ilTorinese

Il Pnrr a sostegno dell’agricoltura di precisione

Il 10 gennaio apre il bando regionale 2024-2025

Pubblicato il bando regionale a sostegno delle micro, piccole e medie imprese agricole piemontesi e delle loro cooperative e associazioni, per l’ammodernamento dei macchinari agricoli che permettono l’introduzione di tecniche di agricoltura di precisione. Il bando ha una dotazione finanziaria di 26 milioni e 500 mila euro, fondi assegnati tramite il Pnrr (Missione 2.C1 – Investimento 2.3).

Dal 10 gennaio è possibile presentare domanda di contributo a copertura delle spese per l’acquisto di macchine e attrezzature per l’agricoltura di precisione, dai droni e stazioni meteo ai macchinari per ridurre l’utilizzo dei fitofarmaci e dei fertilizzanti; per la sostituzione di trattori per l’agricoltura e la zootecnia; per l’innovazione dei sistemi di irrigazione e gestione delle acque.

Sono in arrivo aiuti importanti per le nostre aziende piemontesi che intendono investire nell’agricoltura di precisione e quindi nelle produzioni a basso impatto ambientale, possibili grazie all’ammodernamento dei macchinari agricoli, all’introduzione di tecnologie e di sistemi digitali. Questi finanziamenti si aggiungono ai contributi per i miglioramenti e per lo sviluppo delle aziende dei bandi del Complemento di sviluppo rurale, pacchetto giovani, attualmente aperti ”, precisa l’assessore all’Agricoltura e cibo Marco Protopapa.

La concessione di aiuti è pari al 65 % dell’importo dei costi di investimento ammissibili, e nel caso di giovani agricoltori arriva all’80 %. La spesa massima ammissibile è di 35.000 euro per le attrezzature e l’irrigazione e 70.000 euro per la sostituzione dei trattori.

Il bando scade il 21 marzo 2024 ed è pubblicato sul sito della Regione Piemonte al link https://bandi.regione.piemonte.it/contributi-finanziamenti/pnrr-m2c1-investimento-23-ammodernamento-macchine-agricole

Susa, rimosso l’albero abbattuto dal forte vento

Tra i danni provocati dal vento dei giorni scorsi, si è verificato l’abbattimento di un grande albero al Parco Pognante che nella caduta ha distrutto uno degli scivoli del parco.
Grazie all’intervento della Squadra AIB e PC di Susa ODV l’area è stata liberata tempestivamente dalle parti del tronco ma richiede ancora l’intervento di rimozione dei rami, della radice e di sistemazione dei giochi danneggiati.
Per questo motivo è stata disposta la chiusura del parco giochi e durante il periodo di chiusura è stato assegnato un incarico per effettuare la potatura delle altre piante presenti.

#cittadisusa

Ecco i Re Magi, perché portano oro, incenso e mirra?

Una notte di duemila anni fa apparve in cielo una luce. Gaspare, Melchiorre e Baldassarre riconobbero il segnale che attendevano da tempo e partirono verso Betlemme in Giudea attraversando infiniti paesi in un viaggio lungo e avventuroso. I tre Re Magi, come racconta il Vangelo secondo Matteo, l’unico Vangelo che ne parla, portarono con sé un dono da offrire a Gesù bambino. Ma perché proprio oro, incenso e mirra? L’oro, donato da Melchiorre, il più anziano dei Magi, era un dono riservato ai Re e Gesù, per i tre misteriosi personaggi, era il re dei re. É il metallo più prezioso, simbolo di bellezza e luce divina, energia e ricchezza, trasmette calore e forza e da sempre è associato alla luce e al sole. Tutte le civiltà hanno usato l’oro per celebrare ed esaltare Re e divinità. L’incenso, portato da Gaspare, il più giovane dei tre, è una resina ricavata dalla corteccia di alcuni alberi e fin dai tempi antichi fu utilizzato per cerimonie religiose e rituali gradite agli dei. Il fumo dell’incenso bruciato facilitava la meditazione e la purificazione del corpo. Il magio Gaspare onora Gesù con un dono prezioso che generalmente veniva offerto in sacrificio agli dei. La mirra, resina estratta da piante che crescono in India e in Africa, veniva utilizzata nelle sacre unzioni e per conservare le salme durante i funerali. Sono tutti doni ricchi di significato e molto costosi e pertanto degni di un re. Anche la mirra, portata da Baldassarre, il re magio dalla pelle scura, è una resina molto profumata e conosciuta fin dall’antichità per le sue proprietà antibatteriche. Nella Bibbia viene citata spesso perché veniva usata come olio di unzione per profumare le vesti dei sacerdoti. Le sacre Scritture parlano di alcuni Magi ma non dicono che erano tre e neanche ci dicono che i loro nomi fossero Gaspare, Baldassarre e Melchiorre. E poi ci sarebbe anche un quarto Re Magio, non menzionato nei Vangeli ma presente nella tradizione cristiana da sempre, che rende ancora più fitto un mistero di 2000 anni. Molte leggende infatti narrano di un quarto Re Magio che non giunse mai a Betlemme perché si perse lungo la strada e si dice che per tutta la vita abbia continuato ad errare alla ricerca di quel Bambino.
Filippo Re

Bardonecchia: svaso diga Rochemolles, al via lavori

Avranno inizio lunedì 8 gennaio le fasi di svaso completo della diga di Rochemolles, opera realizzata a circa 2000 m lungo l’omonimo rio, e ubicata nel Comune di Bardonecchia.

Si tratta di una grande diga, gestita da Enel Green Power Italia, per la produzione di energia idroelettrica e soggetta alla supervisione e vigilanza da parte della Direzione Generale per le Dighe del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti.

Lo svaso si rende necessario per poter eseguire interventi di manutenzione straordinaria sugli organi dello scarico di fondo, che si trova nella zona più profonda dell’opera di sbarramento, e serve per permettere lo svuotamento completo dell’invaso.

Gli interventi sono stati concordati con il Ministero e fanno parte di una serie di attività, atte a garantire la sicurezza e l’efficienza dell’opera, che sono iniziate nel 2022 e proseguiranno nel 2024 anche dopo il reinvaso della diga, riguardando anche gli altri organi di scarico e di derivazione.

La scelta del periodo, anche se complicato per l’allestimento di un cantiere e l’esecuzione di attività a quelle quote, è dettato dall’esigenza di avere condizioni di minimo afflusso di acqua nelle aree di lavoro, condizioni che possono essere garantite solo nella stagione invernale.

Il lago resterà vuoto fino alla conclusione degli interventi sugli scarichi di fondo, prevista per fine aprile, dopodiché questi verranno richiusi e comincerà il reinvaso della diga per il ripristino delle normali condizioni di esercizio della derivazione verso la centrale di Bardonecchia, che dovrebbe avvenire in tempi rapidi con l’arrivo della stagione primaverile e lo scioglimento delle nevi.

“Si tratta di un intervento di manutenzione straordinaria che riveste carattere di eccezionalità per molteplici aspetti – spiega Andrea Poggi, Responsabile dell’Area Nord Ovest di Enel Green Power Italia. In primis perché garantirà per i prossimi decenni la sicurezza e l’esercizio della diga, degli impianti e l’uso plurimo delle acque; in secondo luogo, perché la diga non viene svuotata da circa 50 anni (tale è infatti la frequenza con cui solitamente si programmano interventi di tale entità su opere di questo tipo), e, non ultimo, per le particolari condizioni in cui ci si troverà ad operare nel cantiere, vista la stagione e la quota”.

Da qualche anno, a seguito di un accordo sottoscritto nel 2008 da Smat, Regione Piemonte, ATO3 ed Enel, SMAT preleva dalla diga l’acqua che potabilizza presso l’impianto di Bardonecchia e distribuisce, attraverso l’Acquedotto per la Valle di Susa, a 31 Comuni della Valle. SMAT garantisce la continuità del servizio a tutti gli utenti avendo pianificato l’attivazione di fonti alternative.

“L’intervento che sarà avviato il prossimo 8 gennaio sulla diga di Rochemolles – sottolinea il sindaco di Bardonecchia Chiara Rossetti – è molto importante ed atteso. L’opera, infatti, riveste una particolare importanza su più livelli, dal momento che alimenta l’acquedotto di valle ed anche gli impianti di innevamento artificiale oltre alla possibilità, che ha, di trattenere parte dell’acqua in arrivo in caso di forti precipitazioni. In questi mesi ci siamo confrontati con Enel Green Power in modo proficuo per predisporre un programma che ci consentirà di arrivare al termine dei lavori in vista della stagione primaverile”.

 

“Parlami di quello che vuoi… ma non mi parlare d’amore”

MISIC TALES, LA RUBRICA MUSICALE


“Parlami di quello che vuoi parlami dei tuo viaggi, del Brasile, delle compagnie aeree che preferisci ma, non mi parlare d’amore ”

Milanese, classe 1971, è di madre lombarda di Inzago, mentre il padre era pugliese di Gallipoli, ed era un aviatore, morto a Gallipoli nella città vecchia nel 1974 quando Tricarico aveva solo tre anni.

 A questo episodio si fa cenno nella canzone “Io sono Francesco” che ottiene un ottimo successo di vendite (primo posto nella classifica italiana dei singoli più venduti) e che viene premiata col disco di platino e con vari riconoscimenti.

La canzone subisce, però, alcune censure in radio: Tricarico definisce “puttana” la sua maestra delle elementari per aver tenuto un giorno un comportamento scorretto nei suoi confronti, ignorando, nella circostanza dell’assegnazione di un tema sui genitori, che il bambino fosse orfano di padre fin da quando aveva 3 anni e ignorando le conseguenti proteste del giovanissimo Tricarico.

Ha iniziato a suonare da giovanissimo (come ricorda nel brano Musica) e si è diplomato in flauto traverso al Conservatorio di Milano.

Ha suonato jazz con una piccola band nei locali milanesi, ma si è esibito per qualche mese anche a Parigi.

Oggi si presenta con un brano posato con eleganza sulla bocca di un Gianluca Gori noto anche con lo pseudonimo di Drusilla Foer.

Un brano che mi apre il cuore, mi porta in terre conosciute, scomode a volte, ma emozionanti.

Un brano reale, per ognuno di noi, struggente, malinconico che in un mare di delusione lascia ancora un barlume di speranza nell’amore, quello per sempre.

 Grazie a Dio la musica, quella vera, resta sempre.

“Conosce l’amore solo chi ama senza speranza”.

(Friedrich Schiller)

Vi invito all’ascolto ed attendo le vostre impressioni sul brano:

Buon ascolto

CHIARA DE CARLO

 

(2) Drusilla Foer – NON MI PARLARE D’AMORE – YouTube

 

Derubato e picchiato: l’amico invitato a cena era il basista

Cena da incubo per un anziano torinese. L’amico che aveva invitato a casa per parlare di un progetto di lavoro sarebbe il basista dei malviventi che poi hanno aggredito e rapinato l’83enne rubandogli  due Rolex, per un valore di 74mila euro. Secondo i carabinieri un 50enne torinese avrebbe orchestrato l’aggressione insieme a un 21enne e a una 27enne di Milano. Tutti e tre sono stati arrestati e accusati a vario titolo, di rapina in concorso tra loro e lesioni. Il presunto basista una volta uscito da casa dell’anziano avrebbe fatto entrare i complici rapinatori.

Auto tampona Tir: un morto sulla A4

Un uomo di 53 anni è morto in un incidente avvenuto ieri sull’autostrada A4 Torino – Milano tra i caselli di Novara est e Novara ovest. Stava guidando una Fiat 500 L  in direzione Torino quando per cause da accertare ha tamponato un camion che entrava in una piazzola di sosta. Sul posto la polizia stradale e i soccorsi del 118 che hanno potuto solo constatare il decesso.

Saldi, si stima una spesa di 300 milioni a Torino. Ascom: “Dialogo con la Regione, troppo vicini al Natale”

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Saranno 15,8 milioni le famiglie italiane che si dedicheranno allo shopping nel periodo dei saldi, a partire da venerdì 5 gennaio fino a venerdì 1° marzo. Secondo le stime dell’Ufficio Studi Confcommercio ogni persona spenderà circa 137 euro e ogni famiglia 306 euro per un giro di affari di 4,8 miliardi di euro. A Torino e provincia la spesa stimata è di oltre 300 milioni di euro.

STIMA DEI SALDI INVERNALI 2024
VALORE SALDI INVERNALI (MILIARDI DI EURO) 4,8
NUMERO FAMIGLIE CHE ACQUISTA IN SALDO (MILIONI) 15,8
ACQUISTO MEDIO A FAMIGLIA PER SALDI INVERNALI(EURO) 306
ACQUISTO MEDIO A PERSONA NEI SALDI INVERNALI (EURO) 137
 

Fonte: stime Ufficio Studi Confcommercio

I saldi avranno una durata di 8 settimane non necessariamente continuative e per quanto riguarda la possibilità di effettuare vendite promozionali sono state bloccata nei 30 giorni antecedenti l’avvio dei saldi.

«I saldi rappresentano un’occasione attesa sia dai consumatori sia dai commercianti – sottolinea la presidente di Ascom Confcommercio Torino e provincia Maria Luisa Coppa -. Sull’onda di un Natale non entusiasmante per l’abbigliamento, ma che ha comunque visto un ritorno al negozio di vicinato vogliamo sperare che siano proprio gli acquisti nei negozi fisici a compensare le difficoltà dei mesi passati. Chiaramente un periodo di saldi così a inizio gennaio va a svuotare le vendite del Natale e proprio su questo punto lavoriamo ad un’interlocuzione con la Regione Piemonte per indirizzare la normativa in modo da favorire i commercianti anziché penalizzarli. Tra saldi mascherati da sconti ai clienti, eventi come il Black Friday della durata di una settimana e la concorrenza sleale da parte delle piattaforme di e-commerce e delle grandi catene, il commercio tradizionale si trova a combattere una battaglia ad armi spuntante. Continuiamo a chiedere una politica del commercio seria, che ponga le stesse regole per tutti e non penalizzi sempre e solo il negozio tradizionale. E si pensi anche alle attività in provincia, che spesso non sono attrezzati per il commercio on line come è, invece, più frequente in città, e faticano ancora di più».

Il 2024 si presenta come un anno importante per la valorizzazione del commercio di prossimità e delle attività storiche, facendo leva sui punti di forza delle piccole attività, in un lavoro di concerto con l’Amministrazione cittadina.  «Nei negozi locali – prosegue la presidente Coppa -, oltre agli sconti, i clienti possono trovare un sorriso, un consiglio sincero e un rapporto umano, che il commercio online non può offrire. L’esperienza d’acquisto in negozio va oltre la semplice transazione. È un’occasione per creare legami con la propria comunità, scoprire prodotti unici e ricevere un servizio personalizzato. In un periodo di incertezza economica e di sfide per il settore del commercio al dettaglio è fondamentale riconoscere il valore aggiunto che i negozi di prossimità portano alle nostre città e quartieri».

PER IL CORRETTO ACQUISTO DEGLI ARTICOLI IN SALDO CONFCOMMERCIO RICORDA ALCUNI PRINCIPI DI BASE:

  1. 1.Cambi: la possibilità di cambiare il capo dopo che lo si è acquistato è generalmente lasciata alla discrezionalità del negoziante, a meno che il prodotto non sia danneggiato o non conforme (Art. 129 e ss. D.lgs. 6 settembre 2005, n. 206, Codice del Consumo). In questo caso scatta l’obbligo per il negoziante della riparazione o della sostituzione del capo e, nel caso ciò risulti impossibile, la riduzione o la restituzione del prezzo pagato (art. 135 bis del D.Lgs. 206/2005 – Codice del Consumo). Il compratore è però tenuto a denunciare il vizio del capo entro due mesi dalla data della scoperta del difetto. Per gli acquisti online i cambi o la rescissione del contratto sono sempre consentiti entro 14 giorni dalla ricezione del prodotto indipendentemente dalla presenza di difetti, fatta eccezione per i prodotti su misura o personalizzati (artt. 52 e ss. del D.Lgs. 206/2005 – Codice del Consumo).
  1. 2.Prova dei capi: non c’è obbligo. E’ rimesso alla discrezionalità del negoziante.
  1. 3.Pagamenti: le carte di credito devono essere accettate da parte del negoziante e vanno favoriti i pagamenti cashless.
  1. 4.Prodotti in vendita: i capi che vengono proposti in saldo devono avere carattere stagionale o di moda ed essere suscettibili di notevole deprezzamento se non venduti entro un certo periodo di tempo.
  1. Indicazione del prezzo: obbligo del negoziante di indicare il prezzo normale di vendita, lo sconto e, generalmente, il prezzo finale. In tutto il periodo dei saldi il prezzo iniziale sarà il prezzo più basso applicato alla generalità dei consumatori nei 30 giorni antecedenti l’inizio dei saldi (Art. 17 bis D.Lgs. 206/2005 – Codice del Consumo introdotto dal D.Lgs. n. 26/2023 di recepimento della Direttiva UE «Omnibus»).

Torino, la truffa dell’uomo che finge di essere investito dalle auto

Caro direttore,  vorrei fare una segnalazione che penso possa essere utile a tutti gli automobilisti della città di Torino.

Il primo di Gennaio, intorno alle ore 17:15, sono stato vittima di un tentativo di truffa da parte di un soggetto probabilmente già noto alle forze dell’ordine.
Percorrevo a bordo della mia auto la Via Enrico Cialdini, quando ad un tratto, un signore ben vestito sulla sessantina, nascosto dietro alla sua macchina in divieto di sosta sulle strisce pedonali (all’altezza del civico 17), si è gettato a piedi sulla mia fiancata destra.
Sul momento, ho sentito solo un forte tonfo di carrozzeria e ho rallentato, non capendo però che cosa fosse successo e avessi urtato. Neanche cinquanta metri dopo, però, vedo dal mio specchietto retrovisore un auto che mi fa i “flash” e mi accosto subito. Il signore in questione mi accusa di averlo investito e inizia a mostrarmi il pantalone strappato (precedentemente) e una ferita alla gamba molto sanguinante (sangue finto).
Il truffatore inizia a chiedermi di essere risarcito in contanti per il danno del pantalone, la richiesta ammonta inizialmente a €50 poi, in seguito a mia richiesta di segnalare al 112 quanto accaduto, scende a €30, dicendomi di potermi anche accompagnare al bancomat più vicino se non li avessi avuti sul momento. Rifiuto nuovamente e faccio presente che anche la mia vettura ha un lungo “graffio”. Ho scoperto poi dopo essere solo una sostanza collosa (è venuta via con un semplice lavaggio ad alta pressione e un panno), probabilmente applicata con la sua scarpa nell’urto, che ha reso ancora più credibile l’investimento. Il signore a quel punto inizia ad alzare i toni e mettermi molta fretta, bestemmiando e minacciandomi di denunciarmi.
Cercando di mantenere più lucidità possibile, nonostante lo spavento e l’aggressività del soggetto che mi trovo di fronte, riesco a estrarre rapidamente il mio smartphone e a scattare una fotografia alla targa.
Un ulteriore aspetto che mi ha dato conferma che si trattasse di un tentativo di truffa, è che il signore ha lasciato la sua auto sempre accesa durante la conversazione ed è rimasto a bordo del mezzo nelle richieste di estorsione, pronto per fuggire.
Quando un passante si è avvicinato per aiutarmi, data la mia evidente difficoltà nel gestire la situazione, il signore è fuggito sgommando, senza aver portato a termine il raggiro.
L’auto cui viaggiava il truffatore è una Fiat Multipla di colore blu scuro, riporta una lieve ammaccatura sul portellone.
Descrizione soggetto: sulla sessantina, capelli castani corti e molto stempiato, alto 180 cm circa, vestito elegante con una giacca color verde militare con al di sotto un abito scuro, camicia bianca e pantaloni neri (strappati lato gamba sinistra altezza ginocchio).
Posso assicurare, avendo vissuto personalmente quanto accaduto, che tale messa in scena del truffatore inizialmente è risultata piuttosto credibile, nonostante io non mi reputi proprio uno sprovveduto a riguardo di raggiri simil “truffa dello specchietto”, sono certo che soggetti meno informati ci sarebbero potuti cascare, consegnando in tempi brevi la somma richiesta.
Ho allertato sul momento il 112 e poco dopo mi sono recato presso la Stazione dei Carabinieri di Pozzo Strada per segnalare quanto accaduto, e su loro consiglio, di valutare se sporgere denuncia entro i 90 giorni dall’accaduto previsti dalla Legge.
Facendo una visura targa, ho scoperto che il soggetto che ha tentato di truffarmi è già noto alle Forze dell’Ordine da oltre 10 anni ed è un “mago” di questo specifico tipo di truffa del “falso investimento”, è già stato sotto processo, ma ora è nuovamente a piede libero.
Magari raccontando quanto accaduto, si riuscirà ad informare quante più persone possibili e far sì che meno vittime gli consegnino quanto da lui richiesto per la finta riparazione del pantalone.
Suppongo che per motivi di privacy non si possa citare il nome, ma è grave che questa persona sia ancora a piede libero e continui a truffare. Sto cercando di diffondere, nella speranza che non ricapiti ad altre vittime malcapitate come me.

Emanuele Durando

“L’ispettore generale“ di Nikolaj Gogol’ con Rocco Papaleo protagonista

 

Debutta martedì 9 gennaio 2024, alle 19.30, al teatro Carignano, la pièce teatrale ‘L’ispettore generale’ di Nikolaj Gogol’ per l’adattamento e la regia di Leo Muscato, protagonista in scena Rocco Papaleo insieme a Elena Aimone, Giulio Baraldi, Letizia Bravi, Marco Brinzi, Michele Cipriani, Salvatore Cutri, Marta Dalla Via, Gennaro Di Biase, Marco Gobetti, Daniele Marmi, Michele Schiano di Cola, Marco Vergani.

Rocco Papaleo è protagonista de ‘L’ispettore generale’ di Gogol’, uno dei più grandi capolavori della letteratura russa, scritto quasi duecento anni fa, ma tragicamente più attuale di quanto si possa immaginare, grazie anche alla resa registica di Leo Muscato. Nella Russia del 1836 per controllare la vita e l’operato dei suoi sudditi, lo zar Nicola I istituisce un nuovo organo di Stato chiamato Terza Sezione ,suhe altro non è che una sorta di inquisizione che persegue e ostacola tutti i liberi pensatori, tra cui Dostoevskij, Puskin e lo stesso Gogol’. In breve tempo questo sistema scatena un processo di burocratizzazione della macchina amministrativa e esponenzialmente aumenta il livello di corruzione tra i funzionari statali.

‘L’ispettore generale’ è una commedia satirica estremamente divertente che si prende gioco delle piccolezze morali di chi detiene il potere e si ritiene intoccabile. È, forse, l’opera più analizzata, criticata, incompresa, osteggiata della letteratura russa di tutti i tempi, tanto che Gogol si sentì in obbligo di scrivere diversi testi che fugassero i fraintendimenti sorti al suo debutto.

Commedia satirica impastata di fraintendimenti e di giochi di ruolo, fra le più divertenti taglienti che mai siano state scritte, Revisor ( questo il titolo originale) è un affresco di una società allo sbando, di cui Gogol’ si prende gioco, in particolare di chi detiene il potere. Corrotti, approfittatori, affaristi, sfruttatori, gli abitanti della Russia zarista sono presi al laccio dai loro stessi inganni. Si tratta di una commedia in cui nessuno si salva, dove emergono, quali elementi strutturali, la mascalzonaggine, l’imbroglio, l’assenza di buona fede da parte del protagonista e degli altri personaggi.

Scritta nel 1836, ‘L’ispettore generale’ è una tipica espressione del teatro gogoliano e del suo tentativo di denunciare, attraverso riso e comicità, quella burocrazia corrotta della Russia zarista, dove a dominare l’esistenza sono l’ingiustizia e il sopruso. Sembra suggerire Gogol ‘che non è l’uomo a essere malvagio, ma la società a renderlo tale. Oggi la commedia di Gogol’ rivive grazie alla regia di Leo Muscato, regista di opera e di prosa, drammaturgo e pedagogo, capace di muoversi agilmente tra i classici e i testi contemporanei, senza mai perdere di vista le contraddizioni della realtà e del tempo presente.

Non era la prima volta che sulle scene russe venissero rappresentati gli abusi quotidiani dei burocrati statali. Ma tutti i testi precedenti erano sempre stati basati sulla contrapposizione tra il bene e il male, con personaggi positivi e personaggi negativi. Ne ‘L’ispettore generale’, invece, per la prima volta i personaggi sembravano essere tutti negativi e per gli spettatori dell’epoca questo era inconcepibile. Persino il finale risultava ambiguo, sia perché sulla scena non venivano rappresentati il trionfo della giustizia e la punizione dei corrotti, sia perché non era esplicitato se il vero ispettore generale annunciato nell’ultima scena avrebbe fatto giustizia o si sarebbe comportato come il falso revisore.

Il testo di Gogol’ è molto più metaforico che naturalistico e denuncia, attraverso il riso e la comicità, la burocrazia corrotta della Russia zarista. ‘L’ispettore generale’ apre le porte ad un mondo dove dominano ingiustizia e sopruso. Non è l’uomo a essere malvagio, ma la società a renderlo corrotto, corruttore, sfruttatore e imbroglione.

 

Teatro Carignano

Dal 9 al 21 gennaio 2024

Di Nikolaj Gogol’

Adattamento e regia di Leo Muscato

Con Rocco Papaleo

Teatro Stabile di Bolzano, Teatro Stabile di Torino, Teatro Nazionale, Teatro Stabile del Veneto, Teatro Nazionale

 

Mara Martellotta

Foto Tommaso LePera