ilTorinese

A Chieri prevenzione del disagio: due educatori con un furgone attrezzato

Incontrano  i giovani nei luoghi di aggregazione

L’assessora Raffaela VIRELLI: “È una sorta di info giovani su strada. Ora avvieremo il tavolo adolescenti”

 

Si chiama “Bro-Out” ed è il servizio di Educativa di Strada attivato a Chieri con l’obiettivo di contrastare l’impatto della pandemia sugli adolescenti e prevenire il disagio giovanile.

Il servizio, gestito dalla Cooperativa Animazione Valdocco (che dal 2007 a Chieri si occupa dell’educativa territoriale di quartiere) si rivolge a gruppi spontanei di adolescenti e giovani, che sono contattati nei luoghi di aggregazione naturale (piazze, giardini, circoli, etc…) e con i quali vengono realizzate attività ludiche e sportive ma soprattutto un’attività di ascolto.

Ilaria Granata e Riffle Egharevba-rispettivamente 26 e 25 anni-sono i due giovani educatori di strada che da alcune settimane con il loro furgone attrezzato ogni giorno incontrano le ragazze e i ragazzi chieresi in diversi punti della città (area Tabasso, le Maddalene, la zona della stazione, il Gioncheto), mentre il lunedì seguono il laboratorio di cinema che si svolge presso il centro giovanile Arka.

«Si tratta prevalentemente di adolescenti dai 14 ai 17 anni, anche se non mancano ragazzi sui 20/21 anni, che lavorano o frequentano l’università-spiegano Ilaria e Riffle-la nostra finalità è fare prevenzione su strada. Non il disagio, quindi, ma l’agio o le situazioni border line. A causa della pandemia i più giovani hanno perso l’abitudine a essere protagonisti, hanno trascorso molto tempo in casa, si annoiano. La fase di “aggancio” avviene camminando per strada (Random Walk), parlando con loro e instaurando così una relazione educativa. Altri sono incuriositi dal nostro furgone. Si tratta di un’Unità Animativa Mobile allestita con consolle dj, calciobalilla, porte, canestro, rete da pallavolo, giochi di società, etc. Sanno chi siamo, sanno in quali giorni, orari e luoghi trovarci, ci seguono su Instagram, e ci raggiungono per trascorrere del tempo con noi. Bro-Out deriva dal gergo giovanile inglese e significa “ragazzi…becchiamoci insieme”, “ritroviamoci”».

«Proponiamo loro attività ludico-animative e sportive (calcetto, basket, ping pong), ma sono nati anche gruppi di discussione per confrontarsi su determinati temi, dal lavoro ai viaggi alla moda- aggiungono Ilaria e Riffle-parlando con noi si raccontano e ci consentono di individuare i loro bisogni, sogni e progetti. Così, ad esempio, nasce l’idea di una battle di freestyle, una gara di canzoni rap: parte da loro, sono loro i protagonisti, noi li aiutiamo solo ad organizzare e nel rapporto con l’amministrazione. Oppure la creazione di veri e propri podcast, realizzati con il supporto di Radio Ohm. In alcuni casi li aiutiamo a predisporre un curriculum, ma soprattutto a conoscere le opportunità e i servizi che Chieri offre, sia a livello del Comune sia del privato sociale».

«Come amministrazione crediamo molto nel progetto dell’educativa di strada e siamo soddisfatti dei risultati ottenuti da inizio anno e del lavoro dei due educatori-commenta l’assessora alle Politiche sociali Raffaela VIRELLI-Il Covid ha privato i giovani di due anni di vita, ha stravolto la quotidianità, li ha bloccati nei percorsi di studio e di vita, li ha sottoposti ad alti livelli di stress. Sono aumentati i casi di difficoltà sociali e di disagi psichiatrici. Dietro a fenomeni di bullismo e vandalismo spesso c’è solitudine, noia, frustrazione, insicurezza, rabbia. Un vuoto di emozioni, di sentimenti, di attività, di tempo e spesso anche una latitanza genitoriale. La risposta non può essere solo quella delle forze dell’ordine, occorre prevenzione ed educazione, serve ascolto e occasioni di crescita positiva. Bro-Out è una sorta di info giovani su strada. Si sono dapprima monitorati i luoghi di ritrovo informali per poi andare a creare relazioni positive, extrascolastiche ed extraoratoriali, un’attività che richiede tempo e pazienza. Laddove sono intercettate situazioni riconosciute a rischio, le ‘accompagnano’ ai servizi, perché è difficile che un ragazzo o una ragazza da soli chiedano aiuto. E poi si cerca di fare da trait d’union con l’amministrazione e i nostri servizi, ad esempio lo Sportello delle Opportunità, che spesso non sono conosciuti. Il numero dei giovani coinvolti è in continuo aumento, così come i follower. Ora l’obiettivo è consolidare l’esperienza dell’Educativa di Strada e avviareil  “tavolo adolescenti”, chiamando tutte le risorse del territorio chierese che hanno a che fare con i più giovani, così da favorire un lavoro in rete con le scuole, le parrocchie, le associazioni e l’Asl».

Il Comune di Chieri ha investito 65mila euro nel progetto di Educativa di Strada, che proseguirà fino al 30 giugno, con l’intenzione di prolungare il servizio fino alla fine dell’anno e poi stabilizzarlo per il futuro.

Instagram: @bro_out.chieri

112 allertato per le fiamme in piazza, ma era solo una grigliata

Un cittadino preoccupato per un fuoco in piazza Falcone a Biella ha chiamato il numero di emergenza unico. Ma si trattava solo di un barbecue, allestito da 10 ragazzini. Giunti i Carabinieri, il “rogo” è stato spento e nessuna violazione di legge  è stata riscontrata.

NOTIZIE DAL PIEMONTE

Salvata una donna al Sant’Anna: asportato tumore ovarico record di 19 kg

E’ stata salvata una donna alla quale è stato asportato un tumore ovarico di dimensioni record di 19 kg, presso l’ospedale Sant’Anna della Città della Salute di Torino. Alcune settimane fa la paziente di 54 anni della provincia di Torino si è presentata all’osservazione dei ginecologi dell’ospedale Sant’Anna di Torino per senso di peso e algie addominali. Sapeva di avere una cisti ovarica di 7 cm, apparentemente priva di caratteristiche di malignità, dal 2019. L’assuefazione al dolore pelvico cronico non la portò ad avere controlli ravvicinati fino alla scoperta: una voluminosa massa pelvica delle dimensioni massime di circa 40 cm che occupava l’intero addome. Bisogna considerare che le dimensioni normali di un ovaio di una donna sono di circa dai 2 ai 4 cm e di un peso tra i 5 e i 10 grammi. Questo rende meglio l’idea di quanto fosse enorme la massa tumorale in oggetto. L’équipe del dottor Saverio Danese (Direttore della Ginecologia e Ostetricia 4 dell’ospedale Sant’Anna) ha ricoverato la donna con procedura d’urgenza ed ha eseguito le indagini imaging e sierologiche che confermavano la pertinenza ovarica della lesione. A quel punto si è deciso di intervenire in urgenza. L’intervento chirurgico di asportazione di una massa tumorale di 19 kg è stata portata a termine con successo dai dottori Saverio Danese e Mario Guido Nicolosi, con il supporto della dottoressa Lucia Urti, dell’équipe anestesiologica della dottoressa Simona Quaglia. La tecnica utilizzata è la laparotomia standard, poichè per tali dimensioni e volume è l’unica che possa permettere l’asportazione completa  e sicura della stessa nell’ipotesi che potesse essere un tumore ovarico. L’esame anatomo – patologico effettuato ha confermato la presenza di una neoplasia mucinosa ovarica al primo stadio. La possibilità di sopravvivenza a 5 anni per i tumori ovarici agli stadi iniziali è del 75 – 95%, mentre la percentuale scende al 40% per tumori diagnosticati in stadio molto avanzato, pertanto i medici affermano con grande soddisfazione che l’integrazione dei metodi diagnostici e l’intervento immediato ha cambiato nettamente la prognosi della paziente restituendole un’ottima qualità della vita.
Questa storia insegna che le donne dovrebbero sempre rispettare i controlli ginecologici periodici e non sottostimare il dolore pelvico cronico per non arrivare a sviluppare una lesione così voluminosa. La sensibilizzazione della popolazione può portare in alcuni casi a non sottovalutare i sintomi ed a salvare numerose vite.

Addio a Giuditta Dembech, biografa di Gustavo Rol

E’ morta a Torino la nota giornalista e scrittrice Giuditta Dembech. Appassionata di mistero e spiritualità  ha studiato  i misteri del mondo paranormale. Ha partecipato a trasmissioni televisive e radiofoniche e scritto una trentina di libri di successo, tra questi Torino Città Magica. Conosciuta anche come biografa di Gustavo Rol, era stata scelta proprio  da lui per custodire e tramandare la sua opera.

25 aprile, tensioni alla fiaccolata: gli antagonisti contro le bandiere Nato

Momenti di tensione alla fiaccolata del 24 aprile tenutasi ieri sera in centro a Torino. Alcuni antagonisti e attivisti della Federazione giovanile comunista hanno cercato di raggiungere le bandiere della Nato che il consigliere comunale Silvio Viale e i Radicali hanno portato alla manifestazione. È intervenuta la polizia.
(foto archivio)

“Premio Lattes Grinzane 2023” Resi noti i nomi dei cinque scrittori finalisti

Ora spetta alle 25 Giurie Scolastiche votare il vincitore. “Premio Speciale” a Jonathan Safran Foer

Monforte d’Alba (Cuneo)

Una splendida cinquina di scrittori. Due italiani, una romena, uno statunitense e un israeliano. Sono loro i finalisti “di altissima qualità letteraria”, indicati dalla “Giuria Tecnica” (presieduta dalla scrittrice Loredana Lipperini),  della XIII edizione del “Premio Lattes Grinzane”, promosso nel 2009 a Monforte d’Alba dalla “Fondazione Bottari Lattes” per volontà di Caterina Bottari Lattes, con lo scopo di promuovere e tenere viva la memoria del marito Mario Lattes (Torino, 1923 – 2001) nella sua multiforme attività di pittore, scrittore, editore e acuto animatore di proposte culturali. Ecco dunque i nomi e le opere premiate dei “magnifici” cinque, selezionati fra i migliori libri di narrativa italiana e straniera pubblicati nell’ultimo anno: “Una notte” del palermitano Giosué Calaciura (“Sellerio”), “Melancolia” della romena Mircea Cărtărescu (“La Nave di Teseo”, traduzione di Bruno Mazzoni),  “Avere tutto” del romagnolo di Rimini Marco Missiroli (“Einaudi”),  “I donatori di sonno” dello statunitense Karen Russell (“Edizioni Sur”, traduzione di Martina Testa) e “Stupore” di Zeruya Shalev (“Feltrinelli”, traduzione di Elena Loewenthal). Fra di loro, il prossimo 14 ottobread Alba (“Teatro Sociale Busca”)  sarà annunciato il romanzo vincitore, scelto da 25 “Giurie Scolastiche”. Nella stessa occasione, lo scrittore e saggista statunitense Jonathan Safran Foer, vincitore del “Premio Speciale Lattes Grinzane” (attribuito ogni anno a un’autrice o a un autore internazionale di fama mondiale che, nel corso del tempo abbia raccolto un condiviso apprezzamento di critica e di pubblico) terrà una personale “lectio magistralis”.

Contestualmente, la “Giuria Tecnica” (composta da otto membri, fra docenti, giornalisti, critici e scrittori) ha stabilito, in collaborazione con la “Casa Editrice Bompiani”, di rendere pubblicamente omaggio, nel corso della cerimonia di premiazione, ad Hanif Kureishi, 68 anni, indicato recentemente da “The Times” come uno dei 50 più grandi scrittori britannici. Colpito da un malore durante lo scorso Natale, Kureishi ha subito una lesione spinale perdendo l’uso degli arti, ma nonostante la gravissima condizione, ha continuato a “servire e onorare la scrittura” dettando i suoi tweet e, subito dopo, una newsletter che raccoglie i suoi testi, dove racconta di “scrivere con una voce più libera le parole che in qualche modo si erano bloccate o inceppate”. Un segnale di grande speranza e coraggio nei confronti della letteratura e della vita.

In attesa della premiazione del vincitore, ai 400 studenti e studentesse che compongono le “Giurie Scolastiche” è affidato ora il compito di leggere, giudicare e individuare il vincitore di quest’anno. I giovani coinvolti provengono da tutta Italia e non solo, da Aosta a Messina, da Volterra a Salerno, fino a Parigi, per un totale di 25 scuole partecipanti. Nella mattinata del 14 ottobre, giorno in cui avverrà la cerimonia di premiazione al “Teatro Sociale Busca” di Alba (trasmesso in “diretta streaming” sul sito e sui canali social  della “Fondazione Bottari Lattes”), i finalisti incontreranno gli studenti e le studentesse delle scuole in Giuria al “Castello di Grinzane Cavour”.

La cerimonia di premiazione del 14 ottobre si inserisce anche all’interno delle celebrazioni per i cento anni dalla nascita di Mario Lattes. Per la ricorrenza, la “Fondazione Bottari Lattes” ha avviato diverse iniziative. Lo scorso marzo è stata inaugurata alla “Reggia di Venaria” la mostra “Mario Lattes. Teatri della memoria”, a cura di Vincenzo Gatti, la quale presenta una selezione di più di cinquanta opere dell’intellettuale torinese, tra cui varie mai esposte prima, allestite all’interno di un percorso che documenta il più recente lavoro d’indagine sui vari aspetti dell’attività artistica di Lattes. L’esposizione sarà visitabile fino al 7 maggio  nella “Sezione Accademia delle Sale delle Arti”. In occasione dell’inaugurazione della mostra, è stata presentata una monografia, edita da “Silvana Editoriale” e a cura sempre di Vincenzo Gatti, che offre una retrospettiva sull’intera produzione artistica di Lattes, di cui la mostra presenta una significativa selezione.

Nel 2023 si celebrano inoltre i 130 anni della “Casa editrice Lattes”, realtà storica torinese che dalla fondazione nel 1893 a oggi ha accompagnato e formato con i propri testi scolastici intere generazioni di studenti italiani.

Per info“Fondazione Bottari Lattes”, via Marconi 16, Monforte d’Alba (Cuneo); tel. 0173/789282 o www.fondazionebottarilattes.it

g.m.

Nelle foto:

–       I libri finalisti e Jonathan Safran Foer

–       Caterina Bottari Lattes

Merlo. 25 aprile, festa di tutti i democratici

Cattolici decisivi, come altre culture politiche democratiche.

“La festa del 25 aprile è importante e decisiva nel nostro paese perchè è una data che segna la
ripartenza della democrazia e la riconquista delle libertà. Di tutte le libertà. Una festa che, come
ovvio, non può essere divisiva e nè, men che meno, appannaggio di qualche partito o di qualche
cultura politica a scapito di altre. È la festa di tutti i cittadini democratici, a qualsiasi fede politica e
culturale appartengano.
E, per quanto riguarda i cattolici, possiamo dire ad alta voce e con forza che sono stati decisivi e
determinanti – ovviamente con donne e uomini di altre culture politiche democratiche – per
riconquistare la democrazia nel nostro paese. E, dopo la vittoria contro il fascismo, per diventare
autorevole classe dirigente politica e di governo a livello nazionale come importanti leader e
statisti della Democrazia Cristiana. È sufficiente citare 4 di questi leader per rendersi conto di cosa
è stata la Resistenza, la riconquista della libertà, la salvaguardia della democrazia e la garanzia
della governabilità per i cattolici nel nostro paese dopo il 25 aprile 1945: Tina Anselmi, Benigno
Zaccagnini, Carlo Donat-Cattin e Albertino Marcora.
Insomma, il 25 aprile come festa di tutti i cittadini democratici perchè è una data che ha registrato
una partecipazione politica plurale per raggiungere lo stesso obiettivo politico”.

Giorgio Merlo, Dirigente nazionale Popolari

Il Piemonte liberato da 21.975 chilogrammi di plastica

Il Piemonte liberato da 21.975 chilogrammi di plastica e rifiuti dispersi nell’ambiente in un solo weekend. È l’eccezionale risultato raggiunto da Plastic Free Onlus, l’organizzazione di volontariato impegnata dal 2019 nel contrastare l’inquinamento da plastica, nei 12 appuntamenti di pulizia ambientale tenutisi in contemporanea sabato e domenica per celebrare la “Giornata Mondiale della Terra“. Quasi 600 volontari in azione per sensibilizzare concretamente cittadini, istituzioni e imprese sul grave problema dell’inquinamento legato all’abbandono di rifiuti nell’ambiente. L’iniziativa ha coinvolto attivamente anche dieci università italiane e ha il supporto di MINI, partner che ne sposa i valori legati alla sostenibilità e all’attenzione dell’ambiente. Il weekend dedicato alla Terra avrà un’ulteriore finalità benefica con la piantumazione di alberi grazie alla collaborazione con il media partner Treedom, il primo sito al mondo che permette di piantare un albero a distanza e seguire la storia del progetto agroforestale a cui darà vita.

Siamo orgogliosi dell’impegno, della tenacia e della concretezza messa in campo dai nostri volontari – dichiara Luca De Gaetano, presidente di Plastic Free Onlus – Da nord a sud, siamo riusciti a liberare l’Italia da plastica e rifiuti dispersi dall’ambiente raggiungendo, nonostante il maltempo e le festività, un risultato eccezionale per il Pianeta. Il nostro impegno è costante e continuo – prosegue – Ogni settimana siamo attivi in giornate di pulizia e sensibilizzazione, nelle scuole e nei Comuni nonché con il dialogo con le imprese affinché vi sia una vera transizione ecologica. Invitiamo tutti ad iscriversi sul nostro sito plasticfreeonlus.it e a dare il proprio contributo d’amore concreto per l’ambiente. Un impegno e una attenzione costante oggi, ci permetteranno di avere un Pianeta domani”, conclude De Gaetano.

L’iniziativa ha raccolto l’adesione ufficiale ed attiva di ben dieci università italiane: Università degli Studi di Pavia; LUMSA Roma con sedi anche a Palermo e Taranto; UNICAL Università della Calabria di Rende (CS); Università degli Studi di Urbino – Carlo Bo; UNINT Università degli Studi Internazionali di Roma; Università degli Studi “Gabriele D’Annunzio” di Chieti/Pescara; Università degli Studi di Bari – Aldo Moro; Università del Salento con sede a Lecce; UNIPO Università del Piemonte Orientale; Istituto Universitario Salesiano di Torino dell’Università Pontificia Salesiana.

Partecipa su www.plasticfreeonlus.it

Un tavolo permanente per la sanità cittadina

L’incontro di oggi si inserisce in un percorso di riflessione sul tema della sanità territoriale e degli investimenti del Pnrr sulla salute che è già in corso e che coinvolge organizzazioni sindacali, Asl, Circoscrizioni, distretti sanitari e fa seguito ad un precedente confronto con l’Ordine dei Medici e delle professioni sanitarie cui seguiranno altri, a breve, con i sindacati degli operatori sanitari e le associazioni ambientaliste. Tra i temi all’ordine del giorno, la definizione di un percorso condiviso dei progetti sanitari a Torino che tenga conto di tutti i fattori che dovranno orientare le scelte progettuali della rete sanitaria cittadina e metropolitana, come il nuovo ospedale nella zona nord della Città.

Spiega il Sindaco Stefano Lo Russo: “questo è l’avvio di un percorso di discussione e concertazione sull’offerta di salute pubblica per Torino che dovrà vedere coinvolte tutte le parti interessate. La salute dei torinesi è un bene prioritario e l’offerta di qualità del sistema pubblico è condizione strategica per la nostra Città”.

Dall’incontro di oggi è emersa la consapevolezza condivisa della necessità per Torino di dotarsi di un nuovo ospedale, considerato che gli attuali Maria Vittoria e Amedeo di Savoia hanno più di un secolo di vita e versano in condizioni critiche poiché non più adeguati ai nuovi modelli organizzativi e a fronteggiare eventuali future emergenze sanitarie.

“Ci accomuna – spiega l’assessore alle Politiche Sociali Jacopo Rosatelli – la volontà di rilanciare la sanità territoriale a servizio dei cittadini e di evitare il processo di fuga dei professionisti dalla sanità pubblica”.Rassicurazioni alle parti sindacali sono giunte anche rispetto al futuro delle strutture che verranno mantenute a scopo sanitario, cosi come sottoscritto anche dalla Regione nel protocollo recentemente approvato.

La Città, nel suo rapporto con la Regione, lavorerà perché nella pianificazione sanitaria vengano garantiti standard adeguati sul numero dei posti letto, sull’integrazione con la sanità territoriale, sulla qualità dell’offerta ospedaliera e il sistema complessivo dei servizi per le persone.

Alleggerirci da tutto

/

LIBERAMENTE  di Monica Chiusano

 

La natura è in cima alla lista dei potenti tranquillizzanti e dei riduttori di stress.
La pace votata alla distrazione totale dal mondo esterno, nel silenzio di una rilassatezza assoluta, è puro relax in gocce!
Il primo passo verso la vera realizzazione psicologica e fisica di noi stessi è quello di alleggerirci da tutto …
Ed è così che il relax può addirittura divenire l’inizio della creatività più pura e vincente!