ilTorinese

L’isola del libro

Rubrica settimanale a cura di Laura Goria

 

Carla Madeira “L’amore è un fiume” -Fazi- Euro 18,50

In Brasile è un caso editoriale il romanzo di esordio di Carla Madeira (nata a Belo Horizonte nel 1964, docente di Scrittura pubblicitaria), diventato un best seller grazie al passa parola che l’ha trasformata nella scrittrice più venduta in patria.

E’ la storia dell’amore totalizzante tra Venâncio e Dalva; ma anche della prostituta Lucy e della sua ossessione per Venâncio che non sarà priva di conseguenze.

Venâncio e Dalva si amano fin dal primo casuale sguardo, poi diventano una coppia legata da un rapporto totalizzante di amore assoluto. Si completano in una felicità che esclude il resto del mondo, cementata da una straripante passione.

Ma un rapporto così esclusivo ha sempre anche il rovescio della medaglia. La gelosia esagerata e soffocante porta Venâncio a perdere il controllo, perché si sente escluso dall’amore che la moglie riversa sul loro bambino nato da poco. E’ questa la causa scatenante dalla quale deriva la tragedia che apre una voragine tra i due.

Dalva erige un muro invalicabile tra lei e il marito, colpevole della peggiore delle azioni. Ogni giorno lei scompare per ore, nessuno sa dove vada, però quotidianamente passa davanti al bordello cittadino. E qui si innesta la storia di Lucy, prostituta per libera scelta, con un passato difficile di orfana precoce, poi diventata una sorta di cenerentola in casa di parenti.

Lucy non è solo bella, è anche sensuale e irresistibile, consapevole di esercitare una sorta di malia nei confronti del genere maschile; a partire dallo zio libidinoso, stregato dalla sua femminilità. E’ la più gettonata del casino in cui lavora, tutti la vogliono.

Peccato lei sia ossessionata da Venâncio, l’unico maschio che desidera in modo struggente, l’unico che invece la respinge.

Il romanzo entra negli anfratti dei sentimenti dei personaggi e racconta sviluppi imprevedibili, svolte inimmaginabili che sorprendono il lettore. Tutto scritto con una maestria che ci proietta dritti nel nucleo delle vite interiori dei protagonisti.

 

 

Guillame Musso “Qualcun altro” -La nave di Teseo- euro 20,00

Credo sia uno dei romanzi migliori dello scrittore Guillame Musso (nato ad Antibes nel 1974), con una trama incredibile e accattivante; continue sventagliate di colpi di scena, personaggi intriganti e una maestria di scrittura che assembla magnificamente il tutto.

L’inizio è di quelli decisi, che invogliano una lettura vorace. Su uno yacht miliardario, al largo della Costa Azzurra, la bellissima e potente proprietaria viene aggredita e selvaggiamente colpita alla nuca con un attizzatoio di metallo, da un’ombra nera mimetizzata in una tuta da sub.

Lei è Oriana Di Pietro, editrice e ricchissima erede di una delle famiglie milanesi più in vista. A soccorrerla agonizzante sono due studentesse, per puro caso. La donna morirà in ospedale dopo 10 giorni di coma. Sulla vicenda indaga la detective Justine; donna volitiva e preparata, che nel privato fa i conti con il doloroso abbandono del marito, per una ragazza più giovane.

Per un anno la polizia gira a vuoto, fino a quando viene trovata l’arma del delitto in una rimessa per barche. I sospetti ricadono sul marito della vittima, il pianista jazz di successo Adriene; lui però si professa innocente e mal tollera l’invasione della privacy sua e dei figli ancora piccoli.

Musso sa bene come catturare l’attenzione dei lettori e anche stavolta semina le pagine di indizi e smentite, segreti e doppie verità. Ripercorre la vita di Oriana, ne evidenzia il carattere deciso, la determinazione, l’intelligenza e la mania di controllo.

Più verità vengono a galla e con retroscena ambigui.

Nella rosa dei personaggi fa capolino anche la giovane Adele; Oriana l’aveva coinvolta in un piano machiavellico che poi le era scoppiato tra le mani.

La soluzione sembra essere sempre ad un passo. Invece scopriamo che, a seconda dell’angolatura da cui si guarda, tutto cambia e viene rimesso in discussione. Nessuno sta mentendo, ma i fatti oggettivi sono caleidoscopici e il rebus trova soluzione solo alla fine.

 

 

Claire Dederer “Mostri” -Iperborea- euro 20,00

Claire Dederer (nota giornalista collaboratrice di prestigiose testate, tra le quali il “New York Times”) in questo libro cerca di rispondere alla domanda: «Dobbiamo continuare ad amare i grandi personaggi che nella vita privata si sono rivelati dei mostri, mentre le loro opere restano delle pietre miliari?».

Risposte lei non ne dà. Piuttosto ripercorre le loro biografie, scava a fondo nei difetti, rivela scheletri nell’armadio, alcuni eclatanti.

Il primo capitolo è sul controverso regista Roman Polanski, vittima di tragedie pesantissime. La madre morta ad Auschwitz e il brutale assassinio della bellissima moglie Sharon Tate incinta, squartata da alcuni membri dalla satanica famiglia Manson.

Eventi che sicuramente hanno inciso nell’anima dell’artista, ma che non giustificano affatto le sue azioni. Polanski è stato accusato di aver drogato e sodomizzato una tredicenne.

La Dederer analizza a fondo questa figura contemporanea in cui alberga il difficile equilibrio tra due forze contrastanti: una mostruosità assoluta e un genio altrettanto supremo.

Nelle pagine poi ripercorre i lati oscuri di altri artisti famosi, tra i quali Woody Allen, Picasso, Michael Jackson, Doris Lessing e Virginia Woolf.

Di ognuno la Dederer analizza anfratti di vita privata e derive caratteriali, che non necessariamente inficiano la grandezza della loro genialità e delle loro opere.

Alcuni si sono macchiati di veri crimini, altri hanno esposto idee inaccettabili, altri ancora, più semplicemente, manifestato difetti e contraddizioni macroscopici.

Alla luce delle gravi rivelazioni le loro opere possono continuare ad essere accettate, ammirate o dileggiate? Risposta univoca non c’è.

 

 

The book of Printed Fabrics” -Taschen- euro 150

Il titolo precisa che i due monumentali volumi (per un totale di 880 pagine) tracciano la storia dei tessuti dall’inizio nel 1600 fino ad oggi. L’opera nasce dalla collezione del Musée de l’Impression sur Etoffes che si trova a Mulhouse (cittadina della Francia Alsaziana, quasi al confine con la Svizzera) dove ha sede il più importante museo di tessuti stampati al mondo.

Una messe di stoffe, colori, disegni, tessiture da capogiro; dal crêpe de chine Kensington al raso di seta, transitando per le romantiche fioriture e bouquet trompe-l’œil tipici del Liberty. Negli schedari degli immensi archivi di Liberty britannici ci sono più di 45mila stampati, da perderci la testa.

Il nome viene dal commerciante di stoffe che aprì l’emporio londinese nel 1875, Arthur Lasenby Liberty, ed è diventato sinonimo di uno stile intramontabile e subito riconoscibile.

Tornando a Mulhouse e alla storia del museo, vale la pena ricordare che la zona si era data lo statuto di repubblica neutrale

e indipendente rispetto alle leggi francesi e il loro monopolio delle manifatture reali.

Dal 1586 al 1798, durante la rivoluzione industriale la piccola cittadina Alsaziana era l’unica a poter produrre liberamente le “indiennes”, cosiddette “indiane” copiate dalle tele stampate provenienti dall’India, che arrivavano nelle stive delle navi e avevano conquistato l’Europa.

Nei secoli di storia dei tessuti arte e moda si sono incrociati e i due volumi raccontano il gusto europeo e la passione per le stoffe esotiche. Da lì il via a una florida industria tessile , anche a dispetto del proibizionismo promulgato, per esempio, in Francia nel 1686, quando il sovrano vietò l’importazione di tessuti indiani per di proteggere la produzione nazionale di sete.

 

Bagnolo saluta don Vagge e accoglie don Gullino

Sabato sera, durante la messa delle 18,30, nella parrocchia di San Pietro in Vincoli la comunità bagnolese ha salutato don Carlo Vagge, che domenica 28 settembre inizierà il ministero nelle parrocchie di Piasco e Rossana e accolto don Giovanni Gullino, che d’ora innanzi collaborerà con il parroco don Osvaldo Malerba per le celebrazioni festive.
Il vice sindaco cav. Chiaffredo Maurino, a nome dell’Amministrazione Comunale, ha omaggiato don Carlo con una targa di riconoscenza per il ministero sacerdotale svolto in favore dei fedeli, in questi quattro anni trascorsi nelle comunità di Bagnolo e per l’assistenza morale e spirituale verso gli anziani ed ha espresso un augurio di bentornato a don Giovanni già prevosto della parrocchia di Villar dal 1977 al 1981.
Alla celebrazione hanno preso parte anche gli assessori Cristina Albertengo e Tommaso Vottero, il consigliere Ivano Falco e il commissario dell’Ipab dott. Francesco Seri.

Meeting torinese della Lega: i territori al centro dell’azione politica

Si è svolto a Torino presso il ristorante ‘Cala Luna’ in piazza Derna il pranzo della Sezione torinese della Lega. Oltre 200 militanti hanno partecipato all meeting che ha visto sfilare sul palco tutta la dirigenza piemontese del partito con Il Capogruppo alla Camera e Segretario piemontese Riccardo Molinari, il Capogruppo in Regione Piemonte Fabrizio Ricca, il consigliere regionale Andrea Cerutti, il segretario cittadino Fabio Tassone, gli onorevoli Elena Maccanti e Alessandro Manuel Benvenuto che ricopre anche il ruolo di Questore alla Camera dei Deputati. “L’autonomia differenziata è una battaglia di legalità per il bene dell’Italia. Un baluardo contro il clientelismo imperante atto a verificare l’effettiva destinazione delle risorse destinate alla crescita dei territori, cosi come il pacchetto di norme sulla sicurezza appena approvate in Parlamento sono un passo decisivo per ristabilire il rispetto delle regole a favore di quanti vivono e lavorano onestamente”, ha dichiarato Riccardo Molinari. Mentre per Elena Maccanti “La Lega prosegue nel suo percorso di vicinanza attiva a territori e persone, con la vittoria al Comune di Giaveno, unico conquistato dal centrodestra alla scorsa tornata elettorale per le amministrative e per giunta al ballottaggio”. Alessandro Benvenuto, invece, rivendica “Gli ottimi e insuperati risultati ottenuti dal Ministro Salvini nella riduzione di sbarchi irregolari, e la grande mobilitazione di massa che porterà la Lega in piazza per raccogliere firme contro l’ingiusto processo politico ai danni del nostro Segretario Federale”.

MAURIZIO SCANDURRA

Mirafiori, al via le verifiche sui nuovi modelli cinesi Leapmotor

A Mirafiori, nel polo di interscambio del Drosso, dove vengono messe a punto le vetture di Stellantis, iniziano in questi giorni i controlli finali dei primi modelli cinesi Leapmotor C10 inviati in Europa per il mercato italiano.
La messa a punto delle vetture, prima della distribuzione nei concessionari, coinvolgerà per una settimana una ventina di operai delle Carrozzerie coinvolti dalla cassa integrazione che l’azienda ha adottato  per far fronte al calo del mercato.

Rock Jazz e dintorni a Torino. I Fratelli di Soledad e i La Crus

GLI APPUNTAMENTI MUSICALI DELLA SETTIMANA 

Martedì. A Piazza dei Mestieri si esibiscono i Trelilu. Il Blah Blah compie dieci anni. Per il compleanno suoneranno i The Stems.

Mercoledì. A Piazza dei Mestieri suona il trio del pianista Antonio Faraò. All’Osteria Rabezzana è di scena l’Orchestra Terra Madre. Al Blah Blah si esibiscono i Fratelli di Soledad. Al Teatro Colosseo è di scena Michele Bravi.

Giovedì. Al Blah Blah suonano gli Extrema. All’Hiroshima Mon Amour sono di scena i La Crus. Al Magazzino sul Po suonano gli Indianizer.

Venerdì. Al Blah Blah si esibiscono i The Hormonauts.

Sabato. Al Blah Blah suonano i The Peawees. Al Magazzino sul Po sono di scena i Fusaifusa.

Pier Luigi Fuggetta

Da Gramsci a Guerri

Di Pier Franco Quaglieni 

Il dibattito sulla egemonia culturale ripreso di recente va subito ridimensionato. E’ un’idea di Gramsci portata alle estreme e soffocanti conseguenze dai marxisti a partire dal 1945 in Italia. L’egemonia comunista ha soffocato la cultura italiana, applicando un criterio che più che illiberale si rivelò sovietico. Solo pochi seppero ribellarsi da Silone a Vittorini, da Pannunzio alla cultura liberale. Io personalmente mi ritengo una vittima dell’ egemonia culturale della sinistra che ha tentato di ostacolarmi in tutti i modi con il fine di tacitarmi.

Oggi c’è chi tenta ad associare Gramsci a Gentile che ebbe degli influssi sull’ intellettuale sardo il quale invece si oppose a Croce. Direi di non creare inutili polveroni polemici su personaggi ormai tramontati. In ogni caso Gentile era di remote origini liberali conservatrici che lo portarono ad aderire al fascismo a cui diede una linea culturale che esso non aveva. Gentile a cui si deve la riforma della scuola italiana, l’unica riuscita, nelle sue attività culturali fu un intellettuale abbastanza tollerante che fece collaborare alle sue imprese anche antifascisti ed anche ebrei. L’uccisione a tradimento di Gentile da parte dei Gap rivelò l’odio dei comunisti verso un uomo che non si può associare a Gramsci per nessun motivo.

 

L’ intellettuale organico fu un’invenzione gramsciana praticata con cinismo e persino con ferocia da Togliatti e imposta dal PCI al mondo intellettuale , accademico ed editoriale italiano come una camicia di forza. Chi oggi cerca di recuperare la parola egemonia, non conosce le sue origini storiche che sono incompatibili con la cultura liberale nelle sue diverse manifestazioni. Bobbio ha scritto in materia pagine conclusive sulla cultura del dubbio, antitetica a quella fondata sulle certezze manichee e inossidabili dell’ideologia marxista. Chi pensa di recuperare Gramsci e Gentile non ha capito nulla del passato e rivela incapacità a rapportarsi con il presente che può vedere in intellettuali come Giordano Bruno Guerri esempi di una cultura davvero libera . Lui e non altri doveva essere il ministro della cultura. Anche Dagospia si è accorta dell’errore di tenere “relegato” al Vittoriale Guerri che ha rivelato doti e coraggio che andrebbero posti al servizio dell’intera comunità nazionale

Giovani rapinatori in azione: furto al supermercato e catenina strappata dal collo di una ragazza

Il 20 settembre sera, poco dopo le 20, quartiere “Aurora”, i carabinieri del nucleo radiomobile hanno arrestato un diciannovenne di origine nordafricana, già noto alle forze di polizia, e denunciato un sedicenne perché sorpresi all’Interno di un supermercato a rubare della merce; i due sono stati scoperti da un dipendente addetto alla sicurezza ma per riuscire a fuggire lo hanno aggredito. I militari dell’Arma, sopraggiunti nel frattempo, hanno bloccato i due giovani e li hanno portati in caserma in quanto gravemente indiziati del reato di rapina impropria. Il maggiorenne è stato trattenuto in cella di sicurezza in attesa del rito direttissimo mentre il minore è stato denunciato in stato di libertà.

– ⁠il 21 settembre, nel corso della nottata, nel quartiere San Salvario, i Carabinieri del Nucleo Radiomobile hanno arrestato un ventiseienne di origini nordafricane, conosciuto dalle forze dell’ordine, che poco prima aveva rapinato una diciottenne, strappandole la catenina d’oro dal collo. Nonostante l’arresto, il presunto autore del reato ha opposto violenta resistenza contro i militari colpendoli con calci per cercare di fuggire. Il giovane e’ stato portato in carcere presso la casa circondariale Lorusso – Cutugno di Torino.

Juventus – Napoli 0-0

Partita vivace ma senza reti quella tra Juve e Napoli I padroni di casa hanno sprecato l’occasione della giornata con Koopmeiners.  Politano ha dato del filo da torcere ai campani.  Vlahovic è stato sostituito con  Weah centravanti, anche Lukaku e Kvaratskhelia, sostituiti con Politano da Conte. E allo Stadium di Torino finisce 0-0.

“Usa, versa, getta”, campagna sugli oli esausti vegetali

Prende il via in questi giorni la campagna di comunicazione “Usa, versa, getta” dedicata alla raccolta degli oli esausti vegetali: l’iniziativa, promossa dalla Città di Torino di concerto con Amiat Gruppo Iren e CONOE (Consorzio nazionale di raccolta e trattamento degli oli e dei grassi vegetali e animali esausti), accompagna e rafforza il progetto di estensione della raccolta di prossimità, avviato nel corso del 2023 e che ha permesso di posizionare oltre 460 contenitori in tutti i quartieri di Torino.

L’obiettivo è quello di coinvolgere e sensibilizzare i cittadini sulla necessità di differenziare questa tipologia di rifiuto, altamente inquinante, ponendo l’accento sui pochi e semplici gesti necessari per farlo: dopo l’utilizzo, infatti, basta versare l’olio esausto in bottiglie ben chiuse, filtrandolo da impurità ed eventuali residui di cibo, e conferirlo in uno dei cassonetti presenti sul territorio.

La campagna verrà declinata su molteplici canali: affissioni stradali e presso sedi comunali, uffici e attività commerciali, advertising sui mezzi GTT, oltre a contenuti digitali dedicati.

“I risultati ottenuti in un solo anno dall’avvio del progetto di raccolta capillare degli oli esausti vegetali – con il raddoppio dei quantitativi conferiti – ci riempiono di orgoglio e premiano l’impegno dei cittadini e delle istituzioni nel raggiungere traguardi importanti nel campo dell’economia circolare – commenta l’assessora alle Politiche per l’Ambiente Chiara Foglietta -. Proseguendo nella sensibilizzazione, la nuova campagna potrà contribuire a ottenere risultati sempre più importanti in termini ambientali, rendendo Torino una città sempre più rispettosa del nostro ecosistema”.

“L’obiettivo di questa campagna è aumentare la conoscenza degli utenti e migliorare la differenziazione degli oli esausti a Torino: un percorso avviato da oltre un anno e che, nel primo semestre del 2024, ha permesso di raddoppiare i quantitativi di oli esausti conferiti, passando da circa 10mila tonnellate del 2023 alle quasi 20mila raccolte tra gennaio e giugno di quest’anno” dichiara Paola Bragantini, Presidente Amiat.

La raccolta di prossimità degli oli esausti vegetali permette di smaltire olio di oliva e di semi vari usati per frittura, oli di conservazione dei cibi in scatola o in vetro e oli vegetali deteriorati o scaduti, consentendo importanti vantaggi sul piano ambientale e permettendo di dare nuova vita al rifiuto: gli oli esausti, infatti, possono essere riciclati e trasformati in nuova materia, come biodiesel, ma anche bio-lubrificanti, cere per auto, saponi, prodotti cosmetici, inchiostri, asfalti, bitumi, mastici e collanti.