ilTorinese

A Chieri “Discovery Don Bosco”

La visita guidata nei luoghi più significativi della vita del Santo

Domenica 28 gennaio, dalle ore 11

Chieri (Torino)

A pochi giorni dal 135° della sua scomparsa, avvenuta a Torino il 31 gennaio del 1888, San Giovanni Bosco (al secolo Giovanni Melchiorre Bosco, nato ai Becchi di Castelnuovo d’Asti nel 1815, dai contadini Francesco Bosco e Margherita Occhiena, in una modesta cascina, dove oggi sorge la Basilica a lui dedicata) verrà come da tradizione, ricordato a Chieri, la prossima domenica 28 gennaio, con una visita guidata e gratuita nei luoghi più significativi della sua vita sacerdotale e non, luoghi che sono ormai parte importantissima del patrimonio storico-culturale della “Città dalle Cento Torri”.

 

Il ritrovo è alle ore 15 davanti al Municipio (via Palazzo di Città, 10) e il tour è a cura di Raffaella Campagna (Guida turistica del Piemonte).

Al mattino, alle ore 11, in Duomo è prevista la Santa Messa solenne presieduta da don Stefano Martoglio, Vicario del “Rettor Maggiore” dei Salesiani, a cui seguirà il tradizionale aperitivo offerto dalla “Famiglia Salesiana” alla cittadinanza nel salone dell’Istituto “Santa Teresa”. L’iniziativa è organizzata dal Comune di Chieri, dall’Istituto Salesiano “San Luigi” e dall’Istituto “Santa Teresa”, con il patrocinio della “Città Metropolitana di Torino”.

Considerato uno dei più amati e popolari “Santi Sociali” torinesi, fondatore delle “Congregazioni dei Salesiani” e delle “Figlie di Maria Ausiliatrice”, San Giovanni Bosco venne canonizzato da Papa Pio XI nel 1934.

“Chieri – spiega l’assessore alla Cultura Antonella Giordanoebbe un ruolo fondamentale nella vita del più celebre Santo piemontese, che qui trascorse l’adolescenza e gli anni della sua ‘formazione’, dal 1831 al 1841, stabilendosi a pensione presso la casa di Lucia Matta e lavorando come stalliere, come garzone e come cameriere al ‘Caffè Pianta’, al fine di poter studiare al Seminario di ‘San Filippo Neri’, che custodisce la ‘Stanza del Sogno’”. Sogno che avvenne nella notte fra il 3 e il 4 aprile del 1839 e che seguiva il giorno della sepoltura del suo fraterno amico seminarista Luigi Comollo, nipote del parroco di Cinzano, il quale apparve a lui e ai suoi compagni di camera sotto forma di una luce intensa che, per tre volte consecutive, disse “Bosco! Bosco! Bosco! Io sono salvo”. A ricordo dell’evento fu posta una lapide in un corridoio del “Seminario” chierese e il giovane  chierico Bosco da quel momento in poi decise di “mettere la salvezza eterna al di sopra di tutto” e di vivere secondo il motto “Da mihi animas, coetera tolle (Dammi le anime, prenditi tutto il resto)”, scritto a grossi caratteri su un cartello messo ben in vista nella sua stanza.

Arrivato a Chieri sedicenne, ragazzo di campagna, da Chieri partirà nel 1841, ventiseienne, ormai prete “spiritualmente solido e preparato”. A Chieri fondò anche, con altri giovani la “Società dell’Allegria”, con l’obiettivo di avvicinare alla preghiera e all’ascolto della Messa i coetanei, utilizzando anche i suoi “famosi” giochi di prestigio e acrobazie da saltimbanchi. Nella chiesa di “San Domenico”, celebrò la sua terza Messa, dopo l’ordinazione a sacerdote.

“Siamo lieti – ancora l’assessore Giordano – nel giorno della Festa del fondatore dei Salesiani, in collaborazione con la rete delle istituzioni salesiane, di proporre anche quest’anno ‘Discovery Don Bosco’. L’obiettivo è, come sempre, far conoscere e valorizzare alcuni dei luoghi più importanti della presenza salesiana a Chieri”.

L’iniziativa è gratuita. Per info e prenotazionioccorre inviare una mail a rafcampagna@yahoo.it  o un messaggio whatsapp al numero 347/0882920.

Gianni Milani

Nelle foto:

–       La Locandina della Festa

–       Don Bosco e i suoi ragazzi

Misure antismog: prosegue il livello 0 (bianco) fino a venerdì 26 gennaio

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In vigore le sole misure strutturali

Sulla base dei dati previsionali sulla qualità dell’aria forniti da Arpa Piemonte è stato confermato il livello 0 (bianco) delle misure antismog. Fino a venerdì 26 gennaio 2024 compreso – prossimo giorno di controllo – resteranno pertanto in vigore le sole misure strutturali di limitazione al traffico.

Eventuali variazioni del semaforo antismog in vigore, con le relative misure di limitazione del traffico, verranno comunicate il lunedì, mercoledì e venerdì, giorni di controllo sui dati previsionali di PM10, ed entreranno in vigore il giorno successivo.

L’elenco completo delle misure antismog a tutela della salute, delle deroghe e del percorsi stradali esclusi dai blocchi è disponibile alla pagina www.comune.torino.it/emergenzaam

Anno nuovo? Meglio iniziare con un sorriso smagliante!

Informazione promozionale

La fine del vecchio anno è un’ottima scusa per mettersi alle spalle delusioni e fallimenti, azzerare tutto e ripartire daccapo e il nuovo anno inizia sempre con i migliori propositi da un punto di vista sentimentale, professionale e familiare.

 

Un matrimonio, un nuovo lavoro, una nuova casa o un bebè in arrivo: ogni persona può avere nel cassetto i più svariati e disparati sogni ma, per concretizzarli e partire col piede giusto, la cosa migliore è sfoggiare un sorriso smagliante.

Non va assolutamente sottovalutato il potere di un sorriso smagliante, che accresce l’autostima e consente di sentirsi più sicuri nei più svariati contesti. Inoltre una prima impressione positiva gioca sempre un ruolo fondamentale poiché l’apparenza, nonostante tutto, conta.

Come poter sfoggiare quindi un sorriso smagliante a 32 denti? In tal caso ovviamente il miglior alleato è il dentista che, con la sua consulenza, contribuisce all’estetica e alla salute del cavo orale. Mantenere una dentatura perfetta e in buono stato di salute è importante non solo da un punto di vista estetico, ma anche di salute.

Primo step: visita dal dentista una o due volte all’anno

Le persone generalmente cercano un bravo dentista a Torino solo quando si verifica qualche problema di natura orale, come il sanguinamento delle gengive o qualche dente ballerino. Questo è un errore grave, poiché la salute della bocca è importante quanto la salute di qualsiasi altra parte del corpo. Talvolta problematiche alla bocca possono celare problemi ben più seri, come tumori, quindi è fondamentale prevenire per poter intervenire per tempo. Almeno una o due volte all’anno bisogna quindi recarsi dal dentista per sottoporsi ad una visita di controllo.

Il dentista, oltre a monitorare la salute dei denti, mette a disposizione dei pazienti anche nuove tecnologie che, tramite interventi mirati e conservativi, preservano i denti e correggono i difetti. Il sorriso è danneggiato anche dall’usura del tempo, che può provocare diversi problemi come l’abrasione della parte estrema degli incisivi. In questi casi si può ricostruire la parte mancante, donando ai denti la giusta lunghezza e un aspetto estetico più gradevole.

Lo spazzolamento dei denti

Un’altra delle cose che spesso le persone sottovalutano è l’importanza dell’igiene orale a partire dalle basi, come lo spazzolamento dei denti. Una buona igiene orale è il primo step per assicurarsi un sorriso smagliante. Bisogna lavarsi i denti almeno 2 volte al giorno, dopo pranzo e dopo cena, ma non fa sicuramente male lavarseli anche appena svegliati, però prima di fare colazione contrariamente a quanto si è portati a pensare. Lo spazzolamento deve durare circa 2 minuti,  soffermandosi su ogni dente per almeno 3 secondi, davanti e dietro l’arcata dentale.

Il filo interdentale e lo scovolino sono ottimi alleati per rimuovere i residui di cibo che possono restare incastrati tra i denti e provocare situazioni imbarazzanti, come la formazione della placca oppure un alito pesante.

Alimentazione e prodotti sbiancanti

Esistono diversi prodotti sbiancanti sul mercato, che possono aiutare i denti a mantenere il loro naturale colorito bianco. Bisogna però prestare molta attenzione, poiché alcuni prodotti potrebbero risultare troppo aggressivi o essere comunque usati in modo scorretto. Prima di acquistare un prodotto sbiancante è quindi consigliabile rivolgersi e consultare il proprio dentista di fiducia, che sicuramente saprà dare maggiori indicazioni.

Esistono anche cibi sbiancanti, capaci cioè di donare ai denti il loro naturale colorito bianco. Tra i cibi sbiancanti più famosi ci sono i broccoli, ma anche sedano, kiwi, ananas, fragole e mele. Questi alimenti contengono delle sostanze particolari che riducono e gradualmente eliminano le macchie dei denti e contemporaneamente prevengono la formazione della placca.

A proposito di alimentazione, è bene porre attenzione anche ai cibi. Ce ne sono alcuni, infatti, che possono macchiare i denti. Tra questi ad esempio c’è il caffè, amico del risveglio ma nemico dell’estetica dei denti. Oltre al caffè, altri alimenti che possono macchiare i denti sono il tè, il vino rosso, le bevande gassate e in generale le bevande scure. Rinunciare a tutte queste bevande è difficile, ma sarebbe un buon inizio quantomeno limitarne il consumo. Altra buona idea è bere con una cannuccia, evitando così il contatto diretto con i denti.

Nell’alimentazione andrebbero inseriti anche i formaggi, soprattutto quelli duri come il parmigiano, che riducono l’acidità nella bocca, prevengono la formazione delle carie e proteggono lo smalto dentale. In generale è preferibile optare per cibi ricchi di calcio e fosforo e consumare molta frutta e verdura. Anche bere molta acqua è una pratica salutare, poiché aiuta ad eliminare i residui dalla bocca e in generale a mantenere una buona pulizia del cavo orale grazie alla presenza del fluoro, che rinforza i denti e contrasta le carie.

Una formula magica per avere i denti sempre in perfetta salute non esiste, ma la ricetta migliore è una buona e costante igiene orale accompagnata da un’alimentazione sana ed equilibrata.

Corpo mummificato trovato da una donna

La macabra scoperta del cadavere di un uomo mummificato  è stata fatta da una donna questa mattina a Moncalieri, nei pressi di corso Savona. Il corpo mummificato era all’interno di una baracca abbandonata nei campi. Le indagini sono affidate ai carabinieri che non escludono al momento alcune ipotesi sulle cause della morte.

“Lenzuola fredde, oh dov’è il mio amore?”

Music Tales, la rubrica musicale 

“Ossa fredde, sì, così è il mio amore

Lei scivola via, come un fantasma

Lei lo sa che sanguiniamo lo stesso?

Non voglio piangere ma mi spezza così

Lenzuola fredde, oh dov’è il mio amore?

Sto cercando in alto, sto cercando in basso nella notte”

SYML, pseudonimo di Brian Fennell (Issaquah, 18 gennaio 1983),

è un cantante statunitense.

Già membro della band indie Barcelona, ha pubblicato il suo omonimo album di debutto il 3 maggio 2019 attraverso Nettwerk Records.

Dopo aver vissuto in diversi posti a Seattle e dintorni, è tornato a vivere nella sua città natale, dove scrive e produce da un home studio.

Fennell ha iniziato a suonare il piano in giovane età e ha scritto la sua prima canzone quando aveva 18 anni come meccanismo di coping dopo la morte di un compagno di scuola. Dopo il liceo, ha frequentato la Whitworth University dove si è laureato in educazione musicale focalizzandosi sulle percussioni.

Il ragazzo attualmente si esibisce nell’ambito del progetto solista SYML. Significa “semplice” in gallese ed è tratto dalla sua eredità personale. È stato adottato da bambino e più tardi nella vita ha scoperto che i suoi genitori biologici sono gallesi. La sua esperienza alle prese con la sua adozione e la sua eredità sono influenze nel suo modo di scrivere canzoni.

Dopo che la sua canzone “Where’s My Love” è stata utilizzata nel popolare programma televisivo drammatico Teen Wolf, la canzone è rimasta in classifica per 20 settimane nella classifica Billboard Hot Rock Songs. Nel 2018, la canzone ha ricevuto la certificazione Gold in Canada e Belgio, e si è classificata al primo posto nelle classifiche CBC Top 20 del Canada due volte. “Where’s My Love” è stato anche presentato in modo prominente nel trailer ufficiale del film del 2018 Adrift.

“Non vedi più i lineamenti. Vedi l’amore”. Ecco spiegata in pochissime parole l’adozione.”

Vi invito all’ascolto ed attendo le vostre impressioni sul brano:

Buon ascolto

SYML – Where’s My Love (Acoustic) (youtube.com)

scrivete a musictales@libero.it se volete segnalare eventi o notizie musicali!

Ecco a voi gli eventi da non perdere!

Fillea CGIL e Feneal UiL su Sitalfa

I lavoratori dell’azienda SITALFA, azienda della manutenzione stradale dell’autostrada Torino-
Bardonecchia, si sono riuniti in assemblea martedì 23 gennaio per poi abbandonarla in segno di
protesta contro l’ipotesi di un accordo peggiorativo sottoscritta in quel momento dalla sola Filca
CISL.
La stragrande maggioranza dei lavoratori presenti in Assemblea, prima di abbandonarla, ha
espresso giudizio negativo sull’ipotesi proposta. Luca Albanese e Stefano Ponzuoli della Feneal
UIL e della Fillea CGIL di Torino dichiarano: «Il 12 gennaio, durante l’ultimo incontro tra
Sindacati e Azienda, si è consumato lo strappo tra le organizzazioni Sindacali; infatti la sola
Filca CISL ha sottoscritto l’ipotesi di accordo con l’Azienda. Per noi della Feneal e della Fillea –
aggiungono Albanese e Ponzuoli – quella proposta di accordo è inaccettabile, perché contiene
elementi discriminatori e peggiorativi rispetto al contratto nazionale».
«Siamo venuti anche a conoscenza, tramite i lavoratori, che il mattino seguente all’assemblea (ndr ieri, martedì 23 gennaio) un Funzionario del solo Sindacato firmatario dell’accordo, la
Filca CISL, si è aggirato tra i lavoratori, proponendo loro la firma di un testo che avrebbe il fine
di ribaltare quanto non autorizzato dall’Assemblea”.
Secondo Massimo Cogliandro e Claudio Papa, rispettivamente Segretari Generali di Fillea
CGIL e Feneal Uil Torino: «L’atteggiamento di un’Azienda così importante è un grave errore.
Non ha provato a trovare delle soluzioni, ma cerca solo di dividere le Organizzazioni Sindacali.
In più, ci troviamo di fronte ad una Società che negli ultimi anni ha visto il suo fatturato triplicarsi».
La Uil e la CGIL pensano, concludono i 2 sindacalisti, che nella fase storica che stiamo
attraversando, dove le retribuzioni dei lavoratori si stanno fortemente impoverendo per via del
forte aumento di inflazione, bollette, carburanti e mutui, il Sindacato, nelle imprese in salute e
con guadagni importanti, non dovrebbe essere disponibile a firmare accordi che possono essere
messi in discussione, ma al contrario bisognerebbe firmare accordi propositivi e con importanti
aumenti salariali. Anche perché riteniamo che sia doveroso ridistribuire tra i lavoratori i
guadagni ottenuti soprattutto per merito di chi li ha determinati.
Fillea CGIL e Feneal Uil

Un europeo a New York. Da Robert Capa al MoMA, André Kertész e la fotografia americana del dopoguerra

Giovedì 25 gennaio, ore 18.30,Gymnasium di CAMERA

(Via delle Rosine 18 – Torino)

 

 

L’amicizia con Robert Capa, il rifiuto diLife, la grande consacrazione al MoMA di New York. Giovedì 25 gennaio, alle 18.30, incontriamo Walter Guadagnini, direttore artistico di CAMERA e storico della fotografia, per scoprire gli episodi, i rapporti umani e il clima culturale che hanno segnato la seconda fase della vita e della carriera di André Kertész.

Un contratto con l’agenzia fotografica Keystone in tasca, la fama di grande fotografo europeo, l’amicizia con Robert Capa, già noto oltreoceano per i suoi servizi dalla Spagna in guerra: l’arrivo di André Kertész a New York sembra l’inizio di una bella storia. In realtà comincia così un periodo difficile per il grande maestro della fotografia. A causa della diminuzione delle committenze e dalle crescenti tensioni antisemite, nel 1936 Kertész si unisce al gruppo dei tanti intellettuali europei che lasciano il vecchio continente per approdare nel nuovo centro del mondo, la Grande Mela. Sono anni nei quali per diventare famosi bisogna lavorare per Life, per Look o per Vogue. Le raffinate fotografie dell’artista di origini ungheresi, tuttavia non sono apprezzate dalle riviste americane: “Mi hanno detto, le sue immagini parlano troppo”, racconterà lui stesso in un’intervista alla BBC, a proposito di un reportage realizzato per Life e mai pubblicato. Poi, improvvisa la svolta: nei primi anni Sessanta la Biennale di fotografia di Venezia gli dedica una mostra, e il nuovo nume tutelare del MoMA e della fotografia mondiale, John Szarkowski, lo omaggia con una grande antologica, trasformandolo in uno dei padri della street photography, che nel frattempo sta trionfando negli Stati Uniti. L’ultima stagione dell’esistenza di Kertész diventa quella dei riconoscimenti, ma coincide anche con gli anni d’oro della grande fotografia americana di Garry Winogrand e di Lee Friedlander, che tanto devono anche al suo sguardo. Ormai celebrato in tutto il mondo, Kertész conclude la sua vicenda creativa con un’ultima sperimentazione, la fotografia a colori, a cui si avvicina quando è già più che ottantenne, a dimostrazione della curiosità che ha sempre animato la sua personalità.

È consigliato prenotare per l’incontro sul sito di CAMERA.

Il biglietto d’ingresso per l’incontro ha un costo di 3 Euro.


È consigliato prenotare per l’incontro sul sito di CAMERA.

Il biglietto d’ingresso per l’incontro ha un costo di 3 Euro.

Foto:

André Kertész

Riflesso di un grattacielo in una pozzanghera

New York, 1967

© Donation André Kertész, Ministère de la

Culture (France), Médiathèque du patrimoine

et de la photographie, diffusion RMN-GP

Steve McCurry presenta il volume “Devotion. Amore e spiritualità”

Per “Aspettando il Salone”, oggi a Torino 

Mercoledì 24 gennaio 2024, ore 18Gallerie d’Italia – Torino, museo di Intesa Sanpaolo

Maestro internazionale della fotografia contemporanea da oltre cinquant’anni, autore di scatti memorabili dalla grande potenza espressiva, capaci di documentare conflitti, culture, tradizioni e contraddizioni, mettendo spesso al centro la persona, come dimostra il celebre ritratto della ragazza afghana, Steve McCurry arriva a Torino per il ciclo Aspettando il Salone, con il nuovo volume fotografico Devotion. Amore e spiritualità, edito da Mondadori Electa.

Steve McCurry, in dialogo con il giornalista e scrittore Maurizio Crosetti, incontrerà il pubblico mercoledì 24 gennaio 2024 alle ore 18 alle Gallerie d’Italia di Intesa Sanpaolo a Torino (Piazza San Carlo 156). McCurry racconterà il progetto fotografico Devotion, che attraverso oltre 100 immagini (di cui 75 inedite) indaga sulle declinazioni che la devozione assume in diverse aree del mondo: l’amore, la passione, la dedizione all’altro, la lealtà, il sacrificio, l’impegno. Attraverso i ritratti di monaci buddisti, artigiani, bambini intenti a studiare, madri dedite ad assistere i figli, anziani che si supportano a vicenda o di un padre accanto al figlio sdraiato nel letto di un ospedale, McCurry offre al lettore una riflessione intima su come ogni individuo possa dedicare tutto se stesso agli altri o alla fede religiosa.

Aspettando il Salone è il percorso di avvicinamento all’appuntamento primaverile con il Salone Internazionale del Libro di Torino, in programma dal 9 al 13 maggio 2024, che durante il corso dell’anno fa incontrare autrici e autori con la comunità di lettrici e lettori, per dialogare e confrontarsi insieme sui tanti temi di discussione che i libri suscitano.

L’appuntamento è realizzato dal Salone Internazionale del Libro di Torino grazie alla collaborazione con Mondadori Electa e Gallerie d’Italia di Intesa Sanpaolo.

Ingresso gratuito con prenotazione obbligatoria al link:

https://milanocivita.eventim-inhouse.de/webshop3/webticket/shop?production=178

A fine incontro seguirà il firmacopie da parte dell’autore, aperto anche al pubblico che non avrà trovato posto in sala.

Il pubblico presente all’incontro, a fine dell’appuntamento potrà visitare gratuitamente la mostra in corso alle Gallerie d’Italia Torino “Luca Locatelli. The Circle”.

Info: salonelibro.itcomunicazione@salonelibro.it.

Il volume e l’autore

Devotion. Amore e spiritualità (Mondadori Electa). Come si esprime la devozione? Nel nuovo volume fotografico Devotion, edito da Mondadori Electa, Steve McCurry risponde a questa domanda offrendo uno sguardo profondo su tutte le possibili sfaccettature che nel mondo può assumere la devozione: l’amore, la passione, la dedizione all’altro, la lealtà, il sacrificio, l’impegno. Attraverso i ritratti di monaci buddisti, artigiani, bambini intenti a studiare, madri dedite ad assistere i figli, anziani che si supportano a vicenda o di un padre accanto al figlio sdraiato nel letto di un ospedale, il fotografo offre al lettore una riflessione molto intima su come ogni individuo possa dedicare tutto se stesso agli altri o alla fede religiosa. Con oltre 100 immagini, di cui 75 mai pubblicate prima, il volume permette al lettore di ripensare al mondo e all’umanità con occhi diversi, svelando il meglio dello spirito umano nei più diversi angoli del pianeta e nelle più disparate situazioni.

Le fotografie di Steve McCurry sono apprezzate e stimate in tutto il mondo e le sue mostre attraggono migliaia di visitatori in Italia come all’estero. Dal momento che il lavoro di Steve McCurry dialoga con persone di diversa origine, religione e cultura, il volume Devotionsarà tradotto in diverse lingue e pubblicato e distribuito in tutto il mondo da editori Francesi, Spagnoli, Inglesi e Tedeschi.

Steve McCurry. È una delle icone della fotografia contemporanea da oltre cinquant’anni. Nato a Filadelfia, Pennsylvania, studia Cinematografia alla Pennsylvania State University e inizia a lavorare come fotografo per un giornale locale. Due anni dopo intraprende il primo di una lunga serie di viaggi in India. Partito portando con sé poco più di una sacca di vestiti e una scorta di rullini, esplora il subcontinente con la sua macchina fotografica. Dopo qualche mese, lascia l’India e si sposta in Pakistan. In un piccolo villaggio incontra un gruppo di profughi afghani che lo convincono a seguirli. Travestito da contadino indigeno, con la barba lunga e il viso segnato da mesi di privazioni passati tra i mujahiddin, McCurry riesce ad attraversare il confine pakistano con i rullini cuciti nella fodera dei vestiti proprio mentre gli invasori sovietici chiudono l’accesso alla stampa occidentale. Le sue fotografie sono tra le prime a mostrare al mondo la brutalità dell’invasione russa. Da allora McCurry ha continuato a puntare il suo obiettivo su svariati Paesi sparsi nei sei continenti. I suoi scatti memorabili documentano conflitti, culture che rischiano di sparire, tradizioni millenarie e contraddizioni contemporanee, senza tuttavia tralasciare quell’elemento umano che ha reso il celebre ritratto della ragazza afghana un’immagine di grande potenza espressiva.

McCurry è stato insignito di alcuni dei riconoscimenti più prestigiosi, tra cui la Robert Capa Gold Medal e il National Press Photographers Award, e può vantare il primato di aver vinto per ben quattro volte il World Press Photo Contest. Di recente la Royal Photographic Society di Londra lo ha insignito della Centenary Medal for Lifetime Achievement. Nel 2019 Steve McCurry è stato inserito nella International Photography Hall of Fame.

Con Mondadori Electa ha pubblicato Una vita per immagini, nominato miglior libro di fotografia dell’anno dal Times, Il mondo nei miei occhi e Bambini del mondo.

Ennesimo pedone investito mentre attraversa: è grave in ospedale

Ancora un investimento di un pedone sulle vie delle città del Piemonte. Questa volta è accaduto a Biella. La Polizia Locale  ha effettuato i rilievi relativamente all’incidente che ha visto coinvolto un uomo, investito mentre attraversava via Torino, nei pressi di piazza Adua. Il ferito ha riportato seri trami ed è stato portato in ospedale.

 

Chef Scardina debutta a “La Pista”

Ha riaperto La Pista, il ristorante sul tetto del Lingotto a Torino.

Lo chef Fabrizio Tesse ha concluso la sua consulenza il 31 dicembre per proseguire alcuni personali progetti. Il Gruppo Gerla ringrazia chef Tesse per il percorso gastronomico fatto insieme e dà il benvenuto ad Alessandro Scardina.

Giovane e deciso, lo chef Alessandro Scardina, in arrivo da Villa La Bollina a Serravalle Scrivia, vanta un percorso professionale internazionale di oltre 15 anni tra Inghilterra, Australia, Grecia, Spagna e Scandinavia. Ed è proprio dalla sua esperienza nei ristoranti più blasonati di tutto il mondo che arrivano i sapori che si ritrovano nella cucina di Scardina, una cucina che abbraccia la tradizione ma che spinge sull’acceleratore dell’innovazione, una cucina mai monotona o ripetitiva, che osa e azzarda, stupisce e sperimenta.

Tocchi fusion ed esotici, influenze giapponesi e peruviane, vanno ad amalgamarsi con preparazioni classiche e materie prime di qualità, rigorosamente stagionali, per una varietà di suggestioni capace di declinare in chiave contemporanea anche la tradizione più pura.

La proposta culinaria pensata da chef Alessandro Scardina per il ristorante La Pista, gestito da Gerla 1927, prevede tre menù che ben si adattano a tutti i tipi di esigenze e palati. Il primo è Trust, il menù più coraggioso e stravagante, molto estero ed estroso, contemporaneo e personale, come un “atto di fiducia” verso lo chef, sicuro di riuscire a conquistare il commensale con i suoi accostamenti ricercati e inediti. Alcuni esempi? Granchio e rafano, manzo e ricci, merluzzo e mais, banane e bacon… Il secondo menù è Botanic World, cinque portate completamente vegetariane caratterizzate da preparazioni attente e abbinamenti vegetali inaspettati, come kale e mango acerbo, patata e cocco, primo fiore e Kombucha. Il terzo, immancabile, è Radici, Gli Essenziali, un menù che celebra la tradizione e la cucina piemontese con qualche variazione di prodotto, come il vitello tonnato fatto con il sotto filetto alla brace invece del girello, per un sapore più intenso e gustoso. Immancabili e molto amati dallo chef gli Agnolotti del Plin, rigorosamente con pasta solo tuorli e ripieno ai tre arrosti: coniglio, manzo e maiale.

Ad accompagnare Alessandro Scardina nella sua nuova avventura sul tetto del Lingotto una brigata salda e coesa, all’interno della quale spiccano il sous chef Daniele Lo Grasso, Davide Sterrantino, maître e sommelier, Mattia Dagnelli vice maître di sala e Evi Polliotto, pastry chef.

La Pista – Via Nizza 262, Torino – Tel. 011.19173073

www.ristorantelapista.com