ilTorinese

Garage Rock USA 1966. Discografia minore / 21

Caleidoscopio Rock USA Anni ‘60


Anche l’occhio vuole la sua parte” è frase sempre efficace, tantopiù nel mondo dello spettacolo e della musica. Ma noi qui parliamo di aspetto estetico delle etichette discografiche, soprattutto nei casi infausti in cui grafia, cromia e scelta della disposizione di nomi, numeri e loghi risultino infelici, azzardate o del tutto irrazionali. Nel garage rock americano di metà anni ‘60 ci si imbatteva a volte in 45 giri le cui vesti grafiche presentavano impostazioni cromatiche quasi imbarazzanti, che ne mettevano perfino a rischio la leggibilità (con casi di grigio canna di fucile su sfondo amaranto, bronzo su ocra, rosso su rosa intenso, grigio antracite su nero etc. etc.); o recanti caratteri (spesso per dischi autoprodotti) simili al dattiloscritto di un acetato o di una demo, o troppo piccoli, o talvolta mal distribuiti sull’etichetta. Nella presente sezione discografica compaiono alcuni casi di “cromie azzardate” che sfortunatamente contribuivano a dare una veste brutta (nonché ostica alla vista) a prodotti musicali non di rado interessanti e di livello più che discreto…

–  The New Arrivals “Let’s Get With It / Just Outside My Window”  (Macy’s/7Up SBM-45-104);

–  Jason & The Argonauts “I Don’t Need Anything / The Time For Weeping”  (Byit A-8166);

–  Finnicum  “On The Road Again / Come On Over”  (Ruff Records 45-1011);

–  Billy Rat & The Finks “All American Boy / Little Queenie”  (IGL Records 45-122);

–  The Quinns “I Knew / (It’s) Been A Long Time”  (Capito 2022);

–  Half Pint And The Fifths “Orphan Boy / Loving On Borrowed Time”  (Orlyn ORL-666242);

–  The Rotten Kids “Let’s Stomp / Twelve Months Later”  (Mercury 72558);

–  The Fabulous Wunz “If I Cry / Please”  (Pyramid 6-6934);

–  Jay Dee & The Chasers “I Do / Gloria”  (RI 2204);

–  The Outer Limits “Don’t Need You No More / Walkin’ Away”  (Goldust Records 45-5014);

–  The Raevins “The Edge Of Time / Around And Around”  (Big O 55-8114-01);

–  The Shades “I Need You / With My Love”  (Encore 1002);

–  The Shaggy Boys “Stop The Clock / In The Morning”  (Red Bird RB 10-074);

–  The Night Crawlers “Let[‘]s Move / Hiding”  (Shadow Records S-45 101);

–  Danny’s Reasons “Little Diane / Believe Me”  (International Recording Co. 6935);

–  The Pickwick Papers “I Want To Do It / You’re So Square”  (Phalanx 1026);

–  The Grim Reepers “Two Souls / Joanne”  (Chalon Records 1003);

–  The Red Coats “You Told A Lie / I’m Going To Tell You About My Baby”  (Orchid Of Memphis 507);

–  Al and The Echoes “The Whole Towns Talking / Baby Remember Me”  (Echo H 1003);

–  The Misty Blues “Still In Love With You Baby / I Feel No Pain”  (Stature 66-5-7);

–  The Clouds “You Tell Me Lies / Jeannie”  (Kidd 1333);

–  Pulsating Heartbeats “Anne / Talkin’ bout You”  (Pace Setters Internationale 007);

–  The Lee VI’s “I Don’t Know / Pictures On My Shelf”  (Radio S1-125);

–  The Immigrants “Time To Say Goodbye / Walkin’ The Dog”  (Starburst Recordings SR 3121).

 (…to be continued…)

Gian Marchisio

   

Donna muore bruciata viva nel camper

Una donna di Cuneo – E.C., 53 anni – è morta  arsa viva ad Arma di Taggia,m, nel rogo del proprio camper. Il mezzo avrebbe preso fuoco in un parcheggio, forse a causa di una bombola del gas. Il camper è andato distrutto.

La donna era sola sul veicolo mentre il marito si era allontanato, forse per alcune commissioni. Sono intervenuti i vigili del fuoco, i soccorritori del 118 e i carabinieri, ma per la donna non c’è stato nulla da fare.

(Foto archivio)

Un aiuto alle piscine del Piemonte

Il presidente Cirio e l’assessore Ricca: “Affianchiamo alle misure per aiutare famiglie e imprese, un altro scudo contro l’emergenza sanitaria ed energetica”

La Regione Piemonte ha deliberato lo stanziamento di 840 mila euro per sostenere le spese che gli impianti con piscine coperte hanno dovuto affrontare nel periodo di emergenza pandemica, con un particolare riferimento alla voce di spesa legata all’energia. Il contributo è a favore dei soggetti gestori di impianti sportivi con piscina situati in Piemonte, con almeno una vasca coperta. Le richieste dovranno contenere i dati riferiti alle spese energetiche (elettriche e termiche) a carico dei gestori.

Questo stanziamento per le piscine si aggiunge alle risorse destinate a sostenere il mondo sportivo piemontese dallo scoppio della pandemia. Nel corso del biennio 2020-2021, infatti, la Regione Piemonte ha erogato agli operatori del settore circa 12,5 milioni di euro e oggi di fronte alle ulteriori difficoltà per i rincari dei costi dell’energia, arriva un ulteriore aiuto per sostenere l’impiantistica sportiva territoriale.

“Per il mondo dello sport l’emergenza Covid è stata un terremoto drammatico che ha rischiato di compromettere gravemente persino la sopravvivenza di molte realtà del territorio – affermano il presidente della Regione Alberto Cirio e l’assessore regionale allo Sport Fabrizio Ricca -. Oggi, davanti a noi, da affrontare c’è una nuova enorme difficoltà causata dal rincaro dell’energia. Ci siamo già attivati per essere al fianco delle famiglie e delle imprese che non possono essere lasciate sole in questa nuova emergenza. Accanto a loro c’è anche il nostro tessuto sportivo che rappresenta un patrimonio da tutelare a servizio del territorio. Per questo tra le risorse per sostenere lo sport di base abbiamo destinato una misura anche alle piscine, strutture tra le più energivore nel comparto sportivo. Ad oggi abbiamo investito più di 12 milioni di euro in ristori dedicati a chi lavora in questo settore, un impegno che ha avuto anche il merito di velocizzare la ripartenza dell’intero comparto e di prepararlo al grande anno di eventi inaugurato con la vittoria del titolo di Regione Europea dello Sport”.

 

“Vorrei esprimere soddisfazione per l’apertura dello sportello Finpiemonte che curerà l’erogazione delle risorse messe a bando dalla Regione Piemonte per gli impianti natatori piemontesi – sottolinea Alessandra Biletta, vicepresidente della Commissione Sport del Consiglio regionale e prima firmataria di diversi provvedimenti sul tema -.Il comparto è uscito fortemente provato dalle conseguenze dell’emergenza sanitaria e da quelle del conflitto russo ucraino che ha portato ad un rincaro smisurato del costo dell’energia. Non potevamo lasciare queste attività da sole perché il rischio era che gran parte di esse chiudessero i battenti. Raccogliamo i frutti del lavoro sinergico fatto in accordo con il presidente Cirio, l’assessore Ricca ed il Comitato regionale del Piemonte della Federazione Italiana Nuoto”.

Per accedere al sostegno piscine è necessario presentare istanza tramite la compilazione del form disponibile su
piattaforma digitale regionale. Le domande possono essere inviate via Internet, fino alle ore 12 del 28 ottobre 2022, compilando il modulo telematico disponibile sul sito: https://servizi.regione.piemonte.it/catalogo/bandi-cultura-turismo-sport-finanziamenti-domande

Per facilitare la compilazione della domanda, alla pagina
https://servizi.regione.piemonte.it/catalogo/bandi-cultura-turismo-sport-finanziamenti-domande
nella sezione “documentazione bandi”, è disponibile un tutorial che supporta nella comprensione di tutte le fasi della procedura informatica di compilazione.

Rifondazione: “Fermiamo la guerra”

La Federazione di Torino di Rifondazione Comunista parteciperà, nella giornata di SABATO 15 OTTOBRE, a due importanti iniziative:alle 11 in piazza Carignano, PRESIDIO del coordinamento AGITE per la Pace, che sarà incentrato sulla campagna internazionale per la LIBERAZIONE di JULIAN ASSANGE, che con la sua azione ha squarciato il velo sul potere finanziario e militare nel mondo; alle 15 in piazza Palazzo di Citta’, PRESIDIO PER LA PACE indetto da centinaia di insegnanti delle scuole torinesi.

Saremo presenti per sostenere le proposte che sono entrate a far parte del programma di UNIONE POPOLARE: stop all’invio di armi e alla politica delle sanzioni! Cessate il fuoco immediato e avvio di una trattativa per fermare la guerra in Ucraina! Adesione dell’Italia al trattato ONU che proibisce le armi nucleari! Via le armi nucleari USA dal territorio italiano! L’Italia esca dalla NATO! Contro la drammatica crisi sociale, già in atto: bloccare l’aumento delle bollette e la speculazione sull’energia! Tassare extraprofitti e grandi ricchezze! Aumentare salari e pensioni e dire basta alla precarietà. Rifondazione Comunista parteciperà alle iniziative contro guerra e carovita, per costruire un grande movimento di massa a tutti i livelli: dalla manifestazione nazionale prevista per novembre alla lotta contro il Polo bellico NATO a Torino!

Rifondazione Comunista 

Bonus 150 euro a novembre: chi ne ha diritto

Di Patrizia Polliotto, Avvocato, Fondatore e Presidente del Comitato Regionale del Piemonte dell’Unione Nazionale Consumatori.

L’indennità da 150 euro per i lavoratori dipendenti, gli autonomi, i pensionati, i disoccupati e i percettori di reddito di cittadinanza introdotta dal governo Draghi con il decreto Aiuti ter è in dirittura di arrivo. L’importo sarà infatti accreditato nel mese di novembre o nel mese di dicembre, in base alla categoria.

Per i lavoratori dipendenti, fatta eccezione per quelli con rapporto di lavoro domestico, il principale requisito è avere una retribuzione imponibile nel mese si novembre 2022 non superiore a un importo di 1.538 euro. È riconosciuta dai datori di lavoro nella busta paga che riguarda tale mese (per alcuni arriverà alla fine di novembre, per altri a inizio o metà dicembre).

Arriverà anche ai lavoratori dipendenti con rapporto di lavoro domestico che hanno già ricevuto il precedente bonus da 200 euro. Per loro sarà corrisposta automaticamente dall’Inps nel mese di novembre.

Il bonus da 150 euro spetta una tantum. Non è cedibile, né sequestrabile o pignorabile, non costituisce reddito ai fini fiscali né ai fini della corresponsione di prestazioni previdenziali e assistenziali.

Su richiesta l’Inps eroga l’indennità anche ai titolari di rapporti di collaborazione coordinata e continuativa (Co.Co.Co.) e agli assegnasti di ricerca con contratti attivi ala data dell’entrata in vigore del decreto legge 17 maggio 2022 n. 50 iscritti alla gestione separata. L’indennità è corrisposta esclusivamente ai soggetti che hanno reddito derivante dai suddetti rapporti di lavoro non superiore ai 20 mila euro per il 2021.

Rientrano nella misura dell’Inps, su richiesta, anche i lavoratori stagionali, a tempo determinato e intermittenti e ai lavoratori iscritti al Fondo pensione lavoratori dello spettacolo che nel 2021 hanno totalizzato almeno 50 giornate lavorative con reddito inferiore ai 20 mila euro.

L’indennità una tantum da 200 euro per i lavoratori autonomi prevista da dl 15 luglio 2022 di cui vi abbiamo parlato qua è maggiorata di 150 euro a condizione che nel periodo d’imposta 2021 abbiano percepito un reddito complessivo non superiore ai 20 mila euro.

Il bonus da 150 euro spetta anche ai pensionati titolari di uno o più trattamenti previdenziali o sociali, di invalidità, di accompagnamento alla pensione con decorrenza entro il 1° ottobre 2022 e di reddito personale assoggettabile a Irpef non superiore per l’anno 2021 a 20 mila euro. Viene erogato dall’Inps o dagli altri enti previdenziali nell’assegno del mese di novembre 2022.

L’indennità spetta anche ai titolari di disoccupazione Naspi e disoccupazione Dis-Coll a novembre 2022, disoccupazione agricola di competenza del 2021. Il bonus da 150 euro è erogato anche ai nuclei beneficiari del reddito di cittadinanza, in automatico, con la rata di novembre 2022.

Per queste e altre esigenze è possibile contattare dal lunedì al venerdì dalle ore 9 alle 18 lo sportello del Comitato Regionale del Piemonte dell’Unione Nazionale Consumatori, con sede a Torino in Via Roma 366 ed a Pinerolo, in Viale Cavalieri d’Italia n. 14, al numero 0115611800 oppure scrivendo una mail a uncpiemonte@gmail.com, o visitando il sito www.uncpiemonte.it compilando l’apposito format.

“Deus ex littera”

Si inaugura a Ivrea, con una mostra pittorica ed una fotografica, la nuova “casa” di “Ivrea Capitale Italiana del libro 2022”

Dal 15 ottobre all’8 gennaio 2023

Ivrea (Torino)

Il ritratto è perfetto. Minuzia certosina nel tratto e piacevole gioco di colore reso in chiaroscuro. Piacevolissimo. Tanto più se si pensa alla singolare tecnica praticata. Il titolo è “Deus ex littera” e riporta il volto inconfondibile dell’illuminato ingegnere Adriano Olivetti (l’imprenditore della “felicità collettiva” che genera efficienza), figlio di Camillo, fondatore della prima fabbrica italiana di macchine da scrivere e figura iconica, da beatificare, per la Città di Ivrea. A firmarlo è l’artista siciliano Paolo Amico, gran maestro nella realizzazione di opere con una tecnica esecutiva, se non unica, quanto meno originale consistente nell’utilizzo di penne a sfera su carta. L’intenso ritratto di Olivetti è stato eseguito con una nuova (curiosissima) tecnica “a timbro”, ossia con i timbri originali dell’“Archivio Storico Olivetti”. E il titolo “Deus ex littera” è lo stesso della mostra a due che inaugura sabato prossimo 15 ottobre (ore 18,30, fino a domenica 8 gennaio 2023) e con cui si apre la nuova “casa” di “Ivrea Capitale Italiana del libro”, dedicata alle più varie attività culturali e posta all’interno dello storico “Palazzo Giusiana”, in via dei Patrioti 20, oggi cuore di un’importante opera di rigenerazione urbana e restituzione alla comunità. Mostra a due. Curata da Costanza Casali, assessore alla Cultura del capoluogo eporediese, insieme alle opere di Paolo Amico, la rassegna ospiterà anche quelle del toscano Massimo Giannoni, premio “Lubiam” nel ’79 come miglior studente delle “Accademie di Belle Arti” d’Italia. Artisti scelti per la peculiarità delle loro creazioni (strettamente connesse con il progetto di “Ivrea Capitale”), Giannoni è noto per le sue corpose e appassionate tele dedicate in particolare a “librerie”, “biblioteche” o a “Borse d’Affari”, mentre Amico, come detto, per la sua caratteristica di sostituire a pennelli e colori l’utilizzo di “penne biro” o di macchine da scrivere “Lettera 22”. Cosa di meglio per una mostra omaggiante al prestigioso ruolo letterario guadagnato quest’anno da Ivrea? A completare la proposta, la mostra fotografica “Scrittori in posa” del cuneese  Mauro Raffini: 47 scatti di autori e autrici contemporanei realizzati negli anni e collocati nella sala d’ingresso dedicata a “Ivrea Capitale italiana del libro”, un vero e proprio portale d’accesso in cui approfondire la conoscenza del progetto della “Capitale” e il percorso del “Manifesto” per il futuro del libro. In mostra infine alcuni volumi del “Fondo A” della “Biblioteca Olivetti”, donata al Comune nel 1973 e ora esposti a quasi cinquant’anni di distanza. Con questa apertura i saloni del quattrocentesco “Palazzo Giusiana” (che nel 1800 ospitarono per alcuni giorni Napoleone Bonaparte) diventano protagonisti di un prezioso intervento di recupero urbano da parte del Comune di Ivrea, dopo essere stati a lungo sede del Tribunale e, in seguito, dismessi e lasciati miseramente senza destinazione.

Sono molto orgogliosa – sottolinea l’assessore alla Cultura, Costanza Casali – che la città possa tornare a fruire dei saloni di Palazzo Giusiana, da tempo non utilizzati e chiusi al pubblico. Le opere esposte, per la grande parte realizzate appositamente per la mostra, hanno permesso di porre in risalto tutte le declinazioni della scrittura, dalla penna al pennello e al timbro, sino, per l’appunto, alla macchina da scrivere ‘Lettera 22’, simbolo olivettiano per eccellenza. La mostra, che ho curato personalmente, è stata progettata appositamente ripercorrendo i temi del dossier che ci hanno portato alla vittoria del titolo”.

Gianni Milani

“Deus ex littera”

Palazzo Giusiana, via dei Patrioti 20, Ivrea (Torino); per info: www.ivreacapitaledellibro.it

Dal 15 ottobre all’8gennaio 2023

Orari: giov. e ven. 15/18; sab. e dom. 10/13 e 15/18

 

Nelle foto:

–       Paolo Amico: “Deus ex littera. Ritratto di Adriano Olivetti”, tecnica “a timbro”

–       Massimo Giannoni: Galignani Parigi”, olio su tela

Derby di trotto. La scuola torinese domina

I numeri nello sport non raccontano tutto ma hanno un grande pregio: non mentono mai. E quelli che intrecciano la storia del Derby Italiano del trotto agli allevamenti, agli allenatori, driver e proprietari piemontesi, oltre che alla pista dell’Ippodromo di Vinovo sono esaltanti. Lo dimostrano le ultime quattro edizioni della corsa, con tre vittorie e un secondo posto. L’ultimo capitolo di questa storia lo ha scritto domenica scorsa Dimitri Ferm a Capannelle. Ma è solo l’ennesima dimostrazione della forza di un movimento e di persone che sanno lavorare con passione e risultati.

Ha cominciato nel 2019 Alrajah One, nato all’allevamento Rondello a Vigone e allevato da Luca Crosetti e Silvia De Andrea. Dopo due stagioni in chiaroscuro, quest’anno si è trasferito negli Stati Uniti e a luglio ha vinto due delle più prestigiose corse del calendario statunitense (fanno 21 in carriera, con oltre 1 milione di euro portato a casa). Finita qui? Assolutamente no perché nel 2020 Blackflash Bar, nata e diventata trottatrice preso l’Allevamento Bar di Luigi Truccone finì seconda per millimetri alle spalle di Bleff Dipa ma in compenso le Oaks riservate solo alle femmine fecero registrare la doppietta con i nomi di Betta Zack (allevata nell’Azienda Agricola La Zaccarella di Valter Ferrero, proprietà de Il Grifone a Vigone) e Bonneville GiFont, “figlia” de Le Fontanette.

Un anno fa, poi, l’apoteosi. Primo Charmant De Zack, pupillo di Valter e Vittorio Ferrero sempre all’Allevamento La Zaccarella, con Callmethebreeze, allevato nel torinese da Maurizio Grosso per conto di Philippe Allaire e guidato da Andrea Guzzinati, al terzo posto e al quarto Chuky Roc, proprietà della famiglia Rocca a Vigone che resta la roccaforte del movimento.

Questo poteva essere un anno di transizione, ma ci ha pensato Dimitri Ferm, nato e cresciuto a Vigone nell’allevamento Le Fontanette e allevato e di proprietà dalla Dream Ferm. Un consorzio a quattro, del quale fa parte anche il torinese Cesare Canavesio: in carriera ha vinto 10 delle 17 corse disputate, ma sono ben sette da gennaio a oggi. Il GP Etruria a Firenze, il GP Giovanardi a Modena, il GP Nazionale lo scorso giugno a Vinovo. Il GP Marangoni spostato eccezionalmente da Torino Milano, per finire con il Derby a Roma anche se in realtà è solo l’inizio.

Una storia incredibile, pensando che è costato solo 12mila euro, equamente divisi tra i suoi 4 proprietari e finora a vinto circa 500mila euro. Era rimasto invenduto perché nato tardi nella sua annata e per questo considerato meno prestante. Sta ripagando tutti con gli interessi.

Ma basta scorrere l’Albo d’Oro della corsa più importante d’Italia e appare tutto chiaro, senza inganni. Senza andare troppo lontano, nel 2005 il Derby parlava piemontese con la vittoria di Fairbang Gi che stampava in stretta fotografia Fleche, due cavalli allevati dai “nostri” Dario Gariglio e i coniugi Borini. Tre anni dopo, ecco Lana Del Rio, allevata dalla famiglia Monticone a qualche km dall’ippodromo, e per lei è stato solo il primo passo di una cavalcata fantastica. E ancora Unicka, nata a Roma ma cresciuta fin da subito all’Allevamento Le Fontanette di Vigone: suo il Derby 2016.

Numeri e nomi che raccontano una verità incontestabile: in Piemonte c’è tanta qualità e la pista di Vinovo aiuta a plasmarla e renderla vincente. Prossima tappa, il 1° novembre quando a Vinovo andrà in scena il GP Orsi Mangelli, anche per le femmine, ideale prima rivincita del Derby. In realtà però da qui a fine anno ci saranno altre 10 riunioni di trotto, compresa quella conclusiva di sabato 17 dicembre con il Palio dei Proprietari. Una storia in parte già scritta e che racconta un vero fenomeno. Oggi, ma non da oggi, il Piemonte è leader in Italia.

Il mental coaching approda a Palazzo Lascaris

Incontro  con le mental coach Irma Battista e Amanda Gesualdi

 

Il mental coaching può diventare uno strumento molto utile in questa fase post pandemica.

Hanno illustrato l’importanza della disciplina del mental coaching, a Palazzo Lascaris, in Sala Viglione, nell’ambito di un evento patrocinato dal Consiglio Regionale del Piemonte e dall’associazione AZIMUT, giovedì 13 ottobre scorso, due mental coach professioniste, Irma Battista e Amanda Gesualdi. All’incontro ha anche partecipato Fabrizio Vespa, alla guida dell’Associazione Azimut, che si occupa di trovare spazi espositivi e gallerie, promuovendo un lavoro di tutoraggio nei confronti dei giovani che si affacciano sul versante dell’arte.

 

Il mental coaching si propone di portare un contributo fondamentale in sostegno al mondo adolescenziale,  dopo i due anni bui della nostra storia umana, dovuti al Covid 19.

“L’adolescenza oggi risulta un lasso di tempo che va dai dodici ai venti anni – spiega Amanda Gesualdi – e la stessa pubertà sta anticipando sempre di più la sua comparsa.

L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha parlato di “trauma collettivo da Covid 19”, vale a dire l’emergenza sanitaria ha provocato traumi di natura psicologica soprattutto negli adolescenti, costretti al lockdown e a rimanere per ore di fronte agli schermi del pc”.

“Il 30% dei genitori – aggiunge Amanda Gesualdi – ha riscontrato nei figli un uso eccessivo dei social network e la stessa organizzazione ‘Save the children’ ha elaborato un rapporto dal titolo ’Riscriviamo il futuro’. I giovani adolescenti hanno mostrato una difficoltà crescente nella concentrazione e nel far ritorno a una vita sociale normale; solo il 59% di essi comunica queste sensazioni negative in famiglia. Un adolescente su 4 presenta i sintomi tipici della depressione e dell’ “ essere costantemente sotto tono”. Risulta fondamentale intercettare il disagio mentale nei ragazzi e intervenire utilizzando strumenti adeguati”.

“Un altro fenomeno estremamente preoccupante rilevato nel 51 per cento dei bambini e adolescenti – ha precisato Amanda Gesualdi – è stato quello del bullismo, diffuso anche a scuola.

La scuola non è soltanto sede di didattica, ma deve svolgere un importante ruolo educativo, ma non sempre riesce in questo delicato compito. Il mental coaching può essere uno strumento fondamentale per far riaffiorare e educare gli adolescenti alle emozioni”.

“Ogni epoca ha avuto bisogno di supereroi – spiega Irma Battista, che ha scelto di specializzarsi in questa disciplina perché appassionata dallo studio della mente e dei rapporti umani anche a seguito della sua storia personale – ma spesso questi hanno mostrato traumi e hanno conosciuto una caduta. Sono gli “Avengers”.

“Ogni Avenger presenta delle problematiche molto rappresentative del mondo adolescenziale – aggiunge Irma Battista – Doctor Strange, un medico che resta vittima di un tragico incidente, viene aiutato da uno stregone che lo inizia alle arti magiche, grazie alle quali riesce a redimersi e combattere le forze oscure che minacciano l’umanità. Questo è simbolo della nausea, insonnia, sbalzi d’umore, senso di tristezza e perdita del piacere. Non è raro che la paura di sbagliare possa portare alla immobilizzazione. Collaboriamo con loro per entrare nella logica delle loro paure e dar spazio alle loro emozioni. Un altro Avenger che può ben rappresentare le problematiche degli adolescenti è Hulk, alter ego di Robert Bruce Banner, personaggio immaginario dei fumetti, creato nel 1962, simbolo della propensione degli adolescenti per l’alcool e la droga.

L’abuso di alcool rappresenta una dipendenza e risulta fondamentale non interrompere il dialogo genitore-figlio. Un altro Avenger è rappresentato da Loki, un antieroe che vuole con sé un esercito per sopraffare i più deboli, individuando il tipico atteggiamento del branco. La migliore strategia per combattere il bullismo risulta la prevenzione. Risulta fondamentale aumentare la loro autostima e spingerli a sviluppare caratteristiche positive, tali da incoraggiarli a non isolarsi dalle relazioni con i coetanei.

Black Widow, la Vedova Nera, individua la depressione e il suicidio. Il suicidio di Natasha rappresenta un evento tragico che lascia un vuoto dentro a tutti i suoi amici. È il simbolo dei disturbi del sonno e dell’appetito, del rallentamento del pensiero, della difficoltà  di concentrazione e dei pensieri di morte e di suicidio. Fondamentale risulta il dialogo costante tra genitori e figli e la richiesta di aiuto a un professionista, per agire su quei blocchi che devono essere eliminati”.

I quindici e venti anni rappresentano un salto generazionale. Dal 2010 sono sette le generazioni che convivono su questo pianeta, con stili di comunicazione e linguaggi diversi gli uni dagli altri.

La prossima generazione sarà figlia della pandemia, dei cambiamenti climatici e gli adolescenti saranno più  ossessivi e compulsivi, mostrando un pericoloso blocco delle emozioni”.

Il mental coach è un professionista che aiuta le persone a raggiungere i propri obiettivi, portando alla luce le potenzialità migliori e migliorando le loro performance.

Il mental coaching risulta un metodo  moderno e di avanguardia per migliorare anche le difficoltà  e problematiche della comunicazione, in famiglia, nelle relazioni interpersonali.

Nel caso degli episodi di bullismo spesso la famiglia preferisce allontanare i figli dalla scuola e, quando capita ciò, è il branco che è risultato vincitore.

Mara Martellotta 

Grattacielo Regione: la contro-inaugurazione di Radicali e +Europa

Riceviamo e pubblichiamo

Grattacielo Regione/Sintesi conferenza stampa Radicali Italiani/+Europa per la “contro/inaugurazione” del grattacielo. Cinque domande al Presidente Cirio.

Durante la conferenza stampa tenutasi questa mattina, venerdì 14 ottobre, a Torino, sotto il grattacielo della
Regione Piemonte – in occasione della cosiddetta “inaugurazione” dello stesso – Giulio Manfredi (Associazione
radicale Adelaide Aglietta), Igor Boni (presidente Radicali Italiani) e Silvio Viale (consigliere comunale
radicale/+Europa) hanno posto al presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio, le seguenti cinque domande:
1) il presidente Cirio è informato sulla “Relazione finale” (08/04/2019) dell’ing. Marco Bagetto – esperto a cui la
Regione Piemonte ha affidato incarico professionale ad hoc – sulla situazione delle vetrate del grattacielo? Le
criticità esposte nella “Relazione Bagetto” sono state sanate? Chiediamo al Presidente Cirio e all’Assessore
Tronzano di inserire una “Relazione vetrate grattacielo” nella pagina dedicata alla “Sede Unica” sul sito della
Regione, per tranquillizzare chi in futuro utilizzerà la struttura.
Vedi link a stralcio “Relazione Bagetto”:
https://www.associazioneaglietta.it/wp-content/uploads/2022/10/Bagetto.pdf
Nel documento si può leggere, fra l’altro: “… non si può escludere che, in caso di azioni eccezionali interessanti
la lastra esterna, questa si possa rompere generando la caduta al suolo di frammenti o porzioni di dimensioni non
necessariamente inoffensivi per le persone che si trovano all’esterno nelle vicinanze della Torre…”; e ancora:
“….verosimilmente tutte le cellule di facciata della tipologia V1 e V2, anche quelle ad oggi ancora prive di
anomalie, saranno nel breve-medio termine interessate dal fenomeno di delaminazione … la progressione della
delaminazione in atto potrà causare problemi connessi alla modalità di rottura delle vetrate (non più di sicurezza)
in caso di evento accidentale, con possibile caduta a terra di frammenti non trattenuti dall’intercalare
danneggiato…”.
Il consigliere comunale Silvio Viale presenterà un’interpellanza al sindaco di Torino, allegando il suddetto stralcio
della “Relazione Bagetto” (ricordiamo che il Comune di Torino deve ancora produrre il certificato di agibilità del
grattacielo).
2) il presidente Cirio è informato sul perdurante silenzio di due suoi assessori, Chiara Caucino e Andrea
Tronzano, che continuano a non rispondere alla PEC inviata loro il 15/07/2022 dall’Associazione radicale
Adelaide Aglietta sulla questione “chi paga le bonifiche relative a terreni e falde acquifere del grattacielo e del
futuro Parco della Salute?”. Link alla suddetta lettera aperta radicale del 15/07/2022:
https://www.associazioneaglietta.it/wp-content/uploads/2022/07/22-07-15-lettera-ad-assessori-Caucino-eTronzano-su-costi-bonifiche.pdf
3) il presidente Cirio è informato che l’avvocato Vincenzo Nunziata (dal 18 febbraio 2021 capo di gabinetto della
ministra degli Affari Regionali Mariastella Gelmini) è stato nominato il 4 maggio 2021 Presidente del Collegio
Tecnico Consultivo (chiamato a dirimere eventuali controversie fra Regione e costruttori grattacielo), incarico che
ha accettato di svolgere dal giorno 11/06/2021 e per cui ha percepito oltre 100.000 euro? Incarico del tutto
legittimo ma assolutamente stigmatizzabile per l’evidente inopportunità politica di retribuire un alto funzionario
dello Stato, il cui incarico al ministero ha comportato e comporta ancora oggi rapporti istituzionali costanti con le
Regioni).

4) il presidente Cirio è informato sul fatto che il “lavabo verde Alpi bagno Presidente Livello 40” è costato ben
6.000 euro e una determinazione regionale ad hoc?
5) il presidente Cirio, oltre a decantare la bellezza “mozzafiato” della piattaforma panoramica all’ultimo piano del
grattacielo della Regione, spenderà qualche riflessione sulle future condizioni di lavoro dei 2.500 dipendenti
regionali che affolleranno tutti i restanti piani del grattacielo, ristretti in spazi “open space” più adatti a un “call
center”che ad uffici amministrativi?!

Associazione Adelaide Aglietta 

Il grattacielo della Regione è (finalmente) pronto

SI CHIAMA “PIEMONTE”  ED È IL NUOVO GRATTACIELO DELLA REGIONE
Oggi la cerimonia di “presa in carico”. 
Il presidente Cirio e l’assessore Tronzano: 
“Si sana una ferita che dura da 20 anni. 
Lo dedichiamo ai cittadini piemontesi che lo hanno pagato 
ed è per loro che lo renderemo un luogo di cui essere orgogliosi”. 
43 piani e 204,4 metri che lo rendono uno dei grattacieli più alti in Italia: è il nuovo palazzo unico della Regione Piemonte, oggi ufficialmente “preso in carico” dalla Giunta con una cerimonia a cui hanno preso parte le autorità civili e religiose del territorio.
Una struttura innovativa anche dal punto di vista della sostenibilità, che sfrutta la geotermia e il fotovoltaico, consentendo al Palazzo una autonomia energetica di oltre il 30% (non c’è uso di gas e il sistema sfrutta anche l’acqua piovana).
«Oggi si sana finalmente una ferita profonda – ha detto il presidente della Regione Alberto Cirio –Quest’opera nasce più di 20 anni fa da una intuizione corretta e utile, ovvero unire in un unico luogo i 2000 dipendenti regionali, risparmiando e ottimizzando i costi delle oltre 20 sedi che li ospitavano. Poi, però, ha vissuto una storia complessa e non sempre edificante, che ha portato il cantiere a lungaggini inaccettabili. Sono certo che tutti coloro che mi hanno preceduto hanno fatto del loro meglio perché il palazzo potesse essere completato. Quando tre anni fa sono diventato presidente, però, i lavori erano pressoché bloccati. Abbiamo attivato una task force con l’impegno di finirlo. E oggi quel giorno è arrivato. Sono felice, perché da simbolo di inefficienza lo trasformeremo in un luogo di cui essere orgogliosi. Mi è stato chiesto a chi verrà dedicato. Mi hanno insegnato che le cose sono di chi le paga: questo grattacielo è stato fatto con i soldi dei piemontesi. Ed è per loro che si chiamerà “Piemonte”!».
Durante la cerimonia sono stati ricordati i momenti principali della storia del Palazzo. I lavori sono iniziati nel 2011 a più di 10 anni da quando l’idea era stata messa in cantiere. Poi numerosi ostacoli, a cominciare dal fallimento di alcune delle imprese che avevano in appalto la realizzazione dell’opera, e molte altre complessità che ne hanno allungato enormemente i tempi. Nel 2019 la decisione della nuova giunta di dare un impulso forte per il completamento del grattacielo, con l’approvazione di tre varianti per accelerare il cantiere e la costituzione di una unità di missione che ha lavorato senza sosta pur nelle difficoltà dovute alla pandemia.
«La data di oggi rimarrà nella storia della Regione – sottolinea l’assessore al Patrimonio Andrea Tronzano – anche perché il Palazzo comincerà a “vivere” ed interagire con la città. Sarà un elemento prezioso per portare benessere a questa zona storica di Torino e alle sue attività commerciali e potrà essere utilizzato anche dalla cittadinanza, a partire dal grande parco pubblico verso la stazione del Lingotto. Per me, torinese di nascita, per la Giunta regionale, per il gruppo di lavoro è un vero onore poter dire di avere tradotto le richieste della comunità piemontese in realtà, di aver dimostrato che efficienza e efficacia facciano parte del DNA della pubblica amministrazione, che la polifonia che deriva dall’unità di intenti sia il vero obiettivo a cui tendere per raggiungere il dovere primario di chi si occupa della cosa pubblica: il bene comune».
Al grattacielo si affianca un moderno centro servizi con un auditorium da circa 300 posti e altre due sale eventi da quasi 100 posti l’una.
Inoltre una novità assoluta è la passerella con copertura fotovoltaica che potrà essere percorsa a piedi o in bicicletta dai cittadini, creando un collegamento diretto tra il sottopasso della stazione Lingotto e via Nizza.
Nelle prossime settimane inizieranno gli allestimenti interni ed a novembre i primi trasferimenti, a cominciare dalla Presidenza, con l’obiettivo entro giugno 2023 di completare lo spostamento di tutto il personale all’interno del nuovo Palazzo Unico. Le altre sedi di proprietà della Regione che oggi ospitano i diversi assessorati verranno messe in vendita, ad eccezione del Palazzo storico di Piazza Castello.
«Nei paesi si dice che la casa in piazza non si vende – ha spiegato il presidente Cirio –Per questo la sede di Piazza Castello resterà un patrimonio della Regione e verrà messa a reddito. L’abbiamo candidata a ospitare l’Authority antiriciclaggio che entro l’anno l’Europa dovrà decidere in quale città insediare. Ma ci sono altre importanti realtà istituzionali del nostro Paese interessate a trovare posto in quegli spazi. Per cui la nostra storica sede continuerà e vivere a servizio della collettività e della vitalità del centro storico di Torino».