ilTorinese

Il Polo del ‘900 incontra i candidati a Rettore del Politecnico

Torino, 12 dicembre, ore 11. Piazzetta Antonicelli, Palazzo San Daniele, Auditorium

Primo incontro aperto alla cittadinanza sul futuro di una delle migliori università del mondo secondo la Qs World University Ranking. I tre candidati a Rettore del Politecnico di Torino incontrano la comunità del Polo per ragionare sui temi principali del loro programma e rispondere alle questioni e alle suggestioni provenienti dal pubblico. A contendersi il titolo di Magnifico il già vice rettore alla cultura e alla comunicazione Juan Carlos De Martin; il già direttore del dipartimento di Scienza applicata e tecnologia Paolo Fino e il già vice rettore alla Ricerca poi alle Politiche Interne Stefano Corgnati. Modera Giulia Cocimano del Consiglio di Amministrazione del Polo del ‘900.

L’isola del libro

RUBRICA SETTIMANALE A CURA DI LAURA GORIA

 

Marco Meier “Ingemaus” -Feltrinelli- euro 22,00

Marco Meier ci racconta i primi 29 anni di questa donna straordinaria, morta a 87 anni, il 20 settembre 2018, della quale molto sappiamo nelle sue vesti di editrice lungimirante. Ma in queste pagine conosciamo la sua vita antecedente l’incontro con Giangiacomo Feltrinelli.

Era nata con il cognome Schöntal in Germania, a Essen, il 24 novembre 1930, da padre ebreo e madre luterana. In famiglia la chiamavano Ingemaus (topolina), e di fatto risultava una mezzosangue perseguitata dai nazisti; istruzione scolastica negata e rischio di essere deportata. Il padre Siegfried riuscì a mettersi in salvo perigliosamente e grazie al coraggio della moglie; ma oltreoceano si rifece una vita senza tornare più indietro.

Inge cresce con la madre Trudel, donna dalla tempra d’acciaio, che unisce il suo destino a quello di un ufficiale delle cavalleria tedesca, Otto. Uomo per bene che diventa un patrigno amorevole e riesce a proteggere la sua nuova famiglia per un certo tempo tra le mura della caserma di Gottinga. Ma con la fine della guerra perde tutto e la famiglia precipita verso la fame, tanto più che sono nati i fratellastri di Ingemaus, Maren e Olaf.

Nel libro scorrono l’infanzia di Inge, le amicizie, gli studi; poi finita la guerra, nel 1950, carica la sua bici gialla su un furgone, e parte in direzione Amburgo verso un futuro tutto da costruire.

Ci riuscirà benissimo. Gli inizi sono come assistente della fotografa Rosemarie Pierer. Inge dorme in uno stanzino, ma impara tutto il possibile sull’arte della fotografia. E’ minuta, bellissima, intrepida, impertinente, intuitiva, spavalda e anche fortunata; temeraria e capace di affrontare mille difficoltà, superandole, finisce quasi sempre per trovarsi nel posto giusto al momento giusto.

Decide di voler diventare una fotoreporter e nulla più la fermerà. Inizia a lavorare per la popolare rivista femminile “Constanze” e ben presto si distingue come una delle fotoreporter tedesche più ricercate. Inizia a girare il mondo e inanella un reportage di successo dopo l’altro.

Decisivi per il salto di carriera lo scoop della foto che coglie la diva Greta Garbo per strada, e le apre la porta di “Life” ovvero l’Olimpo dei fotografi; quando arrivi su quelle pagine sei in vetta. Poi varca le porte dei maggiori fotografi, spesso senza neanche un appuntamento. Semplicemente e arditamente si presenta e conquista con la sua personalità pezzi da novanta come Avedon, Rawlings, Blumenfeld.

Tra gli incontri e gli scatti più importanti Anna Magnani, Billy Wilder, Haudrey Hepburn, ma anche Churchill e Kenndey. I colpi maestri sono Picasso ed Hemingway che la ospita a Cuba per tre settimane e lei ritrae con il famoso Marlin appena pescato.

E’ una fotoreporter di conclamato successo quando incontra a una festa il giovane editore italiano Giangiacomo Feltrinelli, i due si innamorano e si sposano. Inizia così la seconda vita di Inge, il cui ingresso in casa editrice si rivelerà strategico, soprattutto per la sua abilità nel tenere i contatti con gli scrittori internazionali.

E sarà lei a salvare la Feltrinelli dal disastro dopo che il marito si lega ai gruppi armati di estrema sinistra, e muore il 15 marzo 1972, ufficialmente dilaniato dalla bomba che stava per far detonare ai piedi di un traliccio dell’alta tensione a Segrate.

 

 

Cathleeen Shine “Qui tutto è possibile” -Mondadori-

Euro 20,00

La Shine, nata a Westport in Connecticut nel 1953, diventata famosa con “La lettera d’amore” nel 1996, questa volta ci avvolge con una storia che ne racchiude tante altre – dal nazismo a Hollywood- e ruota intorno a una protagonista strepitosa.

Solomea (Mamie) Künstler è un’arzilla splendida signora di 93 anni -capelli rossi, orgoglio di razza e tempra di acciaio- che vive in una villa di Venice con un cane San Bernardo e l’amica-domestica-braccio destro Agatha, che è pure mezza sorda.

Durante il lockdown ospita il nipote Julian, 24enne intelligente che non sa ancora bene cosa fare da grande; forse lo sceneggiatore, e per il momento è ben felice di fare da chaperon alla nonna che si è rotta il polso e vive vicino a Hollywood.

Julian è alla ricerca di ispirazione e non potrebbe trovare di meglio della storia di quella nonna incredibile che gli racconta la sua lunga vita, degna di un romanzo.

Mamie, di famiglia ebrea, aveva 11 anni nel 1939, quando insieme ai genitori artisti e al nonno, era fuggita da Vienna invasa dai nazisti e, a bordo del transatlantico Ȋles de France, aveva raggiunto l’America, terra di nuove opportunità.

La famiglia si era poi stabilita in una villetta sul litorale di Santa Monica, a due passi da Hollywood, che in quegli anni divenne avamposto della Mitteleuropa dando lavoro a rifugiati di ingegno e talento.

I Künstler si trovarono così a gravitare proprio nel glamour hollywoodiano: tra lavoro, party, émigré esponenti del mondo del teatro (noti alla madre) e della musica (che conoscevano il padre). Una sorta di colonia europea che annoverava personaggi del calibro di Thomas Mann, Bertolt Brecht, il regista, attore, sceneggiatore e produttore cinematografico Ernst Lubitsch, tedesco naturalizzato statunitense. E ancora, Scönberg e Stravinsky, ma soprattutto la divina Greta Garbo.

Ed è intorno all’attrice che il racconto della nonna si fa ancora più intrigante. Perché tra i tanti capitoli del passato c’è anche la relazione romantica….e forse non solo…tra la giovanissima Mami e la diva che insieme scompaiono per un periodo. Ma tra gli aneddoti e i ricordi di una vita lunga quasi un secolo ci sarà molto di più …

 

 

Pierre Adrian “I giorni del mare” -Atlantide- euro 22,00

Non per caso si tende a tornare spesso in uno stesso luogo per le vacanze; e non per caso il giovane protagonista 30enne Andrea fa ritorno nella casa di famiglia in Bretagna, a Brest. Luogo avito e magico in cui ha trascorso innumerevoli estati che l’hanno formato.

Nella casa bretone dell’infanzia si ritrovavano ad agosto nonni, zii e cugini, anno dopo anno tutti amorevolmente insieme, secondo i soliti ritmi consolidati e diventati certezze.

Il breve romanzo del francese Pierre Adrian, giovane talentuoso, nato nel 1991, è un tenerissimo tuffo all’indietro nel passato che si trasforma ora in dolce malinconia. Andrea scandisce capitoli che riproducono quei ritmi lenti, vacanzieri, di giochi, scorribande e nuotate insieme alla pletora di cugini.

Un ritmo pacato in cui si affacciano personaggi memorabili, a partire dalla nonna quasi centenaria, scenari meravigliosi come le spiagge bretoni con alte e basse maree a rendere indimenticabile l’aurea del luogo. Ritornano alla mente di Andrea le estati fatte di momenti infiniti, le colazioni tutti insieme sotto il portico, i bagni di mare e le pigre serate nei letti pieni di sabbia. Poi gli incontri con nuovi amici, come Anna, conosciuta quando era bambino e di cui aveva perso i contatti; e uno su tutti il cuginetto Jean che rimane nel cuore.

 

 

Francesca Sgorbati Bosi “Nobili contraddizioni” -Sellerio- euro 20,00

In questo accurato saggio, la studiosa del Diciottesimo secolo in Francia e Gran Bretagna, racconta come in quel tempo in Inghilterra fu messo a punto un nuovo codice di comportamento con lo scopo di differenziarsi dai detestati francesi.

Con l’ambizione di creare una nazione di eroi in grado di conquistare il mondo, elaborarono un modello preciso di donne e uomini inglesi al quale bene o male il paese si adattò.

Alcune contraddizioni però non vennero sanate da questo galateo. Per esempio, il gentiluomo inglese doveva avere il massimo self control, ma nella realtà la violenza serpeggiava anche nelle scuole. Tra gli altri ideali c’erano: onestà e lealtà (ma adulteri e scandali imperavano); razionalità (ma si perdevano fortune al gioco d’azzardo); buon gusto e sobrietà (ma andavano pazzi per le feroci lotte tra animali che invece scandalizzavano gli stranieri). E tra i numerosi dictat anche l’essere cosmopoliti (eppure giravano per il mondo pieni di pregiudizi inscalfibili) e andare fieri della libertà inglese (ma le donne non ne usufruivano).

Molte contraddizioni non si risolsero, ma insieme al galateo elaborato nel Settecento, crearono il British Style che, nel bene e nel male, tutt’ora conosciamo.

L’autrice riesce a raccontare tutto questo in modo documentato, ma anche divertente e facilmente accessibile. Sottolinea come gli inglesi, a differenza di francesi e italiani, impressero al loro galateo un forte significato nazionalistico che li identificava.

Mettendo a punto una sorta di politeness dettagliata ci si ispirò al comportamento degli aristocratici, e si sostenne che per essere considerati dei veri gentleman occorreva comportarsi esattamente come loro.

 

Farmaci biosimilari, il Piemonte regione virtuosa per consumi

Intanto le associazioni pazienti chiedono di partecipare ai tavoli decisionali 

 

I farmaci biosimilari rappresentano un’opportunità per contribuire alla sostenibilità del sistema sanitario, mantenendo invariate le opportunità terapeutiche a disposizione dei pazienti, e sono una grande opportunità anche per creare sostenibilità e garanzia di accesso all’innovazione stessa. Il Piemonte è tra le grandi regioni del Nord quella più virtuosa con il 57,6%, secondo l’ultimo position paper. Il Nord utilizza più farmaci biosimilari del Centro e del Sud in una media del 50% a livello nazionale, sotto l’Umbria si scende sotto il 50%, fino ad arrivare al Sud in cui le regioni si mostrano meno virtuose nell’utilizzo di questi farmaci. Ma esistono alcune criticità e a portarle all’attenzione sono le associazioni dei pazienti nel corso del webinar di Motore Sanità -“Biosimilari, una soluzione concreta a garanzia dell’equità e dell’accesso sostenibile alle cure. Piemonte”, organizzato con il patrocinio di ANMAR Associazione Nazionale Malati Reumatici, AAPRA ODV ETS Associazione Ammalati Pazienti Reumatici Autoimmuni, Azienda Ospedaliera di Alessandria Santi Antonio e Biagio e Cesare Arrigo, AMAR Piemonte Onlus Associazione Malati Reumatici del Piemonte, ANAP onlus Associazione Nazionale “Gli Amici per la Pelle”, Azienda Ospedaliera Universitaria Città della Salute e della Scienza di Torino e Università del Piemonte Orientale.

Sui valori di equità e sostenibilità è intervenuto Domenico Rossi, Vice Presidente IV Commissione (Sanità, politiche e sociali e politiche per gli anziani): “sono fondamentali quando parliamo del nostro sistema sanitario che vuole e deve essere universalitstico ma che fa fatica ad esserlo. Siamo alle prese con una sfida importante che è quella di una nuova organizzazione del nostro sistema sanitario che sia in grado di rispondere ai bisogni di salute dei cittadini. Per elaborare una nuova organizzazione si passa dal confronto all’approfondimento a momenti di incontro come questi”.

L’ESPERIENZA DELL’AO DI ALESSANDRIA

Valter Alpe, Direttore Generale dell’Azienda ospedaliera di Alessandria, ha spiegato che nel 2022 sui farmaci biosimilari di maggiore utilizzo (area oncologica, dermatologica, gastroenterologica, reumatologica) in un anno si è avuto sulla spesa complessiva dell’azienda, includendo i farmaci innovativi oncologici e non oncologici, un risparmio di 2milioni di euro rispetto ai farmaci originator una cifra particolarmente significativa – ha rimarcato Alpe – perché vale circa il 6-7% di risparmio sulla spesa che abbiamo. Ma quanto siamo stati in grado a reinvestirlo? A livello regionale: poco”.

LA VOCE DEI PAZIENTI: ANSIE, TIMORI E DIFFICOLTA’ NON TENUTE IN CONSIDERAZIONE

Le difficoltà che incontrano pazienti reumatici – che in Piemonte sono il 7% della popolazione – quando hanno a che fare con i farmaci biosimilari sono: ritornare dal medico prescrittore per modificare il piano terapeutico; lo switch; ottenere la dispensazione del farmaco prescritto dal clinico; ottenere una vera medicina di prossimità e il giusto riconoscimento dell’invalidità derivante dalla patologia e riuscire ad avere un adeguato monitoraggio della malattia. A questo si aggiungono ansie, timori e difficoltà che non sono mai state tenute in considerazione, secondo le Associazioni pazienti, e l’autonomia prescrittiva del medico è stata spesso condizionata da linee di indirizzo regionali e locali.

“Ora un nuovo problema si sta delineando e deve essere assolutamente affrontato e risolto: le nuove recenti terapie (già in uso e in arrivo), spesso molto più efficaci delle prime “biologiche” e con modalità di somministrazione che favoriscono aderenza e persistenza, sono di nuovo viste come “minaccia” al contenimento della spesa farmaceutica” ha rimarcato Ugo Viora, Manager Esecutivo AMaR Piemonte Onlus e Presidente ANAP. “Inoltre, la personalizzazione delle terapie non solo in base alle esigenze di vita del paziente, ma addirittura sulla loro effettiva efficacia sui singoli soggetti diversi è ormai una realtà. Eppure, già si sente aleggiare l’idea di creare percorsi “virtuosi” di presa in carico che non ne tengono conto e prevedono per tutti uno step di accesso che fa ricorso alle terapie di cui attualmente sono disponibili i biosimilari. Se tali ipotesi dovessero diventare realtà, medici e pazienti insieme si dovrebbero adoperare per rendere molto difficile l’attuazione di un simile disegno e sicuramente le associazioni si muoveranno unite per contrastarla”.

Silvia Tonolo, Presidente dell’Associazione Nazionale Malati Reumatici ANMAR, ha rimarcato che “serve costituire entro tempi brevissimi tavoli o gruppi di discussione sulle patologie reumatologiche per dare concreta attuazione all’atto di indirizzo del Ministero della Salute del 3 ottobre 2022 e della mozione approvata in bicamerale a marzo 2022. Serve che le associazioni dei pazienti partecipino ai processi decisionaliserve aggiornare i criteri di programmazione della spesa e riservare una quota per l’approvvigionamento dei farmaci prescritti dai clinici per garantire la continuità terapeutica anche se questi non sono vincitori di gara o non abbiano partecipato alla gara, garantendo la piena rimborsabilità di questi, così come è ribadito a chiare lettere dalla magistratura amministrativa. Infine, serve garantire la partecipazione del medico specialista reumatologo nel contesto delle visite collegiali INPS per la valutazione dell’invalidità”.

AAPRA Associazione Ammalati Pazienti Reumatici Autoimmuni sostiene l’utilizzo dei farmaci biosimilari in un’ottica di sostenibilità, in quanto si sono dimostrati, in termini di efficacia e sicurezza, alla stregua degli originator, “tuttavia – come sostiene Stefania Plateroti, Vicepresidente – l’uso dei multi-switch, ovvero la pratica di passare da un farmaco all’altro, sembra essere meno sicuro e potrebbe essere motivato da fini economici piuttosto che di salute. Riteniamo fondamentale un’adeguata formazione dei pazienti nel management della loro patologia. A tal fine, promuoviamo incontri formativi con focus sui farmaci biosimilari, al fine di ridurre perplessità e dubbi, ma anche di rafforzare la consapevolezza favorendone un approccio più sereno e partecipativo. Inoltre, proponiamo che il monitoraggio terapeutico passi anche attraverso i pazienti, rendendo possibile per loro l’accesso ai registri di farmacovigilanza. Questo permetterebbe un utilizzo attivo e di più profonda contezza dei farmaci biosimilari. Infine, suggeriamo di salvaguardare l’aderenza alle terapie, non solo attraverso un approvvigionamento dei farmaci da parte dei pazienti più accessibile attraverso una più estesa distribuzione sul territorio, ma anche attraverso una somministrazione, la dov’è possibile e sicura, controllata nell’esecuzione delle terapie perché diretta”.

Come ha sottolinea Enrico Fusaro, Direttore SC Reumatologia AOU Città della Salute e della Scienza di Torino, in presenza di un’elevata attività di malattia o in occasione di uno switch effettuato senza la piena consapevolezza del paziente, il passaggio a biosimilare avrà maggiore probabilità di fallimento “questo comporterà il passaggio ad un farmaco biologico differente, spesso tra quelli non biosimilari, con il risultato di avere creato un disagio al paziente interrompendo il trattamento, e di avere sostituito il farmaco con uno a maggior costo. È pertanto indispensabile che tutti gli attori di questo processo, decisori, medici, farmacisti siano allineati sull’obiettivo della persistenza in terapia, a tutela del paziente e del controllo della spesa. Purtroppo talvolta si assiste a tentativi di forzatura del processo che comunque vede il clinico come primo responsabile della prescrizione in un contesto che non prevede la sostituzione automatica“.

Grazia Ceravolo, Direttrice della Farmacia ospedaliera dell’Asl To 3 ha spiegato come fare per aiutare il paziente: “Operatori sanitari, cittadini e pazienti è importante che onorino il compito della segnalazione della farmacovigilanza, perché in questo modo si riesce ad epurare il mercato di quei farmaci che, malagrado abbiano avuto delle autorizzazioni dagli enti regolatori, non si sono poi dimostrati all’altezza di una efficacia dichiarata sin dall’inizio nella dichiarazione presentata ad AifaPer quanto riguarda l’aggiudicazione della gara, se si riuscisse a dare un prezzo a parità di principio attivo, forma farmaceutica e di indicazione terapeutica si faciliterebbe la gestione quotidiana dei pazienti”.

(Da Motore Sanità)

Il colorante verde nel Po: gesto che distrae dai veri problemi ambientali

 In risposta all’ultima iniziativa di Extinction Rebellion, che ha visto il colorante verde  versato nelle acque del fiume Po a Torino e in altri corsi d’acqua in città italiane come Roma, Venezia, Milano e Bologna, Andrea Cerutti, Consigliere Regionale del Gruppo Lega Salvini Piemonte, ha espresso preoccupazione per l’efficacia e l’impatto di tali azioni simboliche.
Il consigliere leghista sottolinea che tali gesti potrebbero avere l’effetto indesiderato di distogliere l’attenzione dai problemi ambientali più urgenti. “È importante che le manifestazioni per il clima non si trasformino in atti puramente simbolici. Noi stiamo già dirigendo la nostra energia verso soluzioni pratiche e azioni politiche concrete che affrontino problemi come l’inquinamento e la crisi dei rifiuti. Questi sono i veri nemici della sostenibilità ambientale”, ha dichiarato.

Controlli di polizia nelle zone della movida

Nella fine settimana hanno avuto luogo, come di consueto, i controlli congiunti della Polizia di Stato e delle altre forze di polizia – Arma dei Carabinieri, Guardia di Finanza, Polizia Municipale –  nelle aree cittadine interessate dal fenomeno della “movida”.

L’attività, iniziata alle ore 20 del sabato sera, si è concentrata in aree maggiormente interessate dall’afflusso di persone: quartieri San Salvario e Vanchiglia e centro città.

Complessivamente l’attività ha portato:

 all’identificazione di 81 persone;

 al controllo di 9 esercizi pubblici, 7 dei quali sono stati sanzionati;

 all’emissione di sanzioni amministrative per 1000 euro.

Nello specifico, 4 esercizi sono stati sanzionati per la vendita di alcolici oltre l’orario consentito; in un minimarket ubicato nel centro città, invece, è stata riscontrata la vendita di alcolici a minori. Un ristorante nel quartiere San Salvario, inoltre, è stato sanzionato per violazioni igienico-sanitarie. In un circolo cittadino, invece, sono sequestrati 10 chili di melassa per narghile di contrabbando.

I servizi di polizia nelle aree sopra menzionate continueranno con cadenza regolare.

A Rivoli lavori in corso per il verde pubblico

A Rivoli  proseguono i lavori di manutenzione del verde pubblico. E’ terminata la pulizia delle ripe.
E’ in corso il 5° taglio dell’erba.
Sono stati tagliati i rami pericolosi che si affacciavano su Strada Scaravaglio e in corso Allamano nel tratto fra la rotatoria di corso IV Novembre e l’uscita dalla tangenziale.
Al giardino vicino alla scuola Neruda gli operai comunali stanno ripulendo dalle erbacce e potando gli alberi bassi esistenti. (Foto Facebook)

Svuota sacchi di letame davanti alla panetteria

Le telecamere di sorveglianza hanno ripreso un uomo mentre nella notte versava sacchi di letame all’ingresso di una panetteria di  Renco, nel Vco. Alla Stampa i titolari hanno dichiarato di essere “indignati ma non affranti né intimoriti” e di non saper dare spiegazione del gesto sgradevole.
NOTIZIE DAL PIEMONTE

Al Pala Gianni Asti non si passa: Torino batte anche Agrigento

Reale Mutua Torino sempre più imbattuta tra le mura amiche del Pala Gianni Asti. La squadra gialloblù batte la Moncada Energy Agrigento e trova quindi la sua settima vittoria in altrettante partite sul proprio campo. Il bilancio generale vede la formazione torinese sempre al terzo posto nel Girone Verde di Serie A2 Old Wild West a quota 20 punti, frutto di 10 vittorie e 4 sconfitte.

Coach Franco Ciani decide di partire con il solito quintetto formato da Vencato, Kennedy, De Vico, Thomas e Poser. Coach Damiano Pilot risponde con Cohill, Ambrosin, Morici, Peterson e Polakovich.

Apre le danze la Moncada Energy con mini parziale di 5-0 firmato da Cohill e Ambrosin. La Reale Mutua ha bisogno di un paio di minuti per sbloccarsi con un gioco da tre punti di Vencato. Inizia bene Donte Thomas: i compagni lo cercano e l’ala americana concretizza per il primo vantaggio gialloblù sul 9-8 dopo 4′. Poser stoppa un tentativo di Ambrosin e dall’altra parte firma un canestro con libero supplementare. Il lungo torinese trova altri due punti in schiacciata ma dall’altra parte risponde Meluzzi dalla lunga distanza (16-14 dopo 7′). Pepe trova De Vico per un layup vincente, Agrigento risponde per rimettere il muso avanti ma Ghirlanda è bravo a guadagnare un viaggio in lunetta in chiusura del primo quarto per riportare Torino avanti sul 20-19.

In apertura di secondo quarto la Reale Mutua prova ad allungare ma la Moncada rimane in scia: a un primo parziale di 7-2 gialloblù rispondono i siciliani con un break di 8-2 per riportare il punteggio in parità sul 29-29 a quattro minuti dall’intervallo lungo. Nei minuti finali del quarto Torino trova punti da Poser e conquista un paio di stop difensivi necessari per chiudere la prima metà di gara sul +4: 36-32.

I giochi riprendono sullo stesso binario della prima metà di gara, con un alto livello di intensità e le due squadre sempre a distanza ravvicinata. Meluzzi trova una tripla per riportare gli ospiti in vantaggio sul 42-44 dopo 5 minuti nel terzo quarto. L’inerzia della gara si è spostata a favore della formazione siciliana, che conduce per gran parte del terzo quarto. Ci pensa Simone Pepe a dare una scossa a Torino con due triple di fila per il nuovo vantaggio sul 56-55. Kennedy trova due punti in penetrazione, Cohill guadagna un viaggio in lunetta e fa 2/2 per chiudere il terzo periodo sul 58-57.

Kennedy apre l’ultimo quarto con una tripla per il +4 a cui risponde subito Agrigento, che puntualmente riporta il punteggio in parità sul 61-61. Poser è in serata di grazia e trova altri due punti sotto canestro, con Agrigento che fa fatica a contenere il lungo gialloblù anche a causa dell’uscita per infortunio di Polakovich. Kennedy colpisce ancora dall’arco: altre due triple di fila dell’americano valgono il +8 gialloblù (71-63 a 5′ dalla fine). Meluzzi va a segno dalla lunga distanza ma dall’altra parte Torino ha preso il ritmo dall’arco: questa volta ci pensano Schina e Ghirlanda per allungare sul +13 (81-68 a 3′ dalla fine). Negli ultimi minuti Torino gestisce il vantaggio: il risultato finale è 88-77 per i gialloblù.

Coach Ciani in sala stampa dopo la vittoria: “Partita stranissima per andamento e per un aspetto puramente tattico. L’infortunio di Polakovich ci ha dato innegabilmente un vantaggio importante, essendo un giocatore di grande spessore per Agrigento. Non è stato facile per noi inizialmente adattarci ai loro quintetti piccoli, poi siamo riusciti a prendere le misure e la nostra maggiore fisicità ha avuto un peso importante. Sapevamo che Agrigento è una squadra combattiva, sapevamo che non sarebbe stata una partita facile ma siamo riusciti a portare a casa questo risultato importante per il prosieguo del nostro cammino.”

REALE MUTUA TORINO – MONCADA ENERGY AGRIGENTO 88-77 (20-19, 16-13, 22-25, 30-20)

Torino: Kennedy 18, Thomas 10, Vencato 3, Ghirlanda 11, Schina 3, Poser 23, Osatwna 1, Marrale, Jahier, De Vico 8, Pepe 11. Allenatore: Ciani. Assistenti: Iacozza, Siragusa. 2P. 24/40 (60%). 3P: 9/24 (38%). TL: 13/25 (52%). Rimbalzi: 40 (Thomas 10). Assist: 25 (Schina 9).

Agrigento: Ambrosin 15, Traore, Meluzzi 17, Cohill 17, Ronca ne, Caiazza 7, Chiarastella ne, Morici 16, Sperduto 3, Peterson 2, Polakovich 2. Allenatore: Pilot. Assistente: Morganti. 2P: 17/40 (43%). 10/27 (37%). TL: 13/17 (76%). Rimbalzi: 35 (Morici 9). Assist: 13 (Morici 4).

UFFICIO STAMPA REALE MUTUA BASKET

Ponte dell’Immacolata assaggio di Natale: migliaia di turisti a Torino tra mercatini, musei (e biblioteche)

Migliaia di torinesi e turisti in giro per la città nel ponte dell’Immacolata, anche per approfittare di attrazioni come i mercatini tematici, la pista di pattinaggio su ghiaccio, il boschetto di Natale in piazzetta Reale, un tocco di tradizione con il calendario dell’avvento e il presepe di Emanuele Luzzati.

E poi ancora concerti, cori gospel, spettacoli di magia e tante attività per grandi e piccini. Il Natale è alle porte e Torino si appresta a viverlo con oltre un mese di iniziative e un’importante novità: le luminarie in tutte le circoscrizioni.

I MUSEI

Sono quasi 12.000 le persone che hanno visitato, dall’8 al 10 dicembre 2023 la GAM – Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea, il MAO Museo d’Arte Orientale e Palazzo Madama – Museo Civico d’Arte Antica, trascorrendo il ponte dell’Immacolata nei tre musei della Fondazione Torino Musei per visitare le collezioni e le mostre in corso.  In particolare, 5.531 persone hanno visitato la GAM, 1.284 il MAO e 5.120 Palazzo Madama. Le mostre: GAM – Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea Hayez. L’officina del pittore romanticoGianni Caravaggio. Per analogiamSimone Forti (Videoteca). MAO Museo d’Arte Orientale Trad u/i zioni d’EurasiaAnimo ChenUna breve elegia .PALAZZO MADAMA – Museo Civico d’Arte Antica Liberty. Torino capitale; Textiles are back.

LE INIZIATIVE NATALIZIE

“Quello del Natale – spiega il Sindaco Stefano Lo Russo – è un periodo in cui tutta la città si trova immersa in un’atmosfera unica e particolare. Anche per quest’anno, nel periodo delle feste, Torino offre un calendario ricchissimo di eventi, dedicato sia a chi vive e lavora in città che a chi arriva per trascorrere un periodo di vacanza. Natale è un momento di speranza e di luce: per questo abbiamo voluto illuminare a festa tutta la nostra città. La grande novità di quest’anno saranno infatti le luminarie, protagoniste nelle strade, vie e piazze di tutte le Circoscrizioni insieme ad abeti decorati. Tutta Torino si veste a festa per diventare ancora più accogliente e vivere le feste natalizie insieme a torinesi e turisti”.

Si è iniziato venerdì 1° dicembre con l’inaugurazione del calendario dell’Avvento. Il suggestivo allestimento sui bozzetti di Emanuele Luzzati, con i disegni e il progetto artistico di Lastrego & Testa, trova anche quest’anno la sua collocazione in piazza San Giovanni, accanto al Duomo di Torino. Ogni giorno, fino alla Vigilia, alle 17.30 in punto, i Vigili del Fuoco del Comando provinciale di Torino, con i loro mezzi più curiosi e spettacolari, scopriranno una nuova casella del grande castello fiabesco che scandisce il conto alla rovescia fino al Natale. L’apertura della prima casella del calendario sarà preceduta dall’esibizione delle Chitarre della Pace & Co del Sermig, dirette da Gian Paolo Lopresti.

Da giovedì 7 dicembre a domenica 7 gennaio piazza Solferino si trasformerà in un incantevole villaggio di Natale, animato da tanti appuntamenti adatti a ogni età. I mercatini tematici, estesi anche a via Garibaldi, offriranno ai visitatori l’opportunità di immergersi appieno nell’atmosfera delle feste e trovare, tra le casette decorate, doni originali per familiari e amici. Appuntamento speciale mercoledì 8 dicembre, quando i testimonial delle Universiadi invernali di Torino 2025 si esibiranno, insieme ad atleti appartenenti a tutte le discipline del ghiaccio, in uno spettacolo per l’inaugurazione della pista di pattinaggio.

Per i più piccoli il villaggio offrirà l’opportunità di partecipare a speciali laboratori e di vivere un momento magico a tu per tu con Babbo Natale.

L’iniziativa “Il giocattolo sospeso” permetterà invece a chi lo desidera di compiere un gesto di generosità natalizia, acquistando un regalo da far trovare sotto l’albero a bambine e bambini in difficoltà.

Tra le tante iniziative proposte dal villaggio di Natale anche incontri con gli autori tra letture e dolci assaggi, laboratori con Maestri pasticcieri e cioccolatieri, cuochi e chef, corsi di ballo e attività musicali in collaborazione con scuole e associazioni della città.

Da venerdì 8 dicembre, nel segno della tradizione, prenderà il via gran parte delle iniziative.

Nei Giardini di piazza Cavour quest’anno troverà casa, fino al 7 gennaio, un altro simbolo del Natale torinese, il presepe di Emanuele Luzzati. I personaggi della tradizione si affiancheranno anche questo Natale ai protagonisti delle fiabe in un gioco di figure illuminate, per un’opera che deve alle sagome disegnate dall’artista e dipinte su legno uno straordinario impatto scenico.

Piazzetta Reale, sulla scia del successo dello scorso anno, si trasforma nuovamente nel boschetto di Natale per avvolgere con la sua atmosfera poetica cittadini e turisti. Quest’anno il contesto sarà ulteriormente arricchito dallo spettacolo di videomapping “Sette storie di Natale di Gianni Rodari”, che, ogni sera dalle 18 alle 22, trasformerà la facciata di Palazzo Reale in una tela luminosa su cui saranno proiettate le immagini di oltre 1300 creazioni nate dalla fantasia di bambine e bambini delle scuole dell’infanzia del Comune di Torino. Una nuova iniziativa promossa dall’assessorato alle Politiche Educative in collaborazione con l’assessorato alla Cultura e il Gabinetto del Sindaco che metterà in mostra l’abilità artistica e la fantasia di 3681 bambine e bambini di 35 scuole cittadine che si sono cimentati nel realizzare disegni, diorami e marionette, ispirati dalla lettura di storie e filastrocche a tema natalizio di Gianni Rodari, che accompagneranno in sottofondo sonoro le immagini.

Il fine settimana del 9 e 10 dicembre i festeggiamenti sono usciti dal centro per diramarsi in tutta la città, con l’inaugurazione delle nuove luminarie nelle circoscrizioni cittadine.

“Natale di Luce 2023” è un progetto della Città di Torino, curato e realizzato da Iren, che ha portato alla realizzazione di sette nuove installazioni luminose che con cerchi, sfere, comete e cascate di luci creeranno scenari indimenticabili su vie, strade e piazze.

“Siamo lieti di affiancare la Città di Torino per questa iniziativa” – dichiara Luca Dal Fabbro, presidente di Iren, main partner di “Il Natale illumina Torino” – che testimonia quanto Iren sia una multiutility nata sui territori e che lavora con e per i territori. Il nostro contributo si concretizzerà soprattutto nella realizzazione delle spettacolari installazioni luminose che anche quest’anno contribuiranno a sottolineare l’atmosfera natalizia. È solo un esempio dei numerosi servizi che Iren può mettere a disposizioni delle amministrazioni: l’esperienza e le best practice sviluppate dal Gruppo ci permettono infatti di poter affiancare le città in progetti impegnativi, come – nel caso di Torino – quello relativo al più grande piano in Italia di interventi per l’efficienza energetica su edifici della pubblica amministrazione.”

Nel dettaglio, in piazza Santa Rita (Circoscrizione 2) viene  posizionata la scenografia intitolata “Sfere celesti”, piazza Benefica (Circoscrizione 3) ospiterà “Galassie”, mentre in corso Telesio (Circoscrizione 4) si potrà ammirare “Stelle e pianeti”. “Bouquet di fiori luminosi” si accenderanno in viale Madonna di Campagna (Circoscrizione 5), mentre in piazza Maria Teresa Noce – di fronte agli spazi dell’Ex Incet – gli abitanti della Circoscrizione 6 potranno attraversare un “Tunnel luminoso” di 12 metri. Viale Ottavio Mai (Circoscrizione 7) sarà illuminato dall’installazione “Universo” e nell’area pedonale di corso Marconi (Circoscrizione 8) si potrà camminare sotto le cinquecento stelle di “Cielo stellato”.

In tutta la città sono posizionati anche tradizionali alberi di Natale, decorati con luci e addobbi, che trovano spazio in piazza Solferino e in piazza San Secondo (Circoscrizione 1), al mercato Pavese di corso Unione Sovietica 505 (Circoscrizione 2), in via Di Nanni (Circoscrizione 3), in piazza Barcellona (Circoscrizione 4), al centro commerciale Le Verbene (Circoscrizione 5), in piazza Abba (Circoscrizione 6), in via Borgo Dora  (Circoscrizione 7), in piazza Freguglia e in piazza Piemonte (Circoscrizione 8).

Bisognerà invece attendere fino a sabato 16 dicembre alle 18.30 per scoprire un altro “pezzo forte” del programma, il videomapping “Città Fantastica. Favole d’inverno” in piazza San Carlo. Giunto alla seconda edizione, questo incontro tra arte e tecnologia si annuncia quest’anno ancora più spettacolare e coinvolgente. Il videomapping è un progetto della Città di Torino realizzato da Fondazione per la Cultura Torino e sarà visibile a tutti ogni sera a partire dalle 18.30, fino al 7 gennaio.

Anche le Biblioteche civiche torinesi contribuiranno al calendario degli appuntamenti delle feste, con un intero mese di attività. Nelle biblioteche territoriali e nel Bibliobus si terranno letture ad alta voce, letture animate e laboratori a tema natalizio per bambine e bambini e per le loro famiglie, anche in collaborazione con i Corsi di formazione musicale della Città di Torino.

Rock jazz e dintorni a Torino. “Divina Commedia” rap per Tedua, il sold out per Giorgia

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Gli appuntamenti musicali della settimana

Lunedì. Al teatro Carignano prosegue fino a domenica “Fred!”, tributo a Buscaglione, di e con Matthias Martelli, le musiche live del sestetto di Fabio Bosso e la regia di Arturo Brachetti. Al Le Roi recital di Don Backy.

Martedì. Al Pala Alpitour tutto esaurito per Tedua e la sua originale versione rap de “La Divina Commedia”. In scena al Blah Blah, tributo al Bowie berlinese da parte del trio composto da Fabio Bosco, Luca Swanz Andriolo e Onyricon. All’Osteria Rabezzana una serata di musiche da film con l’Ensemble di Marco Nieloud. Al Circolo della Musica di Rivoli luci puntate sul gospel dell’americano di Cleveland, Pastor Ron. Allo Spazio Varco di Cuneo microfoni per François Camburzat.

Mercoledì. Al Pala Alpitour gran serata per Giorgia, anche lei ad un passo dal sold out. Al Cap10100 il pop elettronico del duo scandinavo Lust for Youth.

Giovedì. Ancora al Pala Alpitour, arriva il tour di Irama e Rkomi. Al Barrio, dalla scena punk di New York, luci su The Casualties. All’Hiroshima Mon Amour il cantautore salernitano Napoleone; all’Off Topic la musica di Narratore Urbano. Al Cafè Neruda il jazz del quartetto di Sandro Gibellini e Riccardo Zegna. Al Bunker, per quattro serate di seguito, Carlo Roncaglia è il protagonista di “Canzoni delle osterie di fuori porta”, spettacolo omaggio all’arte di Guccini. I 99 Posse suonano al Cinema Vekkio di Corneliano d’Alba; Elio e le Storie Tese si esibiscono allo Splendor di Aosta.

Venerdì. All’Hiroshima Mon Amour i Casino Royale; al Folk Club l’Elastic Trio di Riccardo Tesi; allo Spazio 211 i Sick Tamburo. Il duo veneziano Queen of Saba è on stage all’Off Topic e la milanese Caro Wow suona al Capodoglio. L’Imbarchino ospita i livornesi Weekend Martyr e i bolognesi Di Notte. Il dj statunitense Seth Troxler è sotto i riflettori dell’Audiodrome di Moncalieri e l’ex frontman degli Iron Maiden, Paul Di’Anno, è ai microfoni del Civico 25 di Casellette.

Sabato. Al Pala Alpitour ancora un sold out, questa volta per lo show di Calcutta. All’Auditorium del Lingotto suona per beneficenza Stefano Bollani; James Walsh, degli inglesi Starsailor, si esibisce in solo al Folk Club. Allo Spazio 211 il rap di Radical; allo Ziggy il metal dei Plakkaggio. Al Magazzino sul Po palcoscenico per il toscano Andrea Guerrini, in arte Arco, a seguire i siciliani Basiliscus. Allo Zac di Ivrea live show degli X-Mary; al Palco 19 di Asti luci accese per i Folkstone.

Domenica. Al Blah Blah la musica di Surfer Joe e della sua band. Per Novara Jazz, al Piccolo Coccia (alle 11,30) tocca al tributo “The Jazz Side of Bacharach”: suonano il Wally Allifranchini Quartet e Fabrizio Bosso.

Pier Luigi Fuggetta