ilTorinese

“The Producers”, Broadway al Teatro Juvarra

Torna  l’appuntamento con i grandi musical. Spettacolo diretto da Claudio Insegno.

 

Sabato 2 marzo prossimo, alle 15:30, in doppia replica alle 21:00, al teatro Juvarra di Torino torna “The Producers”, che nell’edizione italiana del 2005 vide Enzo Iacchetti nelle vesti del protagonista Bialystock. Questa volta a portarlo sul palco sarà la Gipsy Musical Academy, la grande Accademia torinese con la sua compagnia di giovani talenti, la produzione Muvix Europa, le coreografie di Cristina Fraternale Garavalli e le musiche di Marta Lauria.

La messa in scena è del noto regista Claudio Insegno, che ha lavorato con la Gipsy in musical quali Frankenstein Junior e Sweet Charity.

Si tratta di uno spettacolo più che mai attuale, dove la genialità di una mente, quale quella di Mel Brooks, è riuscita a rendere eternamente ironico anche il lato più oscuro dell’uomo. Uno spettacolo da vedere e rivedere, che i talenti della Gipsy riescono a mettere in scena senza sbavature.

“’Per favore non toccate le vecchiette’ è stato il primo film che mi ha fatto innamorare della follia di Mel Brooks – racconta Claudio Insegno, regista del musical – mai avrei immaginato di dover affrontare ‘The Producers’, l’adattamento musicale di quel film meraviglioso. In questo musical c’è tutto: ironia, spirito satirico, che ha come oggetto qualsiasi tipo di personaggio, dal nazista, alla segretaria sexy fino ai truffatori. Canzoni e balletti fanno divertire il pubblico trascinandolo in un vortice di battute esilaranti. Mel Brooks – conclude Claudio Insegno – ci ha regalato un grande gioiello che la Gipsy Musical Academy farà brillare”.

Anche quest’anno la Gipsy Musical Academy andrà in scena con un grande kolossal di Broadway. Dopo lo straordinario successo dell’anno scorso, che vide Frankenstein Junior al teatro Concordia, l’Accademia torinese replica al teatro Juvarra con un altro fenomenale, esilarante lavoro di Mel Brooks.

La Gipsy Musical Academy da vent’anni è una delle più prestigiose accademie dello spettacolo in Italia, e nel 2019 ha raggiunto la finale di Italia’s Got Talent con “The Greatest Showman”. Tutto ciò è in linea con la sua poetica che la vede collaborare con grandi realtà internazionali come West End e Broadway.

 

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Info: www.teatrojuvarra.it

 

Mara Martellotta

Confagricoltura Piemonte a Bruxelles

“L’agricoltura ha un ruolo fondamentale

nella mitigazione dei cambiamenti climatici”

Lunedì 26 febbraio si svolgerà a Bruxelles, nella sede del Copa-Cogeca, l’Assemblea di Confagricoltura: la Federazione regionale degli agricoltori esporrà in un documento tecnico le criticità del settore piemontese, evidenziando l’impegno degli imprenditori agricoli piemontesi nella salvaguardia del territorio e dell’ambiente a dimostrazione del fatto che il settore è sempre più ecosostenibile, nonostante gli scarsi riconoscimenti

In queste ultime settimane in cui le piazze italiane ed europee sono animate dalle proteste degli agricoltori, Confagricoltura Piemonte, in previsione dell’Assemblea del prossimo 26 febbraio nella sede del Copa – Cogeca a Bruxelles , in concomitanza con il Consiglio dei ministri agricoli della Ue e con la presentazione della proposta della Commissione per la semplificazione delle regole comunitarie, si è adoperata per raccogliere le istanze del settore. Il malessere è causato dal perdurare di uno stato di crisi globale e di complessità crescenti quali la pandemia, la guerra in Ucraina e nel Medio Oriente, una riforma della PAC che non ha tenuto conto di quanto è accaduto negli ultimi anni e che incentiva gli agricoltori addirittura a non produrre, lasciando terreni incolti e non produttivi, a fronte di domande di cibo incrementate costantemente.

L’agricoltura piemontese affronta con grande capacità di interpretazione e flessibilità le nuove sfide, che da sempre e soprattutto nell’ultimo decennio pervadono il settore” ha dichiarato Enrico Allasia, presidente di Confagricoltura Piemonte e imprenditore agricolo cuneese. “ È leva strategica per la tutela dell’ambiente. Rinnoviamo ogni giorno il nostro impegno a promuovere la crescita sostenibile della produttività agricola, l’adattamento ai cambiamenti climatici e la riduzione delle emissioni di gas serra investendo in tecnologie all’avanguardia e in innovazione, esponendoci a spese che molto di frequente vediamo remunerate con profitto”.

 

È recente l’accordo tra il Parlamento europeo e il Consiglio sul primo quadro volontario per la certificazione di assorbimenti di carbonio a livello dell’UE che però soddisfa in parte le richieste di Confagricoltura: “ Un passo avanti verso il riconoscimento del ruolo dell’agricoltura nella mitigazione dei cambiamenti climatici” afferma Allasia “Ma constatiamo che viene tagliato fuori un settore, quello della zootecnia, che escluso dal meccanismo di certificazione sulla riduzione delle emissioni di metano, non adotterebbe quelle pratiche volte a ridurre gli impatti complessivi necessarie alle aziende”.

 

Confagricoltura Piemonte promuove da molti anni ormai un approccio alla terra che garantisca un futuro alle nuove generazioni, rispondendo alle esigenze di mercato e alle richieste di una Politica Comunitaria che dovrebbe plasmarsi più alla realtà che a saggezze convenzionali ormai non più attuabili.

Questa riforma “figlia” del Green Deal comunitario e della strategia “Farm2Fork ” è insostenibile per le imprese in quanto riduce gli incentivi a fronte di maggiori impegni (e quindi costi) da rispettare a carico delle imprese stesse. Una situazione che difficilmente sta in piedi; una equazione di sostenibilità, economica, sociale ed ambientale, impossibile da risolvere” ha poi concluso il presidente Allasia. 

Spray urticante in aula: cinque studenti finiscono in ospedale

Uno scherzo stupido ma pericoloso avrebbe potuto avere ben altre conseguenze alla scuola media Verga di Vercelli.  L’altra mattina studenti e professori hanno abbandonato i locali scolastici per un odore fastidioso  diffuso in alcune classi, che aveva procurato tosse a molti studenti. Poi  l’edificio è stato evacuato in attesa dei vigili del fuoco. Si è scoperto che qualcuno aveva spruzzato spray urticante. Cinque a studenti sono stati portati in ospedale per controlli medici.
NOTIZIE DAL PIEMONTE

Arriva da Torino il primo QR Code per non vedenti e ipovedenti

Arti Grafiche Parini presenta TQ Braille™, l’idea che rende il packaging più inclusivo e innovativo per tutti.

 

Presentato in occasione della Giornata Nazionale del Braille e già patrocinato dall’Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti (UICI), il nuovo progetto dell’azienda piemontese permetterà ai consumatori con menomazioni visive di accedere alle informazioni dei prodotti attraverso l’utilizzo del sistema Braille.

 

Nasce a Moncalieri, in provincia di Torino, il primo QR Code per le persone non vedenti e ipovedentiArti Grafiche Parini, azienda piemontese con oltre sessant’anni di esperienza nel settore della stampa commerciale, editoriale e nel packaging, presenta il nuovo progetto TQ Braille™. Annunciato in occasione della Giornata Nazionale del Braille (21 febbraio) e con il patrocinio dell’Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti (UICI), sezione territoriale di Torino, TQ Braille™ vuole reinventare le modalità con cui i consumatori con menomazioni visive, oltre due milioni in Italia e 260 milioni nel mondo (dati OMS), possono accedere alle informazioni dei prodotti in fase di acquisto, per un consumo sempre più sostenibile e inclusivo.

 

TQ Braille™ si compone di una cornice punzonata con la parola QR in caratteri Braille, che circonda un QR code collegato a una pagina Web con tutte le informazioni inerenti al prodotto, leggibili e ascoltabili attraverso sistemi di screen reader come VoiceOver di iOS e Talk Back di Android. Il metodo permette quindi un accesso agevole a informazioni come dichiarazioni nutrizionali, istruzioni d’uso, direttive per lo smaltimento e molto altro, il tutto con una stampa a punti che può essere eseguita su diverse aree della confezione, con dimensioni diverse e su diversi tipi di materiale da imballaggio, mantenendo un costo trascurabile e confermandosi adattabile a prodotti di qualsiasi settore mercoleogico.

 

Un’idea semplice ma capace di fornire una soluzione concreta e mirata per rispondere alle esigenze specifiche di non vedenti e ipovedenti e al loro diritto, comune a ogni consumatore secondo il Regolamento UE 1169/2011, di poter comprendere, valutare e usare un prodotto: TQ Braille™ rinnova il ruolo del packaging come ponte tra consumatore e produttore, da oggi ancora più accessibile, sostenibile e contemporaneo.

 

Il progetto ha già riscontrato un forte interesse dal mondo produttivo, manifatturiero e del Food&Beverage. Le prime aziende che introdurranno TQ Braille™ in alcuni loro packaging sono piemontesi: Costadoro SpaCandioli Srl e Caseificio Pugliese F.lli Radicci Spa . Queste collaborazioni saranno presentate in occasione di Horeca Expoforum, che si terrà a Torino dal 17 al 19 marzo e che vedrà la partecipazione di Arti Grafiche Parini nello stand di Exclusive Brands Torino.

 

 Siamo molto orgogliosi di presentare TQ Braille™  annuncia Alberto Parini, CEO & Founder di Arti Grafiche Parini  con questo progetto vogliamo dare una soluzione a un problema reale per milioni di persone in Italia e nel mondo. L’azienda è da sempre impegnata nel soddisfare tutte le esigenze del cliente e nel rendere il nostro lavoro una risposta concreta ai bisogni della comunità. Vogliamo che con TQ Braille™ si compia un vero passo in avanti per quanto riguarda i diritti del consumatore, declinandoli in un mondo sempre più inclusivo e accessibile. I primi riscontri delle aziende Food&Beverage e il patrocinio dell’Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti, con cui stiamo lavorando fin dai primi step del progetto, dimostrano che siamo sulla buona strada. Per noi è una sfida molto ambiziosa anche dal punto di vista degli investimenti e delle risorse interne coinvolte: siamo convinti che mettere in campo tutti i nostri sforzi farà la differenza soprattutto in questo momento di lancio”.

 

“La tecnologia, se usata con sapienza, può avere un impatto estremamente positivo sulla vita delle persone con disabilità visiva – spiegano il presidente UICI (Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti) di Torino, Gianni Laiolo, e il responsabile del comitato informatico Alessio Lenzi . Siamo felici che l’azienda Arti Grafiche Parini abbia voluto investire in una soluzione immediata e di pronto uso. Grazie a TQ Braille™, sarà più semplice, per chi non vede o ha gravi minorazioni visive, accedere a informazioni altrimenti difficili da trovare. La strada verso la piena inclusione passa anche da questi accorgimenti, utili nel quotidiano”.

A Settimo il piazzale Livatino

Ieri mattina, alla presenza del presidente della Corte d’appello di Torino Edoardo Barelli Innocenti e dell’associazione Sikania, è stato intitolato il piazzale Rosario Livatino, “il giudice ragazzino”. Livatino, magistrato al Tribunale di Agrigento, è stato ucciso nel 1990 in un agguato della Stidda, un’organizzazione mafiosa concorrente di Cosa Nostra.

Il piazzale Livatino è in via Fantina, di fronte al luogo dove nel 2025 sorgerà la nuova scuola del Borgo Nuovo. L’intitolazione è stata suggerita dalla Commissione toponomastica su invito dell’associazione Sikania, che aveva raccolto le firme.

«Livatino è stato un esempio luminoso per i magistrati e per chiunque lotti contro l’illegalità – ha detto il presidente Barelli Innocenti – Senza la collaborazione dei cittadini la criminalità non può essere sconfitta, il crimine organizzato si nutre dell’indifferenza degli onesti».

«Rosario Livatino fu uomo di giustizia, martire di giustizia e uomo di fede» ha aggiunto Rosario Roccasalva, presidente di Sikania, che ha ricordato il suo esempio di virtù civile e anche la sua testimonianza cristiana.

«Questa iniziativa si inserisce nel progetto Professione Legalità, che da anni portiamo avanti – ha precisato la presidente del Consiglio Comunale Carmen Vizzari – Testimonia la volontà di unire la cittadinanza nella promozione della legalità attraverso numerose azioni, compreso il ricordo delle figure che hanno dato la vita per la giustizia».

«Quando ci siamo confrontati con Sikania e con la Commissione toponomastica, abbiamo concordato che lo spazio dedicato al giudice Livatino fosse vicino a luoghi frequentati da giovani – ha concluso la sindaca Elena Piastra – Qui di fronte presto sorgerà la nuova scuola, e bambini e bambine passeranno ogni giorno da qui e potranno ricorderanno la sua figura e il suo esempio».

Via Po si rinnova. Un anno di lavori per binari e pavimentazione

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Il 7 marzo partiranno i lavori di rinnovo dei binari con il ripristino della pavimentazione in lose su via Po.

I lavori dureranno circa 1 anno con una riduzione dei tempi di 2 mesi rispetto a quanto previsto da gara.

L’importo complessivo dei lavori è di 5.086.948,26 euro.

Le attività si svolgeranno in modo progressivo per i primi mesi nel tratto compreso tra Piazza Vittorio e Via Rossini, mentre successivamente interesseranno il tratto compreso tra via Rossini e piazza Castello.

Le fasi di cantierizzazione sono state previste in modo da minimizzare gli impatti sulla viabilità esistente e sull’ambiente circostante.

Le attività inizieranno nel tratto compreso tra Piazza Vittorio (all’altezza di via Giulia di Barolo) e l’inizio di via Po. Successivamente i cantieri si estenderanno nelle seguenti tratte: via Po-via delle Rosine | via delle Rosine-via San Massimo | via San Massimo-via Rossini | via Rossini-via S. Francesco da Paola | via S. Francesco da Paola-via Bogino | via Bogino-piazza Castello.

Il cantiere è stato organizzato per avere un’estensione massima di 4 isolati nel periodo di maggior produzione. Con l’avanzamento del cantiere si libererà la parte finale già completata.

La viabilità su via Po sarà sempre garantita in direzione piazza Castello. La viabilità in direzione piazza Vittorio sarà invece garantita dalle 17.30 alle 8.00 e nei giorni festivi. L’accesso ai passi carrai lungo la via sarà sempre possibile.

Al termine dei lavori verrà restituita alla città una via Po completamente rinnovata con una nuova sede di binari tranviari che garantirà una maggior velocità di marcia dei tram, minori vibrazioni e una ridotta emissione acustica.

Per seguire i lavori è stata creata una pagina dedicata (www.infrato.it/viapo) sul sito www.infrato.it  che monitorerà lo stato di avanzamento dell’opera, descrive l’intervento che verrà effettuato e racconta la storia di via Po.

Analogamente, sul sito www.gtt.to.it saranno disponibili le variazioni delle linee del trasporto pubblico che verranno deviate da via Po su percorsi alternativi.

Le linee 13, 15, 24, 55, 56, 61, 93B, Venaria Express e Night Buster saranno deviate sui seguenti percorsi:
– Linea 13 direzione Gran Madre: da via XX Settembre per corso Regina Margherita, corso San Maurizio, via Bava, piazza Vittorio Veneto, percorso normale;
– Linea 15 direzione Coriolano prosegue deviazione da via XX Settembre per corso Regina Margherita, percorso regolare:
– Linee 55 direzione corso Farini: piazza Castello, viale 1° Maggio, Giardini Reali, viale Partigiani, corso San Maurizio, via Napione, percorso regolare;
– Linee 56 direzione largo Tabacchi – Rete Night Buster direzione piazza Vittorio Veneto: piazza Castello, viale 1° Maggio, Giardini Reali, viale Partigiani, corso San Maurizio, via Bava, Piazza Vittorio Veneto, percorsi regolari;
– Linee 24 – 93B direzioni Strada Cascinette – piazza Mochino (San Mauro):  da corso Vittorio Emanuele II/via Accademia per corso Vittorio Emanuele II, ponte Umberto I, corso Moncalieri, Ponte Vittorio Emanuele I, lungo Po Cadorna, percorsi normali.
– La Linea 61 direzione San Mauro: via Rossini, corso San Maurizio, via Bava, piazza Vittorio Veneto, percorso normale.

Night Buster direzione piazza Vittorio Veneto:
– Linee N4 – S4 – N10 – W1 – W15 – W60, piazza Castello, viale 1° Maggio, Giardini Reali, viale Partigiani, corso San Maurizio, via Bava, Piazza Vittorio Veneto.
– Linee S05 – S18, corso Vittorio Emanuele II/via Accademia per corso Vittorio Emanuele II, ponte Umberto I, corso Moncalieri, Ponte Vittorio Emanuele I, piazza Vittorio Veneto.

(foto Fabio Liguori)

Curling: Mondiali Junior, Italia beffata ma è uno storico argento in salsa pinerolese

La giovane Italia del curling si ferma a un passo dall’impresa, ma coglie uno storico argento ai Mondiali Junior andati in scena in Finlandia.

Sul ghiaccio di Lohja il team guidato da coach Marco Mariani si è arreso in finale alla Norvegia per 7-6 al termine di un match tiratissimo e concluso solo dopo un duplice extra end. Ma per gli Azzurrini è in ogni caso un risultato storico, mai conseguito da nessun altra compagine tricolore in precedenza.

Enorme soddisfazione, ovviamente, per tutto il movimento piemontese e per i tre atleti dello Sporting Pinerolo Andrea Gilli, Stefano Gilli e Francesco Vigliani, colonne portanti della straordinaria spedizione iridata.

La politica estera non appartiene ai populisti

LO SCENARIO POLITICO di Giorgio Merlo


La politica estera, storicamente, è l’aspetto costitutivo e quasi discriminante per dimostrare se un
partito ha una cultura di governo o meno. Senza una chiarezza di fondo sulla politica estera
qualsiasi partito o movimento è destinato nell’arco di poco tempo a cadere nella confusione o,
peggio ancora, a scivolare progressivamente nel trasformismo politico e nell’opportunismo
parlamentare. Del resto, è appena sufficiente osservare concretamente il comportamento delle
forze politiche della prima repubblica e anche di a quelle dopo l’uragano di tangentopoli, per
rendersi conto che la coerenza sulla politica estera resta il faro che illumina la coerenza e il
progetto politico di un partito. E non soltanto sul piano geopolitico mondiale ma anche, e
soprattutto, nelle scelte politiche concrete del proprio paese. Perchè la chiarezza e la coerenza
sulla politica estera è sinonimo anche di chiarezza, ad esempio, sulla politica economica e sociale
e su quella dei diritti. Insomma, la politica estera appartiene a pieno titolo alla carta di identità
politica e culturale di un partito. E per i grandi partiti popolari, democratici e di massa del passato
la politica estera, appunto, rappresentava lo spartiacque per costruire il campo delle alleanze e la
stessa strategia di governo.
Ora, è altrettanto noto che le forze e i movimenti populisti – da chi detiene il marchio principale e
quasi esclusivo, cioè i 5 stelle, alla Lega salviniana – non hanno alcuna chiarezza sulla politica
estera se non quella di cavalcare gli istinti più triviali e momentanei della pubblica opinione. Che,
di norma, si tratta di modelli radicalmente estranei alla cultura democratica e liberale. Non a caso,
e proprio alla luce degli ultimi accadimenti drammatici che provengono dalla Russia, noi
assistiamo al semplice riproporsi di un aspetto. E cioè, i populisti sono privi di una strategia
lineare di politica estera perchè la mancanza di una cultura politica da un lato e l’assenza di una
altrettanto necessaria ed indispensabile cultura di governo dall’altro inibisce a questi partiti di
giocare un ruolo responsabile e di medio lunga durata. Se non quello di cavalcare gli umori della
piazza che, come noto, sono destinati a mutare con una rapidità impressionante. E non stupisce,
al riguardo, che proprio sulla politica estera si registra una sostanziale convergenza tra partiti che
apparentemente stanno su sponde opposte ma che, invece, sono accomunati dalla deriva e dalla
sub cultura populista. Cioè, per essere ancora più precisi, i partiti dell’indimenticabile alleanza
giallo/verde.
Ecco perchè, se è vero com’è vero che sta ritornando lentamente la politica e con la politica
anche le tradizionali categorie, diventa sempre più importante, nonchè decisivo, saper rideclinare
una cultura di governo autentica e credibile accompagnata da una visione europea e mondiale
che non possono essere confusi con il qualunquismo o, peggio ancora, con il dilettantismo
opportunistico e trasformistico. Per questi semplici motivi è giunto il momento di isolare
definitivamente ed irreversibilmente il populismo da qualsiasi alleanza di governo. Semprechè si
voglia recuperare la credibilità della politica da un lato e l’efficacia dell’azione di governo dall’altro.
Perchè non è possibile pensare di aprire una nuova stagione della politica italiana senza isolare le
ragioni, e i partiti, che sono il frutto e la conseguenza della sconfitta e della irrilevanza della
politica stessa. Ne va anche, e soprattutto, della credibilità del nostro sistema politico, della
qualità della nostra democrazia e dell’autorevolezza delle nostre istituzioni democratiche.