ilTorinese

Controlli qualità dell’aria dopo incendio Teksid Carmagnola

A seguito dell’incendio divampato nella notte all’interno dello stabilimento Teksid Aluminium, a Carmagnola, l’Arpa ha attivato i controlli di qualità dell’aria. Il rogo ha richiesto l’intervento di nove squadre dei vigili del fuoco del comando di Torino.

Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale restituiscono a Torino lettere di Carlo Alberto

Il giorno 6 ottobre 2025, presso la sede dell’Archivio Storico della Città di Torino sono state restituite cinque epistole autografe di Re Carlo Alberto, sottratte in data imprecisata dallo stesso Archivio Storico.

Le indagini del Nucleo Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale di Torino, coordinate dalla Procura della Repubblica di Torino, sono scaturite dai costanti controlli del mercato antiquario e dalla costante sinergia con la Soprintendenza Archivistica e Bibliografica per il Piemonte e la Valle d’Aosta la quale aveva segnalato la presenza di quattro epistole custodite presso una nota Libreria Antiquaria torinese. La collaborazione del commerciante, che aveva ricevuto le lettere da un privato cittadino per valutarne l’acquisto si è rivelata importante. Infatti si era subito accorto che quelle lettere risultavano di interesse culturale sia per gli argomenti trattati ma, soprattutto, per mittente e destinatario.

Si trattava infatti di missive inviate da Re Carlo Alberto nel periodo 1835 – 1836 al Marchese Emanuele Pes di Villamarina, all’epoca dei fatti Primo Segretario di Stato di guerra e marina e Primo segretario di Stato per gli affari di Sardegna. 

L’attività investigativa, che aveva portato immediatamente al sequestro delle epistole ed alla perquisizione e rinvenimento di un’ulteriore già immessa sul mercato, si è a quel punto svolta lungo due direttrici.

Da una parte la Soprintendenza Archivistica e l’Archivio storico della città di Torino hanno evidenziato, pur senza poter chiarire il momento della sparizione, che le lettere provenivano effettivamente da quell’archivio dove è conservato un importante Fondo con le carte della famiglia Pes di Villamarina. In un caso l’ignoto ladro aveva sostituito la lettera originale con una sua fotocopia.

Dall’altra le indagini del Nucleo TPC di Torino, che già avevano rinvenuto la quinta lettera nell’abitazione del privato cittadino si sono mosse nel ricostruire la catena di possesso sin dove possibile.

Il procedimento penale, che vedeva due indagati, è terminato con l’archiviazione per prescrizione e pertanto è stata disposta la restituzione delle lettere all’Archivio Storico di Torino, legittimo proprietario.

 

L’Archivio Storico della Città di Torino è uno degli archivi comunali più importanti d’Italia e d’Europa con i suoi ventimila metri lineari di carte che coprono quasi mille anni di storia. Conserva numerosissime testimonianze e memorie che ne tracciano le vicende da comune medievale a capoluogo del ducato e in seguito da capitale politica dell’Italia unita a metropoli industriale e culturale. Numerosi i fondi di illustri famiglie torinesi tra cui quella Pes di Villamarina.

Le cinque missive restituite sono tutte di argomento politico vario, perlopiù a carattere militare, riguardando nomine, movimenti di truppe, le misure da intraprendere per una epidemia di colera. Si parla anche, è il 4 luglio 1835, dell’intenzione del Re (che la preannuncia al suo Ministro) di nominare Comandante del Corpo dei Carabinieri Reali Michele Taffini d’Acceglio a seguito del decesso, avvenuto due giorni prima, del Comandante precedente. Michele Taffini d’Acceglio, nominato Maggior Generale, assumerà poi il comando il successivo 16 luglio.

Le epistole rinvenute sono state restituite in una sobria cerimonia tenutasi presso quell’Archivio alla presenza dell’Assessore alla Cultura della Città di Torino, Rosanna Purchia e del Soprintendente Archivistico e Bibliografico per il Piemonte e la Valle d’Aosta, Deneb Teresa Cesana.

Il Cortile dei Gentili al Laboratorio di Resistenza Permanente

Un incontro di straordinario rilievo culturale e simbolico con il Cardinale Gianfranco Ravasi anticipa la stagione della “Fondazione E. di Mirafiore”

Serralunga d’Alba (Cuneo)

Sarà un appuntamento davvero prezioso e prestigioso, quello che il prossimo sabato 11 ottobre (alle 18,30) farà da anteprima alla 15^ Stagione del “Laboratorio di Resistenza Permanente” della “farinettiana” “Fondazione E. di Mirafiore”, presso il “Villaggio Narrante in Fontanafredda” a Serralunga d’Alba (Cuneo).

La “Fondazione” creata da Oscar Farinetti nel 2010 (come luogo di incontri settimanali con personaggi di spicco del mondo della letteratura, del giornalismo, della musica e della politica) aprirà infatti le porte del suo “Teatro” niente meno che alla Fondazione “Il Cortile dei Gentili – Dacci oggi il nostro pane quotidiano. Alla tavola del mondo”, istituita nel 2011 (secondo i criteri spirituali e concettuali che nell’anno 20 – 19 a. C. portarono re Erode, durante i lavori di ristrutturazione del “Tempio di Gerusalemme”, a riservare uno spazio – l’“atrium gentium”, il “Cortile dei Gentili” o dei “Pagani” – come luogo di “incontro” e di “diversità” che tutti, membri o no del popolo eletto, potevano attraversare, senza distinzioni di lingua, cultura e professione religiosa) dal Cardinale Gianfranco Ravasi, Presidente emerito del “Pontificio Consiglio della Cultura” e della “Pontificia Commissione di Archologia Sacra”. E sarà proprio il Cardinale Ravasi a moderare il dialogo, in occasione dell’incontro promosso dalle due “Fondazioni”.

“Dialogo – si sottolinea – che vorrà essere occasione di confronto aperto e plurale, volto a intrecciare fede, scienza, tradizione e gastronomia per riflettere su uno dei temi universali e più attuali ai nostri giorni: il cibo”.

Con lui, un ricco parterre di voci eterogenee che offrirà un suggestivo tavolo di dibattito alla ricerca di tesi e filosofie complementari. Intorno al tavolo: Oscar Farinetti, presidente della “Fondazione Mirafiore”, il professor Franco Locatelli, presidente del “Consiglio Superiore di Sanità”, Carlotta Rinaldi, giovane imprenditrice agricola e viticoltrice dell’“Azienda agricola Giuseppe Rinaldi” di Barolo e lo “chef stellato” Ugo Alciati del “Ristorante Guido” di Serralunga d’Alba.

Al centro del confronto “il cibo – sottolineano gli organizzatori – come simbolo spirituale e culturale, come fondamento di salute e nutrizione, come valore sociale e familiare, come patrimonio agricolo e gastronomico. ‘Pane quotidiano’ che diventa, dunque, metafora del nostro tempo e chiave di lettura delle sue sfide, dalle nuove frontiere della medicina alla sostenibilità, dalla memoria della tradizione alla ricerca di senso nella modernità”.

Ideale, in tal senso, si prospetta il confronto dei partecipanti al dibattito con un’Istituzione come il “Cortile dei Gentili” che vuole porsi “come luogo privilegiato d’incontro tra mondi diversi: non un ‘duello’ ma un ‘duetto’ tra differenti sensibilità, culture e linguaggi, fra credenti e non credenti”.

Sottolinea il padrone di casa, Oscar Farinetti“L’appuntamento di sabato 11 ottobre non è soltanto un’anteprima prestigiosa ma anche un segnale del percorso che la nostra ‘Fondazione’ intende tracciare per la stagione 2025/’26: una serie di incontri’ capaci di tenere insieme pensiero critico e comunità, attualità e memoria, resistenza culturale e apertura al futuro”. Stagione, dunque, non poco impegnativa che verrà “spacchettata” in tutto il suo programma sabato 18 ottobre prossimo, nel corso di una serata speciale in cui si terrà anche la presentazione dell’ultimo romanzo di Farinetti, “La regola del Silenzio”, edito il 9 settembre scorso per i tipi di “Bompiani”.

Si ricorda che l’ingresso agli appuntamenti della “Fondazione E. di Mirafiore” è libero, su prenotazione dal sito www.fondazionemirafiore.it

G.m.

Nelle foto: Cardinale Gianfranco Ravasi ed Oscar Farinetti

Palazzina di Caccia di Stupinigi: il ritorno di FLOReal

Da venerdì 10 a domenica 12 ottobre prossimi, presso la Palazzina di Caccia di Stupinigi, si terrà la quinta edizione di FLOReal, il futuro con le piante, il meglio del vivaismo, dell’artigianato e della produzione agricola. Tre giorni di mostra-mercato a contatto con l’arte e la natura, approfondimenti con esperti, workshop creativi e laboratori per i più piccoli per uno degli eventi green più importanti e attesi del Piemonte.

Il “Futuro con le piante” passa di nuovo dalla Palazzina di Caccia di Stupinigi, tutti i giorni dalle 9.30 alle 19, con l’ultimo ingresso alle 18.30. Organizzata da Orticola del Piemonte, FLOReal, giunta alla sua quinta edizione, vuole offrire ai turisti l’occasione per un’immersione nel verde, e allo stesso tempo fare cultura “green” attraverso un insieme di iniziative collaterali pensate per un pubblico di ogni età. Il cuore della manifestazione, come sempre, sarà la mostra-mercato con circa 80 espositori, fra florovivaisti, artigiani e agricoltori, ma FLOReal 2025 sarà qualcosa di più: un contenitore di nuove esperienze e di stimoli culturali, da FLOReal’s Talk, necessari momenti di apprendimento e dibattito con i professionisti del settore e con le istituzioni, ai workshop tecnici di FLOR Academy, fino alle nuove tendenze della moda ecosostenibile con la rassegna “Verdetrama”.
Per i più piccoli ci sarà la possibilità di scoprire il mondo della natura divertendosi, attraverso i laboratori di FLOR Edu, mentre l’area food e drink completerà la proposta anche a livello gastronomico.

“Tutte le iniziative e gli eventi che organizziamo durante il corso dell’anno non si limitano a raccontare il presente, ma guardano al futuro del nostro pianeta – racconta Giustino Ballato, presidente di Orticola Piemonte – un futuro in cui l’uomo dovrà necessariamente convivere a contatto diretto con le piante, condividendo gli spazi e tutelando al massimo il patrimonio naturale che gli è stato concesso. A FLOReal la Natura non sarà un semplice contorno, ma avrà il ruolo di protagonista indiscussa, a cominciare dalla mostra-mercato, con il meglio del vivaismo, dell’artigianato e della produzione agricola del nostro Paese, per passare a tutte le altre iniziative correlate che vogliono educare, sensibilizzare, informare, divertire e sorprendere”.

La mostra-mercato è diventata negli anni una delle manifestazioni vivaistiche di riferimento in Piemonte e in Italia, e ospiterà circa 80 espositori tra vivaisti, artigiani e agricoltori. L’offerta florovivaistica sarà ampia ed eterogenea per soddisfare i desideri di tutti gli amanti dei fiori. Curiosando tra i banchi di FLOReal si potranno trovare piante di ogni tipo, da quelle più classiche, come le rose antiche ed orchidee, le piante aromatiche, i peperoncini, le viole e i ciclamini, le graminacee e le erbacee perenni, ma anche piante acquatiche e palustri, i bonsai, le piante verdi fiorite da interno ed esterno, le piante tropicali e quelle carnivore. Non mancheranno specie autoctone come l’acero riccio, la quercia, il castagno, il frassino, il ciliegio e il melo selvatici, il noce, il nocciolo, l’olmo e specie tropicali come l’avocado, lo zapote e ginko biloba. Cercando con attenzione si potranno scoprire chicche esotiche, come per esempio le alstroemerie, dette anche “giglio del Perù”, la “Hoya” diffusa nel Sud Est asiatico, in Australia e in Polinesia, e alcune varietà rare di anthurium da foglia, provenienti dal Sud America.
Non solo fiori e piante, ma anche molte proposte di artigianato per il balcone e il giardino; spazio a ceramiche di ogni tipo, da quelle artigianali a quelle artistiche, alle candele in cera vegetale, ai cuscini per l’arredo e per meditazione e lo yoga, fino a diverse proposte di arredi antichi per il giardino e ai terrarium. Numerosi anche i prodotti di cosmesi e profumeria naturale, come la gioielleria artigianale per il benessere del corpo e dello spirito. FLOReal ospiterà anche una selezione di agricoltori con i loro prodotti genuini, tra i quali olio e miele, nocciole e crostate, fiori edibili e taralli, zabaione, confetture, prodotti a base di liquirizia, fino alle grappe, ai gin e ai distillati.
All’interno della mostra florovivaistica, vi sarà uno spazio riservato al progetto “ReAzioni”, nato dalla volontà di Orticola Piemonte di agire concretamente per il miglioramento della biodiversità e degli agrosistemi che, negli ultimi decenni, ha subito un drastico declino dovuto alle sostanze insetticide, unitamente alla riduzione delle specie spontanee entomogame, rifugio e fonte di sopravvivenza per insetti impollinatori.
Tante le finalità del progetto, tra cui la creazione di due ‘Flower Farm’, dove coltivare fiori recisi in maniera sostenibile, la realizzazione di passerelle per impollinatori, posizionate nelle aree agricole, presso l’istituto di Candiolo, e all’interno delle aree del Parco naturale di Stupinigi, per favorire il movimento degli insetti impollinatori, ma anche attività di sperimentazione e sensibilizzazione sui temi di sostenibilità ambientale attraverso esperienze didattiche condivise. Il progetto è svolto in collaborazione con la Fondazione Piemontese per la Ricerca sul Cancro e il Dipartimento di Scienze Agrarie Forestali e Aliementari (DISAFA) ed è finanziato dalla Fondazione Compagnia di Sanpaolo nell’ambito del bando “ReAzioni”.

Venerdì 10 ottobre, a partire dalle ore 15, FLOReal diventerà uno spazio di cultura con i FLOReal’s Talk, momenti di apprendimento con esperti su temi di attualità legati al mondo del verde e della natura. Il tema dei FLOReal’s Talk di questa edizione sarà “La città e l’acqua-nuove alleanze tra città, clima e natura”.  A confrontarsi sul tema, rappresentanti del Politecnico di Torino, studi di Architettura del Paesaggio, come Parc Nouveau di Milano, FLO di Bologna, lo studio d’Architettura internazionale LAND e il Consiglio dell’Ordine Nazionale dei Dottori Agronomi e Dottori Forestali. La tavola rotonda vedrà poi un confronto tra tecnici, gestori e politici che coinvolgerà Sindaci e Assessori delle città di Torino, Collegno, San Mauro, Settimo Torinese e Nichelino. FLOReal’s Talk rientra nel progetto Festival del Verde, la cui quinta edizione si terrà a maggio tra Torino e Provincia, organizzato da Orticola Piemonte in collaborazione con il Dipartimento Interateneo di Scienze, Progetto e Politiche del Territorio, Politecnico e Università di Torino.

Sabato 11 e domenica 12 ottobre la Citroniera di Levante della Palazzina di Caccia di Stupinigi diventerà teatro della FLOR Academy, un insieme di workshop in collaborazione con esperti per testare e sviluppare la propria creatività e avvicinarsi in modo creativo e sorprendente al mondo botanico. Verrà ospitata, in questa occasione, anche “Verdetrama”, la mostra-mercato di moda e tessuti sostenibili, un inno all’eleganza della natura, un market dedicato a tessuti ecologici e all’elaborazione  a basso impatto, dove natura e stile si intrecciano in modo ecologico. Dalla scelta delle materie prime alle tecniche di produzione, ogni dettaglio racconta un modo più consapevole di vestire. Ad animare la rassegna sarà una selezione di piccole realtà sartoriali emergenti che metteranno in mostra le proprie creazioni come capi d’abbigliamento in tessuti naturali e biologici, calzature e accessori ecosostenibili, ma anche cosmetici solidi, ecosostenibili e vegani.

Ingresso: 8 euro – biglietto under 30 a 6 euro e disponibile solo online. Ingresso gratuito fino ai 14 anni e per gli accompagnatori di persone con disabilità.

Mara Martellotta

L’Ultima Cena di Fiorenzo Faccin nella basilica di Carutapera in Brasile

Nella notte, ora italiana, è stata inaugurata a Carutapera, in Brasile, nello stato del Maranhão, la grande Ultima Cena affrescata dal maestro Fiorenzo Faccin, originario di Piobesi Torinese, classe 1953. L’opera reinterpreta il capolavoro leonardesco con luci d’ispirazione caravaggesca, e porta in basilica 13 volti di Piobesi, cittadini che lo scorso 12 febbraio si prestarono negli spazi dell’oratorio a un set fotografico per diventare i modelli della scena. Il progetto nasce dal mandato affidato a Faccin per decorare la basilica minore di San Sebastiano, elevata a tale rango nel 2021 con una grande pittura murale collocata nella cupola centrale. L’artista ha disegnato e dipinto personalmente l’intervento misurando con una semicirconferenza di circa 12 metri per 5 d’altezza. La scelta di utilizzare solo raffiguranti piobesini è stata, fin dall’inizio, una volontà di omaggiare il proprio paese d’origine, un ponte simbolico tra le due comunità. L’amministrazione comunale di Piobesi Torinese, da parte del Sindaco Fiorenzo Demichelis: “Orgoglio e sincere congratulazioni al maestro Fiorenzo Faccin per l’eccezionale risultato artistico e per aver saputo trasformare un’idea che unisce popoli e fedi. Con la sua arte, i suoi colori e i volti della nostra gente, Piobesi entra per sempre nella storia della basilica di San Sebastiano e nella memoria della comunità di Carutapera”.

Nei mesi scorsi, Faccin aveva annunciato la realizzazione  di una bozza su tela destinata a essere donata alla parrocchia di Piobesi, un ulteriore segno di restituzione alla comunità che ha partecipato al progetto.

“Ho realizzato con passione quest’opera – racconta il maestro Faccin  – e ho trovato a Carutapera una popolazione fantastica e molto accogliente, e questo non ha potuto che aiutarmi a portare a termine l’impegno con soddisfazione e meraviglia. Una bellissima esperienza poter portare le mie radici a migliaia di km da casa”.

Mara Martellotta

Dumsedafe incontra il Ministro Zangrillo

 Una sfida tra sburocratizzazione e innovazione nella Pubblica Amministrazione

Il prossimo lunedì 13 ottobre, le sale storiche dell’Unione Industriali di Torino ospiteranno un incontro di particolare rilievo: Dumsedafe accoglierà il senatore Paolo Zangrillo, Ministro per la Pubblica Amministrazione, per discutere delle prospettive di riforma e modernizzazione della macchina statale. Il titolo dell’evento suggerisce già il tema principale: la sburocratizzazione, da tempo auspicata da cittadini e imprese, deve incontrare la capacità concreta di innovazione e digitalizzazione che la pubblica amministrazione può offrire.

Paolo Zangrillo, nato a Genova nel 1961, porta con sé una lunga esperienza manageriale in diverse aziende con responsabilità crescenti nel settore delle risorse umane. Dal 2018 è attivo in politica con Forza Italia, eletto alla Camera e poi al Senato, fino a diventare Ministro nel governo Meloni dal 2022. La sua agenda ministeriale punta a riforme concrete: digitalizzazione dei procedimenti, riduzione dei tempi di concorsi e valorizzazione del merito per dirigenti e personale pubblico. Il “peso” del suo ruolo emerge chiaramente nell’odierno dibattito sulla sburocratizzazione: non si tratta solo di semplificare procedure, ma di trasformare le risorse impiegate in un sistema più efficiente, responsabile e orientato ai risultati.

Dumsedafe, nato a Torino nel 2012 e coordinato da Piero Gola, si distingue per la sua capacità di combinare cultura, dibattito e impegno civico. Gli incontri quindicinali, generalmente in forma di esposizione seguita da dibattito e colazione, creano uno spazio in cui cittadini, esperti e istituzioni possono confrontarsi su temi concreti. L’associazione si distingue anche per le visite a strutture innovative del territorio torinese, offrendo esperienze dirette di eccellenza e stimolando una riflessione su come Torino possa incarnare la cosiddetta “Torino del fare”.

Il titolo dell’evento non è dunque neutro: mette in luce una sfida reale, attuale e urgente. Sburocratizzare significa non solo ridurre moduli, scartoffie e tempi morti, ma valorizzare il capitale umano e le potenzialità della PA. Al tempo stesso, il richiamo all’innovazione suggerisce che la modernizzazione è un percorso complesso, che richiede leadership, visione e dialogo con cittadini e stakeholder. L’incontro di lunedì promette quindi non solo approfondimenti tecnici, ma anche una riflessione più ampia sul ruolo dello Stato, sulla responsabilità individuale e collettiva e sulla possibilità di tradurre la burocrazia in strumento di sviluppo.

Il dibattito, che seguirà la relazione introduttiva del Ministro, sarà un’occasione per valutare fino a che punto le politiche pubbliche possono combinare efficienza e innovazione, senza sacrificare trasparenza e responsabilità. In questo senso, l’evento di Dumsedafe diventa un significativo laboratorio di partecipazione civica, dove teoria e pratica si incontrano davanti a un pubblico attento e curioso.

Dumsedafe

Pompeo (PD): “La musica indipendente è cultura, identità e lavoro”

 “La Regione sostenga le realtà minori”

 “La musica non è solo spettacolo: è identità, coesione sociale, innovazione. In Piemonte esistono centinaia di gruppi, associazioni e collettivi musicali che operano fuori dai grandi circuiti, ma che svolgono un ruolo fondamentale nella formazione, nell’aggregazione giovanile e nella promozione del territorio. È tempo che la Regione ne riconosca il valore e li sostenga con misure concrete. Per tutti questi motivi ho presentato un atto di indirizzo in Consiglio regionale con il quale chiedo alla Giunta regionale di impegnarsi a intervenire con urgenza per garantire un accesso equo ai bandi culturali e creare strumenti di supporto dedicati alle realtà musicali emergenti e di piccole dimensioni” spiega la Consigliera regionale del Partito Democratico Laura Pompeo.

“Il bando triennale per le attività culturali e altri strumenti finanziati con fondi europei presentano limiti che penalizzano le formazioni più giovani e meno strutturate. Il requisito del cofinanziamento e la cadenza triennale finiscono per escludere molte realtà che operano con passione e competenza, spesso in contesti periferici e vulnerabili. Con il mio ordine del giorno voglio ottenere l’introduzione di criteri di premialità nei bandi per chi non ha già ricevuto altri finanziamenti pubblici, la creazione di percorsi formativi per musicisti, tecnici e operatori del settore, l’attivazione di punti di consulenza regionale per supportare la gestione e la promozione dei progetti musicali e, infine, il coinvolgimento diretto delle associazioni e delle reti musicali indipendenti nella definizione delle politiche culturali” prosegue la Consigliera regionale Pd.

“Nel 2023 il settore musicale italiano ha superato i 300 milioni di euro di fatturato, ma il 70% degli artisti emergenti opera senza un contratto stabile. Occorre dare un aiuto concreto a queste persone, riconoscendone il valore di ambasciatori della musica che è una risorsa culturale, educativa e economica. La Regione deve smettere di considerare la musica un lusso e iniziare a riconoscerla come una leva strategica per lo sviluppo e l’inclusione. Sostenere le realtà musicali minori significa investire nel futuro del Piemonte” conclude Laura Pompeo.

“Una Notte per Gaza – Voci per la Palestina” al Pala Gianni Asti

L’Associazione Radar, con il Patrocinio della Città di Torino e con l’adesione di ANPI e ARCI Torino, presenta Una Notte per Gaza – Voci per la Palestina, grande appuntamento di musica e solidarietà in programma martedì 14 ottobre 2025 al Pala Gianni Asti di Torino.

L’intero ricavato della serata sarà devoluto a Medici Senza Frontiere, organizzazione indipendente impegnata a garantire cure mediche e supporto umanitario alla popolazione civile palestinese, in particolare a Gaza, dove la situazione è ogni giorno più drammatica.

Sul palco si alterneranno alcune delle band più amate della scena torinese e nazionale, che rappresentano generazioni e linguaggi diversi ma sono accomunate da un unico messaggio di pace e fratellanza. Ci saranno i Fratelli di Soledad, storica formazione torinese che dagli anni Ottanta intreccia combat rock, ironia e impegno sociale; i The Originals, super band nata dall’incontro tra Africa Unite e The Bluebeaters, protagonisti indiscussi della scena reggae e ska italiana; i Persiana Jones, pionieri dello ska-core, conosciuti per i loro live esplosivi e travolgenti; e ancora gli Statuto, simbolo del movimento mod torinese e voce da sempre vicina ai temi di giustizia sociale e identità cittadina. Accanto a loro saliranno sul palco i Loschi Dezi, con le loro sonorità inconfondibili; i Medusa, con il loro punk-rock potente e diretto che ha segnato la scena underground; Lotta, nuova voce torinese che unisce sonorità urbane a testi di impegno civile; gli Oh Die! con Tino Paratore e Paolo Scapazzone (C.O.V. e Arturo) e Nitto dei Linea 77 alla voce e Fiori, costola dei Titor con l’intervento di Scasso dei Fratelli di Soledad al basso e alla voce.

La musica sarà accompagnata da momenti di riflessione grazie agli interventi e alla co-conduzione di Domenico Mungo – scrittore, poeta e musicista con il progetto Black Mungo – e di Elena Ruzza, attrice, autrice e attivista da sempre impegnata sui temi della memoria, della pace e contro ogni forma di discriminazione.

Una Notte per Gaza” vuole essere non solo una raccolta fondi ma anche un’occasione per Torino, città Medaglia d’Oro della Resistenza, di riaffermare la propria vocazione solidale, la sua attenzione ai diritti umani e il suo ruolo di comunità sensibile alle sfide del presente. In questi giorni, infatti, il capoluogo piemontese sta vivendo una mobilitazione crescente: cortei, presìdi e iniziative spontanee richiamano un movimento popolare sempre più ampio e rumoroso, che trova in questo concerto un momento di unione e di espressione condivisa.

Ringraziamo profondamente gli organizzatori e tutti gli artisti che saliranno sul palco prestando la loro voce non solo per sostenere la nostra azione medico-umanitaria ma anche per tenere viva l’attenzione sul dramma in corso a Gaza” – dichiara Laura Perrotta, direttrice della raccolta fondi di Medici Senza Frontiere. “Ogni singola donazione è di vitale importanza per un’organizzazione indipendente come MSF: anche un gesto semplice come partecipare a questo concerto si traduce in cure mediche e chirurgiche, assistenza pediatrica, supporto alla salute mentale e distribuzione d’acqua per la popolazione di Gaza”.

L’iniziativa sarà sostenuta anche da numerose realtà civiche e associative del territorio, tra cui Articolo 21, Acmos, Libera Piemonte, Benvenuti in Italia e Cgil Torino, che condivideranno il palco e lo spirito della manifestazione, contribuendo a rendere questa serata un grande atto collettivo di solidarietà.

I biglietti per “Una Notte per Gaza – Voci per la Palestina” sono disponibili su Ticketone e Ticket.it. L’invito è rivolto a tutta la cittadinanza: riempiamo insieme il Pala Gianni Asti, facciamo sentire forte la voce di Torino e trasformiamo la musica in un gesto concreto di pace e sostegno al popolo palestinese.

Torino capitale del turismo accessibile. “World Summit on accessibile Tourism” chiude al Lingotto

Dal 5 al 7 ottobre Torino è capitale mondiale del turismo accessibile: al Centro Congressi Lingotto, infatti, è in corso di svolgimento il terzo “World Summit on Accessible Tourism”, uno degli eventi internazionali più rilevanti sul tema. Professionisti, istituzioni e operatori del settore, provenienti da tutto il mondo, si confronteranno su soluzioni concrete per un turismo realmente accessibile a tutti.

Dopo la giornata del 5 ottobre, dedicata agli operatori del settore (per la Città di Torino era presente l’assessore al Turismo, Domenico Carretta), lunedì 6 ottobre nella sala 500 si è tenuta la cerimonia di inaugurazione del Summit, con la partecipazione delle due Ministre Daniela Santanchè (Turismo) e Alessandra Locatelli (Disabilità), del presidente ISiTT e co-presidente del Summit, Maurizio Montagnese, del presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio. A dare il benvenuto a nome della Città di Torino, la vicesindaca Michela Favaro: “Siamo orgogliosi che Torino ospiti per la prima volta in Italia un evento di portata mondiale come il World Summit on Accessible Tourism. La nostra città è stata recentemente proclamata Capitale Europea del Turismo Intelligente 2025, un riconoscimento che premia accessibilità, sostenibilità, innovazione e valorizzazione del patrimonio – ha commentato la vicesindaca -. È la conferma che Torino sa unire tradizione e trasformazione, rigenerando i propri spazi e costruendo un modello di turismo inclusivo, capace di accogliere tutti e tutte. I dati del 2024, con una crescita significativa di arrivi e una presenza sempre più internazionale, dimostrano che questa è la strada giusta. L’accessibilità per noi non è un dettaglio, ma un principio guida della nostra visione urbana e turistica: una città è davvero accogliente solo se lo è per tutte le persone”.

Tra gli incontri  il panel “European Capitals of Smart Tourism, focus on Accessibility”, con la partecipazione dell’assessore alla Cura della città, Francesco Tresso.

Organizzato da CPD – Consulta per le Persone in Difficoltà, il Summit nasce con l’obiettivo di promuovere e condividere le best practice di accessibilità nel settore turistico, consolidando una rete globale di destinazioni inclusive e accessibili a tutte e tutti, comprese le persone con esigenze specifiche. Il capoluogo piemontese è stato scelto per ospitare il Summit anche a seguito della nomina di Torino a European Capital of Smart Tourism 2025: il titolo assegnato dalla Commissione Europea ha tenuto conto infatti, tra le altre, anche delle caratteristiche di accessibilità e accoglienza turistica rese disponibili dalla città.

Il programma (disponibile a questo link) prevede keynote speech, presentazioni, dibattiti, workshop tematici e sessioni di networking su temi chiave come: destination management, accoglienza, sicurezza, ospitalità, mobilità, trasporti, tempo libero, prodotti leisure, innovazione tecnologica e intelligenza artificiale, formazione, occupazione e mantenimento dei lavoratori, turismo culturale accessibile e buone pratiche internazionali.

Per offrire un’esperienza inclusiva, il Summit inoltre propone ai partecipanti i Welcome Tour – La tua prima volta a Torino: itinerari guidati accessibili, che prevedono anche momenti formativi in “modalità blind” o con traduzione in lingua internazionale dei segni (IS). L’iniziativa, realizzata da Turismo Torino e Provincia Ente partner del Comitato, in collaborazione con la Città di Torino, Camera di commercio, le Associazioni Federagit Confesercenti e G.I.A. Torino rappresenta un omaggio autentico all’accoglienza turistica inclusiva.

L’evento è organizzato in collaborazione con UN Tourism, supportato da Regione Piemonte, Città di Torino e Camera di Commercio di Torino con il patrocinio di Confesercenti Nazionale.

TORINO CLICK

Al polo Le Rosine “Nel cuore del Vajont – Ciao amore, ci vediamo domani”

Il polo artistico e culturale Le Rosine, in via Plana/8c, ospita un viaggio intenso all’interno di una delle pagine più dolorose della nostra storia recente. Attraverso parole, immagini e musica, lo spettacolo è incentrato sulle voci di chi visse quella notte del 9 ottobre 1963, una notte fatta di sogni interrotti e vite spezzate, ma anche la dimostrazione di forza di una comunità che non si è mai arresa. Testimonianze, documenti, musica dal vivo e immagini si intrecciano in una narrazione essenziale, che non cerca solo di ricordare ma di interrogare lo spettatore sul prezzo del silenzio, della superficialità e della presunzione umana. Lo spettacolo, curato dalla compagnia Terzo Tempo, suggerisce una riflessione dolorosamente attuale: i disastri ambientali non appartengono solo al passato. Dall’alluvione in Toscana, Marche e Emilia Romagna, fino ai fenomeni che devastano l’Asia, l’Europa, l’Africa e le Americhe, il clima sembra ribellarsi a un modello di sviluppo che ha ignorato troppo a lungo gli equilibri della natura. I ghiacciai si sciolgono, i fiumi esondano, la Terra brucia o frana: la realtà ci parla ogni giorno con la stessa urgenza che il Vajont ci ha lasciato in eredità. Non è un racconto di ciò che è stato, ma un invito a non ripetere gli stessi errori, a vigilare, a informarsi, a pretendere responsabilità, a capire che l’ambiente non è un nemico imprevedibile ma un alleato che chiede ascolto. Il ricavato dell’evento, a offerta libera, andrà a sostenere il Punto di Ascolto per Donne in Difficoltà – cicli di colloqui individuali con una psicoterapeuta, una delle tre opere sociali e gratuite dell’Istituto delle Rosine, realizzate grazie ai progetti dei corsi, all’affitto degli spazi e alla generosità di chi partecipa agli eventi.

Info: eventi@lerosine.it – www.lerosine.it

Mara Martellotta