Questa mattina una decina di attivisti di Ultima generazione ha bloccato con un sit in in mezzo alle corsie l’autostrada Torino-Milano all’imbocco di corso Giulio Cesare a Torino. Hanno occupato carreggiate alzando uno striscione con la scritta ‘Fondo riparazione’. Il traffico dell’ora di punta è stato stravolto e gli automobilisti hanno lanciato epiteti irripetibili nei confronti dei manifestanti.
Trovato morto nei boschi cercatore di funghi
Un uomo di 76 anni era scomparso ieri pomeriggio nei boschi tra Rocca e Vauda Canavese. Era uscito per cercare funghi ma non era più rientrato a casa, a Corio Canavese.
Verso sera è scattato l’allarme del Soccorso Alpino. L’uomo purtroppo è stato trovato senza vita, probabilmente a causa di un malore.
Accadde oggi calcio
Il mondo del calcio è ricco di storie calcistiche dove approdano giocatori dotati tecnicamente ma meteore,nel senso che sono durati talmente poco che nessuno si ricorda di loro.Esiste un’altra categoria,quella dei giovani calciatori bravi ma che smettono di giocare per gravi infortuni che costringono loro a chiudere la breve carriera pedatoria.
Il 19 ottobre del 1976 è unadi quelle date che ricorda un brutto episodio nella storia della Roma con sfortunato protagonista Francesco Rocca. In quel triste giorno di 47 anni fa, cominciò il calvario che portò l’ex terzino giallorosso a chiudere la carriera a soli 27 anni. Kawasaki fubil suo soprannome perché sfrecciava veloce sulla fascia sinistra con dribbling ubriacanti nei confronti dell’avversario che gli si opponeva contro.Subì il primo infortunio al ginocchio durante la partita di campionato contro il Cesena, ma ciò non gli impedì di rinunciare alla convocazione in Nazionale.
Con la maglia azzurra giocò un match di qualificazioni ai mondiali in casa del Lussemburgo e così peggiorò la situazione. Al primo allenamento dopo il rientro in Italia cedettero definitamente i legamenti del ginocchio e fu l’inizio della fine di quella che sarebbe diventata una fulgida carriera,sempre con la maglia della Roma,di uno dei fluidificanti,di fascia sinistra, più promettenti del secolo scorso.
Enzo Grassano
SOLD OUT, OLTRE 1.700 PARTECIPANTI
Prima giornata del Congresso nazionale dei Commercialisti e degli Esperti Contabili al Lingotto di Torino, con un Auditorium “sold out”, gremito da 1.800 professionisti provenienti da tutta Italia e da numerosi ospiti istituzionali.
“Lavoriamo insieme per il nostro futuro” è il tema del congresso, che si è aperto con un omaggio a Sergio Marchionne da parte del Presidente nazionale dei commercialisti, Elbano De Nuccio. Il Presidente dei commercialisti torinesi, Luca Asvisio, ha sottolineato la necessità di “fare rete per rilanciare il territorio”, ricordando l’intuizione del suo predecessore, lo scomparso Aldo Milanese, che col suo “Modello Torino” aveva messo l’ Ordine in stretto rapporto con altri enti, istituzioni, associazioni unica strada per affrontare e superare la crisi.
Al centro della prima sessione il tema della “sostenibilità” che, ha sottolineato De Nuccio, ”è il futuro e ha ricadute in termini concreti sulle imprese: un’impresa sostenibile è sana e virtuosa e dura nel tempo”.
Oggi seconda giornata di lavori: si parlerà del “fisco che verrà”, con il viceministro dell’Economia e della Finanze, Maurizio Leo, e dell’intelligenza artificiale.
Allegati comunicati stampa sulla prima giornata di lavori e due fotografie: nella prima Elbano De Nuccio, nella seconda Luca Asvisio
L’assessora alla Mobilità Chiara Foglietta ha effettuato ieri mattina un sopralluogo accompagnata dai tecnici comunali in via Tirreno, interessata dai lavori per la realizzazione dell’asse ciclabile.
Un dialogo fra quattro giovani artisti e artiste e gli Archivi Alinari e il primo percorso multimediale accessibile in Italia sulla storia della fotografia
Camera, il Centro Italiano perla fotografia, sito a Torino in via delle Rosine 18, festeggia il 18 ottobre 2023 otto anni dalla sua inaugurazione.
“Si tratta di una data importante – spiega Emanuele ChieliPresidente di Camera – e abbiamo appena chiuso una mostra straordinaria come quella di Dorothea Lange, che appariva come una scommessa, che abbiamo pienamente vinto con ben oltre 30 mila visitatori.
Camera si presenta al pubblico con una veste nuova, frutto di un importante progetto di rinnovamento architettonico ancora in corso, unito alla creazione di un nuovo percorso, unico in Italia, visivo tattile dedicato alla storia della fotografia. Questa evoluzione vuol fare di Camera un importante punto di riferimento per la diffusione della cultura fotografica in Italia, attraverso mostre, incontri, attività educative e corsi per accrescere la conoscenza e stimolare il confronto in campo fotografico, approfondendo il racconto della realtà attraverso le immagini.
Camera si espande e propone, in contemporanea alla mostra nella sede di Torino, altre tre grandi mostre in altrettante città italiane, a Saluzzo, Forlì e Bassano del Grappa. Nel caso di Saluzzo è protagonista lo sguardo femminile in fotografia attraverso le immagini della storica Agenzia Magnum Photos ( dal 13 ottobre), a Forlì viene presentata l’antologica di Eve Arnold ( dal 23 settembre), mentre a Bassano del Grappa dal 27 ottobre sarà possibile ammirare la mostra su Dorothea Lange con i suoi racconti di vita e lavoro.
La mostra che apre l’autunno di rinnovamento presso Camera è dedicata a ‘André Kertész, l’opera 1912-1982’ e è realizzata in collaborazione con la Médiathèque di patrimoine e de la photographie (MPP) di Parigi, Istituto del Ministero della Cultura francese che conserva gli oltre 150 immagini che ripercorrono la carriera di André Kertész, fotografo di origini ungheresi, nato a Budapest nel 1894, approdato in Francia nel 1925 e trasferitosi negli Stati Uniti nel 1936, dove morirà nel 1985. La mostra segue le tappe biografiche dell’autore, a partire dalle prime fotografie amatoriali scattate nel suo Paese di origine durante gli anni della prima guerra mondiale. In quegli anni Kertész affina il suo sguardo e mostra una certa capacità di trasformare la quotidianità in immagini sospese tra sogno e apparizione metafisica, come accade nel “Nuotatore “, e negli autoritratti. Sono poi celebri le icone realizzate a Parigi nello studio del pittore Piet Mondrian, i ritratti di personaggi che hanno fatto la storia della cultura e del costume del Novecento, dal regista russo Sergej Ejzenstein alla musa Kiki de Montparnasse, allo scultore Ossip Zadkine. Nelle scene di strada, diurne e notturne, Kertész cerca “la vera natura delle cose, l’interiorità, la vita “, realizzando immagini che hanno contribuito decisamente a creare il mito della capitale francese nella prima metà del secolo. Molto note anche le sue ‘distorsioni’, giochi nati dagli specchi deformanti dei Luna park, che lo hanno reso una figura di primo piano anche nell’ambito surrealista.
La mostra, curata da Matthieu Rivallin, responsabile del Dipartimento di Fotografia della MPP, grande esperto di Kertész, e da Walter Guadagnini, direttore artistico di Camera, celebra il sessantesimo anniversario della presenza del fotografo alla Biennale di Venezia. La traccia delle opere in mostra si basa sulla lista manoscritta delle opere esposte in quell’occasione.
L’esposizione getta poi un attento sguardo e una luce nuova sulla lunga seconda parte della sua esistenza, trascorsa oltremare, in un clima culturalmente molto diverso. Si può notare, da una parte, la continuazione della ricerca dell’artista, ritornando sugli stessi temi, dall’altro lato l’effetto che le nuove architetture, i nuovi stili di vita, i nuovi panorami cittadini hanno sulle sue opere fotografiche.
Tra questi scatti si ricordano quelli spettacolari del porto di New York o dello skyline della Grande Mela, in cui appaiono le Torri Gemelle oggi scomparse, o le immagini della casa dell’architetto Philip Johnson, contraltare a quelle scattate nella casa di Mondrianmezzo secolo prima.
Cartier Bresson ebbe modo di affermare che “Tutto quello che abbiamo fatto o che abbiamo intenzione di fare Kertész lo ha fatto prima”.
La mostra e’ patrocinata dall’Accademia d’Ungheria, Regione Piemonte e Città di Torino.
Una seconda esposizione ospitata da Camera è che si inaugura contemporaneamente a quella di André Kertész si intitola ‘Nuova generazione. Sguardi contemporanei sugli Archivi Alinari” e presenta le opere inedite realizzate da quattro artisti e artiste di giovane età tra i più promettenti in Italia, Matteo De Mayda, Leonardo Magrelli, Giovanna Petrocchi e Silvia Rosi.
La mostra, con il progetto allestitivo di Andrea Isola, è promossa da Camera e FAF Toscana, Fondazione Alinari per la Fotografia, a cura di Giangavino Pazzola e Monica Poggi, con l’intento di incrementare il patrimonio fotografico pubblico attraverso la committenza di progetti inediti e di giovani artisti e artiste.
Leonardo Magrelli ha visionato le oltre 223 mila fotografie digitalizzate e presenti sul portale della Fondazione Alinari e ha selezionato una rosa di immagini che testimoniano la eterogeneità della raccolta.
Nel suo progetto ‘57 giorni di immagini’ Magrelli decontestualizza e reinquadra questi materiali per far assumere nuovi e diversi significati. I tagli ravvicinati rendono ancora più complessa l’interpretazione, portando ad un distanziamento fra le immagini e i riferimenti culturali e storici di cui sono portatrici. Medesimo meccanismo è applicato alle didascalie, che l’artista allontana dai rispettivi scatti, per suscitare nello spettatore un senso di sospensione e di incompiutezza che lo porterà ad attivarsi per dare una propria lettura a ciò che vede. Silvia Rosi riflette, nel suo progetto Protektorat, sulla forza delle immagini e delle parole nella costruzione di una verità storica.
Nella sua pratica artistica Giovanna Petrocchi riusa materiali prelevati da archivi accessibili online per mezzo della tecnica del collage digitale. Partendo da fotografie appartenenti al fondo Giuseppe Wulz presenti negli Archivi Alinari, Petrocchi ha scansionato delle carte da visite piuttosto insolite per dar vita a una divertita schedatura in divenire con il paesaggio fantastico. Questo tipo di immagini riproducono ritratti in piccolo formatomolto diffusi a fine Ottocento. Matteo De Mayda lavora in collaborazione con enti di ricerca ambientale per esplorare la dimensione di trasformazione della laguna di Venezia.
Infine Camera ha rivolto lo sguardo a tutti i pubblici possibili, allestendo, nella Manica Lunga, la nuova esposizione multimediale permanente dal titolo “La storia della fotografia nelle tue mani”, che ripercorre le tappe fondamentali della storia della fotografia. Si tratta di una lunga timeline costruita attraverso pannelli, contenuti digitali, video e testi scritti, nata dalla volontà delle persone non vedenti o ipovedenti di approfondire l’affascinante storia della fotografia. Sono presenti pannelli visivo tattili realizzati grazie alla sofisticata tecnica dell’adduzione, che consente una rappresentazione fedele dell’immagine e la presa in rilievo in resina trasparente in corrispondenza dei tratti principali del soggetto.
Ciascun pannello è corredato da descrizioni in Braille, accompagnato da dettagliate descrizioni video in LIS (LINGUA DEI SEGNI ITALIANA) Nel percorso sono intervallati alle immagini dei video, fruibili mediante schemi dotati di un sistema di semplificazione di ultima generazione che favorisce un audio puntuale non invasivo.
Mara Martellotta
Il Sappe: “Pericolosa protesta di detenuti a Torino”
Osteria Rabezzana, via San Francesco d’Assisi 23/c, Torino
Mercoledì 25 ottobre, ore 21.30
Milonga in Osteria
Musica dal vivo con Che Tango Trio di Miguel Angel Acosta, letture di Mara Antonaccio e serata danzante con i maestri Riccardo Giustetto e Eugenia Ricci
Dalla strada a Patrimonio dell’Umanità. L’Osteria Rabezzana dedica una serata al tango, dalle origini ai giorni nostri, con filmati, lettura di testi, musica dal vivo, ballo ed esibizione dei maestri. Le letture di Mara Antonaccio si alternano alla musica del Che Tango Trio di Miguel Angel Acosta (voce e chitarra), Lautaro Acosta (violino) e David Pecetto (bandoneon) e alle esibizioni di Eugenia Ricci e Riccardo Giustetto, maestro di tango diplomato all’Accademia Nazionale di Buenos Aires.
Ora di inizio: 21.30
Ingresso:
15 euro (con calice di vino e dolce) – 10 euro (prezzo riservato a chi cena)
Possibilità di cenare prima del concerto con il menù alla carta
Info e prenotazioni
Tel: 011.543070 – E-mail: info@osteriarabezzana.it
Il dato è emerso nell’illustrazione dell’assessore Matteo Marnati della parte del Defr sull’Ambiente, nella quinta Commissione presieduta da Angelo Dago.
Anche rispondendo ad una domanda di Silvana Accossato (Luv), sulla verifica dei risultati delle politiche ambientali e sulla eventuale rimodulazione degli interventi sulla qualità dell’aria, l’assessore ha rilevato l’importanza di “aggiornare il Piano, in attuazione del Decreto legge 121/2023, in modo da verificare le nuove tecnologie e rimodulandolo per diminuire l’impatto sociale di ogni misura. Privilegiamo le azioni incentivanti rispetto a quelle limitanti. Il nostro è un piano scientifico e non politico”. In generale, secondo Marnati “L’Ambiente ormai è un cappello sull’azione di governo perché tocca tutti gli ambiti in modo trasversale”.
Dopo l’illustrazione dell’assessore è intervenuto anche Alberto Preioni (Lega) affermando che “il Defr fotografa la volontà della Giunta regionale di agire in maniera strutturale e importante in materia ambientale”.
Tra i vari programmi c’è quello concernente i rifiuti che ha l’obiettivo di ridurne la produzione, incrementarne il riutilizzo e il riciclaggio e il recupero energetico, garantendo la sostenibilità ambientale ed economica del ciclo dei rifiuti: ha una dotazione finanziaria di quasi 3 milioni annui di finanziamenti regionali tra il 2024 e il 2026. Nel programma per tutelare e valorizzare le risorse idriche ogni anno vi sono quasi 3 milioni di fondi regionali ai quali si aggiungono 172 mila euro statali nel 2024 e 70 mila, rispettivamente, nel 2025 e 2026.
L’annuncio del Ministro Urso che assegna a Torino la sede del polo dell’Intelligenza Artificiale per i settori Auto ed Aerospazio è sicuramente una notizia positiva per le possibili ricadute economiche ed occupazionali, seppure in una versione ridotta rispetto all’ambizioso traguardo che ci si era inizialmente prefissati.
“L’intelligenza artificiale ha il potenziale di rivoluzionare molteplici settori, dall’industria alla medicina e potrebbe attrarre investimenti, talenti e innovazioni, contribuendo significativamente alla crescita economica e tecnologica di Torino, del Piemonte e dell’intero Paese“, così Alberto Del Noce, Responsabile Giustizia LibPop Piemonte ed Esperto di AI in campo giuridico, che aggiunge, “la capitale dell’intelligenza artificiale costituisce una grande opportunitàper la nostra città che dovrebbe ambire a diventare un polo tecnologico di eccellenzanel panorama internazionale”.
Un investimento che porterà in Città 20 dei 60 milioni all’anno inizialmente previsti, che permetteranno di sviluppare un centro di eccellenza intorno al quale costruire parte del futuro di Torino e del Piemonte.
“La vera sfida della classe dirigente, sia essa politico-istituzionale, che imprenditoriale, che culturale, sarà quello di costruire intorno al polo per l’Intelligenza Artificiale un tessuto economico in grado di fare rete e di moltiplicare le ricadute socio-economiche per il territorio”, così Claudio Desirò, Segretario di Italia Liberale e Popolare.
“Il Polo per Auto ed Aerospazio non dovrà essere una cattedrale nel deserto: per fare questo ci sarà da lavorare per creare quella rete di capacità, competenze e volontà di crescita che spesso viene meno e non permette di sfruttare a pieno le potenzialità del nostro territorio”, aggiunge Desirò.
Puntare sulle eccellenze, metterle in rete e creare le condizioni per fare di Torino un polo tecnologico di riferimento internazionale sarà la vera sfida per rendere l’investimento annunciato dal Ministro Urso una reale opportunità per creare la Torino del futuro.
Italia Liberale e Popolare
Coordinamento Regionale Piemonte