Per l’occasione dal 22 al 25 febbraio ingresso gratuito al Museo per scoprire e provare la nuova postazione di realtà virtuale, un’esperienza con la nuova exhibilt in slot della durata di 30 minuti, un’esperienza immersiva in cui alcune opere prendono vita per spiegare i principi chiave dell’economia e della finanza.

In attesa del proprio turno sarà possibile visitare la collezione di salvadanai unica al mondo,oltre alle sale innovative sale del museo con video 3D,interviste ed animazioni.
Prenotazioni all’indirizzo
prenotazioni@civita.art
o al n.verde 800167619
MUSIC TALES – LA RUBRICA MUSICALE
“C’è una foto di noi
In uno strato di polvere
Sulla mensola del camino
Proprio accanto alle sigarette che fumo da quando te ne sei andata
Perché hai detto che dovevi volare
Nel tuo cielo di ottobre”
Yebba, pseudonimo di Abigail Elizabeth Smith classe 1995, è una cantautrice statunitense.
Finché ci sarà l’autunno non avrò abbastanza mani, tele e colori per dipingere la bellezza che vedo.
(Vincent Van Gogh)
Vi invito all’ascolto di questo acustico che mi è fa sognare ogni volta
Buon ascolto
https://www.youtube.com/watch?v=8ysq5GzTXfc

scrivete a musictales@libero.it se volete segnalare eventi o notizie musicali!
Ecco a voi gli eventi da non perdere!
Tragedia a Castiglione torinese dove un “baby calciatore” della squadra Gassino-San Raffaele, Andrea Vincenzi, di soli 12 anni è morto improvvisamente per causa da accertare. Per una sospetta polmonite era stato portato al Pronto Soccorso di Chivasso da cui è stato dimesso. Tornato a casa si è però aggravato ed è stato trasferito in ambulanza al Regina Margherita di Torino, dove è giunto in arresto cardiaco.
La mostra “Il Mondo di Tim Burton” al centro della sua visita avvenuta in forma strettamente privata e a porte chiuse
Ieri, 21 febbraio 2024, Johnny Depp ha visitato in forma strettamente privata e a porte chiuse il Museo Nazionale del Cinema di Torino e la mostra Il Mondo di Tim Burton, unica attività extra lavorativa durante il suo soggiorno a Torino.
Depp, in città per le riprese del suo nuovo film Modì che lo vede per la seconda volta dietro la macchina da presa, è stato accolto dai vertici del museo: il presidente Enzo Ghigo, il vicepresidente Gabriele Molinari, il consigliere Alessandro Bollo e dal direttore Domenico De Gaetano. Con loro Marco Fallanca che in questi mesi ha tenuto i rapporti con l’attore e il suo entourage.
Johnny Depp, accompagnato da alcuni dei suoi storici collaboratori, è rimasto affascinato dalla struttura della Mole Antonelliana e dall’allestimento della mostra, perfettamente integrata con l’ardito verticalismo dell’edificio. Accompagnato dal direttore, ha percorso tutta la rampa, rivivendo il viaggio nell’immaginifico mondo di Tim Burton e nella mente di un genio creativo, l’esplorazione definitiva della sua produzione artistica e del suo stile inimitabile.
Depp è rimasto estasiato dalla mostra, quasi emozionato nel rivedere tutti questi i materiali relativi ai film delle sue numerose collaborazioni con Burton. Dai primi bozzetti di Edward Mani di Forbice, a Sweeney Todd e Dark Shadows, fino ad arrivare alla lettera autografa di Tim Burton nella quale il registra gli propone delle modifiche alle sue battute nel film La Fabbrica di Cioccolato. Questa lettera ha rievocato in lui molti ricordi e ha voluto essere ritratto lì accanto così da poterla mandare a Tim Burton.
La visita si è conclusa con la suggestiva salita al Tempietto grazie all’ascensore panoramico completamente trasparente che gli ha ricordato l’ascensore di cristallo di Willy Wonka. Lì ha potuto godere della stupenda vista della città dall’alto, comprendendone la bellezza e il fascino e dimostrandosi molto interessato alla storia e all’architettura della capitale subalpina.
Il 24 e 25 febbraio al Museo Nazionale del Risorgimento
A Torino apre la prima fiera dedicata al Vermouth per esaltare un vino aromatizzato un po’ demodé nato nella capitale sabauda che sta riprendendo quota.
Si tratta di una kermesse di due giorni ideata nell’ambito del progetto dedicato alla mixology di MT Magazine – in collaborazione con l’associazione di promozione sociale no profit Eat Bin e l’agenzia di organizzazione eventi To Be con il patrocinio della Regione Piemonte e della Città di Torino. L’obiettivo :Fare cultura del vermouth. “Torino è la storia del vermouth e meritava, da tempo, un luogo in cui potersi esprimere a 360°, davanti ai torinesi e agli appassionati del tema” dichiara il direttore creativo del Salone del Vermouth Laura Carello. “Spero, vivamente, che questo Salone possa diventare uno degli appuntamenti della miscelazione italiana a cui non mancare”.
Gabriella Daghero
Ennesimo controllore di Gtt preso a pugni da un passeggero che non aveva pagato il biglietto. L’aggressione è avvenuta nel cortile di un edificio di via Bertola a Torino dove il giovane che aveva strappato lo smartphone all’addetto alla clientela sul bus 55, si era nascosto, era stato inseguito e poi era scappato. L’autista è stato trasportato in ambulanza all’ospedale Maria Vittoria, dove è stato medicato e dimesso con 30 giorni di prognosi. La polizia sta cercando il fuggitivo.,
Ma come stanno i torinesi? Per molti di loro affrontare la vita col sorriso è tutt’altro che scontato: stress, ansia e altre emozioni negative rappresentano la battaglia quotidiana di tanti che abitano sotto la Mole, anche se spesso rinunciano a farsi aiutare per via dei costi. A rivelarlo è la nuova ricerca dell’Osservatorio Sanità di UniSalute[1], che insieme a Nomisma ha interrogato i torinesi sui temi legati alla salute psicologica.
Guardando all’anno appena trascorso, a Torino il 48% degli intervistati dichiara di aver faticato a mantenere il buon umore: il 35% dice di aver avuto molti alti e bassi, e un altro 13% di essere stato prevalentemente giù di morale. Meno di uno su tre afferma di essere stato di buon umore la maggior parte del tempo (28%) o addirittura di umore eccellente (3%).
Più nel dettaglio, lo stress sembra essere lo stato d’animo negativo più diffuso, con il 42% che dice di sentirsi stressato“spesso” (33%), o addirittura “regolarmente, quasi ogni giorno”(9%). Altri sintomi comuni sono la sensazione di essere nervosi e tesi – percepita dal 39% dei torinesi – e uno stato di ansia eccessiva, che colpisce spesso o regolarmente il 34% del campione.
Dal sondaggio emerge anche quali sono le cause di queste emozioni negative: la situazione economica familiare risulta essere il principale motivo di preoccupazione (27%), seguito dallo stato di salute personale e dei propri cari (24%), dall’organizzazione familiare (20%) e dalle incertezze legate alla propria situazione lavorativa (13%).
Per gestire i momenti difficili dal punto di vista emotivo e psicologico, le soluzioni “fai-da-te” – come i rimedi naturali o lo sport – sono le più utilizzate (27%), seguite dai consigli delmedico di base (17%) e del farmacista (15%). Solo il 13% ha optato per il supporto di uno psicologo o psicoterapeuta, nonostante il 61% dei torinesi affermi che si rivolgerebbe a queste figure in caso di necessità, anche attraverso sedute da remoto e videoconsulti (27% preferirebbe questa modalità).
UniSalute ha indagato allora le ragioni dietro a questo limitato ricorso a degli specialisti: molti intervistati pensano sia meglio aspettare che il momento difficile passi da solo (34%), oppure che il proprio caso non sia abbastanza serio (22%). Pesano però anche considerazioni economiche: il 32% di chi non è ricorso a uno psicologo o psicoterapeuta, pur avendo avuto delle difficoltà, dice di non averlo fatto per i costi troppo onerosi.
I torinesi sembrano comunque consapevoli dell’importanza della salute psicologica: indicano lo stress come il fattore che più di ogni altro ha il maggiore impatto sul loro attuale stato psico-fisico (36%), e quasi due su tre (62%) ritengono che unostato emotivo e mentale equilibrato sia fondamentale per una buona salute.
[1] Indagine CAWI condotta dall’istituto di ricerca Nomisma a dicembre 2023 su di un campione di 1.200 persone stratificato per età (18-75 anni), sesso ed area geografica con sovracampionamento nelle province di Milano, Torino, Padova, Bologna, Napoli
Scurati il Commendatore

Anch’io nel lontano 1987 venni nominato dal presidente Cossiga commendatore dell’ordine della Repubblica, ma nessuno allora disse o scrisse che quella nomina avesse un qualche rapporto con la mia carriera di docente e di studioso e che desse ad essa una qualche autorevolezza aggiuntiva. Poi mi promossero con onorificenze più importanti, ma nessuno pensò che esse mi dessero titoli scientifici maggiori. Anzi qualcuno mi prese un po’ in giro su un giornale perché solo chi non ha titoli più importanti si fregia di queste titoli che Vittorio Emanuele II non negava a nessuno insieme ad un sigaro. Vi racconto queste piccole annotazioni personali perché in Liguria c’è stata una presentazione di uno dei soliti libri faziosi di Antonio Scurati presentato come commendatore della Repubblica e Ambrogino d’Oro. I titoli scientifici non ci sono perché Scurati è un romanziere che si è proposto di scrivere libri pseudo-storici, avrebbe detto Croce, contro l’odiato Mussolini contro cui conduce una sua crociata personale. Scurati non sa che la storia non è mai giustiziera e che ascolta, anzi deve ascoltare anche l’altera pars. Forse non ha neppure studiato il latino e quindi il commendatore non sa di cosa stia parlando. Non citiamo neppure Renzo De Felice che ha dedicato la vita a studiare il fascismo e Mussolini e che il romanziere non deve avere mai aperto perché considerata da Nicola Tranfaglia un’opera da mettere all’indice dell’antifascismo. Una volta si ironizzava sui ricchi commendatori con tanto di pancia che erano protagonisti di barzellette spesso sconce. Scurati che non ha la pancia e scrive libri, non suscita ilarità né barzellette. Lui è un reduce dell’antifascismo che combatte una battaglia che invece di creare nuovi adepti rischia di incrementare le truppe della Meloni. Senza voler esibire un pizzico di cultura elitaria, è proprio il caso di parlare di “eterogenesi dei fini”. Detto più semplicemente, il libro raggiunge scopi diversi, anzi opposti, da quelli che si proponeva.
Juric: “I treni per l’Europa non passano ogni anno”
Parla il tecnico granata Juric: “Dopo la Lazio avremo Roma, Fiorentina e Napoli: vogliamo dare il massimo. Io sono curioso, sappiamo che certi treni per l’Europa non passano ogni anno”. Così alla vigilia del recupero di campionato con la Lazio, aggiungendo che forse “siamo meno attrezzati, le squadre avversarie sono piu’ abituate. Voglio però che i miei ragazzi sentano le pressioni senza subirle e al Filadelfia si respira una bellissima aria, dobbiamo dare una spinta ai tifosi, ci devono appoggiare”.