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In Piemonte la meeting industry torna ai numeri pre-pandemia

Presentati a Torino il 13 luglio i dati dell’Osservatorio Italiano dei Congressi e degli Eventi: 20.670 gli incontri nella nostra regione

La meeting industry in Piemonte segue il trend nazionale e torna progressivamente ai risultati pre-pandemia, confermando nel 2022 la fase di rilancio iniziata nel secondo semestre 2021. È quanto emerge dalla ricerca regionale che riguarda l’intero territorio piemontese e i focus sulle aree specifiche di Torino e Distretto dei Laghi realizzati all’interno dell’indagine nazionale OICE, promossa da Federcongressi&eventi e sviluppata dall’Alta Scuola di Economia e Relazioni Internazionali dell’Università Cattolica del Sacro Cuore – ASERI.

I dati del Piemonte sono perfettamente in linea con quelli nazionali presentati a Roma lo scorso 5 luglio, che evidenziano come nel 2022 il comparto congressuale abbia recuperato oltre il 70% degli eventi realizzati nel 2019, l’ultimo anno di riferimento prima della pandemia.

Nel dettaglio: nel 2022 in Piemonte sono stati realizzati complessivamente 20.670 tra congressi ed eventi business, pari al 70% rispetto al 2019. I partecipanti sono stati 1.423.186 (pari al 72% del 2019), con un totale presenze di 1.953.327 (pari al 72,1% del 2019) e 27.769 giornate (pari al 70,9% del 2019).

La ripresa è stata costante malgrado le restrizioni ancora presenti nel primo trimestre 2022 per il Covid19 e una situazione geopolitica difficile e incerta, a conferma del fatto che i congressi e gli eventi sono considerati opportunità di conoscenza, crescita, comunicazione e networking per le aziende e le associazioni che li promuovono.

«Nel 2022 la meeting industry del Piemonte, al pari del trend nazionale, ha consolidato il cammino di crescita e di ripresa bruscamente interrotto due anni prima, dando prova di grande resilienza e attitudine al rimettersi in gioco – sottolinea l’Assessore regionale al Turismo, Vittoria Poggio -. Una capacità di guardare avanti, intraprendendo percorsi di sviluppo fatti anche di investimenti che vanno nella direzione dell’innovazione tecnologica, della sostenibilità e della promozione, per rimanere al passo con le continue e rinnovate richieste del mercato».

«I dati e i segnali del mercato sono decisamente positivi – dichiara Alessandro Zanon, Direttore di Visit Piemonte e questo ci dà la conferma che il grande impegno che la Regione Piemonte e Visit Piemonte, insieme alle ATL e agli operatori del territorio, hanno profuso negli ultimi anni per lo sviluppo di questo settore in cui crediamo fortemente e che sta restituendo i risultati auspicati».

Il positivo andamento del settore registrato a livello nazionale nei primi 6 mesi di quest’anno, unito alle altrettanto positive previsioni per il secondo semestre, permettono di stimare che nel 2023 sarà recuperato il gap rispetto al 2019. Buone anche le prospettive sull’andamento del fatturato: quasi la metà delle sedi piemontesi, il 43,5%, prevede nel 2023 un aumento rispetto al 2022.

Le imprese si confermano i principali promotori per quanto riguarda gli eventi: il 35,7% sono stati infatti eventi aziendali quali convention, meeting e lanci di prodotto, seguiti da quelli promossi dalle istituzioni che, con un 31,7%, registrano una crescita considerevole. Gli eventi promossi dalle associazioni, soprattutto medico-scientifiche, sono stati invece il 17,4%, in calo rispetto al periodo pre-pandemico per le ragioni riconducibili a quanto sopra elencato.

Per ciò che riguarda invece i partecipanti, il perdurare delle restrizioni sanitarie nei primi mesi del 2022 ha impattato sulla loro provenienza. La maggior parte degli eventi, il 74%, ha infatti avuto una dimensione locale, cioè con partecipanti provenienti prevalentemente dalla stessa regione nella quale si è svolto l’evento. Il 22% degli eventi è stato invece di natura nazionale e il 4% internazionale. 

Gli alberghi congressuali si confermano la tipologia più utilizzata con il 49,3% degli eventi totali. I centri congressi e le sedi fieristico-congressuali hanno ospitato invece l’8,2% degli eventi, le dimore storiche non alberghiere (abbazie, castelli, antiche locande e casali, palazzi storici, ville, ecc.) il 3,9% e altre sedi il 38%.

Nel 2022 le sedi per eventi hanno continuato a compiere investimenti per aumentare la propria competitività e rispondere alle nuove esigenze del mercato: un percorso di crescita che dichiarano di voler rafforzare anche nel 2023, con investimenti programmati che coinvolgono, in particolare, nelle location rispondenti:

  •  l’implementazione delle dotazioni audio-video (23%)

  •  la riqualificazione degli spazi interni (18%)

  • potenziamento delle infrastrutture di rete e formazione del personale (16,4%)

  •  lo sviluppo di strumenti di promozione e/o di comunicazione (11,5%)

  •  gli interventi per l’efficienza energetica (9,8%).

I dati torinesi

Anche Torino ha fatto registrare un andamento della meeting industry in linea con i risultati del mercato nazionale e regionale, recuperando circa il 70% degli eventi realizzati nel 2019.

Nel 2022 si sono svolti 9.154 eventi con 737.540 partecipanti (pari al 72,0% del 2019), per un totale di 1.057.148 presenze (pari al 76,5% del 2019) che hanno generato il 12,9% dei pernottamenti negli esercizi alberghieri di Torino e prima cintura. Sono sempre le imprese a promuovere il maggior numero di eventi (il 55,8%), che si tengono per il 65% in alberghi congressuali. Il 73,5% è di carattere locale, il 22,2 ha una dimensione nazionale, mentre il 4,3% degli eventi è rappresentato da congressi internazionali.

«Il congressuale è un asset importante per la Città sul quale, insieme a Regione e Camera di commercio, stiamo investendo per un rilancio del settore, sempre più strategico per le imprese locali. – commenta Domenico Carretta, Assessore al Turismo, Sport e Grandi eventi della Città di Torino -. Ci confortano i dati che segnalano una ripresa del comparto, che potrà essere rafforzato negli anni futuri grazie ai numerosi progetti di riqualificazione in corso».

«Sono segnali positivi che confermano la ripresa del mercato dopo la grave crisi senza precedenti – dichiara Marcella Gaspardone, dirigente di Turismo Torino e Provincia -. Lo sviluppo del turismo congressuale è fondamentale per la nostra città; da vent’anni ormai lavoriamo al fine di portare sul nostro territorio eventi a livello nazionale e internazionale che hanno importanti ricadute economiche e che affermano sempre più Torino nel panorama delle destinazioni congressuali a livello mondiale. Da evidenziare che nella classifica ICCA (International Congress & Convention Association) Statistic Report – la più celebre e accreditata classifica mondiale dei paesi e delle città congressuali – Torino nel 2022 è fra le 5 città italiane ed è al 70° posto a livello mondiale».

I dati sui Laghi

Il 2022 segnala un fatturato in crescita nel mercato dei congressi e degli eventi anche per il Distretto Turistico dei Laghi. Tra centri congressi, dimore storiche e altre location, il territorio compreso tra i Laghi Maggiore, d’Orta, di Mergozzo e le Valli Ossolane, nell’estremo nord del Piemonte, offre 53 sale meeting con capienza di oltre 1.600 posti. Tra i grandi alberghi 4 e 5 stelle con offerta MICE, la quasi totalità concentrata sui Laghi Maggiore e d’Orta, si dispone di 5.952 camere e 1.250 posti all’interno delle sole sale meeting principali. Rispetto alla tendenza media annua pre-Covid del 70% visitatori business stranieri, il 30% dall’Italia, che si rivolgono all’offerta dei laghi piemontesi per l’organizzazione del proprio convegno, team building o incentive, il 2022 segnala una più spiccata equiparazione delle provenienze nazionali ed internazionali per fisiologici motivi post-pandemia, sebbene la ripresa faccia ritenere che il trend torni presto verso una forte propensione estera. Costante sulle sponde del Verbano e del Cusio rimane la maggioranza di eventi di natura imprenditoriale. Quanto, infine, trapela dal sentiment odierno diffuso tra gli operatori turistici MICE localizzati nel Distretto è un andamento positivo anche per il corrente anno 2023.

«In un territorio pittoresco e variegato come il nostro, dove il blu dei Laghi con la loro allure da Dolce Vita lascia presto il posto al verde delle più alte vette alpine, per tradizione gli eventi congressuali trovano facilmente la giusta atmosfera per una riuscita di successodichiara Francesco Gaiardelli, Presidente dell’ATL Distretto Turistico dei Laghi -. Grazie alla nostra posizione prossima ad aeroporti ed assi viari e all’ottima combinazione di grand hotels, dimore storiche e servizi altamente professionali abbiamo il piacere di rientrare da sempre tra le principali destinazioni internazionali del MICE in Piemonte e i benauguranti numeri lo confermano. Ecco perché da qui al futuro, grazie anche alla proficua collaborazione con Regione e Visit Piemonte, il nostro impegno sarà promuovere per i visitatori business, ma anche incentive e team building, vere e proprie esperienze bleisure tra i Laghi e le Alpi per un soggiorno sempre più personalizzato e una più ampia permanenza sul territorio».

«La ripartenza della meeting industry è sicuramente dovuta alla ripresa degli investimenti da parte della domanda, cioè dei promotori di congressi ed eventi business, ma è indubbio che un grande merito del trend che stiamo vivendo vada attribuito agli operatori della filiera, alla loro indomita motivazione e agli investimenti compiuti per aumentare la competitività» – commenta Gabriella Gentile, Presidente di Federcongressi&eventi -. Mi fa molto piacere che i dati del territorio piemontese siano positivi, in linea con quelli nazionali: una dimostrazione di quanto sia importante e decisivo fare sistema con una strategia mirata e focalizzata sugli obiettivi».

(foto archivio)

Inaugurata la nuova “Piazza della Costituzione”

Nel 75° anniversario dell’entrata in vigore della Carta Costituzionale, Torino le ha dedicato una nuova piazza nel cuore di Borgo San Paolo. Un ampio spazio pedonale, con alberate e fontanelle ornamentali tra le vie Monginevro, Issiglio e Lancia, proprio dove sorgeva lo storico stabilimento automobilistico fondato da Vincenzo Lancia nei primi anni del XX secolo.

La cerimonia di intitolazione, che fa seguito a una decisione unanime della commissione toponomastica della Città di Torino, ha avuto luogo  alla presenza di autorità e di abitanti del quartiere, compresi numerosi anziani residenti nella RSA che si affaccia sulla piazza.

A tenere i brevi discorsi che hanno preceduto lo scoprimento, scandito dall’Inno di Mameli, della targa che indica la nuova denominazione della piazza, sono state la presidente del Consiglio comunale Maria Grazia Grippo (che è anche a capo della la commissione Toponomastica) e la presidente della Circoscrizione 3, Francesca Troise. Ha preso la parola anche il giovanissimo Simone Scanavino, in rappresentanza del Consiglio dei Ragazzi della stessa Circoscrizione.

La presidente Troise ha rievocato le radici industriali del quartiere e il ruolo svolto da tanti suoi abitanti, uomini e donne, sia nelle vicende del movimento operaio sia nella Resistenza, anticamera di quella Costituzione alla quale la piazza, proprio su proposta della Circoscrizione, è stata dedicata. Una Costituzione che reca valori e principi attuali ancora oggi, che ci indica un percorso, ha sottolineato Troise, ricordando come Piero Calamandrei ritenesse che il più importante articolo del documento fondante della nostra repubblica fosse il numero 3, quello che sancisce l’uguaglianza fra tutti i cittadini e cittadine (senza distinzioni di genere, etnia, convinzioni politiche o religiose, condizioni sociali) e impegna la Repubblica a rimuovere le cause delle diseguaglianze. “La democrazia e la libertà – ha concluso Troise – non sono mai scontate, d’ora in poi anche la piazza lo ricorderà a tutti e tutte.”

La presidente del Consiglio comunale, da parte sua, ha sottolineato come “l’intitolazione della piazza alla Costituzione manifesti la volontà di riconoscerci tutti e tutte insieme nei valori e nella Storia che hanno portato l’Italia a diventare compiutamente una Repubblica”. Il fatto che il sedime scelto per celebrare la Carta Costituzionale sia una piazza, ha aggiunto la presidente, è significativo perché ben rappresenta la genesi del documento che ha scritto le regole fondanti del nostro Stato. La piazza è per sua natura un punto d’incontro, di confronto continuo: ed è “esattamente quello che fu il lavoro svolto dai nostri padri e madri Costituenti”, i quali, “diversi tra loro per colore politico ed estrazione sociale, seppero costruire insieme le solide fondamenta della nostra democrazia”. Nonostante i suoi princìpi non abbiano ancora trovato completa attuazione, ha proseguito Grippo, “in 75 anni la Costituzione non ha mai smesso di essere guida e monito per il nostro Paese, per la nostra comunità”. Una consapevolezza, quella dell’attualità della Costituzione, da tramandare: “anche l’intitolazione di due vie, nei giorni scorsi alle staffette partigiane Lidia Menapace e Teresa Mattei, quest’ultima anche eletta all’Assemblea Costituente che scrisse la Carta Costituzionale: i loro nomi appartengono alla stessa storia che celebriamo oggi” ha affermato Grippo. Rivolgendosi ai numerosi bambini presenti, la presidente ha concluso esortandoli a un gioco: “leggere un qualsiasi articolo della Costituzione e provare a pensare come si vivrebbe se a qualcuno non avesse lottato, anche a costo della vita, perché quell’articolo diventasse legge sopra ogni legge”.

Il giovanissimo Simone Scanavino, a nome del Consiglio dei Ragazzi della Circoscrizione 3, ha fatto un brillante paragone, pensando allo stabilimento industriale che esisteva ove oggi sorge la nuova piazza: “Qui gli operai costruivano le automobili con il loro impegno, assemblandone i pezzi, anche la nostra Costituzione è nata così. I politici di allora l’hanno composta mettendo insieme i pezzi migliori del nostro Paese. Questa piazza rappresenta il nostro presente e il nostro futuro. Oggi siamo qui, con le nostre paure e anche con i nostri sogni”.

Il regolamento che disciplina l’attività delle fattorie sociali

Il Piemonte si dota del regolamento regionale che disciplina l’attività delle fattorie sociali che riconosce ufficialmente le aziende che attraverso l’attività agricola favoriscono l’inserimento di lavoratori con disabilità o svantaggiati, attività sociali e di servizio per le comunità locali, prestazioni e servizi alle terapie mediche sociali e riabilitative, progetti di educazione ambientale e alimentare.

Con decreto del presidente della Giunta regionale Alberto Cirio, in attuazione alla Legge regionale 1 del 2019 (in materia di agricoltura e sviluppo rurale), la Regione ha adottato il testo che definisce i requisiti e le modalità necessari per svolgere l’attività di agricoltura sociale, con l’obiettivo di offrire alle comunità locali prestazioni e servizi socio-sanitari, educativi e di inserimento socio-lavorativo e che possano migliorare le condizioni di salute fisica e psichica delle persone in difficoltà.

Le fattorie sociali che rispondono ai requisiti definiti dal nuovo Regolamento posso iscriversi nell’elenco regionale del Piemonte. “Con il regolamento, nato dal confronto con le organizzazioni agricole, la Regione riconosce ufficialmente il lavoro degli imprenditori agricoli che portano avanti progetti di inclusione sociale che si concretizzano nella vita quotidiana in servizi utili a sostegno delle famiglie e delle comunità rurali”, dichiara l’assessore regionale all’Agricoltura e cibo Marco Protopapa.

Ci sarà inoltre un marchio grafico che l’azienda agricola potrà collocare all’esterno della struttura per essere identificata come “fattoria sociale”.

Inoltre verrà istituito l’Osservatorio regionale sull’agricoltura sociale che avrà il compito di analizzare i bisogni del territorio e sviluppare interventi in collaborazione con gli enti locali, il mondo agricolo e il terzo settore.

Il Regolamento è pubblicato sul Bollettino ufficiale regionale al link http://www.regione.piemonte.it/governo/bollettino/abbonati/2023/corrente/suppo4/00000002.htm

Carenze igienico amministrative: 50 mila euro di multa a locali San Salvario

Continuano i servizi di controllo straordinario del territorio ad “alto impatto” coordinati dal Commissariato di P.S. Barriera di Nizza e svolti in collaborazione con l’Arma dei Carabinieri, la Polizia Municipale Circoscrizione 8 San Salvario, con personale dell’ASL-SIAN, della SPRESAL e dell’Ispettorato del Lavoro.

L’attività ha avuto luogo ieri pomeriggio e, anche grazie all’ausilio degli equipaggi del Reparto Prevenzione Crimine Piemonte e di personale della Polfer, ha interessato l’area antistante la stazione di Porta Nuova e le vie limitrofe, portando all’identificazione di 176 persone e a sanzioni per quasi 50000 €, elevate nei confronti di alcuni dei 9 esercizi pubblici sottoposti al controllo.

In particolare, all’interno di un ristorante cinese sono state riscontrate diverse violazioni amministrative e carenze igienico sanitarie, tanto da portare alla sospensione, da parte dell’Asl-Sian, dell’attività fino al ripristino delle condizioni previste per legge e alla elevazione di sanzioni, da parte dell’Ispettorato del Lavoro, del personale di Polizia Municipale e dell’ASL, superiori ai 23.000€.

All’interno di un locale di via Berthollet, inoltre, la Polizia Municipale ha accertato e contestato l’apertura abusiva di esercizio di vicinato, la mancanza dell’autorizzazione sanitaria e delle relative procedure di autocontrollo HACCP, precarie condizioni igienico sanitarie ed altre irregolarità, irrogando sanzioni per oltre 12000 €.

Per una kebabberia  di via Nizza è stata disposta dal personale dell’Ispettorato del lavoro la sospensione dell’attività a partire dalla data odierna, in considerazione di alcune violazioni in materia sulla sicurezza sui luoghi di lavoro, con sanzioni di 6000€.

Anomalie nella conservazione degli alimenti sono state inoltre riscontrate dei NAS dei Carabinieri in due locali ubicati nelle vicinanze della stazione, che sono stati multati per 4000 € complessivi.

Infine, un cittadino straniero, colto nel tentativo di vendere dello stupefacente a personale della Polizia di Stato in abiti borghesi, è stato denunciato per violazione della legge sugli stupefacenti; un cittadino italiano, trovato in possesso di alcuni orologi di pregio, di kit di assemblaggio degli stessi, nonchè della somma di 8000 €, è stato denunciato per ricettazione.

Innovazione, design, architettura. Incontro con Alessandro De Cillis

Ritratti torinesi

Alessandro De Cillis co Founder @ CMO di Designtech

Designtech non comprende solo il design ma anche molti altri settori significativi connessi al design. Si tratta di un hub di innovazione tecnologica focalizzato sul design, ma che coinvolge anche i settori dell’arredo, dell’architettura, della costruzione e del real estate.
“A Milano – spiega Alessandro De Cillis – co Founder @ CMO di Designtech – Designtech ha sede presso Mind Innovation District ed è membro di Federated Innovation, il network che accelera i processi di creazione e di innovazione di Mind. Mind rappresenta un’area di un milione di metri quadrati in cui nascerà la città tecnologica del futuro là dove era presente l’ex Expo di Milano, Banca Intesa, tra Rho e Milano.
Designtech aiuta le aziende a integrare l’aspetto tecnologico TRA AZIENDE E STARTUP relativo a quattro ambiti: l’arredo, l’architettura, le costruzioni e il real estate”.
“Designtech mette al centro il tema dell’innovazione tecnologica su una serie di verticali che sono quelle di Furniture, Architecture, Construction e Real Estate. La città del futuro deve essere una città tecnologica e l’architettura deve essere coinvolta nella verticale della construction.
Nel maggio del 2020 veniva  progettato Designtech, che nel maggio del 2022 ha inaugurata la prima sede, nell’ottobre del 2022 veniva inaugurato al Milano Certosa District la Tech lounge C.Sapce, uno spazio in cui si possono organizzare eventi phygital e registrare podcast. In Certosa Designtech inaugurerà entro la fine del 2023 la Cofactory, uno spazio industriale dove potranno prendere sede le startup e prototipare i propri prodotti tecnologici innovativi.
Designtech ha partecipato al Salone del Mobile 2023 realizzando la prima area espositiva dedicata alle start up e con il Fuorisalone nel corso della Milano Design Week ha gestito 3 mila metri quadrati di esposizione di designer che hanno presentato le proprie soluzioni in materia di design.
“Mind Milano innovation District e Milano Certosa District aprono le porte alle idee- aggiunge Alessandro De Cillis – di chi guarda al futuro, attraverso la ricerca scientifica e la formazione, l’impresa, il tempo libero e la socialità. All’ingresso di Milano stanno prendendo forma centri di eccellenza internazionali dedicati al progresso delle persone e degli ambienti di lavoro. Si tratta di distretti dove convivono perfettamente condivisione e conoscenza, opportunità di crescita per il territorio e per il Paese. Lo spazio sostenibile è incentrato sulla persona e sui suoi valori, sull’inclusione, sui rapporti sociali, sulla crescita responsabile.
Mind e Certosa rispondono a tre sfide, del benessere, dell’ambiente e dell’impatto sociale”.
Mind e Certosa – precisa Alessandro De Cillis – possobno assolutamente essere un modello esportabile anche a Torino. L’imprenditore Stefano Buono, founder di Liftt, di fronte alla dichiarazione di Torino malata di “debolismo”, ha replicato, infatti, che si tratta di una città perfetta per fare impresa. Qui a Torino ci sono talenti veri. La componente che cresce, che investe, che ragiona su come investire sul futuro è quella capace di dare una mano a ridurre le distanze”. Un progetto come Designtech ha tutte le potenzialità per emergere a Torino e ottenere i risultati sperati.

MARA MARTELLOTTA

Il ritorno della Festa del IV novembre

IL COMMENTO  di Pier Franco Quaglieni

L’aula del Senato ha approvato il ritorno della Festa del IV novembre che il governo di solidarietà nazionale  presieduto da Giulio  Andreotti provvide ad eliminare. Era la festa della Vittoria e la stessa denominazione dava fastidio ai catto-comunisti,  ostili al Risorgimento di cui la Grande Guerra rappresentò il coronamento con Trento e Trieste e i territori del confine orientale. Era la vittoria del 4 novembre 1918 che segnava la fine della guerra iniziata il 24 maggio 1915.
Neppure per il centenario nel 2018 il governo ripristinò la festa. Può anche essere festa dell’Unità nazionale e delle Forze Armate, ma  essa è soprattutto la festa in cui gli Italiani festeggiano il tricolore su San Giusto a Trieste e sul Castello di Trento dove vennero martirizzati Cesare Battisti e altri eroi irredenti. Mio nonno nel cinquantenario del martirio di Battisti e di Damiano Chiesa nel 1916, mi portò a Trento.
Un’esperienza unica  alla vigilia del ‘68 che avrebbe messo sotto i piedi l’idea di Patria. Con il ripristino della festa del 4 novembre sarà possibile riprendere nel modo più adeguato il ricordo di una data che uni’ tutti gli Italiani dopo la sconfitta di Caporetto. Non si tratta di essere militaristi perché ricordare i Caduti in guerra al suono della Leggenda del Piave non rappresenta nessuna forma di  bellicismo. Chi ha combattuto nelle guerre ha maledetto le guerre molto più di chi nelle retrovie sabotava a parole la guerra o addirittura con atti eversivi nell’agosto torinese del 1917 tentò una sorta di rivoluzione russa come fece in grande dopo la Vittoria.
Chi è vissuto nel fango delle trincee o sulle altitudini ghiacciate delle Alpi pati’  la durezza della guerra e  spesso affrontò il sacrificio della vita. Onorare i caduti è un dovere civile. Onoriamo i caduti di tutte le guerre e di tutti i fronti, ma nel rispetto della storia storia nazionale che trovò il suo punto più alto nel 4 novembre con l’esercito austro-ungarico in fuga dopo tre anni di guerra con esiti alterni.

Trasporto pubblico locale, aumenta il biglietto singolo, invariato il costo degli abbonamenti

Riguarderà solo biglietti singoli e titoli occasionali l’adeguamento delle tariffe del trasporto pubblico locale torinese. Resteranno invece invariati i prezzi degli abbonamenti settimanali, mensili e annuali, così come le agevolazioni previste dalla Città di Torino a tutela delle categorie di cittadini più fragili economicamente (giovani, anziani, disoccupati).

La delibera con gli adeguamenti è stata approvata questa mattina dalla Giunta Comunale e ora verrà trasmessa alla Regione Piemonte e all’Agenzia della Mobilità Piemontese per le parti di competenza. Dopo il passaggio in commissione consigliare, arriverà in Consiglio Comunale per l’approvazione definitiva. Secondo quanto deliberato dalla giunta, gli adeguamenti potranno entrare in vigore entro il 1° ottobre.

Il biglietto City digitale valido per 100 minuti e 1 viaggio in metropolitana passerà da 1,70 a 1,90 euro mentre il costo sarà di 2 euro per quello cartaceo. Multicity, il carnet da sei biglietti da 100 minuti, passerà da 10 a 11,80 euro; Daily, su smart card, che consente un numero illimitato di corse nel giorno di validazione, da 3 a 4 euro per il digitale e da 4 a 4,50 euro per il cartaceo; Multidaily, il carnet da 7 biglietti giornalieri anche non consecutivi, aumenterà infine da 17.50 a 21 euro.

Non subiranno alcuna variazione i prezzi degli abbonamenti Formula: confermate le tariffe del settimanale, 12 euro, del mensile, 38 euro, e dell’ annuale, 310 euro, come gli importi per chi ha meno di 26 anni, ovvero 25 euro per l’abbonamento mensile, 258 euro per l’annuale.

I biglietti acquistati con la vecchia tariffa saranno ancora validi per 30 giorni dopo l’entrata in vigore dell’adeguamento tariffario.

Con la modifica delle tariffe si procederà anche, entro marzo del prossimo anno, alla ridenominazione di alcuni titoli di viaggio per renderli più facilmente riconoscibili alla cittadinanza.

A causa del costante aumento dei prezzi, in crescita dal 2021, e dell’ultima accelerazione, con aumenti Istat tendenziali record dell’11,8 per cento, la Città si è trovata di fatto nella necessità di dover assumere la decisione della revisione tariffaria.

“La manovra – spiega l’assessora al Bilancio Gabriella Nardelli – è necessaria per attutire i rincari di carburante, dovuti alla crisi energetica dello scorso anno, l’incremento dell’inflazione e dei tassi di interesse. Gtt e la Città di Torino stanno lavorando ad un piano complessivo di risanamento indispensabile per garantire i bilanci aziendali e assicurare la continuità del servizio e i livelli occupazionali e contrattuali del personale. Le misure intraprese puntano a portare il bilancio di Gtt in pareggio e ad assorbire le perdite Covid nei prossimi cinque anni”.

“Per riequilibrare il divario tra trasporto privato e trasporto pubblico, nell’ultimo periodo l’Amministrazione ha messo in atto diverse azioni per aumentare l’utilizzo di quest’ultimo – spiega l’assessora ai Trasporti Chiara Foglietta – per ridurre la mobilità più inquinante e per incentivare forme di mobilità sostenibile. La proposta delle nuove tariffe tiene conto degli obiettivi strategici della Città su transizione ecologica e digitale, anche con una importante spinta alla dematerializzazione dei biglietti e il prossimo lancio (a settembre) della app per iOS. Questa decisione si inserisce in una più ampia riorganizzazione della rete, con importanti investimenti del Pnrr che permetteranno il rinnovo di oltre il 60% della flotta, composta oggi da mezzi a gasolio, in mezzi elettrici. Stiamo lavorando per arrivare ad avere un servizio più capillare e maggiori affidabilità dei passaggi e comfort dei mezzi”.

L’adeguamento all’inflazione riguarderà anche la sosta a pagamento con la tariffa oraria smart che passerà da 1 euro a 1,20 euro; la ridotta, da 1,30 euro a 1,50 euro; l’ordinaria, da 1,50 euro e 1,70 euro e la centrale, da 2,50 euro a 2,80 euro. Restano invece immutate le tariffe per gli abbonamenti di sosta per i residenti.

“La Bella e la Voce” conquista Vietri sul Mare

Sono aperte le iscrizioni per prendere parte alla Finale Nazionale di “La Bella e la Voce 2023”, l’evento che per primo in assoluto ha unito un concorso di Bellezza (La Bella) a un concorso per
cantanti e cantautori (La Voce). Per il quinto anno
grazie alla disponibilità del sindaco, dott.
Giovanni De Simone, la località sede della finale
sarà la splendida Vietri sul Mare, perla della costiera
amalfitana. Molte le ragazze che grazie all’evento hanno potuto fare i loro passi nel mondo del
cinema e della televisione, mentre in riferimento
ai cantanti ben 3 sono approdati al Festival
di Sanremo Giovani e altri alle finali di The Voice of Italy e All Together Now. Nell’edizione 2023 avremo con noi Danila Satragno, titolare del Vocal Care e
vocal coach di Damiano (Maneskin), Jovanotti, Rosa Chemical, Giusy Ferreri, Arisa, Giuliano Sangiorgi.
Quindi Matteo Buzzanca, produttore
discografico e autore che ha nel palmares artisti della levatura di Eros Ramazzotti, Malika Ayane, Max Gazzè, Luca Carboni, Marco Mengoni, Francesca Michielin, Arisa, Ermal Meta. Cristian Gallana, uno dei più formidabili manager per emergenti sarà dei nostri. Ospite d’onore la cantautrice NAMIDA, reduce da una serie di concerti in tutta Italia e chiamata più volte ad aprire i concerti dei big della musica leggera. Nell’occasione la cantante presenterà il suo ultimo lavoro: CRISTALLI La conduzione della serata finale è affidata a LE DONATELLA, celebri per la partecipazione a trasmissioni come L’Isola dei Famosi e il Grande Fratello Vip. Regia di Luigi Casavola.
“La Bella 2022”, Rosa Celardo, sarà la madrina della serata. Un grazie speciale per la collaborazione va ad Antonio Amoroso. Per info sulle finalità e la
partecipazione scrivere a
genialspace49@gmail.com
MARINA DI VIETRI SUL MARE sabato 26 agosto

Morto in auto tra le fiamme: ipotesi suicidio

Nell’auto, una Ford Focus, divorata dal fuoco ai bordi della strada c’era il cadavere carbonizzato di uomo. Il ritrovamento questa mattina nell’Astigiano ad Agliano Terme. Prevale l’ipotesi di un suicidio. L’uomo aveva 43 anni e abitava in paese. Sul posto carabinieri e vigili del fuoco.

Aperto il nuovo centro Humanitas Medical Care al Lingotto

All’interno del rinnovato complesso
commerciale del Lingotto, uno dei luoghi simbolo della città di Torino
in cui tradizione e innovazione sono da sempre strettamente collegate,
apre le porte il nuovo centro medico Humanitas Medical Care Lingotto,
ancora più vicino alle persone e alle esigenze di prevenzione e cura
dal territorio.

Nuovi spazi, nuovi ambulatori e le migliori tecnologie: al servizio dei
cittadini tutta la qualità e l’esperienza di Humanitas, con la
competenza e la professionalità degli specialisti di Humanitas Cellini
e Humanitas Gradenigo.

In 700 metri quadrati si può trovare un’area ambulatoriale
multispecialistica, un Centro Prelievi in convenzione con il Servizio
Sanitario Nazionale e una palestra dedicata alla riabilitazione, per
garantire percorsi di prevenzione e diagnosi per tutta la famiglia,
all’insegna di comfort, qualità clinica, precisione e rapidità.

Humanitas Medical Care Lingotto (ingresso in via Fenoglietti 15), ben
collegato alla città e facilmente raggiungibile, va ad aggiungersi agli
altri centri medici Humanitas del territorio: Humanitas Medical Care
Principe Oddone (corso Principe Oddone 30) e il Centro medico San Luca
(Cascina Vica, Rivoli), in stretta connessione con le strutture di
ricovero e cura Humanitas Cellini e Humanitas Gradenigo.

Informazioni e prenotazioni

Il Centro medico è aperto dal lunedì al sabato, dalle 7.30 alle 19.

I prelievi si possono effettuare dal lunedì al sabato dalle 7.30 alle
11. Chi si deve sottoporre al prelievo riceverà il voucher per la
colazione offerta.

Per prenotare visite ed esami è possibile:

* telefonare al numero 011.3027.3030
* recarsi agli sportelli del Centro (via Fenoglietti 15 – Torino)
* online su https://www.humanitas-care.it/dove-siamo/torino-lingotto/