ilTorinese

Aorta recisa, bimbo di 10 mesi morto al Regina Margherita di Torino Nove medici indagati

I fatti risalgono ad aprile 2021 quando un bimbo è morto a dieci mesi, nel corso di un’operazione all’ospedale Regina Margherita durante la quale gli e’ stata recisa un’aorta. La notizia viene diffusa oggi dai media torinesi.  Il perito del tribunale parla di esito «nefasto» dell’intervento a causa di una «disastrosa» catena di errori. La procura della Repubblica di Torino ha quindi avviato un’inchiesta per omicidio colposo. A oggi i medici indagati, anestesisti, chirurghi e un primario sono nove. Il piccolo sera stato operato poiché nato con una malformazione congenita al polmone.

Mario Lattes cento anni dopo. Mostra alla Venaria Reale

La reggia ospita una mostra dedicata al noto editore torinese

 

La mostra intitolata “Mario Lattes. Teatri della memoria”, che apre al pubblico giovedì  30 marzo prossimo,  presenta una selezione di più  di una cinquantina di opere dell’intellettuale torinese, tra cui alcune mai esposte prima, allestite all’interno di un percorso che documenta un ampio e recente lavoro di indagine su questa figura e sulla sua attività artistica.

Acuto testimone delle vicende del suo secolo, Lattes interpreta le ambiguità presenti nel ruolo dell’artista,  ricevendone appieno i drammi e le  esaltazioni e filtrando inoltre le emozioni attraverso la sua personale visione della figurazione.

Mario Lattes nasceva a Torino cento anni fa, il 25 ottobre 1923. La sua è stata una figura piuttosto poliedrica di pittore, scrittore e intellettuale dalla variegata vivacità.

Originario di una famiglia ebraica, è stato un personaggio di spicco nel mondo culturale del secondo dopoguerra. Ebreo laico, uomo solitario e complesso, è stato un artista portatore di una vena di umorismo amaro e sarcastico, venato di pessimismo e nostalgia.

Durante il periodo bellico riuscì  a sfuggire alle leggi razziali, unendosi alle truppe alleate in qualità  di interprete.

Come artista partecipò all’Esposizione internazionale d’arte di Venezia nel 1958 e a tre edizioni della Quadriennale di Roma. Ha visto la luce nel 2015 la sua tesi di laurea dal titolo “Il ghetto di Varsavia”, pubblicata per la prima volta a 55 anni dalla sua stesura da Edizioni Cenobio, a cura del professor Giacomo Jori. Il libro è stato presentato in occasione della Giornata della Memoria  il 27 gennaio 2015 presso l’Istituto Italiano di Cultura di Varsavia.

Figura di spicco del Novecento italiano, con le sue opere e il suo dialogo costante con i massimi intellettuali del Paese, ha attraversato interamente il secolo breve.

La mostra alla Reggia di Venaria, curata da Vincenzo Gatti, ha ottenuto il sostegno della Regione Piemonte,  il patrocinio della Città di Torino e di Confindustria Cuneo, realizzata dalla Fondazione Bottari Lattes. Questa non è  la prima esposizione dedicata a Mario Lattes; una dal titolo “Mario Lattes tra pittura eletteratura” è stata allestita all’Istituto Italiano di Cultura di Praga nel 2014.

Già l’11 maggio del 2017 il Comune di Torino gli intitolava un’area  verde,  quella di piazza Maria Teresa, nel Borgo Nuovo.

La mostra rimarrà aperta dal 30 marzo al 7 maggio prossimo.

MARA MARTELLOTTA

Il bilancio Sagat: Turin airport, nel 2022 record di traffico e ritorno all’utile d’esercizio

IL BILANCIO DI SAGAT

 

  • Traffico Passeggeri: 4,19 milioni di passeggeri, +103% sul 2021
  • Ricavi della gestione: 86,1 milioni di euro, +131 % sul 2021
  • EBITDA: 17,4 milioni di euro, +22,5 milioni di euro sul 2021
  • Risultato Netto: 11,9 milioni di euro, +20,3 milioni di euro sul 2021
  • Posizione Finanziaria Netta: 2,5 milioni di euro, – 14,3 milioni di euro sul 2021
  • Investimenti: 7 milioni di euro

 

Nel 2022 l’Aeroporto di Torino ha registrato il suo record di traffico con 4.193.881 passeggeri trasportati, più che raddoppiati rispetto al 2021 e in crescita del + 6% rispetto all’ultimo anno pre-Covid 2019. Il Gruppo SAGAT ha registrato un netto miglioramento dei risultati economico-finanziari, con ritorno all’utile d’esercizio.

 

 

Caselle Torinese, 29 marzo 2023 – Il Consiglio di Amministrazione di SAGAT S.p.A., riunitosi oggi sotto la Presidenza di Elisabetta Oliveri, ha approvato il Progetto di Bilancio 2022 della Capogruppo e il Bilancio Consolidato 2022 del Gruppo SAGAT.

Andamento del traffico

Nel 2022 l’Aeroporto di Torino ha trasportato 4.193.881 passeggeri, registrando un aumento del traffico di 2.127.755 passeggeri, pari al +103% sui dati del 2021 e al +6,1% sui dati del 2019, anno pre-pandemico. Si tratta del miglior anno di sempre; il precedente record di traffico risaliva al 2017, quando i passeggeri erano stati 4.176.556.

Tale risultato è stato reso possibile grazie all’accordo commerciale con la compagnia Ryanair che, a partire da novembre 2021, ha basato due aeromobili sul nostro scalo. Il 2022 è stato quindi il primo anno completo di operatività della nuova base che ha pienamente confermato le attese in termini di nuove destinazioni collegate e passeggeri trasportati, nonostante l’impatto negativo della variante Omicron sulla propensione al viaggio nel primo trimestre dell’anno.

Il segmento di linea nazionale, sviluppato principalmente sulle direttrici verso il sud Italia e le isole, ha dimostrato particolare vivacità, consolidando la ripresa già in atto nel 2021. Con un volume pari a 2,2 milioni di passeggeri, la crescita sull’anno precedente si è attestata a +49% e a +16,3% rispetto al 2019, superando dunque il periodo pre-pandemico.

Il segmento di linea internazionale nel 2022 ha fatto registrare 1,8 milioni di passeggeri, in crescita del 235,6% sul 2021, anno in cui le restrizioni pandemiche avevano imposto ancora un deciso rallentamento rispetto al periodo per-Covid 19. Il divario sul 2019, seppur fortemente ridotto, non è stato ancora colmato del tutto, con un traffico che si è attestato -1,8% complessivo rispetto all’epoca pre-pandemica. È mancata, infatti, la parte del traffico internazionale legata ai primi mesi del 2022, a causa del brusco arresto dei collegamenti internazionali, dovuto al dilagare della variante Omicron. Nonostante questo, il traffico internazionale ha registrato un incremento superiore al 200% rispetto al 2021, recuperando quasi totalmente il 2019, in virtù del network più ampio di sempre.

Nel 2022 tra le dieci direttrici più trafficate tornano tre destinazioni internazionali: Londra, Parigi e Barcellona. Pur continuando le destinazioni domestiche a movimentare il maggior numero di passeggeri, le rotte internazionali tornano a coprire una quota consistente del traffico: il 47% complessivo rispetto al 28% del 2021.

 

 

Andamento economico-finanziario consolidato

I Ricavi totali del Gruppo SAGAT ammontano nel 2022 a 86,06 milioni di euro, con un aumento del +131,3% rispetto all’esercizio 2021.

L’EBITDA (Earning Before Interest Taxes Depreciation & Amortization) del Gruppo relativo al 2022 è tornato positivo a 17,4 milioni di euro, migliorato di 22,5 milioni di euro rispetto all’EBITDA del 2021 (pari a -5,1 milioni di euro), anche grazie ai fondi di ristoro nazionali e regionali (di importo pari a 13,3 milioni di euro).

L’esercizio 2022 si è chiuso con un Risultato Netto del Gruppo positivo pari a 11,9 milioni di euro, in crescita di 20,3 milioni di euro rispetto al 2021.

Nel 2022 gli Investimenti del Gruppo SAGAT sono stati pari a 7 milioni di euro, finalizzati principalmente al mantenimento ed adeguamento infrastrutturale e all’avvio di interventi in materia di sostenibilità energetica, oltre a quelli volti a migliorare l’esperienza del passeggero.

Nel corso dell’esercizio la Posizione Finanziaria Netta del Gruppo è migliorata di 14,3 milioni di euro, passando da 16,7 milioni di euro al 31 dicembre 2021 ad un saldo, al 31 dicembre 2022, di 2,5 milioni di euro.

Elementi distintivi dell’esercizio 2022

L’impegno per lo sviluppo del traffico è stato riconosciuto anche da Aci Europe che ha premiato l’Aeroporto di Torino come Best European Airport nella propria categoria (fino a 5 milioni di passeggeri) proprio per la significativa capacità di ripresa messa in atto nonostante la pandemia, ampliando come mai prima il proprio network voli e contribuendo così alla connettività del territorio. Particolare rilevanza è stata inoltre attribuita all’intenso lavoro dedicato all’innovazione e allasostenibilità, mantenendo l’impegno assunto verso l’ambiente e la comunità per ridurre a zero, entro il 2050, le emissioni di anidride carbonica provenienti da operazioni sotto il proprio controllo.

Nel 2022 è stato infatti conseguito il Livello 3-Optimisationdel programma di sostenibilità ambientale ACA-Airport Carbon Accreditation promosso da ACI-Airports Council International. Il Livello 3-Optimisation è caratterizzato dal piano di coinvolgimento degli stakeholder nel processo di riduzione delle emissioni da estendere ai diversi attori che operano in aeroporto.

E’ proseguito inoltre il piano d’azione Torino Green Airport,volto a gestire l’infrastruttura e le operazioni aeroportuali in maniera efficiente dal punto di vista energetico, consumando sempre meno energia ed evitando lo spreco di risorse. È stata infatti completata la progettazione di un nuovo impianto fotovoltaico che a regime garantirà la produzione in assetto di autoconsumo del 12% del fabbisogno di energia elettrica dello scalo. È iniziato inoltre lo sviluppo di un impianto pilota per testare l’idrogeno come sistema di accumulo dell’energia prodotta da un impianto fotovoltaico, così da utilizzarlo come combustibile green per alimentare una fuel cell. Tale sviluppo è incluso nelle attività del consorzio europeo H2020 TULIPSdi cui l’aeroporto di Torino è partner.

Attraverso la messa in esercizio di una flotta di mezzi ad alimentazione elettrica e a procedure aeroportuali definite in ottica sostenibile, dal 2022 si realizzano nello scalo ancheturnaround 100% green (insieme di operazioni per l’assistenza a terra di un aeromobile necessarie tra un volo e
l’altro), con riduzione dell’impatto ambientale delle operazioni di assistenza a terra degli aerei.

Pur in un contesto di traffico crescente, con conseguente impatto sull’utilizzo dell’infrastruttura e sul lavoro dello staff aeroportuale, l’attenzione al passeggero è stata massima, come confermato dall’andamento dell’overall satisfactionrilavata nell’ambito dell’adesione al benchmark internazionale ASQ-Airport Service Quality, che ha segnato un miglioramento rispetto allo scorso anno, raggiungendo 4,07 in una scala da 1 a 5. Il miglioramento dell’esperienza del passeggero è stata resa possibile anche grazie all’installazione di un apparato CBC3 per il controllo dei bagagli a mano dotato di tecnologia tomografica che consente il controllo dei bagagli a mano senza separare liquidi e apparati elettronici, presso il varco Fast Track

Lo sviluppo del traffico si è riverberato positivamente anche sulle attività commerciali, portando alla piena occupazione delle superfici con l’apertura di nuove unità, oltre che allo sviluppo del canale e-commerce per la vendita dei servizi aeroportuali.

Evoluzione prevedibile della gestione

 

Nei primi due mesi del 2023 il Gruppo SAGAT ha evidenziato una crescita significativa rispetto al medesimo periodo del 2022, registrando un totale di 697.826 passeggeri, pari a +48,5%, e 6.912 movimenti, pari a +22,01%.

Il mese di gennaio 2023 ha inoltre registrato 361.168 passeggeri, risultando così il miglior gennaio di sempre per passeggeri trasportati superando il record precedente registrato a gennaio 2019, quando i passeggeri erano stati 339.432.

La forte crescita nei primi due mesi ha permesso di registrare un incremento pari al +3% anche rispetto allo stesso periodo pre-Covid dell’anno 2019.

Nonostante ACI Europe stimi per il 2023 una riduzione rispetto al 2019 che varia dal -10% al -8% dei volumi annuali di traffico pre-Covid19, sullo scalo di Torino è possibile prevedere nel corso del 2023 un consolidamento dei volumi di traffico raggiunti nel 2022, supportato dall’apertura di nuove rotte e dalla fine dell’emergenza sanitaria che aveva impattato negativamente sul primo trimestre del 2022. In particolare Ryanair per l’estate prevede l’apertura di 4 nuove rotte per Alicante, Stoccolma, Porto e Vilnius e l’aumento delle frequenze su 5 destinazioni già esistenti come Bruxelles, Cagliari, Valencia e Pescara. Inoltre la programmazione operativa di Volotea prevede dal 26 maggio un nuovo collegamento su Parigi – Orly con 2 frequenze settimanali.

Tuttavia queste prospettive di crescita potrebbero essere influenzate negativamente dal conflitto in corso in Ucraina, la cui evoluzione al momento attuale presenta un elevatissimo grado di incertezza sia per durata che per conseguenze sul piano sociale ed economico.

Un’escalation della guerra rimane una delle principali fonti di vulnerabilità, in particolare per l’Europa. Il prezzo delle fonti energetiche resta condizionato dalle tensioni geo-politiche, i ritardi nelle catene di fornitura potrebbero nuovamente intensificarsi e non si possono escludere impatti  sulla mobilità dei passeggeri ad esempio per motivi di sicurezza nonché per la possibile riduzione di domanda verso destinazioni in aree limitrofe allo scenario bellico. La riduzione della domanda potrebbe altresì avere cause indirette, in seguito alla volatilità dei mercati dovuta all’applicazione delle sanzioni nei confronti della Russia e alla conseguente alterazione dei rapporti commerciali tra gli Stati.

Pur in un contesto che permane incerto, il Gruppo continuerà a investire per migliorare la connettività del territorio, la qualità dei servizi erogati ricercando al contempo il miglioramento della propria sostenibilità economica e sociale.

Il Consiglio di Amministrazione ha convocato l’Assemblea degli Azionisti il 28 aprile e il 9 maggio 2023, rispettivamente in prima convocazione e seconda convocazione, per deliberare l’approvazione del Bilancio di esercizio 2022.

Lavori di manutenzione straordinaria per la metropolitana

Sabato e domenica previste modifiche al servizio

 

Nel prossimo weekend per consentire lo svolgimento di lavori di manutenzione straordinaria il servizio della metropolitana subirà alcune modifiche.

In particolare, sabato 1° aprile la chiusura sarà anticipata alle ore 22.00, con ultime partenze alle ore 21.30 da entrambi i capolinea; durante la chiusura sarà in servizio sull’intera tratta Fermi – Bengasi la linea metrobus M1S.

Domenica 2 aprile, da inizio servizio (ore 7.00)  e fino alle ore 12.30, la metropolitana sarà attiva solo nella tratta Porta Nuova-Bengasi. Da Fermi a Porta Nuova saranno in servizio navette bus sostitutive. Entro le ore 12.30 la metropolitana tornerà a circolare regolarmente sull’intero percorso Fermi-Bengasi.

Il cibo è territorio. Verso politiche del cibo partecipate

La Regione incontra le comunità locali

Lunedì 3 aprile 2023 alle ore 17, a Pinerolo presso la sede del Circolo Sociale, Via Duomo 1 (fronte Municipio), la Regione Piemonte incontrerà, nell’ambito del ciclo “Il cibo è territorio. Verso politiche del cibo participate”, le comunità locali per discutere e condividere con i partecipanti i contenuti delle politiche alimentari territoriali .

La Regione Piemonte, da sempre particolarmente attenta ai temi connessi al cibo, ha fatto proprie le istanze internazionali che pongono il cibo al centro di un complesso sistema di relazioni e sinergie, sociali, ambientali ed economiche. Infatti sia il Green Deal Europeo, con la strategia “Farm to fork” in particolare, sia naturalmente la nuova Politica Agricola Comune, sottolineano l’importanza di avvicinare l’offerta alimentare alle esigenze reali delle comunità e delle persone in materia di alimentazione e salute. Rendere disponibili ai consumatori alimenti sani, nutrienti e sostenibili, agire per ridurre gli sprechi alimentari, migliorare il benessere degli animali sono ritenuti obiettivi imprescindibili per la transizione verso un sistema agroalimentare meno impattante.

Per dare concreta attuazione a quanto previsto in ambito europeo, la Direzione Agricoltura e Cibo della Regione Piemonte – in coordinamento con le altre Direzioni coinvolte nelle politiche del cibo, oltre che con il supporto di numerosi soggetti pubblici e privati del territorio piemontese e nazionale – si è dotata delle Linee Guida regionali “Educazione al cibo e orientamento ai consumi”. Le Linee guida sono il frutto di un’approfondita ricognizione sul territorio regionale ed extra regionale che ha voluto non solo “fotografare” la realtà esistente, ma anche intercettare le esigenze e le problematiche delle comunità locali, oltre che le buone pratiche già in essere.

Il Documento, approvato dalla Giunta lo scorso settembre 2022 è stato individuato come punto di partenza per la definizione di un Piano operativo triennale di interventisul tema delle Politiche alimentari locali, che è stato approvato presso la Giunta regionale lo scorso febbraio 2023.

Con il piano operativo triennale – sottolinea l’Assessore regionale all’Agricoltura e cibo Marco Protopapa – la Regione pone le basi per lo sviluppo di politiche del cibo partecipate e rispondenti alle esigenze delle comunità locali, che coinvolgeranno i diversi soggetti della filiera agroalimentare, dal produttore, al trasformatore, al consumatore”.

Per presentare, discutere e condividere con le realtà locali i contenuti del Piano operativo triennale, la Direzione Agricoltura e Cibo ha pianificato una serie di incontri sul territorio che, nei prossimi mesi, porteranno ad un confronto diretto con tutti gli interessati.

L’appuntamento di Pinerolo, che segue quelli di Cisterna d’Asti (novembre 2022) e di Ivrea (febbraio 2023), fa parte delle attività di Animazione territoriale previste dal Piano operativo triennale: si tratta di un passaggio fondamentale per avviare la costruzione di un progetto partecipato, che porti non solo alla condivisione di strategie per la conoscenza, la valorizzazione e l’utilizzazione dei prodotti locali, delle filiere agricole corte, delle produzioni a qualità certificata, ma dia anche stimolo alla valorizzazione dell’agricoltura come generatrice di cultura, saperi, tradizioni, al rapporto tra turismo, territorio e cibo e via via, fino alla conoscenza delle implicazioni ambientali, etiche e sociali legate alla filiera del consumo alimentare.

Obiettivo finale è la creazione di vere e proprie Comunità del cibo a livello locale, con il contributo di tutti i diversi soggetti del territorio: agricoltori, trasformatori, distributori, ristoratori, istituti scolastici, enti di ricerca, enti locali, soggetti del terzo settore e forme organizzate di consumatori al fine di fare scelte consapevoli e condivise.

L’ingresso è gratuito, l’iscrizione obbligatoria. Maggiori informazioni e modalità di iscrizione nel volantino allegato. Referente: tiziana.pia@regione.piemonte.it011/4322085

Centro, serve un leader cattolico popolare

Dopo il ritorno della destra democratica e di governo, dopo il decollo di una sinistra libertaria,
radicale e massimalista, dopo il consolidamento della prassi e della sub cultura populista e
qualunquista dei 5 stelle, è del tutto naturale che nel nostro paese decolli anche un Centro
politico, riformista, democratico e di governo. Ma questo non per una esigenza geografica o per
una rendita di posizione ma, al contrario, per una ragione di ordine squisitamente politica e
culturale.
Certo, il Centro non può che essere culturalmente plurale anche se politicamente è sempre più
necessario che sia maggiormente caratterizzato. E, al riguardo, una leadership politica cattolico
popolare a livello nazionale diventa un elemento quasi fisiologico. E questo non solo perchè nel
nostro paese il Centro si è storicamente identificato con l’esperienza, la storia e la cultura del
cattolicesimo popolare e sociale. Ma per la semplice ragione che questa cultura e questa
sensibilità politica e sociale devono nuovamente essere presenti nella cittadella politica italiana
perchè servono al paese e sono utili alla qualità della nostra democrazia. E il luogo e lo spazio
politico naturale di questa cultura sono, appunto, il Centro. Un Centro che, com’è altrettanto
ovvio, è plurale ma che sotto il profilo del suo progetto politico non può che risentire anche
dell’apporto della cultura cattolico popolare e sociale.
Però, per poter caratterizzare con maggior forza l’impronta di questa cultura, la futura formazione
politica di Centro deve anche avere una leadership nazionale di matrice cattolico popolare. Che
sia donna o uomo non ha nessuna rilevanza. Perchè l’elemento politicamente determinante è che
questa cultura sia visibile e in grado di contribuire, con altri filoni ideali, a costruire un progetto
politico democratico, riformista e di governo. Non è lontanamente pensabile che nel nostro paese,
e non in un sistema politico astratto o virtuale, ci sia un Centro inteso come un semplice
prolungamento della cultura liberale o repubblicana o tardo azionista. Ovvero, per dirla in altri
termini, pensare al Centro solo come ad una sorta di “partito liberale o repubblicano di massa”. Di
massa si fa per dire, come ovvio.
Per questi semplici motivi anche il cosiddetto “terzo polo” adesso deve porsi questa domanda. E
cioè, non di un leader cattolico popolare alla guida del partito – i leader non si inventano a tavolino
ma sono il frutto concreto della battaglia politica sul campo – ma, al contrario, quello di non
ripetere esperienze e modelli di un recente passato che difficilmente possono incrociare consensi
e adesioni popolari e di massa. È giunto il momento, cioè, di dare una sterzata decisiva al futuro e
alla prospettiva di questa scommessa di Centro. L’unico dato che non si può replicare
passivamente è quello di pensare che la riscoperta del Centro e la declinazione di una vera ed
autentica ‘politica di centro’ possano decollare e consolidarsi proseguendo stancamente quello
che è stato il terzo polo” sino ad oggi. È evidente a tutti, del resto, che anche in questo campo
politico serve una discontinuità rispetto al passato anche solo recente. Quello che, comunemente,
viene definito come un colpo d’ala. Ed è proprio su questo versante che si pone anche il tema di
una leadership politica nazionale di un esponente dell’area cattolico popolare e sociale. Più che di
una scommessa o di una avventura, si tratta di un investimento politico decisivo e qualificante per
riavere un Centro credibile e affidabile nel nostro paese.
Giorgio Merlo

“Behind the Veil” di Eve Arnold, girato nell’harem di Dubai per la BBC

30 marzo| ore 18.30 | Gymnasium di CAMERA

Nel percorso di incontri pubblici di approfondimento sulla mostra “Eve Arnold. L’opera 1950-1980”, CAMERA – Centro Italiano per la Fotografia propone, giovedì 30 marzo alle ore 18.30 nel Gymnasium di CAMERA, la visione del documentario Behind the Veil realizzato da Eve Arnold per la BBC nel 1971.

Il documentario viene commissionato alla Arnold dopo la pubblicazione sul “The Sunday Times Magazine” dell’imponente progetto fotografico intitolato Behind the Veil (Oltre il velo) che, nel 1969, ha portato la fotografa americana, insieme alla scrittrice Lesley Blanch, in un viaggio durato diversi mesi attraverso l’Afghanistan, il Pakistan, il Turkmenistan, l’Egitto e gli Emirati Arabi Uniti. L’idea del progetto nasce l’anno precedente, ascoltando un comizio dove il presidente tunisino Habib Bourguiba esortava le donne a togliersi il velo. Nel corso del viaggio, Eve Arnold fotografa le persone in strada o durante cerimonie tradizionali, ma si concentra in particolare sulla condizione femminile, ritraendo donne negli harem, al lavoro o nelle scuole di Kabul, documentandone la vita senza cadere in stereotipi o semplificazioni.

Il lunedì dopo che la storia dell’harem è apparsa sul Sunday ho ricevuto due telefonate: una per chiedermi di fare un film per la BBC e l’altra per chiedermi di fare un film per la NBC in America. Ero lusingata ma dissi che non avevo mai fatto un film. Quelli che mi hanno chiamato hanno detto entrambi la stessa cosa: abbiamo cercato di entrare in un harem, ma senza successo. Io l’avevo fatto, loro no, quindi erano disposti a scommettere che sarei stata in grado di realizzare il film dell’harem. Chi avevano mandato a fare i loro film? Oh, i loro uomini migliori.

Eve Arnold (Estratto dal volume In Retrospect, 1996)

Superate numerose difficoltà, dovute soprattutto all’esigenza di comporre una troupe completamente femminile per girare negli spazi dell’harem, il film Behind the Veil (Dubai, 50’, 1971) mostra straordinariamente e, per la prima volta, l’interno di un harem di Dubai.

L’incontro sarà introdotto dalla curatrice della mostra “Eve Arnold. L’opera 1950-1980”, Monica Poggi.

Ingresso gratuito.

Per prenotazioni, www.camera.to.

Un migliaio di alberi morti per la siccità

Nuove piantumazioni e uno studio per mitigare il fenomeno

 

 

Sono circa mille le piante che, si stima, siano morte a Torino per le condizioni di forte stress dovute alla mancanza di piogge e alle temperature elevate riscontrate nel 2022. I cambiamenti climatici stanno purtroppo danneggiando anche il patrimonio arboreo della nostra città, costituito da circa 340mila alberi, per cui Torino è stata recentemente insignita del prestigioso riconoscimento “Tree Cities of the world” 2023, assegnato dalla FAO alle città che si distinguono per azioni di cura e di valorizzazione delle foreste urbane.

Le condizioni delle piante in questi mesi sono state monitorate attentamente dai tecnici del Verde pubblico, per capire la loro evoluzione nel corso della stagione e individuo gli alberi deperienti. Per quanto possibile si è cercato di rispondere tempestivamente, potenziando le irrigazioni già dai primi mesi della scorsa primavera e salvando in questo modo buona parte dei giovani alberi. Le temperature elevate e la carenza di acqua hanno causato purtroppo problematiche di stress anche agli alberi adulti, che in condizioni normali sarebbero stati autosufficienti.

Dopo aver valutato le loro condizioni alla ripresa vegetativa, in queste settimane in alcuni parchi partiranno gli abbattimenti degli alberi deperiti, che si aggiungono a quelli già effettuati nei mesi scorsi.

In uno dei parchi in cui si verificheranno abbattimenti – la Tesoriera – sono in corso degli studi specifici, con il supporto dell’Università, per determinare le cause del deperimento e per individuare le strategie da adottare per la salvaguardia degli alberi adulti, con l’obiettivo di replicarle anche in altre aree verdi. Dalle informazioni raccolte si partirà per i progetti di riqualificazione dei parchi Tesoriera e Rignon, operativi il prossimo anno grazie ai fondi React, che permetteranno un importante intervento di messa a dimora di nuovi alberi.

Per alcuni abbattimenti l’operazione risulterà essere più evidente, perché riguarderà il taglio di alcune decine di soggetti per area, anche con alberi di grandi dimensioni: è il caso del parco della Pellerina (35 abbattimenti), del parco del Valentino (30), del parco Rignon (30) e del parco della Tesoriera (oltre 30). In queste due aree, agli abbattimenti causati dalla siccità si potrebbero aggiungere quelli sulle piante che, durante i periodici controlli di stabilità, hanno manifestato problematiche tali da non garantire un margine di sicurezza accettabile per i frequentatori delle aree verdi.

In tema di nuove piantumazioni, si segnala che in queste settimane sono iniziati gli interventi di messa a dimora di oltre un migliaio di nuovi alberi nelle aree verdi cittadine: oltre seicento andranno nei parchi fluviali interessati da uno dei progetti React, quasi un centinaio sono frutto delle donazioni fatte dai cittadini che hanno aderito all’iniziativa “Regala un albero”, la restante parte è stata acquisita con le risorse che la Città ha messo a disposizione per queste attività. L’obiettivo è assicurare sempre un saldo positivo al patrimonio arboreo, anche a fronte di situazioni emergenziali straordinarie come quella che stiamo vivendo.

Francesco Tamburello

Snow volley di scena a Prato Nevoso

Al Grand Finale 2023 a PRATO NEVOSO (Cuneo) sono attesi i migliori snower d’Italia e non solo, con diverse presenze internazionali, dal Continente Americano all’Egitto. La tappa conclusiva del Campionato Italiano Assoluto, indetta e organizzata dalla Federazione Italiana Pallavolo con la collaborazione SNOW VOLLEY ITALIA, è in programma da sabato 1 aprile a domenica 2 aprile. Il torneo promozionale, invece, in programma dal 31 marzo al 2 aprile è organizzato sempre da Snow Volley Italia insieme al CSI (Centro sportivo italiano).

 

In palio, come nel 2022, lo scudetto tricolore FIPAV. A raccontare quello che è l’evento sono i numeri record delle passate stagioni: oltre 400 presenze, 130 chilometri di piste, 20 campi da gioco per un weekend all’insegna di sport, festa e divertimento.

Giungeranno nella celebre località sciistica di PRATO NEVOSO numerosi atleti da Germania, Repubblica Ceca, Slovacchia, Egitto, Uruguay, Spagna, Stati Uniti e Paesi Bassi mentre per l’Italia saranno rappresentate quasi tutte le regioni. Le categorie di gioco previste sono il 3 contro 3 (maschile e femminile), categoria ufficiale della disciplina e le categorie promozionali 2 contro 2 (maschile, femminile e misto), da cui lo snow volley deriva prima del cambio nel 2018, e 4 contro 4 (misto).

 

LO SNOW VOLLEY: LA SUA ASCESA E IL CAMPIONATO ITALIANO FIPAV 2023

Lo snow volley, che punta ai Giochi Olimpici Invernali, negli ultimi anni è diventato sempre più popolare grazie alla spinta di Snow Volley Italia(che lo ha lanciato in Italia e non solo nel 2014 e che oggi ha all’attivo quasi 30 eventi organizzati), della FIPAV (Federazione Italiana Pallavolo che l’ha riconosciuto nel 2018 e fatto un primo campionato nel 2022, evoluto in un tour di 4 tappe in questa stagione), a quella europea della CEV che lo ha riconosciuto nel 2016 e a quella internazionale della FIVB.

La formula dello snow volley è simile a quella del beach, ma la categoria ufficiale scelta dalle federazioni è il “3 contro 3” con set a 15 punti e successo al meglio dei tre set (2-0, 2-1).

Quattro le tappe del circuito tricolore 2023 che si concluderà a Prato Nevoso. Tre quelle già disputate: Lorica (Cosenza) dell’11 e 12 febbraio, Linguaglossa (Catania) del 18 e 19 febbraio e Aprica (Sondrio) l’11 e 12 marzo. I primi a scrivere il proprio nome sull’albo d’oro FIPAV sono stati Theo Hanni, Michael Burgmann, Peter Seeber e Markus Grober nel torneo 3vs3 maschile, Sofia Arcaini, Sara Breidenbach e Anna Dalmazzo in quello femminile.

CARLON: “PRATO NEVOSO CASA DELLO SNOW VOLLEY”

Non era facile tornare a puntare ai numeri pre Covid– spiega Matteo Carlon, presidente di Snow Volley Italia – ma pian piano stiamo risalendo, grazie all’interesse suscitato dalla disciplina e confermato dall’elevato numero di atleti internazionali. Quest’anno l’evento di Prato Nevoso giunge alla fine di una stagione non fortunatissima per la neve, che però ha suscitato anche l’interesse alla candidatura dello snow volley come sport dimostrativo per i Giochi mondiali studenteschi invernali in programma dal 13 al 23 gennaio 2025, ribadita a metà marzo al #TO25 Snow Volley Festival. È sempre bello ritrovarsi a Prato Nevoso, la casa di tutti gli snower, località alla quale sono particolarmente affezionato frequentandola fin da piccolo, dove il movimento è nato nel 2014 e dove torna con piacere a divertirsi sia in campo che fuori, con tutte le attività collaterali organizzate e aperte a tutti”.

BERRUTO: “SAREBBE BELLO VEDERE LO SNOW VOLLEY AI GIOCHI INVERNALI”

A essere conquistato dallo spettacolo e dall’atmosfera dello snow volley, al #TO25 Snow Volley Festival di Bardonecchia, anche l’ex ct dell’Italvolley Mauro Berruto: “La pallavolo sa adattarsi a ogni condizione atmosferica. E mi piace l’idea di inserire la disciplina alle universiadi e che la pallavolo possa essere rappresentata sia ai Giochi olimpici estivi sia a quelli invernali.

Quanto allo show extra campo: “Rispetto ad altri sport, lo dico con orgoglio, l’atmosfera festosa e amichevole che contraddistingue gli incontri di pallavolo, beach volley e snow volley è una peculiarità e un suo punto di forza”.

FUORI CAMPO: MUSICA, PARTY E SCIATE

Come da tradizione, quello di Prato Nevoso sarà un weekend entusiasmante non solo in campo ma anche fuori. Sabato 1 e domenica 2 aprile doppio appuntamento per il “La Rossa Music Festival”, il festival a 2.000 metri di quota: sabato tocca a Benny Benassi, assieme ad Albertino e Fargetta, domenica a Gabry Ponte, accompagnato da Gabri Judici, noto DJ monregalese e affezionato partner dello snow volley. Oltre al dj set sui campi con Red Bull e le serate, sempre con Judici, allo Snow Fever: venerdì 31 Trash Party, sabato 1 aprile Beach Party.

IL PROGRAMMA*

VENERDÌ 31 MARZO:

9.30 – Torneo 3×3 M, 3×3 F (Amatoriale)

14.00 – Inizio Torneo 2×2 M, 2×2 F 
16.30 – Aprè-Ski Party direttamente sul campo centrale con DJ-Set
23.00 – Snowers Night TRASH PARTY at Snow Fever 0.0

SABATO 1 APRILE:

9.00 – Inizio Campionato Italiano FIPAV 3×3 M&F
9.30 – Fasi Finali Torneo 2×2 M, 2×2 F
12.00 – Torneo 2×2 Mix, (prima fase – Gironi)
13.00 – Finali 2×2 M & F
13.00 – La Rossa Music Festival : Albertino DJ e Fargetta + Benny Benassi (dalle 15.30)
15.00 – RedBull Winter Music Fun: Aprè-Ski Party con DJ – Set direttamente sul campo centrale e a seguire @Chez-Dam di fronte al Residence
20.00 – Cena animata in quota, sotto le stelle @ Chalet Il Rosso
23.00 – BEACH PARTY at Snow Fever 0.0 – Chupito Omaggio per chi verrà vestito a tema!

DOMENICA 2 APRILE:

9.00 – Fasi Finali Campionato Italiano FIPAV
9.30 – 2×2 Mix, Fasi Finali e inizio 4×4 Mix

13.30 – La Rossa Music Festival: GABRY PONTE
16.00 – Finali Campionato Italiano, Premiazioni e Cerimonia di Chiusura

* Il programma potrà subire delle variazioni in base alle condizioni neve dei campi ed al meteo

Semaforo antismog, prosegue il livello 0 fino al 31 marzo

Sulla base dei dati previsionali sulla qualità dell’aria forniti oggi da Arpa Piemonte è stato confermato il livello 0 (bianco) delle misure antismog. Fino a venerdì 31 marzo 2023 compreso – prossimo giorno di controllo – resteranno pertanto in vigore le sole misure strutturali di limitazione al traffico.

 

Eventuali variazioni del semaforo antismog in vigore, con le relative misure di limitazione del traffico, verranno comunicate il lunedì, mercoledì e venerdì, giorni di controllo sui dati previsionali di PM10, ed entreranno in vigore il giorno successivo.

L’elenco completo delle misure antismog a tutela della salute, delle deroghe e del percorsi stradali esclusi dai blocchi è disponibile alla pagina www.comune.torino.it/emergenzaambientale

Semaforo antismog, prosegue il livello 0 (bianco). Fino a mercoledì 29 marzo in vigore le sole misure strutturali