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Quando il turismo è intelligente: Torino Capitale europea dello “Smart tourism”

Con una cerimonia ufficiale nella Sala delle Feste di Palazzo Madama, la Città di Torino è stata insignita ufficialmente del titolo di “European Capital of Smart Tourism” della Commissione Europea per il 2025.

La cerimonia di premiazione ha visto la partecipazione del Sindaco Stefano Lo Russo, del presidente di Turismo Torino e Provincia Maurizio Vitale, di numerosi rappresentanti istituzionali e ospiti internazionali, tra cui Andreea Staicu, responsabile del settore Turismo presso la Direzione Generale Mobilità e Trasporti (DG MOVE) della Commissione europea, e Nollaig Fahy, responsabile dell’innovazione turistica del Dublin City Council Culture Company, in rappresentanza della città che ha ottenuto il titolo lo scorso anno.

La cerimonia è stata occasione per presentare il programma di eventi, iniziative e attività di comunicazione con cui Torino promuoverà il riconoscimento in Italia e all’estero.

“Siamo davvero molto contenti di questo riconoscimento – ha spiegato il sindaco Stefano Lo Russo – che premia gli sforzi messi in campo per potenziare l’attrattività turistica della città e la sua notorietà a livello internazionale e che arriva poco dopo un altro prestigioso titolo, quello di Capitale Europea dell’Innovazione. Continueremo a lavorare con l’obiettivo di rendere Torino sempre di più un punto di riferimento nel panorama turistico, mettendo al centro sostenibilità, accessibilità, inclusività e innovazione”.

Il titolo di European Capital of Smart Tourism viene assegnato ogni anno dall’Unione Europea alle città che adottano approcci innovativi nel turismo, con un focus su accessibilità, digitalizzazione, sostenibilità e valorizzazione del patrimonio culturale e creativo, i quattro pilastri del premio che sono rappresentati anche sulla scultura simbolo. A Torino è stato riconosciuto il suo ruolo di destinazione turistica d’eccellenza, capace di distinguersi nel turismo intelligente e di promuovere soluzioni sostenibili e innovative. In particolare, la città si distingue per la sua capacità di coniugare tradizione e innovazione, di valorizzare il proprio patrimonio storico, culturale e naturalistico anche attraverso l’uso di tecnologie digitali e di progetti creativi. Un approccio innovativo al turismo capace di unire sostenibilità, cura del patrimonio culturale e trasformazione digitale, con particolare attenzione all’intelligenza artificiale, alle soluzioni di mobilità avanzate e alle pratiche di turismo accessibile.

Al termine della cerimonia l’assessore al Turismo e ai Grandi eventi, Domenico Carretta, ha svelato in piazza Carlo Felice una scultura a forma di hashtag con il logo del premio, che da oggi accoglierà i turisti in arrivo dalla stazione di Porta Nuova.

“Questo titolo ci riempie di soddisfazione perché riconosce il nostro impegno nella sostenibilità, nell’accessibilità, nella digitalizzazione e nella valorizzazione del patrimonio culturale di questa città – ha commentato l’assessore Domenico Carretta -. Un traguardo che non solo è il risultato di un lavoro di squadra, ma rappresenta anche la nostra visione di turismo che guarda al futuro, senza dimenticare le radici, la storia e le tradizioni. Sono lieto e onorato quindi di essere qui oggi per inaugurare il simbolo di questo prestigioso riconoscimento: una scultura celebrativa che ci auguriamo possa rappresentare, attraverso l’hashtag #TorinoSmartTourism, un invito a scoprire e vivere Torino in modo davvero intelligente e responsabile e a condividere esperienze ed emozioni”.

Grazie a questo riconoscimento Torino potrà rafforzare la propria immagine e competitività come destinazione turistica all’avanguardia nel panorama europeo, beneficiando di campagne di promozione internazionale e di nuove opportunità di collaborazione con altre città europee, con l’obiettivo di condividere buone pratiche di turismo sostenibile e intelligente.

Questo titolo si affianca ad un altro riconoscimento di rilievo: Torino è stata infatti recentemente nominata Capitale Europea dell’Innovazione (I-Capital) per il biennio 2024-2025. In quest’ottica, prende il via oggi anche la campagna congiunta di comunicazione “Una Città, due Capitali”, con l’obiettivo di raccontare alla cittadinanza e di promuovere in Italia e all’estero i due titoli, di grande valore per la Città. Entrambi i riconoscimenti saranno inoltre al centro di campagne di comunicazione dedicate, per raccontare il percorso che ha portato Torino ad ottenerli e a rafforzare la sua immagine in Italia e all’estero.

TORINO CLICK

Sorpreso con 5 chili di droga nel garage di un’amica

Un uomo di 43 anni è stato arrestato dalla Polizia locale di Cornaredo e da quella di Novara in un’operazione terminata con il sequestro di circa 5 chili di hashish e marijuana. L’uomo nascondeva la sostanza stupefacente nel garage di un’amica, in attesa di iniziare l’attività di spaccio.

NOTIZIE DAL PIEMONTE

A Tortona rivive l’imperatore dimenticato

A volte i grandi personaggi della Storia finiscono sulle etichette dei vini, dal Barbarossa a Carlo Magno, tanto per citarne alcuni, ricordo un Federico I di Svevia stampato su una bottiglia di Freisa di una nota casa vinicola chierese mentre altri personaggi, meno conosciuti ma non per questo meno lodevoli, vengono riscoperti e rivivono attraverso i vitigni della città in cui sono stati sepolti. È il caso per esempio di Giulio Valerio Maioriano (Iulius Valerius Maiorianus) o Maggioriano, imperatore romano vissuto nel V secolo. Ma chi l’ha mai sentito nominare, ben pochi credo, forse nessuno. A questo punto scatta in noi la curiosità, prendiamo un libro sull’Impero romano o facciamo una ricerca veloce su internet.
Lo troviamo eccome il Maioriano e gli storici ne parlano bene perché è stato un buon imperatore anche se ha regnato per pochissimi anni al tramonto dell’Impero. Pertanto, ben vengano le etichette storiche sulle bottiglie di vino, come accade a Tortona, dove Maioriano, di ritorno da una spedizione militare, fu assassinato. Ma neppure a Tortona sanno chi fosse, eppure è stato ucciso proprio nell’antica Dertona romana nel 461 ed è sepolto, secondo la tradizione, in quello che un tempo era un mausoleo collocato nella canonica della chiesa di San Matteo. I tortonesi hanno pensato di farlo rivivere e oggi lo ricordano con una serie di bottiglie di vino e con un sito web. Siamo di fronte a un sovrano tutt’altro che secondario e gli storici lo definiscono addirittura l’ultimo grande imperatore che risollevò le sorti dell’Impero poco prima della sua caduta. Difese con successo la penisola dagli attacchi dei barbari, strappò le Gallie e la Spagna ai Visigoti, inflisse pesanti perdite ai Vandali di Genserico nel nord Africa e attuò importanti riforme per rendere più eque le tasse a Roma. Concesse infatti una temporanea esenzione dalle imposte a tutti i sudditi e avviò una revisione del sistema tributario per eliminare gravi abusi. Con altre leggi tentò di ripristinare la pubblica moralità. Parecchi secoli dopo ricevette il plauso di Edward Gibbon, il celebre studioso inglese dell’Impero romano (1737-1794) che nella sua “Storia del declino e della caduta dell’Impero romano” scrive che “la figura di Maggioriano presenta la gradita scoperta di un grande ed eroico personaggio, quali talvolta appaiono, nelle epoche degenerate, per vendicare l’onore della specie umana”. Imperatore romano d’Occidente per pochi anni, dal 457 al 461, non riuscì a completare la sua opera. Venne tradito e ucciso dal suo generale di origini barbare Ricimero. Aveva appena 41 anni.
 Filippo Re
nelle foto ritratto dell’imperatore Maiorianus
chiesa di San Matteo a Tortona

A Carnevale, via il feudatario

A cura di piemonteitalia.eu

“Una volta anticamente
egli è certo che un Barone,
ci trattava duramente
con la corda e col bastone…”

Così inizia l’Inno del Carnevale d’Ivrea, del 1858, cantato su una baldanzosa marcia che esprime lo spirito del melodramma italiano e del periodo risorgimentale.

 

Leggi l’articolo:

https://www.piemonteitalia.eu/en/node/299362

“Passione auto a Torino”, torna a Lingotto Fiere “Auto Moto Turin Show”

Dopo il grande successo della prima edizione del 2024, con oltre 22 mila visitatori in 3 giorni, torna “Auto Moto Turin Show”, evento organizzato da GL Events Italia, dedicato alla passione per le 2 e 4 ruote, che rinnova la vocazione e automobilistica della città. Dal 4 al 6 aprile 2025 Lingotto Fiere di Torino ospiterà la nuova edizione dell’evento che si preannuncia ancora più ricco di eventi e spettacoli. AMTS si conferma per il 2025 punto d’incontro per aziende, esperti, appassionati e professionisti, unendo tradizione e modernità in un evento imperdibile, che intend3 consolidare il successo di un esordio grazie a nuovi spazi dedicati a contenuti classici e heritage, accogliendo club, istituzioni come ASI, modellismo, carrozzieri di design torinese e collezionisti per una celebrazione di eccellenze automobilistiche della città. AMTS offre anche un’ampia esposizione di veicoli all’avanguardia dalle ultime novità di mercato a prototipi innovativi, con un focus speciale per sostenibilità e tecnologie emergenti.

“Il nostro obiettivo è offrire un evento coinvolgente in una location perfetta per celebrare la passione per auto e moto – commenta Gàbor Ganczer, ad di GL Events – per questo AMTS è soprattutto adrenalina e coinvolgimento. I visitatori possono vivere esperienze immersive uniche con test drive, workshop e attività interattive che permettono di mettersi alla guida, provare la potenza dei motori e scoprire in prima persona il passato e il futuro della mobilità sempre in sicurezza”.

Il fascino senza tempo dell’automobilismo classico, con un’area dedicata alla storia, al design e all’heritage dell’automotive, mostra scambio, modellismo e spazi per i collezionisti arricchiranno l’esperienza.

Supercar, veicoli sportivi, off road, minicar costituiranno uno spazio che celebra innovazione e performance con esposizioni dedicate a brand iconici e mobilità sostenibile. L’universo del Tuning e delle personalizzazioni prende vita con auto modificate, supercar esclusive e spettacoli dal vivo con ospiti speciali. È confermata la collaborazione con ETT EXPO TUNING TORINO, esposizioni e contest che celebrano creatività e innovazione tecnica. Nell’area esterna la spettacolare pista oval diventa il palcoscenico di drifting, taxi drift, show mozzafiato ed esibizioni acrobatiche.

Biglietti online fino al 4 marzo: 15 euro

Dal 5 marzo: 18 euro

In loco: 20 euro

Auto Moto Turin Show-Lingotto Fiere, via Nizza 280, Torino

Mara Martellotta

La “Fiamma della Speranza” di Special Olympics Torino 2025 ha fatto tappa in centro città

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La “Fiamma della Speranza” dei Giochi Mondiali Invernali Special Olympics Torino 2025 ha fatto tappa oggi nel centro di Torino. Il percorso è partito dal Monumento al Carabiniere nei Giardini Reali per concludersi nel Cortile d’Onore di Palazzo Arsenale, sede della Scuola Ufficiali dell’Esercito.

Alla cerimonia sono intervenuti il Comandante dell’Istituto di Formazione, Generale di Corpo d’Armata Antonello Vespaziani, il Direttore Generale del Comitato Organizzatore dei Giochi Mauro Di Gennaro, il Presidente del Comitato Law Enforcement Torch Run Mark McCorkle, il Presidente del Consiglio Regionale del Piemonte Davide Nicco e la Presidente del Consiglio Comunale di Torino Maria Grazia Grippo.

Tra i tedofori che hanno portato la Fiamma per le vie della Città, hanno preso la parola l’atleta Special Olympics Alessandro Henry e la componente del LETR Margi Michalska.

Grande partecipazione alla Festa dei Buer a Ozegna

TRADIZIONE, AGRICOLTURA E COMUNITÀ AL CENTRO DELL’EVENTO

Il commento di Federico Pozzo – Vice Sindaco di Ozegna e Sergio Bartoli – Consigliere Regionale e Presidente della V Commissione Ambiente

Ozegna, 2 marzo 2025 – Una giornata di festa, tradizione e comunità si è svolta oggi a Ozegna in occasione della storica Festa dei Buer, organizzata in onore di San Isidoro, patrono dei contadini. Un appuntamento atteso che ha visto una grande partecipazione di cittadini, autorità e rappresentanti del mondo agricolo.

Il Vice Sindaco di Ozegna, Federico Pozzo, ha aperto la giornata con un sentito ringraziamento ai Priori uscenti – Domenica Cresto, Gianni Gallo Lassere e Fulvio Rovetto – per il loro impegno nella conservazione delle tradizioni locali. Un caloroso benvenuto è stato rivolto ai nuovi Priori: Corrado Ceretto, Daniele Aimonetto e Tiziana Grassotti, che avranno il compito di portare avanti questa importante eredità culturale in vista della prossima edizione.

All’evento era presente anche il Consigliere Regionale e Presidente della V Commissione Ambiente, Sergio Bartoli, che ha sottolineato come “manifestazioni come questa siano fondamentali per mantenere vivo il legame con la nostra storia agricola e per valorizzare il lavoro quotidiano dei coltivatori, pilastro della nostra economia locale. La Regione continuerà a supportare iniziative che promuovono e tutelano le eccellenze del nostro territorio”.

Significativa la presenza delle istituzioni legate al settore agricolo, con il Direttore della Coldiretti, Carlo Loffreda, il Segretario di sezione, Massimo Ceresole, la Responsabile provinciale di Coldiretti Donna, Mirella Abbà, e il nostro prezioso referente della sezione di Ozegna, Davide Aimonetto, che con il loro impegno quotidiano sostengono il mondo agricolo locale.

Un momento particolarmente toccante è stata la preghiera dei contadini, letta in chiesa da Luca Vittone, in rappresentanza dello zio Gino Vittone, figura storica della comunità ozegnese, attualmente convalescente.

A lui va il nostro più affettuoso saluto e l’augurio di una pronta guarigione, con la certezza che la sua straordinaria energia e la sua generosità nel mondo dell’associazionismo torneranno presto a essere un punto di riferimento per tutti noi.

Desideriamo inoltre esprimere un sincero ringraziamento al parroco Don Luca e al vice parroco Don Massimiliano, che con la loro guida spirituale e la celebrazione della Santa Messa hanno dato valore e significato profondo a questa giornata di festa.

Un doveroso ringraziamento va anche alla Banda Musicale Succa Renzo, che con le sue note ha reso ancora più solenne e sentita questa giornata.

La Festa dei Buer si conferma dunque un momento di aggregazione fondamentale per Ozegna, un’occasione per rafforzare i legami della comunità e ribadire l’importanza dell’agricoltura e delle tradizioni locali, guardando con fiducia al futuro.

Federico Pozzo – Vice Sindaco di Ozegna
Sergio Bartoli – Consigliere Regionale e Presidente della V Commissione Ambiente

 

La rubrica della domenica di Pier Franco Quaglieni

SOMMARIO: Trump: non ci sono parole – Gentile e il mafioso Messina Denaro – Mimmo Fogola – Lettere

Trump: non ci sono parole
La politica americana sui dazi si rivela del tutto inaccettabile e mette in evidenza un Trump che non ha statura politica ed economica e si rivela esclusivamente uno spregiudicato uomo di affari che crede che governare sia come gestire un grande magazzino.
Tutta la storia dimostra che uomini come lui sono dei potenziali  disastri  per i governati, dei disastri che si rivelano  una rovina anche per  tutti i popoli coinvolti: la globalizzazione infatti abbatte i confini soprattutto del male e rende ogni malattia politica una epidemia. Pensiamo al presidente Reagan, un liberale,  liberista capace di tenere alto il nome degli USA a livello internazionale dopo i fallimenti democratici da Kennedy in poi, partendo  dalla guerra in Viet Nam. Trump è anni luce diverso da Reagan. I conservatori non hanno nulla da spartire con  le megalomanie le arroganze, la sregolatezza, la totale mancanza di quella “discrezione” che Guicciardini riteneva la virtù  necessaria ad un politico.   Governare significa saper dimostrare senso della misura, equilibrio, diplomazia, realismo politico. Questo arricchito secondo modalità poco limpide,  che si ritiene unto da Dio, non ha mai letto nulla. Non sa chi siano stati i padri fondatori degli Stati Uniti, Tocqueville e Popper, per non parlare di Dahrendorf, studioso acuto della crisi della democrazia.   Non sa neppure chi  siano i liberisti della Scuola  Austriaca. Nicola Matteucci e Lorenzo Infantino che li introdussero in Italia , sarebbero stupefatti da questo avventuriero  a cui  l’età non dà  neppure un quid di saggezza in più, ma induce anzi un  velleitarismo visionario proprio dei vecchi che hanno perso il senno. La regola del mondo libero è quella  fondata sul libero scambio da opporre al bieco protezionismo. Dove circolano le merci liberamente circolano anche liberamente le idee.  I dazi danneggiano tutti e impoveriscono anche chi si illude di poterli imporre per trarne vantaggi. La politica delle sanzioni e dei dazi ha solo creato danni e tensioni.
E ‘ un modo vecchio di vedere i rapporti internazionali. E queste sono riflessioni storiche, non legate alle polemiche odierne. Chi ha amato la democrazia americana attraverso le pagine di Tocqueville, di Pannunzio, Sartori e di Luraghi non può stare zitto, anche se non condivide per nulla le spiritose  semplificazioni di D’Alema, passato dall’antiamericanismo di Togliatti al filo americanismo di Napolitano per poi finire in età senile di nuovo anti americano in difesa di una democrazia che  non lui ,ma altri hanno i titoli storici per difendere. E mi fermo qui, augurandomi di sbagliare perché i liberali non vivono di certezze inossidabili, ma di dubbi e di continue verifiche.
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Gentile e il mafioso Messina Denaro
Gentile non è amato neppure dalle istituzioni piemontesi , come si è visto di recente , ma a Castelvetrano, dove nacque, è fatto oggetto di attacchi ignobili . Il Comune ha programmato incontri e convegni per ricordare i 150 anni della nascita del filosofo e i 100 anni dell’Enciclopedia Treccani da lui fondata.
Associazioni antifasciste locali protestano e non vogliono ricordi. Il fatto di essere nato a Castelvetrano non giustifica nulla come non giustificherebbe nulla per il concittadino Messina Denaro. Un accostamento che rivela ignoranza, beceraggine , faziosità di chi l’ha scritto. Paragonare il filosofo Gentile con un capo mafioso impedisce di intavolare un dibattito. E pensare che io fui invitato per molti anni  a Castelvetrano a  parlare in convegni su Gentile senza proteste da parte di nessuno, Anpi in primis. Venne a parlare di Gentile anche  Leoluca Orlando. Sicuramente chi protesta contro Gentile continua ad inneggiare al barbaro e vile omicidio a cui venne condannato. Chi protesta contro Gentile con tanta rozzezza è il figlio spirituale (si fa per dire) dei suoi sicari fiorentini.
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Mimmo Fogola
L’editore e libraio torinese Mimmo Fogola è mancato improvvisamente a 76 anni.
Apparteneva ad una storica famiglia di librai toscani trasferiti a Torino che creò la più bella libreria torinese, non a caso intitolata a Dante Alighieri. Mio padre comprava i libri scolastici e non scolastici solo da Fogola per la ricchezza illimitata di offerta della libreria anche per libri non recenti altrimenti non trovabili. A me diceva sempre: “Non perdere tempo con i cartolai che fingono di essere librai: vai subito da Fogola e troverai tutto, anche le edizioni sgradite ai conformisti”.
Insieme alla libreria nacque successivamente una bella casa editrice con libri e collane che onoravano l’editoria torinese troppo schiacciata su Einaudi. E poi nacque anche una Galleria d’arte di grande valore. Tanti anni fa conobbi in quella galleria un giovane Sgarbi che Fogola non attese la Tv di Costanzo per far conoscere come critico. Soldati aveva un’antipatia preconcetta verso i Fogola a causa delle dicerie banali di un suo cugino che lui considerava molto e che invece era un poveretto, sia pure pieno di soldi perché beneficato da Vittorio Valletta. Ma, ad esempio, tanti scrittori di rango amavano Fogola per presentare i loro libri in una atmosfera libera da pregiudizi ideologici. Avrei dovuto pubblicare un libro con loro, anche su suggerimento della comune amica Anna Ricotti. Mi spiace che i miei impegni di insegnamento lontano dal Piemonte aggravati dalla  gravissima malattia di mio Padre, mi impedirono di poter vantare tra le mie un’opera edita da Fogola. La libreria venne chiusa molti anni fa e da allora Torino ebbe solo Feltrinelli come unica libreria con tutto ciò che questa catena rappresenta di positivo, ma anche di negativo. Io ci entro malvolentieri, pensando al dinamitardo guerrigliero e miliardario che la fondò. Da Fogola sentivo il profumo della libertà come sotto i portici di via Sacchi si sente il profumo del cioccolato. I più giovani non sanno nulla e la stessa libreria di piazza Carlo Felice, un tempo dei famosi  Fogola, chiusa da 11 anni, forse non dice più nulla, anche se appartiene a pieno titolo alla storia della città. Ciò ha anche  consentito di scrivere in libertà cose non vere sulla sua storia che non è mai stata esposta politicamente secondo la cultura dominante sotto la Mole. Queste cose vanno dette se non si vuole fraintendere il personaggio come in parte hanno fatto molti giornali, servendosi di un comunicato pieno di errori e di imprecisioni, redatto non si sa da chi, che tutti hanno saccheggiato per scrivere il loro pezzullo. Che Fogola fosse il fornitore della Real Casa di Norberto Bobbio che riceveva in larga misura i suoi libri in omaggio, è un’ esagerazione che può scrivere solo chi non sa. Per molta sinistra Fogola era un “covo di reazionari” da cui ingiustificatamente tenersi lontani. In un certo senso Fogola fu l’Adelphi non solo torinese.
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LETTERE scrivere a quaglieni@gmail.com
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Verrecchia a Vienna
Sono stato allievo alle medie di uno strano personaggio di cui avevo dimenticato anche il nome: il prof. Anacleto Verrecchia, come mi ha ricordato Wikipedia  che ho sfogliato casualmente sul pc. Mi ha stupito leggere che il modesto Verrecchia, assolutamente non apprezzato né da allievi né dai colleghi anche per le sue assenze,  fosse diventato un germanista e un diplomatico come addetto culturale all’ambasciata di Vienna. Lei ne sa qualcosa? Luigi Alzati
Verrecchia è morto da molti anni e oggi è dimenticato. Ebbe qualche attimo di fugace notorietà , ma poi si scoprì’ che non era uno studioso , ma un professorino di scuola media con un’esagerata concezione di sé. Non credo fosse laureato in germanistica perché nessun germanista vero come Magris ne conosceva l’esistenza . Edoardo Ballone, il raffinato giornalista figlio di madre viennese e coltissimo divulgatore di cultura mitteleuropea,  ci scherzava su dicendo che alcuni si consideravano germanisti perché andavano a caccia di uccelli germani. Era una battuta forse un po’ troppo dissacrante, ma la boria del professorino poteva se non giustificarla almeno suscitarla.  Scribacchiava sui giornali, ma i suoi articoli sui temi più disparati rivelano superficialità. Non fu certamente un diplomatico, ma un professore che per un certo periodo prestò servizio sempre nel ruolo di insegnante di scuola media inferiore, nelle scuole italiane all’estero  tra cui quella funzionante in Austria. Quell’insegnamento all’estero dava vantaggi economici ed era molto ricercato dagli insegnanti che volevano migliorare economicamente la loro situazione . Leggo anche che su Wikipedia c’è scritto che fu amico di Prezzolini. Questa affermazione posso escluderla in modo tassativo di persona  Ma direi di lasciare il professore nell’oblio in cui è caduto. Forse Wikipedia dovrebbe attuare controlli preventivi prima di accettare qualunque informazione.

A Carmagnola torna la Fiera di Primavera

Sabato 8 e domenica 9 marzo a Carmagnolaritorna il consueto appuntamento con la Fiera di Primavera, giunta alla 561a edizione, organizzata dal Comune e patrocinata dalla Città metropolitana di Torino. La Fiera coniuga spazi dedicati all’agricoltura, alle macchine agricole, ai prodotti del territorio e all’allevamento e quest’anno è preceduta dall’evento speciale “Il Distretto del Cibo del Chierese-Carmagnolese presenta la 561aFiera Primaverile”, in programma venerdì 7 marzo dalle 17,30 alle 19,30 ad ingresso libero nel salone fieristico di viale Garibaldi 27-29. L’incontro sarà condotto da Simona Riccio, digital strategist della filiera agroalimentare: sarà un’occasione per conoscere da vicino il lavoro e le tradizioni di casari, produttori agricoli e macellai del territorio, che racconteranno le loro esperienze legate alla trasformazione di prodotti come miele,peperoni, pasta, vino e birra, con un focus particolare su latte e carne. Gli studenti della sezione di Agraria dell’Istituto Baldessano-Roccati, dell’Istituto Alberghiero Norberto Bobbio di Carignano e dell’AgenForm-Formazione e specializzazione nel settore della trasformazione della carne e del latte di Moretta offriranno il loro contributo pratico e didattico. Al termine verrà offerta una degustazione gratuita.

Seguendo lo schema consolidato delle precedenti edizioni, il cuore della fiera sarà piazza Italia, sede del foro boario, dove si terranno le mostre zootecniche provinciali della razza bovina Piemontese e Frisona Italiana, giunte alla 44ª edizione. L’ARA-Associazione Regionale Allevatori Piemonte curerà l’organizzazione in collaborazione con le associazioni degli allevatori delle due razze, offrendo un punto di riferimento per gli operatori del settore zootecnico, i quali esporranno i migliori capi bovini allevati nel territorio della Città metropolitana di Torino e iscritti agli albi genealogici dell’ARA. I capi arriveranno sin dalle 14 di venerdì 7 marzo.

La 44a Mostra Provinciale del Bovino di Razza Piemontese prevede per sabato 8 a partire dalle 14,30 la valutazione dei soggetti esposti, mentre domenica 9 alle 11,30 inizierà la valutazione finale. La 44a Mostra Provinciale del Bovino di Razza Frisona Italiana prevede per sabato 8 marzo a partire dalle 17 il concorso Junior Show riservato ai giovani allevatori. Domenica 9 marzo alle 9,30 inizierà la valutazione dei soggetti giovani, a cui seguirà, alle 14,30, quella dei soggetti adulti. Le premiazioni e i saluti istituzionali sono in programma alle 17,30.

Le vie e le piazze attorno al Foro Boario si trasformeranno in un grande spazio espositivo, accogliendo il meglio della produzione di macchine e attrezzature agricole provenienti da tutto il Nord Italia. Durante le due giornate di Fiera, in collaborazione con la SOMS, la Società Orticola di Mutuo Soccorso “Domenico Ferrero”, le rotonde di viale Garibaldi nei pressi del Foro Boario e lo spazio esterno del salone fieristico di fronte al mercato del bestiame ospiteranno il Mercato dei produttori agricoli e degli artigiani del cibo, con degustazioni di prodotti tipici. Nei giardini del castello, gli artigiani aderenti alla SOMS esporranno le loro creazioni in una mostra mercato dedicata all’ingegno e alla tradizione artigiana. Domenica 9 marzo i visitatori troveranno anche la Fattoria in Città nei giardini del castello sul prolungamento di via Silvio Pellico, con conigli, esemplari avicoli ornamentali e altri animali di piccola taglia. Nel mercato fieristico nel centro cittadino esporranno le loro merci oltre 200 ambulanti e ci sarà anche il Mercantico, con articoli di antiquariato, l’oggettistica e l’hobbismo in piazza IV Martiri e in corso Matteotti.

Per ulteriori dettagli si può consultare il portale Internet www.comune.carmagnola.to.it

Regina Margherita, il gesto d’amore è vaccinarsi contro l’HPV

“Cosa faresti per amore?”  – Domenica 2 marzo OPEN DAY HPV presso l’Ospedale Infantile Regina Margherita di Torino

“Cosa faresti per amore?”. Il vero gesto d’amore è vaccinarsi contro l’HPV. Domenica 2 marzo dalle ore 9 alle ore 18 si terrà l’Open Day HPV, presso gli ambulatori al primo piano dell’ospedale Infantile Regina Margherita di Torino, organizzato in collaborazione con la Rete Oncologica, ASL Città di Torino, Azienda Zero ed il Dipartimento di Scienze della Sanità Pubblica e Pediatriche dell’Università di Torino. L’Open Day è rivolto alle femmine dagli 11 ai 32 anni (nate a partire dal 1993) ed ai maschi dagli 11 ai 19 anni (nati a partire dal 2006). Il vaccino è offerto gratuitamente, su indicazione dello specialista, anche ad altre categorie a rischio (maggiori informazioni sul sito www.vaccinarsinpiemonte.org).

Questa giornata sarà gestita con l’aiuto di tutti gli specializzandi della Scuola di Igiene.

L’infezione da HPV (Papilloma Virus) è l’infezione a trasmissione sessuale più comune, e circa l’80% di tutte le persone sessualmente attive contraggono il virus nel corso della vita. La maggior parte delle infezioni da HPV è transitoria e si risolve spontaneamente.

Tuttavia, il virus HPV viene classificato come virus a potere oncogeno o cancerogeno, ed alcuni ceppi possono provocare lesioni pre-cancerose, che nel tempo evolvono in lesioni maligne. In particolare i ceppi ad alto rischio di evoluzione maligna sono responsabili del 97% dei tumori della cervice uterina, dell’88% dei tumori anali, del 70% dei tumori vaginali, del 50% dei tumori del pene e del 43% dei tumori vulvari e di circa il 26-30% dei tumori del distretto testa-collo.

L’infezione mostra un picco principale nelle giovani donne, intorno ai 25 anni di età, ed un secondo picco intorno ai 45 anni. Negli uomini, invece, la prevalenza rimane costante nel corso della vita.

Si stima che in Italia, ogni anno, più di 5.000 tumori siano causati da infezioni croniche di ceppi oncogeni del virus HPV. Il tumore della cervice uterina si conferma pertanto nel nostro Paese al quinto posto tra i tumori più frequenti nelle donne giovani, rappresentando l’1,3% di tutti i tumori incidenti nel sesso femminile. Non bisogna poi trascurare il fatto che l’infezione da HPV sia associata allo sviluppo di numerosi altri tumori del distretto uro-genitale (vulva, vagina, pene, ano) e testa-collo (orofaringe), nonché di lesioni benigne ma dal notevole impatto sulla qualità della vita, come i condilomi ano-genitali. Ciò aggrava ulteriormente il carico di malattia prodotto da questa infezione.

I tumori HPV correlati sono prevenibili mediante vaccinazione, ed il tumore alla cervice uterina è anche curabile, se diagnosticato precocemente e trattato adeguatamente. Lo sviluppo di vaccini in grado di prevenire le infezioni da HPV, e di conseguenza l’evoluzione a lesioni precancerose, ha offerto la possibilità, per la prima volta in oncologia, di intervenire nei soggetti sani con una vera e propria prevenzione primaria.

I vaccini anti-HPV oggi utilizzati proteggono contro i sierotipi di HPV più pericolosi e sono estremamente sicuri ed efficaci: possono prevenire oltre il 90% delle forme tumorali associate all’HPV.

“La vaccinazione delle ragazze adolescenti è l’intervento più efficace a lungo termine per ridurre il rischio di sviluppare il carcinoma del collo dell’utero. Altre evidenze mostrano inoltre come il vaccino possa ridurre il rischio di recidive in soggetti già affetti da lesioni HPV-correlate, incluse lesioni ad alta frequenza di recidiva, come i condilomi ano-genitali” spiega la professoressa Franca Fagioli (Direttore Dipartimento Patologia e Cura del Bambino ospedale Regina Margherita di Torino).

Nonostante le forti evidenze a sostegno di questa vaccinazione, in Italia la copertura vaccinale per HPV nelle ragazze e nei ragazzi undicenni, è ancora lontana dall’obiettivo del 95% e durante il 2020, si è ulteriormente ridotta a causa del forte impatto della pandemia sulle attività vaccinali, che è stato particolarmente marcato proprio nei confronti delle vaccinazioni di adolescenti e adulti.

“La prevenzione è essenziale e rappresenta un atto di responsabilità e di protezione verso noi stessi e chi ci sta accanto. Si tratta del primo vaccino anticancro, utilizzato ormai da decenni in Italia e nella quasi totalità degli altri Paesi del mondo. Elevate coperture vaccinali sono in grado di eliminare il virus nella popolazione e Paesi come l’Australia, in cui la vaccinazione è stata capillare, hanno di fatto quasi eradicato i tumori associati all’HPV.

Per sensibilizzare i giovani abbiamo organizzato una campagna informativa con importanti e noti giovani testimonial ed un Open Day Vaccinale per l’HPV presso l’ospedale Regina Margherita, dove tutti coloro che hanno diritto alla vaccinazione gratuita potranno recarsi senza necessità di prenotazione” spiega la professoressa Roberta Siliquini (Direttore della Scuola di Specialità di Igiene di UniTo).

“La vaccinazione contro l’HPV è un importante strumento per prevenire un’infezione che può anche avere sviluppi gravi e pericolosi per la salute. La somministrazione del vaccino è efficace per individuare eventuali tumori. La prevenzione è fondamentale e quindi ogni iniziativa che sensibilizza le fasce di popolazione interessate è utile e trova il supporto convinto della Regione Piemonte. Un ringraziamento a tutti i professionisti sanitari impegnati nell’open day del 2 marzo ed in analoghe iniziative che si terranno sul territorio. Un grazie anche ai testimonial che hanno prestato la loro immagine ad una causa meritevole di attenzione” dichiarano il Presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio e l’Assessore alla Sanità Federico Riboldi.

Il progetto di comunicazione, ideato dall’Agenzia Armando Testa, si è sviluppato in più fasi: un teaser con un’operazione guerrilla diffusa in tutta la città di Torino la mattina del 14 febbraio con la sola domanda “Cosa faresti per amore?” e un reveal della campagna andato live il 17 febbraio, su diversi touchpoint: affissioni, stampa, radio, videoweb e canali social, con una risposta altrettanto forte: “Il vero gesto d’amore è vaccinarsi contro l’HPV”.

In questa seconda fase sono stati numerosi i talent che hanno prestato con entusiasmo e generosità la loro immagine alla causa: il campione di MotoGP Francesco (Pecco) Bagnaia con la moglie Domizia Castagnini, il rapper Shade, la creative director Eleonora Carisi, l’artista e content creator Pietro Morello, la psicologa e creator Psicologa Cruda.

Questo evento rappresenta un’importante iniziativa di sanità pubblica ed un’opportunità di confronto con esperti del settore che risponderanno alle domande degli utenti sull’efficacia del vaccino nel proteggere dall’infezione da Papillomavirus e sull’importanza di prevenire eventuali gravi conseguenze legate ad essa.