ilTorinese

Tavolo della Cultura, in Regione la fotografia del settore

NEGLI ULTIMI CINQUE ANNI AUMENTATO DEL 33% IL BUDGET SUI BANDI.  CRESCE ANCHE LA PLATEA DEI BENEFICIARI E IL PNRR INCIDE PER IL 27%

L’assessore Poggio: «Una gestione meno ingessata ha prodotto i risultati sperati»

 

Si è svolta ieii al Grattacielo Piemonte la riunione del Tavolo della Cultura istituito per condividere la programmazione 2024, 2025 e 2026 e per illustrare agli operatori il report del settore degli ultimi cinque anni. Tra i principali risultati è emersa la progressione dei fondi a disposizione dei bandi che sono passati da 7.5 milioni del 2019 a 11,1 milioni del 2023, pari al 33 per cento in più a cui corrispondono un aumento dei progetti (da 456 a 586) e una crescita del contributo medio per intervento che passa da 16.500 euro a 19.000 euro.

 

Per quanto riguarda i fondi FESR, sempre in ambito culturale, si è rilevato un picco di 9 milioni nel 2020 essenzialmente dovuto all’aumento delle risorse sulla misura a favore dei beni culturali e alla misura a favore della produzione cinematografica, quasi triplicata in particolare sulla misura del «Piemonte Film TV Fund» passato da 1.5 milioni di euro a 4 milioni annui e l’avvio, da settembre 2023, della misura a sostegno delle sale cinematografiche (8 milioni complessivi, di cui 650 mila euro già assegnati nell’ultima fase dell’anno scorso).

 

Anche il Bonus Cultura ha contribuito a mantenere stabile il settore durante la pandemia: su questo fronte sono stati registrati 3.897 contribuiti assegnati per altrettante domande.

 

Gli uffici hanno poi calcolato l’incidenza sul bilancio della Cultura dei fondi PNRR che è del 27% nell’intera Legislatura e del 49% e 46% rispettivamente negli anni 2022 e 2023. Al netto del PNRR, gli Enti partecipati incidono, invece, per circa il 50% del totale, mentre i bandi influiscono per poco più del 20%.

 

Venendo alla ripartizione delle risorse per provincia il dato positivo è che tutte le province vedono un incremento in termini assoluti del numero dei soggetti beneficiari fra il 2022 e il 2023 con Torino e provincia (senza distinzione fra Torino città e resto della Città metropolitana) che mantengono circa il 59% delle risorse e Cuneo il 15%.

 

L’assessore alla Cultura Vittoria Poggio ha annunciato di voler riproporre, prossimamente in sede di bilancio, lo stesso budget 2023 per la programmazione 2024.

 

«Abbiamo riaperto il tavolo con le realtà culturali per un primo confronto – ha sottolineato l’assessore -. Nonostante le difficoltà provocate dalla contrazione del consumo culturale durante l’emergenza COVID abbiamo avviato per la prima volta una programmazione meno ingessata riuscendo così a incrementare le risorse del 33% negli ultimi cinque anni sui bandi, allargando in questo modo la platea dei beneficiari. Proseguirà il confronto con i soggetti culturali nei vari tavoli tematici per redigere insieme il nuovo piano culturale per i prossimi tre anni».

 

Per quanto concerne gli acconti 2023 l’assessore ha comunicato che tutti gli atti di liquidazione già emessi dalla Direzione Cultura sono in ragioneria centrale e saranno saldati entro il primo trimestre del 2024. Acconti che dal 2020 vengono erogati al 50% in aumento rispetto al 30% delle gestioni precedenti. L’assessore ha ricordato inoltre che nell’anno 2023 la Regione ha erogato quasi 67 milioni di euro, di cui 30 nell’ultimo trimestre.

 

“Memento mori”: nel romanzo di Enrico Fila un viaggio nel futuro per capire cosa significa essere umani

Informazione promozionale

Nel 2072 la Terra è profondamente cambiata. Dopo un evento globale chiamato “Il Grande Azzeramento”, l’umanità come la conosciamo non esiste più. Thomas, un ingegnere astrofisico di talento, si ritrova proiettato al centro di una rete di segreti, menzogne e complotti…

 

IL LIBRO

Non possiamo mai vedere al di là delle nostre scelte. Ogni nuova idea, sia essa acquisita o pensata, cambierà irrevocabilmente il percorso delle nostre scelte future. Mentre percorrerete le pagine di questo romanzo, la vostra mente inizierà lentamente a cambiare, e quando il lupo travestito da pecora si rivelerà, il mondo che vi circonda apparirà totalmente diverso.

 

Nel 2072 la Terra è profondamente cambiata. Dopo un evento globale chiamato “Il Grande Azzeramento”, l’umanità come la conosciamo non esiste più. Thomas, un ingegnere astrofisico di talento, si ritrova proiettato al centro di una rete di segreti, menzogne e complotti. Con l’aiuto di Athena, una IA avanzata, scopre una verità inimmaginabile sul destino dell’umanità e sul suo ruolo cruciale in esso.

Mentre Thomas si sforza di comprendere le ramificazioni morali ed etiche delle sue scoperte, si ritrova a dover prendere una decisione che potrebbe cambiare il corso della storia – o condannarlo a un’esistenza di schiavitù eterna. In un mondo dominato dall’ambizione e dalla tecnologia, Thomas si troverà a confrontarsi con una domanda fondamentale: cosa significa veramente essere umani?

L’AUTORE SI RACCONTA

Sono un informatico e un esperto di intelligenza artificiale con una passione particolare per la scrittura. La mia formazione inizia nel campo delle discipline umanistiche, per poi spostarsi verso le scienze matematiche e l’informatica. Guidato dalla mia forte curiosità, ho sempre cercato di non fermarmi e di arricchire continuamente il mio bagaglio di conoscenze spaziando in vari campi quali: l’astrofisica, la biologia molecolare e la climatologia. Questo percorso ha alimentato in me il desiderio di condividere con gli altri quanto appreso.

Enrico Fila

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LINK UTILI

 

Un incontro dedicato all’unità dei cristiani

19 GENNAIO – ore 20,45 – Via Cialdini 4, Torino

Riflettere sull’ unità dei cristiani, anche perché in piena settimana di preghiera per l’unità . Si tratta di un tema molto importante per i Missionari della Consolata che in tutti i luoghi di missione vivono autenticamente l’ecumenismo ogni giorno.
“Vi aspettiamo e vi invitiamo a condividere la locandina con i vostri amici!” scrivono sulla pagina FB del CAM – Cultures And Mission.

Le Fiamme gialle scoprono i furbetti dell’ecobonus: truffa da 12 milioni

La Guardia di Finanza di Torino ha eseguito 5 misure cautelari e sequestri per oltre 12 milioni di euro. Sono 66 le persone segnalate alla Procura di Ivrea. Si tratta  dell’operazione Eldorado, per truffa ai danni dello Stato, scaturita da una denuncia di Poste Italiane in relazione a prestanome che avevano illecitamente usufruito dell’Ecobonus per ristrutturazioni edilizie. Gli ideatori della presunta frode , quattro persone, avrebbero ottenuto crediti d’imposta fittizi per un totale di oltre 12,5 milioni di euro,  grazie ai “buoni uffici” di un dipendente delle Poste di Venaria Reale.

Telefonini in carcere per comunicare con l’esterno, 43 indagati

I telefonini erano probabilmente procurato da detenuti in semilibertà che potevano entrare e uscire dal carcere. Così 43 carcerati avevano disponibilità di telefoni e sim nelle celle del carcere torinese  Lorusso e Cutugno. La procura della repubblica contesta a vario titolo l’uso indebito di cellulari, la detenzione abusiva di armi e droga e la resistenza a pubblico ufficiale.

105XMASTERS sbarca a Prato Nevoso

IL WEEKEND SULLE PISTE
OSPITERÀ LA COPPA ITALIA DI SNOWBOARD

Arriva a Prato Nevoso 105XMasters, il tour di action sport che sta toccando i più bei comprensori sciistici italiani. Il weekend del 20 e 21 gennaio ospiterà una tappa di Coppa Italia di Snowboard. Al Village di Radio 105 ospiti Moko, dj Comollo e Mauro Dell’Olio. Non mancherà la gamma di SUV Jeep® 4xe Plug-In Hybrid, per emozionanti prove sulla neve

Il ‘Winter tour’ di 105XMasters, dopo il battesimo delle due tappe dell’‘Avant Tour’ di Canazei e di Bardonecchia in collaborazione con Trenitalia, entra nel vivo delle quattro date ufficiali. Il tour innevato di action sport sbarca così, sabato 20 e domenica 21 gennaio, nella località sciistica di Prato Nevoso, frazione del comune di Frabosa Sottana, in provincia di Cuneo. Ad accompagnare i quattro weekend dedicati a snowboard, sci e snowbike, arriva Jeep. Ma non finisce qui, il ‘Winter Tour’ è anche musica, attività village e intrattenimento ad alta quota, grazie alla presenza di Radio 105.
“Dopo Canazei e Bardonecchia, siamo ora nel pieno di questa edizione – commentano gli organizzatori Simone Conti e Michele Urbinelli di Skills Comunicazione – che sta portando divertimento e sport nei comprensori italiani più belli. A Prato Nevoso – annunciano – ospiteremo anche la tappa di un’importante competizione nazionale”; infatti nel weekend alle porte a Prato Nevoso e nella due giorni di Cervinia (10 e 11 febbraio) il tour ospiterà le tappe di Coppa Italia di Snowboard (presso lo Snowpark Prato Nevoso, ndr). Ad accompagnare le discese degli sportivi Jeep, che porterà sulle piste la gamma di SUV 4xe Plug-In Hybrid, per un’esperienza unica di test drive sulla neve.
Immancabile il divertimento del Village di 105XMasters, in compagnia di Radio 105 e con la presenza di Moko, dj Comollo e Mauro Dell’Olio, che porterà sulle cime delle Alpi cuneesi musica per tutto il giorno, dj set, intrattenimento con animatori, ballerini di hip hop e après-ski mozzafiato.
Dopo Prato Nevoso, il Village traslocherà a Cervinia (10 e 11 febbraio), Sestriere (24 e 25 febbraio) e terminerà il 9 e il 10 marzo a Moena. Nell’ultimo weekend oltre a sci e snowboard, protagoniste saranno anche le bici da neve: 105XMasters ingloberà una tappa del Campionato Europeo di Snowbike, gara agonistica organizzata con il supporto di vari club di appassionati di Skibike, Snowscoot e Snowtrike.
Special guest di questa edizione 2024 di 105XMasters è Aaron Durogati, pluripremiato campione di parapendio che si è già esibito all’evento inaugurale a Canazei e che tornerà al Village di 105XMasters per la tappa conclusiva di marzo a Moena.
105XMasters è un evento organizzato da Skills Comunicazione in collaborazione con Radio 105, Trenitalia, Jeep, Kappa e King.

 

Semaforo antismog: fino a venerdì 19 gennaio prosegue il livello 1 (arancio)

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Resterà in vigore fino a venerdì 19 gennaio 2024 compreso (prossimo giorno di controllo) il livello 1 (arancio) delle limitazioni emergenziali.

I dati previsionali forniti  da Arpa Piemonte evidenziano infatti il superamento del valore di 50 mcg/mc di concentrazione media giornaliera di PM10 nell’aria per tre giorni consecutivi.

Eventuali variazioni del semaforo antismog in vigore, con le relative misure di limitazione del traffico, vengono comunicate il lunedì, mercoledì e venerdì, giorni di controllo sui dati previsionali di PM10, ed entrano in vigore il giorno successivo.

L’elenco completo delle misure antismog a tutela della salute, delle deroghe e del percorsi stradali esclusi sono disponibili alla pagina www.comune.torino.it/emergenzaam

Le “lezioni di vita” del prof scorbutico e solitario

Sugli schermi “The Holdovers” di Alexander Payne

PIANETA CINEMA a cura di Elio Rabbione

Scattano le vacanze dell’ormai lontano 1970 nel college privato Barton nel New England e la maggior parte degli studenti prepara le valigie per tornarsene a casa. L’albero di Natale, gli abbracci con genitori e parenti, i regali, il pranzo, si comincia a respirare appieno quel clima di festa. Qualcuno, un gruppuscolo di malcapitati, ha uno e cento motivi per rimanere nella scuola sotto lo sguardo (troppo) vigile dello scorbutico professor Paul Hunham, e trovarsi ancora alle prese con le sempiterne guerre del Peloponneso, lui, pipa e farfallinod’obbligo, chiuso e arrogante e perennemente arguto di citazioni dalla sua materia che è la storia antica, in piena quanto incancrenita misantropia, un esempio di antipaticismo allo stato puro, inviso al direttore e ai colleghi, inviso agli studenti per i quali lui è e sempre rimarrà Occhio Sbilenco, visto il difetto che lo identifica immediatamente.


Se qualcuno nei giorni successivi riesce ancora a spiccare il volo
verso la libertà, nulla da fare per il quindicenne Angus Tully, problemi di socializzazione, incarognito, per niente desideroso d’agganciare con i compagni, anche lui le valigie piene di speranze che stazionano in camera, ma che una telefonata della madre, che non ha ancora avuto il tempo di assaporare la luna di miele con il nuovo compagno e quindi in partenza, lo obbliga al soggiorno forzato. Compagnia ridotta quindi, a cui s’aggiunge la capocuoca Mary, che da non molto ha perso il figlio in Vietnam. Man mano che un sempre grande Alexander Payne, sincero e sottile e umanissimo narratore, racconta e delinea nelle giornate piene di neve i suoi personaggi, ci rendiamo conto che quello non sia altro che l’incontro di tre solitudini, che ognuno ha la propria pena nel cuore, che qualcuno sa nascondere meglio e altri con le lacrime che riempiono gli occhi, che il sorriso momentaneo o la fuga o la ribellione non sono altro che la ricerca di una scappatoia dalla propria immalinconita esistenza.

Alexander Payne arriva con “The Holdovers – Lezioni di vita” (applaudito al recente TFF) alla sua nona prova, ha già regalato “A proposito di Schmidt” con Nicholson e “Paradiso amaro” con Clooney, “Sideways” e “Nebraska”, ha già portato a casa due Oscar per la migliore sceneggiatura non originale, continua qui a giocare magistralmente con il materiale umano, con estrema raffinatezza, con intelligenza e con cuore, mescolando sempre, al momento giusto, il dramma e la comicità, il sorriso insperato, il lato disperato della vita e quei piccoli momenti che la rendono gradevole e tutta da vivere. Qui ricostruisce un mondo, con il crescere di un rapportoti fa respirare la vecchia aria dell’”Attimo fuggente”, ci mette la sensibilità e l’avventura del racconto che ancora a Hollywood non gli rendono piena giustizia. Noi attraversiamo i sopralluoghi dell’insegnante con la pila in mano, la mancanza di riscaldamento nella maggior parte degli ambienti, le provviste che non sono poi eccezionali, i programmi in tivù da far pena. All’interno, covano incomprensioni, tristezze e dolori, ferite non facilmente rimarginabili, abbandoni, frecciate al limite della rissa: ma ci sono anche tratti in comune che vanno scoperti poco a poco, vivendo giorno dopo giorno. Realtà e poesia malinconica, la rabbia per un attimo sopita, la fuga può avere la scusa e le false sembianze di una gita scolastica, una breve felicità che Mary assapora con una visita alla sorella a Boston, Angus può svelare l’ombra del suo dolore che è un padre che lui ha raccontato a tutti come morto ma che è malato di mente e ricoverato, Hunham può svelare l’ombra della sua vita, un corso di studi non proprio immacolato. Non sveliamo le scene finali, il fantasma del vecchio professor Keating è sempre presente (ricordate? era il 1989 e i versi di “O Capitano! Mio capitano!” ci risuonavano in testa): qui ha i tratti alla fine rassicuranti di Paul Giamatti (Payne lo ritrova felicemente a vent’anni da “Sideways” e lo ha portato all’affermazione ai recenti Goldel Globe quale migliore attore per la categoria film commedia, la grande interpretazione di un grande attore che costruisce scena dopo scena un impareggiabile rapporto padre/figlio.

Cinema “antico”, può pure essere, con i suoi movimenti di macchina e gli zoom improvvisi, la fotografia di Eigil Bryld che abbraccia spazi e suggestivi particolari, visi che ti restano nella memoria. Una rivelazione il giovane Dominic Sessa che è alla sua prima prova e che al contrario pare avere anni e anni di obiettivi su di sé, Da’Vine Joy Randolph (s’è guadagnata il Golden Globe quale miglior attrice non protagonista in un film commedia) che allinea dolori e bevute e lacrime con una sincerità come raramente è dato vedere. Non perdete “Lezioni di vita”: e godetevelo in tutta la sua rabbia, in tutta la sua dolcezza.

Il Carnevale scalpita. A fine settimana, il via anche a Chieri e a Saluzzo

Venerdì 19 e sabato 20 gennaio

Chieri (Torino)

A Chieri, saranno Gianduja e Giacometta della “Famija Turineisa” a lanciare il primo appuntamento del Carnevale (organizzato dalla “Pro Chieri” con il sostegno della Città), in programma per venerdì 19 gennaio, alle 20, allorché nella “Sala del Consiglio Comunale” (alla presenza delle Autorità cittadine e di una buona cinquantina di Gruppi mascherati provenienti da numerose località della Regione) si svolgerà la cerimonia di investitura dei personaggi della tradizione, la Bela Tëssiòira e il suo Mangiagrop, con la riconferma di Nicole Sharon Bonventre, chierese, 29 anni, segretaria e assistente di poltrona presso uno studio dentistico, e Carlo Carpignano, 28 anni, operatore edile. Ad accompagnarli, Daniela Piazza e, damigella d’eccezione, Elisabeth, figlia di Nicole Sharon.

Sabato 20 gennaio, si entrerà nel vivo della festa, con partenza alle 15 da Piazza Europa e arrivo in piazza Dante, della sfilata dei “Carri Allegorici”. In testa, i carri realizzati a Chieri, quello della Parrocchia “San Luigi Gonzaga” e “Santa Maria Maddalena” con “Barbie” e quello del “Duomo” con “Candy Crush”, accompagnati dal gruppo a piedi della Parrocchia di “San Giorgio”. A seguire i carri provenienti da tutto il Piemonte.

Infine, domenica 21 gennaio, alle 11, messa in “Duomo” con il tradizionale omaggio dei personaggi del “Carnevale chierese” alla “Madonna delle Grazie”.

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Saluzzo (Cuneo)

Anche a Saluzzo è ormai tutto pronto per la “Gran Baldoira” del Marchesato e non solo. A dirigere le danze la “Fondazione Amleto Bertoni” e la “Città di Saluzzo”. Il primo immancabile appuntamento del “96° Carnevale Città di Saluzzo” e “6° delle Due Province” (“9° Carnevale di Barge” e “7° Carnevale degli Oratori Saluzzo”) sarà sempre per sabato 20 gennaio, alle 17, presso il Palazzo Comunale(via Macallè, 9), dove si svolgerà la presentazione ufficiale, con annessa “consegna delle chiavi” della città, della nuova “Castellana”, Silvia Ghione, accompagnata dall’immancabile “Ciaferlin”, Aurelio Seimandi, dalle “Damigelle” Viola Blaganò e Giulia Ciccone e dai “Ciaferlinot” Luca Dedominici e Matteo Borghino. Sempre sabato 20, dalle 22, presso il “Pala CRS” (via Don Giacomo Soleri, 16) si terrà il tradizionale “Saluzzo in Sound – Veglione in Maschera Supertino” con Dj Matteo Dianti e le maschere degli “Amis del Carlevè”.

I biglietti sono acquistabili in prevendita su “xceed.me”  al prezzo di 10 euro (documento obbligatorio), oppure in cassa a 15 euro. Confermatissima anche quest’anno la liason col “70° Carnevale della Città di Rivoli”, dove, sabato 27 gennaio, dalle 15, presso la parrocchia “San Paolo” è in programma l’investitura del “Conte Verde” e della “Contessa”. A seguire corteo e rinfresco.

Per ulteriori info sugli appuntamenti: info@fondazionebertoni.it

“Il 2024 – sottolinea Carlotta Giordano, presidente ‘Fondazione Amleto Bertoni’ – è l’anno della consacrazione della nostra ‘grande’ sfilata, riconosciuta come ‘Storica’ dal ‘Ministero della Cultura’. La ‘Fondazione’ ha lavorato per far arrivare a tutti un po’ di allegria e spensieratezza. Oggi, con oltre 10 carri e una grandissima festa  di piazza, siamo sicuri che il percorso intrapreso sia andato nella direzione giusta: quella della condivisione e della gioia di concedersi, insieme, un momento di felicità. Il Carnevale ci permette di evadere dal grigio che a volte avvolge la quotidianità: impariamo dalle maschere a colorare le nostre giornate”.

Per ammirare le grandi sfilate dei “carri” e dei “gruppi in maschera” lungo le strade, occorrerà aspettare ancora qualche giorno. Sabato 3 febbraio, alle 20, é in programma la sfilata notturna del “9° Carnevale del Comune di Barge”. Il giorno seguente, domenica 4 febbraio,dalle 14, sarà invece tempo della grande sfilata del “96° Carnevale Città di Saluzzo”. La domenica successiva, 11 febbraio, alle 14, sempre a Saluzzo sarà il turno del “7° Carnevale degli Oratori”; in contemporanea, a Rivoli, partirà la grande sfilata del “70° Carnevale”. Lunedì 12 febbraio, infine, spazio al “Ballo dei bambini”alle 15 e, alle 20, alla “Polentata” con “Gran Ballo” serale, entrambi pressi il “Pala Crs” di Saluzzo.

g. m.

Nelle foto:

–       Chieri: “La Bela Tëssiòira” e “Mangiagrop”, con il sindaco, Alessandro Sicchiero, e l’assessora alla Cultura, Antonella Giordano

–       Chieri: Locandina “Carnevale”

–       Saluzzo: al centro Silvia Ghione (Castellana) e Aurelio Seimandi (Ciaferlin), con Giulia Ciccone (Damigella) e Luca Dedominici (Ciaferlinot)

Sold out per il Maestro Riccardo Muti e la Chicago Symphony Orchestra il 26 gennaio

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Nasce da un’iniziativa della Città di Torino e dell’Assessorato alla Cultura il concerto, già sold out, che venerdì 26 gennaio vedrà protagonisti all’Auditorium Giovanni Agnelli il Maestro Riccardo Muti e la Chicago Symphony Orchestra. Si tratta di un evento eccezionale di grande prestigio che unisce, per la prima volta, la Fondazione per la Cultura di Torino, Lingotto Musica e la Fondazione Piemontese per la Ricerca sul Cancro. Promuove due tra le maggiori manifestazioni musicali torinesi, il festival MITO Settembre Musica e la rassegna dei concerti del Lingotto. L’evento, coprodotto dalla Fondazione per la Cultura di Torino e Lingotto Musica, contribuirà a sostenere le attività dell’istituto di Candiolo, una delle eccellenze italiane e punto di riferimento internazionale nel campo della ricerca e della cura oncologica.

Quella di Torino è la prima data del tour italiano, che il 27 gennaio toccherà anche la Scala di Milano e il 28 gennaio il teatro dell’Opera di Roma. La serata segna il ritorno, dopo molti anni a Torino, della Chicago Symphony Orchestra, sotto la guida di uno dei direttori più amati e celebrati del nostro tempo.

“Nell’anno in cui dirigerò a Torino un ballo in maschera di Giuseppe Verdi – afferma il Maestro Riccardo Muti – sono felice di riportare la grande Orchestra di Chicago in questa città, che ho imparato ad amare e ammirare”.

Il Maestro Muti ha concluso il suo mandato lo scorso giugno da decimo direttore musicale della blasonata compagine americana dopo tredici anni, ed è stato nominato direttore musicale emerito a vita nel settembre 2023, titolo mai assegnato prima nella storia della Chicago Symphony Orchestra.

Legata al filo doppio, alla cultura della musica mitteleuropea, tedesco di nascita era il suo fondatore Theodore Thomas, che creò l’Orchestra nel 1891, la Chicago Symphony Orchestra è stata guidata da direttori come Daniel Baremboim, Pierre Boulez, Carlo Maria Giulini e Claudio Abbado, che ne hanno ricoperta la carica di direttori ospiti principali.

“È un vero piacere accogliere di nuovo a Torino il Maestro Muti – afferma il Sindaco Stefano Lo Russo – dopo il grande successo del Don Giovanni del 2022 al teatro Regio, dove tornerà in primavera. Questo appuntamento, reso possibile dalla Fondazione per la Cultura Torino e da Lingotto Musica, sarà ancora più prestigioso grazie alla presenza di una delle orchestre più blasonate al mondo, la Chicago Symphony Orchestra. Un concerto di livello internazionale che avrà la finalità, altrettanto importante, di favorire le attività di fundraising di un’altra eccellenza che ha sede sul nostro territorio, la Fondazione Piemontese per la Ricerca sul cancro.”

“Ringraziamo la città e la Fondazione per la Cultura Torino per aver proposto a Lingotto Musica – afferma il Presidente Giuseppe Proto – di essere partner musicale di questo progetto, che testimonia una volta di più come la musica sia non solo nutrimento dell’anima ma anche uno strumento efficace per finalità filantropiche”.

Il programma impaginato dal Maestro Muti per la tappa torinese della Chicago Symphony Orchestra è un florilegio tutto mediterraneo. È affidato alla Sinfonia n. 4 in La maggiore op. 90 di Felix Mendelssohn, detta “Italiana” perché ispirata all’esuberanza di colori e di vita che l’animo dell’artista riportò dal soggiorno in Italia durato dal 1830 al 1832, e alla fantasia sinfonica “Aus Italien” op. 16, che il ventiduenne Richard Strauss compose nel 1886 per rievocare le impressioni riportate dal suo primo viaggio nel Bel Paese. Ad aprire la serata la prima esecuzione italiana di “The triumph of the Octagon”, di Philip Glass, commissionato nel 2023 dalla Chicago Symphony Orchestra. Dedicato alla pianta ottagonale della famosa fortezza federiciana di Castel del Monte, in Puglia, il nuovo lavoro del grande compositore minimalista è un omaggio al Maestro Muti e alla sua terra d’origine.

“Il mistero che avvolge questo antico maniero e l’unicità delle sue forme geometriche sono stati dei catalizzatori formidabili -afferma il compositore Philip Glass – anche se ho scritto musica su persone, luoghi e culture non ricordo mai di avere composto un pezzo su un edificio storico. Era chiaro che non stavo scrivendo un brano su Castel del Monte, ma sulle suggestioni simboliche che offre un luogo così enigmatico”.

 

Mara Martellotta