ilTorinese

“E non è facile guardare il buio se il buio è tanto”

Music Tales, la rubrica musicale 

E non è facile guardare sotto se è troppo alto

E non è facile guardare il buio se il buio è tanto

Nella canzone “Golpe” di Giorgia, uscita lo scorso 19 settembre, il termine “golpe” non indica un colpo di stato politico, ma una metafora per un amore intenso, totalizzante e destabilizzante che sconvolge le certezze di chi lo vive.

È una ballata pop intensa, con elementi pop soul. Arrangiamento che punta molto sull’ espressività vocale e sulle dinamiche di crescendo, fragilità vs potenza

Il titolo “Golpe” è preso come metafora: non è un golpe politico, ma un colpo al cuore, qualcosa che sconvolge improvvisamente, destabilizza.

Viene raccontato un amore complicato, pieno di silenzi, di scelte che vengono fatte in due ma che lasciano ferite. C’è la richiesta di sincerità (“Quando piangi come fai?”, “Mentirsi è una pistola”) e il desiderio di essere presi, di essere guardati con verità

Il “bacio nel mezzo di un golpe” rappresenta un momento di passione travolgente che accade in una situazione di equilibrio precario e inatteso, un vero e proprio stravolgimento emotivo.

La penna straordinaria di Edoardo D’Erme (Calcutta),che adoro, insieme a Davide Petrella, Dario Faini, Gaetano Scognamiglio e la stessa Giorgia hanno partorito un brano che, a mio parere non ha l’intensità emotiva e strutturale di “La cura per me” ma fa comunque sognare.u una delle più incantevoli bocche della musica italiana.

Con “Golpe”, Giorgia non ci offre una semplice canzone d’amore, ma un atto di coraggio emotivo. In un tempo in cui si urla per nascondere il dolore, lei sceglie di sussurrarlo, di cantarlo con una voce che trema ma non cede. È un colpo al cuore, sì ma non per distruggere. Per risvegliare. Per ricordarci che anche quando il buio è tanto, il sole può ancora tornare. E noi con lui.

“Ci sono volte in cui vivere la vita è come entrare a mani tese in un cespuglio spinoso di fiori. Dopo ti senti tremendamente graffiato ma pieno di luce.”

CHIARA DE CARLO

https://www.youtube.com/watch?v=OFgDOjWWjQs

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RESPECT LO SPETTACOLO

2 ottobre, la festa dei nonni

2 ottobre, una data anonima, il calendario ricorda gli Angeli Custodi, ed è per questo che dal 2005 è stata istituita in tale data la Festa dei Nonni anche in Italia- in America è attiva dal 1978 – ma sta guadagnando sempre più consenso, perché  i nonni sono diventati sempre più importanti nelle famiglie moderne.
Rispetto al passato, e per via del calo demografico, i nonni hanno spesso soltanto uno o due nipoti, ai quali  dedicano almeno un po’ del tempo, anche se soltanto una minoranza li cura in modo sistematico.
L’obiettivo è celebrare l’importanza del ruolo dei nonni nelle famiglie e nella società. La data scelta è il 2 ottobre, in cui la Chiesa celebra gli angeli custodi è in realtà per ricordare più il ruolo sociale e di sostegno alle famiglie: i nonni sono il welfare.
Non tutti i nonni possono stare quanto vorrebbero con i propri nipoti, ma non c’è nonno o nonna che è orgoglioso/a del proprio nipote. Con ognuno di loro si instaura un rapporto diverso ed unico che servono e ad entrambi: ai nonni per sentirsi ancora utili e ai nipoti per sentirsi amati senza obblighi.
Un amore che cresce con gli anni anche se la vita quotidiana spesso li porta a vivere lontano.

Gabriella Daghero

Champions League, Villarreal-Juventus 2-2: illusione bianconera, Veiga gela la festa al 90’

 

Un altro pari dal sapore amaro per la Juventus, che accarezza la vittoria ma viene gelata allo scadere dal gol dell’ex Renato Veiga. A Villarreal finisce 2-2, tra rimpianti e recriminazioni.
I padroni di casa partono meglio e sbloccano il match al 18’ con Mikautadze, bravo a punire una difesa bianconera distratta. La Juve traballa: Pedraza centra un palo e Perin deve superarsi su Buchanan. Il colpo più duro arriva però al 16’, con Cabal costretto a lasciare il campo in lacrime per un guaio muscolare.
Nella ripresa cambia tutto. David spreca l’impossibile davanti alla porta, ma la reazione bianconera è rabbiosa: prima Gatti inventa una rovesciata da urlo per l’1-1, poi il neoentrato Conceiçao firma il sorpasso con freddezza. Sembra fatta, ma al 90’ l’ex Veiga spegne l’entusiasmo con il gol del definitivo 2-2.

Enzo Grassano

I pro Pal tornano in piazza a Torino a sostegno della Flotilla

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Questa sera decine di manifestanti pro Pal stanno manifestando davanti al Comune di Torino in piazza Palazzo di Citta che è stata ribattezzata piazza Gaza. In giornata anche l’Università è stata occupata, così come il liceo Galileo Ferraris.

Alcuni dimostranti hanno ostruito gli ingressi di Porta Nuova e Porta Susa. Dopo il blocco della Flotilla da parte delle forze  israeliane il sindacato Usb ha indetto  per venerdì una nuova giornata di sciopero generale all’insegna dello slogan “blocchiamo tutto”.

Nella foto le manifestazioni dei giorni scorsi.

Aerospazio, cibo e pacchetti vacanza. Il Piemonte in vetrina all’Expo di Osaka, il Giappone al Salone del Libro

Il presidente Cirio: «L’invito al Giappone Paese ospite ,  sinergia con i settori produttivi d’eccellenza»

All’Ambasciata d’Italia a Tokyo, il Piemonte ha presentato obiettivi e risultati della missione in Giappone, in occasione della partecipazione all’Expo Osaka 2025.

«Quello tra il Piemonte e il Giappone è un legame profondo che unisce innovazione, formazione, cultura e turismo. Siamo qui come sistema Piemonte per mettere in campo tutte le nostre forze», ha dichiarato il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio alla conferenza stampa organizzata all’Ambasciata d’Italia a Tokyo, con l’ambasciatore Gianluigi Benedetti, e la delegazione piemontese.

«In perfetta coerenza con il Piano d’Azione 2024-2027 che indica le azioni e gli obiettivi di medio termine per rafforzare concretamente i rapporti tra Italia e Giappone, la visita del Presidente e della delegazione del Piemonte si propone di accrescere la qualità e la profondità degli legami già esistenti tra le istituzioni, le università e le imprese della Regione e il Giappone» ha evidenziato l’ambasciatore Benedetti.

Il presidente Cirio ha annunciato che nei prossimi giorni sarà inviato un invito formale per ospitare il Giappone come Paese ospite del Salone del Libro, d’intesa con il sindaco di Torino, Stefano Lo Russo, e l’associazione Torino Città del Libro. «Il Salone del Libro è la più importante manifestazione culturale italiana e il Giappone è un Paese nel quale tutto è tradizione e cultura: era dunque naturale approfittare di questa missione per gettare le basi per la partecipazione del Giappone come paese ospite della manifestazione – ha evidenziato il presidente Cirio – Nel 2026 ricorrono i 160 anni dall’inizio delle relazioni diplomatiche tra Italia e Giappone e ci sembra l’anno giusto per concretizzare questa amicizia anche nel segno della letteratura per l’edizione 2027».

Il tema è stato al centro dell’incontro dell’assessore alla Cultura Marina Chiarelli con i vertici della Japan Book publishers association, l’associazione degli editori giapponesi, per iniziare ad approfondire il dossier relativo alla partecipazione. «Abbiamo riscontrato grande interesse, perché l’editoria giapponese ha l’esigenza di promuoversi all’estero e il Salone del Libro rappresenta senz’altro un’occasione straordinaria per farlo al meglio», ha spiegato Chiarelli.

Durante l’incontro il Presidente ha ricordato gli obiettivi strategici della missione e illustrato l’esito degli incontri che si sono svolti oggi nella capitale. Insieme all’assessore al Turismo, Sport, Agricoltura e Cibo Paolo Bongioanni, in mattinata il presidente Cirio ha incontrato il vice ministro del Turismo Katsunori Takahashi: «I turisti giapponesi in Piemonte sono cresciuti nell’ultimo anno del 23% e si fermano in media 2 giorni e mezzo nella nostra regione per scoprirne le bellezze paesaggistiche, culturali e per le nostre eccellenze enogastronomiche. A questo proposito con il Giappone condividiamo non solo la tradizione produttiva legata al riso, ma anche l’alta qualità delle nostre carni, la fassona piemontese e la carne di Kobe. Con il supporto dell’ambasciata lavoreremo a un gemellaggio che consenta di valorizzare reciprocamente, in Piemonte e in Giappone, la bontà delle nostre carni e il talento dei nostri allevatori».

Sempre sul fronte del turismo, il presidente e l’assessore Bongioanni hanno incontrato Atsushi Sakai, presidente dal tour operator Hankyu Travel e vicepresidente della Japan association of travel agents (Jata) per ragionare di possibili sinergie e future strategie di promozione di Torino e del Piemonte per i turisti giapponesi. «I tour operator sono molto interessati a inserire nei loro cataloghi i pacchetti-vacanza in Piemonte – ha spiegato l’assessore Bongioanni – dedicati a clientela alto spendente alla ricerca di esperienze in Italia diverse da quelle dei tour tradizionali. Particolare interesse per le degustazioni, per le visite esperienziali, per le città, il laghi e le montagne, essendo i giapponesi grandi appassionati di sci. Nelle prossime settimane ospiteremo i buyer del tour operator in Piemonte, per costruire insieme gli itinerari in vista della stagione estiva 2026».

Ancora promozione turistica al centro dell’incontro con i vertici di Ana, la compagnia aerea che ha da poco ripristinato il volo diretto da Milano Malpensa a Tokyo, con ottimi risultati di riempimento. «Il Piemonte è ben collegato con il Giappone sia con il volo da Malpensa, sia con quello di Nizza, in Francia – ha aggiunto Bongioanni – Con la compagnia lavoriamo alla realizzazione di una campagna promozionale che porti nei menù delle classi business della compagnia i prodotti piemontesi, a partire dal Barolo».

Una missione che oltre a turismo e cultura, ha coinvolto la forza produttiva del nostro territorio. «Il Piemonte è culla di una manifattura d’eccellenza e di un tessile che unisce bellezza, tecnica e sostenibilità. Lavoriamo per rafforzare il dialogo con il Giappone con cui condividiamo la stessa attenzione per l’innovazione e la tradizione. Questo significa aprire nuove opportunità alle nostre imprese, ai distretti produttivi e alle filiere che rappresentano non solo la storia ma anche il futuro del Made in Italy», ha sottolineato Elena Chiorino, vicepresidente della Regione Piemonte.

Di attrazione di nuovi investimenti si è poi discusso nel pomeriggio nell’incontro con il presidente Cirio, l’assessore allo Sviluppo Economico e internazionalizzazione Andrea Tronzano, il presidente di Ceipiemonte, Dario Peirone e i vertici di Jetro, la Japan Trade Association. «Abbiamo condiviso come la complessità generata dai dazi americani stia aprendo nuove opportunità di sinergia tra territori ed è ciò che sta avvenendo tra il Giappone e l’Italia, in particolare con regioni come il Piemonte – ha evidenziato l’assessore Tronzano  Una importante occasione per potenziare le nostre relazioni potrà essere in vista degli ADM, il più grande evento italiano dedicato al settore aerospaziale che si svolge a Torino e al quale Jetro si è reso disponibile a partecipare attivando la rete delle realtà produttive giapponesi che operano in questo settore».

Rissa a Mirafiori: con un machete spacca vetro di un’auto

Nuovo episodio di violenza per le strade di Torino. Nel pomeriggio di lunedì, all’incrocio tra via Dina e via Sanremo, in zona Mirafiori, un’automobile è stata raggiunta da due ragazzi che, inveendo contro il conducente, hanno mostrato dei coltelli. Uno di loro, con  un machete, ha colpito il vetro del lato guida frantumandolo, per poi proseguire la fuga a piedi. Poco dopo lo ha raggiunto l’altro, armato di un’accetta. Nonostante la tensione, l’episodio ha avuto un epilogo inatteso: l’autista dell’auto è tornato sui suoi passi, ne è nato un acceso diverbio verbale e infine tutti si sono allontanati senza ulteriori conseguenze. La scena si è svolta sotto gli occhi  di passanti e residenti e alcuni  hanno registrato il tutto con lo smartphone. Intanto alla fermata vicina la gente continuava ad attendere l’autobus.

Calci e pugni a infermieri e carabinieri: arrestato

Nei giorni scorsi un giovane di 27 anni, del Gambia, è stato arrestato dai carabinieri del nucleo radiomobile di Torino per aver aggredito il personale sanitario e i militari e danneggiato i locali del pronto soccorso dell’ospedale Mauriziano. L’uomo era stato soccorso in via Sacchi dal 118 per evidente abuso di alcol. Prima ha colpito un volontario della Croce Rossa a bordo dell’ambulanza, poi in ospedale ha preso a calci i carabinieri che lo hanno condotto in carcere.

Il riflesso di Leonardo-Sebastiano Ferrero e l’enigma di un trittico

Apre al pubblico il 2 ottobre 2025, fino al 3 maggio 2026, la mostra intitolata “Il riflesso di Leonardo – Sebastiano Ferrero e gli enigmi di un trittico rinascimentale” presso la Pinacoteca Albertina di Belle Arti di Torino. L’esposizione mette in luce gli importanti legami storici e artistici tra la collezione della Pinacoteca Albertina, la Tavola Leonardesca del Museo del territorio biellese, le tavole laterali, conservate presso Palazzo La Marmora e la Città di Biella. Il progetto, nato dall’impegno di Francesco Alberti La Marmora e organizzato dalla direzione artistica di Banca Patrimoni Sella & C., approfondisce la storia di un trittico enigmatico che vede protagonista la coppia coeva, su tavola e in scala naturale, della leonardesca “Vergine delle Rocce”, e i due pannelli laterali raffiguranti Sebastiano Ferrero e i suoi figli, illustri committenti e protagonisti del Rinascimento piemontese e lombardo.

Due sono le sale interamente dedicate alle complesse vicende storico-artistiche delle tavole, le cui letture si arricchiscono anche grazie al confronto diretto con alcune opere della collezione della Pinacoteca Albertina, offrendo spunti per nuove suggestioni e interpretazioni. Ne sono esempio alcuni “cartoni gaudenziani”, che ben dialogano nel riflesso di Leonardo. Donati alla Pinacoteca da Carlo Alberto di Savoia nel 1832, i “cartoni”, sono il risultato di un articolato lavoro di bottega, sviluppatosi nel tempo fra Gaudenzio Ferrari, Girolamo Giovenone e Bernardino Lanino, nel vercellese. Rivelano legami con la committenza con la famiglia dei Ferrero, nel ‘500.
Secondo gli studi fino a oggi condotti, proprio il potente Generale delle Finanze Sebastiano Ferrero, potrebbe essere il committente della “Vergine delle Rocce” biellese. È noto un documento redatto nel 1508 che affida la realizzazione di una copia della “Vergine” di Leonardo a Giovanni Ambrogio de Predis, artista vicinissimo al maestro, che ebbe ruolo attivo anche nella realizzazione dell’originale. In quel frangente storico va cercata l’origine della committenza della copia di Biella, la cui datazione e attribuzione sono state per lungo tempo dibattute.

È Francesco Alberti La Marmora, custode attento e appassionato di un variegato patrimonio storico e artistico a ricordarci la storia dell’attribuzione, a Bernardino dei Conti, di tre elementi che costituiscono questo trittico avvenuta per tappe. Nel 1975 è riconosciuto come autore delle tavole laterali (Federico Zeri) e nel 2003 della copia della “Vergine delle Rocce” (Edoardo Villata).

Questa mostra presso l’Accademia Albertina fornisce l’occasione per dare continuità all’esperienza di conservazione condivisa, in quanto nata dalla rinnovata collaborazione tra la Città di Biella e la famiglia Alberti La Marmora, che aveva già acconsentito, nel 2019, di esporre il trittico, ricomposto per la prima volta dopo 500 anni. Grazie a una campagna diagnostica promossa da Banca Patrimoni Sella & C., che utilizza le più recenti tecnologie di indagine scientifica, questa esperienza consente di presentare al pubblico e agli studiosi gli ultimi risultati delle analisi condotte sulla Vergine biellese.

La mostra è visitabile dalle 10 alle 18 tutti i giorni, feriali e festivi, escluso il mercoledì di chiusura, ed è compresa nel biglietto d’ingresso del Museo.

Info: 011 897370 – comunicazione@albertina.academy

MARA MARTELLOTTA

Il MAUTO inaugura il ciclo di “Convergenze”

 In occasione della collaborazione con la Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, dal 30 ottobre 2025 all’8 marzo 2026

Il MAUTO accoglie nei propri spazi, da giovedì 30 ottobre prossimo fino all’8 marzo 2026, la mostra “News from the Near Future”, estensione del progetto espositivo allestito nella sede della Fondazione in via Modane, in occasione del 30esimo anniversario della Fondazione Sandretto Re Rebaudengo. La mostra rappresenta il primo atto di una nuova progettualità culturale per il MAUTO, che inaugura un ciclo di collaborazioni con le istituzioni culturali del contemporaneo, nel segno di una visione rinnovata, aperta e intersezionale che caratterizza la nuova energia del MAUTO. Voluta dal bord del Museo e dal presidente Benedetto Camerana, e guidata dal direttore Lorenza Bravetta, questa visione definisce il Museo come una piattaforma di dialogo tra saperi e linguaggi, capaci di affiancare alla propria identità storica una attitudine dinamica, relazionale e critica. La collaborazione con la Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, grande protagonista della vita culturale torinese e italiana, e tra le più autorevoli voci del panorama dell’arte contemporanea, segna l’avvio di un percorso condiviso. Il progetto si basa sull’intesa tra queste due istituzioni, che condividono il desiderio di confrontarsi con la complessità del presente attraverso nuovi paradigmi narrativi. Ciò che nasce dalla collaborazione tra queste due istituzioni va oltre la semplice coabitazione, definendo un gesto curatoriale che amplia i codici del racconto museale, che invita il pubblico a nuove forme di lettura e confronto. Questo orientamento si inserisce nel piano strutturale del MAUTO, che oggi è un museo in trasformazione. Le collaborazioni con il contemporaneo, intraprese dalla direzione Bravetta, superano il momento episodico e definiscono la concezione strategica di una visione culturale a lungo termine, capace di iscrivere l’istituzione tra gli attori del presente, connettere nuovi pubblici, innescare nuove domande e riflessioni, ma anche connettere il MAUTO alla città e viceversa; a mettere con condivisione i saperi, creare alleanze e attivare sinergie. Il Museo si propone come interlocutore culturale attivo nella Torino che cambia, in cui le istituzioni si contaminano e costituiscono insieme un’idea di cultura pubblica e plurale.

Mara Martellotta

Restituiamo Futuro e Dignità a Barriera di Milano

CONFERENZA STAMPA DC e UDC 

 
Mino GIACHINO, Mauro Carmagnola (DC), Paolo GRECO LUCCHINA (UDC) hanno presentato stamane in corso Vercelli 121 la PETIZIONE “Per Ridare Dignità e Futuro a Barriera di Milano” che Mino GIACHINO , Riccardo CARITÀ’, Ilaria BLEGI e Lodovico AMBROIS hanno lanciato su change.org due mesi fa e che ha già raggiunto 1019 firme verificate. La novità  della Petizione è che oltre alla SICUREZZA i firmatari chiedono al Sindaco, al Presidente della Regione e al Presidente degli Industriali torinesi di spostare in Barriera il nuovo Centro per la Intelligenza Artificiale assegnato recentemente dal Governo di Centro Destra a Torino.
E’ ora che Torino la guardiamo dai Quartieri dimenticati e svantaggiati come Barriera, Aurora, Falcherà, Vallette, Mirafiori, ha detto Mino Giachino.
Torino negli ultimi trent’anni non ha difeso la sua industria , ha puntato tutto sul turismo e la crescita economica della Città si è abbassata sotto la media nazionale . Dal 2001 al 2019 Bologna ha distaccato Torino di ben 19 punti.
 La bassa crescita ha impoverito la Città, a partire dal commercio ..Torino capitale della cassa integrazione , con una delle più alte quote di disoccupazione giovanile , con molto lavoro a tempo parziale o povero come lo ha definito il Cardinal Repole. La metà della Città che sta male come denuncio l ‘Arcivescovo Cesare Nosiglia oggi sta peggio rispetto a quando venne eletto l’attuale Sindaco. In Barriera oltre al problema della sicurezza lo sviluppo economico si è abbassato sotto le regioni del Sud, vi è un’alta disoccupazione , secondo l ‘ISTAT la popolazione si ammala di più e ha una speranza di vita inferiore. A questo proposito La PETIZIONE chiede al Comune di spostare nuove occasioni di lavoro in Barriera e sottolinea la grande proposta di spostare in Barriera il Centro per la IA, una iniziativa che ridarebbe lustro al quartiere e darebbe entusiasmo e orgoglio a chi vi abita a partire dalle migliaia di ragazzi che frequentano i Licei della zona.

A questa proposta  appoggiata dalla DC e dalla UDC si affiancheranno altre proposte per i lanciare Torino a partire dalla sua periferia .

 
Mauro CARMANOLA, segretario DC
Paolo GRECO LUCCHINA, vice segretario nazionale UDC 
Mino GIACHINO ideatore della PETIZIONE Restituiamo Futuro e Dignità a Barriera.
La PETIZIONE Online  per  RILANCIARE BARRIERA DI MILANO portando lì il Centro per la Intelligenza Artificiale ha superato le  1019 firme verificate.
Per informazioni 335.6063313