ilTorinese

Olimpiadi Milano/Cortina: Torino e le valli olimpiche finiscono KO

Prima Appendino e poi Malagò

“Ha vinto Malagò, il Presidente del CONI e ha perso l’Italia. Le Olimpiadi invernali di Milano/Cortina sono nate male, almeno per i piemontesi, dopo l’irresponsabile scelta politica del Sindaco
di Torino del tempo, la grillina ora deputata Chiara Appendino di non accogliere a Torino e soprattutto nelle valli olimpiche questo importante e qualificato evento internazionale.
E sono finite peggio con la scelta, altrettanto incomprensibile nonchè singolare ed anacronistica, di andare a gareggiare all’estero pur di non venire in Piemonte durante le Olimpiadi di Milano/
Cortina. Insomma, prima Appendino e poi Malagò. Un doppio colpo che ha penalizzato Torino, le valli olimpiche e l’intero Piemonte”.

Giorgio Merlo Sindaco Pragelato. Consigliere nazionale Anci.

Valle (Pd): “A Cirio il bis ma niente bob in Piemonte”

«La scelta di tagliare fuori Cesana dalle gare olimpiche di bob, optando per l’estero, conferma che con Cirio alla guida del Piemonte il Governo Meloni può passare sopra la nostra Regione come un rullo compressore. Altro che Governo amico! Forse a Cirio servirebbe con la Premier Meloni e i suoi ministri un po’ di quella concordia istituzionale che contraddistingue il rapporto con il Sindaco di Torino. La decisione del Coni penalizza in modo davvero immotivato il Piemonte. Chissà se gli esponenti di FdI, Lega e Forza Italia ricordano le invettive rivolte ad Appendino e ai 5Stelle quando Torino rinunciò alle Olimpiadi invernali? L’infausta decisione di rinunciare al bob non è certo da meno. Non solo si sarebbero risparmiate risorse importanti e si sarebbe risolto una volta per tutte il problema dello smantellamento, ma si sarebbe offerta una grandissima vetrina olimpica alla nostra Regione. Ma forse il problema è tutto lì, non deviare la luce dei riflettori da Lombardia e Veneto, veri azionisti di maggioranza del centrodestra. Ora Alberto Cirio ha barattato la sua ricandidatura con il silenzio e l’acquiescenza verso tutte le scelte nazionali: d’altra parte un Cirio bis val bene una (mancata) corsa di bob».

Daniele Valle

Vicepresidente del Consiglio Regionale

“Woman & The City”: prospettiva di genere e città a misura di tutti i cittadini

Si è conclusa ieri, a Torino, la prima edizione del Festival “Woman & The City”: uno spazio comune dove riflettere sulla prospettiva di genere e ripensare le città a misura di tutti i cittadini. Lavorare sulla creazione di una città equa, significa mettere in risalto il valore dell’inclusività. Quattro giornate di incontri, comprensive di workshop, promosse dall’associazione “Torino città per le donne” che vede come co-fondatrice e attuale presidentessa l’ex assessora Antonella Parigi. Durante l’incontro di venerdì, sulla mobilità, è intervenuta la Mary Dellenbaugh-Losse, esperta di urbanistica ed inclusione sociale e a capo di un progetto europeo che vede la partecipazione di otto città europee, tra le quali Torino: un progetto che supporta le autorità locali a promuovere politiche sull’uguaglianza di genere. Ad occuparsi di questo, nel territorio torinese, vi è l’assessore ai Diritti e alle Pari opportunità, Jacopo Rosatelli. Perché Torino, oggi, non è una città a misura di donna? Alcune delle riflessioni emerse sono state le seguenti: immaginiamo una mamma che passeggia per la città con un bimbo di soli due anni, quella mamma saprà a memoria ogni singolo angolo o spazio ostico del quartiere nel quale si muove. Nella sua mente, tutto sarà organizzato per evitare di incorrere in situazioni di pericolo. Ora, pensiamo ad una ragazza universitaria che esce la sera con le amiche e torna a casa sul tardi, senza la possibilità che vi siano mezzi di trasporto adeguati e che, di conseguenza, deve organizzarsi diversamente con gli orari e con gli amici per evitare di incorrere in una qualche situazione pericolosa. Proviamo a pensare, a quante volte, si dice ad una ragazza o ad una donna: “Avvisami quando sei arrivata a casa” e come già questa frase, di per sé, sottenda un potenziale pericolo esistente nelle nostre vite. Un pericolo, però, che vivono principalmente le donne perché, quando sono io a dire ad un amico “Avvisami anche tu quando arrivi a casa”, generalmente mi guarda sorridendo, con aria molto spensierata. Secondo la Mary Dellenbaugh-Losse, stiamo addirittura assistendo ad una retrocessione, a livello europeo, in merito al processo di sensibilizzazione su queste tematiche: “Spesso constatiamo che ci muoviamo anche all’indietro, c’è stata una retrocessione negli ultimi anni” conferma l’esperta. Molto importante l’intervento dell’assessore ai Diritti e alle Pari opportunità Jacopo Rosatelli: “L’uguaglianza di genere non è un gioco a somma zero; non significa fare stare meglio le donne e peggio gli uomini anzi, significa stare meglio entrambi. Il gioco è un gioco a somma positiva, ne escono meglio tuttə, anche gli uomini”. È stato dimostrato, infatti, che i padri di famiglia che si occupano anche dei figli, sono più felici perché escono dal ruolo patriarcale dell’uomo designato solo a fare carriera e tutto questo è proprio frutto delle politiche sull’uguaglianza di genere e sulle pari opportunità. Siamo orgogliosi che la nostra città, insieme ad altri 7 comuni d’Europa, abbia vinto il bando per prendere parte a questo progetto europeo e ci auguriamo che la trasformazione del territorio e la sensibilizzazione verso i cittadini possano continuare a crescere, per costruire insieme un futuro migliore per tutti.
Dott.ssa Irene Cane, Psicologa e Attivista

Dolore e incredulità per la morte della giovane postina

Saranno celebrati domani, martedì 17 ottobre, i funerali di Antonella Duca, la postina morta a soli 41 anni a causa  di una grave malattia. Il decesso è avvenuto all’ospedale Niguarda di Milano, dove era ricoverata. Abitava a Vigliano, nel Biellese, dove la comunità ha espresso alla famiglia della giovane donna cordoglio e incredulità per la prematura e dolorosa scomparsa.
NOTIZIE DAL PIEMONTE

Amazon: posizioni aperte per operatori di magazzino a  Torrazza Piemonte

Nel centro, operativo dal 2019, l’azienda ha già creato 1.750 posti di lavoro a tempo indeterminato,
superando le stime occupazionali annunciate all’apertura
L’azienda ha recentemente annunciato l’incremento della retribuzione lorda iniziale a 1.764€ per i
dipendenti della propria rete logistica in Italia
Milano, 16 ottobre 2023 – Amazon offre nuove opportunità di impiego per personale di
magazzino presso il centro di distribuzione di Torrazza Piemonte (TO). Nel sito, aperto nel 2019,
l’azienda ha creato 1.750 posti di lavoro a tempo indeterminato, superando le stime occupazionali
annunciate all’apertura.
La selezione è già in corso ed è gestita dalle agenzie per il lavoro che collaborano con Amazon.
Per candidarsi, è sufficiente cliccare uno dei seguenti link e seguire le indicazioni per inviare la
propria domanda di assunzione: Adecco; Gi Group.
Inoltre, è ora in corso la ricerca di alcuni profili per posizioni manageriali e funzioni di supporto e
ci si può candidare su www.amazon.jobs.
La posizione di operatore di magazzino prevede lo svolgimento delle attività di ricezione della
merce in entrata, catalogazione, movimentazione e stoccaggio dei prodotti, impacchettamento e
spedizione, nel pieno rispetto delle procedure di sicurezza e degli standard di qualità dell’azienda.
È gradita, ma non necessaria, esperienza pregressa in ambito logistico; verranno prese in
considerazione le candidature di personale precedentemente impiegato in un centro logistico
Amazon ed è prevista un’ampia formazione per tutti coloro che verranno selezionati.
“Ci apprestiamo ad entrare nel periodo pre-natalizio, durante il quale ricorrerà anche la celebre
giornata del Black Friday. La selezione in corso ci permetterà di assumere nuovo personale per far
fronte all’incremento negli ordini dei clienti che sempre interessa gli ultimi mesi dell’anno. In Italia
Amazon conta già oltre 18.000 dipendenti a tempo indeterminato che lavorano in un ambiente di
lavoro sicuro, moderno e inclusivo, e che ricevono salari competitivi e numerosi benefit sin dal
primo giorno” dichiara Matteo Conti, Responsabile del centro di distribuzione Amazon di Torrazza
Piemonte (TO).
A partire dal 1° ottobre Amazon ha aumentato a 1.764 euro la retribuzione lorda iniziale dei
dipendenti della rete logistica in Italia. Questa iniziativa rientra nella politica Amazon di revisione
annuale degli stipendi, affinché sia garantita una retribuzione competitiva ai propri dipendenti.
Dal 2011 l’azienda si conferma come uno dei principali creatori di posti di lavoro del Paese con
18.000 dipendenti assunti a tempo indeterminato a cui offre opportunità di carriera stabili e ben
remunerate, uno stipendio di ingresso tra i più alti del settore e numerosi benefit che includono
sconti sugli acquisti su Amazon.it e un’assicurazione sanitaria integrativa.
Nei suoi circa sessanta siti logistici situati in tutto il Paese, Amazon offre opportunità di crescita
professionale in una varietà di ruoli, dagli operatori di magazzino ai responsabili di reparto, dai
tecnici della manutenzione alle posizioni nelle risorse umane, nella sicurezza, nell’IT e nel team
che gestisce gli ordini dei clienti. Amazon offre ai propri dipendenti ulteriori opportunità, come
l’innovativo programma Career Choice che copre fino al 95% del costo delle tasse scolastiche e
dei libri di testo per coloro che desiderano specializzarsi in un settore specifico frequentando corsi
professionali, per un importo fino a 8.000 euro in quattro anni.

Ecco la nuova App PoliTO Students

Un’esperienza innovativa e coinvolgente per la comunità studentesca del Politecnico di Torino

 

In occasione dell’inaugurazione dell’Anno Accademico 2023/24, l’Ateneo lancia la nuova applicazione mobile per la comunità studentesca con una user experience moderna e pensata per le esigenze degli utenti

 

Torino, 16 ottobre 2023

L’inaugurazione dell’Anno Accademico 2023/2024 è l’occasione per il lancio di PoliTO Students, la nuova applicazione mobile per la comunità studentesca del Politecnico di Torino. La app è stata sviluppata dall’Ateneo con un processo aperto e collaborativocoinvolgendo sin da subito gli utenti attraverso interviste, focus group e test di prototipi, e inserendo nel team di sviluppo due studenti di Ingegneria Informatica, che hanno lavorato in sinergia con il personale dell’Ateneo.

“Il percorso progettuale aperto e collaborativo di PoliTO Students inaugura un nuovo modo di lavorare al Politecnico. La app infatti è nata nell’ambito di una tesi di laurea magistrale in Ingegneria Informatica e lo sviluppo ha visto la collaborazione tra il Dipartimento di Automatica e Informatica-DAUIN e i tecnici dell’area Information Technology dell’Ateneo – spiega il professor Fulvio Corno, Referente del Rettore per le tecnologie a supporto della didattica al Politecnico – La comunità studentesca è stata coinvolta nella fase di test della app, nel corso dei mesi che hanno preceduto la pubblicazione ufficiale sugli store iOS e Android. Le segnalazioni e le richieste raccolte in questa fase hanno portato alla risoluzione di problemi e allo sviluppo di nuove funzioni. Tutto il lavoro è stato condotto in una logica Open Source, pertanto, tutto il codice della App è stato pubblicato con licenza aperta sul portale GitHub. Questa operazione rende il Politecnico di Torino la prima università italiana ed europea a rilasciare la propria App studenti, con funzionalità complete, in questa modalità aperta”.

La nuova applicazione è caratterizzata da una User Experience moderna e disegnata sulle esigenze emerse dagli studenti. I contenuti sono stati aggregati in modo che lo studente possa avere ogni giorno a portata di mano tutto il necessario per la sua vita in Ateneo.

La sezione principale, “Didattica”, presenta, in un’unica schermata, i corsi seguiti, un estratto degli appelli disponibili e il libretto con la situazione della carriera.

I corsi seguiti sono completamente personalizzabili: è possibile selezionare quelli che si vogliono visualizzare, “silenziando” quelli momentaneamente non di interesse. È inoltre possibile personalizzarne l’aspetto attraverso colori e icone per distinguerli a prima vista.

La sezione “Agenda”, completamente rinnovata, presenta gli impegni giornalieri e settimanali in Ateneo, aggregando lezioni, esami, prenotazioni e scadenze.

La sezione “Luoghi” è stata completamente ridisegnata nell’ottica di facilitare gli spostamenti in Ateneo e la ricerca dei luoghi. Le planimetrie dei diversi piani delle sedi cittadine sono state integrate in un geo-database per poter essere fruite sopra la base cartografica fornita da Open Street Map. Un sistema di marker presenta le principali categorie di locali di interesse per gli studenti, permettendo un immediato orientamento all’interno degli edifici. È possibile ricercare un luogo per nome oppure per categoria.

Vero e proprio “progetto nel progetto”, la nuova presentazione delle mappe di Ateneo in maniera dettagliata e la sperimentazione di un sistema di navigazione indoor hanno allargato la collaborazione anche al Dipartimento di Ingegneria dell’Ambiente, del Territorio e delle Infrastrutture-DIATI) e ad altre Direzioni di Ateneo, mettendo insieme tante competenze diverse sia del personale tecnico-amministrativo, sia docente. Il nuovo sistema costituisce anche la base per numerosi utilizzi futuri in ambito di sicurezza e manutenzione.
Le nuove mappe saranno presto integrate anche sul sito di Ateneo. Una successiva evoluzione prevede l’avvio della sperimentazione di un sistema di navigazione interna, anche attraverso un ulteriore coinvolgimento degli studenti.

Nella sezione “Profilo” è inoltre stata inserita la visualizzazione digitale della smart card.

Grande attenzione è stata posta agli aspetti di inclusività e accessibilità, con il coinvolgimento di studenti Special Needs in interviste e test. Anche in questo ambito sono previste continue evoluzioni, come alcuni miglioramenti per facilitare, per esempio, gli studenti con problemi di dislessia.

Visti gli ottimi risultati ottenuti con la app PoliTO Students, lo stesso processo collaborativo si ripropone in due altri progetti ambiziosi attualmente in fase di progettazione: la riprogettazione del “Portale degli Studenti” e della app per docenti e personale, in previsione per il 2024.

Inaugurazione dell’Anno Accademico del Politecnico di Torino, Saracco presenta i risultati 

Nel corso della cerimonia di inaugurazione, proposta quest’anno con un format inedito, il Rettore dialogherà con diversi ospiti: il rappresentante degli studenti Simone Canevarolo, la docente Barbara Caputo, il Sindaco di Torino Stefano Lo Russo, i CEO di Newcleo e Argotec Stefano Buono e David Avino, il Direttore Generale Vincenzo Tedesco. Parteciperanno inoltre: Gabriella Greison, Divulgatrice scientifica, attrice e drammaturga e Deniz Kivage, Avvocata e attivista iraniana. Interverrà il Ministro delle imprese e del Made in Italy Adolfo Urso.

 

A cinque mesi dalla conclusione del suo mandato, il Rettore Guido Saracco ha presentato i temi chiave dell’Inaugurazione dell’Anno Accademico 2023/2024 del Politecnico di Torino che si tiene oggi lunedì 16 ottobre, occasione per tracciare un bilancio degli ultimi cinque anni.

In un dialogo con diversi interlocutori – rappresentanti delle diverse anime della comunità politecnica, ma anche della società civile – il Rettore proporrà nel corso della cerimonia uno spaccato dei principali risultati ottenuti in ciascuna delle missioni fondamentali dell’università, che ha anticipato questa mattina ai giornalisti nel corso di una conferenza stampa.

LA DIDATTICA

In primo luogo, il Rettore ha sottolineato che dal 2018 a oggi la popolazione studentesca del Politecnico è cresciuta da 34.000 unità a oltre 39.000 e quasi il 20% proviene da oltre 100 Paesi del mondo.

Studenti seguiti nel loro percorso universitario con ancora maggiore attenzione, grazie a un rapporto studenti/docenti passato da 34,7 a 30,6 e iniziative di tutoraggio e verifiche in itinere che hanno ridotto i tempi di laurea e attività di placement e accompagnamento al lavoro che contribuiscono a uno dei tassi di occupazione dei laureati a un anno dalla laurea magistrale più alti d’Italia (90,7%, contro una media nazionale del 78,5%; interessante notare anche come il tasso occupazionale PoliTo sia cresciuto negli ultimi cinque anni nonostante la crisi e la pandemia, rispetto all’86,4% dell’indagine Almalaurea del 2018).

Oggi l’Ateneo propone percorsi formativi fortemente aggiornati, con l’introduzione nella formazione politecnica delle scienze umane, sociali e della sostenibilità, puntando così allo sviluppo di soft skills, senso critico, visione sistemica, leadership adattiva e creatività.

Sono nati nuovi percorsi per preparare meglio laureati e laureate al mondo del lavoro: una laurea professionalizzante, lauree magistrali per la rivoluzione digitale e la sostenibilità, percorsi di doppia laurea magistrale accelerata, master sull’impatto delle tecnologie su varie figure professionali, percorsi su temi di giustizia sociale e intergenerazionale, percorsi di upskilling e reskilling col Competence Centre CIM4.0.

Sono state anche costruite nuove aule per decine di migliaia di metri quadri, in modo da poter dare migliori servizi agli studenti e studentesse e avere la possibilità di espandere ancora la popolazione studentesca.

Quello che abbiamo avviato in questi anni al Politecnico è un processo di revisione dei percorsi formativi che, senza nulla togliere alle basi scientifiche e metodologiche dei nostri tecnologi, conferisca loro la capacità di intervenire subito in un mondo che è profondamente cambiato da quando il Politecnico è nato e sta cambiando ancora più velocemente”, commenta il Rettore. “Abbiamo bisogno di professionisti impavidi, coraggiosi e sicuri di sé, che cavalchino il cambiamento, portino innovazione nelle imprese o negli enti che li assumeranno o nelle attività che faranno essi stessi nascere; che sappiano comunicare con efficacia e partecipare a gruppi di lavoro indifferentemente da leader o follower, perché solo insieme oggi si può progredire; che riconoscano la assoluta necessità di aggiornarsi continuamente per alimentare questo fuoco, questo ruolo fondamentale che andranno a ricoprire nella società una volta lasciata la loro alma mater; che, finanche, siano capaci di inventarsi il lavoro che faranno”.

LA RICERCA

L’attività di ricerca al Politecnico continua a crescere. I proventi da finanziamenti competitivi vinti a bando sono passati da 30 milioni di euro all’anno a oltre 40 e i contratti per ricerca e formazione sono passati da 18 milioni all’anno a oltre 26, grazie a 60 nuovi accordi di partenariato. Nel 2023, grazie al successo nei bandi PNRR, i proventi esterni per ricerca del Politecnico supereranno i 100 milioni di euro: un record storico per l’Ateneo.

Sempre in ambito PNRR, il Politecnico coordina il Partenariato Esteso nazionale sulle Attività Spaziali e l’Ecosistema di innovazione interregionale NODES e partecipa a oltre 20 progetti, grazie anche al successo dei 13 centri di ricerca interdipartimentali e alle 14 infrastrutture di ricerca applicata finanziate dalla Regione Piemonte e dallo stesso PNRR.

Uno dei punti focali degli investimenti in ricerca degli ultimi cinque anni è stato il Dottorato di ricerca. Dal 2018, i dottorandi e le dottorande sono passati da 700 a 1500, con un compenso superiore al minimo di legge per 300 euro netti al mese.

Sempre come risultato di un investimento sulle persone (nel 2021 è arrivata la conferma dell’HR Excellence in Research Award da parte della Commissione Europea) e attrazione di talenti, sono oggi attivi al Politecnico oltre 20 ERC e Marie Curie Grantees, e in questo modo dal 2018 sono raddoppiati i proventi su progetti ERC. Ma si è lavorato molto anche sull’ampliamento della base di discipline rappresentate, in modo da poter fornire la nuova didattica dell’Ateneo di tutte le componenti necessarie e poter ampliare gli ambiti di ricerca: il Politecnico – pioniere in Italia – ha assunto un nucleo di umanisti e di scienziati sociali, base per il centro interdisciplinare Theseus su tecnologia, umanità e società.

Cresce infine la qualità delle pubblicazioni scientifiche generate dalla ricerca fondamentale, che hanno portato a riflessi positivi sulla quota premiale del Fondo di Finanziamento Ordinario e sul posizionamento nei ranking nazionali e internazionali.

“Da fucina di pubblicazioni scientifiche e di quando in quando di scoperte radicali proprie della ricerca fondamentale, il Politecnico di Torino è diventato anche luogo dove si elaborano soluzioni pratiche per i problemi reali e si vincono sfide di innovazione. Da qui l’interesse crescente che il mondo dell’industria e degli enti territoriali ci riserva”.

“L’interdisciplinarità non deprime affatto il progresso nelle singole discipline, anzi lo esalta – continua il Rettore – perché spesso è dalle interfacce tra più discipline che nascono le maggiori ispirazioni per nuove fondamentali scoperte scientifiche”.

LA TERZA MISSIONE

Lo slancio del Politecnico verso l’impatto sociale a supporto di enti, imprese e cittadini è una delle cifre caratteristica dell’intero mandato rettorale, come definito nel Piano Strategico Polito4Impact del 2018 e come è confermato dall’ottenimento nel 2022 del riconoscimento come migliore università pubblica italiana nella Terza Missione da parte dell’Agenzia Nazionale per la Valutazione dell’Università e della Ricerca.

Da una parte, si sono infatti rafforzate le realtà che operano nell’ambito del trasferimento tecnologico e dell’innovazione, come l’Incubatore I3P, che nel 2019 è risultato il miglior incubatore al mondo a partenariato pubblico per la UBI Global. Con almeno 30 nuove start-up all’anno, nel 2023 raggiungerà il suo record storico con oltre 50 milioni di euro di capitale di rischio raccolto.

Inoltre, nel 2021l’Agenzia Spaziale Europea ha scelto il Politecnico, I3P e Fondazione Links per il lancio dell’ESA Business Incubator Centre Turin, che creerà almeno 65 start-up nella space economy.

Dal punto di vista della valorizzazione della ricerca, il Politecnico ha quadruplicato i proventi dallo sfruttamento della proprietà intellettuale.

Spostandosi invece sul terreno della seconda faccia della Terza Missione, cioè il coinvolgimento della società e la messa a servizio degli Atenei nel trovare soluzioni alle grandi sfide del presente, il Politecnico ha assunto una posizione di primo piano a livello nazionale, con numerose iniziative, tra cui si possono ricordare la guida della Rete delle Università per lo Sviluppo Sostenibile (dal 2019), la stipula di accordi di collaborazione con la Presidenza del Consiglio per la security energetica del Paese, con la Direzione Investigativa Antimafia e con altri enti governativi e il focus sul Terzo Settore posto dall’iniziativa “Polito per il Sociale”.

L’Ateneo è poi riconosciuto come uno dei principali attori culturali cittadini. Basta citare la manifestazione Biennale Tecnologia, prossima ormai alla sua quarta edizione.

Come segno anche visibile di un desiderio di apertura alla società, il Politecnico ha rinnovato la sua identità, con un nuovo logo e un nuovo sito web, ma anche servizi digitali e app aggiornati; questa attenzione alla comunicazione online è valsa all’Ateneo nel 2023 il riconoscimento del CENSIS quale miglior Politecnico per comunicazione e servizi digitali.

“Abbiamo cercato di essere a fianco della società e credo che ci siamo riusciti, dai progetti che abbiamo portato avanti per il contrasto alla pandemia, ai grandi eventi che hanno coinvolto migliaia di cittadini come Biennale Tecnologia, ai progetti che stanno nascendo a Torino e che mettono insieme università, imprese e portatori di interessi attorno a temi imprescindibili, come la Città dell’Aerospazio, o della Salute. È tempo che tutti gli attori della propulsione di questo territorio, dalle banche alle associazioni imprenditoriali pubbliche e private, dagli enti governativi alle università e gli istituti di formazione, condividano un unico menù di servizi offerti a chi si vorrà insediare da noi. Parleremo una stessa lingua e coopereremo ancor di più. È la nostra grande occasione. Facciamo decollare compiutamente l’economia della conoscenza in questo nostro territorio, ispiriamo altrettanto nel resto del Paese”, è l’augurio del Rettore Saracco.

            LE PERSONE E I LUOGHI

L’espansione del Politecnico è multidimensionale, anche in considerazione dello stretto legame tra aumento degli studenti, dei docenti e del personale e necessità di nuovi spazi per la didattica, i servizi e la ricerca.

Dal 2018 il personale docente e ricercatore è salito da 980 a oltre 1286 unità e quello tecnico, amministrativo e bibliotecario è passato da 887 a oltre 1000 unità. Per porre al centro le persone e le loro competenze, è stato realizzato un esteso piano di ricollocazione interna grazie a una revisione dell’organizzazione del lavoro, basata su nuovi strumenti di data intelligence. Ma non solo: l’Ateneo è ai vertici nazionali negli investimenti in welfare, nella semplificazione procedurale e nell’uso dello smart working, ha investito nell’analisi del benessere organizzativo e nel supporto psicologico e promuove la parità di genere in attuazione del Gender Equality Plan del 2021.

Nello stesso tempo, è stato avviato un piano di interventi edilizi prossimo ai 500 milioni di euro, oltre 300 legati a investimenti nelle principali missioni del Politecnico e circa 160 in infrastrutture di ricerca e innovazione del PNRR. Inoltre, l’azione del Green Team ha aumentato la qualità, vivibilità e sostenibilità dei luoghi, come testimonia anche il Ranking Green Metric dove, su 1000 università censite, Il Politecnico passa dal 103° al 20° posto. Nel 2040 Il Politecnico azzererà le proprie emissioni di CO2 ma, conscio della dimensione collettiva di questa sfida, collaborerà anche sempre di più al conseguimento della neutralità climatica del contesto cittadino e territoriale.

“Siamo l’unica università italiana a crescere sensibilmente negli ultimi anni sia sul finanziamento pubblico di base, legato al numero di studenti serviti, sia sulla quota premiale legata al merito nella ricerca e nella terza missione. Coniugare quantità e qualità è complicato, ma se il Politecnico è riuscito a farlo così bene lo deve prima di tutto al proprio personale”, conclude il Rettore.

L’attenzione alle persone è stato anche il tema introdotto in conferenza stampa dal Direttore Generale del Politecnico Vincenzo Tedesco“Abbiamo affrontato uno dei più importanti processi di revisione della nostra organizzazione che si ricordino al Politecnico, cercando di mettere le persone e le loro competenze al centro. Molti hanno potuto cambiare ruolo nel nuovo assetto organizzativo in base alle proprie competenze, attitudini, ambizioni; altri lo hanno avuto per la prima volta. Se le persone aderiscono convintamente a un processo come questo, porta a una loro crescita professionale e a ridare loro nuova linfa e motivazione”.

A scuola di sicurezza, chiusa la due giorni di “Io non rischio”

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Sabato 14 e domenica 15 ottobre anche il Piemonte ha aderito alle giornate nazionali della campagna “Io non rischio – Buone pratiche di protezione civile”. Per scoprire come ciascuno di noi può contribuire a ridurre rischi come terremoto, alluvione, maremoto, rischio vulcanico e incendi boschivi, i volontari di protezione civile hanno invitato la popolazione a partecipare agli appuntamenti in diverse piazze di tutto il territorio. Oltre al punto informativo, anche quest’anno i cittadini sono stati invitati a visitare le piazze digitali utilizzando l’hashtag #iononrischio2023.

La due giorni, che chiude la Settimana Nazionale della Protezione civile, ha portato migliaia di volontarie e volontari di protezione civile ad animare punti informativi in tutta Italia, in oltre mille piazze dalle grandi città alle isole minori, per diffondere quella cultura della prevenzione attraverso cui ciascuno può fare la differenza nella sicurezza propria e di chi gli sta intorno.

«La sicurezza dei cittadini è una priorità assoluta per la nostra Regione – sostengono il presidente Alberto Cirio e l’assessore regionale alla Protezione civile Marco Gabusi – e crediamo fermamente che l’informazione e la preparazione siano fondamentali per affrontare qualsiasi emergenza. Io non rischio fornisce risorse preziose per educare e preparare le famiglie, le scuole e le aziende ad essere pronti a fronteggiare situazioni di pericolo. Invitiamo pertanto tutti i cittadini del Piemonte a partecipare attivamente a questa campagna, adottando misure preventive e diffondendo la cultura della sicurezza. Siamo fermamente convinti che insieme possiamo ridurre i rischi e garantire un futuro più sicuro per tutti. Ringraziamo la Protezione civile e tutti coloro che si impegnano per la riuscita di questa iniziativa. La sicurezza è un impegno collettivo, e insieme possiamo fare la differenza».

Queste le piazze dove sono stati presenti i volontari:

Provincia di Alessandria

Acqui Terme – piazza Italia

Alessandria – piazzetta della Lega

Cantalupo Ligure – piazza Europa

Capriata d’Orba – piazza Garibaldi

Casal Cermelli  – piazza Marconi

Castelnuovo Scrivia – piazza Vittorio Emanuele II

Novi Ligure – via Niccolò Girardengo (il 14 di pomeriggio, e il 15 di mattina)

Sale – piazza Garibaldi

Sezzadio – piazza San Pio V

Strevi – piazza Gramsci

Tortona – piazza Duomo

Provincia di Asti

Asti – piazza Alfieri angolo Via Leone Grandi

Nizza Monferrato – piazza Martiri di Alessandria 19

Provincia di Cuneo

Cuneo –  piazza Foro Boario

Provincia di Novara

Novara – piazza della Repubblica

Gozzano – piazza Matteotti (il 14)

Grignasco – piazza Viotti

Provincia di Torino

Carmagnola – piazza S. Agostino (sabato e domenica mattina)

La Loggia – viale Garibaldi 7 (la domenica pomeriggio)

Ceresole Reale – (solo il 15) piazza Municipio

Chieri – piazza Cavour

Cuorgnè – piazza Martiri della Libertà (solo domenica)

Druento – via Case Sparse 1

Ivrea – piazza Ottinetti (orario 10-17)

Moncalieri- Borgo Mercato ex Foro Boario (il 15)

Trofarello – piazza San Giuseppe (il 15)

Orbassano – piazza Umberto 1

Pianezza – sabato piazza del Mercato, domenica piazza Leumann (davanti al Municipio)

Rivalta Torinese – Bicigrill, Parco Sangone di via Piossasco

San Maurizio Canavese – via Matteotti

Torino – piazza San Carlo 145

Torino – sabato piazza S. Rita 9, domenica Parco Rignon

Volpiano –  via Genova 32 (il 15) e corso Platone (il 14)

Provincia del VCO

Verbania Intra – piazza Ranzoni (il 14)

Baveno – piazza 4 novembre (il 14)

Cannero – piazza Alpini (il 15).

Cannobio – via Giovanola (il 14)

Stresa –  piazza Marconi (il 15)

Cotoletta “la Piemontese” con i grissini di Gassino

Una spettacolare e morbida cotoletta alla piemontese  di carne di razza piemontese impanata dagli chef  di Pollastrini con sopra la Toma di Lanzo fusa , servita con verdura cotta, Nebbiolo Chicco e i grissini di Gassino cotti stamane dal forno di Gassino.
Il meglio della  carne, dei formaggi , dei vini piemontesi con i grissini di Gassino e della collina torinese a completare un piatto che figura ormai nei menù di molti ristoranti o trattorie delle nostre vallate e di Torino. Un piatto definito orgasmico dal sito Piemonte da scoprire che ha oltre 500.000 followers.
Una  operazione di rilancio delle produzioni piemontesi a costo zero per la pubblica amministrazione  spinta dalla passione di Mino Giachino che dopo averla presentata all’assessore regionale Protopapa la presenta nei prossimi giorni all’assessore comunale al commercio di Torino Chiavarino.

LiberAzioni Festival. I vincitori della quarta edizione

Si conclude  al Centro Studi Sereno Regis di Torino, la quarta edizione di LiberAzioni Festival – per un dialogo con il carcere. Nell’ambito del ricco programma di presentazioni, proiezioni, iniziative sociali e culturali molto partecipate, la manifestazione ha promosso, come di consueto, un concorso cinematografico dedicato ai cortometraggi. Alla chiusura del festival, sono stati assegnati i relativi premi.

 

 

Primo Premio LiberAzioni Cinema

La giuria, composta da Annalisa Cuzzocrea (presidente, vicedirettrice de La Stampa), Benedetta Perego (avvocata di StraLi e Antigone), Ambra Troiano (esercente) e dai bibliotecari detenuti del carcere Lorusso e Cutugno coordinati da Marco Monfredini, assegna il Primo Premio LiberAzioni Cinema, dedicato al regista Corrado Iannelli (del valore di 2.500 €), al film

 

Polvere di Paolo Carboni

 

Con la seguente motivazione: «Mi ha molto colpita sia per la realizzazione realistica che per il messaggio trasmesso alla fine dal protagonista: basta un attimo, un granello di polvere, e la vita ti cade addosso. Il dramma dei suicidi in carcere e la piaga della mala giustizia sono rappresentati con delicatezza forza e realismo», scrive Annalisa Cuzzocrea a nome della Giuria.

 

«Noi – aggiungono i bibliotecari della Casa Circondariale “Lorusso e Cutugno” di Torino – votiamo all’unanimità il cortometraggio Polvere assegnando il primo posto. Siamo giunti a questo verdetto poiché in 29 minuti, concisi ma molto esaurienti, la tematica della cosiddetta malagiustizia è stata sviluppata in ogni sua sfumatura, a partire dall’origine del caso concreto fino alle più estreme conseguenze sotto il profilo umano. L’attore protagonista interpreta in maniera calzante la parte del giovane Aldo, sempre più inghiottito come vittima sacrificale in un labirinto giudiziario costruito erroneamente e con superficialità con lo scopo principale di accontentare l’opinione pubblica.

«L’ambiente spazio-temporale appare assai provinciale ma, al tempo stesso purtroppo, molto attuale, se si pensa ai risvolti del declino psico-fisico in cui decade il povero ragazzo. Vicenda ricostruita al meglio anche grazie ai flashback volto al passato e da cui si desume, con spiccata espressività emotiva, una giovane esistenza come tante altre, fra la quotidianità dei propri legami familiari e la dipendenza dagli stupefacenti condivisa con alcuni amici. È proprio per quest’ultimo fattore, così come per il fatto di abitare casualmente nei pressi del luogo della rapina finita male, che Aldo viene incastrato: elementi che la traccia del corto stigmatizza, in modo ottimale come circostanze determinanti della vicenda, mai giustificate dell’applicazione della misura cautelare in carcere inflitta ingiustamente a carico del protagonista».

“Un carrello carico di libri, così leggono i detenuti…”

 

«Il bibliotecario, negli Istituti Penitenziari, svolge un ruolo fondamentale, soprattutto per un recluso appena entrato – proseguono i bibliotecari del carcere torinese – perché il tempo scorre, nonostante la sua preziosità, da recluso non viene spesso apprezzata e bisogna far passare la giornata. La prima azione istintiva e spontanea, anche per chi non legge, è prendere un libro. Di conseguenza, nel cortometraggio, il bibliotecario è il fulcro, colui che socialmente senza accorgersene dona e crea l’atmosfera autentica dell’aiuto reciproco, ma allo stesso tempo, purtroppo, si ritrova a vivere attraverso i suoi occhi la drammaticità della morte, fortemente attuale in tutti gli Istituti Penitenziari d’Italia».

 

 

La presidente della Giuria del Primo Premio LiberAzioni assegna inoltre una segnalazione speciale a

 

Tana libera tutti di Valerio Filardo

 

Con la seguente motivazione: Perché fa sperare – attraverso lo sguardo dei bambini – in un destino meno ingiusto per chi cerca di raggiungere un posto sicuro e conquistarsi un pezzo di felicità.

 

 

La giuria del Primo Premio ha inoltre assegnato delle menzioni speciali.

 

I giorni delle arance di Matteo De Liberato

Con la seguente motivazione: abbiamo dimenticato cosa sono i totalitarismi, qui lo ricordiamo vedendo come la vita ne rimanga intrappolata per sempre, producendo le peggiori ingiustizie e annientando emozioni e sentimenti. O almeno provando ad annientarli, finché riemergono dove non te li aspetti, nel sorriso accennato di una condannata che ha perso tutto, ma sa cos’è l’amore materno (Annalisa Cuzzocrea).

 

Viva di Marianna Turturo e Alessandra Ardito

Con le seguenti motivazioni: per il lavoro fatto con le detenute del carcere di Trani e perché evidenzia la condizione particolarmente fragile delle donne detenute (Annalisa Cuzzocrea).

La vera realtà delle detenute recluse che tratta svariate sensazioni e problematiche quotidiane. I sentimenti contrastanti tra una telefonata negativa che prevale su una stessa telefonata, ma al positivo. Il cortometraggio esprime la quotidianità carceraria: come viene realmente vissuta la giornata. Emotivamente toccante e suggestiva la scena finale dove una delle detenute, il giorno del suo fine pena, dopo tantissimi anni di reclusione, come prima azione da libera corre verso il mare, che in precedenza poteva solo vedere, respirandone il profumo attraverso le sbarre, simbolo rappresentativo di libertà e di inizio di vita (giuria composta dai detenuti bibliotecari).

 

Il posto del padre di Francesco D’Ascenzo

Con la seguente motivazione: un breve film-documentario che ben racconta, direttamente con le voci dei due protagonisti della storia e con tanto sano realismo, il rapporto fra un padre e un figlio che va ricostruito dopo molti anni di forzato distacco, causato dagli errori commessi nella precedente vita dal genitore (giuria composta dai detenuti bibliotecari).

I cinque punti di Andrea Deaglio insieme agli studenti del CPIA di Torino

Con la seguente motivazione: per lo sguardo così concreto e psicologico che il film ha offerto a ciascuno di noi, verso coloro i quali ci sono, ossia esistono per ogni recluso, fuori dalle mura detentive. L’emozione positiva e negativa che allo stesso tempo una madre e un padre provano verso il sé recluso (giuria composta dai detenuti bibliotecari).

 

 

Premio Marina Panarese

 

La giuria, composta da Ikram Mohamed OsmanSara SannaLuisa ZhouEmanuele Bobbio e Hassan Khorzom, assegna il Premio Marina Panarese (da 2.000 €) per autrici e autori di origine straniera, al film

 

When the Leaves Fall di Xin Alessandro Zheng

 

Con la seguente motivazione: per la capacità di tratteggiare un racconto universale, capace di toccare le corde di tutte e tutti noi con delicatezza, rispetto, semplicità. Il ritorno in Cina di Giacomo, giovane sinodiscendente cresciuto in Italia, viene così scandito da elementi che fanno eco a una storia condivisa, a prescindere da età e provenienze: la distanza intergenerazionale e i suoi silenzi, il ruolo della memoria, la ricerca di sé tra i dubbi di chi parte e le risposte di chi resta. A fare da fil rouge è il conflitto dello stesso Giacomo, sospeso tra il proprio sentire le aspettative del mondo “fuori”. Ad aggiungere valore alla scelta dell’opera vincitrice, infine, vi è la vicinanza all’eredità culturale e sociale di Marina Panarese, che da sempre si è battuta per avvicinare mondi lontani e diversi con uno sguardo critico e consapevole.

 

 

La giuria assegna inoltre una menzione speciale a

 

Near Light di Niccolò V. Salvato

 

Con la seguente motivazione: per la delicatezza con cui riflette sul tema del riscatto sociale e per il coinvolgimento di una giovane troupe internazionale.

 

 

 

Premio LiberAzioni Cinema Giovani

 

La giuria, composta da Costanza AgnellaRoberta BaciuIsadora MazonMatilde PacioniFrancesca SapeyAlberto Grometto e Giosuè Tedeschi, coordinati da Carlo Griseri e Alessandro Amato di Agenda del Cinema Torino, assegna il Premio LiberAzioni Cinema Giovani (da 1.000 €, con il sostegno di Nova Coop), al film

 

I giorni delle arance di Matteo De Liberato

 

Con la seguente motivazione: il film ha una poesia e un’intensità uniche, riesce a toccare il cuore, a emozionare, a catturare l’attenzione. Alla giuria è piaciuto davvero molto il feticcio-arancia, quasi una Madeleine proustiana, che richiama alla memoria un tempo infantile, di felicità, di limpidezza che sembra quasi di poter toccare, annusare insieme alla protagonista. Il rapporto che si instaura fra la detenuta e il prete forse figlio, forse semplicemente orfano, entra in profondità nonostante il tempo limitato del film, suggerendo un’apertura, una speranza subito troncata, ma non del tutto spenta.

 

 

 

LiberAzioni Festival è un progetto a cura dell’Associazione Museo Nazionale del Cinema realizzato con il sostegno dell’Ufficio della Garante dei diritti delle persone private della libertà personale della Città di Torino, poi di Regione Piemonte, Fondazione CRT, Otto per Mille Battista, ITAS Solidale, NovaCoop e Cooperativa Arcobaleno. Il festival si svolge in collaborazione con: Direzione della Casa Circondariale Lorusso e Cutugno, Dipartimento di Giurisprudenza dell’Università degli Studi di Torino, Antigone Piemonte, Agenda del Cinema Torino, Mercuzio and Friends, Centro Studi Sereno Regis, ArTeMuDa, FreedHome, Cooperativa Extraliberi, Mosaico Refugees, Voci Erranti, i donatori della campagna di crowdfunding Tessiamo LiberAzioni, le amiche e gli amici di Marina Panarese.