ilTorinese

Nazionale Calcio Spettacolo a Caselle per una domenica di sport e solidarietà

Domenica 17 dicembre alle ore 17,30 allo Stadio di Caselle Torinese arriva la Nazionale Calcio Spettacolo per una partita benefica il cui incasso sarà interamente devoluto all’associazione Sollievo di Leinì. Avversaria degli ‘azzurri” sarà la Smile Team, una squadra formata da genitori, autorità locali e sostenitori dell’Associazione stessa. Saranno presenti volti noti della musica, della Tv, dello Sport e dello Spettacolo capitanati da VINCENZO TORELLI autore e compositore di sigle Tv Mediaset e films per bambini. Tra gli artisti sicuramente presenti MARCO CARENA (Festival di Sanremo, Maurizio Costanzo Show è tanto altro), il cantante FRIO che ha partecipato a Deejay On Stage, al Festival di San Marino ed ha aperto i concerti di artisti come Junior Cally, Boro Boro, e dei The Kolors, il rapper LOLLO PUSH, il giovanissimo cantante HOSHI già vincitore di festival nazionali, CLAUDIO STERPONE interprete di molti film e GINO STRIPPOLI giornalista e scrittore nonché condirettore editoriale di Toronews. E’ prevista, ma non ancora confermata, la presenza, tra gli altri, di ex calciatori granata e FRANCESCA BERGESIO, l’attuale Miss Italia.

Leinì, il Consiglio Comunale dei Ragazzi e delle Ragazze

 “Daremo risposte a giovani e adulti”

Lorenzo Serlenga, classe IIG della scuola media Casalegno, investito ufficialmente nel suo ruolo di sindaco dei ragazzi. Tommaso Bua Vice Sindaco, Alice Specchio eletta Presidente del Consiglio. Il Vice Sindaco Bruno: “Siete il nostro orgoglio”

 

Leini, 13 dicembre 2023 – “Cercheremo di dare risposte alle necessità e alle richieste dei giovani, ma non solo”: è questo l’impegno di Lorenzo Serlenga, eletto sindaco dei ragazzi e delle ragazze, della sua Giunta e di tutto il Consiglio Comunale dei Ragazzi e delle Ragazze, insediatosi alla presenza del Vice Sindaco di Leini, Cristina Bruno.

Tra le attività che la nuova Giunta, insieme a tutto il Consiglio, si propone di portare avanti c’è la riqualificazione delle panchine con l’installazione di prese per la ricarica dei dispositivi elettronici, il miglioramento dei parchi pubblici, la creazione di percorsi sportivi, il posizionamento di cartelli per l’educazione ambientale in luoghi pubblici, la realizzazione di attività contro il bullismo.

“Il CCRR è un organo istituzionale di riferimento per il Consiglio Comunale – ha detto il Vice Sindaco Cristina Bruno, introducendo la cerimonia – ringrazio le famiglie e le scuole per la collaborazione e la disponibilità: voi siete la dimostrazione che stanno germogliando i semini che tutti noi, istituzioni, famiglie e scuola abbiamo gettato. Siete il nostro orgoglio perché voi siete il futuro, un futuro che ha desiderio di occuparsi del nostro territorio e delle persone che lo abitano”.

Nel suo intervento di saluto, il sindaco dei Ragazzi e delle Ragazze ha ringraziato il Sindaco e l’Amministrazione Comunale, gli insegnanti, la sua famiglia, i compagni di scuola che l’hanno votato.

Dopo l’approvazione delle linee guida di mandato, il Consiglio Comunale dei Ragazzi e delle Ragazze ha provveduto all’elezione del Presidente del Consiglio: Alice Specchio, classe 1°F della Media Casalegno.

Ecco la composizione del Consiglio Comunale dei Ragazzi e delle Ragazze:

GERARDO ANDREA                                  Classe 5^             Frazione Tedeschi

TORELLA GIULIA                                      Classe 5^ B         Anna Frank

PALERMO ADELE                                      Classe 5^ C         Anna Frank

MONTEROSSO ALESSIA                          Classe 5^ D         Anna Frank

ORIGLIA LATTARULO CHRISTIAN       Classe 5^ D         Anna Frank

TOMASSETTI MATTEO                            Classe 5^ F          Anna Frank

LAPICCIRELLA LORENZO                       Classe 1^ B         Carlo Casalegno

AGGIO NOELIA                                          Classe 1^ C         Carlo Casalegno

DELL’UTRI MICHELE                               Classe 1^ C         Carlo Casalegno

BALUT ALESSIA                                        Classe 1^ D         Carlo Casalegno

DI TURI ELEANOR                                     Classe 1^ E          Carlo Casalegno

SPECCHIO ALICE                                       Classe 1^ F          Carlo Casalegno

BERTINO EDOARDO                                 Classe 1^ G         Carlo Casalegno

BUA TOMMASO                                         Classe 2^ C         Carlo Casalegno

CAPASSO MARCO                                     Classe 2^ D         Carlo Casalegno

SERLENGA LORENZO                              Classe 2^G          Carlo Casalegno

La Sindaca Marchese ha nominato Tommaso Bua Vice Sindaco e Assessore allo Sport, Matteo Tomassetti Assessore alla Cultura, Eleanor Di Turi Assessore alla Solidarietà Sociale, Marco Capasso Assessore all’Ambiente, Giulia Torella Assessore alla Tecnologia e all’Arredo Urbano.

Il Circolo del Design di Torino presenta due nuove ricerche

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Il Circolo del Design di Torino presenta due nuove ricerche dell’Osservatorio MIRA: una fotografia aggiornata sull’economia del design in Piemonte e sull’offerta formativa in design nella regione. 

 

La ricerca “Studiare Design in Piemonte” indaga l’offerta formativa in design della regione, e “L’economia del Core Design in Piemonte” delinea l’ecosistema, le competenze e il valore occupazionale ed economico del settore. Con oltre mezzo miliardo di euro di fatturato e quasi seimila addetti nelle imprese che offrono servizi di design, il Piemonte è ai vertici nel panorama nazionale.

 

Torino, dicembre 2023

 

Il Circolo del Design presenta due nuove ricerche di MIRA, l’Osservatorio regionale dedicato al design, e delinea una nuova fotografia del settore nel Piemonte. Lo studio ha coinvolto istituzioni, centri di ricerca, imprese e professionisti, indagando il tema con due approfondimenti complementari:  “Studiare Design in Piemonte” e “L’economia del Core Design in Piemonte”.

 

MIRA è un progetto del Circolo del Design sostenuto dalla Camera di commercio di Torino e da Unioncamere Piemonte, con la partnership di Città di Torino e frutto del lavoro congiunto con le principali istituzioni ed enti di ricerca del territorio piemontese. Gli studi sono condotti grazie al lavoro di un team scientifico, di cui fanno parte l’Università degli Studi di Torino, con il Dipartimento di Economia e Statistica “Cognetti De Martiis”, il Politecnico di Torino, con il Dipartimento di Architettura e Design e la Fondazione Santagata per l’Economia della Cultura. Coadiuvato dal Circolo del Design, il team di lavoro si confronta con le istituzioni, le aziende e i decisori a fini strategici e arricchisce e amplifica i percorsi di ricerca tramite la relazione con altri enti attivi sul territorio e parte dell’Osservatorio, quali IRES Piemonte, il Centro Studi della Camera di commercio di Torino, il Centro Studi di Unioncamere Piemonte e IRCrES.

 

Con “Studiare Design in Piemonte” per la prima volta viene indagata l’offerta formativa in design della regione nel suo complesso, dalla scuola secondaria di secondo livello ai percorsi di dottorato, per una popolazione studentesca pari a circa 9.500 persone. Attraverso dati statistici, questionari, attività di design partecipativo e interviste a direttori e responsabili di Politecnico di Torino, IED Torino, IAAD e Accademia Albertina di Belle Arti di Torino, la ricerca ne ha disegnato la fisionomia, la portata e le dimensioni di eccellenza. I dati rilevano un buon posizionamento per il Piemonteal 4° posto in Italia per presenza di istituti terziari che hanno attivato corsi in discipline del design nell’anno accademico 2021-2022 e al 3° posto in Italia per studenti iscritti al primo anno di corsi di istituti terziari in discipline del design nell’anno accademico 2021-2022, con 1.223 iscritti. Dalla ricerca emerge che Torino risulta attrattiva per studiare design per la qualità delle scuole di design , per l’humus culturale generato dai centri e dalle istituzioni culturali del territorio , per l’accessibilità economica degli alloggi (3° posto). I numeri globali del settore della formazione del design in Piemonte vedono 4.410 studenti totali iscritti per discipline (a.a. 2021/2022), di cui il 15% stranieri (dato in forte crescita), 1.000 laureati nel 2022 e 968 docenti totali impiegati negli istituti di formazione terziaria. L’offerta didattica è articolata, aggiornata e distintiva di alcune caratteristiche culturali e imprenditoriali legate al territorio. La maggioranza degli iscritti si conferma negli ambiti del Communication Design e Product Design, a cui fanno seguito il Transportation e Fashion Design.

 

“L’economia del Core Design in Piemonte” analizza l’evoluzione del settore del design nella regione, dalla storia locale e l’ascesa di una professione dedicata al design, fino a delineare gli elementi che definiscono il suo ecosistema, le competenze, le specializzazioni emergenti e il valore occupazionale ed economico del settore nella regione.

 

La ricerca procede per diverse categorie di imprese che erogano servizi di design (professionisti freelance, società di persone e società di capitali) , divise tra:
– Extended Core Design, Campione allargato frutto di una classificazione riconducibile ai codici ATECO che contiene, oltre a studi e professionisti freelance del design, anche i disegnatori tecnici e gran parte dei disegnatori grafici, professionisti che di fatto svolgono una professione connessa ma differente da quella dei designer;

– Super Core Design, definizione quali-quantitativa del settore che esclude disegnatori tecnici e gran parte dei disegnatori grafici.
La capacità di generare innovazione tipica del design è da ricondursi nello specifico agli attori del Super Core Design, i designer.

 

La ricerca rileva in Piemonte 1.592 imprese di Super Core Design e 1.867 imprese di Extended Core Design, dato, quest’ultimo, che posiziona la provincia di Torino terza in Italia. Oltre 5.833 addetti compongono il numero di occupati nel settore Super Core Design, di cui 4.660 nella sola provincia di Torino. Per numero di occupati nel settore  Extended Core Design, l’Italia si colloca al primo posto tra i Paesi europei ela provincia di Torino è al secondo posto tra le province italiane.

All’interno del Super Core Design, il 51% delle realtà si occupa di Communication and Multimedia Design. Il 67% del settore è composto da progettisti freelance, di cui il 60% uomini e il 40% donne, con il 50% nella fascia d’età 35-50 anni. Nel 2022 sono stati rilevati 4.182 addetti (3.544 nella provincia di Torino) all’interno del Super Core Design e un fatturato di 541.757 milioni di euro (499.960 milioni all’interno della provincia di Torino).

MIRA posiziona la città di Torino come un vero e proprio design hub, capoluogo di una delle principali province per il ruolo esercitato nella formazione e per il numero,1.061, di imprese che erogano servizi e consulenze di design. La città ha anche ottenuto il riconoscimento di UNESCO Creative City of Design, a oggi l’unica in Italia.

Le imprese del Core Design dimostrano una crescente consapevolezza e competenze rispetto alla sostenibilità ambientale e sociale, allineandosi alle prospettive europee. Aspetto questo da considerarsi come vantaggio strategico rilevante.
Anche alla luce di ciò, tra le sfide per l’intero settore tracciate dalle due ricerche c’è la necessità di potenziare iniziative per integrare il design nei processi produttivi e promuoverne l’approccio ampio e innovativo.

“Studiare Design in Piemonte”

è una pubblicazione di MIRA. Numeri, persone, direzioni del design in Piemonte,

Autori
Ali Filippini – Politecnico di Torino

Cristina Marino – Politecnico di Torino
Paolo Tamborrini – Politecnico di Torino
Con la collaborazione di
Lorenza Abbate – Politecnico di Torino

Paola Borrione – Fondazione Santagata per l’Economia della Cultura

Sergio Degiacomi – Politecnico di Torino

Claudio Germak – Politecnico di Torino
Art Direction

Fionda

L’economia del Core Design in Piemonte”

è una pubblicazione di MIRA. Numeri, persone, direzioni del design in Piemonte,

A cura di
Stefania Camoletto – Università di Torino

Giovanna Segre – Università di Torino

Autori
Paola Borrione – Fondazione Santagata per l’Economia della Cultura

Stefania Camoletto – Università di Torino

Ali Filippini – Politecnico di Torino

Claudio Germak – Politecnico di Torino

Giovanna Segre – Università di Torino

Giampaolo Vitali – CNR-IRCrES
Art Direction

Fionda

 

“MIRA. Numeri, persone, direzione del design in Piemonte”
è un progetto di Circolo del Design
in partnership con: Camera di commercio di Torino, Città di Torino, Unioncamere Piemonte

con la partnership scientifica di: Dipartimento di Economia e Statistica “Cognetti de Martiis” dell’Università degli Studi di Torino, Dipartimento di Architettura e Design del Politecnico di Torino, IRES Piemonte, CNR-IRCrES

in collaborazione con: Fondazione Santagata per l’Economia della Cultura
con il sostegno di: Camera di commercio di Torino e Unioncamere Piemonte

Nucleare. Ruffino (Az): governo confuso, non prenda in giro gli italiani

 “Sul nucleare il governo continua ad avere le idee parecchio confuse, non si capisce se è favorevole o è contrario. Continua a dire una cosa e il suo opposto”. Lo dichiara Daniela Ruffino, deputata di Azione, che sul tema ha presentato un’interrogazione al Ministro dell’ambiente e della sicurezza energetica Gilberto Pichetto Fratin. “Recentemente – aggiunge – il ministro Pichetto Fratin ha ribadito l’obiettivo di triplicare la potenza rinnovabile installata in Italia, quindi ha detto di escludere la costruzione di nuove centrali nucleari e di ritenere che solo i distretti industriali o le singole aziende energivore potranno dotarsi di piccoli reattori modulari di quarta generazione. Affermazioni che lasciano senza parole: non si comprende come ci si possa dire favorevoli al nucleare da un lato e dall’altro dichiararsi contrari alla costruzione di centrali multireattore. Né si comprende, evidentemente, come il governo intenda raggiungere nei tempi previsti l’obiettivo di azzeramento di emissioni nette. Così si prendono solo in giro gli italiani. Noi sul nucleare abbiamo una posizione chiara, siamo convinti che sia la migliore tecnologia possibile: sicura, pulita, sostenibile. Il governo ci gira attorno senza chiarire. Il nostro timore è che certe scelte, o non scelte, finiscano solo con l’ostacolare la decarbonizzazione. Rischio – conclude Ruffino – che noi vogliamo assolutamente scongiurare”

Fattoria in Città, Mostra mercato di piccoli animali a Carmagnola

Ottavo appuntamento domenica 17 dicembre 2023

Dalle ore 8:00 alle ore 13:00 – Piazza Italia, CARMAGNOLA (TO)

Nuovo appuntamento della mostra-mercato che dallo scorso maggio sta accogliendo ogni mese numerosi esemplari di animali nell’area di Piazza Italia con una grande affluenza di visitatori

Domenica 17 dicembre 2023, dalle ore 8:00 alle ore 13:00 in Piazza Italia, è in programma l’ottavo appuntamento dell’anno con “Fattoria in Città”, mostra mercato di piccoli animali di Carmagnola che ha sempre registrato un grande interesse e una grande affluenza di visitatori.

Dopo l’ottimo riscontro ottenuto in occasione dell’ultima Fiera Primaverile, a maggio l’Amministrazione Comunale aveva deciso di programmare un appuntamento al mese sino a fine 2023 dell’esposizione di animali di bassa corte e di animali da compagnia ed affezione di piccola taglia.

Dalle ore 8:00 alle ore 13:00, l’area di Piazza Italia accoglierà numerosi esemplari di animali.

L’evento vede anche la partecipazione del canile di Carmagnola, l’allestimento di un’esposizione di gatti di razza Scottish e British e di un “Mercato dei produttori agricoli ed artigiani del cibo”, proposto in collaborazione con la SOMS Domenico Ferrero e il Distretto del Cibo del Chierese-Carmagnolese nell’ambito del progetto OrtoCarmagnola.

Gli espositori interessati alla partecipazione e in regola con le prescrizioni dettate dal Servizio Veterinario dell’ASLTO5, possono iscriversi entro il 7 dicembre presso l’Ufficio Agricoltura del Comune di Carmagnola, telefonando ai numeri 011/9724220 – 9724257 oppure mandando una email a agricoltura@comune.carmagnola.to.it

Due incontri per conoscere il Bivacco del Sommeiller

Bardonecchia – Un doppio appuntamento per conoscere meglio il Centro della Cultura d’Alta quota, Bivacco del Sommeiller, realizzato a 3009 metri di quota, dove sorgeva il ghiacciaio, centro dello sci estivo fino al 1985.

Il primo incontro è in programma il prossimo 15 dicembre, alle ore 21, al Palazzo delle Feste, dove Amministratori Comunali, progettisti che hanno realizzato l’innovativa struttura, cittadini, operatori commerciali e turistici, guide alpine, rappresentanti del Cai, dell’Unione Montana, si confronteranno su quale possono essere i progetti da attuare per meglio utilizzare e meglio far conoscere quello che è senza dubbio un significativo esempio di architettura alpina.

La struttura, finanziata con fondi europei Alcotra, con anticipo del capitale da parte dell’Amministrazione Comunale di Bardonecchia, è stata realizzata interamente da ditte locali con legno e materiale “a chilometro zero”. La progettazione è stata una partnership tra Consorzio Forestale Alta Valle Susa e Coutanstudio di Oulx.

L’edificio, di circa 100 metri quadrati, ospiterà due camerate per un totale di 18 posti, la zona refettorio e centro di documentazione ed il museo della storia del ghiacciaio e dello sci intitolato ad Edoardo Allemand.

Proprio per la sua struttura e per le tecniche innovative di realizzazione utilizzate il nuovo bivacco dovrà diventare ‘ un contenitore’ di attività e manifestazioni; occasione di rilancio del Colle, meta ambita di appassionati di montagna e non solo, provenienti dall’Italia e dall’estero.

Non solo, per la sua posizione, nell’area dove sorgeva il ghiacciaio, potra’ essere anche punto di partenza per studi ed approfondimenti sul tema dei cambiamenti climatici.

Da qui la necessità di organizzare un momento di confronto, nell’ottica di una partecipazione attiva, ed un secondo incontro, il 2 gennaio prossimo, sempre alle 21, in cui si presenterà un primo programma relativo ai mesi invernali, da attuare in collaborazione con le Guide ed il Cai, in attesa della grande inaugurazione e dell’avvio della piena attività estiva.

In entrambi gli appuntamenti ad introdurre e raccontare l’atmosfera del Bivacco ci sarà la proiezione del documentario realizzato da Riccardo Topazio.

 

“Momenti di trascurabile (in)felicità” con Francesco Piccolo e Pif

Teatro Concordia, corso Puccini, Venaria Reale (TO)

Giovedì 14 dicembre, ore 21

Con Francesco Piccolo e la partecipazione speciale di Pif

 

Francesco Piccolo (Premio Strega 2014) e Pif tornano insieme sul palco con “Momenti di trascurabile (in)felicità”, il testo tratto da tre libri di Piccolo (Momenti di trascurabile felicità, 2010; Momenti di trascurabile infelicità, 2015; Momenti trascurabili vol.3, 2020) che vuole essere un’occasione per far parlare i libri, con la voce inconfondibile di chi li ha scritti, in un’ora dedicata ai momenti trascurabili dell’esistenza quotidiana.

Francesco Piccolo

Francesco Piccolo (1964) è scrittore e sceneggiatore. I suoi ultimi libri sono: La separazione del maschio, Momenti di trascurabile felicità, Il desiderio di essere come tutti (Premio Strega 2014), Momenti di trascurabile infelicità, L’animale che mi porto dentro, Momenti trascurabili vol.3. Ha firmato, tra le altre, sceneggiature per Nanni Moretti (Il Caimano, Habemus Papam, Mia madre), Paolo Virzì (My name is Tanino, La prima cosa bella, Il capitale umanoElla & John – The Leisure Seeker, Notti magiche, Siccità), Francesca Archibugi (Il nome del figlioGli Sdraiati, Vivere, Il colibrì), Silvio Soldini (Agata e la tempesta, Giorni e nuvole), Daniele Luchetti (Momenti di trascurabile felicità, tratto dai suoi libri; Lacci), Marco Bellocchio (Il traditore). Ha sceneggiato le serie tv L’amica geniale e La vita bugiarda degli adulti tratte dai best seller dell’autrice Elena Ferrante. Per il teatro, nel 2019, ha scritto il Satyricon ispirato a Petronio, con la regia di Andrea De Rosa. È stato autore di molti programmi televisivi come: Vieni via con meQuello che (non) hoViva il 25 aprile e Falcone e Borsellino. Collabora con Repubblica.

Pierfrancesco Diliberto, in arte Pif

Pif è regista, sceneggiatore, attore, scrittore, autore e conduttore televisivo e radiofonico. Per il cinema inizia lavorando come assistente alla regia di Franco Zeffirelli in Un tè con Mussolini (1999) e di Marco Tullio Giordana ne I cento passi (2000). Nel 2013 debutta alla regia cinematografica dirigendo il film La mafia uccide solo d’estate, di cui è anche interprete, autore del soggetto e sceneggiatore. Con questo film, vince il David di Donatello come miglior regista esordiente e il David Giovani, il Nastro d’Argento come miglior regista esordiente e miglior soggetto, aggiudicandosi inoltre l’European Film Awards per il Miglior film commedia. Il suo secondo lungometraggio, In guerra per amore (2016), di cui è anche sceneggiatore, è stato presentato in anteprima alla Festa del Cinema di Roma e ottiene il David Giovani. Anche in questo caso firma il soggetto ed è attore protagonista.

Nel 2019 è interprete principale di Momenti di trascurabile felicità, di Daniele Luchetti. Nel 2021 esce il suo terzo film, E noi come stronzi rimanemmo a guardare, presentato come Evento Speciale alla Festa del Cinema di Roma. Oltre a curarne la regia, è autore del soggetto, della sceneggiatura e interprete non protagonista. Il pubblico televisivo lo conosce per programmi di successo come “Le Iene”, “Il Testimone”, “Caro Marziano”. Nel febbraio 2014 prende parte al Festival di Sanremo condotto da Fabio Fazio e Luciana Littizzetto, curando l’anteprima di ogni serata della kermesse. Nel 2016 annuncia il suo ritorno a “Le Iene” come conduttore al fianco di Nadia Toffa. A gennaio 2022 va in onda su Rai Tre il documentario ideato e realizzato da Pif “Caro Battiato”, dedicato al cantautore catanese. Nel 2018 pubblica il suo primo romanzo “…che Dio perdona a tutti” (Feltrinelli Editore). A maggio 2021 “Io posso. Due donne sole contro la mafia”, scritto insieme al giornalista Marco Lillo (Feltrinelli Editore). A novembre 2022 torna in libreria con il suo secondo romanzo “La disperata ricerca d’amore di un povero idiota” (Feltrinelli Editore). Nel 2022 Vince il Premio Hemingway nella sezione Testimone del nostro tempo. Dal 2014 al 2019 conduce su Radio 2 il programma “I Provinciali” con Michele Astori. Attualmente conduce su Radio Capital il programma “I Sopravvissuti” insieme a Michele Astori.

“Una Squadra per il Sorriso” colora Pediatria all’Ospedale di Chieri

Inaugurato ieri un particolare intervento di umanizzazione dei reparti ospedalieri che ha avuto come obiettivo quello di colorare il reparto di Pediatria dell’Ospedale Maggiore di Chieri. Sale di degenza, sale visita, sala giochi, i corridoi trasformati in un mondo colorato in cui ritrovare il mondo di fantasia proprio dei bambini, che il ricovero ospedaliero “sospende”. E poi album da colorare, diplomi di coraggio…

Parliamo di “Una Squadra per il Sorriso”, progetto ideato da OSPEDALI DIPINTI insieme alla Reale Mutua Fenera Chieri ’76, premiatissima squadra di volley femminile che milita nel campionato di Serie A1 e che nell’ultimo anno ha messo a segno anche la Challenge Cup 2022-23 e la WEVZA Cup 2022.

Altra eccellenza assoluta di rilevanza nazionale radicata nel territorio chierese è OSPEDALI DIPINTI, un progetto artistico fondato nel 2012 a disposizione di onlus, fondazioni e privati che vogliono donare un intervento di decorazione a reparti ospedalieri – pediatrie in primis – trasformati in vere e proprie installazioni con cui il paziente interagisce emozionalmente. Il progetto, che ha già coinvolto oltre 25 ospedali italiani, supera la dimensione estetica creando, grazie all’arte, le condizioni per una diversa fruizione dell’ambiente ospedaliero, trasformato in un mondo accogliente e sereno in cui anche l’azione dei medici viene a essere facilitata dalla maggior tranquillità dei piccoli pazienti.

Questo forte impatto sui primi e principali destinatari, i bambini, si è reso evidente da subito anche in questa occasione: «“Non sembra di stare in ospedale, ma dentro un cartoon!”: questa è la frase che mi ha detto un bambino che stava facendo la flebo, che è scivolata via con un sorriso anche da parte del papà che era al suo fianco» racconta Silvio Irilli, artista e fondatore di OSPEDALI DIPINTI.

«Ma questo è solo il lieto fine di una bellissima storia iniziata a luglio quando proposi al presidente della squadra di volley Chieri ’76 Filippo Vergnano l’idea di coinvolgerli nel progetto di OSPEDALI DIPINTI per la Pediatria dell’Ospedale Maggiore di Chieri. Non solo l’idea è stata accolta, ma Filippo Vergnano ha voluto dedicare i proventi di un torneo quadrangolare internazionale all’iniziativa, coinvolgendo così i cittadini chieresi a raccogliere i fondi per il progetto. La partecipazione è stata straordinaria, oltre ogni aspettativa con quasi 1000 persone al Palafenera, che ringrazio una per una.»

Filippo Vergnano, presidente della Reale Mutua Fenera Chieri ’76 dal canto suo dichiara «Siamo davvero molto orgogliosi di aver contribuito a questo progetto ideato da Silvio Irilli. Speriamo in questo modo di dare il nostro piccolo ma concreto aiuto all’ospedale, e di rendere più lieve la permanenza dei nostri bimbi in Pediatria.»

 

Ma la squadra per il sorriso è fatta di molti “giocatori”.
Grande, infatti, il ruolo avuto dal mediapartner, il Corriere di Chieri che con una squadra di giornalisti guidati dal direttore Mirto Bersani ha raccontato tappa dopo tappa ideazione, gestione e esito del progetto: 
«Una parola definisce questo progetto: condivisione. Siamo partiti in tre a condividere l’idea di Silvio Irilli e siamo arrivati all’apoteosi del PalaFenera, stracolmo di gente del Chierese. Dicono che la condivisione non sia nel DNA di questo territorio. Forse è vero. Però questa volta, con un obiettivo importante e l’azione delle forze migliori del Chierese, abbiamo innestato un gene. Adesso viene voglia di replicarlo all’infinito.»

Al Corriere di Chieri va un ringraziamento speciale. Ma grazie al partner tecnico di “Una squadra per il sorriso” Intergraphica, azienda di stampa digitale, con la squadra diretta da Andrea Balzo – che da anni segue il progetto OSPEDALI DIPINTI in tutta Italia ed esegue in modo eccellente l’applicazione delle sue opere. Grazie alla squadra di infermiere che hanno fatto una raccolta fondi interna con NURSIND Torino, il sindacato degli Infermieri Italiani; e grazie all’associazione “Babbo Bike” che con grande entusiasmo formerà una squadra di Babbi Natale in bicicletta il 17 Dicembre, per raccogliere fondi e arricchire di contenuti l’opera in pediatria.

Grazie, soprattutto, alla Direzione dell’ospedale all’Asl TO5 e al Dott. Gian Maria Terragni, direttore del reparto di Pediatria, per l’attenzione, l’entusiasmo e la disponibilità per questo progetto. Ecco le sue parole: «Siamo onorati e entusiasti che la squadra di volley Chieri76 abbia scelto di donare alla pediatria di Chieri questa importante opera di rinnovamento del reparto. Grazie all’opera di Ospedale Dipinti e di Silvio Irilli la pediatria sarà, ancora di più, un luogo accogliente per i nostri piccoli e per i loro genitori.»

 

È stato bello formare una grande squadra, “Una Squadra per il Sorriso” dei bambini, dei genitori e dei medici. Uno per tutti e tutti per i bambini!

È uscita la nuova edizione 2024 di Cantine d’Italia

852 cantine selezionate, 9 Premi Speciali, 262 Impronte Go Wine

Undici cantine ottengono per la prima volta il premio de L’Impronta Go Wine

Il costo delle visite in cantina fra le novità di questa edizione della Guida per l’Enoturista

Numeri e dati per indagare scelte e orientamenti delle cantine da nord a sud d’Italia

 

È uscita la nuova edizione 2024 di Cantine d’Italia, la Guida per l’Enoturista a cura di Go Wine.

L’evento di presentazione e premiazione si è tenuto lo scorso 30 novembre Milano presso l’Hotel Melià, alla presenza di un folto pubblico di giornalisti, rappresentanti di cantine selezionate nel volume, enoappassionati.

Cantine d’Italia 2024 si presenta con 852 cantine selezionate, 262 “Impronte d’eccellenza” per l’Enoturismo, oltre 4.640 vini segnalati, circa 1.600 indirizzi utili per mangiare e dormire.

 

Si tratta di una Guida alle Cantine, con una sua identità specifica, che ha la cantina come riferimento.

Come luogo anche simbolico, oggi sempre più meta di tanti enoappassionati e anche come luogo fisico dove uomini e donne del vino operano e progettano il loro lavoro, dove sono portatori di storie e tradizioni familiari, oppure di più recenti investimenti.

Una Guida pensata per gli enoturisti e invita a camminare l’Italia del vino, che è una bella visione d’Italia fatta di tanti luoghi, radici e tradizioni, ma anche espressione della capacità di tanti viticoltori che fanno viaggiare in tutto il mondo le loro bottiglie e promuovono l’attenzione e il piacere di andare a conoscere i luoghi dove i vini nascono.

 

La visita in cantina, il costo

E’ la novità più importante di questa edizione e segna anche un necessario adeguamento sul piano della comunicazione. Da fattore un tempo basato sullo spontaneismo, da elemento di novità della vita del viticoltore, la visita in cantina si è sempre più affermata come un tema importante caro a tanti enoappassionati e strategico per molte cantine.

Il tema del prezzo si è così inserito, come fattore da conoscere e comunque da monitorare.

Cantine d’Italia 2024 ha così chiesto a oltre 700 cantine di indicare nel questionario il costo di un’esperienza base in cantina ed il costo di un’esperienza più completa.

Lasciando piena libertà nel rispondere, ipotizzando anche la gratuità per un’esperienza base e comunque ponendosi in attenzione per analizzare i dati e il comportamento delle cantine.

Nasce uno screening importante e per certi aspetti unico che rinnova anche nei contenuti il volume e apre un nuovo fronte di analisi e di informazione.

 

Alcuni dati

Hanno risposto oltre 400 cantine; la redazione di Go Wine ha lasciato libertà nel rispondere, anche la non risposta rappresenta una scelta.

Il campione che si rileva è comunque indicativo perché attraversa cantine di tutte le regioni italiane e con differente profilo: ovvero cantine di maggiori dimensioni e più strutturate anche per l’organizzazione del personale.

Ma anche molte cantine di impronta familiare, dove il viticoltore spesso recita più ruoli, compreso quello dell’accoglienza e del racconto agli enoturisti.

Procedendo a calcolare una media, si individua in euro 20,17 il costo medio di un’esperienza baseSale ad euro 49,79 il costo per un’esperienza completa o comunque al top, secondo i parametri che ciascuna cantina individua nel formulare la proposta.

Sul campione selezionato, sono meno di 15 (4%) le cantine che non prevedono un costo “d’ingresso” anche per un’esperienza base, 62 (15%) si collocano a 10 euro o a cifra inferiore.

Per quanto riguarda l’esperienza completa, l’indagine ha rilevato 34 cantine che propongono un costo superiore a 100 euro.

Altrettanto interessante la lettura dei dati nelle varie zone in Italia. Si rileva così che, al nord, la media del costo di un’esperienza base si colloca ad euro 19,41, mentre sale al sud (euro 21,59).

Il riferimento corrisponde anche per un’esperienza più completa, con un costo medio al nord che si assesta su euro 43,25 e sale al sud ad euro 52,97.

Guardando ad alcune regioni, il costo è più alto in Toscana (euro 22,17), rispetto al Piemonte (euro 20,07) per l’esperienza base, idem per l’esperienza al top: Piemonte euro 48,86, Toscana euro 62,82.

Con due distinti simboli il costo della visita in cantina entra così nella nuova edizione di Cantine d’Italia 2024 e segna un altro motivo d’interesse a favore della Guida.

Inserendo di fatto un tema ormai consolidato, alla luce anche dei dati che sono emersi: la visita in cantina fa sempre di più parte di un’attività strutturata per moltissime cantine, in grado di formulare la proposta e dettagliarla spesso anche sul sito internet aziendale, in fase di presentazione della loro attività.

La scelta di Go Wine di evidenziare una sorta di doppio binario – esperienza base, esperienza top – è anche un modo per leggere il tema, offrire un servizio in più al lettore, ma anche incoraggiare un dibattito all’interno del settore.

 

Ci troviamo di fronte da una parte a proposte accessibili, o comunque dai costi non proibitivi; da altra parte a veri e propri eventi top che comportano a volte una spesa significativa se comparata con altre iniziative nel settore.

 

“Comunicazione e accessibilità sono due fattori strategici in questa materia – afferma Massimo Corrado, presidente di Go Wine e curatore della Guida. Comunicare da parte della cantina il costo della visita e indicare quale esperienza si pratica non può che contribuire a rendere sempre più professionale la visita e creare un legame fra il viticoltore e l’enoturista: egli è così in grado di informarsi allo stesso modo con cui legge dei vini della cantina e si informa sul loro profilo, vinificazione ecc…”

Il tema dell’accessibilità è tuttavia altrettanto importante e impone qualche riflessione ulteriore: richiama l’esigenza di costi che possano favorire l’accesso in cantina, nel rispetto del lavoro del viticoltore.

Al concetto del remunerare il servizio e comunque nel rispetto di una qualità che va pagata, si affianca la opportunità di mantenere alcune proporzioni che siano legate al tipo di esperienza e comunque al ruolo insostituibile che l’enoturismo svolge sia per avvicinare molte persone al mondo del vino e sia per consolidare le aspettative dei più esperti.

L’andare in cantina è andare verso la natura, apprezzare il paesaggio, conoscere e dialogare con le persone.

E’ soprattutto percepire il rapporto con la terra e con un ambiente: in questa ottica il fattore prezzo deve inserirsi in armonia. Valorizzando anche nelle quotazioni esperienze straordinarie, ma rendendo con altre formule sempre accessibile la cantina ad un pubblico più vasto. Senza dimenticare che poi, quasi sempre, in cantina si comprano bottiglie e questo rappresenta un altro costo per l’enoturista ed un’opportunità per il viticoltore.

 

Insomma l’obbiettivo della Guida non è solo quello di valorizzare la grande accoglienza in cantina, ma di comunicare una visione sociale attenta nel settore e che possa sempre tenere saldi quei fattori – terra, vigneto, vini, persone – che sono alla base dell’enoturismo e di un determinato modo di concepire la viticoltura.

Riparte la terza edizione di “Parlami di spreco”

Con Simona Riccio, Agrifood & Organic Specialist come conduttrice

 

Riparte la terza edizione di Parlami  di spreco,  dopo una partenza piuttosto coinvolgente della prima puntata dell’aquila edizione di “Parla con me” della scorsa settimana.

A condurre la trasmissione sarà giovedì 14 dicembre dalle 18 alle 19 sarà  Simona Riccio, Agrifood & Organic Specialist, fondatrice e conduttrice di “Parla con me”, entusiasta nell’annunciare la ripartenza di “Parlami di spreco”.

Nella terza edizione di “Parlami di spreco” si aprirà un nuovo capitolo dedicato al mondo della moda, esplorando l’impegno per il riciclo e il riuso nell’abbigliamento.

La trasmissione è in collaborazione con l’onorevole Maria Chiara Gadda, prima firmataria della legge 166 sullo spreco alimentare e vicepresidente della Commissione Agricoltura della Camera dei Deputati.

La puntata andrà in onda giovedì 14 dicembre dalle 18 alle 19, sul profilo Linkedin top Voice e Facebook e sul canale YouTube con ospiti illustri quali Linda Senfett, responsabile della Sosta Comunità Sant’Egidio di Torino, Giorgio De Ponti del Politecnico di Milano, Scuola del Design, Design for food.

Si parlerà di quanto quest’anno,  durante le festività  natalizie, ben 500 tonnellate di cibo vengano gettate nella pattumiera a causa degli sprechi alimentari nelle case degli italiani.

Assoutenti denuncia questa inaccettabile pratica evidenziando come tra i generi alimentari più  sprecati durante il Natale ci siano non solo prodotti freschi come frutta e verdura, ma anche elementi tradizionali  come pasta, pesce, panettoni, torroni e spumante. Per ogni singola famiglia questo comporta fino a 80 euro di cibo, che rischiano  di finire nella spazzatura. In Italia il valore dello spreco alimentare nel settore alimentare raggiunge i 9 miliardi di euro l’anno, di cui circa 6,5 miliardi si verificano all’interno delle nostre case. Le cifre sono allarmanti. In media ogni persona butta nella spazzatura 524 grammi di cibo a settimana, corrispondenti a circa 75 grammi al giorno e 27,2 kg annui. Pane e verdure fresche sono tra gli alimenti più  sprecati,  insieme a bevande analcoliche, legumi, frutta fresca e pasta fresca.

Solo nell’ultimo anno una famiglia italiana ha gettato nella pattumiera in media 252 euro di alimenti, sottolineando l’urgente necessità di affrontare il problema dello spreco alimentare.

Per ascoltare tutte le edizioni precedenti potete visitare il sito www.parlaconmeofficial.it

 

Mara Martellotta