Come ha spiegato il primo firmatario, Davide Nicco (Fdi), “Sono note le difficoltà e le carenze di personale dei piccoli comuni. Nonostante ciò sono sottoposti agli stessi adempimenti di quelli grandi. Per questo vogliamo consentire a queste realtà di adottare un modello contabile semplificato, che preveda di tenere la contabilità finanziaria di sola cassa e non anche di competenza”.
Ora il testo passa al vaglio delle Camere a cui spetta l’approvazione definitiva.
IL FOCUS DI ASCOM
Stabilità è la parola d’ordine delle 124 mila imprese del terziario torinese, che hanno affrontano l’ultimo trimestre del 2023 senza particolari variazioni rispetto al precedente e guardano ai primi mesi del 2024 all’insegna della continuità. L’andamento è diversificato tra imprese del turismo e ristorazione, che proseguono l’andamento positivo, e il commercio, soprattutto no food, che, al contrario, continua a soffrire. È quanto emerge dall’indagine trimestrale realizzata da Ascom Confcommercio Torino e provinciain collaborazione con Format Research sulle imprese del commercio, del turismo e dei servizi del Torinese nel periodo da ottobre a dicembre 2023, con outlook sul 2024.
«In un momento storico di incremento nelle cessazioni delle attività del terziario – sottolinea la presidente di Ascom Confcommercio Torino e provincia Maria Luisa Coppa – e di settori che viaggiano a velocità opposte, le imprese affrontando sfide senza precedenti che richiedono un approccio innovativo e sostenibile per garantire non solo la sopravvivenza ma anche lo sviluppo futuro. Il nostro compito non è solo quello di rappresentare le imprese, ma di essere il faro che guida verso la trasformazione e l’adattamento alle nuove realtà di mercato. Le strategie e le iniziative che spaziano dall’innovazione alla digitalizzazione, dalla formazione al marketing, dalle collaborazioni creative alla sperimentazione, sono le leve che consentono alle imprese di passare dalla semplice resilienza a un’autentica crescita. Ascom si impegna nella promozione di questi strumenti vitali e persiste nella richiesta di una politica commerciale coerente e robusta. Uno degli obiettivi chiave è l’equiparazione fiscale tra le grandi piattaforme di e-commerce e le attività online gestite dai singoli imprenditori: stesse regole, stesso mercato. In un momento in cui diversificare è un must le medesime regole per l’ecommerce sono una battaglia di identità».
Migliora lievemente alla fine del 2023 la fiducia delle impresenell’andamento dell’attività: il 78% degli intervistati ritiene che l’ultimo trimestre dell’anno sia stato ‘uguale’ (47%) o ‘migliore’ (31%) del precedente con un indice di fiducia di 54 punti, superiore di 5 punti alla media nazionale. Indice che sale a 67 per la ricezione turistica e al 63 per la ristorazione. L’outlook per l’inizio del 2024 presenta un andamento analogo.
Stabilità nei ricavi per quasi il 50% delle imprese, con un indice pari a 49 punti, analogo al trimestre precedente e previsto identico nel primo trimestre 2024.
Stabile anche l’occupazione per l’86% delle imprese, in maniera trasversale a tutti i settori. Per l’inizio dell’anno non si prevedono particolari cambiamenti, mentre i leggerissimi miglioramenti riscontrati nei costi praticati dai fornitori delle imprese, non contribuiscono ad alleviare la situazione di criticità delle imprese. Di fatto, anche per il 2024, gli imprenditori auspicano un mantenimento dello stato attuale, scongiurando un peggioramento.
Non migliora del resto né alla fine del 2023 né in prospettiva nei primi mesi del 2024 la capacità delle imprese di fare fronte al proprio fabbisogno finanziario e peggiora ancora la situazione relativa alla domanda e offerta di credito. La percentuale delle imprese del terziario che hanno chiesto credito alle banche negli ultimi tre mesi del 2023 è ulteriormente diminuita: erano il 25% a settembre sono il 18% a dicembre; il 56% ha visto accogliere interamente la propria domanda, contro il 60% di settembre.
Il 63% delle imprese ha fatto richiesta di credito per esigenze di liquidità e cassa, solo il 20% per effettuare investimenti e il 17% per la ristrutturazione del debito. Il dato delle imprese torinesi che hanno chiesto credito per fare investimenti è inferiore rispetto al dato medio nazionale.
«I dati sulle motivazioni per l’accesso al credito – commenta il direttore di Ascom Confcommercio Torino e provincia Carlo Alberto Carpignano – evidenziano come, rispetto al trimestre precedente, quadruplichi la percentuale di imprese che chiede credito per ristrutturare il proprio debito, mentre si riduce da un quarto ad un quinto la percentuale di imprese che vogliono fare investimenti. Quasi due imprese su tre vanno in banca per esigenze di liquidità. Sicuramente si tratta di un effetto indotto dall’inflazione, ma registriamo anche l’effetto delle scadenze dei finanziamenti erogati durante l’emergenza Covid: rimborsare il capitale sta diventando difficile in questo contesto. Occorre che il sistema bancario metta a disposizione prodotti di ristrutturazione del debito prima che le rate di capitale vadano impagate dalle Imprese, per evitare effetti ancora più negativi sulle centrali rischi».
FOCUS
Il commercio al dettaglio torinese e il cambio di abitudini nei consumi nel biennio 2022/23 rispetto al 2019/21
La clientela diminuisce e acquista meno
Negli ultimi due anni rispetto al periodo pre-covid le imprese del commercio al dettaglio torinesi hanno visto diminuire i flussi della nuova clientela. Il ricambio tra nuovi clienti e clienti storici è fortemente rallentato: i clienti sono sempre gli stessi e quindi “man mano di meno”. Secondo il 57% delle imprese i consumatori negli ultimi due anni, rispetto al periodo precedente hanno ridotto gli acquisti sia in volume, sia in valore. Si acquista di meno e si punta al prodotto meno caro.
Le cause
È stata soprattutto l’inflazione con la conseguente riduzione del potere di acquisto ad aver provocato la riduzione dei comportamenti di acquisto dei consumatori stessi.
Le cause delle modifiche nei comportamenti di acquisto sono note:per il 55% delle imprese è da imputare alla riduzione del reddito, e quindi della capacità di spesa; per quasi il 40% pesa la predilezione per acquisti online, per il 36% la causa sta nell‘aumento dei prezzi e per il 26% nella necessità di risparmiare.
L’impatto sul commercio al dettaglio
La modifica dei comportamenti d’acquisto dei consumatori ha comportato per oltre la metà delle imprese (57%) una riduzione sia delle vendite sia dei ricavi. Inoltre, il 42% delle imprese ritiene che i consumatori acquistino con minore frequenza rispetto al periodo precedente. Una piccola parte, il 12%, non ha riscontrato conseguenzea seguito della riduzione dei consumi. Il 68% delle imprese si è vista costretta ad intervenire sugli investimenti in programma nel 2023 e nel 2024.
Quasi quattro imprese su dieci, inoltre, hanno registrato una riduzione dei margini e delle liquidità. Quasi un quarto delle imprese dichiara difficoltà finanziarie. Il 20% circa è stata costretta ad una riduzione delle scorte e degli assortimenti.
Tuttavia, nonostante l’inflazione montante, solo un terzo delle imprese hanno realmente aumentato i prezzi in proporzione agli aumenti subiti a loro volta dai fornitori. Il 25% non ha ritoccato i listini di vendita.
Le strategie delle imprese
A fronte di tale situazione, le imprese hanno messo, o stanno mettendo, in campo diverse strategie per mantenere o acquisire nuovi clienti. Il 78% delle attività intervistate ha puntato sulla diversificazione dell’offerta, il 46% ha introdotto il canale di vendita online e il 15% ha in programma di farlo. Tra quanti avevano già l’e-commerce, il 55% ha intensificato l’utilizzo del canale on line e un ulteriore 11% pensa di farlo prossimamente. Ancora molto presente, il ricorso a sconti promozionali al di là dei saldi per il 47% delle imprese.
Scarsa la fiducia nelle possibilità offerte dal marketing e dalla comunicazione, con il 76% delle imprese che non intende implementare la formazione del personale in queste discipline, e il 66% che non farà investimenti in pubblicità.
Un quarto delle imprese, infine, persegue la via delle riduzioni dei costi di impresa e il 39% cerca nuove fonti di finanziamento.
Si va a concludere la seconda giornata del Campionato Italiano Assoluto UnipolSai: i piemontesi in gara aggiungono tre medaglie e un record al bottino!
Nella prima gara subito due medaglie piemontesi: arriva l’argento di Sara Curtis (CS Roero) con un 28’’10 che le vale il nuoto primato cadette della distanza, bronzo per Anita Gastaldi (Vo2 Nuoto) che stampa un 28’’54. “Il record non me l’aspettavo, perché questa non è proprio la mia specialità. – racconta l’allieva di Thomas Maggiora – Sono felice e ottimista in vista delle mie gare”.
Un altro successo arriva con Ludovico Blu Art Viberti (CN Torino) con un 59’’75 nella finale A dei 100 Rana.
Tra le belle prestazioni della giornata troviamo il quinto posto nella finale dei 50 Dorso Junior femminile Sabina Sandrone (RN Torino) con 29’’90. Seconda nella finale B di questa distanza Martina Biasioli (CN Torino) chiudendo in 29’’08. Ottava nella finale A della distanza più veloce del dorso Giada Gorlier (Aquatica Torino) con 29’’02.
Ottavo Simone Farfaglia (Sisport) nella finale junior dei 50 Farfalla chiudendo con il tempo di 25’’36.
Troviamo poi il settimo posto di Lucia Tassinario (Team Dimensione Nuoto) nella finale giovanile dei 100 Farfalla con un crono di 1’01’’60. Quinta nella finale B di questa distanza c’è poi Cristina Caruso (CS Roero) concludendo in 1’00’’82.
Nella finale Junior dei 100 Dorso Maschili si classifica settimo Marco Ruggiero (CN Torino) chiudendo in 57’’93.
Nella finale B dei 200 Rana c’è invece la quarta posizione di Aurora Venturi (RN Torino) che chiude con una prestazione da 2’31’’95. Sesta invece nella finale A di questa distanza Giorgia Crepaldi (Libertas Nuoto Novara) con 2’29’’75.
C’è il quarto posto nella finale B dei 100 Rana di Flavio Mangiamele (CN Torino) con 1’01’’81, nella finale A di questa distanza arriva quinto Gabriele Mancini (GS Marina Militare/CN Torino) con 1’00’’56 mentre si classifica sesto Luca Moni (CN Torino) con 1’01’’23.
Nella finale giovanile dei 200 Stile Libero femminili è settima Sabrina Rossi (Vo2 Nuoto Torino) con 2’04’’05.
Foto Deep Blue Media
“La modifica normativa approvata grazie all’impegno di Maurizio Marrone stana la sinistra e può porre fine ad un regalo ingiusto verso violenti estremisti mai pentiti. La sanatoria di Askatasuna, grazie a Marrone, per Fratelli d’Italia ora trova una strada in salita se non insormontabile. I torinesi sanno che possono confidare in un assessore in Regione una spanna sopra a chiunque, che riesce a sorprendere e mettere all’angolo un’operazione inqualificabile e ingiusta verso chiunque sia a conoscenza di questo centro sociale. Le forze dell’ordine soprattutto possono sapere che c’è chi lavora davvero in silenzio per loro. Oggi può dirsi soddisfatto chiunque non accetti che coloro che si sono caratterizzati per violenza politica venga accarezzato dalla sinistra che governa la nostra città. Maurizio Marrone e Fratelli d’Italia hanno dato voce alla Torino non allineata alla prepotenza” lo dichiara la vice capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera Augusta Montaruli.
Torino, 22-30 novembre 2024
Il Torino Film Festival è sempre stato e resta un festival cinefilo e autoriale, una mostra e un concorso di film dallo spirito libero, originale, fresco, indipendente, graffiante.
Questa edizione del TFF – diretta da Giulio Base – è in continuità con il passato e al tempo stesso stringe l’occhio alle nuove generazioni, capaci di vivere, interpretare e condividere quell’anima forte e di ricerca che il TFF ha sempre avuto e portato avanti.
“Il suo entusiasmo si tocca con mano. Lo abbiamo già visto e sono convinta che ne avremo prova ancora nei prossimi mesi: Giulio Base si dedicherà a questa nuova avventura con tutta la passione che da sempre nutre per il cinema, custodendo l’eredità del festival e contribuendo con le sue idee a dare ulteriore lustro e slancio a una rassegna che in Italia e dall’estero è vista come uno degli appuntamenti più attesi nel mondo del cinema. Puntare sui giovani, una chiave vincente” commenta il Sottosegretario alla Cultura Lucia Borgonzoni.
“Il festival di Giulio Base mantiene saldo il timone sull’anima fondante del TFF ma sicuramente saprà stupirci con delle importanti novità, interpretandolo con le sue tante anime di autore, regista, attore e produttore – sottolinea Enzo Ghigo, presidente del Museo Nazionale del Cinema. Lo ha dimostrato sia nel suo progetto presentato in occasione del bando e lo confermerà, ne sono sicuro, anche da oggi in avanti. Non posso che augurare buon lavoro a lui e a tutta la squadra”.
“Mancano otto mesi al prossimo Torino Film Festival ma già si delineano le linee principali di questa edizione, nato dai giovani e per i giovani, e che ai giovani deve continuare a rivolgersi, utilizzando anche i nuovi linguaggi del cinema e le sue evoluzioni – dichiara Domenico De Gaetano, direttore del Museo Nazionale del Cinema. Resta un festival originale e indipendente, legato al territorio ma al tempo stesso capace di intercettare i grandi cambiamenti della critica cinematografica internazionale”.
“Ho visto nascere il Torino Film Festival, che allora si chiamava Festival Internazionale Cinema Giovani, ho respirato l’aria di quegli anni anche se ancora giovane, sono stato testimone del fermento e del cambiamento sociale e culturale nella Torino di inizio anni ’80 – racconta Giulio Base, direttore artistico del Torino Film Festival. L’ho seguito a distanza negli anni e ora essere qui è per me molto emozionante. Il 42° TFF l’ho costruita pezzo per pezzo, annodando idee, pensieri, contatti e desideri per dar vita a quella trama che è sicuramente uno dei sogni della mia vita”.
Queste le prime novità.
INAUGURAZIONE
L’apertura del 42TFF avrà luogo il 22 novembre 2024 nella splendida cornice del Teatro Regio, una serata di charme che vedrà la proiezione di un film in anteprima internazionale e ospiti di livello nazionale e internazionale.
IL PROGRAMMA E LE SEZIONI
La 42° edizione del Torino Film Festival sarà divisa in 6 sezioni per un totale di 120 film.
Quattro le sezioni competitive: il concorso principale (16 film in anteprima mondiale o internazionale), il concorso documentari (16 titoli in anteprima italiana, senza distinzione tra italiani e internazionali), il concorso cortometraggi (24 titoli in anteprima europea, senza distinzione fra produzioni italiane o straniere) e il “leopardiano”Zibaldone (24 titoli in uno spazio totalmente libero
ed eterogeneo, con titoli di ogni genere, senza nessun vincolo di durata, di formato, di data o di anteprima e prevederà un premio del pubblico)
Due le sezioni non competitive: il fuori concorso(16 titoli) e la retrospettiva dedicata a Marlon Brando (24 titoli)
LA SQUADRA
La squadra è composta da giovani già con numerose esperienze alle spalle. Tre uomini e tre donne, con età compresa tra i 22 e i 32 anni, scelti perché capaci di raccontare e intercettare visioni, sguardi e linguaggi dei loro coetanei, senza però rinnegare il passato. Si rendono così, in qualche modo, intermediari e garanti nel preservare e mantenere vivo quello spirito originale e fresco che ha da sempre caratterizzato il TFF.
I selezionatori del 42TFF sono, in ordine alfabetico, Davide Abbatescianni, Martina Barone,Ludovico Cantisani, Elvira Del Guercio, Veronica Orciari e Davide Stanzione.
MARLON BRANDO
Il grande omaggio a Marlon Brando (del quale quest’anno ricorre il centenario dalla nascita) comprende 24 titoli che ne ripercorrono la carriera dagli esordi del 1950 fino a una delle ultime interpretazioni del 1996. Carismatico e dotato di grande talento, Brando ha interpretato ruoli molto diversi tra loro, imponendo uno stile recitativo lontano dai canoni dell’epoca e che ha contribuito a consacrarlo come uno dei mostri sacri della storia del cinema.
Anche il manifesto della 42°edizione del TFF è dedicato Marlon Brando, ritratto nel 1972 sul set del controverso “Ultimo Tango a Parigi” diretto da Bernardo Bertolucci. È una delle rare foto in cui guarda direttamente dentro l’obiettivo, uno scatto complice e sornione, che seduce e mostra, senza mezzi termini, sua inarrivabile bellezza. (Ph. Eva Sereny / Iconic Images)
ACCESSIBILITÀ
Da quest’anno il TFF si impegna a essere anche un festival accessibile. Con l’associazione “+ Cultura Accessibile” si è deciso che tre titoli della retrospettiva dedicata a Marlon Brando saranno resi accessibili non solo alle disabilità motorie (lo sono già tutte le sale utilizzate) ma anche a quelle sensoriali e cognitive.
APERTURA CALL
Da stamattina sono aperte le iscrizioni al 42° Torino Film Festival e fino al 6 settembre incluso sarà possibile inviare i film per la selezione. Sul sito del TFF sarà possibile trovare la procedura, leggere il regolamento, compilare il formulario di FilmFreeway online – https://filmfreeway.com/torinofilmfest – e seguire le istruzioni.
Il Torino Film Festival è realizzato dal Museo Nazionale del Cinema di Torino
Più di 70 cartolibrerie, 50 volontari, 5 punti di distribuzione nelle periferie della città, più di 450 pacchi di cartoleria distribuiti tra ottobre e dicembre scorsi a bambine e bambini che vivono situazioni di difficoltà. Questi sono i numeri dell’edizione 2023 della cartoleria sospesa realizzata dalla Fondazione AIEF per l’infanzia e l’adolescenza presieduta da Tommaso Varaldo con il sostegno di Cart, presentati a Torino nei giorni scorsi alle cartolibrerie, aprendo le adesioni dei punti di raccolta per la prossima edizione che prenderà il via a settembre di quest’anno.
Disponibili 450 posti per la salita al piano panoramico, prenotazioni sul sito della Regione
In occasione della Festa della donna la Regione Piemonte lancia una speciale edizione al femminile del Grattacielo a porte aperte.
Da oggi è possibile, registrandosi sul sito https://www.regione.piemonte.it/8marzo, prenotare la visita al palazzo di piazza Piemonte 1 a Torino, che da oltre un anno è la nuova sede del governo regionale.
Le visite sono in programma venerdì 8 marzo, con slot orari dalle 14 alle 18 e prevedono anche la salita al piano 41 del Grattacielo, che con i suoi oltre 200 metri di altezza è il punto panoramico più alto della città.
«Siamo orgogliosi di accogliere al Grattacielo Piemonte le visitatrici, nella giornata della Festa della donna – dichiara il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio, insieme agli assessori dell’intera giunta – Questo palazzo è la casa di tutte e tutti i piemontesi e siamo felici di aprire le sue porte proprio in occasione dell’8 marzo. La scelta del 41° piano ha per noi anche un alto valore simbolico perché ricorda a tutti l’importanza di continuare a lavorare ogni giorno per sfondare quel tetto di cristallo che troppo spesso ancora si oppone al pieno rispetto della parità di diritti tra donne e uomini».
I posti disponibili sono 450. Per prenotare la visita è necessario compilare il form sul sito https://www.regione.piemonte.it/8marzo, registrando i propri dati. Conclusa la procedura di registrazione online, si riceverà la conferma della prenotazione necessaria per accedere al Palazzo. Si raccomanda di presentarsi nella hall del Grattacielo, in piazza Piemonte 1, almeno 30 minuti prima dell’orario prenotato, per effettuare il riconoscimento e le pratiche di controllo. Ogni slot orario è disponibile per un numero massimo di 90 donne.
Trasmissione condotta da Simona Riccio
Giovedì 7 marzo, alle 18, torna in diretta “Parla con me”, trasmissione diretta da Simona Riccio, Social Media Manager & Agrifood specialist , che presenterà Luca Talotta, giornalista, influencer e docente quale ospite.
La trasmissione si intitolerà “Sfide globali, soluzioni locali: Luca Talotta racconterà la sua visione” e si concentrerà su tematiche cruciali quali la sostenibilità, l’innovazione nel settore automobilistico e l’importanza della comunicazione aziendale. La puntata si propone di esplorare le sfide globali che i settori automobilistico, agricolo e industriale affrontano, includendo tematiche quali l’inquinamento atmosferico, l’esaurimento delle risorse naturali e la necessità di ridurre l’impatto ambientale provocato dalle attività produttive.
Verranno delineate soluzioni locali capaci di mitigare queste sfide in modo efficace e ecosostenibile. Si discuterà di pratiche di sostenibilità, innovazioni tecnologiche e strategie di comunicazione volte a promuovere una maggiore consapevolezza a livello globale, promuovendo la transizione verso un’economia più verde e sostenibile.
Luca Talotta condividerà la sua vasta esperienza e visione riguardo all’importanza crescente della sostenibilità nel contesto dei veicoli elettrici, ibridi e delle iniziative green nel settore automobilistico. Discuterà l’evoluzione dei mezzi di trasporto verso pratiche più sostenibili e la necessità da parte delle aziende, evidenziando l’importanza di coinvolgere gli influencer, di avere una comunicazione più efficace.
‘Parla con me’ sarà trasmesso in diretta sulla pagina Linkedin top Voices e Facebook di Simona Riccio, oltre al canale Youtube di Parla con me.
La missione di Parla con me si estende al coinvolgimento dei giovani, promuovendo un cambio generazionale in un mondo che richiede consapevolezza e sostenibilità.
MaraMartellotta
IL COMMENTO di Pier Franco Quaglieni
“La tua rivoluzione è stata anche la mia. Le diverse vie non cancellano le idee. Con malinconia un addio alla compagna Luna#barbara balzarani”. Questo è il post, poi cancellato, della prof. Donatella di Cesare, insigne docente alla “Sapienza” di Roma e collaboratrice della “Stampa” sempre su posizioni estremiste. Non deve fare scandalo il post perché l’università è piena di docenti che fiancheggiarono le br nella famosa zona grigia di chi non volle compromettere la carriera e portare in cattedra le idee delle br. La prof. insegna filosofia teoretica. Guglielmo Gallino avrebbe detto che la filosofia teoretica in crisi fa capire perché il modo quotidiano di ragionare è stravolto. De Cesare dimostra l’identità tra la filosofia teoretica e la quotidianità. E anche l’ opportunismo che ha portato la prof. a cancellare il post. Che la rettrice della Universita’ di Roma abbia preso le distanze è un fatto importante, ma sicuramente ci sono colleghi che hanno le stesse idee rivoluzionarie della prof. ma hanno l’astuzia di tacere. Non tacciono a lezione invece dove fanno ingurgitare ai loro studenti le loro vulgate fatte di odio e di frustrazione perché le imprese della compagna Luna non sono andate a buon fine. Intolleranza, violenza verbale, faziosità sono i valori di riferimento, come ha dimostrato la compagna De Cesare che ha già un ‘età vicina alla pensione, ma ha mantenuto l’entusiasmo e la passione (beata lei) della sua giovinezza, quando tifava, per vie “diverse”che non vengono precisate, a favore di una rivoluzione che per nostra fortuna non ci fu. Tutti i suoi articoli di oggi vanno letti anche attraverso il post cancellato. Anche i giovani che si sono abbeverati alle fonti della prof. porteranno pure loro un po’ della lezione della compagna Luna. Non dimentichiamo che in quegli anni “formidabili” e sanguinari ci fu chi volle affermare le stesse idee della De Cesare ma con il mitra, la p38 e la chiave inglese, tutti aggeggi che hanno a che fare ben poco con la democrazia.