Pensioni di reversibilità, tutte le novità

Di Patrizia Polliotto, Avvocato, Fondatore e Presidente del Comitato Regionale del Piemonte dell’Unione Nazionale Consumatori.

Chi ha redditi propri ha diritto a una pensione di reversibilità decurtata. Anzi, no: l’anno scorso una sentenza della Corte Costituzionale ha costretto il sistema pensionistico a una mini-riforma. Oggi, con notevole ritardo, l’Inps provvedere a porre rimedio.

Fino a non molto tempo fa, la normativa pensionistica imponeva una sforbiciata alla pensione di reversibilità di chi continuasse a incassare redditi propri. Secondo la ratio della legge, la pensione di reversibilità veniva progressivamente ridotta al crescere del proprio reddito.

L’Inps procederà dunque a rimborsare chi abbia ricevuto una pensione di reversibilità a importi ridotti negli ultimi 5 anni.

L’Istituto previdenziale invierà agli aventi diritto un conguaglio con i mancati importi per gli anni dal 2019 al 2023. Dal 2024, invece, i conti verranno fatti secondo i criteri indicati dai supremi giudici.

I tagli erano stati applicati a partire da chi possiede un reddito proprio superiore a 4 volte il trattamento minimo e non fa parte di nuclei familiari con figli minori, studenti o disabili. Questo il limite di reddito di riferimento per ogni anno, oltre al quale sono scattati i tagli: anno 2019 – redditi personali oltre i 20.007,39 euro annui; anno 2020 – redditi personali oltre i 20.107,62 euro annui; anno 2021 – redditi personali oltre i 20.107,62 euro annui; anno 2022 – redditi personali oltre i 20.449,26 euro annui; anno 2023 – redditi personali oltre i 21.985,86 euro annui.

Il conguaglio è dovuto per la pensione di reversibilità (che spetta anche al coniuge separato senza redditi) riconosciuta al coniuge o ad eredi, in assenza del coniuge. Sono due le categorie escluse dai conguagli: chi, negli ultimi 5 anni, abbia incassato un reddito proprio inferiore a 3 volte il trattamento minimo; chi faccia parte di un nucleo familiare in cui sono presenti figli minorenni, studenti o disabili di qualsiasi età.

Tirando le somme, il conguaglio spetterà solo a quella minoranza di persone rimaste vedove di un percettore di pensione dagli importi molto alti, in caso il superstite abbia redditi assai inferiori. Il conguaglio conterrà anche interessi e rivalutazione.

Non occorre fare domanda per ottenere il conguaglio della pensione di reversibilità dal momento che l’Inps procederà in automatico a elargire il dovuto ai beneficiari. Consigliamo tuttavia di verificare i propri diritti, a maggior ragione in caso di situazioni complicate dalla compresenza di pensioni erogate da differenti istituti o in caso di decesso anche del coniuge beneficiario.

Per queste e altre esigenze è possibile contattare dal lunedì al venerdì dalle ore 9 alle 18 lo sportello del Comitato Regionale del Piemonte dell’Unione Nazionale Consumatori, con sede a Torino in Via Roma 366 ed a Pinerolo, in Viale Cavalieri d’Italia n. 14, al numero 0115611800 oppure scrivendo una mail a uncpiemonte@gmail.com, o visitando il sito www.uncpiemonte.it compilando l’apposito format.

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