ilTorinese

Nuovi alberi per il futuro verde di corso Belgio

Corso Belgio avrà presto un nuovo aspetto, completamente rinnovato, grazie ad una nuova alberata – con un saldo arboreo positivo e l’utilizzo di piante più idonee agli stretti spazi e ai contesto – e una più efficiente organizzazione degli spazi per il verde e per i pedoni. Un rinnovamento profondo quindi, non solo dal punto di vista ecologico e ambientale ma anche a livello di sicurezza e di accessibilità degli spazi.

 

I lavori di riqualificazione, finanziati da fondi REACT EU PON METRO nell’ambito di un progetto più ampio di forestazione urbana che prevede anche interventi sui boschi collinari e sui parchi fluviali, partiranno a metà giugno e saranno ripartiti in due fasi. La prima, fino a metà ottobre, riguarderà il tratto compreso tra corso Tortona e corso Brianza, con la riqualificazione del corso e la messa a dimora di 148 alberi, oltre a 12 alberi nella tratta tra corso Farini e corso Tortona, a fronte dell’abbattimento di 114 piante. I lavori si svolgeranno nel periodo estivo perché comporteranno la disattivazione in sicurezza della linea tranviaria GTT, con il tram 15 che per questo motivo sarà sostituito dal bus. La seconda fase riguarderà il tratto corso Brianza e lungo Po Antonelli, che completerà i lavori una volta consolidato il primo lotto.

A fine intervento il bilancio arboreo sarà più che positivo, sia in termini numerici (saranno in totale 269 i nuovi alberi, a fronte di 242 abbattimenti) che dal punto di vista ambientale: gli alberi giovani e sani saranno infatti più efficienti, in termini di cattura degli inquinanti e di riduzione delle temperature, di quelli attualmente presenti nel corso, giunti ormai a fine vita.

L’alberata di aceri americana di corso Belgio risale infatti al 1949, è gravemente compromessa e collocata in un contesto non adeguato alle sue caratteristiche. Già oggetto di numerosi abbattimenti nel corso degli anni, le sue piante presentano numerosi problemi sia a livello di tronco, dovuti alla presenza dei posti auto in banchina che interferiscono direttamente con gli alberi, che di chioma, con la vicinanza della linea tramviaria che ha contribuito a deteriorarne lo stato di salute, imponendo potature drastiche e frequenti. Si tratta di problematiche che, unitamente all’età avanzata, rendono gli alberi estremamente fragili e pericolosi in termini di stabilità.

“Comprendo la preoccupazione dei cittadini – spiega l’assessore al Verde pubblico e alla Cura della città, Francesco Tresso – ma è bene sottolineare che andiamo ad intervenire su alberi giunti ormai alla fine del loro ciclo di vita, quando la capacità di assorbire anidride carbonica diminuisce e aumentano i problemi di stabilità che potrebbero portare ad una loro caduta. Stiamo ricostituendo un ambiente molto più attento agli alberi stessi: oggi le auto parcheggiano in corrispondenza delle radici, non sarà più così. Rinunceremo ad un po’ ombra per un’estate per fare un investimento per il futuro”.

La riqualificazione prevede quindi la completa sostituzione dell’alberata con una specie più adatta a quello spazio e resiliente rispetto al cambiamento climatico – il pero ornamentale (Pyrus calleryana chanticleer) – già impiegata sul territorio comunale e in altri centri urbani italiani. Si tratta di una specie dal portamento piramidale, dalla chioma contenuta (diametro massimo di 5 metri) e che crescerà in altezza e non in larghezza, con una fioritura primaverile molto gradevole e che raggiunge un’altezza di circa 15/20 metri. Si stima che entro 5/7 anni l’efficacia complessiva dell’alberata – in termini di ombreggiamento e di mitigazione del fenomeno isola di calore – sarà paragonabile a quella attuale, con un netto miglioramento nella gestione delle acque piovane. Oltre a 212 nuovi peri, il nuovo viale alberato sarà inoltre composto da 25 biancospini, 24 platani (di cui 12 nello spazio tra corso Belgio e Lungo Dora), 8 noccioli.

Grande cura e attenzione verrà inoltre riservata nel miglioramento dello spazio vitale dei nuovi alberi: per ciascuno verrà realizzata una piccola aiuola, protetta da cordoli in pietra e con una grata di infiltrazione delle acque piovane, con una significativa riduzione delle superfici impermeabili e una migliore gestione delle acque in caso di precipitazioni intense. Si tratta di soluzioni NBS, ovvero interventi che sfruttando le capacità degli ecosistemi e della natura favoriranno la crescita degli alberi con uno stress radicale molto minore.

Gli spazi delle banchine saranno inoltre ridefiniti e la zona parcheggio separata dagli spazi a disposizione dalle piante, che saranno portate al centro della banchina per non interferire con le case e con la linea tranviaria. In questa riorganizzazione resterà pressoché inalterato il numero di posti auto, circa 300 (saranno soltanto 13 in meno con il ridisegno degli spazi) ma ci sarà anche più attenzione per i pedoni, con nuovi marciapiedi e punti di sosta con panchine, grazie anche al recupero delle superfici della ex fermata Gtt Adorno, ormai dismessa.

Fdi: “Vietata la festa abusiva dei centri sociali”

MARRONE-LOMANTO: “I CENTRI SPORTIVI SONO DEI CITTADINI, NON DEI FIGLI DI PAPA’ ABITUATI A NON RISPETTARE LE REGOLE”

La festa “abusiva” dei centri sociali prevista presso il campo sportivo Oxilia non si svolgerà. A vietarla è stata la Circoscrizione 6 di Torino, dopo aver appurato che le realtà organizzatrici non sono in possesso delle autorizzazioni necessarie. Ad organizzare per la giornata dell’11 giugno l’evento “PlayOxilia” è risultato essere un comitato informale espressione dei centri sociali torinesi Askatasuna e RadioBlackout che, noncurante delle regole, avrebbe voluto trasformare un campo sportivo pubblico in una depandance del centro sociale per riunioni politiche con festa “abusiva” annessa e dj.

“I centri sportivi pubblici dei quartieri sono destinati ai cittadini perbene e alle attività davvero sportive del territorio, non alle grigliate domenicali dei centri sociali a spese dei contribuenti – dichiara l’assessore regionale alle politiche sociali Maurizio Marrone -. Dove amministra e amministrava il PD immagino che la sinistra antagonista sia abituata a fare ciò che le pare degli immobili pubblici dati in concessione, calpestando norme e impegni, ma fortunatamente nei quartieri dove a governare è Fratelli d’Italia le regole valgono anche per i figli di papà dei centri sociali, che questa volta dovranno rinunciare alla loro festicciola abusiva”.

“Il campo Oxilia viene concesso gratuitamente per le attività di allenamento di alcune associazioni del territorio, certamente non per dj set e feste – dichiara il presidente della Circoscrizione 6 Valerio Lomanto -. Per questo motivo abbiamo comunicato agli organizzatori che la manifestazione non è stata autorizzata e che in Circoscrizione 6 la musica è cambiata, le regole devono essere rispettate”.

A Matera la Consulta dei distretti del cibo

La Consulta Nazionale dei Distretti del Cibo promuove un evento straordinario a Matera dal 16 al 18 giugno, al quale partecipa anche Simona Riccio,  Social Media Marketing Manager e Agrifood e Organic Specialist, ideatrice della trasmissione “Parla con Me”.

 

Simona Riccio, Social Media Marketing Manager e Agrifood e Organic Specialist insieme alla trasmissione da lei ideata “Parla con Me”, è stata convocata da Angelo Barone, Presidente della Consulta Nazionale dei Distretti del Cibo, che si terrà a Matera dal16 al 18 giugno prossimi. Realizzerà cinque pillole di accompagnamento e la live di “Parla con Me” in diretta da Matera, che verrà trasmessa sui canali social e sul suo profilo Linkedin “Top Voice”. La consulta Nazionale dei Distretti del Cibo propone un patto per promuovere le aree del nostro Paese tramite il buon cibo, la bellezza del paesaggio e l’unicità del patrimonio culturale, materiale e immateriale. Lo farà da Matera dal 16 al 18 giugno prossimi; in occasione dell’evento, la “Città dei Sassi” diventerà per tre giorni Capitale Europea della ruralità. Si tratta di un’iniziativa nata dalle indicazione della Commissione UE sulla visione a lungo termine sul futuro delle aree rurali e della conferenza del Patto rurale di Bruxelles, previsto il 15 e 16 giugno prossimi. La Consulta nazionale sarà l’occasione per discutere del futuro delle aree rurali con le loro produzione agroalimentari tradizionali e i loro paesaggi agricoli contestualizzati nel progetto “GIAHS” DELLA FAO e nel patrimonio immateriale quali strumenti di sviluppo.

L’incontro di presentazione dell’evento, in programma giovedì 15 giugno alle ore 16:00 a Potenza, nella sede del Consiglio della Regione Basilicata, sarà moderato da Simona Riccio, esperta in comunicazione e informazione digitale, e che ha realizzato la prima di quattro videointerviste per presentare l’evento e rivolta al Presidente della Consulta Angelo Barone, contenente anche un messaggio del poeta Franco Arminio. L’iniziativa si inserisce nell’ambito della Giornata Nazionale dei Distretti del Cibo e della Giornata Mondiale della Gastronomia Sostenibile realizzata insieme al CREA e alla comunità di Matera, in collaborazione con il DAGRI dell’Università di Firenze e la sua cattedra UNESCO sul paesaggio agricolo, l’Associazione dei Paesaggi rurali storici, l’Associazione dei Beni Italiani Patrimonio Mondiale, Istituto Centrale per il Patrimonio Immateriale del MIC, Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, L’ANCI, la Regione Basilicata, la Provincia e il Comune di Matera e L’APT Basilicata.

“A tutti – ha anticipato il Presidente Angelo Barone – proporremo un ruolo attivo nella gestione dei numerosi laboratori di approfondimento e formazione. Il giorno dell’inaugurazione, venerdì 16 giugno prossimo, aprirà la mostra fotografica sui paesaggi rurali di interesse storico e sarà presentata la guida di Repubblica dedicata alla Regione Basilicata”.

Saranno organizzate quattro sessioni di lavoro dedicate al tema dei diritti, della reddittività, della salubrità, della sostenibilità e della socialità per rafforzare la resilienza delle comunità rurali. La prima sessione sar incentrata sul tema de “Il paesaggio agricolo per lo sviluppo economico e sociale dei territori” e , in questa occasione, sarà presentato il Centro Studi della Consulta dei Distretti del Cibo e il primo corso di formazione sul paesaggio agricolo, frutto della collaborazione con il comune aretino di Cabriglia e il distretto rurale del Valdarno Superiore. La seconda sessione dal titolo “Agricoltura sostenibile: biodiversità e paesaggio”, illustrerà le possibili candidature per il riconoscimento del paesaggio agricolo di interesse storico nel registro nazionale, presso il MASAF. La terza sessione, dal titolo “Sviluppo locale: identità e innovazione sociale”, presenterà il manifesto della neoruralità, vale a dire la vision, i principi, i diritti, i doveri e le innovazioni sostenibili legate alla terra quale fonte di vita. La quarta e ultima sessione si intitola “Turismo tra la bellezza del paesaggio agricolo e rurale e l’unicità del nostro patrimonio culturale nella ruralità “. Sarà dedicata al “Patto per promuovere l’Italia del buon cibo unitamente alla bellezza del paesaggio e all’unicità dei Beni UNESCO”.

Domenica 18 giugno, in occasione della giornata Nazionale dei Distretti del Cibo e del giornata Nazionale della Gastronomia Sostenibile indetta dall’ONU dal 2016, si terrà un focus sulla dieta mediterranea e sui sistemi locali del cibo, con la promozione di attività che coinvolgeranno la Scuola di Alta Formazione Gastronomica, i produttori e le diverse startup. La gestione dello spreco alimentare e la sostenibilità della cultura gastronomica saranno al centro di un dibattito presso il Centro Mensa “San Giovanni Mele”. A Firenze, in collegamento con l’evento di Matera, si terrà un festival dal 15 al 18 giugno prossimi, che promuoverà la cultura della gastronomia sostenibile e il modello dei Distretti del Cibo, in memoria dello chef Fabio Picchi con tutti i fiorentini.

MARA MARTELLOTTA

Viabilità, innovazione, rigenerazione urbana: ecco come cambierà Torino

148milioni per sviluppo, innovazione, transizione ecologica, inclusione sociale, mobilità sostenibile. La Giunta comunale ha adottato il Piano Operativo della Città di Torino da presentare all’Autorità di Gestione per l’assegnazione delle risorse finanziarie dei fondi europei del programma nazionale “PN METRO plus e città medie Sud 2021-2027”.

Il Piano Nazionale METRO plus e città medie Sud 2021-2027 si inserisce nel quadro delle strategie di sviluppo urbano sostenibile delineate nell’Accordo di Partenariato 2021-2027 adottato dalla Commissione Europea. Il compito che l’Accordo assegna al Programma, in una prospettiva di continuità e rafforzamento della strategia già attuata per il periodo 2014-2020, è quello di affrontare le tematiche ambientali, con particolare attenzione per il contrasto al cambiamento climatico e la transizione verso un’economia circolare, e di promuovere azioni di rigenerazione urbana e di risposta al disagio socio-economico, anche attraverso l’innovazione sociale e la rivitalizzazione del tessuto imprenditoriale locale.

Il Piano Operativo per la Città di Torino vede come punto di riferimento primario per la programmazione il Piano Strategico Metropolitano. A gettare le basi per la sua costruzione è stata l’approvazione del documento strategico “ Torino Città delle opportunità per tutti” a settembre 2022; da qui è partito un percorso di progettazione condivisa attraverso tavoli interdipartimentali e l’ascolto degli attori del territorio che ha portato alla definizione del documento di progetto approvato stamane. Un centinaio di pagine che riepilogano i finanziamenti in arrivo e le progettualità in cui investirli.

“Per la nostra città- spiega il Sindaco Stefano Lo Russo- si è aperta una nuova e dinamica fase di evoluzione con importanti sfide da cogliere, alla quali rispondere con l’ampio complesso di risorse messo a disposizione dai fondi europei, nuovi strumenti di pianificazione e progettualità di lungo periodo. Torino si proietta verso il futuro valorizzando il suo essere una città dalle tante vocazioni, una città della prossimità, una città multicentrica e della mobilità, dell’innovazione e dello sviluppo, una città delle reti e dell’impatto sociale, delle opportunità, una città metropolitana, internazionale e interconnessa che guarda verso l’Europa e il mondo offrendo opportunità a chi qui ha scelto di vivere, studiare, lavorare. Con la disponibilità di fondi straordinaria in arrivo, con tempi e modi di attuazione diversificati ma tutti altrettanto stringenti, occorrerà lavorare con grande impegno per stare al passo con le numerose progettualità che ci restituiranno una città più verde, giusta, accogliente e vivibile”.

A Torino sono destinati 148 milioni, suddivisi in 5 priorità: 27milioni per l’agenda digitale e l’innovazione urbana, 26 per la sostenibilità ambientale, 15milioni per la mobilità urbana sostenibile, oltre 46milioni destinati a servizi per l’inclusione e l’innovazione sociale, 30milioni per la rigenerazione urbana.
Tra le misure per agenda digitale e innovazione urbana ci sono investimenti per accelerare il processo di digitalizzazione dei servizi alle persone e alle imprese e ridurre il digital divide tra i cittadini ma anche iniziative di sostegno delle piccole realtà economiche di prossimità attive nei quartieri Barriera di Milano e Aurora e una misura rivolta a micro, piccole e medie imprese (anche sociali) innovative.

In linea con l’obiettivo di conseguire la neutralità climatica entro il 2030 (Climate city contract) e con il manifesto del New European Bahaus cui la Città ha aderito 16 milioni di euro saranno investiti per progetti di gestione delle acque meteoriche, riqualificazione dello spazio pubblico, messa in sicurezza delle strade collinari e messa in sicurezza idraulica della sponda destra del Po. 3milioni e mezzo serviranno a potenziare il verde pubblico mentre gli altri investimenti finanzieranno progetti imprenditoriali improntati all’economia circolare e servizi che favoriscano la costituzione di comunità di energia rinnovabile.

Al capitolo della mobilità urbana sostenibile 3milioni saranno investiti per il riassetto della viabilità e il ripristino linea tranviaria su piazza Baldissera mentre quasi 10milioni per la pedonalizzazione di via Roma nel tratto da piazza Carlo Felice a piazza Castello.
In tema di inclusione e innovazione sociale 4,5 milioni saranno investiti in misure per l’occupazione dei giovani e per favorire l’imprenditoria giovanile, 11milioni per il reinserimento lavorativo e l’occupabilità di persone svantaggiate, 22milioni per progetti per l’abitare mentre 2,4 milioni serviranno a dare vita a luoghi destinati a servizi di prossimità e aggregazione sociale.

Oltre 25 milioni sono invece destinati a misure materiali e immateriali di rigenerazione urbana che riguarderanno in modo particolare i quartieri di Aurora e Barriera di Milano con azioni di riqualificazione e coprogettazione degli spazi pubblici e destinate all’inclusione e alla partecipazione attiva, attraverso progetti di cultura e sport, dei giovani che vivono in questi quartieri.
(c.q.)

Ecco chi è il commissario della linea 2 della Metro

Sarà Bernardino Chiaia, professore ordinario di scienza delle costruzioni alla facoltà di ingegneria del Politecnico di Torino e amministratore delegato di Infra.To, il commissario della Linea 2 della Metropolitana di Torino. È stato designato oggi dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, sentiti il Ministero dell’Economia e delle Finanze e la Città di Torino, secondo quanto previsto dalla legge 41/2023.

“Abbiamo mantenuto gli impegni: siamo determinati ad accogliere le richieste degli enti locali affinché le nostre città e tutta Italia possano diventare sempre più moderne” dice il Ministro Salvini.
Compito del commissario sarà quello di assumere tutte le iniziative necessarie ad assicurare la rapida realizzazione degli interventi e la messa in esercizio della nuova linea della metropolitana torinese.

“Siamo davvero contenti che si proceda all’individuazione del commissario per la Linea 2 della metropolitana” dice il sindaco Stefano Lo Russo. Che continua: “Il professor Chiaia è figura torinese di assoluta competenza tecnica e conoscenza diretta dell’infrastruttura e questo elemento è davvero importante per accelerare la realizzazione dell’opera. L’individuazione del commissario straordinario è frutto di un ottimo lavoro istituzionale condotto in stretta connessione con il Ministro e con il Parlamento che hanno accolto e sostenuto la nostra richiesta e a cui va il nostro ringraziamento”.

Internazionalizzazione delle imprese, tavola rotonda a Torino organizzata dall’eurodeputato Panza

Venerdì 9 giugno alle ore 10, presso la Sala Toniolo di palazzo Ceriana Mayneri in Corso Stati Uniti 27 a Torino, si svolgerà l’incontro “Dall’Europa agli USA, le opportunità per le imprese, dai fondi europei all’internazionalizzazione” organizzato dall’On. Alessandro Panza del Gruppo Lega – Identità e Democrazia al parlamento europeo in collaborazione con la Camera di Commercio italo-americana, per illustrare le possibilità di internazionalizzazione delle aziende italiane che vogliano sviluppare il loro potenziale all’estero.
All’incontro porterà i saluti anche l’assessore all’internazionalizzazione di Regione Piemonte Fabrizio Ricca.
Per partecipare è sufficiente compilare il modulo a questo link: https://forms.gle/JCZGdxFN7xHSCMPQA

Arturo Brachetti nuovamente narratore di eccezione al teatro Regio, dell’opera pucciniana Madama Butterfly

Arturo Brachetti sarà il narratore di eccezione dell’opera pucciniana Madama Butterfly, in programma al teatro Regio dal 13 al 27 giugno prossimi.

Mercoledì 31 maggio alle ore 11 è iniziata la vendita dei biglietti per l’Anteprima Giovani di Madama Butterfly, in scena sabato 10 giugno alle ore 20 e riservata a un pubblico under 30, con biglietti al costo di 10 euro, disponibili online e alla biglietteria fino a esaurimento dei posti disponibili.

Il Regio aprirà le porte alle 19 per condividere un aperitivo e nel Foyer del Toro per assistere alla breve presentazione dello spettacolo di Arturo Brachetti, che era già intervenuto, con una strabiliante prova, ne ‘La figlia del reggimento’.

Alle ore 20 avrà inizio l’Anteprima Giovani dell’opera e al termine 300 under 30 potranno accedere al Foyer del Toro per assistere all’ultimo appuntamento di “Contrasti”. Protagonista dell’happening musicale sarà Ginevra, che ci condurrà in un meraviglioso viaggio tra oceano, diamanti e asteroidi. Amore, solitudine, grandi sogni e paure sono comuni nell’opera quanto nella nostra vita quotidiana e Ginevra ne è una grande interprete.

I minori di anni 14 dovranno essere accompagnati da un maggiorenne under 30.

I biglietti per ‘La figlia del reggimento’ sono in vendita alla biglietteria del teatro Regio e online su www.teatroregio.torino.it

Biglietteria : 011/8815241/242

Orario di apertura da lunedì a sabato ore 11-19, domenica ore 14-18 un’ora prima dello spettacolo.

Mara Martellotta

La ‘terza forza’ e i temi etici

E ci risiamo. Accanto ad un ormai collaudato e consolidato “bipolarismo selvaggio” prende
sempre più spazio anche un insopportabile “bipolarismo etico”. Del resto, non può che essere
questo l’epilogo di una crescente e strutturale radicalizzazione del conflitto politico supportato e
sponsorizzato da una altrettanto nociva polarizzazione ideologica. E la vittoria di Elly Schlein alle singolari primarie del Pd ha accentuato e accelerato, e di gran lunga, questa deriva
profondamente anti democratica. Ora, il ritiro del patrocinio della Regione Lazio al ‘gay pride’ di Roma ha nuovamente innescato una polemica, ormai vecchia e stantia, che rilancia il solito derby tra le opposte tifoserie. Tifoserie politiche che saranno accompagnate, come da copione, dal solito e conosciutissimocaravanserraglio di opinionisti, conduttori televisivi, artisti milionari, esponenti dell’altissima
borghesia, tuttologi e predicatori vari. Una sorta di lotta tra ‘guelfi’ e ‘ghibellini’ all’incontrario che
appassiona sempre meno perchè il copione, appunto, è sempre lo stesso e anche il suo fi
nale di spettacolo.
Ma, al di là di questa ennesima caricatura, quello che possiamo sottolineare – e proprio attorno a
temi delicati e complessi come l’universo etico – è la sostanziale, per non dire radicale, assenza
di una “terza forza” che sia in grado di ritagliare un confronto costruttivo e di avviare, al
contempo, un dibattito che sappia costruire una sintesi sufficientemente condivisa da entrambe le
tifoserie. Non una mediazione al ribasso, come ovvio, frutto e conseguenza di un mero
compromesso burocratico e protocollare. No, una mediazione che sia in grado di costruire
soluzioni e proposte, appunto, condivise. Penso, per fare un solo esempio ancora recente, al
ruolo che seppe giocare un partito come la Margherita che, al di là della sua articolazione
culturale e del suo progetto politico, riuscì attraverso i suoi esponenti più significativi a trovare leconvergenze possibili e praticabili anche attorno a temi che apparivano inconciliabili e destinati a
non trovare alcuna soluzione. Certo, se il clima generale resta quello di accentuare la
radicalizzazione del conflitto politico e da quella polarizzazione trarre la propria ragione specifica
nella dialettica politica quotidiana, qualsiasi confronto è da bandire sin dall’inizio.
Ecco perchè quando si parla della necessità di riavere nella geografia politica italiana una “terza
forza”, e non un “terzo polo”, che sia in grado di ricucire gli strappi che provengono dalle
contrapposte tifoserie, non si invoca un pratica dorotea nè si risponde ad una logica di mera ratifica
di accordi al ribasso. Semmai, e al contrario, si tratta di recuperare sino in fondo il
magistero, e l’approccio moroteo, nonchè di tutta la miglior cultura del cattolicesimo politico
italiano che hanno sempre saputo conciliare in una sintesi feconda e costruttiva “la coscienza di
sè e l’apertura verso gli altri”. Ma per centrare questo obiettivo sono necessari ed indispensabili
alcuni ingredienti di fondo: la presenza politica vera e credibile di una “terza forza”; la cultura del
confronto e del dialogo; il rifiuto
di qualsiasi radicalizzazione politica e polarizzazione ideologica e,
in ultimo, avere un patrimonio culturale che non abbia nel suo dna la demonizzazione morale
dell’avversario e che non persegua la sua demolizione politica come arma finale
della contesa.
Elementi, questi, che si possono riassumere come l’essenza della qualità della nostra democrazia.
Giorgio Merlo

Lazarus al Teatro Carignano

C’è tempo fino al 18 giugno per assistere allo spettacolo in cartellone al Teatro Carignano di Torino ,agli sgoccioli di questa attiva  stagione del Teatro Stabile Lazarus.
Spettacolo imperdibile per i fans del Duca bianco, la maestria di Valter Malosti porta in scena un capolavoro che è un mixer di capolavori la musica di Davide Bowie,il film l ‘uomo caduto sulla terra.
Un Manuel Agnelli protagonista supportato da una compagnia giovane e grintosa, brava la band.

GABRIELLA DAGHERO

120 minuti di musica dal vivo, prosa danza , interpretazione,emozioni