ilTorinese

Aperti a Leini’ bandi per i cantieri over 58

Quattro posti in totale, scadenza 29 dicembre

La partecipazione è riservata a cittadini leinicesi: sono disponibili due posti per un anno per attività di archivio e due per valorizzazione del patrimonio ambientale e tutela dei beni e luoghi pubblici

Fino al 29 dicembre sarà possibile presentare le domande per la partecipazione ai due bandi per cantieri di lavoro over 58, finanziati nell’ambito di una misura della Regione Piemonte.

Sono disponibili quattro posti, due per ciascuno dei due progetti.

Il primo progetto, denominato “Aiutiamo l’ambiente”, prevede attività volte alla valorizzazione del patrimonio ambientale e urbanistico dell’Ente, riqualificazione e manutenzione dei beni pubblici o di pubblica utilità e messa in sicurezza delle citate aree a supporto degli interventi manutentivi comunali; mantenimento del decoro e della pulizia di alcune aree pubbliche con un’attenzione particolare alla raccolta differenziata dei rifiuti.

Il secondo, “Riordiniamo e riorganizziamo”, è finalizzato al completamento dell’archivio cartaceo e informatico dell’Ente nei vari ambiti delle attività Istituzionali (es. proprietà immobiliari, attrezzature ed arredi, concessioni edilizie, servizi diversi alla persona, teatro e biblioteca) e di supporto alle attività istituzionali di riordino, archivio e digitalizzazione degli archivi e catalogazione del patrimonio librario bibliotecario oltre che di supporto all’impianto  dei servizi amministrativi del teatro comunale.

Possono partecipare al bando i cittadini residenti in Leini in possesso dei seguenti requisiti

  • avere compiuto i 58 anni di età e non aver maturato i requisiti pensionistici (alla data dell’avviso);
  • essere cittadini italiani, o di uno stato appartenente all’Unione Europea, purchè in possesso dell’attestazione di iscrizione anagrafica di cittadino dell’Unione Europea, rilasciata dall’ufficio anagrafe del Comune; oppure, essere extracomunitari in possesso del permesso di soggiorno o permesso CE per soggiornanti di lungo periodo;
  • essere residenti a Leini e in via continuativa sul territorio della Regione Piemonte nei 12 mesi precedenti la data di presentazione della domanda;
  • essere disoccupato/a ai sensi del D.lgs 150/2015 e s.m.i. ed iscritti al Centro per l’Impiego;
  • non essere percettori di ammortizzatori sociali;
  • non essere inseriti in altre misure di politica attiva, compresi altri cantieri di lavoro;
  • di avere acquisito professionalità nelle attività oggetto dei cantieri.

Sono inclusi i beneficiari di misure di sostegno al reddito come il Reddito di Cittadinanza.

I cittadini che vorranno candidarsi dovranno documentare l’anzianità previdenziale attraverso la presentazione dell’estratto conto certificativo INPS.

Indennità di presenza giornaliera: è fissata in € 25,12 lordi – orario giornaliero di cinque (5) ore, per totali 25 ore settimanali, per i giorni effettivi di presenza. L’indennità mensile verrà erogata direttamente dall’INPS sul conto corrente del cantierista.

Durata: 12 mesi, per un massimo di 260 giornate lavorative.

La scadenza per la presentazione delle domande è il 29 dicembre 2022 alle ore 12.00. La presentazione può avvenire in modalità telematica (via posta elettronica certificata) oppure via posta o ancora con consegna diretta presso gli Uffici comunali, utilizzando la modulistica e con le modalità contenute nel bando, pubblicato sul sito istituzionale del comune di Leini (www.comune.leini.to.it).

“Sono felice che i nostri progetti per i cantieri di lavoro over 58 – commenta il Sindaco Renato Pittalis -, siano stati rifinanziati dalla Regione: si tratta di un aiuto concreto di cui, oggi più che mai, si sente il bisogno e di un modo importante con il quale si può offrire un sostegno non fine a se stesso, contribuendo a ricostruire la fiducia in se stessi e nelle proprie possibilità a persone che sono uscite dal mercato del lavoro e faticano a rientrarvi”.

Il Balletto dell’Opera di Tbilisi: al Regio uno Schiaccianoci con il libretto di Nina Ananiashvili

Titolo natalizio per eccellenza, “Lo Schiaccianoci”, sarà di scena al Teatro Regio di Torino dal 16 al 23 dicembre prossimi.

Protagonista il Balletto dell’Opera di Tbilisi, il libretto è di Nina Ananiashvili, direttrice del Balletto, e si basa sul racconto di Ernst Theodor Amadeus Hoffmann. La versione coreografica è firmata da Alexey Fadeechev e Nina Ananiashvili; l’Orchestra e Coro di voci bianche del Regio sono diretti da Papuna Ghvaberidze, il Coro di voci bianche è istruito dal Maestro Claudio Fenoglio.

In questa nuova versione del Balletto, l’azione si svolge in un ambiente georgiano presso la casa della famiglia Dadiani, e il parco Mtatsminda a Tbilisi. I bambini amici di Barbaré Elevan ballano intorno all’albero magico. Dopo la battaglia tra il Re dei topi e il Principe Schiaccianoci, nella Terra dei Dolci, le bambole spagnole, cinesi, francesi, indiane e russe si uniscono alla festa. I fiocchi di neve ballano il loro meraviglioso valzer.

La magia del Natale brilla sulle punte della danza, in un capolavoro di luce e di grazia tradotte in musica, all’interno della quale sono presenti festa, meraviglia, sogno, fantasia, innamoramento e avventura.

Lo Schiaccianoci rappresenta il principale titolo del repertorio classico della celebre triade di Tchaikowskij, insieme alla Bella Addormentata e al Lago dei Cigni. Nato dalla collaborazione di Marius Petipa e di Tchaikowskij stesso, costituisce il balletto natalizio per eccellenza, dove si può sognare e dove il limite affascina e si può entrare in un magico mondo di fantasia e realtà.

Il compositore, che conosceva già l’esistenza di questo libretto di Hoffmann, non ne era molto entusiasta, in quanto trovava la storia non ben definita e difficile da realizzare teatralmente. Marius Petipa riuscì a dissuaderlo dalla sua idea, rimaneggiando il libretto e mettendo in scena il balletto al Teatro Marijnskij di San Pietroburgo, nel 1892, dopo numerose difficoltà tra le quali la malattia di Petipa, che fu affiancato negli ultimi mesi dal primo importante coreografo russo Lev Ivanov.

La partitura de “Lo Schiaccianoci” è una delle più belle e raffinate che mai siano state composte per il balletto, in cui il compositore inserisce nuovi suoni e nuovi strumenti come la Celeste, per la variazione della Fata Confetto. Nel 1954, al Teatro alla Scala di Milano, veniva proposto come titolo per l’apertura della stagione del balletto 2018 – 2019, seguendo la coreografia di George Balanchine, di origine georgiana, presentata con grande clamore e aspettative dagli amanti della danza. Balanchine si è attenuto alla coreografia del Teatro Marijnskij, avendo lui stesso danzato in diversi ruoli nel balletto originale di Petipa – Ivanov. Nel 1964egli lo rivisita con nuove scene e costumi.

Lo Schiaccianoci rappresenta una favola senza tempo, scritta nel 1816, ripresa da Dumas e trasformata in musica dal genio di Tchaikowskij.

Il testo di Hoffmann, da due secoli, continua ad affascinare grandi e piccini. Protagonisti sono Fritz e Marie che, come tutti i bambini, vivono con gioia i giorni del Natale. Un amico di famiglia regala loro uno schiaccianoci di legno, un oggetto all’apparenza innocuo, ma che darà vita alle più incredibili avventure che i due fratelli abbiano mai vissuto. Durante la notte, in camera di Marie, appare lo spietato Re dei topi, con sette teste e sette corone, alla guida di un esercito di roditori. Schiaccianoci prende vita, diventa Generale dei soldatini, dei tamburini e dei pupazzi di marzapane, e affronta il Re dei topi. I due bambini vengono trasportati in un mondo popolato da topi, fate, soldati, principi e principesse, in cui realtà e sogno sono indissolubilmente legati.

Per festeggiare il Natale, la ricorrenza che più di ogni altra si condivide con le persone care, il Regio propone alle famiglie un prezzo speciale di 5 euro dedicato agli Under 12, in occasione dell’ultima recita del 23 dicembre alle ore 20. Per i possessori della Regio Card Giovani è previsto uno sconto del 50% sul prezzo dei biglietti. Sono disponibili anche biglietti last minute a 10 euro, a partire dalle ore 13:00 del giorno precedente la recita.

I biglietti sono in vendita presso la biglietteria del Teatro Regio in piazza Castello 215

Telefono: 0118815557

info@teatroregio.torino.it

MARA MARTELLOTTA

Aldi apre a Rivalta

 ALDI, parte del Gruppo ALDI SÜD, realtà multinazionale di riferimento della Grande Distribuzione Organizzata, inaugura giovedì 15 dicembre 2022 il diciannovesimo negozio piemontese a Rivalta di Torino, in via Giaveno, angolo via Fenestrelle.

Con una superficie di oltre 1.000 m2, il nuovo punto vendita, certificato con classe energetica A3, è dotato di impianti fotovoltaici di ultima generazione con portata da 42 kWp. Aperto dal lunedì al sabato dalle ore 8:30 alle 20:30 e la domenica dalle ore 9:00 alle 20:00, il negozio offre ai propri clienti anche 96 parcheggi gratuiti.

Lo store concept, pensato per rispondere alle esigenze dei consumatori, contribuisce a creareun’esperienza di acquisto sempre più “smart” grazie ad un assortimento compatto e completo, organizzato in modo efficace e intuitivo che permette ai clienti di fare la spesa rapidamente e con semplicità.

In occasione della nuova apertura, ALDI propone ai suoi clienti anche speciali offerte in sottocosto in aggiunta alle promozioni settimanali, per invitare i cittadini di Rivalta di Torino a scoprire la qualità, la freschezza e la convenienza dei propri prodotti.

Alleato delle famiglie italiane, il “PREZZO ALDI” rappresenta una garanzia di qualità Made in Italy al giusto prezzo, espressa attraverso una selezione virtuosa di prodotti composta da circa 130 referenze di frutta e verdura e 30 marche. Il tutto, con una forte connotazione tricolore: circa l’80% dei prodotti alimentari in vendita, infatti, nasce dalla collaborazione con realtà agricole italiane di eccellenza. Una promessa di convenienza premiata per il quinto anno consecutivo dall’indagine di Altroconsumo Inchieste, che riconferma ALDI “Discount Salvaprezzo in Italia – Prodotti più economici”. *

L’apertura a Rivalta di Torino consolida la presenza di ALDI in Piemonte, dove ora sono19 i punti vendita sul totale nazionale di 148 aperture complessive e 2.975 persone impiegate. Il nuovo negozio fornirà 11 nuove opportunità lavorative, portando a quota 361 il numero di collaboratori sul territorio piemontese. Numeri che consolidano il piano diespansione nelle regioni del Nord, con l’obiettivo di portare nuovo impulso all’economia e all’occupazione locale.

 

 

* Il sigillo è stato rilasciato da Altroconsumo Edizioni srl, sulla base dei risultati di una rilevazione prezzi indipendente, dietro pagamento di una licenza temporanea.

“Emozioni” per ricordare il giovane Marco Di Rella

 MERCOLEDI’ 14 DICEMBRE ALLE 21, SPETTACOLO SOLIDALE AL TEATRO SUPERGA DI NICHELINO

ADRIANA CAVA DANCE COMPANY E ADRIANA CAVA JAZZ BALLET UNITI IN SCENA PER SOSTENERE IL REPARTO CURE PALLIATIVE DELLE MOLINETTE

Marco Di Rella era un giovane nichelinese con tanti progetti nel cuore e un sorriso pieno di vita: nell’agosto scorso è purtroppo scomparso a soli 26 anni a causa di un male incurabile, una tragedia che ha sconvolto la sua famiglia, i suoi tanti amici e l’intera comunità nichelinese.

Per ricordarlo e sostenere chi si occupa delle persone che soffrono si è pensato di mettere in scena lo spettacolo “Emozioni”, una performance di danza dai ritmi suggestivi e coinvolgenti, in cui si alterneranno sul palcoscenico i giovani allievi della scuola Adriana Cava Jazz Ballet e i ballerini della compagnia Adriana Cava Dance Company.

Il ricavato dello spettacolo, in scena mercoledì 14 dicembre alle 21 presso il Teatro Superga di Nichelino, sarà devoluto per sostenere le attività del reparto Cure Palliative dell’ospedale Molinette di Torino, un posto dove le persone sono curate come in una famiglia e accompagnate con dignità e rispetto nell’affrontare la malattia.

Una giovane vita spezzata dal destino, che ha lasciato tutti coloro che lo conoscevano senza fiato per una notizia che non avrebbero mai voluto sentire. Tifosissimo dell’Inter, Marco lavorava in un supermercato nichelinese. Aveva lottato a lungo per uscire dalla malattia e in un primo momento sembrava esserci riuscito: pochi mesi fa, invece, la notizia del riformarsi di quel male che ha poi spento la sua giovane vita ma non il suo sorriso e l’affetto dei cittadini di Nichelino.

«Sono davvero lieta di portare questo spettacolo a Nichelino e di onorare così la memoria del giovane Marco Di Rella – spiega Adriana Cava -. Questa serata nasce con lo scopo primario di far sognare e riflettere al contempo chi ci verrà a vedere, e con la mission di dare una mano concreta a sostenere economicamente il reparto di Cure Palliative dell’ospedale Molinette di Torino».

Adriana Cava, danzatrice, insegnante e coreografa, ha saputo creare un suo stile caratterizzato da un elevato livello tecnico e da una grande espressività: ogni anno organizza numerosi spettacoli e rassegne che porta in tourneè in Italia e all’estero.

Per info ulteriori sullo spettacolo si può scrivere una mail all’indirizzo di posta elettronica info@adrianacava.it.

 

La rivoluzione del packaging riutilizzabile

 La prima campagna di crowdfunding contro il monouso

Gli imballaggi monouso sono un problema crescente, con una stima di quasi 200 milioni di tonnellate solo nei nostri oceani, rappresentano ormai il 36% dei rifiuti prodotti in Europa. Basti pensare che un contenitore monouso, che viene usato in media per 60 minuti, si smaltisce in circa 100 anni.
Molta grande scienza è stata dedicata ai materiali biodegradabili, ma questi sono solitamente costosi e quasi mai riciclati o compostati a causa della mancanza di adeguate infrastrutture di raccolta e riciclaggio. Esistono anche tradizionali sistemi di riutilizzo basati sui depositi, ma questi non sembrano essere efficaci poiché non possono far fronte alla complessità del compito.
Con l’obiettivo di ridurre i rifiuti degli imballaggi monouso è nato Around, il primo servizio sostenibile di packaging riutilizzabile attivo in Italia, digitale e senza deposito per offrire un’alternativa sostenibile a locali e consumatori.
Around ha costruito una piattaforma tecnologica per il riutilizzo dove, a partire dalla consegna del cibo e dal consumo da asporto, offre a ristoranti, mense e supermercati contenitori riutilizzabili di alta qualità a un prezzo a utilizzo inferiore a quello dei monouso. I consumatori prendono in prestito i contenitori gratuitamente, quindi li restituiscono in uno qualsiasi dei locali del network.
L’obiettivo è rivoluzionare il mondo del food packaging ed eliminare il monouso, creando un beneficio per ambiente, città e cittadini.
I contenitori Around, infatti, possono essere usati più di 200 volte e il loro utilizzo è tracciato attraverso l’applicazione Aroundrs, disponibile su Apple store e Google play, con cui viene gestito il processo di presa e consegna.
I ristoratori possono sottoscrivere un abbonamento con vantaggi e servizi differenti in base alle proprie esigenze e diminuire la propria impronta ambientale riducendo la quantità di rifiuti da imballaggio nei servizi di asporto e delivery.
I clienti, invece, attraverso l’applicazione Aroundrs possono visualizzare i ristoranti che hanno aderito al progetto da cui noleggiare gratuitamente il packaging Around per il loro asporto e restituirlo entro sette giorni. Del lavaggio si occupa il ristorante stesso, a meno che non abbia accesso al servizio extra di lavaggio centralizzato di Around.
Ogni singolo utilizzo è tracciato in maniera da poter quantificare in tempo reale il beneficio ambientale derivante dall’utilizzo del servizio e poterlo certificare agli utilizzatori.

Up2you ha calcolato che grazie ai suoi 200 riutilizzi un solo contenitore Around è in grado di risparmiare 25 kg di CO2, con una performance nettamente superiore rispetto alle alternative usa e getta in carta, alluminio e bioplastica.
I contenitori sono appositamente progettati per l’utilizzo in un contesto non domestico, sono lavabili in lavastoviglie e possono essere utilizzati in micro onde e in freezer per conservare gli alimenti, garantendo performance sul mantenimento del calore, gestione dei cibi liquidi e successivi processi di sanificazione da parte dei locali (Haccp)
I locali possono inoltre vendere i prodotti direttamente attraverso l’applicazione, collegati già con i contenitori, e scontarli, grazie al programma Zero Food Waste, per ridurre l’invenduto.
L’infrastruttura dell’applicazione, infine, è pensata in modalità open, con microservizi (API) in grado di essere utilizzate da partner che intendano integrare il servizio all’interno di una propria iniziativa territoriale o offerta, anche in ottica di filiera produttiva.
«Dopo anni in cui ci si è affidati al modello lineare, i suoi costi nascosti in termini economici e ambientali sono diventati chiari e ci hanno portato a dover considerare una prospettiva migliore: quella che valuta i materiali come risorse e non come rifiuto – racconta Giulia Zanatta, co-founder e amministratrice di Around – Ripensiamo a un percorso circolare del sistema, costruito sulla tecnologia e l’efficienza per catturare e mantenere il valore a lungo termine delle risorse. Questo cambiamento di prospettiva impatta positivamente ogni parte della catena del valore e crea un framework di cooperazione e condivisione globale dove città e comunità costruiscono economie che riducono costi, accrescono l’efficienza e proteggono l’ambiente».
Nata nel corso del primo lockdown per far fronte all’aumento di sprechi dovuto all’impennata della domanda di servizi di asporto e consegna a domicilio, oggi Around è già presente a Roma, Torino, Firenze e Milano.
Nei giorni scorsi ha lanciato una campagna di crowdfunding, insieme a Banca Etica sulla piattaforma Produzioni dal Basso, per ampliare il network dei locali che mettono a disposizione dei propri clienti i contenitori riutilizzabili di Around.
L’obiettivo è raccogliere 15 mila euro che permetteranno di mettere il servizio a disposizione, gratuitamente, per 100 locali in tutta Italia, riducendo di 1 tonnellata di Co2eq l’impatto ambientale derivante dall’utilizzo dei contenitori monouso.
In questo viaggio, Around non è sola, ma è accompagnata da una rete di realtà che si occupano di implementare, diffondere e misurare pratiche di sostenibilità: Mercato Circolare, Up2You, Plastiz, Legambiente, GreenTo, Make It Tasty, Impact Deal e Torino City Lab, il laboratorio di innovazione del Comune di Torino.

Il Comune di Torino proroga i dehors

Ieri  la Giunta Comunale, su proposta dell’assessore al Commercio Paolo Chiavarino, ha approvato la proroga temporanea del Piano Straordinario di Occupazione del Suolo Pubblico in favore degli esercizi di somministrazione di alimenti e bevande – così come prevista dall’art. 40 del D.L. n.144 del 23.09.2022 (cd. Decreto aiuti ter) – alla data del 31/03/2023.

Tale proroga nasce dalla duplice necessità di permettere una corretta e ordinata transizione dal regime straordinario attualmente vigente a quello ordinario (che, prossimamente, entrerà in vigore dopo l’approvazione da parte del Consiglio Comunale di un testo di Revisione del Regolamento 388), e di evitare la presentazione di richieste e progetti sulla base di norme destinate in brevissimo lasso di tempo a essere, almeno in parte, superate.

In particolare l’esecutivo di Palazzo civico ha deliberato di:

– confermare la procedura semplificata per l’occupazione del suolo pubblico da parte dei titolari di pubblici esercizi di somministrazione consistente nella comunicazione da inoltrare a mezzo PEC con la quale il titolare dell’attività indica le finalità, l’estensione e le modalità dell’occupazione e, sotto forma di dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà, rilasciata ai sensi dell’articolo 47 del D.P.R. 445/2000, assicura il pieno rispetto delle norme imperative di legge, la garanzia del rispetto delle esigenze di mobilità per le persone con disabilità e la piena salvaguardia dei diritti di terzi, sollevando espressamente la Città da ogni responsabilità eventualmente derivante dall’occupazione del suolo pubblico messa in atto;

– subordinare l’occupazione straordinaria del suolo al pagamento del canone COSAP e della TARI in regime di autodeterminazione;

– prorogare l’efficacia della concessione di occupazione del suolo fino alla data del 31/03/2023 per i dehors e i manufatti comunque denominati, regolarmente autorizzati negli anni 2015, 2016, 2017 e 2018 e realizzati secondo la previgente disciplina e con canone applicato secondo le tariffe annualmente determinate.

Fred dal whiskey facile: dal 15 al 18 dicembre al Teatro Studio Bunker l’omaggio a Buscaglione

Accademia dei Folli

giovanna rossi e carlo roncaglia

Dal 15 al 18 dicembre al Teatro Studio Bunker di via Paganini l’Accademia dei Folli rende omaggio al cantautore torinese con Fred dal whiskey facile, un ritratto tracciato dalle cinque più importanti donne della sua vita. Tutte interpretate dalla stessa attrice, queste cinque donne si avvicendano sul palco dove il fantasma di Fred aleggia ancora, e fa le due cose che gli riuscivano meglio: cantare e bere. Non necessariamente in quest’ordine.

 

Strani funerali, quelli di Fred Buscaglione. Gente che urlava, che cantava, che si spintonava per stringere la mano a questo o a quel personaggio famoso. Tutto molto poco sabaudo. E d’altra parte Fred, pur essendo nato e cresciuto a Torino, non era esattamente un campione dell’understatement. Per dire: tre giorni prima, a Roma, quando si schiantò contro un camion alle sei del mattino, era a bordo di una Ford Thunderbird rosa.

 

Tra la gente che torna a casa dal funerale ci sono cinque donne, e tutte loro hanno qualcosa da dire su Fred, tutte loro pretendono di averlo capito meglio delle altre. Per Ernestina, sua madre, Fred non era Fred ma Ferdinando, era ancora il bambino che suonava il piano – da dio – nell’androne del palazzo dove lei faceva la portinaia.

Anna, invece, da dietro il bancone del suo bar lo chiamava Ferdi, gli preparava dei cocktail che lui stesso le aveva insegnato e poi se ne andava a passeggiare con lui ai Murazzi, prima che il successo lo travolgesse e lo portasse lontano, a Roma.

Anita, che a Roma sta per diventare una diva, lo chiamava Fred, ma solo per farlo innervosire – Fred era il nome che usavano i fan. Si erano incontrati sul set di una pubblicità, pochi mesi prima che lei si tuffasse in una fontana dicendo Marcello, come here.

 

Fatima, che Fred l’aveva sposato e poi mollato per gelosia, lo chiamava Nando fin dai tempi del loro primo appuntamento, in una Lugano piena di neve, dove avevano raggiunto l’albergo a bordo di una slitta trainata da due cavalli.

E la quinta donna? Beh, non è proprio una donna, benché Fred l’abbia sempre trattata con infinita dolcezza. D’altronde solo lei, la Ford Thunderbird rosa che Fred definiva “Criminalmente bella”, soltanto lei può raccontare cosa accadde negli ultimi istanti della breve e sfolgorante vita di Fred Buscaglione. Ingresso da 8€ a €15.

Biglietti in prevendita online su oooh.events

Lo spettacolo fa parte della rassegna Portraits, Progetto multidisciplinare vincitore del bando «Attività di spettacolo dal vivo nelle periferie» della Città di Torino.

 

FRED DAL WHISKEY FACILE
Giovedì 15 e venerdì 16 dicembre ore 21

Sabato 17 dicembre ore 19.30

Domenica 18 dicembre ore 17.00

 

Teatro Studio Bunker

Via Niccolò Paganini 0/200, Torino

 

con

Giovanna Rossi

Carlo Roncaglia

 

e con

Andrea Cauduro chitarra

Enrico De Lotto contrabbasso

Matteo Pagliardi batteria

Paolo Demontis armonica

 

testi Veronica Buscarini, Matteo Faccio, Sabrina Quaranta, Fosca Salmaso, Giorgio Scalia

dramturg Emiliano Poddi

arrangiamenti Accademia dei Folli

regia Carlo Roncaglia

 

 

Prenotazione obbligatoria ai seguenti recapiti
prenotazioni@accademiadeifolli.com
tel/whatsapp +39 345 6778879
www.accademiadeifolli.com

Addio a Stefania, una vita di lavoro insieme

Ciao Stefy. Che la terra ti sia lieve. Non è giusto. Ogni morte è ingiusta. Te ne sei andata troppo presto. Cattiverie di questa vita.

E la tua vita è stata vissuta con passione e convinzione, determinazione.
1975 è il primo ricordo di Te. In Federazione assemblea dei giovani studenti comunisti.
Ricordo nitidissimo. Capelli a caschetto e maglione dolcevita. Chi è? Stefania Stacchini. Nel 1979 sei segretaria ammistrativa della Fgci. Ed abbiamo lavorato insieme fino al 2008. Quando Carlo Foppa, presidente di coop casa mi chiese se conoscessi da assumere una compagna brava, non ho avuto nessun dubbio nel proporti. Trent’anni di lavoro insieme. La tua precisione proverbiale era fondamentale nell’amministrare la coop. Precisione determinata da una incredibile organizzazione mentale. Invitata a cena a casa tua, ottima, anzi direi eccellente cuoca, visitai la tua dispensa.
Un grande congelatore diviso a scomparti.
Dagli antipasti al dolce. E che te ne fai di tutta questa roba? Sorniona: sono pronta ad ospitare 10 commensali all improvviso. In mezz’ora preparo tutto. Poi l’onestà.  Cassiera alle feste dell Unità. Alla biglietteria dei concerti organizzati da Radio Flash. Amministrativa della coop di produzione lavoro. Gli operai venivano da te per avere spiegazioni. Mandali al sindacato.
Mi rispondevi: sei il solito provocatore. Noi siamo anche il sindacato.
Poi per 10 anni non ci siamo più sentiti e visti. Facebook ci è venuto incontro. Qualche messaggio. Niente di che.  Ma mai e poi mai avrei pensato di perderti così precocemente.
La vita con te è stata ingiusta. Tu che hai dato di più agli altri di quello che hai ricevuto.
Ciao Stefy che la terra ti sia lieve. Per sempre.
Oggi tutti quelli che ti hanno conosciuto e voluto bene sono più poveri e soli.

PATRIZIO TOSETTO

Carcere Ivrea, Radicali: “avevamo ragione”

Da notizie di stampa di apprende che otto agenti della polizia penitenziaria sono stati sospesi per un anno dal servizio e che sono in fase di cambio il comandante e il direttore. 45 agenti risultano indagati.

Dichiarazione di Igor Boni (Presidente di Radicali Italiani)

“Le botte denunciate dai detenuti che hanno fatto aprire l’inchiesta a Ivrea le poniamo all’attenzione della politica e dell’amministrazione penitenziaria dal 2016! Il 2 novembre 2016, in un comunicato firmato dal sottoscritto con le coordinatrici dell’Associazione radicale Adelaide Aglietta Silvja Manzi e Laura Botti, denunciavamo la situazione di violenza nel carcere portata alla luce da una lettera speditaci con la firma di numerosi detenuti. Scrivevamo testualmente che ‘Per evitare che la situazione degeneri in modo irreparabile chiediamo che la Polizia penitenziaria e la direzione del carcere collaborino’. Dopo i disordini scoppiati ad ottobre, il 23 gennaio 2017 andai con Silvja Manzi a fare una visita ispettiva nella struttura insieme a Marco Grimaldi, allora capogruppo di SEL-Sinistra Ecologia Libertà (oggi Deputato), trovando una situazione completamente fuori controllo con atti di autolesionismo incredibili, tensione alle stelle, tentativi di suicidio e un uso di psicofarmaci su tutti i detenuti. Avendo avuto occasione di vedere con i nostri occhi la ‘cella liscia’ scrivemmo il giorno successivo al Ministro di Grazia e Giustizia Orlando che il ‘sovraffollamento, sottorganico degli agenti, mancanza di spazi di socializzazione, carenza di lavoro per i detenuti, sono purtroppo patrimonio di molte strutture detentive. Ma che dopo gli episodi di ottobre e novembre e i molti e gravi atti di autolesionismo che accadono frequentemente non si sia subito provveduto al ripristino della videosorveglianza  interna non è francamente accettabile’. Il 1 febbraio 2019 facemmo una nuova visita nella struttura con Patrizia De Grazia e Giovanni Oteri dell’Associazione radicale Adelaide Aglietta, accompagnati dal Consigliere regionale del PD Luca Cassiani. Segnalammo nuovamente che ‘Si tratta di un carcere altamente sovraffollato, dove la capienza massima sarebbe di 192 posti, a fronte degli oltre 270 detenuti presenti all’interno della struttura. Ricordiamo a tale proposito, che la Casa Circondariale di Ivrea è spesso oggetto di sfollamenti provenienti da carceri vicine a causa del diffuso e gravissimo problema del sovraffollamento carcerario che affligge il nostro Paese da sempre’.

Oggi diciamo che le eventuali responsabilità personali saranno accertate e il nostro garantismo vale ovviamente per ciascuna delle persone coinvolte ma resta il fatto che quelle violenze e quella situazione indegna che denunciavamo erano pura realtà”

Recupero, redistribuzione e riuso a “Parlami di spreco”

Saranno i temi che verranno affrontati durante la seconda puntata condotta e ideata dalla Social Media Manager Simona Riccio

 

Giovedì  15 dicembre prossimo, alle 18, andrà in onda live  sulla pagina Linkedin di “Parla con me” la seconda puntata di “Parlami di spreco”, condotta e ideata da Simona Riccio, Social Media Marketing Manager e Digital Strategist nel settore agroalimentare, con un testimonial di eccezione, l’onorevole Maria Chiara Gadda, prima firmataria della Legge 166 / 16 Antispreco e Vicepresidente della Commissione agricoltura.

I relatori della seconda puntata saranno il sindaco di Grugliasco, Emanuele Gaito, il Direttore generale del CAAT, Centro Agroalimentare di Torino, e Luigi Vendola, giornalista ambientale  e Responsabile Progetti  Eco delle Città.

Sarà  presente per la prima volta in trasmissione un sindaco di una città,  in questo caso di Grugliasco, che racconterà quali siano i progetti che, da qualche anno, promuovono per contrastare lo spreco alimentare, e nel campo del riuso dei vestiti, giocattoli e libri. Si tratta di progetti iniziati per caso che si sono confermati quali vincenti. È  molto importante fare emergere quali siano gli impegni delle istituzioni in questo settore e raccontarli in trasmissione, sensibilizzando  anche gli altri Comuni a fare lo stesso.

Sempre del territorio di Grugliasco parlerà Gianluca Cornelio Meglio, Direttore Generale del CAAT, Centro Agroalimentare di Torino, più volte già  ospite della trasmissione in quanto il Centro, oltre ad essere luogo di approvvigionamento di un grande numero di referenze, rappresenta  anche un luogo dove sono attive politiche di contrasto allo spreco alimentare, per le quali operano varie realtà all’interno del Centro, dove figurano i volontari del gruppo Sentinelle Salvacibo di Torino.

In trasmissione interverrà  anche Luigi Vendola, giornalista ambientale e Responsabile Progetti Eco-dalle Città.  Giovedì  sera racconterà il suo impegno sul territorio e la realtà del progetto EePoPP, un progetto nato nel 2016 che si propone di avviare un sistema efficiente di raccolta rifiuti organici e dei prodotti ortofrutticoli, ancora da valorizzare in alcuni mercati cittadini, tra cui quello di Porta Palazzo.

Il progetto ha appena compiuto sei anni e per l’occasione si è  fatta festa presso Porta Palazzo. Molti personaggi pubblici sono stati intervistati, tra cui il Direttore del CAAT, ospite della puntata insieme a Chiara Foglietta,  Paolo Chiavarino, Paola Brigantini, Donatella Genisio, Jasch Ninni e Vicente Cabrera.

La trasmissione verrà mandata in onda Live sulla pagina Linkedine sul Canale YouTube di Parla con Me. Tutte le comunicazioni saranno disponibili sui canali social.

MARA MARTELLOTTA