ilTorinese

Oscar Bertetto è cittadino onorario di Torino

Vicepresidente e co-fondatore della Fondazione Faro, 

A 40 anni dall’istituzione della Faro – Fondazione Assistenza e Ricerca Oncologica, la Città di Torino rende omaggio al suo vicepresidente e co-fondatore, Oscar Bertetto, conferendogli la cittadinanza onoraria “per il suo impegno nella cura dei malati oncologici e non solo”.

La deliberazione, proposta da Vincenzo Camarda (PD), è stata approvata dalla Sala Rossa all’unanimità (35 voti favorevoli su 35 consigliere e consiglieri presenti), nella seduta del Consiglio Comunale del 19 giugno 2023.

Come ha spiegato in aula il proponente, Vincenzo Camarda (PD), Oscar Bertetto, che nel 1983 insieme al compianto professor Alessandro Calciati ha fondato la Fondazione Faro onlus, rappresenta “un’eccellenza nel campo della medicina oncologica, per il suo incessante lavoro di ricerca e per il suo approccio umano, rivolto a ogni singolo paziente e alle famiglie che vivono situazioni di disagio e di fragilità, a causa della malattia” e per aver “contribuito a creare una rete di professionisti, rivolti all’attenzione al malato nel suo complesso, dando risalto ad ogni aspetto della malattia”.

Nel dibattito in aula, Ivana Garione (Moderati) ha sottolineato il ruolo svolto per 12 anni da Oscar Bertetto come direttore della rete oncologica del Piemonte, che allargò alla Valle d’Aosta.

Andrea Tronzano (Forza Italia) ha ringraziato pubblicamente la fondazione Faro e i suoi volontari per quanto fanno per i malati e le loro famiglie, sia dal punto di vista professionale che umano.

Silvio Viale (+Europa & Radicali Italiani) ha elogiato l’impegno della Faro nella ricerca scientifica e nelle cure, sia in struttura che a domicilio, seguendo sempre l’evoluzione scientifica e culturale sul tema del fine vita.

Alla Tesoriera la prima Cena in Giallo di Coldiretti Torino

Evergreen Fest ospita martedì 20 giugno, dalle 19, la prima “Cena in Giallo” di Coldiretti Torino, evento aperto a tutti a patto che si indossi qualcosa di giallo.

Nella splendida cornice del parco della Tesoriera in corso Francia, si svolgerà la cena aperta a tutti, ma per coloro che indosseranno qualcosa di giallo, il nostro colore, è previsto un gustoso omaggio. Il menù della cena sarà preparato dallo staff di Evergreen Fest utilizzando prodotti delle aziende torinesi socie Coldiretti e appartenenti alla rete di Campagna Amica, la più grande rete di aziende agricole che svolgono vendita diretta certificata. Campagna amica non è solo un brand, ma è un marchio certificato e controllato cui gli imprenditori soci Coldiretti scelgono di aderire e di rispettare i requisiti di genuinità e tracciabilità di tutta la filiera produttiva dal campo alla tavola.

Il menù comprende: pasta con pesto di zucchine e nocciole piemontesi; hamburger + fetta di toma tipo piemontese con insalata (sarset, pomodori, cetrioli, ravanelli) + pane oppure parmigiana fredda di melanzane + fetta di toma tipo piemontese con insalata (sarset, pomodori, cetrioli, ravanelli) + pane.

Dopo la cena sarà possibile seguire gli eventi in Evergreen Festival per una vera serata in giallo.

«Con questa nostra prima cena conviviale, aperta a tutti e a prezzi popolari – spiega il presidente di Coldiretti Torino, Bruno Mecca Cici – vogliamo avvicinare ancora di più i torinesi ai prodotti a Km Zero dei nostri agricoltori. Vogliamo radicare ancora di più quelle relazioni tra produttori contadini e consumatori che sono al centro dello spirito di Campagna Amica e quella comprensione reciproca tra città e campagna che è sempre più necessaria se vogliamo collaborare tutti per un cibo naturale, di qualità, giusto nel compenso e rispettoso dell’ambiente».

Il costo della cena è di 15 euro.

La cena si svolge anche in caso di pioggia

Per info e prenotazioni: +39 3348655865

prenotazioni@evergreenfest.it

Mole blu per la Giornata Mondiale del Rifugiato

Il 20 giugno è la Giornata Mondiale del Rifugiato. Anche quest’anno la Città di Torino aderisce all’iniziativa dell’Agenzia ONU per i rifugiati UNHCR illuminando di blu la Mole Antonelliana la sera di martedì 20 giugno a partire dalle 21.45.

L’iniziativa, nata nel 2017 e diventata ormai un appuntamento fisso, coinvolge altre quindici città italiane, che illumineranno i loro monumenti simbolo a supporto della campagna “Hope away from home”, lanciata dall’UNHCR per promuovere la solidarietà e la comprensione nei confronti dei rifugiati e dei richiedenti asilo.

“L’illuminazione della Mole Antonelliana di blu – spiega l’assessore alle Politiche sociali e ai Diritti, Jacopo Rosatelli – vuole ricordare l’impegno di Torino a offrire nuove opportunità e un ambiente sicuro a chi ha cercato rifugio nella nostra città. Nel corso del 2022 abbiamo messo a disposizione 1800 posti di accoglienza per minori non accompagnati, persone adulte e nuclei familiari. Con questo gesto simbolico vogliamo mandare un messaggio di solidarietà, speranza e inclusione ai rifugiati da tutto il mondo.”

Aderendo alla campagna “Hope away from home”, la Città di Torino si unisce all’UNHCR per sensibilizzare la cittadinanza e le istituzioni sull’importanza dell’integrazione e del dialogo costruttivo al fine di creare un futuro più inclusivo e sostenibile per tutti.

Anniversario di Gustavo Rol: 120 anni dalla nascita del famoso sensitivo

Torino è legata a doppio filo ad una fama di esoterismo e occulto. È infatti stata teatro di leggende oscure e di eventi singolari e ha chiamato a sé i più grandi esperti di spiritismo e magia. Fra questi figura un sensitivo, di cui ancora molti oggi ricordano i prodigi e che vogliamo ricordare con una breve biografia.

Ricorre infatti oggi l’anniversario di Gustavo Rol, nato il 20 giugno del 1903. Ripercorriamo insieme le tappe della sua vita.

L’anniversario di Gustavo Rol: 120 anni dalla nascita

Gustavo Rol nasce a Torino in una famiglia appartenente all’alta borghesia. Fin da giovane mostra una particolare inclinazione nei confronti della musica e dell’arte. Studia infatti piano e violino e nel contempo si cimenta nella pittura, passione che conserverà tutta la vita rendendola anche in parte un lavoro. Lungo tutta la sua esistenza inoltre si dimostrerà anche amante della storia, particolarmente del periodo napoleonico: molti testimoniano il suo interesse per questo genere di cimeli.

 

gustavo rol foto I Il Torinese

Il suo avvicinamento alla spiritualità si verifica in circostanze misteriose: pare infatti abbia incontrato un uomo polacco nella città di Marsiglia, e grazie a lui abbia iniziato ad interessarsi alle carte. Lo spiccato talento e il costante studio lo portano a diventare sempre più celebre all’interno delle élite italiane ed estere. Sono infatti numerosissimi a chiedere consigli o anticipazioni del proprio futuro. Federico Fellini, Franco Zeffirelli e Giovanni Agnelli sono solo alcuni esempi di suoi estimatori. Fra le richieste più famose però ci sono quelle della regina Elisabetta II e di Hailé Selassié. Nel primo caso la sovrana aveva espresso il desiderio di mettersi in contatto con lo spettro del padre Giorgio VI; l’imperatore etiope invece voleva sapere le proprie sorti nel governo del paese. All’uomo predisse la sua morte, avvenuta per un colpo di stato dell’esercito.

La sua celebrità presso il grande pubblico giunge verso la fine degli anni Ottanta, momento in cui gli vengono dedicati svariati articoli sui giornali nazionali.

Gli scettici e le controversie legate alla sua figura

Altrettanti però sono stati i suoi detrattori. Infatti molti prestigiatori e uomini di scienza hanno insinuato che si trattasse semplicemente di un fenomeno illusionistico, legato anche a delle sviluppate doti di mentalismo. In particolare i membri del CICAP (Comitato italiano per il controllo delle affermazioni sul paranormale) hanno ad esaminare -senza successo- alcune delle sue sedute.

Rol infatti ha sempre affermato di non voler sottoporsi ad alcun test, in quanto le sue doti non potevano essere eseguite a comando. Di fronte a questo rifiuto gli studi si sono basati solamente sulle testimonianze di coloro che avevano vissuto l’esperienza in prima persona. Dai racconti si può giungere alla parziale conclusione che l’uomo si avvalesse di alcuni trucchi di prestidigitazione. Permane però un’aura di santità sul suo dono della chiaroveggenza. Coloro che l’hanno conosciuto infatti lo ricordano come un puro di cuore, sempre pronto ad aiutare il prossimo senza pretendere nulla in cambio.

anniversario gustavo rol targa I Il Torinese

Fra le tante dicerie che lo circondano ne spicca una in particolare. Sembra che durante la seconda guerra mondiale abbia dimostrato le proprie doti a degli ufficiali delle SS, ottenendo in cambio la liberazione di alcuni prigionieri.

La morte e il suo ricordo

Anche per questo morì circondato da ammirazione e affetto il 22 settembre del 1994: al suo funerale si sono presentate più di trecento persone. Come ultimo commiato a questo mondo ha lasciato dietro di sé una nebbiolina luccicante: almeno riportano così le leggende metropolitane. Quale modo migliore poteva esserci per lasciare la dimensione terrena?

Leggi anche – Addio a Giuditta Dembech, biografa di Gustavo Rol

Francesca Pozzo

 

Il Centro Pannunzio ricorda oggi Bruno Caccia

Per il CICLO DI CONFERENZE ON LINE SULLA PAGINA CENTRO “PANNUNZIO” DI FACEBOOK, martedì 20 giugno alle ore 18 Pier Franco QUAGLIENI in dialogo con Carla SODINI ricorderà il magistrato Bruno CACCIA.

Al Valentino conferenza internazionale sulla Fisica Fondamentale del Plasma

 

Esperti internazionali del settore si ritroveranno a Torino per confrontarsi sugli ultimi sviluppi di questa disciplina, tra cui la fusione termonucleare per la produzione di energia elettrica, i plasmi astrofisici e le possibili applicazioni industriali

 

dal 21 al 23 giugno 2023

Castello del Valentino – Viale Mattioli 39, Torino

Apertura 21 giugno ore 14,00 con i docenti Paolo Fino (Direttore Dipartimento DISAT del Politecnico di Torino), Bruno Panella (professore emerito del Dipartimento DENERG del Politecnico di Torino) e Stefano Lo Russo (Sindaco della Città di Torino)

Oltre cinquanta studiosi, tra i massimi esperti internazionali della Fisica dei Plasmi, provenienti da 15 Paesi e tre Continenti, si riuniranno a Torino, presso il Castello del Valentino, sede storica del Politecnico di Torino, nei giorni 21-23 giugno 2023, per discutere di problemi di frontiera e di come armonizzare la ricerca in un settore che ha enorme impatto in numerosi ambiti applicativi.

Tra gli studiosi che verranno a Torino, Kunioki Mima, dell’University di Osaka in Giappone, molto noto per i suoi studi sulla turbolenza nei plasmi; François Waelbroeck, direttore dell’Istituto per gli Studi sulla Fusione dell’Università del Texas a Austin, USA; Amita Das, dell’Istituto Indiano di Tecnologia a Delhi; Sergei Bulanov, che ha conseguito risultati di grande rilievo presso il Laboratorio Extreme Light Infrastructure di Praga (Repubblica Ceca), dedicato allo studio dell’interazione di fasci di luce laser intensa con i plasmi; e molti altri ancora. Il presidente del Comitato Scientifico Organizzatore della Conferenza è Francesco Porcelli, professore di Fisica della Materia presso il Dipartimento di Scienza Applicata e Tecnologia-DISAT del Politecnico di Torino.

I plasmi sono gas ionizzati, cioè composti da particelle cariche: nuclei atomici elettricamente positivi ed elettroni liberi. Particelle elettricamente cariche sono in grado di interagire tra di loro anche a grandi distanze mediante forze elettromagnetiche. Per questo motivo, è possibile organizzare su grandi scale il comportamento collettivo di queste particelle, utilizzando, per esempio, campi magnetici. È questo uno degli schemi utilizzati per confinare un plasma di isotopi di idrogeno (Deuterio, Trizio) e poterlo quindi riscaldare fino alle temperature necessarie per innescare reazione di fusione termonucleare. Infatti, la fusione termonucleare controllata per la produzione di energia elettrica è forse, attualmente, il principale ambito applicativo della Fisica del Plasma.

A questo proposito, è importante sottolineare che, malgrado risultati importanti conseguiti negli ultimi anni, la realizzazione di un reattore commerciale per lo sfruttamento dell’energia da fusione nucleare appare ancora molto lontana. Soluzioni che parevano scontate verso la fine del XX secolo non sembrano più attuabili, ed è pertanto necessario ripartire da capo. In questo senso, un rinnovato dialogo tra discipline fisiche vicine può favorire la ricerca di soluzioni alternative.

La Conferenza di Torino si inserisce in questo contesto. Infatti, oltre che di fusione nucleare, a Torino si discuterà di plasmi astrofisici, di fenomeni nella magnetosfera terrestre, di interazione tra plasmi e fasci laser, di applicazioni industriali dei plasmi, di propulsione spaziale, di turbolenza e di fenomeni di base nei plasmi. L’enfasi sarà posta sullo scambio creativo di conoscenze in Fisica del Plasma, come metodo di pensiero per favorire la nascita di idee di innovazione radicale in gruppi di lavoro costituiti da persone di cultura scientifica e tecnica affine.

Una serata in memoria del decano Dc Piero Lanza

A un anno di distanza dal suo ritorno alla casa del Padre, una serata in memoria di Piero Lanza, decano democratico cristiano,  consigliere, assessore, cultore della storia moncalierese, uomo dell'”esperienza al servizio della comunità” come recita il titolo: il Presidente del Centro Culturale San Francesco del Carlo Alberto,  Antonio Guzzo e il  delegato popolare per Moncalieri e Nichelino, Enrico Cerrato, la introdurranno. Interviene a commentare la proiezione eccezionale dell’intervista inedita a Lanza su vari aspetti moncalieresi, contenuta nell’archivio della storica sezione “Rista” dei Popolari di Moncalieri,  Giancarlo Chiapello, segreteria nazionale popolare e autore del libro citato da Lanza, “Mario Becchis. Il Sindaco intellettuale”. Intervento della famiglia. Una bella occasione per salvaguardare le proprie radici e ricordare chi ha fatto tanto per la propria comunità, anche nell’ottica dell’ottocentesimo della città impastato di queste belle testimonianze! Appuntamento mercoledì 29 giugno ore 21 presso la Sala Zaccaria, via Real Collegio 28, Moncalieri.

È terminata la missione della Colonna mobile di Protezione civile del Piemonte in Emilia Romagna

In un mese hanno prestato la loro preziosa opera oltre 400 uomini e donne

Il grazie del presidente Alberto Cirio e dell’assessore Marco Gabusi

È terminata dopo un mese la missione della Colonna mobile di Protezione civile del Piemonte in Emilia Romagna.

Tra il 16 maggio e il 17 giugno hanno prestato servizio, suddivisi in cinque turni, oltre 400 fra uomini e donne del Coordinamento regionale del volontariato di Protezione civile, del Corpo AIB Antincendi boschivi, dell’Associazione nazionale carabinieri e dell’Associazione nazionale alpini. Sempre presenti i funzionari del settore regionale, che hanno gestito i rapporti con le istituzioni locali.

Il presidente della Regione Alberto Cirio e l’assessore alla Protezione civile Marco Gabusi rivolgono un sentito ringraziamento a tutti i volontari: “Come il Piemonte ha sempre ricevuto solidarietà e sostegno quando è stato colpito dalle alluvioni degli scorsi anni, a sua volta è sempre pronto a mettere a disposizione la sua Protezione civile e le competenze dei suoi volontari ogni volta che qualcuno ha bisogno di aiuto e soccorso. Ed è quanto è stato fatto con impegno e professionalità per soccorrere la gente della Romagna”.

I volontari sono stati impiegati a Molinella, Budrio, Russi, Solarolo, Ravenna e Faenza in molteplici attività, come la realizzazione di sacchetti antiesondazione, la rimozione di fango e masserizie mediante macchine operatrici, lo svuotamento di sottopassi e locali interrati, il lavaggio delle aree con moduli ad alta pressione, il pompaggio su canali e corsi d’acqua mediante idrovore ad alta capacità di pompaggio (queste ultime facenti parte del modulo piemontese certificato nel Meccanismo Unionale di Protezione civile europeo).

Rimane ancora in corso l’attività di recupero, pulizia e conservazione dei beni culturali cartacei presso l’archivio storico della Citta di Forlì, a cura dell’associazione Chief (Cultural Heritage International Emergency Force) attivata dalla Regione Piemonte sotto la supervisione del Ministero dei Beni culturali.

Lavoratori del Cup e Ordine fisioterapisti  in Commissione

Dopo l’incontro con l’Ufficio di Presidenza e i consiglieri delle passate settimane, i rappresentanti sindacali dei lavoratori del Centro unico prenotazioni (Cup), Enrica Valfrè (Cgil Piemonte), Enea Schipano (Cgil Filcams Torino) e Luigi Romeo (Cgil Nidil), hanno ribadito le proprie richieste, sollecitando la presentazione di un ordine del giorno: potenziare la presenza dei lavoratori durante i giorni infrasettimanali, quando – per motivi organizzativi – è possibile prenotare più facilmente le prestazioni sanitarie, piuttosto che il sabato o la domenica. Inoltre, maggiori garanzie lavorative, anche attraverso una re-internalizzazione in Sanità, o la rinegoziazione dell’appalto, perché attualmente sono assunti in part-time involontario con un appalto al massimo ribasso che non garantirebbe la piena occupazione e un servizio adeguato.

Il vicepresidente Cane ha informato in tempo reale il presidente della Commissione Alessandro Stecco e l’assessore alla Sanità Luigi Icardi, mentre la consigliera Francesca Frediani (M4o-Up) ha proposto di audire in Commissione i rappresentanti dell’Assessorato e delle Aziende sanitarie e ospedaliere piemontesi per meglio comprendere come vengano gestite le disponibilità delle diverse strutture.

Sono intervenuti, per richieste di approfondimenti, i consiglieri Diego SarnoAlberto AvettaMauro Salizzoni (Pd) Mario Giaccone (Monviso), Sarah Disabato (M5s) e Frediani (M4o-Up).

La seconda audizione si è concentrata sulle cure territoriali e fisioterapiche.

Il neocostituito Ordine dei fisioterapisti del Piemonte e Valle d’Aosta, che ha circa 4.200 iscritti in regione, rappresentato dalla presidente Sabrina Altavilla, dal vicepresidente Giuseppe Tedesco e dalla segretaria Luisella Mainero ha evidenziato il possibile terreno di lavoro comune: partecipazione dell’Ordine ai vari tavoli regionali sulla salute, per definire i percorsi, le risorse e i modelli organizzativi in grado di rispondere al meglio ai bisogni dei cittadini. È stata anche sottolineata l’importanza del confronto nell’ambito delle professioni sanitarie e, in particolare, con i medici di medicina generale, i pediatri di libera scelta e gli infermieri, per favorire il rapporto medico – infermiere – fisioterapista.

Sono intervenuti per domande i consiglieri Frediani (M4o-Up), Giaccone (Monviso), Monica CanalisSarno (Pd) e lo stesso vicepresidente Cane.

abruno

ctagliani

La fioritura della lavanda a Bricherasio

UN ANGOLO DI PROVENZA IN PIEMONTE

Si tratta di mille piante messe a dimora durante il lockdown

DAL 24 GIUGNO UNA SERIE DI ATTIVITA’: PRIMA LA GIORNATA ESPERIENZIALE, POI I LABORATORI

La lavanda? Per ammirarla non serve andare in Provenza. La sua fioritura si può contemplare sulla collina di Bricherasio, a pochi chilometri da Torino, nel territorio pinerolese: proprio in questi giorni, i boccioli si stanno aprendo. «Durante il Covid ho pensato che avevo voglia di colore. Così, in quei giorni di lockdown, ho messo a dimora un migliaio di piante: mi ricordavano la mia infanzia, il loro profumo negli armadi» racconta Rossana Turina. Ora sono un’esplosione di viola, di fiori, di api, di intenso profumo e meraviglia: le lavande, che si adattano bene al clima piemontese, si possono ammirare – e fotografare, visto che sono ambitissimi gli scatti sui social – proprio nei campi dell’agriturismo Turina, in strada Tagliarea 16.

 

In programma, per un mese, una serie di attività.  La prima sabato 24 giugno. Alle 17,  viene proposta un’«esperienza sensoriale» guidata da un’«autorità» in materia, Annalisa Renzi, professionista esperta di analisi sensoriale e docente, con all’attivo consulenze per celebri marchi.

 

Guiderà un percorso tutto dedicato alla lavanda che coinvolge i cinque sensi dal tatto, con l’analisi dei fiori che si sbriciolano sotto i polpastrelli, all’olfatto, a partire dall’olio essenziale prodotto proprio a Bricherasio: ha molti utilizzi e funziona anche da rilassante per il sistema nervoso. Ma ci sarà anche un suggestivo momento dove la fisarmonica interpreterà il suono della lavanda. Il gusto rivivrà, invece, nei particolarissimi biscotti alla lavanda (realizzati su ricetta ideata da Rossana Turina) ma anche nell’assaggio di una speciale pasta profumata alla lavanda che debutta per l’occasione ed è una vera e propria chicca: è stata creata da Luisa Delpiano Inversi e dal figlio Riccardo.

A seguire il pic-nic con, tra le proposte, alcune suggestioni alla lavanda. Costo 30 euro, tutti i partecipanti torneranno a casa con un mazzolino da raccogliere direttamente in campo. Prenotazioni al 335/59.19.661.

 

L’incredibile macchia di colore viola – che peraltro, da un punto di vista naturalistico, è una vera e propria oasi per l’impollinazione delle api – si potrà ammirare per una quindicina di giorni. «Nel periodo tra il 7 e 10 luglio verrà raccolta per avere l’olio essenziale migliore» spiega Turina, nella vita anche presidente del Consorzio Turistico Pinerolese e Valli che, due anni fa, ha fondato con altri operatori del territorio del Pinerolese che abbraccia queste colline, la pianura ma anche le montagne di Val Pellice, Chisone, Noce e Germanasca.

 

A cavallo tra la fine della fioritura e la raccolta, partiranno, poi, “I giovedì della lavanda”. Si tratta di una serie di laboratori per realizzare delle creazioni, a partire da questo profumatissimo elemento: saranno in programma il giovedì, sempre alle 18. Il 29 giugno si costruisce la ghirlanda, il 6 luglio la sfera di lavanda, il 13 luglio i fusi, il 20 luglio si creano gli incensi. Tutte le serate si concludono con aperitivo a base di prodotti locali (20 euro attività ed aperitivo, 15 euro solo aperitivo, da prenotarsi: www.agriturismoturina.it).