“COSA ASPETTA CIRIO A EMANARE IL DECRETO DI TRASFERIMENTO?”
«L’AOU Città della Salute “resta titolare di ogni bene o rapporto, nonché attività sanitaria, tecnica o amministrativa” afferente al presidio ospedaliero Regina Margherita. Così si legge in una lettera della Direzione Generale. Che conferma come l’Ospedale Infantile Regina Margherita sia azienda autonoma solo e soltanto sulla carta. Tutto il resto rimane “integralmente” in capo a Città della Salute (stipendi compresi) “sino al trasferimento mediante Decreto del Presidente della Regione”. Presenterò un’Interrogazione per sapere quando il Presidente Cirio intende adottare il Decreto, essendo trascorso più di un mese dall’istituzione della nuova azienda. Inoltre, chiederemo che ci venga fornita copia del programma relativo al trasferimento delle attività. Insomma, se il Regima Margherita fosse un film, si intitolerebbe “Credevamo fosse autonoma, invece era un calesse”. Guidato e pagato sempre da Città della Salute».
Daniele Valle
Vicepresidente del Consiglio Regionale
Il Museo Nazionale del Cinema e il Lovers film Festival hanno appreso con sgomento la scomparsa dell’attrice Sandra Milo, che nel 2023 aveva compiuto novanta anni.
L’attrice, nel 2021, era stata madrina del Lovers Film Festival diretto da Vladimir Luxuria.
“Una notizia drammatica che mi ha colto di sorpresa – ha affermato Vladimir Luxuria – Sandra Milo è stata una delle persone più buone che io abbia conosciuto nel mondo dello spettacolo. Sempre a disposizione e sempre energica. Non si tratta soltanto della perdita di una grande attrice, ma anche di un punto di riferimento per il cinema mondiale. Non è per me soltanto la perdita della madrina 2021 del festival che dirigo, ma soprattutto la perdita di un’amica dolce come la sua voce”.
“Sandra Milo è stata per generazioni di italiani un’icona di talento e di bellezza, inesauribile nella sua ironia e nel suo entusiasmo per la vita “ ricordano Enzo Ghigo e Domenico De Gaetano,rispettivamente presidente e direttore del Museo nazionale del cinema. Averla avuta come madrina del Lovers Film Festival è stato un onore e un piacere. Il suo spirito frizzante e irrefrenabile è riuscito a coinvolgere tutti. Ci mancherà quell’intelligente leggerezza che solo lei aveva”.
Sandra Milo è stata una paladina dei diritti civili, combattendo la violenza contro le donne, lottando contro l’omofobia, la discriminazione e i figli avuti al di fuori del matrimonio. Le battaglie più ardenti le ha combattute per i suoi figli, per Debora, nata dal legame con il produttore greco Moris Ergas quando non aveva ancora ottenuto l’annullamento dal primo marito, che sul certificato di nascita risultò di ‘madre ch3 non vuole essere nominata”. Dopo la fine del matrimonio con il produttore, non si è fermata davanti a nulla, neanche ai 44 processi per riavere la figlia Debora. Quindi i due altri figli, Ciro, 56 anni, e Azzurra, 54, nati dal terzo marito Ottavio de Lollis.
Mara Martellotta
Giachino: Askatasuna un Bene Comune?
La questione liste d’attesa in Sanità entra nel Bilancio con 25 milioni
Come verranno utilizzati i 25 milioni messi a Bilancio per combattere le liste d’attesa in ambito sanitario: questo uno dei punti del dibattito, aperto in prima Commissione in Consiglio regionale presieduta da Carlo Riva Vercellotti. Diego Sarno (Pd) ha chiesto all’assessore Andrea Tronzano le modalità di spesa della cifra, annunciata ai commissari, nell’aprire la discussione generale sul Bilancio di previsione 24-26.
Per questo motivo, s’è concordato, sarà convocata una Commissione sanità, al fine di illustrare nel dettaglio le azioni che la Giunta intende intraprendere in tema liste d’attesa. In generale, l’assessore ha spiegato che tra le priorità della manovra “abbiamo le borse di studio, che vogliamo coprire al 100 per cento, quindi ci sarà l’integrazione. Poi, appunto, 25 milioni sulle liste d’attesa, senza dimenticare il leasing del nuovo palazzo della Regione, che diventerà mutuo, ma che per il 2024 ammonta a 7,2 milioni”.
Come termine ultimo per l’approvazione del Bilancio, è stato dato quello della fine di marzo, “perché poi ci saranno le elezioni e l’attività del Consiglio sarà sospesa”, ha ricordato Tronzano, che comunque è in attesa dell’accordo con il Governo per i fondi Fsc, “che potrebbero essere di 20-25 milioni. Prima di tale accordo è difficile presentare il maxiemendamento finale”.
Sul testo, già oggi ci sono 52 emendamenti, tutti presentati dal Pd, che insistono sull’articolo 2, “motivo per cui per ora è inutile iniziare a votare l’articolato”, ha considerato il presidente Riva Vercellotti. Del resto, gli interventi di opposizione, con Giorgio Bertola (Ev), Francesca Frediani (Up), Silvana Accossato (Luv) hanno sottolineato come sia opportuno attendere il maxiemendamento per avere una visione complessiva del provvedimento. Tronzano non ha potuto dare tempi certi in tal senso, “in attesa appunto che si perfezioni l’accordo con il governo”.
Intanto sono stati definiti i relatori del Bilancio in Aula, con Alessandra Biletta (Fi) per la maggioranza, Frediani e Raffaele Gallo (Pd) per l’opposizione.
Fiamme nello scontro tra due camion, un ferito
Nottetempo, a Settimo, tra sabato e domenica avevano teso un nastro di stoffa servendosi di due lampioni, in via Leinì all’uscita del sottopassaggio. In mezzo alla strada avevano anche piazzato una fioriera, con grave rischio per i veicoli di passaggio. Da un balcone erano stati ripresi con un telefonino da un abitante della zona. È bastato poco ai carabinieri per identificare i responsabili: otto ragazzi tutti minorenni della zona, individuati dalle telecamere. Saranno probabilmente denunciati.
LA SINISTRA ISTITUZIONALIZZA GLI ANTAGONISTI
Il Comune di Torino, di fatto, istituzionalizza e legittima Askatasuna e gli antagonisti e lo fa,
nientemeno, applicando il Regolamento dei beni comuni, approvato nel 2019 dalla maggioranza
pentastellata di Chiara Appendino. Insomma, da oggi il sodalizio valoriale, politico e logistico tra
l’amministrazione Lo Russo e gli antagonisti di Askatusuna, gli stessi che la Cassazione ha definito
“mossi da propositi di lotta armata attraverso la preordinata provocazione di contrasti con le forze
dell’ordine’, esce dalla clandestinità e si suggella alla luce del sole.
Il Pd, Lo Russo e la sua maggioranza compiono una netta scelta di campo ponendosi dalla parte
dell’illegalità e della violenza”. Ad affermarlo Paola Ambrogio, Senatore di Fratelli d’Italia.
“Il nuovo centro – continua Roberto Ravello, dirigente regionale di Fratelli d’Italia – avrà, tra gli altri,
il ruolo di ‘presidio antifascista, con attività ispirate ai principi della non violenza’: saranno forse
quelli degli assalti alle Forze dell’Ordine e al cantiere Tav, quelli delle molotov e della ‘lotta armata’
che ora fungeranno da avamposti di educazione civica? Purtroppo non è una favola, è semplicemente
una nuova pagina politica, forse la più buia, in cui si afferma l’indicibile e si raggiunge un livello a
cui nessuno aveva mai avuto il coraggio di arrivare prima”.
30 gennaio 2024 – Raffaele Zich, pattinatore artistico dell’Ice Club Torino, ha terminato i due segmenti di gara a YOG 2024 – Winter Youth Olympic Games ai quali ha preso parte nella squadra del Coni, conquistando un ottimo 6° posto con il punteggio di 189.84.
I Giochi olimpici giovanili si stanno svolgendo in Corea a Gangwon, comprendono tutte le specialità invernali e vedono gareggiare i giovani talenti internazionali.
L’atleta azzurro ha presentato due splendidi programmi, molto apprezzati dalla giuria e dal pubblico. Sul ghiaccio coreano ha presentato un corto sulla musica “Autumn Moon” di Eclipse nel quale ha interpretato una statua, mentre nel lungo ha pattinato su un medley dal “Silenzio degli Innocenti”.
Nel corto l’atleta azzurro ha eseguito un bellissimo triplo axel, mentre nel lungo ha presentato due tripli axel, la combinazione triplo flip- triplo toe loop e due tripli lutz di ottima esecuzione.
Il pattinatore torinese è allenato da Edoardo De Bernardis con Renata Lazzaroni.
Raffaele Zich è Ambassador delle Universiadi 2025.
Atleta cresciuto fin da piccolo al PalaTazzoli di Torino nelle file dell’Ice Club Torino, Zich è stato vincitore del titolo italiano junior, della medaglia d’argento agli Europei giovanili e del bronzo a una tappa junior di Grand Prix.
“Raffaele ha affrontato questa importante competizione internazionale con la grinta e il carattere che l’hanno sempre contraddistinto e ha ottenuto un ottimo 6° posto, dimostrando di saper gestire la tensione di una gara olimpica. Siamo soddisfatti, certo il podio era vicino… Raffaele ha avuto un inizio di stagione difficile a causa di due infortuni che lo hanno bloccato per molte settimane. Con determinazione ha recuperato velocemente. Adesso ci concentriamo sul futuro” ha commentato il suo allenatore e coreografo Edoardo De Bernardis “Tra poche settimane Zich partirà per i Campionati Mondiali Junior a Taipei”.
Il noto violoncellista torinese Enrico Dindo, è protagonista del concerto dell’Orchestra Sinfonica Nazionale della RAI in programma giovedì primo febbraio, alle ore 20:30, all’Auditorium RAI “Arturo Toscanini” di Torino, anche in live streaming su raicultura.it., in replica venerdì 2 febbraio, alle ore 20:00, su Rai Radio 3. Vincitore del Premio Rostropovič di Parigi nel 1997, Dindo è ospite regolare di orchestre internazionali e festival prestigiosi al fianco di direttori del calibro di Riccardo Chailly, Myung-Whun Chung e Riccardo Muti. Sul podio salirà il direttore lettone Andris Poga, che proporrà due prime esecuzioni RAI a Torino, “D’un matin du printemps et d’un soir triste” di Lili Boulanger.
Scritti entrambi tra il 1917 e il 1918, i due brani sono fortemente evocativi e in netto contrasto tra loro, rappresentando diversi stati d’animo della compositrice francese. Il primo richiama sentimenti di speranza e ottimismo, il secondo di angoscia e dolore. La compositrice morì pochi mesi dopo averli scritti a soli 24 anni. In chiusura, Poga propone la Suite sinfonica dal balletto “L’oiseau de feu” di Stravinskij, nella seconda versione che il compositore russo riorchestrò in Svizzera nel 1919, dopo quella preparata nel 1911, immediatamente a ridosso della “prima” parigina dei Ballets Russes di Djagilev.
“L’oiseau de feu” rappresenta un’opera cardine nell’esperienza creativa di Stravinskij, che trasforma il compositore ventottenne da discepolo semisconosciuto di Rimskij-Korsakov, a grande autore internazionale. Non a caso si tratta dell’opera che segna l’inizio della collaborazione tra Stravinskij e la compagnia dei Ballets Russes di Sergej Djagilev. Quest’ultimo aveva conosciuto Stravinskij nel gennaio 1909 a Pietroburgo e, colpito dalla musica e dalla fantasia orchestrale “Feu d’artifice” aveva immediatamente pensato di aggregare il compositore al gruppo di suoi collaboratori, composti da personaggi prestigiosi come il coreografo e danzatore Michail Fokin, i pittori Leon Bakst e Alexandre Benois, in vista del trasferimento a Parigi della sua compagnia.
“L’oiseau de feu” doveva rimanere una delle partiture più popolari del compositore, tanto che ben tre furono le Suite pubblicate, con la revisione dell’autore nell’arco di oltre trent’anni. La prima vide la luce nel 1911 e consiste nell’estrapolazione di cinque momemti musicali; la seconda Suite, del 1919, la più diffusa, è basata su un’orchestrazione ritoccata e su una selezione di pagine quasi interamente differente; la terza, del 1945, si basa su dieci numeri complessivi, cinque dei quali sono quelli della Suite del 1919, scelta anche dal direttore d’orchestra Poga per il suo concerto.
Auditorium RAI, piazza Rossaro 10124 Torino
Telefono: 011 8104996
MARA MARTELLOTTA