ilTorinese

Barno Ismatullaeva una delle due Cio-Cio-San al teatro Regio

Due protagoniste  si alterneranno nel ruolo

 

La signora Barno Ismatullaeva sosterrà il ruolo di Cio-cio-san nella produzione di Madama Butterfly di Giacomo Puccini, che è in scena già da martedì 13 giugno scorso. Liana Haroutounian si alternerà come protagonista nelle recite del 15, 17, 20, 23 e 27 giugno. Matteo Lippi sarà il tenente Pinkerton per tutte le recite poiché Rame Lahaj non potrà prendere parte alla produzione per una indisposizione che gli impone un riposo assoluto per 15 giorni.

Madame Butterfly va in scena nell’allestimento del Teatro Regio firmato da Damiano Michelietto. Orchestra e Coro del teatro Regio saranno diretti dal maestro Dmitri Jurowski. Il Coro è istruito da Andrea Secchi che, con questa produzione, saluta il teatro Regio.

Il soprano Barno Ismatullaeva ha fatto il suo debutto la scorsa estate sul palcoscenico del lago di Bregnez in Madama Butterfly, diretta da Andreas Homoki, per la direzione musicale di Enrique Mazzola.

La stampa internazionale ha scritto di lei che si trattava di una “Cio-Cio-San semplicemente sbalorditiva […] la grande aria di Cho Cho San riesce a essere di una bellezza commuovente.

Il tenore genovese Matteo Lippi si è formato sotto la guida di Mirella Freni e porta sul palcoscenico del teatro Regio il suo Pinkerton, che è stato ampiamente applaudito al suo debutto al Glynderbourne Festival.

Mara Martellotta

 

I biglietti per la Madama Butterfly sono in vendita alla biglietteria del Teatro Regio

www.teatroregio.torino.it

Tel 0118815241/0118815242

Le soluzioni delle imprese piemontesi per combattere la crisi energetica

Rimodulazione prezzi, riduzione profitto, autoproduzione, efficientamento e rinegoziazione contratti.

 

l’incidenza media delle bollette di gas ed elettricità nei bilanci delle aziende è raddoppiata tra il 2021 e il 2022.

 

Giorgio Felici (Presidente di Confartigianato Piemonte): “dobbiamo continuare a lavorare affinché non si ripeta una crisi del genere e soprattutto che, i danni, si scarichino sulle imprese, in primis su quelle più piccole e più deboli dal punto di vista finanziario”.

 

La crisi energetica e le speculazioni hanno colpito duramente le imprese artigiane del Piemonte, soprattutto quelle di piccole e medie dimensioni, oltre 117mila in tutto il Piemonte, con un progressivo gonfiarsi dei prezzi dell’elettricità e del gas che ha provocato un’impennata dei costi.

Anche se a maggio 2023 il prezzo all’ingrosso dell’energia elettrica si dimezza (-48,8%) rispetto ad un anno prima, la media dei primi cinque mesi del 2023 risulta superiore del 177% alla media del 2019. Nel primo trimestre 2023 il prezzo dell’elettricità per una micro e piccola impresa sale del 16,5% rispetto un anno prima, collocandosi su un livello che è 2,6 volte la quotazione media del 2019.

 Le piccole e medie realtà hanno adottato però alcune soluzioni per continuare a essere presenti sul mercato e a lavorare: aumento dei prezzi, riduzione dei margini di profitto, autoproduzione di elettricità, efficientamento degli impianti, rinegoziazione dei contratti e, purtroppo, anche la riduzione e la sospensione dell’attività.

E’ questo ciò che emerge dall’analisi effettuata dall’Ufficio Studi di Confartigianato Imprese sul caro energia.

La maggior parte delle nostre imprese ha dovuto da un lato contenere al massimo gli aumenti dei prezzi, dall’altro ridurre margini già non cospicui. Solo una minima parte ha dovuto sospendere o ridurre l’attività.

 

 “Non sappiamo se la tempesta dei rincari sia passata, d’altra parte siamo troppo condizionati da meccanismi speculativi sovranazionali – commenta Giorgio Felici, Presidente di Confartigianato Piemonte – di certo dobbiamo continuare a lavorare affinché non si ripeta una crisi del genere e soprattutto che, i danni, si scarichino sulle imprese, in primis su quelle più piccole e più deboli dal punto di vista finanziario”.

“Il caro energia che ha colpito imprese e famiglie rende imperativo il consolidarsi di una politica che miri all’autonomia energetica del Paese a qualsiasi costo e a discapito di qualsiasi interesse che non sia quello strettamente nazionale – conclude Felici – Inoltre, senza farci obnubilare da chimere clorofilliane, il Sistema Regione e il Sistema Paese devono mettere mano agli strumenti a disposizione per ridurre gli sprechi e adottare, ove possibile, tecnologie a bassa emissione, senza imporre scelte ideologiche funzionali solo ad interessi esterni e che non hanno effetti sulle emissioni”.

Confartigianato Imprese Piemonte ricorda, infine, come l’incidenza media delle bollette di gas ed elettricità nei bilanci delle aziende sia raddoppiata tra il 2021 e il 2022. Ciò ha significato che, mediamente, l’energia è diventata una delle spese più importanti per le imprese artigiane piemontesi. Il deragliamento dei prezzi dell’energia, ha anche comportato una erosione del 6,1% del valore aggiunto delle micro-piccole-medie imprese. A questi shock, si sono uniti la stretta monetaria, l’aumento dei prezzi delle materie prime e la mancanza di manodopera.

Gli appuntamenti della Fondazione Torino Musei

16 – 22 giugno 2023

 

VENERDI 16 GIUGNO

 

Venerdì 16 giugno

METALLI SOVRANI. LA FESTA, LA CACCIA E IL FIRMAMENTO NELL’ISLAM MEDIEVALE

MAO – apre la nuova mostra

La seconda tappa del viaggio di avvicinamento alla grande mostra dell’autunno dedicata all’arte dei paesi tra estremo Oriente e centro Asia fino alle sponde del Mediterraneo è un progetto espositivo dedicato ai più raffinati oggetti di arte islamica in metallo dal titolo Metalli sovrani. La festa, la caccia e il firmamento nell’Islam medievale e rappresenta la prima collaborazione fra il Museo d’Arte Orientale e The Aron Collection.

La mostra, che succede a Lustro e lusso dalla Spagna islamica all’interno della galleria islamica del MAO, presenta una mirata selezione delle principali tipologie di oggetti della metallistica islamica (bruciaprofumi, portapenne, candelieri, vassoi, bacili, coppe, bottiglie porta profumo) che, insieme alla miniatura, può essere considerata tra le più alte espressioni della creatività artistica islamica.

Una creatività che dalla Persia si diffondeva nel mondo come un linguaggio, raggiungendo a Oriente l’India e la Cina e arrivando in Occidente alle pendici dell’Atlante. Frutto di ammirazione e di imitazione raggiunse anche l’Europa, dimostrando quanto le frontiere politiche e religiose non corrispondessero affatto a quelle della percezione estetica.

 

Venerdì 16 giugno ore 16.30

LUSSO A BISANZIO: FASTI ALLA CORTE D’ORIENTE

Palazzo Madama – visita guidata tematica

L’imperatore di Bisanzio indossava abiti in seta, i cui riflessi e bagliori conferivano alla sua figura e a quella

della sua consorte un’aura divina. Il lusso e la raffinatezza caratterizzavano la corte e l’aristocrazia della capitale: la classe dirigente di Costantinopoli sapeva farsi ammirare.

Nella mostra in corso a Palazzo Madama Bizantini. Luoghi, simboli e comunità di un impero millenario sono esposti bracciali e anelli, amuleti e pettorali: oggetti di pregio e di fine artigianato, che rivelano quanto il lusso fosse realmente status simbol: come in ogni tempo, come in ogni civiltà antica e moderna.

La visita propone un itinerario “fastoso”, utile per comprendere i diversi aspetti del mondo bizantino.

Costo: 6 € per il percorso guidato + biglietto di ingresso al museo secondo tariffe (gratuito con Abbonamento Musei e Torino Piemonte Card).

Info e prenotazioni: t. 011 5211788 (lun-dom 9-17.30); prenotazioniftm@arteintorino.com

 

 

LUNEDI 19 GIUGNO

 

Lunedì 19 giugno ore 17

COSTRUIRE LA MOSTRA “BIZANTINI”. IL PERCORSO DALL’IDEAZIONE ALLA REALIZZAZIONE

Palazzo Madama – conferenza con Federico Marazzi, curatore della mostra

Raccontare mille anni di uno Stato che ha cambiato più volte estensione geografica e sistema organizzativo e a cui diamo oggi un nome che i suoi abitanti non conoscevano e in cui non si sarebbero mai riconosciuti: questa è la sfida che vuole affrontare – e vincere – il progetto di una mostra sull’Impero Bizantino. Come affrontarla? Una mostra su Bisanzio deve giocarsi fra due polarità: individuare e analizzare gli aspetti che più hanno contribuito a conferire continuità apparente all’Impero e, allo stesso tempo, rilevare le mutazioni che essi hanno subito nel tempo, contribuendo a definire delle “epoche” fra loro differenti. Allo stesso tempo, va considerato che la lunga parabola storica di Bisanzio, nonostante abbia toccato in più tempi e in più luoghi l’intero territorio italiano (lasciando proprio in Piemonte l’ultimo suo segno con la presenza della famiglia dei Paleologi alla testa del marchesato del Monferrato), è scarsamente entrata a far parte di ciò che compone il sentimento identitario della nazione italiana.

Bisanzio, insomma, non è mai riuscita a essere, nel nostro immaginario condiviso, ciò che, ad esempio, sono state la Grecia antica e Roma, ma anche molte delle altre civiltà che Roma ha soggiogato sul territorio italiano e di quanto non sia stata anche quella dei Longobardi, a cui è stato attribuito il ruolo di demolitrice di quella romana. In rapporto all’Italia, essa è invece rimasta a lungo su un binario morto della storia, su cui l’ha costretta una retorica storiografica sette-ottocentesca che ha visto in essa un’estenuazione della cultura romana immersa in un’atmosfera d’oriente tanto affascinante quanto però sostanzialmente percepita come aliena e incomprensibile.

Questa mostra è stata quindi la prima occasione, per l’Italia, di dare una sua lettura di questo segmento del proprio passato, che rivedesse criticamente gli orientamenti sette-ottocenteschi e operasse una “immersione” del tema entro il flusso vivo della storia nazionale e delle sue connessioni con il mondo mediterraneo.

La conferenza fa parte del ciclo, che approfondisce alcuni dei temi presentati nella mostra Bizantini. Luoghi, simboli e comunità di un impero millenario, visitabile nella Sala del Senato di Palazzo Madama fino al 28 agosto 2023, attraverso 350 opere provenienti da importanti musei italiani e da oltre venti musei greci.

Federico Marazzi è professore ordinario di Archeologia Cristiana e Medievale presso l’Università Suor Orsola Benincasa di Napoli, dove dirige anche la Scuola di Specializzazione in beni Archeologici gestita insieme all’Università della Campania “Luigi Vanvitelli”. I suoi interessi scientifici si incentrano sullo studio della transizione dall’Antichità al Medioevo nell’Italia centro-meridionale e sullo studio storico-archeologico degli insediamenti monastici. È stato curatore della mostra sui Longobardi (Pavia-Napoli-San Pietroburgo 2017-2018) e di quella sui Bizantini (Napoli-Torino 2022-2023). Collabora con il Museo Nazionale Romano come coordinatore scientifico del riallestimento della sezione tardoantica e altomedievale della sede di Crypta Balbi.

Prossimi appuntamenti

Lunedì 26 giugno, ore 17

Bella di fama e di sventura. Galla Placidia, la virtù del potere

Con Giovanni C.F. Villa, Palazzo Madama –  Museo Civico d’Arte Antica di Torino

Lunedì 3 luglio, ore 17

Smalti bizantini tra Oriente e Occidente

Con Giampaolo Distefano, Università degli Studi di Torino

Lunedì 10 luglio ore 17

Una vita, molte leggende. Teodora di Bisanzio santa e diavolessa

Con Paolo Cesaretti, Università degli Studi di Bergamo

Lunedì 17 luglio, ore 17

Il nostro debito con Bisanzio

Con Mario Gallina, già Professore ordinario di Storia bizantina presso l’Università degli Studi di Torino

 

Ingresso gratuito

Prenotazione consigliata: t. 011.4429629 (dal lun. al ven. 09.30 – 13.00; 14.00 – 16.00) oppure scrivere a madamadidattica@fondazionetorinomusei.it

 

 

MARTEDI 20 GIUGNO

 

Martedì 20 giugno ore 19

MIYA MASAOKA. Un approccio virtuosistico e innovativo al koto giapponese

MAO – concerto nell’ambito del public program di Buddha10 Reloaded

Miya Masaoka è compositrice, musicista e sound artist. Le sue opere spaziano tra opere New Noh, performance ibride tra acustica ed elettronica, sound art, cori, mappatura del movimento degli insetti, installazioni sonore, performance art e molto altro. Il suo lavoro è stato presentato alla Biennale di Venezia, al MoMA PS1, al Kunstmuseum di Bonn tra gli altri. Ha ricevuto commissioni ed ha collaborato con la BBC Scottish Symphony Orchestra, il Glasgow Choir e l’International Contemporary Ensemble.

Il suo lavoro esplora la percezione corporea della vibrazione, del movimento e del tempo, mettendo in primo piano complesse relazioni timbriche.

È professoressa associata e direttrice del MFA Sound Art Program presso la Columbia University.

Costo: 15 € intero | 10 € ridotto studenti

I biglietti sono acquistabili presso la biglietteria del museo e su Ticketone.

 

 

MERCOLEDI 21 GIUGNO

Mercoledì 21 giugno

MICHELE TOCCA. REPOUSSOIR

22 giugno – 5 novembre 2023

GAM – inaugura la mostra

ore 17:00 Conferenza di Anna Ottani Cavina Italia dipinta. L’invenzione del paesaggio

ore 18:00 Inaugurazione della mostra

La GAM di Torino è felice di annunciare la mostra Michele Tocca. Repoussoir, progetto vincitore del PAC2021 – Piano per l’Arte Contemporanea, promosso dalla Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura.

La mostra, curata da Elena Volpato, nasce dalla volontà della GAM di Torino di acquisire un gruppo di opere di Michele Tocca (Subiaco, 1983), un pittore capace di porsi all’osservazione del mondo con l’immediatezza di una interiore firt-timeness: con il candore di uno sguardo che sa vedere tutto come fosse la prima volta, eppure coltiva una profonda conoscenza dei meccanismi della visione, delle strutture di pensiero e delle eredità che l’arte ci tramanda. Questa sua capacità di essere interamente nell’istante presente, di sentire il motivo all’impronta e, al contempo, di vedersi vedere, di sorvegliare ogni sua decisione, di “dimenticare a memoria” nei propri atti le matrici pittoriche che appartengono ai secoli passati, ha portato a immaginare un’esposizione che potesse tenere insieme queste due tensioni fatte di schiettezza attuale e conoscenza della storia.

Info https://www.gamtorino.it/it/evento/michele-tocca-repoussoir/

 

GIOVEDI 22 GIUGNO

Giovedì 22 giugno ore 17.15

L’ARTE PUÒ ROMPERE LE SCATOLE

GAM – performance dell’artista Afran nell’ambito del Festival Panafricano 2023

In occasione dell’apertura del Festival Panafricano 2023 il Dipartimento Educazione GAM ospita, nell’ambito dei progetti per l’Intercultura, la performance L’arte può rompere le scatole dell’artista camerunense Afran.

L’azione pittorica si sviluppa attorno a una installazione di cartoni con cui Afran interagisce mediante colore, movimento, suoni e parole. Un viaggio di suggestioni che, con ironia, porterà il pubblico a riflettere sugli spostamenti dei beni e sui rapporti di forza nel nostro mondo contemporaneo.

In seconda battuta l’opera suggerirà anche una riflessione sul ruolo rivestito oggi dall’arte, in un contesto in cui spesso questa asseconda passivamente il corso della storia, accontentandosi di entrare in prestigiose collezioni. Il pubblico potrà partecipare attivamente alla performance attraverso un confronto e un coinvolgimento diretto con l’artista.

Prenotazione obbligatoria al sito https://festivalpanafricano.it/

 

Theatrum Sabaudiae propone visite guidate in museo

alle collezioni e alle mostre di Palazzo Madama, GAM e MAO.

Per informazioni e prenotazioni: 011.52.11.788 – prenotazioniftm@arteintorino.com

 

https://www.arteintorino.com/visite-guidate/gam.html

https://www.arteintorino.com/visite-guidate/mao.html

https://www.arteintorino.com/visite-guidate/palazzo-madama.html

 

Uncem: bene abrogazione abuso d’ufficio

“L’abrogazione del reato di abuso di ufficio per i Sindaci è per Uncem positivo. Sosteniamo questo provvedimento, come ho già avuto modo di dire al Ministro Nordio nei giorni scorsi. Alcune organizzazioni e partiti sono perplessi in merito, mentre Uncem ha sempre sostenuto che togliere il reato sarebbe stato necessario per evitare procedimenti sui Sindaci che, in passato, nella maggior parte dei casi hanno comportato una grave gogna mediatica traducendosi poi in archiviazioni. I Sindaci hanno bisogno di tutele, le indennità sono state in parte aumentate ma di più e meglio va fatto per proteggere ruolo e funzione, per dargli forza. Abrogare il reato di abuso di ufficio è un primo positivo passo. Governo e Parlamento ci auguriamo possano lavorare intensamente e in tempi rapidi su questo e su altri provvedimenti a vantaggio dei Sindaci, anche favorendo il lavoro insieme tra Comuni, tra Amministratori, oltre la logica campanilista e municipalista che per troppo tempo ha imperato, anche nel PNRR e in bandi statali”.

Lo afferma Marco Bussone, Presidente nazionale Uncem.

Francesco Monchiero nuovo presidente di Piemonte Land of Wine

Il presidente del Consorzio Tutela Roero eletto alla guida dell’organismo che riunisce i Consorzi del vino in Piemonte

Cambio al vertice del superconsorzio dei vini piemontesi con la nomina a presidente di Francesco Monchiero, già rappresentante del Consorzio Tutela Roero. L’assemblea, riunita nel pomeriggio di oggi a Castagnito, si è pronunciata con convinzione a favore di Monchiero che, forte dei risultati ottenuti con la denominazione da lui rappresentata negli anni, ha riunito i consensi dei Consorzi di Tutela che si sono espressi eleggendolo per guidare e definire le strategie di promozione del vino piemontese per i prossimi 3 anni.

Un riconoscimento per il lavoro fatto in questi 3 mandati per la denominazione del Roero, per le strategie di valorizzazione e tutela messe in campo che hanno portato a una crescita della produzione del 40% dal 2013 – anno di costituzione del Consorzio – e un incremento del valore costante negli anni.

“Sono felice di questa attestazione di sostegno da parte dei Presidenti riuniti in Piemonte Land” commenta Francesco Monchiero, presidente del Consorzio Tutela Roero e di Piemonte Land of Wine “Supportato della Regione Piemonte, intendo proseguire con questo spirito di fattiva collaborazione tra le parti coinvolte per far ripartire la promozione internazionale dei vini piemontesi e accrescerne la visibilità. Piemonte Land è la casa comune dei Consorzi dei vini piemontesi, pur mantenendo ognuno di essi la propria peculiare identità. Al suo tavolo si elaborano e si definiscono le strategie e i programmi per proporsi all’esterno con la compattezza di un unico grande organismo e abbiamo in progetto di realizzare attività coordinate e strutturate per valorizzare tutto il Piemonte vitivinicolo come fatto in Roero”

Nato per offrire ai Consorzi di tutela dei vini piemontesi un’assise in cui individuare operatività e strategie comuni, Piemonte Land of Wine ha l’obiettivo di armonizzare la promozione dei vini, dell’eccellenza agroalimentare e delle bellezze del Piemonte in tutto il mondo, ottimizzando anche l’utilizzo dei fondi comunitari destinati alla promozione.

Magliano: GTT, turnazione e ricollocazione di ex tranvieri ed ex autisti

Identifichiamo, come Moderati in Consiglio Regionale, nella turnazione e nella ricollocazione professionale del personale diventato, per età, inidoneo alla guida dei mezzi due assolute urgenze sulle quali intervenire. Temiamo che il nuovo accordo di fine maggio, sottoscritto da una risicata maggioranza di sigle sindacali e attualmente oggetto di discussione, lungi dal migliorare le condizioni di lavoro, possa invece far aumentare ulteriormente il tempo medio di lavoro per autista. Temiamo un conseguente peggioramento sia delle condizioni di lavoro sia del servizio all’utenza. Occorre piuttosto procedere a nuove assunzioni e a un adeguamento salariale a favore di chi da troppo tempo non vede un aumento di stipendio dovendo confrontarsi con condizioni di lavoro sempre più difficili. Abbiamo perplessità anche sull’esternalizzazione di alcuni servizi, controllo dei biglietti a bordo in primis. Un’operazione di questo tipo non ha senso logico in presenza di personale in attesa di una nuova collocazione nell’organigramma aziendale (tale è la condizione, appunto, dell’ex personale di guida) e in assenza di un miglioramento del servizio. La stessa formula “full service” (che prevede la manutenzione già programmata dal venditore) con la quale sono state acquistate le nuove vetture renderà meno necessaria l’opera di manutenzione da parte del personale tecnico GTT. L’Agenzia della Mobilità Piemontese verifichi la qualità retributiva e le condizioni di lavoro di questi dipendenti, inadeguati per numero rispetto alla necessità attuale, intervenendo se necessario.
Silvio Magliano – Presidente Gruppo Consiliare Moderati, Consiglio Regionale del Piemonte.

In mostra nel “Chiostro di San Francesco” a Cuneo preziose miniature

“Tacuinum sanitatis: dalla Cura della Terra alla Salute del Corpo e dell’Anima”

 Illustrazioni tratte da un Codice medievale

Da sabato 17 giugno a sabato 1° luglio

Cuneo

Risalgono al Trecento ma, sotto l’aspetto scientifico, toccano tematiche di grande attualità. Nel complesso sono 32 le preziose miniature ingrandite che descrivono le proprietà medicinali di spezie e cibi – ma anche stagioni, eventi naturali e psichici che incidono non poco sulla salute dell’uomo – contenute nel “Tacuinum sanitatis: dalla Cura della Terra alla Salute del Corpo e dell’Anima”, esposte dal prossimo sabato 17 giugno (inaugurazione, ore 15) a sabato 1° luglio (da martedì a domenica, dalle 15,30 alle 18,30), presso il Chiostro del “Complesso Monumentale di San Francesco”, in via Santa Maria 10 (tel. 0171/634175), a Cuneo. Curatrice, insieme a Maurizio Tulliani, Elena Modena (fondatrice del trevigiano “Centro Studi Claviere” e docente all’Università “Ca’ Foscari” di Venezia), la mostra, realizzata con il sostegno della “Provincia di Treviso”,  è organizzata da “Maestro Società Cooperativa” di Cuneo e fa parte del calendario di appuntamenti del “Festival Modulazioni. Musica senza tempo” che porta la musica antica nei siti storici della città di Cuneo con una ricca proposta distribuita in quattro fine settimana a partire dal mese di giugno fino al prossimo ottobre. In occasione dell’inaugurazione, sabato prossimoalle 17“InUnum Ensemble” (fondato nel 2003 per la divulgazione del repertorio medievale, in particolare della produzione polifonica sacra dal Duecento al Quattrocento) proporrà il concerto “Laude iocunda / La Musica che sana”, in collaborazione con il “Museo Civico” di Cuneo e il “Centro Studi Claviere” di Vittorio Veneto (Tv). Gli ingressi agli eventi sono gratuiti, fino a esaurimento posti.

Per info e per conoscere il programma completo è possibile consultare il sito www.modulazioni.net, le pagine Fb (www.facebook.com/modulazioni.net) e IG (www.instagram.com/modulazioni) o scrivere a info@modulazioni.net

Spiegano i direttori artistici del Festival, Alessandro Baudino e Paola Cialdella“Sotto il nome di ‘Tacuina sanitatis’ vengono classificati tutti quei manuali di scienza medica scritti e miniati dalla seconda metà del XIV secolo al 1450 circa. L’esposizione consta di 32 pannelli di dimensioni tali da arredare il chiostro in un percorso contemplativo di lettura, ascolto, riflessione. Contenuti, suoni e voci dell’‘InUnum Ensemble’ saranno in armonia con la mostra, portando lo spettatore a fare un tuffo nel passato, che dà lezioni al tempo presente, nel momento in cui siamo chiamati a una speranzosa ricerca di equilibrio per la nostra salute, personale e sociale. Un’esperienza da vivere”.

In una fase storica di scambievoli incroci di civiltà (fra mondo greco, arabo, latino ed ebraico – cristiano) il “Tacuinum” esposto a Cuneo documenta, in modo essenziale, come l’attenzione alla salute, anche psichica, trovi forti radici nell’alto Medioevo “che riconducono – sottolinea la curatrice della rassegna, Elena Modena –   alle sottili riflessioni sul tema proposte dai Padri della Chiesa e dai monaci del deserto, per trovare, poco dopo il Mille, ulteriore elaborazione negli scritti di Corrado di Hirsau, Ugo di san Vittore, Ildegarda di Bingen, in particolare entro il tema del contrasto tra vizi e virtù letto in chiave psicologico-comportamentale”“Nel ‘Tacuinum’ – ancora Modena – lo sguardo aperto alle esigenze del corpo e dell’anima, che arriva a includere le emozioni, il movimento fisico, la musica in ogni sua forma pratica, mantiene questa visione armonica della creatura umana, fatta di evidente complessità, basata a sua volta su intrecci di equilibri soggetti a cambiamento con il mutare delle stagioni, dei venti, dell’età, dell’alimentazione e delle dinamiche relazionali e sociali”.

g.m.

In gara volontari di Croce Bianca Fossano e Croce Bianca Garessio

ANPAS PIEMONTE PRESENTE AL TORNEO SANITARIO NAZIONALE A BORGO VAL DI TARO

Anpas Comitato Regionale Piemonte parteciperà alla quarta edizione del Torneo Sanitario Nazionale Anpas in programma a Borgo Val di Taro in provincia di Parma, dal 23 al 25 giugno 2023.

La squadra di Anpas Piemonte che interverrà alla gara nazionale di primo soccorso sanitario è composta da Elisa Borgna, team leader, volontaria soccorritrice della Croce Bianca di Garessio, Federico Curti e Alice Fiorini volontari soccorritori della Croce Bianca Fossano, Luigi Afferni e Igor Parodi volontari soccorritori della Croce Bianca di Garessio. La squadra sarà coordinata da Luca Ortu, referente Formazione Anpas Coordinamento provincia di Cuneo e vicepresidente della Croce Bianca Fossano.

«Anpas Piemonte parteciperà al Torneo sanitario nazionale con una squadra mista a livello di associazioni di appartenenza – spiega Luca Ortu – tre soccorritori della Croce Bianca di Garessio e due volontari soccorritori della Croce Bianca di Fossano. Ciò è importante dal punto di vista formativo in quanto stimola a condividere la propria esperienza di soccorritore e confrontare le modalità di intervento. Mi preoccuperò di preparare la squadra al meglio. Auguro loro di divertirsi e di tornare a casa con un maggiore corredo di abilità e conoscenze».

 

Roberto Rampone, responsabile Formazione Anpas Piemonte: «Il Torneo sanitario nazionale Anpas è un ottimo momento per verificare la formazione dei volontari soccorritori, nell’ottica di percorsi formativi comuni riconosciuti in tutta Italia. Siamo felici che due associazioni abbiano deciso di partecipare in rappresentanza di Anpas Piemonte. Un ringraziamento ai volontari, alle associazioni e al coordinatore Luca Ortu. Buona gara di soccorso a tutte e tutti».

Il Torneo è organizzato da Anpas Nazionale, in collaborazione con l’Assistenza Pubblica Volontaria di Borgotaro-Albareto e il Comitato Regionale Anpas Emilia-Romagna.

Anpas Piemonte ha già vinto la prima edizione del Torneo nel 2018, conquistato il secondo posto nell’edizione del 2019, quando a vincere fu squadra della Valle d’Aosta. Dopo due anni di sospensione del Torneo, a causa della pandemia, la squadra di Anpas Piemonte torna a vincere nel 2022.

Lo scopo della manifestazione è quello di testare le modalità di intervento nella gestione di un soccorso complesso, con più enti impegnati nell’evento in coordinamento con il Sistema di Emergenza Sanitario. L’idea è anche quella di trascorrere tre giorni in amicizia, divertendosi e imparando.

Le prove, strutturate in sei scenari in cui verranno simulati eventi di tipo traumatico e non traumatico, saranno uguali per tutte le associazioni partecipanti e saranno allestite all’interno dei paesi di Borgotaro e Albareto.

I giudici delle prove saranno medici, infermieri, volontari del movimento Anpas e dell’area Emergenziale 118 della regione Emilia Romagna e i protocolli di valutazione terranno conto delle differenti modalità di intervento delle diverse realtà regionali.

Domenica 25 giugno si terrà una mattinata formativa rivolta ai Gruppi Giovani Soccorritori Anpas d’Italia dai 14 ai 18 anni di età, verranno allestiti scenari di addestramento a loro dedicati con formatori Anpas a disposizione.

L’Anpas (Associazione Nazionale Pubbliche Assistenze) Comitato Regionale Piemonte rappresenta oggi 80 associazioni di volontariato con 10 sezioni distaccate, 10.310 volontari (di cui 4.122 donne), 5.245 soci, 670 dipendenti, di cui 76 amministrativi che, con 436 autoambulanze, 230 automezzi per il trasporto disabili, 264 automezzi per il trasporto persone e di protezione civile e 2 imbarcazioni, svolgono annualmente 570.082 servizi con una percorrenza complessiva di 18.784.626 chilometri.

La caserma Montegrappa apre al pubblico

Giovedì 15 giugno la caserma di Corso IV Novembre 3 a Torino, sede del Comando della Taurinense, apre al pubblico dalle 14 alle 19, in occasione della festa del 1^ Reparto Comando e Supporti Tattici Alpini, offrendo visite guidate alla Sala della Rimembranza della Brigata, che si è arricchita di un nuovo spazio dedicato proprio al reparto celebrato.
Il piazzale della Montegrappa ospiterà un’esposizione di mezzi ed equipaggiamenti in dotazione alle Truppe Alpine dell’Esercito, mentre. la Fanfara della Taurinense si esibirà per i visitatori, seguita dalla Fanfara Montenero della Sezione ANA di Torino.
Nella mattinata la caserma vedrà il saluto al contingente della Taurinense rientrato dalla missione NATO in Ungheria e la cerimonia di insediamento del nuovo comandante, il generale Enrico Fontana, che subentra al parigrado Nicola Piasente.

“La Luna Bambina”, alla Cavallerizza tra sogno e realtà

Da andare a vedere

Siete pronti per un fantastico e meraviglioso viaggio tra sogno e realtà, fotografie ed installazioni ludiche, ma dove c’è anche da ragionare per i temi contemporanei e d’attualità!?

A Paratissima, alla Cavallerizza Reale, in occasione della mostra “La Luna Bambina” si può incontrare Spaceman Shiny, un astronauta tutto rosa e luccicante, ideato e realizzato da Filippo Trincolini, ricolmo di rose e fiori, pronto a solcare lo spazio alla ricerca di nuovi pianeti. Conoscere il fotografo australiano Andrew Rovenko che ha travestito, durante il periodo del Lockdown, sua figlia da astronauta e l’ha fotografata all’area aperta affinché non perdesse la voglia di sognare che quel momento così brutto le aveva portato via.

Il fotografo Gabriele Galimberti che ha viaggiato in lungo e in largo per tutti i continenti con le foto dei bambini che incontrava nei suoi innumerevoli spostamenti chiedendo loro di mostrargli i loro giocattoli preferiti. Oppure, anche se a prima vista può sembrare una giostra per bimbi si può trovare anche l’enorme ruota di criceto di Saverio Todaro, una scultura tutta da scoprire e da studiare che ci parla già a prima vista di libertà e di regole da seguire.

E poi ancora le creature metamorfiche e fiabesche di Simone Benedetto che sembrano tratte da una favola: ibridi appartenenti ad un’altra dimensione segreta e sconosciuta. Potrebbero essere abitanti che popolano la fitta vegetazione delle boscaglie oppure i protagonisti di un futuro prossimo, possibili discendenti della specie umana ritornata a vivere allo stato brado in seguito a qualche catastrofe naturale. Il tutto è da vedere e da scoprire.

Igino Macagno