ilTorinese

Tutti in questura gli ambientalisti che hanno paralizzato Corso Vittorio e verniciato il pavimento di Porta Nuova

Hanno bloccato il traffico tra gli improperi degli automobilisti in corso Vittorio Emanuele II a Torino e versato vernice arancione sul pavimento della stazione di Porta Nuova. Questa la cronaca del blitz di Ultima Generazione a Torino. Gli attivisti climatici, dopo aver bloccato la Torino -Milano nei giorni scorsi, questa mattina si sono piazzati incatenati tra loro in mezzo al corso srotolando uno striscione con la scritta  Fondo riparazione. Altri loro “colleghi” hanno versato vernice arancione all’ingresso di Porta Nuova. La polizia ha sgomberato l’area e li ha accompagnati in questura per identificarli.

Fuggito dopo la condanna per violenza sessuale, catturato dalla GdF di Torino

La Guardia di Finanza di Torino ha posto termine alla latitanza, durata quasi un decennio, di un uomo che dal 2014 risultava destinatario di un ordine di carcerazione, dovendo espiare una pena di 5 anni irrogata dal Tribunale di Torino per violenza sessuale.

Rifugiatosi in Moldavia, suo Paese d’origine, il soggetto, di 40 anni, aveva assunto una nuova identità e, successivamente, era rientrato in Italia. Con il proprio nucleo familiare, era tornato a vivere a Torino, dove lavorava come manovale.

Nel corso di un controllo, i “Baschi Verdi” del Gruppo Pronto Impiego della Guardia di Finanza del capoluogo piemontese, insospettiti da alcune anomalie dei documenti esibiti dallo straniero e dal suo atteggiamento di particolare nervosismo, hanno sottoposto l’uomo a rilievi fotodattiloscopici, accertandone la reale identità.

A quel punto, i Finanzieri gli hanno notificato il provvedimento magistratuale al quale si era per tanti anni sottratto e lo hanno associato alla Casa Circondariale “Lorusso e Cutugno”.

Ascoltare la città per il nuovo Prg

Chi abita o lavora a Torino potrà dire la sua su come immagina la città del futuro, contribuendo alla redazione del nuovo piano regolatore.

Succede oggi, domani e domenica in otto sedi in contemporanea (una per ciascuna Circoscrizione), dove la Città e Urban Lab, in collaborazione con le otto Circoscrizioni cittadine, organizzano un programma di informazione, ascolto, dialogo e coinvolgimento sulla città di domani.

L’iniziativa si inserisce nella fase di ascolto del territorio prevista dalle linee guida per il nuovo piano regolatore della Città approvate lo scorso mese di giugno. L’intenzione è quella di rendere corale il processo di redazione del nuovo strumento urbanistico, con il coinvolgimento di tutte le parti interessate e della società civile nel suo insieme: portatori di interesse sociale ed economico, abitanti e utenti della città, associazioni e corpi intermedi, enti pubblici ed esperti.

Il primo appuntamento aveva riguardato gli addetti ai lavori mentre ora, a poter suggerire traiettorie di lavoro per la costruzione del nuovo piano, saranno i cittadini di ogni quartiere.

Il programma della tre giorni prevede un incontro pubblico di presentazione del percorso per il nuovo Piano Regolatore, durante il quale i presidenti delle Circoscrizioni e i rappresentanti delle organizzazioni locali illustreranno punti forza e problemi di ciascun territorio. Dalle 12 alle 19 sarà poi aperto uno sportello dedicato, dove cittadine e cittadini potranno proporre progetti, segnalare suggerimenti e criticità e ricevere informazioni sulle trasformazioni in corso nella città.

Proposte, idee e suggerimenti potranno essere inviati all’amministrazione anche on linecompilando un questionario rivolto a chiunque abiti, studi o lavori a Torino e voglia raccontare come vorrebbe la città.

Il Piano regolatore è il principale strumento dell’amministrazione per governare l’assetto del territorio comunale: detta regole, stabilisce limiti e indica, progettandolo, il futuro della città, tanto nelle sue aree di sviluppo quanto nella trasformazione del tessuto urbano consolidato. Quello ad oggi in vigore fu adottato nel lontano 1991 e approvato nel 1995, opera di Vittorio Gregotti e Augusto Cagnardi.

“L’ultimo piano regolatore che Torino ha avuto– spiega l’assessore all’Urbanistica Paolo Mazzoleni– ha consentito negli anni la trasformazione di molte sue parti ma è evidente che oggi uno strumento pensato negli anni ‘90 non risponde più alle esigenze delle città. Serve un nuovo piano, costruito a partire dai temi che caratterizzano la specificità del tessuto urbano ma anche da una oggettiva esigenza di contemporaneità, ovvero di un atteggiamento capace di trattare, al tempo stesso, la consistenza dei luoghi da trasformare, la transizione energetica e ambientale, l’aspetto demografico. E per costruirlo servono l’ascolto, la condivisione e i suggerimenti di tutti coloro che vivono la città e vogliono contribuire a migliorarla”.

Al Lingotto premiati i commercialisti torinesi “anziani”

“E’ stato un grande evento che ha confermato la capacità di Torino di essere un luogo di confronto per elaborare idee e proposte per il futuro del Paese”. Così Luca Asvisio, Presidente dei commercialisti torinesi, ha commentato i lavori del Congresso nazionale della categoria che si è chiuso al Lingotto, dopo tre giorni di incontri e dibattiti.

Ben 1.800 professionisti hanno partecipato all’evento, facendo registrare il sold out nella grande Sala Auditorium. “Anche per la nostra categoria Torino e il Piemonte sono un importante punto di riferimento: non è un caso se due dei cinque congressi nazionali della categoria dopo l’unificazione fra commercialisti e Albo dei ragionieri si sono svolti qui”.

Sono sfilati nella grande sala disegnata da Renzo Piano molti e autorevoli personaggi:  “A Torino abbiamo portato economisti, esponenti del mondo accademico, delle professioni e delle imprese, alti dirigenti dello Stato, giornalisti e rappresentanti del governo, coni quali c’è stato  un confronto a 360 gradi sui più importati temi economici del momento: il PNRR, il debito pubblico, la sostenibilità, la riforma fiscale, le prospettive del lavoro intellettuale nell’era dell’intelligenza artificiale, la cyber security. Abbiamo anche fatto sentire la voce e i problemi di una città che deve essere aiutata a riprendere il suo cammino di sviluppo e ad attrarre investimenti stranieri. Da Torino è partito un messaggio al governo perchè attui le necessarie riforme per snellire la burocrazia, per dare la certezza del diritto alle imprese, per un fisco più equo. Personalmente ho sottolineato il grave problema dell’enorme carico del debito pubblico e la necessità di non sottovalutare i segnali di malessere sociale di fronte all’impennata dell’inflazione. Da parte nostra abbiamo ribadito la piena disponibilità al confronto e alla collaborazione con il governo e le forze politiche”.

 L’ultima giornata è stata caratterizzata dalla tavola rotonda, su “PNRR, una sfida da vincere”, con i ministri Raffaele Fitto, ministro per gli Affari Europei, il Sud, le Politiche di Coesione e il PNRR, Gilberto Pichetto Fratin, ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, Adolfo Urso, ministro delle Imprese e del Made in Italy, intervistati dal vicedirettore della Stampa. Marco Zatterin. Sul palco anche il Presidente Luca Asvisio e il Presidente nazionale dei Commercialisti, Elbano de Nuccio.

Un momento toccante è stata la cerimonia di proclamazione dei vincitori delle tre borse di studio assegnate dal Consiglio Nazionale in memoria di tre commercialisti assassinati nell’esercizio della loro attività professionale. In sala erano presenti i familiari dei professionisti uccisi.

Nel pomeriggio, al termine dei lavori congressuali, l’Ordine dei Commercialisti di Torino ha organizzato, sempre nell’ Auditorium del Lingotto, la cerimonia di premiazione di  153 colleghi con 60, 50 e 30 anni di anzianità professionale.

Nella foto ultima tavola rotonda: da sin. Pichetto Fratin, De Nuccio, Fitto, Asvisio

Regio, confermato lo sciopero sulla prima recita de La bohème

In seguito all’adesione dei lavoratori del Teatro Regio allo sciopero nazionale indetto per il rinnovo del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro delle Fondazioni Lirico Sinfoniche, la Fondazione Teatro Regio di Torino informa che non è in grado di garantire il regolare svolgimento della recita de La bohème, prevista sabato 21 ottobre alle ore 20.
Stefano Lo Russo, Sindaco della Città e presidente della Fondazione Teatro Regio afferma: «Comprendiamo e condividiamo le ragioni che hanno spinto le lavoratrici e i lavoratori del Teatro Regio ad aderire allo sciopero per il rinnovo del contratto nazionale, ed esprimiamo vicinanza a professioniste e professionisti che hanno scelto di far sentire in maniera decisa la propria voce. Siamo ben consci dell’impatto che questo sciopero avrà sul Regio, patrimonio della città e della comunità, e sul pubblico di persone appassionate e affezionate, e cercheremo di porre rapido rimedio al disagio che la situazione arrecherà».
«Non appena abbiamo ricevuto la dichiarazione di adesione allo sciopero nazionale da parte dei sindacati territoriali e delle RSU del Teatro – afferma il sovrintendente Mathieu Jouvin – mi sono mobilitato per cercare di trovare una mediazione. Nonostante la disponibilità di tutti, il mancato rinnovo di un contratto di lavoro nazionale non può, purtroppo, trovare una soluzione a livello locale. Mi sono quindi immediatamente concentrato sul nostro pubblico, nei confronti del quale dobbiamo tutti avere il massimo rispetto, e ho messo in atto tutti gli strumenti a mia disposizione per offrire la possibilità di vedere La bohème in un’altra recita, di scegliere un altro spettacolo o di ricevere un rimborso. In questi giorni il rapporto con Reale Mutua – sponsor della produzione – è stato costante e, grazie alla fiducia che il nostro Socio Fondatore ripone nella Fondazione, è stato possibile spiegare e far comprendere le ragioni eccezionali che hanno portato i lavoratori ad aderire allo sciopero. Confido quindi anche nella massima comprensione del nostro amato pubblico e mi auguro che sia possibile trovare al più presto una piattaforma condivisa in modo da siglare il rinnovo contrattuale».

 

INFORMAZIONI PER IL PUBBLICO
CAMBIO DATA

I possessori di biglietto o di tagliando di abbonamento, indipendentemente dalla modalità di acquisto utilizzata, potranno scegliere fin da subito un’altra data de La bohème, non perdendo così l’opportunità di assistere all’opera di Puccini e ricevendo l’eventuale rimborso in caso di differenza di costo.

Basterà recarsi in Biglietteria già da oggi per consegnare, o mostrare da smartphone, il biglietto/tagliando e scegliere immediatamente il proprio posto su un’altra data de La bohème o di un altro spettacolo della stagione.
EVENTUALE RICHIESTA RIMBORSO

Chi fosse impossibilitato a partecipare a un’altra recita de La bohème, o non volesse scegliere un altro spettacolo, potrà richiedere il rimborso:

In Biglietteria, consegnando o mostrando da smartphone il biglietto/tagliando a partire da martedì 24 ottobre ed entro e non oltre martedì 31 ottobre; in caso di richiesta di accredito su conto corrente, è necessario fornire anche il codice IBAN
Online, inviando una e-mail direttamente alla Biglietteria del Teatro in cui allegare copia del biglietto/tagliando e il codice IBAN per ricevere l’accredito su conto corrente.

 

Chi ha acquistato online riceverà una comunicazione direttamente da Vivaticket con le modalità e la procedura di rimborso specifica.

Torino al passo con i tempi: una cena in tram alla scoperta della città sabauda

SCOPRI-TO: ITINERARI E SORPRESE TORINESI
“Se dovessi disegnare la società, mi piacerebbe che sul tram, sul metro, su una panchina ci fosse un posto riservato ai lettori di un libro.” Frase celebre rivisitata di Fabrizio Caramagna che ci porta a pensare quanti chilometri hanno percorso i tram torinesi e quanti personaggi importanti hanno usufruito di quei sedili scricchiolanti, ognuno con la sua storia…
Alla fine del 1800 i tram erano vagoni trainati dai cavalli e proprio Torino è stata la prima città italiana ad averli; dal primo dopo guerra diventarono più simili a come li conosciamo oggi, avevano due carrozze una dietro l’altra e si muovevano su rotaie. Con il passare degli anni si sono evoluti per stare al passo con i tempi, fino ad oggi, ormai quasi tutti elettrici. Il 30 gennaio 1988 Torino creò il primo tram Europeo con ristorazione a bordo.
L’inventore fu Franco Rosso che organizzò all’interno di un tram un vero e proprio ristornate con tavole imbandite e menù tipici torinesi avvalendosi dell’aiuto del noto architetto Giorgetto Giugiaro. Agli albori il tram poteva ospitare fino a 40 commensali e faceva due tour uno a pranzo e uno al desio. Il fascino di un tempo è ancora attuale, i tram che effettuano questo servizio per GTT sono Ristocolor e Gustotram che, oltre ai pasti principali, propongono succulenti ed apprezzati aperitivi per circa 32 persone, i tavoli sono da quattro commensali, quindi per coloro che prediligono essere solo in due vi è un supplemento da pagare.

Il tram Ristocolor è un mezzo molto caratteristico con colori esterni che ricordano i quadri in stile Pop-art e con colori accesi che vanno dal giallo al bianco al rosso, l’artista che ha progettato la grafica è Ugo Nespolo, un pittore piemontese molto noto soprattutto negli anni ’60.
Gustotram invece ricorda i primi tram del ‘900 con il suo gusto retrò color panna e rosso.
Per entrambi i tram la ristorazione è affidata al personale del locale Slurp, che propone una cucina realizzata con materie prime d’eccellenza e tipiche del territorio piemontese, adatte a tutte le esigenze anche per vegani e vegetariani.
“LE TRE VARIANTI DEL RISTORANTE IN MOVIMENTO”
Esistono tre differenti tour, l’aperitivo di circa un’ora, la cena classica di giovedì e venerdì che dura un’ora e mezza e la cena gourmet solo il venerdì e il sabato di circa due ore. I prezzi vanno dai 25 ai 50 Euro a persona. Tra le prelibatezze piemontesi spesso si trova il tomino, la millefoglie di asparagi e grana padano, i risotti, i tipici plin, il cremino allo zabaione il tutto accompagnato da ottimi vini e bevande analcoliche.
Durante il tragitto si percorrono le vie principali del centro ad andatura molto lenta e costante non solo per evitare eventuali problemi ma in particolare per apprezzare il cibo e riempirsi gli occhi con le meraviglie di Torino. Il percorso infatti prevede tra gli altri il passaggio al parco del Valentino, la Mole Antonelliana, i grattacieli e la piazza Castello.
Molti sono gli eventi che vengono creati sul tram, ad esempio quello dedicato al salone del libro dal titolo “Attraverso lo specchio” dove vi erano piatti tipici delle storie più famose di tutti i tempi, oppure quello per il club sandwich di Orgoglio e Pregiudizio con il timballo di maccheroni del Gattopardo.
I RISTO-TRAM IN GIRO PER L’ITALIA E NON SOLO
Anche Milano da qualche anno offre questo servizio girando per il centro città e offerendo quattro portate più un aperitivo al costo di 70 Euro a persona.
A Roma troviamo il Risto-tram che offre due tipi di biglietti in base all’evento e che promette serate indimenticabili di grande festa percorrendo le vie principali della capitale.
In giro per il mondo troviamo questo servizio ad esempio a Copenhagen dove offrono un tour con cena sui loro tram, molto differenti da quelli torinesi, più ristretti all’interno dove vengono proposti cibi tipici ed in particolare gli hamburger proposti nei menù nelle diverse varianti in uso e apprezzate nel territorio. Per il prezzo si paga il piatto ordinato e non c’è un prezzo unico a menù come per i tram torinesi.
LE EMOZIONI DELLE CENE SUI TRAM
Sicuramente mangiare su un tram ha un fascino particolare specialmente quando gli anziani ci ricordano che un tempo, in tram, si correva da una parte all’altra della città e a volte bisognava portarsi dietro il famoso baracchino per i torinesi o la schiscetta per i milanesi e magari in quegli istanti ci si sentiva strani a mangiare cibo ormai quasi freddo da un contenitore che lasciava comunque odori che permeavano tutto il tram e facevano voltare i passeggeri ad osservare incuriositi.
Ecco che Ristotram di Torino vuole abbattere questa visione creando in primis un design interno che assomigli ad un vero e proprio ristorante, pareti dipinte, tovaglie, tovaglioli eleganti e calici vetrati.

L’atmosfera risulta così molto accogliente, distante dalla visione di un cibo consumato di fretta, la musica in sottofondo aiuta ad immergersi ancora di più nella Torino barocca che si scorge guardando dai finestrini, una Torino illuminata e maestosa che sorprende i turisti e ne meraviglia ancora anche il pubblico torinese. La cena sul tram risulta così un’esperienza unica, diversa nel suo genere, a tratti romantica, come le coppie che amano festeggiare i propri anniversari in giro per la città. Vi è inoltre la possibilità di noleggiarli interamente per una serata in caso di eventi personali come gite di gruppo o eventi aziendali. Per questi ultimi risulta molto utile cenare sul tram per meravigliare i propri dipendenti o clienti, mostrandogli Torino e consolidando i rapporti pur senza parlar molto di lavoro, emerge infatti da numerosi studi che essere in un ambiente rilassato e con del buon cibo possa aiutare a trovare dei punti comuni e nuove strategie, conviene però non farlo dopo la cena perché si rischia di addormentarsi in quanto numerose sono le portate a base di carboidrati che possono portare al rilassamento e alla sonnolenza! Sicuramente l’esperienza è rilassante anche grazie alla natura che Torino ha nei suoi parchi come quello del Valentino presente nel percorso del tram, ricerche scientifiche confermano che osservare le piante e tutto ciò che ha a che fare con la natura stimoli gli ormoni del benessere, Torino è quindi ricca di questi spunti e vederli su un tram mentre si mangiano prelibatezze è sicuramente la strategia migliore.
(foto di copertina Michele D’Ottavio)

.
NOEMI GARIANO

Merlo, Olimpiadi: tutti con Cirio per rilanciare il Piemonte e le valli olimpiche

“Per poter rimediare, seppur in ‘zona cesarini’, ad un clamoroso e plateale errore politico creato
dalla precedente amministrazione del Comune di Torino a guida 5 stelle, dobbiamo sostenere con
forza e determinazione la posizione dell’attuale Presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio,
se vogliamo raggiungere e centrare 3 obiettivi importanti e decisivi. Parlando, appunto, delle
prossime Olimpiadi invernali di Milano/Cortina.
Innanzitutto risparmiare e non dissipare le risorse pubbliche quando si affronta il capitolo della
costruzione dei vari impianti funzionali alle gare sportive.
In secondo luogo, e di conseguenza allo stato dei fatti, riportare un pezzo delle Olimpiadi invernali
di Milano/Cortina in Piemonte. Nello specifico, a Cesana torinese per la gara del bob.
E in ultimo, ma non per ordine di importanza, la possibilità di risolvere, e forse definitivamente, il
nodo intricato e complesso del cosiddetto post olimpico di Torino 2006.
Un triplice obiettivo che si può raggiungere solo se l’iniziativa intrapresa dal Presidente della
Regione Piemonte Cirio viene sostenuta con senso di responsabilità e coerenza politica da tutto il
sistema politico, economico ed istituzionale piemontese”.
Giorgio Merlo, Sindaco Pragelato, Consigliere Nazionale Anci”.

“Quartiere pulito” domenica in borgo Vittoria

Appuntamento con i volontari di protezione civile della Comunità di Scientology PRO.CIVI.CO.S. OdV per “Quartiere Pulito”.

“L’iniziativa, ispirata alla guida al buon senso per una vita migliore, di L. Ron Hubbard, – dicono i promotori – è aperta a tutti, con la finalità di sensibilizzare e invitare attivamente la cittadinanza ad un sempre maggiore rispetto del territorio troppo spesso oggetto di incuria e vandalismo”. Domenica 22 ottobre alle 10:00 in via Villar, 2. Attrezzatura fornita dall’associazione.

Per informazioni: 347 345 41 72

Su Torino soffiano Venti Mediterranei con il progetto di Slow Food Youth&Food

 

Dopo Agrigento, dal 27 al 29 ottobre il festival fa tappa nel capoluogo piemontese. Protagonisti i minori stranieri non accompagnati impegnati nel progetto di Slow Food Youth&Food

 

Da venerdì 27 a domenica 29 ottobre, Torino ospita la seconda parte di Venti Mediterranei, il festival dedicato al Mare nostrum, culla di civiltà, luogo di incontro e di scambio tra culture e, soprattutto, sentiero di migrazioni. Dopo la tre giorni organizzata a fine settembre ad Agrigento, il festival approda nel capoluogo torinese: protagonisti, ancora una volta, i ragazzi minori stranieri non accompagnati (MSNA) impegnati nelle attività di Youth&Food – Il cibo veicolo di inclusione, il progetto di Slow Food selezionato da Con i Bambini nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile.

 

Il Mediterraneo è stato e continua a essere uno spazio di contaminazione fondamentale nello sviluppo dell’umanità. Il più delle volte, però, la sua narrazione si riduce al resoconto degli sbarchi sulle coste europee, quando non al racconto delle morti in mare. Il festival Venti Mediterranei propone invece una chiave di lettura più ampia, lasciando da parte parole come crisi ed emergenza e scegliendo di concentrarsi sulle persone: quelle che partono e quelle che, pur restando nel luogo dove sono nate e cresciute, vengono a contatto con altre vite e altre storie.

 

«Ci siamo abituati a un Mediterraneo conflittuale, dove le relazioni tra i Paesi sono accompagnate da tensioni con posizioni di chiusura e di scontro che in molti casi portano a conflitti – sostiene Abderrahmane Amajou, coordinatore della Rete Migranti di Slow Food e referente di Youth & Food. Il festival Venti Mediterranei, invece, vuole valorizzare le comunità, portare un contributo di dialogo anche su quei temi divisivi e polarizzanti, attraverso le culture delle persone e il cibo. A Torino, Slow Food si occupa di questi temi da anni: ne sono un esempio il progetto Aurora Food e la Comunità Slow Food Rom e Sinti per il futuro. Con Youth&Food, grazie anche all’esperienza delle associazioni con cui collaboriamo, abbiamo aggiunto un tassello: accompagnare i MSNA nel loro percorso di formazione e di inserimento sia dal punto di vista sociale sia lavorativo, utilizzando il cibo e la cultura alimentare come ponte di pace e strumento di inclusione».

 

In programma vi sono conferenze e talk, degustazioni di piatti preparati dai ragazzi del progetto Youth&Food (che da due anni seguono percorsi di formazione gastronomica e culinaria), laboratori, workshop e tour guidati. Si parlerà di come Torino accoglie i minori non accompagnati che giungono sul suo territorio, ci si confronterà sui possibili interventi in ambito di cooperazione internazionale e si discuterà di cibo: sia per comprendere la differenza tra sovranità e sovranismo alimentare, sia per mettere a fuoco il ruolo dei più giovani nell’assicurare a tutti il diritto al cibo, salvaguardando l’equilibrio con gli ecosistemi nei quali viviamo.

 

Tour cittadini per guardare la realtà con occhi nuovi

Si passeggerà anche nelle strade di Torino, al Balon e a Porta Palazzo, per conoscere chi vive e lavora tra le vie del quartiere più multietnico della città. Si mangerà, naturalmente, e anche questo sarà un piccolo giro del mondo, o almeno del Mediterraneo, e la sera si ballerà con l’orchestra di Terra Madre. In calendario anche la proiezione del documentario ‘Le mille e una notte’, girato a Torino, i cui protagonisti sono alcuni ragazzi italiani con background migratorio.

Il programma completo della tre giorni è disponibile sul sito di Slow Food. Di seguito, invece, un compendio degli appuntamenti da segnare in agenda:

 

Venerdì 27 ottobre

– ore 10.45 Colazione multietnica offerta dai ragazzi MSNA – a cura dei giovani del progetto “Youth & Food” e Le Fonderie Ozanam

– ore 11.30 Conferenza: Youth and food – Il rapporto fra i giovani e il cibo

– ore 16 Talk: I MSNA e la città – Come accoglie Torino? In collaborazione con Ufficio Minori Stranieri della Città di Torino

 

Sabato 28 ottobre

– ore 11 Conferenza: Gastronazionalismi – Sovranità o sovranismo alimentare?

– ore 15:30 Talk: Food Wave – Una riflessione su politiche alimentari locali e politiche giovanili

 

Domenica 29 ottobre

– ore 11:30 Tour: Un mare in una piazza – Viaggio mediterraneo in Porta Palazzo con i mediatori gastronomici

– ore 19 Conferenza: Ovunque, ma invisibili – Il popolo rom e le sue culture

– ore 20 Una, nessuna, centomila tradizioni – A tavola con le cucine rom

– ore 21:30 L’Orchestra “Terra Madre” e la sua musica gitana

Youth & Food – Il cibo veicolo di inclusione è un progetto selezionato da Con i Bambini nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile. Messo a punto da Slow Food, si svolge nell’arco di tre anni e coinvolgerà in tutto 60 minori stranieri non accompagnati nelle città di Agrigento e Torino, grazie alla collaborazione con Al Kharub cooperativa sociale, Sanitaria Delfino Società Cooperativa Sociale, Coop.Meeting Service Catering, Associazione Multietnica dei Mediatori Interculturali (AMMI), Comune di Torino, Servizio VIII – Centro per l’Impiego di Agrigento, C.P.I.A. di Agrigento.

 

“Il progetto è stato selezionato da Con i Bambini nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile. Il Fondo nasce da un’intesa tra le Fondazioni di origine bancaria rappresentate da Acri, il Forum Nazionale del Terzo Settore e il Governo. Sostiene interventi finalizzati a rimuovere gli ostacoli di natura economica, sociale e culturale che impediscono la piena fruizione dei processi educativi da parte dei minori. Per attuare i programmi del Fondo, a giugno 2016 è nata l’impresa sociale Con i Bambini, organizzazione senza scopo di lucro interamente partecipata dalla Fondazione CON IL SUD. www.conibambini.org”.

NBA Basketball School, successo in Italia

NBA E CHAMPIONS’ CAMP AL TERZO ANNO DI PROGETTO IN ITALIA
Dopo il grande successo dei primi due anni, escono le proposte per l’autunno 2023

Dopo il grande successo avuto nelle passate edizioni – la National
Basketball Association (NBA) attraverso la licenziataria esclusiva per l’Italia Sport and Fun
Holidays Srl ha comunicato le nuove date per l’NBA Player Clinic Tour che si terrà a novembre
2023. Sport and Fun Holidays srl, licenziataria anche del marchio Buffon Academy, è leader in
Italia nell’organizzazione di vacanze ed eventi sportivi rivolti a bambini e ragazzi ed è conosciuta
nel mercato dei summer e winter camp con il marchio Champions’ Camp (www.championscamp.it).
Il programma NBA si rivolge a maschi e femmine dagli 8 ai 17 anni.
Il progetto in Italia è stato lanciato a inizio 2022 e attraverso Player Clinic e Summer Camp ha
toccato città importanti come Roma, Bologna, Capo d‘Orlando, Roseto degli Abruzzi, Udine,
Cremona, Pistoia, Ancona e tante altre. Venti città in dieci Regioni italiane hanno vissuto e
respirato quello che oltreoceano viene chiamato l’NBA Way.
Dall’inizio del progetto oltre 3.000 giovani di tutta Italia hanno preso parte agli eventi targati
NBA Basketball School in Italia. Alcuni di questi, i più meritevoli, hanno avuto l’opportunità di
partire per Parigi e, in occasione dei Paris Games 2023 dello scorso gennaio, confrontarsi con
ragazzi pari età provenienti dalle altre NBA Basketball School in Europa e Medio Oriente
oltre ad essere allenati da allenatori del calibro di James Borrego, vice degli Spurs durante l’epoca
dominata da talenti come Emanuel Ginóbili e Tony Parker.
A novembre 2023 avrà luogo il prossimo Player Clinic Tour e presto saranno rese note le date per
i progetti estivi del 2024.
Le tappe del Player Clinic Tour di novembre 2023 sono:
• Novara – 8 novembre
• Milano – 9 novembre
• Torino – 10 novembre
• Genova – 12 novembre
• Piacenza – 13 novembre
• Reggio Emilia – 14 novembre
• Livorno – 15 novembre

I Player Clinic consistono in allenamenti della durata di 90’ e sono condotti da allenatori del
circuito NBA Basketball School. Grazie a loro vengono portati in Italia i valori NBA e quello che
chiamano NBA Way, ovvero una metodologia tipicamente americana di condurre le sessioni
tecniche che ha come elementi caratteristici la grande intensità, la dinamicità, il coinvolgimento e il
divertimento.
Informazioni e iscrizioni al link: www.nbabasketballschool.it
“Siamo onorati di far parte del programma NBA Basketball School”, ha dichiarato Fabrizio Corti,
Presidente e Amministratore Delegato di Sport and Fun Holidays Srl. “Con NBA condividiamo i
valori fondamentali alla base del progetto. Un grande Brand dietro al quale vi sono persone
altrettanto grandi e che hanno nella crescita dei giovani – non solamente come giocatori ma anche e
soprattutto come individui – la missione principale. Siamo davvero felici di condividere questo
progetto con le diverse società coinvolte, realtà con le quali abbiamo trovato immediatamente
affinità e sincera stima reciproca”.
Il programma della NBA Basketball School, che è stato progettato per sviluppare i giocatori e
fornire a genitori, allenatori e organizzazioni una migliore comprensione del processo di
miglioramento, è stato sviluppato dal dipartimento International Basketball Operations della NBA
in consultazione con attuali ed ex allenatori NBA, giocatori e specialisti dello sviluppo dei
giocatori. Dal 2017 sono state lanciate o annunciate NBA Basketball Schools in Argentina, Brasile,
Cina, Repubblica Dominicana, India, Italia, Kuwait, Lituania, Messico, Spagna, Emirati Arabi
Uniti, Portogallo, Grecia, Uruguay, Giordania e Svizzera.
Per maggiori informazioni sulla NBA Basketball School in Italia, visitare il sito
www.nbabasketballschool.it e Instagram (nbabasketballschool_italy).