ilTorinese

Derubato del portafoglio: i parenti inseguono il ladro e lo prendono a botte

Un uomo di origine peruviana era in un locale di Novara insieme ai suoi  famigliari, e si è accorto dello scippo del portafogli quando è andato alla cassa per pagare il conto. Grazie alle telecamere di videosorveglianza, una volta individuato il responsabile, la vittima e alcuni famigliari sono usciti,  hanno visto il ladro salire su una macchina e l’hanno fermato, inveendo e iniziando ad aggredirlo. Sono giunti sul posto gli agenti della squadra mobile che si sono trovati nel bel mezzo  di una lite tra la famiglia della vittima e il “furfante”. Il presunto ladro,  un cittadino marocchino, è stato arrestato come possibile responsabile del reato di rapina impropria. Aveva un bancomat della vittima nascosto sotto la maglietta.
NOTIZIE DAL PIEMONTE

Frosinone-Torino 0-0: un buon punto

15esima giornata serie A

È un buon punto quello conquistato dal Toro di Juric sul difficile campo del Frosinone, ottimamente allenato dal mister Di Francesco.
La classifica è corta:otto squadre nello spazio di cinque punti.I granata sono undicesimi a 5 punti dalla zona Champions League ed a 4 dall’Europa Conference League.
Mancano quattro gare alla fine del girone d’andata:ora il Toro ospiterà, consecutivamente,Empoli ed Udinese,in casa,poi trasferta a Firenze contro i Viola di Italiano e chiuderà,sempre in casa contro il Napoli dell’ex Mazzarri.
Con 8/10 punti in queste quattro partite il Toro farà il salto di qualità che gli consentirà di qualificarsi in Europa ed affrontare il girone di ritorno con più consapevolezza nei propri mezzi,anche con un occhio di riguardo verso il mercato di gennaio che dovrà portare uno o due giocatori utili alla causa granata e cercando di vendere quei calciatori non più utili al progetto torinista.

Enzo Grassano

Incontro in Regione sul futuro degli stabilimenti piemontesi ex Ilva

Un’azione coordinata con Puglia e Liguria per far sentire la voce delle Regioni in difesa degli stabilimenti produttivi dell’Ex Ilva. E’ la proposta del presidente della Regione Alberto Cirio che questa mattina, al Grattacielo Piemonte, insieme all’assessore al Lavoro Elena Chiorino e i colleghi all’agricoltura Marco Protopapa e alla cultura Vittoria Poggio, ha incontrato amministratori e organizzazioni sindacali sul futuro degli stabilimenti piemontesi dell’Ex Ilva a Novi Ligure, Racconigi e Gattinara.
«Sono in contatto con i colleghi presidenti di Puglia e Liguria per avviare da subito un’azione coordinata delle Regioni che ospitano stabilimenti del gruppo e operare in accordo con il governo per garantire un futuro a questo asset che è strategico a livello nazionale e per il Piemonte dove coinvolge circa 3 mila lavoratori, considerando anche l’indotto» spiega il presidente del Piemonte Alberto Cirio, annunciando che la Regione Piemonte parteciperà all’incontro convocato con i sindacati a Palazzo Chigi a Roma, il prossimo 20 dicembre.
Durante l’incontro, gli amministratori locali e le organizzazioni sindacali hanno posto l’attenzione sulla sicurezza degli stabilimenti per i quali la Regione auspica la massima vigilanza da parte degli organismi preposti.
«La situazione è complessa e siamo perfettamente consapevoli del dramma che i lavoratori stanno vivendo. Le misure che si possono attivare a supporto ci sono e sono pronte, ma serve che venga definita la strategia di rilancio industriale, oggi di difficile individuazione essendo la situazione “in itinere” su Taranto. Da parte del Governo le interlocuzioni sono fitte e costanti e il Ministro Urso in sede di audizione ha evidenziato la convinzione del Governo di quanto la siderurgia sia una leva strategica della Nazione da rilanciare» ha evidenziato l’assessore al Lavoro Elena Chiorino.
«La Regione è al fianco dei lavoratori per garantire un futuro agli stabilimenti piemontesi dell’Ex Ilva: è impensabile lasciare alla consunzione un asset strategico per il futuro del Paese che garantisce lavoro a migliaia di famiglie sul nostro territorio» hanno concluso il presidente Cirio, l’assessore Chiorino e i colleghi Poggio e Protopapa.

La Pandorata dell’Immacolata apre la stagione invernale a Cesana

CESANA TORINESE Neanche la bufera che si è abbattuta sabato sulla Pandorata ha fermato la voglia di iniziare alla grande la stagione invernale a Cesana.

Sabato 9 dicembre infatti, al momento delle premiazioni del concorso fotografico indetto dalla Pro Loco “Per Cesana”, su Cesana si è abbattuta una tormenta di pioggia e neve che ha reso la cerimonia finale qualcosa di epico. Ma nonostante il clima,piazza Vittorio Amedeo era gremita per la Pandorata proposta dalla Pro Loco “Per Cesana” e dal Gruppo Alpini di Cesana ed animata dalla musica riscaldante di Tato Dj. Grandi i numeri dei partecipanti al concorso fotografico prenatalizio proposto anche quest’anno dalla Pro Loco. Quest’anno il tema era “Rosso di sera” ed una sessantina sono stati partecipanti. Grandi i numeri delle votazioni on line su facebook che hanno raggiunto oltre un migliaio di like. Soddisfatta la presidente della Pro Loo Doriana Casse: “Siamo veramente molto soddisfatti del successo dell’iniziativa del concorso fotografico e della Pandorata. I partecipanti al concorso sono cresciuti alla grande dopo il già confortante successo dello scorso anno. Siamo arrivati a 60 partecipanti con una qualità di foto in lizza molto alta. E anche le votazioni on line sono andate alla grande con la vincitrice Tamara che ha conquistato 254 like e con centinaia di persone che si sono collegate alla nostra pagina per vedere e votare le foto in concorso. La Pandorata con l’ormai collaudata formula di stretta collaborazione con il Gruppo Alpini è andata alla grande e neanche il maltempo ci ha fermato. Un grazie quindi agli Alpini, ai partecipanti al concorso, a Tato Dj che ha animato la serata, ai giudici e ai giurati da casa. È stata una bella festa che ha dato il via ad una stagione che tutti auspichiamo alla grande per Cesana”.

Il weekend dell’Immacolata ha portato anche a Cesana Torinese le nuove luminarie natalizie, inaugurate anche in piazza Vittorio Amedeo dalla foto dei vincitori del concorso fotografico sotto la grande palla luminosa che da il benvenuto dinanzi al municipio.

Il weekend dell’Immacolata ha visto anche l’inaugurazionedell’ormai attesissimo Presepe della frazione Bousson. Anche quest’anno l’Associazione Contempora presenta il Presepe di Bousson “La via degli Antichi Mestieri di Montagna” che rimarrà visitabile sino al 31 gennaio 2024 lungo le vie di Bousson.

In occasione del weekend dell’Immacolata la “Casa delle Lapidi” di Bousson ha riaperto eccezionalmente al pubblico con la mostra temporanea “Scrivere in guerra” a cura dell’Associazione Contempora. Il museo sanuovamente aperto dal 27 dicembre al 7 gennaio 2024 con orario pomeridiano 15.30-18.30

Il Sindaco Roberto Vaglio traccia un primo bilancio di questa apertura stagionale: ”Non possiamo che essere soddisfatti. Erano anni che non si assisteva ad un inizio stagione così vivo. Per l’intero weekend dell’Immacolata abbiamo avuto il pienone ovunque ed un boom di presenze anche sulle piste. Le iniziative in paese sono state molto partecipate e miglior inizio non potevamo chiedere. Un grazie quindi va a tutti coloro che hanno lavorato per dare il miglior benvenuto possibile ai nostri turisti che attendiamo sempre così numerosi anche nelle prossime settimane”.

Pacco sospetto in Metro con scritta contro Israele, dopo i controlli servizio ripristinato

/

Gtt comunicava questa mattina intorno alle 8,30: “Metropolitana in servizio nella tratta Fermi – Porta Nuova – Fermi.
Per motivi di ordine pubblico. Sulla tratta Marconi – Bengasi – Marconi servizio con autobus sostitutivi”. La motivazione era  legata a un pacco sospetto trovato in metropolitana con una scritta “Israele assassini”. Traffico bloccato tra corso Dante e via Petitti. Non si è potuto circolare in piazza De Amicis, circolazione in tilt nella zona. Dopo i controlli l’allarme si è rivelato fortunatamente infondato e il servizio è ripreso regolarmente.

Montagna, Uncem e il “modello Piemonte”

GIORNATA MONTAGNA, UNCEM IMPEGNO NAZIONALE DELLA REGIONE PIEMONTE NELLE POLITICHE PER LA MONTAGNA

L’impegno della Regione Piemonte nelle Politiche per le aree montane è un esempio nazionale. Pensiamo all’uso del fondo montagna per sostenere le Green Communities, dodici candidature di venti Unioni montane di Comuni sul recente bando piemontese. E alle scelte per le botteghe dei servizi e le cooperative di comunità, le associazioni fondiarie come le opportunità per chi vive e vuole vivere nei territori montani. Lavoriamo per rafforzare le Unioni montane, avendo a disposizione cifre molto rilevanti, anche grazie al fondo sull’idropotabile che ogni anno torna ai territori, per quasi 20 milioni di euro, ai quali si sommano, in questo 2023, 13 milioni di fondo regionale montagna, e 25 milioni di euro di fondo nazionale montagna, vi sono prospettive interessanti. Questa centralità la ribadiamo alla vigilia della Giornata internazionale della Montagna, 11 dicembre, e lo diremo con il Vicepresidente Carosso il 18 dicembre, in occasione dell’anniversario della Carta di Chivasso. Rilanciamo percorsi sussidiari di impegno per le Alpi e per gli Appennini che di certo vedono il Piemonte protagonista, come evidenziato anche ieri a Oropa”.

Lo affermano Roberto Colombero, Presidente Uncem Piemonte, e Marco Bussone, Presidente nazionale Uncem.

Dimore, alberi ed animali nelle acquaforti di Xavier de Maistre

Ostinato rigore” alla galleria Fogliato, sino al 13 gennaio 2024

Non è di certo tra quelli che “gettino la spugna”, Xavier de Maistre, per dirla con un’espressione con cui il critico Paolo Levi, presentando l’opera dell’artista, la raffinatezza delle sue incisioni, scriveva della scelta di molti suoi colleghi a rinunciare, alla fine degli anni Sessanta del secolo scorso, ad un giusto proseguimento, causa “il tracollo del mercato, causato in parte dall’inflazione produttiva collegata ai nuovi processi di riproduzione fotografica”. C’era, è vero, anche la diseducazione del pubblico ad apprezzare la grandezza dell’incisione tradizionale, c’era la scelta di quegli stessi artisti a indirizzare il proprio lavoro verso l’olio, la tecnica mista o l’acquerello. Si andava perdendo una tradizione, si andava verso la rinuncia alla ricerca e all’amore verso una forma artistica che aveva visto nei secoli i nomi di Dürer e Piranesi, di Delacroix e Daumier, di Bonnard e Picasso.

Xavier de Maistre ha continuato a seguire negli anni il proprio “ostinato rigore” – questo il titolo della mostra che lo vede ospite negli spazi della galleria Fogliato (via Mazzini 9, tel. 011 887733) sino al 13 gennaio 2024 -, una cinquantina di acqueforti, un rigoroso bianco e nero alleggerito da spruzzate di colore in alcune parti (la penna di una ghiandaia, un’acciuga fluttuante nell’acqua, una farfalla e uno stemma), un variopinto panorama di dimore (per tutte, l’eccezionalità del castello francese di Puiseux e di quello di Sayn, in Germania), alberi ed animali (la ferocia del lupo, i camosci tra i fiocchi di neve, quel capolavoro che è l’istrice, nei suoi chiaroscuri, nella punteggiatura ricamata degli aculei, di questo ventaglio filiforme che si stacca dalla piccola massa del corpo per richiamare maggiormente l’attenzione di chi guarda, sbalordito), uccelli in primo luogo, la beccaccia e il beccaccino, la civetta dallo sguardo acutissimo, l’upupa con il suo becco fuoriuscente dal cerchio che la delimita, il lungo filamento piumato della pavoncella e la cinciarella, le pernici bianche e il martin pescatore con la sua preda chiusa nel becco, la lotta dell’astore e del fagiano. Alberi, anche dicevamo: i tratti della vecchia quercia, la distesa quasi parcellizzata del bosco, il cedro posato sulla collina torinese o la neve adagiata sulla magnolia, la magia degli intrecci – il sovrapporsi di rami piccoli e grandi, un altro ricamo in bianco e nero – dei nidi ospitati.

Tirature che ondeggiano tra i trenta e i cinquanta esemplari, opere più o meno recenti, la narrazione del tempo impiegato, la forzata fatica e la ferma pazienza che è maestra di ogni incisione, il ricordo degli insegnamenti accademici di Mario Calandri e Francesco Franco, la scelta di un eremitaggio che de Maistre coltiva nella casa dei suoi avi, quell’abbraccio di colonnato che porta al suo studio, un ordine e un caos allo stesso tempo, un ordine di materiali e di strumenti e un caos di idee, di progetti, di prove, di sguardi posati sulla campagna che circonda la villa di Borgo Cornalese, fitta di memorie, dove ancora ti pare di incrociare la prigionia, gli arresti domiciliari del suo omonimo da cui nacque i 42 capitoli del “Voyage autour de ma chambre” o gli scritti post-rivoluzionari di Joseph, da cui l’artista discende, filosofo e politico, giurista e ambasciatore di Vittorio Emanuele I a San Pietroburgo ad inizio Ottocento. È un mondo virtuosistico, poetico, estremamente suggestivo, antico quello dell’artista, ma attuale, vivo e vivace, sognato e realissimo, personale e dedito all’appassionato che sappia comprendere appieno la grazia che nasce da quei fogli. Un mondo di costruzioni eleganti e di omaggi alla natura, un habitat di razionalità dettata dalle morsure dell’acido nitrico che danno vita agli “effetti cromatici e volumetrici”. Scriveva ancora Levi: “De Maistre sembra voglia soprattutto raffigurare l’anello che non tiene, ovvero l’inafferrabile leggerezza dell’indicibile, dove i segni innumerevoli applicati alla lastra si coniugano come un alfabeto misteriosamente esplicito nel loro insieme, ma impossibile da tradurre in significati correnti”.

La mostra “L’acquaforte: OSTINATO RIGORE” è visitabile dal martedì al sabato (orario 10,30 – 12,30 / 16 – 19) con apertura anche nelle domeniche 17 e 24 dicembre.

Elio Rabbione

Nelle immagini, alcune delle opere di Xavier de Maistre: “Capriolo”, acquaforte, fto carta 220×320 mm; “Cedro sulla collina di Torino”, acquaforte, fto carta 380×380 mm; “Ritratto di civetta”, acquaforte, fto carta 265×265 mm; “Villa Rossi”, Venaria”, acquaforte, fto 690×490 mm.

Croce Verde in festa a Bagnolo Piemonte

Si è tenuta ieri a Bagnolo Piemonte  la Festa annuale della Croce Verde, ritrovo annuale di tutti i volontari. Si è svolta anche la benedizione del nuovo mezzo di soccorso. (foto Facebook)

Banca di Caraglio apre a Chieri

Lunedì 11 dicembre Chieri vedrà l’inaugurazione della 32ª filiale della Banca di Caraglio, un evento che segna una significativa espansione della presenza della banca nell’area. Posizionata strategicamente nel cuore della città, in piazza Dante 10, a pochi passi dal municipio e di fronte a un ampio parcheggio, questa nuova sede si presenta come un punto di riferimento per i residenti e le attività locali.