ilTorinese

Webinar inaugura anno Accademia Medicina

Martedì 7 novembre alle ore 17.30, l’Accademia di Medicina di Torino inaugura l’Anno Accademico 2023 2024 con una riunione scientifica, sia in presenza, sia in modalità webinar, dal titolo “Health trajectories in aging”. Introduce l’incontro Luigi Maria Pernigotti, Primario Emerito di Geriatria, Città della Salute e della Scienza di TorinoInterviene come relatore Laura Fratiglioni, Professore Emerito, Centro di ricerche sull’invecchiamento, Karolinska Institutet, Solna (Svezia).

Nelle nostre società occidentali, viviamo più a lungo e in migliori condizioni di salute. Nella seduta scientifica si discuteranno i principali risultati della ricerca sull’invecchiamento negli ultimi decenni che hanno portato a questo straordinario progresso. Ci si concentrerà sulla multidimensionalità della salute degli anziani e sulla possibilità di monitorarla con un indice che possa essere utilizzato dai medici di famiglia, analogamente a quanto si fa durante l’infanzia. Si mostrerà anche l’eterogeneità della salute delle persone anziane, la sua evoluzione dinamica e i molteplici fattori che possono influenzare positivamente o negativamente le traiettorie di salute individuali. In conclusione, grazie alle nuove evidenze scientifiche, nel prossimo futuro ci aspettiamo in molti paesi di aumentare la durata della vita in buona salute concentrandosi sulla prevenzione primaria, secondaria e terziaria.

Si potrà seguire l’incontro sia accedendo all’Aula Magna dell’Accademia di Medicina di Torino (via Po 18, Torino), sia collegandosi da remoto al sito https://www.accademiadimedicina.unito.it/attivita/sedute-scientifiche/prossime-sedute.html.

70 anni di scuola in carcere

“Una straordinaria opportunità colta dal Consiglio regionale del Piemonte per far conoscere all’opinione pubblica e alle istituzioni del territorio una pagina della nostra migliore storia di impegno civile e sociale”. Così il Garante regionale dei detenuti Bruno Mellano ha definito la mostra fotografica 70 anni di scuola in carcere, inaugurata  all’Ufficio relazioni con il pubblico dell’Assemblea legislativa regionale, in via Arsenale 14/G, a Torino.

I settant’anni, raccontati attraverso fotografie, manifesti e manufatti, sono quelli vissuti dai detenuti grazie alla presenza dell’Istituto professionale Plana all’interno delle carceri torinesi.

“Un impegno iniziato nel 1953 alle carceri Nuove e proseguito alla Casa circondariale Lorusso e Cutugno – ha ricordato il dirigente dell’Istituto, Enrico Boccaglini – che ha visto nascere nel corso del tempo numerose collaborazioni, come quella con il Museo ferroviario piemontese, e regalato ai detenuti un’esperienza di normalità e di arricchimento professionale. Una possibilità che coinvolge ogni anno un’ottantina di detenuti e permette a una quindicina di loro di affrontare l’esame per la qualifica professionale”.

“Un’esperienza – ha aggiunto la responsabile dei corsi scolastici in carcere Sara Brugo – capace di riorientare l’esistenza dei detenuti, che attraverso lo studio e la condivisione del lavoro acquisiscono consapevolezza del proprio valore, vedono aprirsi davanti agli occhi nuove opportunità e imparano le regole della convivenza. Tra i prossimi obiettivi, la possibilità di permettere agli allievi di conseguire il diploma al termine del terzo anno”.

Anche la direttrice della Casa circondariale Elena Lombardi Vallauri ha evidenziato che “i sette decenni d’impegno dell’Istituto Plana e del personale carcerario sono una dimostrazione che in carcere è possibile creare spazi di libertà, offrendo ai detenuti l’opportunità di conseguire un titolo di studio e una maggior consapevolezza di sé e del proprio valore”.

Il presidente del Museo ferroviario piemontese Marco Pochettino ha illustrato il progetto, nato cinque anni fa e condiviso con il Garante regionale e la Garante comunale dei detenuti di Torino “per far costruire all’interno del carcere le parti in legno di una carrozza d’epoca del 1926, destinata prossimamente a viaggiare sulla linea Torino-Ceres”.

“L’impegno dell’Istituto Plana all’interno del carcere – ha concluso Mellano – è la testimonianza di una scuola che fa vivere concretamente il dettato costituzionale secondo cui le pene devono essere rivolte all’obiettivo della rieducazione, restituendo una cornice di profonda umanità e di grande speranza”.

Tra i numerosi partecipanti all’evento era presente la consigliera Silvana Accossato.

La mostra, allestita sulle vetrine esterne dell’Urp del Consiglio regionale del Piemonte,  è visibile fino al 19 novembre.

Parco dei cinque laghi d’Ivrea, il Ddl licenziato dalla Commissione

La quinta commissione della Regione ha anche dato parere favorevole al Defr per le sue materie.

Il Ddl per l’istituzione del Parco dei cinque laghi di Ivrea va in Aula per il voto: la quinta Commissione, presieduta da Angelo Dago, ha licenziato a maggioranza il disegno di legge per creare il Parco naturale e ha espresso, sempre a maggioranza, parere consultivo favorevole per le materie di competenza sul Documento di economia e finanza regionale (Defr) 2024-2026.

Prima della votazione finale del disegno di legge è stato approvato un emendamento, presentato dal vicepresidente della Giunta, Fabio Carosso, che stabilisce l’entrata in vigore della legge il primo giugno 2024. Relatori in Aula del provvedimento saranno Andrea Cane (Lega) e, per le minoranze, Silvana Accossato (Luv) e Giorgio Bertola (Misto – Ev).

Prima della votazione favorevole del parere sul Defr, sono intervenuti Carosso, per l’illustrazione della parte del documento riguardante i Parchi e le aree protette e l’assessore Marco Gabusi in merito alla Difesa del suolo e alla Protezione civile.

Le risorse finanziarie dedicate alle aree protette ammonteranno a 21, 29 milioni di euro nel 2024 e nel 2025 e a 22 milioni nel 2026. Ulteriori risorse finanziarie sono previste nell’ambito dei programmi europei Pr Fesr 21-27 e Psp 23-27 per un ammontare complessivo di 64,112 milioni.

Il vicepresidente ha spiegato che gli obiettivi dell’Esecutivo sono l’attuazione della Rete ecologica e la valorizzazione del Sistema delle aree naturali protette. Il fine è il miglioramento dello stato di habitat e specie e l’attuazione della rete ecologica mediante la pianificazione locale e regionale.

Gabusi ha evidenziato, tra le altre, l’importanza degli interventi per la pulizia dei fiumi, i buoni risultati che si stanno avendo con le azioni per la rilocalizzazione degli edifici e degli immobili in zone alluvionabili, la valorizzazione degli operai forestali, oltre all’attività di valorizzazione dei volontari di protezione civile. Per la Protezione civile sono previsti 12 milioni di euro l’anno, di cui oltre 6 milioni per il Coordinamento regionale per le associazioni di volontariato; 900 mila euro annui sono dedicati alle rilocalizzazioni mentre, per la pulizia dei fiumi ci sono 1,5 milioni annui.

Nel corso delle illustrazioni della Giunta sono intervenuti per chiarimenti i consiglieri Mauro Fava (Fi) e Domenico Ravetti (Pd).

 

Poste: a dicembre passaporti negli uffici postali

POSTE: A DICEMBRE PASSAPORTI NEGLI UFFICI POSTALI, DA FEBBRAIO CARTA D’IDENTITA’ E SERVIZI AGENZIA DELLE ENTRATE

 

Il Condirettore Generale di Poste Italiane, Giuseppe Lasco anticipa al TG Poste le prossime tappe di sviluppo del Progetto Polis per i comuni con meno di 15.000 abitanti, che coniuga risultati di business con il supporto al sistema Paese

 

Torino, ottobre 2023 – Il Progetto Polis di Poste Italiane procede spedito e presto permetterà ai cittadini dei piccoli Comuni di ritirare Passaporto e Carta d’Identità direttamente negli Uffici Postali. In un’intervista al TGPoste, il Condirettore Generale di Poste Italiane, Giuseppe Lasco, si è soffermato sul progetto di creazione dello sportello unico digitale nei 7.000 Uffici Postali ospitati dai Comuni con meno di 15.000 abitanti di cui 268 in provincia di Torino, sottolineando che “il progetto Polis è l’immagine più bella che possiamo presentare quando diciamo che Poste Italiane coniuga il business e il supporto al sistema Paese”.  

“Al momento – ha detto Lasco – stiamo già erogando servizi dell’Inps, certificati anagrafici e giudiziari. A partire da dicembre anche l’ufficio postale potrà erogare il passaporto, mentre da febbraio rilasceremo le carte di identità elettroniche e i servizi dell’Agenzia delle Entrate”.

Il progetto Polis, presentato a gennaio alla presenza delle massime cariche dello Stato, procede a ritmi elevati anche nella costituzione della più grande rete nazionale di aree di coworking, con 250 siti messi a disposizione da Poste Italiane in tutto il Paese. “Vogliamo dare a persone, aziende e professionisti l’opportunità di usare questi spazi”, ha detto Lasco. “Questi spazi – ha concluso – non saranno solo nelle grandi città dove i player del settore sono già presenti ma soprattutto nelle realtà medio-piccole, per contribuire allo sviluppo sociale ed economico di tutto il Paese”.

Continua la prevenzione a bullismo e cyberbullismo

La Sesta commissione regionale, presieduta da Davide Nicco, ha concluso l’esame del Documento di economia e finanza regionale 2023-25 (Defr), su cui si è espressa con parere favorevole a maggioranza. 

L’assessore Elena Chiorino ha illustrato la parte relativa a istruzione e diritto allo studio, rispetto ai quali si intende proseguire nel solco delle misure già in corso: su edilizia scolastica si andrà avanti con l’adeguamento del patrimonio esistente, interventi innovativi sugli spazi anche in ottica di ecosostenibilità, ottimizzazione degli edifici per razionalizzare la rete e valorizzare le aree disagiate a rischio decremento demografico.
In ambito di servizi ausiliari all’istruzione, massima attenzione a temi di attualità come bullismo e cyberbullismo, attraverso progetti di prevenzione e con il coinvolgimento di docenti, studenti e famiglie, e promozione dei servizi rivolti ai bisogni educativi speciali, come ad esempio la promozione della lingua dei segni.
Si proseguirà con le misure per garantire trasporti e assistenza scolastica agli studenti fragili, sostegno alle scuole paritarie, dimensionamento e mantenimento delle scuole nelle zone marginali e montane.

 

Torino capitale del Liberty trionfa a palazzo Madama in una grande mostra 

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Liberty Torino Capitale è il titolo della mostra che inaugura l’autunno espositivo a Palazzo Madama, Museo Civico di Arte Antica, nella sala del Senato dal 26 ottobre 2023 fino al 10 giugno 2024.

Curata da Palazzo Madama e dalla SIAT, Società degli Ingegneri e Architetti in Torino, in collaborazione con MondoMostre, l’esposizione raccoglie un centinaio di opere, che evidenziano il ruolo fondamentale che Torino ha avuto nell’affermazIone dello stile Liberty, un’arte che nella capitale sabauda travolse ogni aspetto della vita e della società, definendo un’esperienza tanto artistica, quanto architettonica , destinata a diffondersi con le sue suggestioni in tutto il mondo.

L’allestimento offre una prospettiva inedita sulle manifestazioni artistiche del Liberty e i visitatori avranno l’opportunità di comprendere I meccanismi di creazione architettonica e estetica, percependo il processo creativo di opere che spaziano dall’architettura al design di interni, dalle pitture alle sculture, lavor

rafico alla decorazione, dagli oggetti d’uso ai testi letterari, dalla poesia alla musica.

Tutti questi lavori sono caratterizzati dalla particolarità strutturale della natura, eterna generatrice di forme.

Durante i quaranta anni della Belle Epoque vi fu una fiducia illimitata nella scienza e un mondo senza più confini trovava la sua espressione in un nuovo movimento artistico filosofico capace di connettere ogni aspetto della vita con l’eleganza decorativa. La massima espressione a Torino, che ne diventa capitale, sarà raggiunta dal Parco del Valentino quale cornice ideale per esibire la produzione italiana in campo agricolo, artistico e industriale.

Il concetto sul quale la mostra di palazzo Madama si concentra è quello di metamorfosi, presentando una stagione europea di ricche trasformazione. Il passaggio tra l’Ottocento e il Novecento può essere, infatti, considerato un processo di trasformazione di natura estetica, sociale e geopolitica.

Cinque sono le sezioni in cui si articola la mostra, di cui l’esordio è consacrato all’eterno femminile, vale a dire all’immagine della donna che, al passaggio tra Otto e Novecento, emerge per potenza visiva e assume un nuovo ruolo sociale che l’esposizione ricolloca in una dimensione di eccezionalità. Lo dimostrano le opere di Boldini e Bistolfi, Corcos e Canonica. Da qui si passerà nell’ambiente privato della Casa Moderna, accolti dal bow window della palazzina Turbiglio, dove si potrà apprezzare la novità prorompente dell’elemento architettonico del panorama del Liberty torinese. Si potranno ammirare gli abiti di grande eleganza di un tempo, i complementi di arredo e gli accessori illuminati da un lampadario della Officina Mazzucotelli, prendendo coscienza del ruolo della danza e del movimento grazie a immagini quali il magnifico vaso portafortuna di Leonardo Bistolfi.

Da questo interno si è poi proiettati nelle vie e nei quartieri torinesi, città capace di applicare il Liberty a ogni tipologia edilizia. La Gran Via rappresenta il cuore dell’esposizione Internazionale del 1902, rievocato con opere originali allora esposte e i corrispondenti impianti iconografici, che non soltanto testimoniano i fermenti culturali del tempo, ma soprattutto indicano l’essenza della rivoluzione Liberty torinese.

Solo Torino è in grado di declinare questa storia nell’ambito dell’edificare, poiché il Liberty connota scuole e fabbriche, case popolari e eleganti ville, bagni pubblici e oltre cinquecento capolavori distribuiti su tutto il territorio cittadino

La quarta sezione, che si intitola “Nuovi linguaggi per una nuova società “, concentra la sua attenzione sull’industria dell’arredamento e degli interni e spazia dall’editoria scolastica alla grafica pubblicitaria e alle riviste, in un Liberty che diventa linguaggio unificante di un Paese e di una società, trovando il suo massimo esponente in Leonardo Bistolfi, protagonista assoluto dell’ultima sala intitolata “Dalla Sfinge a Città del Messico” percorso emozionante nel meccanismo della creazione artistica, che permette di seguire il farsi dell’idea dal primo schizzo al disegno, dal bozzetto al modello e al gesso preparatorio, dal marmo al bronzo dell’opera compiuta seguendo lo scultore nella genesi di alcuni suoi grandi capolavori.

Nel quarantennio della cosiddetta Belle Epoque, nei decenni di fiducia sconfinata nel progresso sicuramente diventa simbolo di quest’epoca il parco del Valentino. Con l’Esposizione Generale italiana del 1898 si crea la Fontana dei Mesi, una cascata di oltre 600 litri d’acqua al secondo, con due pennacchi lanciati a 20 metri di altezza. Carlo Ceppi, con una scenografia del tutto sorprendente rispetto al rigore della città sabauda, concepisce una fontana di forma neosettecentesca, in grado di conciliare nostalgie rococò a spunti Liberty, utilizzando il moderno cemento. A essa lavorano Luigi Contratti, Giacomo Cometti, Cesare Reduzzi e Edoardo Rubino, scultori protagonisti della grande stagione del Liberty, di cui Torino diviene la capitale indiscussa, riconosciuta per l’Esposizione Internazionale di Arte Decorativa moderna, che si tenne tra l’aprile e il novembre del 1902, capaci di dare spazio ai massimi protagonisti dell’art nouveau in Italia e in Europa.

Torino sarà anche in grado di innestare sul suo territorio settecentesco una straordinaria avventura urbana e sociale, con l’arte del Liberty che ridefinisce la quotidianità della città.

L’architetto ingegnere Pietro Fenoglio crea capolavori quali Villa Scott, protagonista del film di Dario Argento ‘Profondo Rosso’, e Casa Fenoglio La Fleur ove tutto, dai telai delle finestre ai caloriferi in ghisa, dagli stipiti in legno alle maniglie delle porte, è stato disegnato dall’architetto.

Secondo Rossana Bossaglia “la casa Fenoglio-La Fleur resta per noi forse il più bell’esempio di architettura Liberty in Italia, certo il più puro nel senso di art nouveau”. Fenoglio progettò l’edificio come propria abitazione concedendosi, secondo il gusto francese dell’epoca, di farne una “casa-studio”, favorendo la massima espressione del suo spirito creativo, celando probabilmente l’intenzione di realizzare un vero e proprio modello estetico, nel pieno della gloriosa stagione del Liberty torinese.

Queste costruzioni introducono a un vasto insieme di ville nobiliari e palazzi destinati alla borghesia, che saranno il preludio per esperienze estremamente originali quali la realizzazione del villaggio Leumann, nato nel solco dello spirito del Nord Europa, fino ai caseggiati nei quartieri popolari, operai, artigiani e impiegatizi di Barriera di Milano, San Paolo fino ai bagni pubblici.

Le tecniche, i nuovi materiali quali il litocemento e le forme sinuose si applicano ad ogni contesto con grazia e semplicità. Il sistema decorativo conosce una ridefinizione sia nell’ambito delle dimore private, sia dello spazio urbano. Un esempio su tutti il monumento, esemplare del gusto dell’epoca, ad Amedeo di Savoia duca d’Aosta, posto all’ingresso del parco del Valentino nel 1902, con cui Calandra costruisce un capolavoro del Liberty come lo volle intendere nella rivista ‘L’arte decorativa moderna’, da lui fondata con Leonardo Bistolfi, Enrico Reycend, Enrico Thovez e Giorgio Ceragioli. Una rivista capace di sottolineare con la contemporanea Esposizione torinese, l’affermarsi di un nuovo stile.

La parola chiave intorno alla quale ruota la mostra di Palazzo Madama è metamorfosi. Il passaggio tra Otto e Novecento può essere considerato quale un grande passaggio di transizione estetica, sociale e geopolitica.

La mostra si avvale anche del contributo dato dalla campagna fotografica svolta dall’architetto Pino Dell’Aquila.

Liberty . Torino capitale 26 ottobre 2023- 10 giugno 2024

Palazzo Madama- Museo Civico d’arte Antica. Sala del Senato. Piazza Castello Torino

Mara Martellotta

La stagione dello short track entra nel vivo

La stagione dello short track entra nel vivo con la prima tappa del circuito Coppa Italia che si svolgerà tra sabato e domenica al PalaTazzoli di Torino.

Onore e onere di organizzare l’evento per la Velocisti Ghiaccio Torino, società di riferimento per il settore a livello piemontese e tra le più importanti realtà italiane. Saranno più di un centinaio gli atleti presenti, non soltanto azzurri considerato che l’evento è open anche per gli stranieri dopo la cancellazione del circuito internazionale Junior Challenge. Sabato mattina alle ore 9 il via alla manifestazione nelle diverse categorie in gara, ovvero Junior A/B/C/D e Senior.

Parlare d’arte al Castello di Rivoli

 

Un programma del Castello di Rivoli in collaborazione con Gallerie d’Italia – Torino
Da giovedì 26 ottobre 2023, ore 13-14
Gallerie d’Italia – Torino, Arena
Piazza San Carlo 156, Torino

Dopo il successo della prima edizione, dal 26 ottobre 2023 tornano i Lunch Talks @ GDI – Torino. Parlare d’Arte. Grandi artisti, grandi mostre, grandi temi, un nuovo programma di incontri a cura del Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea in collaborazione con le Gallerie d’Italia – Torino.

Lunch Talks @ GDI – Torino. Parlare d’Arte. Grandi artisti, grandi mostre, grandi temi offre l’opportunità di avvicinarsi all’arte contemporanea. Con un’attenzione particolare alla fotografia, alla sua nascita ed evoluzione, e al rapporto che la lega indissolubilmente alle altre forme di arte, le tematiche che saranno affrontate durante questa edizione dei Lunch Talks sono l’occasione per conoscere le opere di alcuni tra i più importanti artisti contemporanei, approfondire mostre epocali che hanno ridefinito il concetto di arte, ed esplorare i nodi tematici che animano il dibattito culturale contemporaneo.

Gli incontri sono tenuti da Carolyn Christov-Bakargiev, Direttore del Castello di Rivoli, Marcella Beccaria, Vice Direttore, Capo Curatore e Curatore delle Collezioni, e Marianna Vecellio, Curatore, che accompagneranno il pubblico in un affascinante viaggio nell’arte dei nostri giorni, condividendo le loro dirette esperienze e il loro continuo lavoro di ricerca.

I Lunch Talks propongono una nuova forma di “pausa pranzo”. Gli incontri avverranno, dalle ore 13 alle ore 14, negli spazi dell’Arena delle Gallerie d’Italia di Torino, in un ambiente rilassato e informale. I partecipanti riceveranno un lunch box a cura di Costardi Bros e potranno concludere l’esperienza con una visita alle mostre allestite alle Gallerie d’Italia di Torino.

Il programma è a cura del Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea in collaborazione con Gallerie d’Italia – Torino.

Lunch Talks @ GDI – Torino
Parlare d’Arte.2
Grandi artisti, grandi mostre, grandi temi
a cura del Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea
in collaborazione con Gallerie d’Italia – Torino

26 OTTOBRE 2023 (h. 13-14)
Carolyn Christov-Bakargiev, Lee Miller e Artisti in guerra
Il lunch talk esamina le fotografie scattate da Lee Miller durante la Seconda Guerra Mondiale e presenta ulteriori artisti che hanno vissuto contesti bellici e che hanno decantato testimonianze anche fotografiche della guerra.

9 NOVEMBRE 2023 (h. 13-14)
Marcella Beccaria, Otobong Nkanga
L’incontro approfondisce l’arte di Otobong Nkanga e i modi in cui l’artista, a partire dai suoi primi lavori fotografici, affronta importanti tematiche quali lo sfruttamento delle risorse naturali e la distanza che in molti casi separa gli esseri umani dal pianeta che li ospita.

16 NOVEMBRE 2023 (h. 13-14)
Marianna Vecellio, Fabio Mauri
L’appuntamento è dedicato all’artista e intellettuale romano Fabio Mauri e approfondisce il suo rapporto con il cinema, e l’uso e il riuso di foto e film per raccontare la storia e la memoria dell’essere umano.

30 NOVEMBRE 2023 (h. 13-14)
Carolyn Christov-Bakargiev, Pensieri Atlantici sulla Biennale di São Paolo 2023
Pensieri Atlantici su Coreografie dell’impossibile, 35esima edizione della Biennale di São Paolo, a cura di Diane Lima, Grada Kilomba, Hélio Menezes e Manuel Borja-Villel e attualmente in corso. La storia e lo sviluppo dei punti di vista decoloniali da Okwui Enwezor a oggi.

7 DICEMBRE 2023 (h. 13-14)
Marianna Vecellio, Giuseppe Penone / Paolo Pellion di Persano, Jannis Kounellis / Claudio Abate, Giovanni Anselmo / Paolo Mussat Sartor e Marisa Merz / fotografi diversi. Per un’immagine della vita dell’arte, la fotografia nell’arte a cavallo fra gli anni sessanta e settanta
Il lunch talk affronta l’uso della fotografia nell’Arte povera, nell’Arte concettuale e nella Land art, a cavallo fra gli anni sessanta e settanta.

14 DICEMBRE 2023 (h. 13-14)
Marcella Beccaria, La luce nell’arte
Da Caravaggio in poi, un viaggio alla scoperta della luce nella storia dell’arte, senza dimenticare la nascita della fotografia quale originale forma di “scrittura di luce”.

Prenotazione obbligatoria: torino@gallerieditalia.com

Il costo dell’attività è di € 22 e include un lunch box a cura di Costardi Bros e il biglietto d’ingresso al museo.

‘Il respiro della musica’: l’Orchestra Polledro a Chieri

Sul podio il direttore stabile Federico Bisio

 

L’Orchestra Polledro integra i primi dieci anni di attività 2012-2022 con la rassegna 2023 dal titolo “Il respiro della musica “, con il patrocinio della Città di Chieri. Sul podio Federico Bisio, direttore stabile dell’Orchestra, primo oboe il maestro Carlo Romano, già primo oboe dell’Orchestra RAI, contrabbasso il maestro Davide Vittone dell’Orchestra des Champs Elysées e Balthasar Neumann Ensemble.

Nella sala della Conceria in via Conceria 2 a Chieri, alle 21 verrà eseguito venerdì 27 ottobre prossimo di Gioachino Rossini Il Barbiere di Siviglia nella versione per due oboi, due clarinetti, due fagotti, due corni, due trombe e il contrabbasso di Wenzel Sedlak (1776-1851).

L’età dell’oro dell’harmoniemusik iniziò a fiorire quando l’imperatore Giuseppe II d’Austria istituì un ensemble, la Kaiserlich-Konigliche Harmonie nel1782, che impiegava gli oboisti e arrangiatori Johann Nepomuk Wendt e Joseph Triebensee. Essendo musicisti del Teatro Nazionale e della Hofkapelle ebbero l’opportunità di scrivere gli arrangiamenti delle opere che stavano rappresentando. Le melodie operistiche venivano rapidamente arrangiate per concerti formali, eventi conviviali, banchetti e persino per ballare.

Un’attività che pare accomunare tutti i trascrittori di armonie era il loro coinvolgimento diretto come esecutori. Sedlak, abile clarinettista e ultimo importante arrangiatore di armonie, nato in Boemia nel 1776 e morto a Vienna nel 1851, fu autore di circa 70 arrangiamenti di opere liriche, opere sinfoniche e balletti.

Sedlak era anche un solista di clarinetto a Vienna e si esibiva con il suo quintetto di fiati Sedlatzek’s Harmonie-Quintette e c’è motivo di credere che l’ imperatore gli chiedesse di scrivere degli arrangiamenti per la Kaiserlich Konigliche Harmonie, soprattutto dopo la partenza di Went e di Triebensee intorno al 1800.

In questi periodo altamente produttivo Sedlak trascrisse non solo molte opere di Rossini, ma anche opere liriche, sinfoniche e balletti di Bellini, Donizetti, Mayerbeer, con Weber e altri.

MARA MARTELLOTTA