ilTorinese

Uncem: chiusura tunnel del Bianco, forte preoccupazione

PER VIABILITA’ SECONDARIA VERSO TUNNEL SAN BERNARDO E VERSO IL FREJUS IN VAL DI SUSA

“Non doveva chiudere, tra i proclami di tanti politici, e invece da oggi il Tunnel del Bianco chiude. Chiude davvero. Con una serie di conseguenze gravissime che ci preoccupano. Conseguenze immediate, su viabilità secondaria verso San Bernardo e Frejus. Conseguenze di medio e lungo periodo su un sistema alpino che, dopo vent’anni di indifferenza dei più, finisce per essere blocco verso l’Europa. Un problema gravissimo, per molto tempo sottovalutato. Sappiamo già che il nodo viario torinese, della Tangenziale in particolare, da oggi fino a fine anno sarà intasato. E migliaia di camion in più andranno verso la Val Susa e il Frejus, essendo bloccata la statale 28 in Alta Val Tanaro verso Ventimiglia e Nizza, essendo con limitazioni per la stagione invernale la statale 21 verso la Maddalena e pure il Gran San Bernardo chiuso di notte fino a marzo ai mezzi pesanti alti più di tre metri. Un bel caos, che ci dice una cosa. I rallentamenti dei lavori ai trafori alpini ferroviari, la non pianificazione infrastrutturale, la mancanza di coesione vera europea che guarda alle montagne quale luogo di sviluppo e crescita, flussi e transiti, pensano come non mai. E peseranno tantissimo, da oggi, sui sistemi economici di Valle d’Aosta e Piemonte. Ora, svegliandoci tutti di fronte alle emergenze, si torni a pianificare come sancito dal Trattato del Quirinale tra Italia e Francia e da strumentazioni istituzionali europee. Che smettendo di considerare la Strategia macroregionale alpina strumento per fare un po’ di progetti e incontri, forse finalmente si concentreranno – anche noi, tutti i Decisori politici e i Rappresentanti istituzionali – su reti, infrastrutture, Alpi che uniscono. È l’ora giusta, finalmente”.

Così Marco Bussone, Presidente nazionale Uncem, con il Presidente Uncem Piemonte Roberto Colombero, e il Consigliere nazionale Uncem Valdostano Jean Barocco.

Le foto di Solano e Gigli

Le molteplici sfumature di colori all’alba del Monviso e Lago Superiore. Photo di Giampaolo Gigli. Sotto, il grattacielo Sanpaolo in uno scatto di Vincenzo Solano.

“Inaspettatamente Qui”, il romanzo di Luciana Servidio è un magico intreccio di esistenze

Informazione promozionale

Questa storia non ha un personaggio principale: é un intreccio di vite, dove ognuno é il protagonista della propria esistenza. In questo modo, libera da ogni schema, la Vita può tessere le sue magiche trame in cui coinvolge, per motivi che solo Lei sa, persone che inaspettatamente si ritrovano l’uno nell’esistenza dell’altra, per apportare nuova luce, visione e consapevolezza. La Vita accompagna amorevolmente i personaggi, permeando di sé tutto il Romanzo: basta avere occhi per vederla, orecchie per ascoltarla e un cuore per gioirne, anche quando situazioni e circostanze sembrano remare contro di loro. E’ in quei momenti, infatti, che la Vita amorevolmente li spinge e li ispira a trovare in se stessi le migliori risorse per trasformare tutto. La vicenda non ha bisogno di luogo né di tempo per svolgersi: avviene tutta nell’animo e nel cuore dell’essere umano. Ogni personaggio é potenzialmente ognuno di noi, nella sua più fulgida versione.

La storia di “Inaspettatamente Qui”

Questo romanzo nasce in modo insolito, inaspettato e direi magico.

Mia madre si é spenta il 7 marzo di quest’anno. Il giorno prima di andarsene la sua voce ridotta ad un filo mi ha detto “promettimi che scriverai un libro”. Il suo invito a scrivere mi ha accompagnata per tutta la vita, perché la scrittura é da sempre dentro di me, é il mio strumento di elezione, la mia connessione con il mondo e con la Vita (quella con la V maiuscola). Da sempre, mia madre mi ha stimolata a portare alla luce il mio scrivere, ma nonostante sapessi che aveva ragione, non l’ho mai fatto. Perdere lei mi ha aperto un vuoto immenso sotto i piedi, che non avevano più dove poggiarsi e nessun passo più da fare. Né cuore, né animo, né mente erano pronti e disposti a pensare ad altro che al vuoto in cui sono finita senza mia madre. In quei momenti, pensavo che se avessi scritto qualcosa avrebbe saputo troppo e soltanto di dolore. Non volevo regalare al mondo dolore oltre a quello che a volte sembra predominare. Sentivo di voler riprendere carta e penna in mano, ma non usciva altro che vuoto. Così, ci ha pensato lei!

Una mattina che le mie mani scorrevano sulla tastiera inseguendo parole che non ricordo neanche più, sento fortissima la sua presenza, così forte che alzo lo sguardo di scatto: mia madre é davanti a me, gira intorno al tavolo e viene a sedersi alla mia sinistra. Non dice nulla. Siede e aspetta. Sono sopraffatta dall’emozione e dalla felicità di vederla. Non riesco a parlare. Gli occhi annaspano nelle lacrime e fatico a leggere quello che sto scrivendo. Sento che non devo fare domande, soprattutto non staccare le mani dalla tastiera del computer. Mi sento risucchiata, sospesa e sostenuta da un flusso indescrivibile che porta a me fiumi di parole. Queste si moltiplicano senza freno, senza dubbi né domande. Devo scrivere e basta. Dopo aver riempito sette pagine mi fermo e mi dico: “Ma io sto scrivendo un romanzo”. E’ una domanda e un’affermazione allo stesso tempo. Riprendo. Mi sento come un regista sul palco che vede presentarsi uno alla volta e al momento giusto tutti i personaggi che faranno parte della storia che lui stesso sta scrivendo. I personaggi si manifestano, si presentano dicendo il loro nome, la loro storia, l’intreccio di vite che creeranno, lo sviluppo e anche la loro fisicità, con tanto di dettagli. L’energia che riempie la stanza é al tempo stesso forte, gentile, salda, sinuosa e soprattutto inarrestabile. Non posso fare altro che assecondarla. Mia madre é rimasta seduta accanto a me, per un mese intero, senza dire una parola, solo per assicurarsi che avrei portato a termine il mio romanzo. Quando scrivo l’ultima frase sull’ultima pagina, mi saluta dicendo “ricorda che hai scritto tutto tu, hai fatto tutto tu”. Rileggo il libro tutto d’un fiato: mio é lo stile, mio il linguaggio, mia la creatività, mio il sogno finalmente tirato fuori dal cassetto dove l’ho tenuto chiuso per un’intera vita. Quel libro sono io. E il titolo dice tutto .. “Inaspettatamente Qui”.

Ringrazio in particolare il grafico del mio Editore che ha saputo cogliere perfettamente l’essenza del mio libro. Non é una storia d’amore, non é una storia di difficoltà da superare. E’ un intreccio di vite dove ognuno é il protagonista della propria esistenza. Sono personaggi straordinari che sanno fare cose straordinarie perché dotati di visione, fede nella Vita, consapevolezza che tutto sia un sacro Allenamento per manifestare la versione più fulgida di se stessi. E’ una storia che ci sussurra all’orecchio per ricordarci che ognuno di noi può essere questa versione perché la Vita non ha prediletti, né prescelti. La Vita ci ama tutti nello stesso modo. Sta solo a noi ridestarci dal sonno in cui siamo caduti venendo al mondo e ritrovare in noi amore, strumenti, doni e talenti per fare della nostra esistenza il nostro Capolavoro.

L’autrice

Traduttrice di romanzi, documentari e saggi, correttrice di bozze e insegnante di lingue, Luciana Servidio nasce a Napoli il 23 novembre 1966. Inizia a viaggiare per il mondo già da piccolissima e all’età di quasi undici anni si trasferisce a Roma con la famiglia, dove prosegue gli studi fino alla Laurea in Lingue e Letterature straniere e al Master in traduzione letteraria. Desiderosa di comprendere il senso della vita in ogni suo aspetto, si é costruita un percorso professionale molto variegato, ricoprendo incarichi con profili molto diversi tra loro. Amante della lettura, della conoscenza e dell’autoguarigione non convenzionale, vive tutt’ora a Roma.

Il Viaggio insolito del mio libro

Sapevo che un giorno avrei trovato il coraggio di scrivere e pubblicare. E sapevo che oltre ad utilizzare i consueti canali di promozione avrei fatto compiere al mio scritto un Viaggio, scegliendo l’Universo come Distributore. E l’ho fatto. Forse é folle che un’autrice esordiente e sconosciuta come me scelga di affidare completamente nelle mani del caso (io lo chiamo Universo) qualche copia del suo libro. Ma l’ho fatto. La prima copia omaggio di “Inaspettatamente Qui” é arrivata insieme a me alla stazione di Napoli Centrale.

Io sono scesa lì, lei é rimasta sul treno al mio posto, in compagnia della dedica al Lettore scritta mentre ero in viaggio. Era il giorno dell’equinozio d’autunno. Secondo alcuni, spiritualmente parlando, l’autunno rappresenta il momento in cui dobbiamo riconoscere l’abbondanza come stato naturale dell’essere. Napoli é la città che mi ha dato le origini. Neanche se avessi voluto programmare tutto sarei riuscita a mettere insieme questi due ingredienti: le origini e l’abbondanza. La seconda copia del mio libro l’ho lasciata sul sedile della Metro B di Roma, il 10 ottobre, sempre con la dedica sul frontespizio, ma con colori e parole diversi rispetto alla precedente. Mi piace saperlo in Viaggio il mio libro.

Mi piace saperlo in compagnia della Vita. Quando l’ho lasciato sul tavolino del mio posto sul treno, l’ho visto trasformarsi in un sassolino gettato nell’acqua e creare infiniti cerchi concentrici che si espandevano nel mare e poi nell’oceano. A volte, mi sembra di vedere i volti di chi sceglierà di prenderlo e leggerlo per poi lasciarlo di nuovo a chi vorrà fare lo stesso. A volte mi chiedo dove sarà, a casa, nello zaino, nella borsa, tra le mani o sul comodino di chi. A volte mi sembra di scorgere i loro volti .. ma poi lo lascio andare, lì dove la vita lo vorrà condurre. Però, caro Lettore, cara Lettrice, anche se l’Universo ha scelto te a cui farlo arrivare come un dono, sappi che leggerlo una sola volta non ti basterà; sappi che ti verrà voglia di leggerlo e rileggerlo ancora, a volte dall’inizio alla fine, altre volte aprendo una pagina a caso; altre volte ancora ti basterà soltanto guardare la sua copertina vibrante di vita e di Magia, prima di iniziare la tua giornata o quando torni a casa.

Perché “Inaspettatamente Qui” é nato dalla Magia e ne crea nella vita di chi lo sceglie. La sua Magia si manifesterà in piccoli dettagli o con un’improvvisa intuizione o con qualcosa che fino a ieri non avevi notato o con un ricordo che riaffiora alla mente o semplicemente vivendo un attimo di gioia che non provavi da tempo. Questo libro é figlio dell’Universo, io ne sono stata solo l’esecutrice, mia madre l’ispiratrice, l’Unicorno lo Spirito che lo anima. Quando abbiamo smesso di credere nella Magia? E’ tempo di riportarla in vita.

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Questo il link per acquistare il mio libro:
Questo il link dell’intervista:

Alcol e droga, i controlli della polizia stradale

Nell’ambito delle iniziative messe in campo al fine di limitare il grave fenomeno degli incidenti stradali, ed inoccasione della Giornata mondiale in memoria delle vittime strada” che ricorre il 19 novembre prossimo,nella notte di domenica appena trascorsa la Sezione Polizia Stradale di Torino ha disposto un servizio speciale nel cuore della città con 5 equipaggi e con l’ausilio del personale medico ed infermieristico dell’Ufficio Sanitario Provinciale della Polizia di Stato, che ha permesso di controllare 33   Veicoli ​e 50 Persone

In dettaglio 9 conducenti sono stati fermati alla guida sotto l’influenza di alcolici e 2 di loro sono risultati positivi anche al test del Drogometro per la guida sotto l’influenza di sostanze stupefacenti. Un conducente è risultato positivo solo al test del Drogometro per guida sotto effetto di sostanze stupefacenti.

A seguito dell’attività svolta, sono state ritirate 7 patenti, e per i conducenti con tasso alcolemico superiore a 0,80 g/l, oltre al ritiro della patente di guida, sono scattate le denunce alla Procura della Repubblica di Torino.

Le attività continueranno con un vasto programma di servizi di controllo e prevenzione che saranno attivati su tutto il territorio nazionale dagli uomini e le donne della Stradale, insieme ai medici della Polizia di Stato, neifine settimana prossimi e fino al 5 novembre.

L’obiettivo è di scoraggiare e prevenire la guida in stato di alterazione che continua a rappresentare una delle principali cause di incidente; ci si può divertire senza rischiare, basta scegliere di non guidare dopo aver bevuto e fare rientro a casa usando i mezzi pubblici, taxi e autobus di linea, o organizzandosi con qualcuno del gruppo che non beve e accompagna gli altri a casa.

Cala il numero delle imprese artigiane in Piemonte. “Fattore donna” è un valore aggiunto

Nel primo trimestre del 2023 le imprese artigiane piemontesi ammontano a 114.484, con una diminuzione rispetto alle 114.913 al 31/12/2022 ed alle 114.992 di un anno prima. Negli ultimi 12 mesi vi è stato un calo di 508 imprese artigiane.

 

241.268 occupati tra lavoratori autonomi e dipendenti, con una perdita complessiva di 59.789 posti di lavoro negli ultimi 15 anni.

  

Giorgio Felici (Presidente Confartigianato Imprese Piemonte): “Riforma del sistema formativo e potenziamento della Contrattazione collettiva sono gli strumenti su cui investire per tutelare imprese e lavoratori, andando a sopperire alle storture del mercato del lavoro”.

 

 

L’Ufficio Studi di Confartigianato Imprese Piemonte ha redatto il compendio dei dati statistici del 2023 analizzando gli indicatori relativi alla consistenza numerica dell’artigianato piemontese e del suo stato di salute.

 

Le rilevazioni contenute nelle indagini congiunturali del 2023, svolte dall’Ufficio Studi su un campione di circa 2.250 imprese artigiane piemontesi, fanno intravedere un timido miglioramento nel clima di fiducia del comparto. Rispetto ad un anno fa, infatti, gli scenari socioeconomici fanno sperare in una stagione di tranquillità, concentrando gli sforzi per non dover più implementare misure esclusivamente contingenti, ma potendo pensare ad iniziative di più ampio respiro.

 

“I dati vanno certamente letti con un occhio critico – commenta Giorgio Felici, Presidente di Confartigianato Imprese Piemonte – perché se da un lato fanno ben sperare le stime a rialzo del Fondo Monetario Internazionale sul Pil dell’Italia, confermando l’efficacia di alcune delle iniziative di politica economica del Governo che spronano ad andare avanti su questa strada, non bisogna dimenticare che ci sono comunque problematiche enormi che continuano a flagellare il tessuto produttivo: basti pensare alla disoccupazione e alla distanza tra competenze ricercate e quelle offerte sul mercato, fenomeni che stanno diventando un fattore endemico e che rischiano di minare il corretto funzionamento del sistema produttivo. ”.

 

“In relazione al credito – continua Felici – è molto difficile guardare a ciò che sta accadendo con ottimismo, perché l’inflazione galoppante registrata in tutta la zona europea continua a rappresentare un cappio al collo per consumi e produzione, con un tasso di inflazione che a giugno 2023 si colloca a 5,5% in Eurozona, rimanendo lontano dal target del 2%. L’aumento del costo del denaro sta progressivamente salendo a seguito della stretta monetaria – con un aumento di 362 punti base su base annua, i tassi sui prestiti sono saliti al 5,70 – ed ha effetti enormi sia sui bilanci delle imprese che sulla loro produzione, colpendo in particolare le imprese di minori dimensioni che hanno da sempre avuto una difficoltà più accentuata ad accedere al sistema creditizio, con la conseguenza di un progressivo blocco degli investimenti”.

 

Le rilevazioni del sistema Movimprese, il sistema Unioncamere di rilevazione delle variazioni trimestrali nell’Anagrafe delle Imprese Italiane, evidenziano che nel primo trimestre del 2023 le imprese artigiane piemontesi ammontano a 114.484, con una diminuzione rispetto alle 114.913 al 31/12/2022 ed alle 114.992 di un anno prima. Complessivamente, in sintesi, negli ultimi 12 mesi vi è stato un calo di 508 imprese artigiane nella nostra regione.

 

Dalle analisi dell’Osservatorio del Mercato del Lavoro della Regione Piemonte, aggiornate a luglio 2023, si è osservata una decrescita nel numero di apprendisti rispetto all’anno, con il dato che ha raggiunto le 16.427 unità rispetto alle le 17.482 rilevate a luglio 2022.  Per quanto riguarda l’occupazione nel comparto artigiano piemontese, invece, gli ultimi dati disponibili dell’Osservatorio dell’Artigianato della Regione Piemonte fanno registrare un dato che si attesta a 241.268 occupati tra lavoratori autonomi e dipendenti, con una perdita complessiva di 59.789 posti di lavoro negli ultimi 15 anni.

 

“Il dato sull’occupazione nel Piemonte – prosegue Felici – deve far riflettere sullo scollamento che si è registrato nelle dinamiche occupazionali degli ultimi decenni.

L’intero sistema formativo ha bisogno di un profondo rinnovamento, a partire dalle scuole di formazione tecnica sino ad arrivare al sistema universitario. Se vogliamo finalmente riuscire a vedere un dato in controtendenza rispetto alla dinamica negativa registrata negli ultimi anni, al di là delle eventuali variazioni positive determinate da fattori congiunturali, è essenziale mettere pesantemente mano all’intero sistema formativo italiano, riavvicinando i giovani alle imprese e fornendo strumenti efficaci per una formazione tecnica e teorica che sia realmente utile e necessaria”.

 

“Tengo a sottolineare una nota lieta – rimarca Felici – nel dato relativo all’artigianato piemontese: come nel resto d’Italia, l’imprenditoria femminile continua a rappresentare un valore aggiunto per la nostra regione. Basti pensare che al 31 dicembre 2022 le imprese femminili artigiane con sede in Piemonte ammontavano a 19.766, con una crescita di 119 unità in più (+0,6%) rispetto al 2019. L’imprenditoria continua a rappresentare anche uno strumento di integrazione nel tessuto socioeconomico locale, basti pensare che le imprese artigiane straniere femminili a fine dicembre 2022 ammontavano a 3.179, con una variazione di +125 unità rispetto al 2021 e +419 unità rispetto al 2019. Il dato deve far riflettere sulla forza che le imprese femminili continuano ad avere nonostante le annose difficoltà che devono affrontare quotidianamente”.

 

“Infine – conclude Felici – merita una nota il tema del salario minimo previsto per legge, che in queste settimane una parte della politica dipinge come la ricetta per tutti i mali del mondo del lavoro. Non bisogna dimenticare che le Parti sociali hanno costruito l’intero sistema di contrattazione collettiva su un sistema di tutele che va al di là della sola determinazione salariale, ma che è fondato su un sistema di protezione sociale funzionale che coesiste efficacemente con il sistema pubblico. Infatti, nel comparto artigiano e nelle imprese di minori dimensioni, al contrario di questa paventata soluzione semplicistica, la contrattazione collettiva definita dalle Organizzazioni più rappresentative, come Confartigianato Imprese, oltre a determinare salari rispettosi dell’art. 36 della Costituzione, è anche lo strumento che ha consentito di individuare soluzioni su misura per le esigenze organizzative e di flessibilità di imprese appartenenti a settori e con mercati spesso estremamente diversi fra di loro, assicurando, nel contempo, importanti tutele collettive ai lavoratori, anche attraverso il proprio consolidato sistema di bilateralità. Basti pensare ai numeri della bilateralità piemontese: solamente nel primo semestre del 2023 l’EBAP – Ente Bilaterale Artigianato Piemontese, ha approvato un totale di 6.102 richieste di prestazioni tra lavoratori dipendenti e titolari-soci-coadiuvanti, erogando direttamente prestazioni per un valore complessivo di 2.363.656,40 euro”.

 

Risultati indagine Censis (effettuata nel settembre 2023) relativa all’opinione degli italiani sull’artigianato:

 

Ø  alla domanda: “l’artigianato crea opportunità di lavoro interessanti e di qualità per i giovani?” l’83,1% ha risposto affermativamente. Le risposte affermative prevalgono soprattutto nella fascia over 65 (91,6%) mentre la percentuale più bassa (64,4%) si registra nella fascia 18-34 anni;

 

Ø  alla domanda: “Le piacerebbe che un figlio/nipote intraprendesse una professione nell’artigianato?” l’82,9% ha risposto molto o abbastanza mentre 17,1% ha risposto poco o per niente;

 

Ø  alla domanda: “l’artigianato è fatto da imprese più piccole in cui sono possibili rapporti più umani e condizioni di lavoro meno alienanti?” l’80,9% del campione ha risposto affermativamente.

 

 

Halloween è iniziato a ZOOM!

Fino al 5 novembre il parco di Cumiana si trasforma in un luogo magico, allestito e animato da scheletri, fantasmi, streghe, zucche, pentoloni fumanti, mostri e tanti angoli per le foto. “Ti aspettano esperienze da brivido, divertimento mostruoso e street food da perdere la testa!”, assicurano a Zoom.

“La DC, nuova. Prospettive di futuro”, incontro a Susa

“La DC, nuova. Prospettive di futuro”, incontro a Susa. Presenti Cuffaro e l’europarlamentare Donato

Si è aperta a Susa una due giorni dal titolo “La Dc, nuova. Prospettive di futuro”, organizzata dal segretario regionale del Piemonte, Mauro Carmagnola, presso il Convento Boutique Hotel.

All’incontro  hanno partecipato anche esponenti del mondo del sindacato, dell’imprenditoria e dell’associazionismo.

I lavori proseguono con esponenti di alcuni partiti politici. Presente all’incontro, il segretario nazionale della DC, Totò Cuffaro, e l’europarlamentare e vice presidente nazionale del partito, On. Francesca Donato.

Fioretto, Luca Juravle vince Coppa Romania della categoria Under20

Si apre con un grande successo la stagione agonistica del Circolo della Scherma Ramon Fonst. Per la storica società di fioretto di Mirafiori Sud, primo titolo internazionale, con la vittoria nella Coppa di Romania della categoria Under20. Autore dell’impresa il 16enne Luca JURAVLE, atleta nato e cresciuto a Torino, nel quartiere di Mirafiori Sud dove ha sede la società, che nella Ramon Fonst a mosso i primi passi fino ad affermarsi nelle competizioni italiani, nelle quali vanta ben 4 titoli regionali dalle categorie Under14 a quella Assoluta. Nel fine settimana di competizioni ufficiali romene, disputate presso il centro federale di Bucarest, Luca JURAVLE ha esordito sabato 14 ottobre con un prezioso podio nella sua categoria CADETTI, il giorno successivo ha fatto il capolavoro con la gara perfetta: tutte vittorie. Andando così a vincere nella categoria superiore dell’Under20. Con questi risultati, JURAVLE ha fatto quel decisivo passo avanti nel ranking della Romania, verso la qualificazione ai Campionati d’Europa giovanili, che avranno il loro svolgimento a febbraio 2025 a Napoli, organizzati dalla Federscherma italiana.

Nello stesso fine settimana hanno esordito anche i giovanissimi del Circolo torinese della categoria Under14. La formazione della categoria Ragazzi/Allievi composta da Giacomo NOTA, Alessio ZUDDAS, Edoardo BARETTINI e Pietro PORQUEDDU, ha preso parte al trofeo regionale a squadre intitolato al Maestro Egon Franke, ma non ha avuto la stessa fortuna del loro compagno di società, fermandosi al primo turno del tabellone di eliminazione diretta, chiudendo così con solo il 6° posto.

Prossimi impegni agonistici per la società di Mirafiori Sud saranno la prossima settimana a Chiavari, con la prima prova Interregionale Under14, valida come qualificazione per i campionati italiani delle varie categorie di Riccione, in programma a Maggio 2025.

Nonni vigili festeggiati a Scalenghe

È stata una vera festa il momento che i bimbi della scuola primaria hanno voluto dedicare ai nonni vigili: un punto di incontro tra generazioni all’interno di una comunità consapevole della ricchezza che i nonni possono rappresentare per i piccoli.
Tutti i bambini e gli insegnanti, hanno detto il loro sentito grazie ai nonni vigili per il servizio che prestano, gratuitamente, tutti i giorni.
Presente tutto il corpo docente della scuola primaria, alcuni genitori e nonni, i rappresentanti dell’amministrazione comunale, i bambini di tutte le classi e, ovviamente loro, i nonni vigili a cui ogni bambino ha dedicato una poesia, delle canzoni e a cui, al termine della cerimonia, è stato consegnato un diploma di riconoscimento per il servizio utilissimo prestato alla comunità.
Un riconoscimento particolare anche a Marisa, moglie di Meo Cravero, nonno vigile scomparso da poco che resterà sempre nel cuore di ogni bambino e in quello di tutti gli abitanti di Scalenghe.

Personale sanitario: la Regione conferma fondi per duemila assunzioni

Incontro nei giorni scorsi al Grattacielo Piemonte con il presidente Cirio, i direttori delle Asr e i sindacati del comparto:
confermati 175 milioni per l’obiettivo di 2mila assunzioni entro il 2024. 
Già 226 le internalizzazioni per un valore di 9,5 milioni di euro e 1,5 milioni di risparmi generati.
A novembre un nuovo concorso per 440 potenziali infermieri neo laureati 
Si è riunito al Grattacielo Piemonte, l’Osservatorio per il personale della Sanità con i sindacati del comparto – Fp-Cgil, Cisl-Fp, Uil-Fpl, Fiasl, Nursind, Nursing Up – per fare il punto sullo stato di avanzamento dell’accordo per l’assunzione di 2mila tra sanitari e medici entro il 31 dicembre 2024 e della reinternazionalizzazione del 20 per cento dei servizi attualmente affidati dalle Asl e Aso all’esterno per un totale di circa 27 milioni di euro. Presente il presidente della Regione Alberto Cirio, insieme  al direttore della Sanità Antonino Sottile, il coordinatore dell’Osservatorio Pietro Presti, i tecnici dell’Assessorato e idirettori generali delle aziende sanitarie regionali.
RISORSE
Confermati innanzitutto i 175 milioni per raggiungere l’obiettivo delle 2mila assunzioni, attraverso l’uso dei fondi Fsc assegnati al Piemonte dalla delibera Cipess del 3 agosto, che potranno essere usati per investimenti delle aziende sanitarie liberando così risorse dei loro bilanci da destinare alle nuove assunzioni. Entro novembre, in vista della prossima riunione dell’Osservatorio, verrà definito in accordo con i sindacati il fabbisogno potenziale di ogni azienda sanitaria per la ripartizione delle risorse. 
INTERNALIZZAZIONI
Già iniziato anche il percorso per ridurre le esternalizzazioni  dei servizi da parte delle aziende sanitarie: in particolare sono già state completate 226 internalizzazioni per un valore di 9,5 milioni di euro e un risparmio di 1,5 milioni, che rappresenta già il 35% dell’obiettivo concordato con le organizzazioni sindacali. L’operazione ha coinvolto l’Asl del Vco, Cn2, l’Azienda ospedaliera di Alessandria e il Mauriziano di Torino. 
Sono poi in corso reinternalizzazioni per ulteriori 12,8 milioni di euro: in particolare per un valore di 10,3 milioni all’Asl Città di Torino, 900 mila euro all’Asl To4, 800 mila all’Ospedale di Alessandria, 400 mila euro nel Vco, 300 nella To3 e 100 mila euro al Mauriziano di Torino. 
NUOVI CONCORSI
Proprio in questi giorni, si è concluso il concorso pubblico per infermieri dell’Asl Città di Torino, per conto delle Asl dell’area metropolitana di Torino: la  graduatoria dei promossi su 549 i candidati sarà deliberata nei prossimi giorni. A novembre sarà poi bandito un nuovo concorso per infermieri al quale potranno partecipare 440 potenziali neo laureati
«Continuano il lavoro e il confronto messi in campo grazie all’Osservatorio – sottolinea il presidente Cirio –. Per la prima volta dopo oltre dieci anni nella nostra regione si torna ad investire in modo serio e strutturato sulla spina dorsale della nostra sanità che sono le donne e gli uomini che ci lavorano ogni giorno».
A breve l’Osservatorio sarà riconvocato per proseguire il suo lavoro anche con le organizzazioni sindacali dei medici ospedalieri.