnova il voto religioso con cui il duca di Savoia (poi re) Vittorio Amedeo II si impegnò edificare una grande chiesa in onore della Madonna, la futura Basilica di Superga.

L’importante avvenimento, promosso dalla delegazione “Piemonte e Stati di Savoia” del movimento culturale “Croce Reale – Rinnovamento nella Tradizione” con il sostegno della Presidenza del Consiglio Regionale del Piemonte e la collaborazione della direzione della Basilica di Superga, affidata alla comunità religiosa del SERMIG (Servizio Missionario Giovani) di Torino, avrà inizio sabato 9 settembre, presso la sala oratoriana della chiesa di San Filippo Neri, nel cuore della Torino sabauda, con il convegno sul tema “Torino 1706-2023: la festa del Rinnovo dei voti già festa nazionale degli Stati di Savoia – aspetti storici, militari e religiosi”.

L’incontro, in programma a partire dalle ore 16.30, sarà preceduto dai saluti di Fabrizio Giampaolo Nucera, presidente del movimento culturale “Croce Reale – Rinnovamento nella Tradizione”, e dall’introduzione storica a cura di Paolo Barosso, e vedrà la partecipazione di quattro esperti relatori: Alessia Maria Giorda, Referente della Valorizzazione del Patrimonio Artistico e Storico del Museo e della Residenza Sabauda di Rivoli, che interverrà sul tema “La Fojada, vardé bin, i lass-roma pa pijé Turin. Storie torinesi durante l’Assedio di Torino del 1706”; Eugenio Garoglio, formatosi presso il dipartimento di Studi Storici dell’Università di Torino, cultore di storia militare e armi antiche e oplologo per il Ministero della Cultura, che parlerà di “L’eclissi del Re Sole. L’assedio di Torino del 1706”; Pier Giuseppe Menietti, studioso e ricercatore, collaboratore volontario del Museo «Pietro Micca e dell’Assedio di Torino del 1706», che illustrerà al pubblico la figura e le opere del beato Sebastiano Valfrè con una relazione dal titolo “Padre Bastiano nella città assediata”; infine padre Simon Parada, che concluderà l’incontro focalizzandosi sulle vicende storiche e religiose della “Confederazione dell’oratorio di San Filippo Neri”.

Il programma della giornata di sabato prevede anche un’iniziativa all’insegna della convivialità con la cena in bianco organizzata a Pianezza (To) dalla Pro Loco a partire dalle ore 19.30 e allietata dall’accompagnamento musicale della fisorchestra che eseguirà brani dedicati.

La manifestazione entrerà poi nel vivo domenica 10 settembre sul colle di Superga dove alle ore 9.30 avrà inizio la tradizionale Festa del Rinnovo dei Voti con la sfilata dei gruppi storici in costumi d’epoca seguita alle ore 11.30 dalla celebrazione della Santa Messaall’interno della basilica e alle ore 12.15 dall’omaggio alla Beata Vergine delle Grazie e atto del Rinnovo dei voti. La cerimonia si concluderà alle ore 13 con la discesa alle Tombe Reali e l’omaggio agli esponenti della dinastia sabauda.

Sempre nell’ambito della cerimonia del Rinnovo dei voti e della Festa nazionale degli antichi Stati di Savoia, si terrà sabato 23 settembre alle ore 11, presso la Real chiesa di San Lorenzo, nella centrale piazza Castello a Torino, la seconda edizione del tradizionale concerto “Festival sabaudo di musica sacra”.

L’evento di Superga perpetua la memoria del voto fatto dal duca Vittorio Amedeo II per la liberazione della capitale sabauda dall’assedio del 1706: salito il 2 settembre, in compagnia del cugino principe Eugenio, sulla cima del colle, punto di osservazione ideale per concertare il piano di battaglia, il duca Vittorio Amedeo II, come racconta la tradizione, si raccolse in preghiera dinnanzi all’effigie della Madonna nel piccolo oratorio di Santa Maria sub pèrgolam, implorandone l’intercessione e promettendo di far edificare sulla vetta della colle una grande chiesa dedicata alla Vergine, che avrebbe poi visto la luce a partire dal 1717 con la posa della prima pietra della grandiosa Basilica di Superga, frutto dell’ingegno dell’architetto messinese Filippo Juvarra.

Sempre nel quadro delle celebrazioni legate al Rinnovo dei voti e Festa nazionale degli antichi Stati di Savoia, è in programma nella giornata di sabato 23 settembre, con inizio alle ore 11, la seconda edizione del tradizionale concerto “Festival sabaudo di musica sacra”, che andrà in scena nella splendida cornice barocca della Real Chiesa di San Lorenzo, nella centrale piazza Castello.

L’evento del “Rinnovo dei voti” e “Festa nazionale degli antichi Stati di Savoia” si collega alla vittoria conseguita il 7 settembre 1706 dall’esercito austro-sabaudo, guidato dal duca Vittorio Amedeo II di Savoia e dal cugino, principe Eugenio di Savoia-Soissons, contro l’armata franco-ispanica, forte di 45.000 soldati, che dal mese di maggio cingeva d’assedio la città di Torino, capitale degli Stati di Savoia, nel quadro del conflitto di portata europea conosciuto come “Guerra di Successione Spagnola” (1701-1714).

Il lungo assedio, segnato da continui bombardamenti sulla città con palle di pietra e bombe incendiarie, ebbe termine con la battaglia del 7 settembre, che obbligò i franco-ispanici alla ritirata: negli anni successivi alla grande impresa si affermò, a Torino e nell’intero territorio degli Stati Sabaudi, la consuetudine di celebrare la ricorrenza della vittoria e della liberazione dall’assedio come una grande festa nazionale, e questa gloriosa tradizione, interrotta per un lungo periodo, è stata in tempi recenti riportata in auge, coinvolgendo gruppi e delegazioni provenienti da tutte le province storiche degli antichi Stati, in particolare Nizza e Savoia.

RINNOVO DEI VOTI DI SUPERGA E FESTA DEGLI STATI DI SAVOIA

Per informazioni sull’evento e prenotazioni scrivere a: superga1706@gmail.com

Merlo: “Bene Renzi, avanti con il Centro. Decisivo il ruolo dei Popolari”

“Finalmente decolla il Centro e, soprattutto, ‘la politica di Centro’. È l’unico progetto politico,
questo, in grado di mettere in discussione quel ‘bipolarismo selvaggio’ che da ormai troppo
tempo caratterizza il sistema politico italiano. Un Centro che non può che essere popolare,
plurale, riformista e di governo. Come ovvio, e persin quasi scontato, un progetto che non ha
nulla a che vedere con il polo a cui pensa Calenda, cioè una sorta di Pri in miniatura alleato con
ciò che resta dei radicali. Un progetto, invece, quello a cui pensa Matteo Renzi, che vede
l’apporto di tutti quei movimenti e forze che perseguono l’obiettivo di ricostruire un vero Centro
politico nel nostro paese. Un Centro che, com’è altrettanto ovvio, deve avere l’appoggio decisivo
e determinante dei cattolici popolari, democratici e sociali, oggi sostanzialmente ai margini ed
irrilevanti nella politica italiana”.

Giorgio Merlo, Dirigente nazionale “Tempi Nuovi-Popolari uniti”.

Migrazione del Piviere, area interdetta nel Gran Bosco di Salbertrand

Anche quest’anno, dal 20 agosto al 15 settembre, nel Parco del Gran Bosco di Salbertrand, sarà interdetta al pubblico (con particolare riferimento all’attività video fotografica) l’area in prossimità del rifugio Casa Assietta Jack Canali.

Lo spazio, opportunamente delimitato con apposite tabelle di segnalazione, ha l’obbiettivo di tutelare un importante sito di sosta durante la migrazione post riproduttiva di numerosi individui di Piviere tortolino Charadrius morinellus, specie inserita nell’allegato I della direttiva “Uccelli” 79/498/CE.

https://www.parchialpicozie.it/news/detail/17-08-2023-istituita-area-di-tutela-temporanea-per-la-sosta-del-piviere-tortolino/
Sauze d’Oulx Ufficio del Turismo
Pragelato Ufficio del Turismo
Sestriere Ufficio del Turismo
Rifugio Assietta

La cotoletta “La Piemontese” sempre più conosciuta

Giachino: “Rilancia la produzione dei nostri formaggi e la produzione della nostra carne più pregiata” 

Caro Direttore,
Uno degli obiettivi che mi ero posto con il lancio della “Cotoletta La Piemontese” si sta realizzando gradualmente. Il fatto che il Ristorante POLLASTRINI abbia inserito nel Menu la Cotoletta La Piemontese con la Toma della Valle di Lanzo ha scatenato le rimostranze del Sindaco di Pragelato, Giorgio Merlo, e di alcuni clienti che hanno richiesto la Toma della Val Chisone e qui l’inghippo. Nei negozi di formaggi così come nei supermercati vi sono solo alcuni tipi di TOME, da quella di Lanzo a quella di Bra a quella del Moncenisio. A Bardonecchia oggi ho gustato la Cotoletta con la Toma della Val Susa ma se avessi richiesto la Toma della Val Pellice non l’avrei trovata.
Contemporaneamente la Pro loco di Caselle sotto l’invito del Sindaco giovedì sera ha presentato ai giornali locali la Cotoletta La Piemontese con la Toma della Valle di Lanzo. I produttori della Toma di Lanzo si sono presentati con una forma e con un manifesto che evidenzia l’abbinata cotoletta piemontese con la Toma di Lanzo. Alla serata hanno prese parte anche alcuni produttori locali di carne di razza piemontese .
Giovedì prossimo da POLLASTRINI si potranno gustare la cotoletta con la Toma del Moncenisio e con la Toma della Valle di Lanzo.
A Settembre a Pragelato sotto la spinta del Sindaco e della Assessore Morra si terrà la Festa della Cotoletta La Piemontese.
Cosicché mia figlia che si occupa di marketing e comunicazione simpaticamente ha rinfacciato a me e a Merlo di essere passati dalla Festa della Amicizia alla Festa della Cotoletta, La Piemontese. Sarà. Quel che è certo è a sole 2 settimane dal Lancio della Cotoletta La Piemontese l’interesse dei produttori di formaggi e di carne si è risvegliato e la curiosità del pubblico e da sottolineare. Su Google se digitate Toma della Valle di Lanzo o della Val Susa viene fuori Bartolomeo GIACHINO .
Siamo sulla strada giusta spingere questo nuovo Piatto della Cucine Piemontese che usa come materia prima la carne di razza piemontese e una delle TOME delle nostre Valli aiuterà il rilancio dei nostri formaggi , aiuterà gli alpeggi che li producono e aiuterà i produttori di carne. E alla fine siccome tutto fa PIL il nuovo piatto che rimpiango di non aver presentato prima aiuterà la crescita delle economia del Piemonte è il lavoro.
Mino GIACHINO

La Polizia di Stato annuncia l’avvio delle vendite del Calendario 2024

Giornata Mondiale della fotografia 

Il calendario istituzionale è uno tra i progetti editoriali più rappresentativi dell’attività di comunicazione della Polizia di Stato, coniugando il racconto per immagini dell’attività operativa con la bellezza degli scenari naturali ed artistici che vengono scelti di volta in volta come “sfondo” dei poliziotti al lavoro. Senza dimenticare le finalità solidali, da sempre legate all’aiuto a bambini meno fortunati ed alle loro famiglie.

Negli ultimi anni il calendario è stato realizzato da diverse categorie di autori: fotografi molto celebri, fotoreporter di fama internazionale, fumettisti e poliziotti-fotografi. Per il calendario 2024 la Polizia di Stato ha scelto il fotografo Massimo Sestini, vincitore nel 2015 del prestigioso premio World Press Photo, a cui è stata affidata la realizzazione di dodici spettacolari fotografie che accompagneranno i mesi del prossimo anno che avranno come sfondo paesaggi mozzafiato e scorci suggestivi tra i più belli d’Italia

Chiunque potrà prenotare il calendario da parete (costo 8 euro) e il calendario da tavolo (costo 6 euro), entro il prossimo 21 settembre, effettuando un versamento sul conto corrente postale nr. 745000, intestato a “Comitato Italiano per l’Unicef”. Sul bollettino dovrà essere indicata la causale “Calendario della Polizia di Stato 2024 per il progetto “Nigeria – Per ogni bambino e bambina: un futuro” per migliorare l’accesso all’istruzione, garantire la sicurezza delle scuole e ampliare le infrastrutture scolastiche di quel paese. Copia dell’attestazione di versamento dovrà poi essere presentata all’Ufficio Relazioni con il Pubblico della Questura competente.

Tutte le informazioni sull’acquisto del calendario sono riportate sul sito della Polizia di Stato www.poliziadistato.it.

Castellamonte, torna la mostra della ceramica

Da sabato 19 agosto

 

L’Amministrazione Comunale, insieme al curatore Giuseppe Bertero, già responsabile delle precedenti mostre, ha stabilito di dedicare la sessantaduesima edizione della Mostra della Ceramica alla Città di Faenza, a tutti i nostri amici faentini e a quelli dell’intera l’Emilia e Romagna colpiti dalla recente, devastante e tragica alluvione. Un atto dovuto come concreto segno di solidarietà.

La Città di Castellamonte, il Canavese, la Città Metropolitana di Torino e la Regione Piemonte attendono ogni anno, con grande curiosità e interesse questa Mostra della Ceramica, una manifestazione unica nel suo genere, caratterizzata da molteplici ed articolate esposizioni distribuite su tutto il territorio. Esposizioni che spaziano dalle famose stufe in ceramica, passando dalla scultura e dal design per arrivare all’artigianato tradizionale.

Fra le molte iniziative si torna a proporre il progetto “ritorno alla rotonda antonelliana” che nelle passate edizioni ha riscosso un grandissimo successo durante tutto il periodo dell’esposizione ma anche ben oltre il termine della mostra. In questo spazio suggestivo è prevista l’esposizione di grandi e medie opere realizzate dagli artisti di Castellamonte, Faenza, della “Baia della Ceramica” (Savona, Albissola Marina, Albisola Superiore e Celle Ligure), Lucca, Roma, Montelupo Fiorentino e dalla Francia. Un’occasione prestigiosa per gettare uno “sguardo” aggiornato sulla contemporaneità della scultura in ceramica.

Fra le arcate del Palazzo Antonelli, sede del Comune, saranno esposte le famose stufe di Castellamonte sia quelle della tradizione che quelle contemporanee di squisita fattura e sempre più famose nel mondo, che si confermano uno dei simboli della Città.

Al piano terra del prestigioso Palazzo Botton, recentemente restaurato, la mostra si apre con una particolare dedica a “Castellamonte: terra, arte, vita”. Per l’arte un particolare omaggio è rivolto ad un artista molto noto ed ammirato, Angelo Pusterla, le cui opere riprendono il tema della terracotta nel suo naturale colore appena ravvivato da patinature trasparenti.

Su questo stesso piano è allestita la mostra delle opere selezionate per il concorso internazionale “ceramics in love 2023”. Il concorso, che giunge quest’anno alla sua quinta edizione, raccoglie un insieme di opere di grandissimo interesse estetico, 130 il numero delle opere provenienti dall’Italia e da ben 22 diverse nazioni del mondo.

Fin dalle sue origini il concorso si è posto l’obiettivo di accogliere e consentire ad un nutrito numero di artisti italiani e stranieri di poter mostrare la loro creatività sulla ribalta del prestigioso palcoscenico della Mostra di Castellamonte.

Al piano nobile del Palazzo Botton, è allestita la mostra dell’artista faentino Mirco Denicolò con le sue particolarissime “ceramiche” frutto del suo soggiorno a Castellamonte. Le opere sono commentate da 16 disegni. Nella medesima sala anche le opere degli studenti del Liceo Artistico Statale “Felice “Faccio” realizzate durante uno stage condotto dallo stesso Mirco Denicolò insieme ai docenti della sezione design della ceramica nell’anno scolastico 2019/2020.

Sul medesimo piano si trova la mostra omaggio al Marocco, alla sua splendida e sfavillante ceramica. Un omaggio caldeggiato dall’Amministrazione della Città, con il patrocinio dell’Ambasciata del Marocco a Roma dal suo Ambasciatore S.E. Youssef BALLA. Un omaggio rivolto alla numerosa comunità marocchina presente sul territorio castellamontese e canavesano.

Ancora al piano nobile:

Nell’ambito della collaborazione nata fra le Tre terre Canavesane e la città di Matera, l’installazione di Damiana Spoto e Raffaele Pentasuglia  “Attraversamento meridiano”.

Un’opera dal carattere fortemente identitario della Basilicata, pensata per evocare il concetto di ponte. Una terra attraversata ogni anno da grandi carovane di mucche podoliche che collegano territori molto diversicome i calanchi o l’altopiano della Murgia che richiamano paesaggi nordafricani. Le stampe dei tessuti racconteranno di questo territorio e dei suoi cambiamenti insieme ai bovini grandi e bianchi che lo attraversano. Sculture in terraglia terracotta patinata e teli in fibra di latte stampati.

La scuola di Castellamonte dall’infanzia al liceo artistico sarà presente con i lavori in ceramica realizzati dai bambini e dagli studenti delle diverse classi con la terra rossa che tanto identifica il nostro territorio.

Al secondo piano del Centro Congressi Piero Martinetti, sarà ospitata la Collezione permanente delle “ceramiche sonore”, ovvero i fischietti in terracotta provenienti da tutte le parti del mondo raccolti dal grande ceramista Mario Giani noto a tutti come CLIZIA e da lui donati alla città. Nella medesima Collezione sono esposti altresì i fischietti del primo concorso “Ceramiche Sonore”2022.

Nella stessa sede espositiva faranno bella mostra i fischietti in terracotta del recente concorso “Ceramiche sonore” 2023, con opere provenienti da tutta Italia e anche dalla Polonia, 50 gli artisti con ottanta opere.

Al primo piano è esposto l’ampio e articolato progetto di restyling della rotonda antonelliana realizzato dagli studenti della Facoltà di architettura di Torino, già allievi del Liceo Artistico Statale “Renato Cottini”. Un progetto volto al futuro per una maggior fruibilità dello spazio visto soprattutto come luogo d’incontro, ma anche per sostare all’ombra degli alberi e ammirare opere d’arte.

Al piano terra del Centro Congressi Martinetti, come buona consuetudine, il CNA propone le sue ceramiche da “indossare”.

Per questa 62aEdizione della Mostra il manifesto è stato creato da Guglielmo Marthyn con immagini molto colorate e fluttuanti nello spazio.

Anche per l’edizione di quest’anno sono confermati i punti espositivi privati che da sempre accompagnano il percorso ufficiale della mostra.

La storica Fornace Pagliero 1814 vede tra le sue mura la presenza della mostra Kéramos della Galleria Gulli di Savona, una personale dell’artista Nino Ventura e un’esposizione delle opere dell’Associazione Artisti della Ceramica in Castellamonte.

Al Cantiere delle Arti si potranno ammirare le ceramiche artistiche di Sandra Baruzzi, Guglielmo Marthyne Davide Quagliolo, raccolte nelle collezioni “Sussurro della Terra” e “Sinfonie”.

La Casa della Musica ospita invece una personale di Brenno Pesci, dal titolo “Musicanti”.

Saranno ovviamente aperte e visitabili le aziende e le botteghe dei ceramisti castellamontesi, quali la ditta “La Castellamonte” di Roberto Perino, le “Ceramiche Castellamonte” di Elisa Giampietro, le “Ceramiche Camerlo”, di Corrado Camerlo e le “Ceramiche Grandinetti”, di Maurizio Grandinetti, luoghi dove si potranno approfondire le tecniche di realizzazione dei manufatti in ceramica e acquistare oggetti e opere dalle più svariate fattezze.

LA 62MOSTRA DELLA CERAMICA DI CASTELLAMONTE SARÀ INAUGURATA SABATO 19 AGOSTO ALLE ORE 17 IN PIAZZA MARTIRI DELLA LIBERTÀ.

Orari della mostra dal martedì al venerdì ore 16, 00 – 20,00; sabato e domenica dalle ore 10,00 alle 20,00. Ingresso libero.

MANIFESTAZIONI COLLATERALI ALLA MOSTRA 2023

Come per la precedente edizione, nei giorni prefestivi e festivi, è prevista una navetta per un sopralluogo ai suggestivi “castelletti”, da dove si ricava la famosa argilla rossa di Castellamonte.

Ad arricchire la rassegna ceramica vi saranno molteplici iniziative di intrattenimento, che l’Amministrazione e le associazioni locali offriranno ai visitatori e ai loro concittadini per far vivere al meglio l’evento mostra e per valorizzare tutto il territorio.

Prima donna salvata con la Medicina di genere al Centro CardioDionna del Mauriziano di Torino

La Medicina di genere può salvare la vita. E’ la prima donna ad essere stata salvata grazie al neonato Centro Cardiodonna dell’ospedale Mauriziano di Torino. La paziente è stata sottoposta ad una coronarografia con intervento di angioplastica, che era stata indicata come necessaria e salvavita al momento della visita. La donna, di 41 anni della provincia di Torino, diabetica e dislipidemica, era stata visitata presso l’ambulatorio CardioDonna del Mauriziano dopo numerosi anni durante i quali era stata definita “asmatica”. La sintomatologia di mancanza di respiro era peggiorata a tal punto da impedirle il riposo notturno e costringerla seduta di notte. Eppure alla visita pneumologica non era risultato nulla ed era stata invitata a “dimagrire”. Invece la visita effettuata dalla dottoressa Barbara Mabritto nell’ambito del progetto CardioDonna, che fa capo alla Cardiologia del Mauriziano (diretta dal dottor Giuseppe Musumeci), ha evidenziato sia alterazioni elettrocardiografiche sia una severa disfunzione cardiaca con una frazione di eiezione all’ecocardiogramma del 25%.
Insomma si è evidenziata una grave malattia coronarica che è stata giudicata non trattabile chirurgicamente per l’esile calibro delle coronarie, diffusamente e criticamente malate.
La coronarografia salvavita è stata effettuata ieri dalla dottoressa Tiziana Claudia Aranzulla con un’équipe completamente al femminile, composta dalle infermiere Luisa Tenerelli ed Alice Marangon e dal tecnico di radiologia Federica Fenoglio. La dottoressa Aranzulla ha quindi eseguito un’angioplastica con impianto di tre stent sull’arteria discendente anteriore, l’arteria principale del cuore. La paziente sarà seguita sempre nell’ambito del progetto CardioDonna con visite di follow-up e verrà monitorato il miglioramento auspicato della funzione cardiaca e completata la rivascolarizzazione.
La paziente, essendo timidissima, ha dichiarato che la possibilità di avere un’équipe tutta al femminile l’ha rassicurata nell’intraprendere questa esperienza, pur essendo consapevole che i medici sono validi indipendentemente dal genere e che in caso di bisogno si deve proseguire l’iter diagnostico-terapeutico anche al di fuori del Progetto, che però offre una coccola in più a chi come lei è molto timida.
Il Progetto CardioDonna, nato al Mauriziano sotto l’egida della Fondazione Mauriziana, è stato fortemente voluto dalla Presidente Andreana Bossola e pienamente sostenuto dalla Direzione generale (dottor Maurizio Dall’Acqua) e sanitaria (dottoressa Maria Carmen Azzolina. Viene condotto presso la divisione di Cardiologia dell’ospedale Mauriziano (diretta dal dottor Giuseppe Musumeci) e ha come responsabile della parte clinica la dottoressa Mabritto e della parte interventistica la dottoressa Aranzulla. Un Centro di cardiologhe donne dedicato alle donne e alle loro cardiopatie. Offre un percorso specificamente dedicato alle giovani donne in età fertile nella fascia di età dai 30 ai 50 anni. Il Centro sarà gestito da medici ed infermiere donne in modo da garantire l’ascolto da parte di donne e la dovuta sensibilità e riservatezza nell’esecuzione di esami e procedure che implichino la nudità del torace. Le donne tra i 30 e i 50 anni, proprio quelle che non vengono generalmente considerate pazienti cardiologiche, possono avvalersi della visita cardiologica, dell’ecocardiogramma e, se necessario come in questo caso, di procedure interventistiche. Già numerose donne hanno beneficiato della visita per individuare problemi non diagnosticati, come il caso di una paziente di 30 anni, ipertesa dall’età di 14, cui è stata adesso diagnosticata una coartazione aortica. Tutto sempre in un ambiente rispettoso della privacy e della delicatezza della donna, che viene curata da altre donne esperte nel settore.
Al di là dell’attenzione alla sensibilità individuale emerge ancora una volta come la diagnosi di cardiopatia nelle giovani donne sia tardiva e spesso i sintomi siano etichettati con altre patologie, esponendo a gravi rischi le pazienti. Ora la paziente appena operata è salva.

La Guardia di Finanza controlla i prezzi della benzina nei distributori di Torino

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Nella prima metà di agosto sono stati eseguiti numerosi controlli dal Gruppo Torino della Guardia di finanza presso 60 impianti di rifornimento del Piemonte, in particolare a Torino. Sui benzinai delle autostrade, una ventina, sono emerse irregolarità.

Tra queste sono state rilevate violazioni sulla mancata parità del costo della benzina e del gasolio rispetto ai prezzi della pompa. È stata poi riscontrata l’assenza dell’  indicazione del prezzo medio della benzina sui tabelloni  all’entrata delle aree di servizio, che è obbligatorio. I controlli proseguiranno  anche nei prossimi giorni.

Ad Andora “Diario italiano” e un ricordo di Beppe Sangiorgio

Lunedì 21 agosto alle ore 21,30 ad Andora nell’Anfiteatro dei Giardini di Palazzo Tagliaferro, Largo Milano , per il ciclo “Sguardi laterali”, avrà luogo la presentazione dell’ultimo libro di Pier Franco Quaglieni “Diario italiano. Figure del nostro tempo”, Pedrini Edizioni 2023. Interverranno Maria Luisa Alberico e Bruna Bertolo. Introduzione e coordinamento  di Christine Enrile.
L’incontro sarà anche occasione per presentare il libro “Torino. Declino e rilancio”, raccolta degli articoli del giornalista Giuseppe Sangiorgio su “La Stampa” a cura di Luciana Ponsetto Sangiorgio.

Ondata di calore sul Piemonte, temperature vicine ai 40 gradi

Lo scenario meteorologico europeo è caratterizzato da un’alta pressione di matrice africana in fase di espansione verso l’Europa centro-occidentale; la struttura anticiclonica posizionerà i suoi massimi barici a ovest dell’arco alpino tra il pomeriggio di domenica e la mattinata di lunedì. Pertanto, prevede l’agenzia Arpa, sul Piemonte ci saranno condizioni di tempo soleggiato con annuvolamenti limitati ai rilievi nelle ore centrali della giornata. Sono previste temperature elevate su zone pianeggianti e appenniniche; oggi, sabato,  il caldo sarà rilevante su Astigiano e Aalessandrino e nei giorni successivi su quasi tutti i settori pianeggianti piemontesi. Sensibile anomalia termica positiva anche sulle Alpi, con zero termico in graduale rialzo fino a 5000 m.

Il picco dell’ondata di calore è previsto tra domenica e lunedì, quando la media delle temperature massime in pianura sarà attorno ai 34°C, con locali valori sui 38-39°C. Anche per buona parte della prossima settimana le temperature dovrebbero essere sopra la norma; è previsto che nell’ultimo fine settimana di agosto si potrà assistere a una diminuzione dei valori termici, ma la previsione dovrà essere confermata nei prossimi giorni.