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Nel libro di Sorrentino i misteri del Maresciallo Cavallero in quel fatale settembre 1943

Informazione promozionale

“La Benda al Cuore” / Il nuovo romanzo di Gerlando Fabio Sorrentino  ripercorre le pagine di  storia italiana che ruotano attorno alla data del’8 settembre 1943 e alla misteriosa scomparsa del Maresciallo d’Italia, piemontese di Casale Monferrato

 

E’ da poco trascorso l’ottantesimo anniversario dell’8 settembre 1943, una delle date più controverse della storia italiana del ‘900. Di quel periodo è stato scritto e detto tanto. Ma mancava un’opera che, con rigore storico e passione dell’autore, andasse a scavare in una delle pagine ancora oscure che riguardano quel periodo: la morte del Maresciallo d’Italia Ugo Cavallero, figura di spicco della storia militare italiana, originario di Casale Monferrato (il caso volle che l’altro militare protagonista delle vicende che segnarono la caduta del Fascismo fosse Pietro Badoglio, anch’egli monferrino di Grazzano, a pochi chilometri da Casale). Questo “soldato piemontese” è al centro di un’opera che illumina una delle pagine più oscure e cruciali della storia italiana.

L’autore Gerlando Fabio Sorrentino ci presenta il suo ultimo lavoro, il suo terzo romanzo, “La Benda al Cuore”, imperniato sul mistero della morte di Cavallero nel contesto della tumultuosa transizione dell’Italia, dalla caduta del regime fascista al lento e sanguinoso cammino verso la democrazia, a partire proprio dalla data storica in cui l’Italia annunciò l’armistizio con gli Alleati, spianando la strada a una serie di eventi tragici e rivoluzionari che avrebbero segnato per sempre la nazione. Nel libro vengono affrontate e svelate alcune pagine della storia vera dell’enigmatico capo di stato maggiore generale delle Forze Armate Italiane durante la Seconda Guerra Mondiale, trovato morto nel settembre 1943 in circostanze misteriose.

Con precisione giornalistica e profondità di analisi, Sorrentino disegna un panorama del settembre 1943: dallo sbandamento dell’esercito italiano, alla reazione violenta dei tedeschi, dai bombardamenti alleati alle atrocità naziste, dalla confusione politica al dramma di un popolo preso tra due fuochi. Una nazione letteralmente spezzata in due, con al centro la figura emblematica di Cavallero, simbolo dei tormenti, delle divisioni e delle complessità di un’epoca. In “La Benda al Cuore”, l’autore non si limita a ricostruire la cronaca degli eventi, ma penetra l’animo dei protagonisti e il clima di incertezza, paura e tradimento che permeava quei giorni.

Il romanzo si configura non solo come un viaggio storico, ma come una lente di ingrandimento sulle dinamiche umane, politiche e militari che hanno determinato le sorti dell’Italia. Alla luce dei recenti sussulti politici e sociali che attraversano il continente europeo, l’opera di Sorrentino acquisisce un valore ancora più profondo, fungendo da monito sulla fragilità delle democrazie e sulle cicatrici indelebili lasciate dalla guerra, invitando a riflettere sulle lezioni non apprese e sulle tragiche ripercussioni delle guerre passate e presenti. “La Benda al Cuore” si propone come un testo indispensabile per tutti coloro che vogliono approfondire o riscoprire un periodo cruciale della storia italiana, sottolineando l’importanza della memoria collettiva e dell’analisi critica degli eventi passati, soprattutto in occasione dell’ottantesimo anniversario del fatidico settembre ’43.

Cavallero, oltre al suo ruolo militare, ha incarnato una figura chiave nell’industria italiana, guidando colossi come Pirelli e Ansaldo. Laureato, poliglotta e dotato di un’intelligenza brillante, la sua morte rimane uno dei grandi misteri della storia italiana del ventesimo secolo. Il romanzo getta luce su un uomo complesso, alle prese con le tensioni dell’epoca e con un profondo senso di appartenenza ai valori tradizionali italiani, capace di ispirare l’ammirazione e l’avversione dei suoi contemporanei. Una figura dalla personalità enigmatica, che continua ad affascinare e a suscitare interrogativi a distanza di ottanta anni esatti dalla sua morte. L’autore ci conduce attraverso gli ultimi tre giorni di vita del maresciallo, raccontando gli eventi che portarono alla sua tragica scomparsa, avvenuta nel settembre del 1943: si trattò di un suicidio oppure di un omicidio ordito dai tedeschi o dai fascisti?

La morte di Cavallero è solo uno dei tanti elementi che compongono questo romanzo. Vi è presente anche una drammatica e dettagliata ricostruzione delle convulse giornate che seguirono l’armistizio dell’8 settembre 1943. Una pagina della storia italiana caratterizzata da una grande confusione, dalle atrocità e deportazioni perpetrate dai tedeschi e dalle devastazioni causate dalle Forze Alleate.

 

L’autore

Originario di Agrigento ma abruzzese d’adozione, Gerlando Fabio Sorrentino ha consolidato la sua presenza nel panorama letterario italiano con una carriera variegata che spazia dal romanzo alla poesia, ricevendo significativi riconoscimenti, tra cui una segnalazione sul Venerdì di Repubblica da parte del giornalista Corrado Augias, distinguendosi per la sua capacità di unire la meticolosità della ricerca storica alla profondità dell’analisi psicologica. Sorrentino continua il suo percorso di esplorazione dei meandri più oscuri della storia italiana, offrendo un’opera matura e articolata e trovando in “La Benda al Cuore” uno dei suoi apici espressivi.

Dettagli dell’opera

La benda al cuore

Autore: Gerlando Fabio Sorrentino

Editore: PAV Edizioni

Formato: 15×21

Pagine: 496

Prezzo di copertina: € 22,00

Collana: Romanzo Storico

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Davanti al grattacielo della Regione si inaugura piazza Piemonte

 L’indirizzo del Grattacielo della Regione si trasformerà da via Nizza 330 in “Piazza Piemonte”.

Si svolgerà oggi mercoledì 4 ottobre alle ore 17, nell’area antistante il grattacielo sede della Regione Piemonte, al numero civico 330 di via Nizza, la cerimonia di intitolazione di piazza Piemonte.

Alla cerimonia saranno presenti il Sindaco Stefano Lo Russo, la presidente del Consiglio comunale Maria Grazia Grippo e il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio.

La proposta di rinominare piazza Piemonte, l’area antistante il grattacielo omonimo, è stata votata all’unanimità durante una seduta della commissione Toponomastica, il 2 maggio di quest’anno.

Torino e le Olimpiadi 2026, Magliano: “Occasione importante”

Lo diciamo da sempre, lo ribadiamo ora: un coinvolgimento del Piemonte nelle Olimpiadi Invernali 2026 sarebbe uno scenario vantaggioso per tutti. L’esperienza del passato insegna che la valorizzazione delle strutture esistenti è la strada giusta da percorrere. Le strutture non solo possono essere utilizzate in maniera utile anche dopo l’evento olimpico, ma possono diventare un volano di sviluppo. Austria, Germania e Lettonia lo dimostrano, avendo costruito attorno a una struttura o una pista non soltanto un movimento sportivo, ma un punto di riferimento per la vita turistica di una comunità, tra manifestazioni culturali e appuntamenti. Ci fa piacere che il Presidente Cirio si sia detto possibilista. Ogni decisione dovrà dipendere dalla valutazione della sostenibilità strategica ed economica e dall’interlocuzione con le Amministrazioni locali, ma di certo una soluzione già pronta all’interno dei confini nazionali sarebbe ragionevole e sensata.

Silvio Magliano – Presidente Gruppo Consiliare Moderati, Consiglio Regionale del Piemonte.

Paolino e Chiamparino giallisti e finalisti

Finalisti al PREMIO VERMENTINO

«Il giorno prima del voto» tra le 6 opere finaliste

 

Il romanzo noir «Il giorno prima del voto» di Michele PAOLINO e Sergio CHIAMPARINO (collana “Piemonte in Noir”, Edizioni del Capricorno) è stato selezionato nella rosa delle 6 opere finaliste del Premio eno-letterario Vermentino, giunto alla VII edizione.

L’opera vincitrice sarà proclamata sabato 7 ottobre presso il Museo Archeologico di Olbia, che ospiterà la cerimonia di premiazione condotta da Neri Marcoré.

Il Premio eno-letterario Vermentino, ideato dalla Camera di Commercio di Sassari in partenariato con i Comuni di Olbia e di Castelnuovo Magra, unisce la letteratura al mondo del vino e premia quelle opere che sono in grado di cogliere in maniera unica ed originale, aspetti peculiari e significativi del variegato mondo vitivinicolo e del lavoro nei campi tra i grappoli d’uva e i filari. L’iniziativa prende spunto dal Vermentino, uno dei vitigni a bacca bianca caratteristico di diverse regioni italiane, tra cui la Sardegna.

Quest’anno sono state 31 le opere candidate con 25 Case editrici nazionali.

 

«IL GIORNO PRIMA DEL VOTO»

Un brutale fatto di sangue scuote l’atmosfera in apparenza quieta e imperturbabile delle Langhe: l’ultima discendente di una famosa famiglia di produttori di Barolo viene trovata uccisa nella sua cantina con un forcone conficcato nella schiena. Negli stessi giorni, a Torino, la campagna elettorale per il nuovo sindaco è al suo clou. Tra un’asta di beneficenza frequentata dal bel mondo dei vip (o presunti tali), la comparsata elettorale di un ministro in cui si schiera compatta tutta la città che conta (o che vorrebbe contare) e un dibattito senza esclusione di colpi (bassi) tra candidati, sulla scena politica si scontrano gruppi di potere opposti: la vecchia guardia, incerta se consegnarsi ai giovani leoni di casa, e i nuovi barbari giunti da fuori. Intanto, nelle Langhe, Serena Valente, giovane maresciallo dei carabinieri, meridionale, del tutto estranea al mondo chiuso della provincia, e uno stagionato giornalista bohémien indagano sul delitto, ciascuno per conto proprio, per scoprire i fili segreti che collegano la cantina sui bricchi e le stanze ovattate del potere economico torinese. Unico sospettato per il crimine: un lavorante macedone, sparito subito dopo il dramma. Ma c’è ben altro, dietro l’omicidio…

 

Roman Polanski o la perdita del senno

The Palace” da Venezia ai nostri schermi

PIANETA CINEMA a cura di Elio Rabbione

Ci vuol poco a perdere la faccia, basta un passo falso: e Roman Polanski quel passo l’ha fatto. È quasi impensabile che un regista che ci ha dato, nella sua lunga storia, opere come “Chinatown” e “Frantic”, soprattutto come “Il pianista” e “L’ufficiale e la spia” (il penultimo suo titolo, soltanto quattro anni fa), abbia potuto mettersi ad un tavolo e buttar giù con gli amici Jerzy Skolimowski e la di lui consorte Ewa Piaskowska un fascio di gag e di personaggi tanto squinternati: eppure è successo. Uno tende ad aggiustare il tiro: ha voluto un ritratto pieno di cattiveria contro un genere umano che gli sta sempre più stretto. I mezzi da usare dovevano essere altri, ben diversi, non raffazzonati, mai esclusivamente volgari, mai privi di un briciolo di sacrosanta eleganza. Mai privi di quelle invenzioni di cui si deve cibare un buon film: e qui siamo al digiuno più completo. Comicità? Mi pare debba essere messa su altri binari.

The Palace” (presentato a Venezia vuoi per la benevolenza del direttore Alberto Barbera vuoi per le spinte insistenze del produttore Luca Barbareschi, anche attore che offende con quella patacca sul naso il Nicholson di “Chinatown”) è ambientato a Gstaad la notte che è il cambio tra il Novecento e il nuovo Millennio. Nel lussuoso quanto accogliente albergo del titolo (gli onori di casa li fanno il maître Oliver Masucci e il suo fido concièrge Fortunato Cerlino) “si scarica” una frotta di: attore porno immortalato nella mente (?) delle signore per le misure ragguardevoli del suo membro, gruppo di russi con vagonata di valige piene di denaro da nascondere immediatamente in un bunker bellico e stuolo di escort da accontentare, blasonata con cagnetto al seguito problematico nelle proprie minuscole defecazioni, infido lestofante con parrucchino pronto a ripudiare un figlio e la di lui moglie e prole, arzillo centenario con giovane e debordante moglie che nell’anniversario del matrimonio pensa bene di porgere in dono alla suddetta un altrettanto arzillo pinguino, osannato chirurgo estetico che all’occorrenza non rifiuta di diventare veterinario, madamazze rifatte che sfoderano a fatica faticosi sorrisi. Siamo a mezza strada tra il trash più sbandierato e il cinepanettone di un Neri Parenti nostrano già andato a male. Siamo nello svolgersi faticoso di episodietto dopo episodietto, siamo alla barzelletta da caserma, siamo in preda alla stanchezza di un maestro del cinema novantenne, che deve per un momento aver messo da parte la maestria e il senno, siamo di fronte al max dello spiritoso con le cameriere che disfano montagne di lenzuola alla ricerca della cacca del minuscolo quadrupede da analizzare. Siamo di fronte al rivoluzionario, forse qualcuno pretenderebbe, con le cameriere di cui sopra intente a intonare con i compagni russi l’”Internazionale”, mentre le tivù trasmettono l’abbandono di un Eltsin non propriamente lucido e il primo saluto di un Putin che inneggia alla democrazia e alla libertà. L’ultimo fotogramma sfoderato da Polanski è la trovata perfetta intesa sessuale tra il pinguino e il cagnolino: a scuola mi insegnarono “Tantoque bonus dormitat Homerus”, secondo il verso di Orazio. Rispolveriamolo per il Nostro. Della combricola, per pagare tasse e bollette della luce con più tranquillità, Fanny Ardant che fu con Truffaut, John Cleese dei furono Monty Python, Joaquim de Almeida che i Taviani abbracciarono, Mickey Rourke che in un lontanissimo passato frequentò Coppola e Cimino e Lyne.

Dimenticavo: lunedì scorso, allo spettacolo preserale, nella sala due dell’Ambrosio (un 190 posti all’incirca), mi sono ritrovato solo, unico spettatore. Davanti a uno schermo che mi è parso più vuoto della sala. Un magone per un amante di quello che fu il cinema d’autore.

Sorprese ai giardini “Filogamo” per la preparazione della mostra su Tim Burton

Una bella sorpresa sotto la Mole, ai Giardini intitolati al mitico Nunzio Filogamo, lo spazio verde tra la vecchia sede della Rai di via Montebello dove ora c’è la Mediateca ed il Museo Nazionale del Cinema. Prima, una strana creatura verde e poi tante altre opere tutte da scoprire…

Sono i preparativi per la mostra “The World of Tim Burton” che aprirà mercoledì 11 ottobre con una Masterclass del regista, sceneggiatore e produttore cinematografico, a cui seguirà la sera stessa la proiezione di uno dei suoi capolavori: “Beetlejuice”.

La mostra sarà visitabile sino al 7 aprile 2024 in attesa di Beetlejuice 2!

Igino Macagno

A Torino il Congresso nazionale dei commercialisti

Dal 18 al 20 ottobre si svolgerà al Lingotto di Torino il Congresso Nazionale dei Commercialisti. In vista di questo importante appuntamento l’Ordine dei Commercialisti e degli Esperti Contabili di Torino organizza due eventi, il primo dei quali è intitolato:

RIPRESA DEI LAVORI DEL FORUM ALDO MILANESE

LAVORIAMO INSIEME PER IL FUTURO DELLA PROFESSIONE

I COMMERCIALISTI PIEMONTESI E VALDOSTANI INCONTRANO LE ISTITUZIONI LOCALI

Mercoledì 4 ottobre 2023, alle ore 17.00

Grattacielo Regione Piemonte

Via Nizza, 330 – Torino – Sala 41° piano

Apriranno i lavori il Presidente della Regione, Alberto CIRIO e l’Assessore al Bilancio della Città di Torino, Gabriella NARDELLI.

Al Forum saranno presenti i Presidenti degli Ordini dei Commercialisti del Piemonte e della Valle d’Aosta.

Si tratta del “secondo tempo” del forum che l’Ordine dei Commercialisti di Torino organizzò 4 anni fa al Lingotto, sul tema “Fare rete”, per reagire alla crisi economica e culturale della cittàe darle un futuro di sviluppo. Concetti di rete e di futuro sonoevocati nel tema del Congresso Nazionale di Categoria.

L’appuntamento di mercoledì 4 ottobre parlerà del futuro di una professione legata all’economia, del ruolo dei corpi intermedi, trait d’union naturale e centrale nel sistema paese, sin dai territori, ove vanno coltivati e preservati l’ingegno e la capacità e volontà di fare, di consolidare, di accrescere. Come 4 anni fa, sarannopresenti le istituzioni pubbliche, professionali, imprenditoriali e associative del territorio.

L’evento si articolerà su tre momenti, definiti Focus, moderati dal Presidente dell’Odcec di Torino, Luca ASVISIO, sui temi:Fiscalità e Imprese (coordinatori Stefano SPINA e Franco VERNASSA), Internazionalizzazione (Andrea BARABINO e Ilaria CINOTTO) e Terzo Settore (Paola AGLIETTA, Davide BARBERIS e Mario MOISO).

Parteciperanno:

Guardia di Finanza – Comandante Provinciale Alessandro LANGELLA

Agenzia Entrate Riscossione – Direttore Sergio FRIGERIO

Cciaa di Torino – Presidente Dario GALLINA

Ceip Piemonte – Presidente Dario PEIRONE

Unione Industriali – Presidente Giorgio MARSIAJ

Otc – Presidente Giuseppe VIADA

Legacoop – Presidente Dimitri BUZIO

Coni Piemonte – Presidente Stefano MOSSINO

 

Sostenibilità e responsabilità sociale, nuove sfide per le imprese


Un seminario alla Silco di Rivalta (Torino) ha approfondito questi temi anche in relazione ai bandi del Pnrr

Giovedì 28 settembre nella sede Silco di Rivalta di Torino si è svolto il seminario su «Industria e ambiente: dall’automotive all’aerospace». Nel presentare la giornata Alberto Davide Rosso, titolari di Silco (azienda operante nel settore del trattamento metalli), hanno evidenziato l’importanza di organizzare momenti di incontro in ambito industriale, per sviluppare relazioni e condividere conoscenze. «Quest’anno – hanno sottolineato- abbiamo deciso di approfondire gli aspetti legati alla transizione ecologica, sia perché sono estremamente significativi per le imprese e sia per la loro rilevanza sociale».

La mattinata è stata scandita da numerosi interventi, coordinati da Enrico Morgano, materials engineering specialist di Silco. In apertura Filippo Provenzano, segretario Cna Torino, si è soffermato sul concetto di «compasso manifatturiero» per integrare territorio, qualità e competenze.

Marcello Bogetti, responsabile del Center for Business and Society della SAA School of Management di Torino, ha invece trattato gli aspetti legati al Pnrr (il piano nazionale di rilancio dell’economia dopo la pandemia), che impatta in modo significativo sulle imprese per le conseguenze legate alla sostenibilità e alla responsabilità sociale. «Per questa ragione – ha sottolineato Bogetti – è indispensabile approcciarsi al Pnrr con una pianificazione strategica degli investimenti e non limitarsi a valutare le opportunità offerte dai singoli bandi». In tale contesto, il Pnrr stimola le partnership e le reti di cooperazione, e si adegua agli indirizzi dell’Agenda 2030 (il programma di azioni per lo sviluppo sostenibile approvato dall’Onu), reinterpretando il ruolo delle imprese come «produttrici di valore economico, ambientale e sociale». «È la sostenibilità bellezza! E non possiamo farci niente», ha concluso Bogetti, riprendendo una celebre battuta.

Hanno quindi preso la parola Nicolò Zamariola (Arcelor Mittal), Paolo Valgrande (Iveco), Jacopo Tatti (Stellantis), Mattia Gola (Ge Avio), Pierre Bertoni (ECM Technologies), Tony Grammauro (Wheelabrator), Séverine Petit (Green Film Lab), declinando la sostenibilità ambientale nei diversi settori industriali. La giornata si è conclusa con la tavola rotonda coordinata da Nicola Scarlatelli, presidente Cna Torino.

Frecciarossa, la prevenzione viaggia in treno

L’iniziativa è promossa da Fondazione IncontraDonna e da Ferrovie dello Stato Italiane con il patrocinio del Ministero della Salute e della Presidenza del Consiglio dei Ministri. Sono previsti per tutto il mese di ottobre consulti medici “a bordo” e desk informativi. Disponibile (anche in inglese) il nuovo “Vademecum della Salute”. Solo nel 2022 in Italia più di 55mila nuove diagnosi del tumore al seno

 A ottobre ritorna il “treno della prevenzione” del tumore al seno. Parte la tredicesima edizione di ‘Frecciarosa’, un’iniziativa di Fondazione IncontraDonna e Ferrovie dello Stato Italiane con il patrocinio del Ministero della Salute e della Presidenza del Consiglio dei Ministri e con la partecipazione della Società scientifica AIOM (Associazione Italiana di Oncologia Medica), di Enti e Istituzioni. Questa edizione si è arricchita anche di un prestigioso riconoscimento, la Medaglia del Presidente della Repubblica per l’alto valore sociale e nazionale dell’iniziativa. Lo scorso anno sono stati coinvolti 25.000 viaggiatori, distribuiti 15.000 vademecum della salute ed effettuate più di mille prestazioni a bordo treno. L’obiettivo del progetto è favorire attraverso una serie di iniziative la prevenzione del carcinoma mammario, il più diffuso nel nostro Paese.

Fino al 31 ottobre – mese internazionale per la prevenzione e la cura del tumore del seno – medici e volontari si troveranno a bordo dei treni ad alta velocità, ma anche su Intercity e regionali, per raggiungere un pubblico vasto e diversificato.

In Piemonte si farà tappa il 19 ottobre con consulenze programmate a bordo di due treni Frecciarossa tra Roma Termini e Torino.

L’obiettivo è effettuare consulti “a bordo” dei treni, mentre nei FrecciaLounge di Roma Termini e Milano Centrale sarà operativo un desk informativo con volontari per fornire informazioni sull’importanza della prevenzione e della diagnosi precoce. Per la prima volta, Frecciarosa prevede anche delle attività con il patrocinio della Regione Lazio.

Dal 19 al 21 ottobre presso la Stazione Ostiense si svolgerà una campagna di sensibilizzazione dedicata a tutti e tre gli screening (mammografia, pap-test, sangue occulto nelle feci). Altra novità dell’edizione 2023 è la distribuzione del “Disco Vaccinale”, strumento di facile consultazione per la promozione di una cultura delle vaccinazioni ad ogni età. Punto di forza rimane sempre la distribuzione a bordo treno del “Vademecum della Salute”: una brochure informativa per corretti stili di vita mirata alla prevenzione oncologica. Quest’anno il booklet è stato anche tradotto in inglese ed è disponibile sul sito frecciarosa.it, dove saranno anche previsti teleconsulti due giorni a settimana per l’intero mese. La campagna è stata presentata oggi con una conferenza stampa a Roma presso la sede di Ferrovie dello Stato Italiane e moderata da Alberto Matano, Giornalista RAI e Mauro Boldrini, Direttore della Comunicazione di AIOM.

“L’impegno di Trenitalia per Frecciarosa sottolinea quanto siano cruciali per noi le iniziative in ambito sanitario. Siamo orgogliosi di essere insieme a Fondazione IncontraDonna e alle istituzioni, in particolare il Ministero della Salute, per poter offrire ai cittadini e ai nostri viaggiatori un servizio a tutela della salute. Anche grazie ai nostri treni prosegue il viaggio verso il benessere della popolazione italiana, in particolare quella femminile. Con il progetto Frecciarosa – sottolinea il Presidente di Trenitalia Stefano Cuzzilla – vogliamo, quindi, consolidare e diffondere una cultura comune a favore della prevenzione oncologica, in particolare di contrasto ai tumori al seno, offrendo un supporto medico capillare e un’attività specialistica al servizio dell’intero Paese”.

“L’iniziativa Frecciarosa rappresenta da ormai 13 anni un modello consolidato di sensibilizzazione della collettività e di prossimità alla popolazione volto a veicolare messaggi di salute e prevenzione su tutto il territorio nazionale a beneficio di una maggiore consapevolezza sui temi della salute e del benessere a tutela della società tutta- sottolinea la prof.ssa Adriana Bonifacino, Presidente di Fondazione IncontraDonna -. Attraverso la distribuzione del Vademecum della Salute sui treni, e grazie al supporto dei nostri medici e dei nostri volontari, incoraggiamo e coinvolgiamo famiglie, donne, uomini, bambini e persone più anziane, a prendersi cura di loro stessi, contribuiamo a rafforzare il valore del nostro Sistema Sanitario Nazionale offrendo informazioni e diffondiamo la cultura della prevenzione. Proprio quest’anno l’iniziativa si arricchisce della Tappa- Pilota in programma a Roma presso la Stazione Ostiense in cui verrà posizionato il poliambulatorio mobile della Regione Lazio, in collaborazione con Aslroma2 e IDI IRCSS Roma, il 19-20-21 ottobre in cui verranno effettuate mammografie ed ecografie per le donne di età compresa fra 45 e 49 anni, e sensibilizzazione e prenotazione dei tre screening. I nostri volontari e il personale medico saranno a completa disposizione della popolazione viaggiante e non, per fornire indicazioni e supporto.”

“Sono fermamente convinto che la lotta al cancro potrà essere vinta solo attraverso un deciso investimento nelle attività di prevenzione – afferma il Ministro della Salute Orazio Schillaci nella prefazione al Vademecum -. Sin dai primi giorni del mio mandato ho posto la promozione degli stili di vita corretti in cima alle priorità della mia agenda e fin da subito ho rilanciato con forza le attività di sensibilizzazione sui programmi di screening, anche per recuperare i ritardi accumulati durante la recente pandemia. Ora più che mai siamo consapevoli che investire sulla prevenzione e sull’educazione sanitaria sia la chiave di volta per costruire società più sane e migliorare la vita di ogni persona”.

“Solo nel 2022 abbiamo dovuto registrare in tutta la Penisola oltre 55.700 nuovi casi di carcinoma mammario – afferma Saverio Cinieri, Presidente Nazionale dell’Associazione Italiana di Oncologia Medica (AIOM) -. Negli ultimi 10 anni abbiamo assistito ad una vera rivoluzione sul fronte delle cure. La medicina personalizzata, l’immunoterapia, la genomica, le indagini molecolari più approfondite e i trattamenti farmacologici più specifici hanno portato importanti risultati. Al tempo stesso, riusciamo a salvaguardare maggiormente la qualità di vita della paziente. Persistono rallentamenti nell’approvazione dei farmaci più innovativi e forti resistenze culturali per l’arruolamento di pazienti negli studi clinici. Nel complesso però, registriamo miglioramenti che ci consentono di contrastare una malattia che presenta una crescita costante in tutto il Paese. Il tasso di guarigione si attesta al 66% mentre quello di sopravvivenza a cinque anni all’88%. Ma troppe poche donne aderiscono alle campagne di screening, come la mammografia, soprattutto nelle Regioni del Sud. Dobbiamo promuovere la prevenzione secondaria: anche per questo AIOM e Fondazione AIOM continuano a sostenere il Frecciarosa”.

“La prevenzione – afferma Francesco Vaia, Direttore Generale della prevenzione del Ministero della Salute – deve essere il nostro undicesimo comandamento, a partire dagli stili di vita. Promuovere la cultura della prevenzione e della diagnosi precoce è infatti fondamentale e l’iniziativa Frecciarosa ha il merito di portare attivamente questi temi all’attenzione dei cittadini. La campagna è tanto più importante perché coinvolge le donne, che possono essere le vere protagoniste della prevenzione, attraverso il ruolo strategico che svolgono nella società in relazione all’adozione di corretti stili di vita”.

“Siamo orgogliosi di essere anche quest’anno al fianco della Fondazione Incontradonna – sottolinea Enrica Giorgetti, Direttore Generale di Farmindustria – in occasione della tredicesima edizione del progetto Frecciarosa. Oggi nel mondo grazie all’impegno dell’industria farmaceutica sono in sviluppo centinaia di farmaci per malattie che colpiscono esclusivamente o prevalentemente le donne con un impegno nella Ricerca (che in Italia, in totale, oggi sfiora i 2 miliardi di euro, dei quali oltre 700 milioni in studi clinici) che cresce anche nelle tematiche di genere. Progressi nelle cure che molto spesso dipendono proprio dalle donne, che nel nostro Paese sono la maggioranza nella R&S”.

Alla conferenza stampa hanno partecipato anche Diego Nepi Molineris, Amministratore Delegato Sport & Salute, Manuela Tamburo De Bella, Responsabile UOS Reti Cliniche Ospedaliere e Monitoraggio DM 70/2015 AGENAS, Paolo Azzi, Presidente della Federazione Italiana Scherma e i testimonial dell’edizione 2023 Luca WardElena Sofia RicciPatrizia Mirigliani e Lucrezia Guidone. Il progetto è sostenuto dal contributo non condizionante di numerose aziende, fra cui Gilead e Seagen.

Donna presa in pieno da un’auto sulle strisce pedonali

Una donna è caduta sull’asfalto urtata da una vettura sulle strisce pedonali a Biella. Un’auto, forse per distrazione del conducente l’ha investita in pieno.  Nonostante il violento impatto fortunatamente le sue condizioni non sono gravi ma è stata portata in ospedale dal 118 per controlli medici. È intervenuta la polizia locale per i rilievi.
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