ilTorinese

Le maschere del riso alla San Giuseppe

Le Maschere del Riso alla San Giuseppe. Sabato 22 marzo, nell’ambito della 76esima edizione della Mostra Nazionale di San Giuseppe al Polo Fieristico Riccardo Coppo di Casale Monferrato si terrà, dalle ore 16, un incontro di maschere storiche interregionale che costituirà una vera e propria novità. Oltre alla Corte di Madame Di Castelbelforte (Mantova) già presente dalla mattina interverranno il Bicciolano e la Bella Majin storici (Vercelli), il Conte di Casalino (Novara), il Papà del Gnocco (Verona) e i casalesi Gipin e Catlinin.

Poiché tutte le maschere saranno provenienti da territori risicoli l’evento si chiamerà ‘Maschere del Riso’ che è una coltura presente in tutti i territori. L’evento si svolge con la collaborazione del Centro Nazionale di Coordinamento delle Maschere Italiane nato a Parma con sede operativa a Verona. Verrà previsto un incontro con gli organi di informazione. Per info tel. 370 3017529

Tornano le Giornate del FAI di Primavera a Torino e dintorni

Si ripropongono quest’anno, a cura della delegazione FAI di Torino

Torna il più importante evento di piazza dedicato al patrimonio culturale e paesaggistico del nostro Paese, con l’apertura eccezionale a contributo libero di 105 luoghi di 51 città di Piemonte Valle d’Aosta. Sabato 22 e domenica 23 marzo prossimi tornano per la XXIII Edizione le Giornate FAI di Primavera, organizzato dal FAI – Fomdo per l’Ambiente Italiano ETS in 400 città, grazie all’impegno di tutti i volontari. La partecipazione popolare ha portato a più di 13 milioni di visitatori in 32 edizioni, segno del riconoscimento della missione educativa del FAI, che dal 1975 si impegna a raccontare e valorizzare le meraviglie e i tesori nascosti che ci circondano, promuovendone la conoscenza, la cura e la tutela da parte della collettività.

Sarà possibile, grazie alla delegazione FAI di Torino, visitare dalle ore 10 alle 18, con ultima visita alle 17, il secondo piano di Palazzo Reale, l’appartamento del Principe. Mentre il primo piano aveva funzione di rappresentanza dinastica e di residenza del sovrano, il secondo era destinato ai principi ereditari e alle loro consorti. Particolarmente sontuoso fu k’allestimento predisposto per le nozze di Carlo Emanuele, futuro Carlo Emanuele III, con Anna Cristina di Baviera Sultzbach, celebrato nel 1722, da Filippo Juvarra, che per l’evento realizzò la Scala delle Forbici, capolavoro assoluto della Reggia Torinese. L’appartamento fu poi rallentato da Benedetto Alfieri a metà del Settecento per Vittorio Amedeo III e Maria Antonia Ferdinanda di Spagna, di cui si possono ammirare i ritratti nel corso della loro vita. Nella prima metà dell’Ottocento Pelagio Pelagi ridisegnò in termini neoclassici l’immagine interna per Vittorio Emanuele, il futuro primo Re dell’Italia Unita, e Maria Adelaide d’Asburgo. In questo sovrapporsi di stili si inserisce, nel 1925, il Principe ereditario Umberto, trasferitosi a Torino per seguire le manovre del suo reggimento, decidendo di riallestire le 30 sale eliminando quasi del tutto l’allestimento palagiano. Disallestito nel 1960, e dimenticato per mezzo secolo, l’appartamento è stato recentemente restaurato. Il pubblico potrà apprezzare così la straordinaria continuità artistica offerta dalle sale rese visitabili, la preziosità di arazzi, arredi, dipinti e suppellettili della dimora dell’ultimo Re d’Italia.

Sempre a cura della delegazione FAI Torino sarà possibile per il pubblico visitare il Palazzo della Prefettura, già Segreteria di Stato, in piazza Castello 201. Dopo lo splendore delle decorazioni dei sontuosi arredi, emozionerà visitare il piccolo studio di Camillo Benso Conte di Cavour, dominato dal sorprendente ritratto non dello statista ma del sovrano di cui fu magistrale Ministro, Vittorio Emanuele II, realizzato da Angelo Capisani. L’apertura al pubblico della Prefettura ha un carattere di eccezionalità, permettendo di conoscere le sale dove sono stati decisi i destini del Regno di Sardegna, e poi dell’Italia Unita, e dove oggi si svolgono gli incontri più importanti. In Prefettura viene ospitato il Presidente della Repubblica nei suoi soggiorni torinesi.

Grazie all’impegno dei volontari della delegazione FAI Torino sarà possibile visitare dalle 10 alle 18, con ultima visita alle 17, il Castello di Lucento, in via Pianezza 123. I castelli della Città di Torino sono quattro: Palazzo Reale, Palazzo Madama, Castello del Valentino e il Castello di Lucento, meno noto ma attestato su una fertile ansa della Dora con funzione difensiva e di avvistamento fin dal 1335, quando il Duca Emanuele Filiberto di Savoia rilevò alcuni terreni circostanti ampliandone la proprietà e facendola divenire la tenuta di caccia e la residenza prediletta fuori dalle mura.

In occasione delle Giornate FAI sarà possibile visitare il Castello ed eccezionalmente ammirare tutti gli ambienti che ancora presentano un forte valore storico e architettonico, a partire dagli esterni immersi nel verde, con il fossato e il ponte, il loggiato rinascimentale che emerge dalla facciata, il magnifico sottotetto con le orditure all’antica e il meccanismo dell’orologio, le merlate inglobate nelle pareti, ma parzialmente scoperte dal restauro, e gli ambienti del primo piano dedicate al “laboratorio dei sensi” con un bellissimo progetto di valore sociale per l’infanzia che affascinerà piccoli e grandi in egual misura.

Apertura dedicata agli iscritti FAI sarà quella di Palazzo Cavour, in via Cavour 8, posto all’angolo tra la via omonima e via Lagrange, l’antica contrada seicentesca dei conciatori, in pieno centro storico. Il progetto dell’edificio si deve all’architetto Gian Giacomo Plantery, che nel 1729 ampliò e rinnovò l’edificio preesistente su committenza di Miche Antonio Benso, trisavolo di Camillo Benso. In questa veste, l’appartamento che fu dello statista viene eccezionalmente mostrato al pubblico delle Giornate FAI, che potrà ammirare il maestoso scalone, il salone d’ingresso con il ritratto dello statista, i soffitti affrescati raffiguranti episodi della mitologia greco romana, specchiere e camini.

A cura del Gruppo FAI Giovani Torino sarà possibile ammirare il Palazzo Ferrero d’Ormea, sede della Banca d’Italia, realizzato nella parte meridionale delle antiche mura della città di Torino, oggetto del grande ampliamento edilizio voluto da Carlo Emanuele I nel primo trentennio del 1600, situato presso la scenografica Piazza San Carlo. La visita consente di apprezzare le sale di rappresentanza del piano nobile attribuito all’architetto di Corte Amedeo di Castellamonte, impreziosite da arredi che spaziano dal XVI al XIX secolo di provenienza italiana e inglese. Eccezionalmente sarà possibile visitare la parte più segreta della banca, il caveau sotterraneo, dove si conservano le quasi 5 mila cassette di sicurezza nell’allestimento originale degli anni Trenta.

Sarà possibile scoprire gli scorci e gli edifici più significativi della città su un tram storico degli anni Trenta, giunto ormai alla sua XVIII edizione. Questo è il senso della collaborazione tra la delegazione FAI Torino e la ATTS Associazione Torinese Tram Storici. Domenica 23 marzo vi saranno partenze ogni 30 minuti circa, dalle 15 alle 18, con capolinea di fronte al Teatro Regio. La vettura storica, perfettamente restaurata, porterà i torinesi a scoprire i luoghi che la delegazione FAI aprirà durante le sue Giornate.

A cura del Gruppo FAI della Valsangone, i visitatori avranno l’opportunità unica di esplorare il Castello di Rivalta, in un percorso che include la visita anche alla biblioteca comunale, che custodisce una vasta collezione, documenti e libri secolari e gli ambienti del Castello, dove si potranno ammirare affreschi dell’antico torrione.

Il Gruppo FAI delle Colline dal Po al Monferrato guiderà la visita di Villa Bria, che sorge in una posizione strategica dove i Ducati di Savoia e del Monferrato confinavano, a circa 18 km dal centro di Torino. È immersa nella natura e gode di un’ampia vista panoramica.

Curata dal Gruppo FAI Pinerolo è la visita, dalle 10 alle 17.30, al Castello di Macello, in via Castello 9 a Macello (TO), che sorge nella pianura pinerolese, nato come costruzione fortificata a carattere militare nel 200, a fianco del Recetto, primitivo nucleo dell’attuale paese. Si tratta di una dimora privata importante che non ha modificato l’impianto originale e il fascino dell’antico maniero medievale.

Mara Martellotta

Schael e Giustetto: visioni condivise sul futuro della sanità

Un dialogo costruttivo e una forte sintonia su diversi temi legati alla sanità hanno caratterizzato l’incontro tra Thomas Schael, Commissario della Città della Salute e della Scienza, e Guido Giustetto, Presidente dell’Ordine provinciale dei Medici Chirurghi e Odontoiatri di Torino.

Dopo una prima fase di confronto sulle rispettive esperienze professionali, la discussione si è focalizzata sulla formazione dei medici del futuro, destinata a evolversi profondamente rispetto agli attuali modelli. Su questo punto, le visioni dei due interlocutori si sono trovate in piena sintonia.

Concordanza di idee anche riguardo al futuro Parco della Salute, della Scienza, della Ricerca e dell’Innovazione, concepito come un ospedale ipertecnologico e sostenibile. Secondo Schael, la struttura dovrà integrare innovazioni all’avanguardia, come l’uso di droni a idrogeno per il trasporto di farmaci e dispositivi medici. Una prospettiva che unisce l’assistenza sanitaria all’ingegneria, in una visione avanzata della medicina del futuro.

A To Dream tornano i mercatini di primavera e di Pasqua

Dal 22 marzo al 27 aprile sboccia l’artigianato tra i porti dell’Urban District  

 A grande richiesta, a To Dream, il più grande Urban District del Piemonte e punto di riferimento per shopping, ristorazione, intrattenimento e green life, tornano i mercatini dell’artigianato.

Da sabato 22 marzo a domenica 27 aprile, gli iconici portici del centro commerciale faranno da scenografia alle otto casette degli artigiani locali, in cui sarà possibile acquistare gioielli fatti a mano, accessori moda, magliette, borse, sciarpe dai colori vivaci e incensi profumati. Non mancheranno tante irrinunciabili delizie per il palato, come dolci e pasticceria, inclusa quella siciliana, brezel croccanti e liquori artigianali, oltre a quadri e tanto altro.

I visitatori avranno un’occasione speciale per i loro acquisti e le idee regalo in vista della Pasqua e potranno  immergersi in un’atmosfera unica, dove l’arte e la creatività saranno protagoniste.

Con questa iniziativa, To Dream – Urban District torinese conferma il suo impegno nel valorizzare gli artigiani locali e nel sostenere le realtà del territorio piemontese, con l’aggiunta di un’esperienza autentica e coinvolgente per tutti i suoi visitatori e una forma di ulteriore arricchimento commerciale, capace di dare valore alla passione e al talento di tanti professionisti.

Running: “Mezza di Torino”… quasi al via

 Presentate nel subalpino Palazzo Municipale, la “Mezza” e la “Dieci di Torino” organizzate, come sempre, da “Base Running”

Domenica 13 aprile

Il “marchio di fabbrica” è sicuro e garantito. La “Mezza” e la “Dieci di Torino” porteranno infatti, anche quest’anno per la loro decima edizione, la firma di “Base Running”, l’“Associazione Sportiva Dilettantistica” con sede in corso Cairoli e fondata nel 2007 a Torino da Alessandro Giannone (già nazionale ed atleta professionista) con l’obiettivo di dare vita ad attività ed eventi capaci di diventare veri e propri “punti di riferimento” per  i “runners” (circa 8milioni a oggi, fra i 16 e i 69 anni, sul territorio nazionale) e per il “running”, più in generale, al terzo posto del “Focus Italia” relativo agli sport più praticati, con il maggior tasso di crescita (+ 3,2%) negli ultimi quattro anni.

Presenti i rappresentanti di “Città di Torino” e di “Regione Piemonte”, insieme per “Base Running” allo stesso Alessandro Giannone e a Gian Piero Mazzarella (responsabile delle Relazioni Istituzionali), le due “prove” podistiche sono state presentate lo scorso giovedì 20 marzo, nella “Sala Colonne” del Municipio torinese. Allettante, come sempre, per tutti gli “aficionados” torinesi, piemontesi e non solo, il programma e, per tutti poco meno di un mese per partecipare alla “disfida” – con gli altri e con sé stessi – in piena (o, per lo meno, accettabile) forma fisica.

La “Mezza di Torino” (21 chilometri di corsa nel centro – città ed evento sportivo internazionale fra i più partecipati in territorio piemontese) è, infatti, la “classica di primavera” che apre la stagione eventi di “Base Running” ed é programmata per domenica 13 aprile. Insieme, non mancherà, anche quest’anno, la tradizionale “distanza classica” dei 10 chilometri.

Entrambe le corse partiranno alle 8,30 da Via Po, tra via Bogino e Piazza Castello. Da via Po a Via Poandata e ritorno. Il tracciato della distanza più lunga attraversa i punti (una quarantina) più rappresentativi dal punto di vista storico e artistico del capoluogo piemontese.

Il percorso più breve (10 chilometri) offre l’occasione della “prima volta” per chi intende affacciarsi al mondo delle gare di running. E, di sicuro, c’è da dire che, per una prima volta, di chilometri ce n’è davvero da vendere! Almeno nell’ottica di un “pantofolaio da record” come il sottoscritto.

Ciò a cui tengono particolarmente alla “Base Running” è il voler sempre coniugare nel percorso proposto “Sport con Cultura e grande Arte-Architettura urbana”. Un aspetto che attira solitamente folle di “turisti-accompagnatori” o di “runners-turisti” persi, nel momento del riposo o anche correndo “testa all’insù”, dietro le bellezze dell’antica capitale sabauda e sicuramente fatto di rilievo e di positivo impatto anche per il settore turistico “made in Turin”. “La ‘Mezza’ e la ‘Dieci di Torino’ non sono solo delle corse “ma un viaggio – sottolinea in proposito il presidente Giannone – attraverso la storia, l’arte e la bellezza della città”.

Come da consuetudine, infine, anche quest’anno “Base Running” coinvolge nell’evento, le studentesse e gli studenti di alcuni “Istituti di Istruzione” di secondo grado, quali il “Liceo Classico e Musicale Cavour” di Torino ed il “Liceo Juvarra” di Venaria Reale, allineandosi in tal modo ai “Percorsi per le Competenze Trasversali dell’Orientamento”. Nuovo partner nell’ambito della Formazione, l’ “ITS Turismo Torino” di Via Carlo Alberto.

In sintesi, il programma:

–       Venerdì 11 aprile – Dalle 13 alle 19

–       Via Lagrange/Via Soleri consegna pettorali e pacchi gara.

–       Sabato 12 aprile – Dalle 10 alle 19,30

Via Lagrange/Via Soleri consegna pettorali e pacchi gara.

–       Domenica 13 aprileore 7– apertura “Race Village” presso Piazza Castello; ore 8,30 – partenza “La Mezza” e “La Dieci di Torino”; ore 9,45 – premiazione “La Dieci di Torino”; ore 10,30 – premiazione “La Mezza di Torino”.

Per info: “Base Running”, corso Cairoli 28, Torino; tel. 011/8127745 o www.baserunningteam.it

g.m.

Nelle foto: “Partenza” immagine di repertorio e gruppo istituzionale presente alla recente conferenza stampa

Coltivato: tutti gli appuntamenti

Il Festival Internazionale dell’Agricoltura
prosegue  venerdì 21 marzo, al Circolo dei lettori – Torino

 

www.coltivato.com

 

A questo link la cartella stampa completa

 


Dopo le anteprime e l’inaugurazione prosegue domani, venerdì 21 marzo, la seconda edizione di Coltivato, il Festival Internazionale dell’Agricoltura diretto da Maria Lodovica Gullino Antonio Pascaleincontri, conferenze, dibattiti, tavole rotonde, laboratori, interviste e spettacoli teatrali, per raccontare l’agricoltura in un grande evento scientifico-divulgativo con cadenza biennale.

 

La giornata inizia al Circolo dei lettori in Sala Gioco con tre incontri dedicati alle nuove prospettive per l’agricoltura e per il pianeta: alle ore 9.30, si terrà il panel Con i piedi ben saldi per terra, diversi modi di lavorare la terraPaolo Dubbini, imprenditore e responsabile dello Steering Committee e del Comitato Produzione e Logistica di Agrofarma, Maria Carola Gullino, presidente dell’Associazione Nazionale Le Donne dell’Ortofrutta, Maria Lodovica Gullino, fitopatologa e imprenditore, nonché direttore scientifico di Coltivato, e Massimo Pugliese, professore associato di Patologia vegetale all’Università di Torino, moderati dal giornalista Francesco Antonioli, discuteranno delle opportunità che il settore agricolo offre ai giovani per aiutarli nelle loro scelte future; alle 10.45, in Spegnere la sete, accendere l’innovazione Alice Fanti racconterà alcuni progetti realizzati in Paesi africani dall’ONG CEFA-Il seme della solidarietà, di cui è direttrice; infine, alle ore 12.00, l’incontro Seminare creatività, raccogliere esperienze in collaborazione con IED Torino, vedrà Andrea Viberti, coordinatore del corso di Laurea Triennale in Graphic Design dello IED Torino e Founder e Creative Director di Hellobarrio, raccontare la genesi dell’immagine coordinata di Coltivato, nata dal confronto con gli studenti di IED Torino.

 

Alle ore 9.45 in Sala Grande, con Luca Corelli Grappadelli, Professore ordinario di colture arboree, e Paolo Inglese, professore di Arboricoltura Generale e Coltivazioni Arboree all’Università di Palermo, impareremo le ricerche e gli studi che rendono possibile il risparmio idrico nel corso dell’incontro Troppa acqua, poca acqua: impatto sulla frutticoltura.

 

Alle ore 11.00, sempre in Sala GrandeElisa Palazzi, docente di Fisica del Clima presso l’Università degli studi di Torino, parlerà di come il riscaldamento globale stia modificando profondamente gli ecosistemi di alta quota nell’incontro Clima, montagne, donne e nuove scalate per vedere meglio il mondoe di come questo cambiamento richieda strategie di adattamento e mitigazione urgenti, basate su dati scientifici e politiche di sostenibilità ambientale.

 

Alle ore 12.00 in Sala Musica, in Stili di vita, scelte di saluteMatteo Cattaneo, chief transformation & services development officer presso Reale Group, e Andrea Pezzana, medico nutrizionista clinico e dottore in Psicologia clinica, esploreranno la connessione tra cibo, salute e costi assicurativi, guidando il pubblico alla scoperta dei parametri su cui questa connessione viene valutata, portando esempi pratici tratti dalla propria esperienza professionale.

 

Alle 12.15 in Sala GrandeEmanuele Fantini, professore associato all’IHE Delft – Institute for Water Education, ripercorrerà la storia recente dei grandi fiumi del mondo e le guerre in corso in Ucraina e in Palestina nell’incontro Guerre per l’acqua?evidenziando come la relazione tra acqua e conflitti sia in realtà più complessa e controversa: raramente le guerre scoppiano per l’acqua, eppure tutte le guerre finiscono per essere contro l’acqua, in quanto contro la vita. L’incontro è in collaborazione con Biennale Democrazia.

 

In Anche il riso è come noiNatalia Bobba, vicepresidente di Confagricoltura Donna Piemonte, nonchè presidente dell’Ente Nazionale Risi, e Vittoria Brambilla, biologa molecolare e genetista delle piante, ci racconteranno come a partire da una rivoluzionaria tecnica, il CRISPR/Cas9, sia possibile risolvere alcune malattie del riso, soggetto a vari tipi di stress (alle 14.15 in Sala Gioco): in generale, le piante meno stressate riescono a difendersi da sole dai patogeni, nonché dagli stress ambientali.

 

Alle 14.30 in Sala Grande nell’incontro Lo stress delle fake news e quei tre litri d’acqua al giorno, Francesca Marino, nutrizionista e membro della Cattedra Unesco di Educazione alimentare e Sviluppo sostenibile dell’Università di Napoli Federico II, affronta l’importanza dell’idratazione per il mantenimento della salute, sfatando però i falsi miti legati al fabbisogno di acqua e spiegando come questo possa variare in base a età, attività fisica e condizioni ambientali. Parlerà anche delle funzioni vitali dell’acqua nel corpo umano, dai processi biochimici alla termoregolazione, e come i diversi tipi di acqua possono contribuire all’assunzione di minerali essenziali.

 

Alcune piante, prodotti e microrganismi chiedono la parola, hanno storie interessanti e affascinanti da raccontare. Quindi abbiamo bisogno di belle interviste impossibili attraverso le quali diamo voce al mondo vegetale che ha contribuito a formare il nostro mondo, umano e animale: tornano le Interviste impossibili di Antonio Pascale. Alle ore 15.30 in Sala Gioco Matteo Lorito, professore ordinario di Patologia vegetale e rettore dell’Università di Napoli, nonché presidente del Centro Nazionale Agritech, interpreterà il Trichoderma, simpatico fungo che riesce a dirci cose importanti sulla salute del nostro suolo.

 

Deborah Piovan, agronoma e imprenditrice, nell’incontro Donna, ovvero l’innovazione in agricoltura rievocherà alcune storie di donne che, a dispetto di tutti, caparbiamente hanno innovato l’agricoltura, spesso cambiando un punto di vista stantio sul mondo e offrendone un altro più vitale, di beneficio a tutti (alle ore 15.45 in Sala Grande).

 

Alle 16.45 in Sala Gioco, in collaborazione con Fondazione AgritechDebora Fino, professoressa ordinaria di Impianti Chimici presso il Politecnico di Torino e presidente della Fondazione Re Soil, e Patrizia Perego, preside della Scuola Politecnica dell’Università degli Studi di Genova e presidente del Centro Interdipartimentale Biologically Inspired Engineering Research Center in Vascular Medicine and Longevity (BELONG), ci racconteranno gli strumenti che abbiamo a disposizione per trasformare gli scarti dell’industria alimentare in un simbolico “boccone energetico”, nel corso dell’incontro Nella precedente vita ero…

 

Alle ore 17.00 in Sala Grande Maurizio Ferraris, giornalista, scrittore e presidente del Labont (Center for Ontology) e di Scienza Nuova ci spiegherà come e perché ci facciamo prendere dalla nostalgia canaglia ogni volta che ricordiamo il passato, idealizzandolo, nel corso dell’incontro Rousseau al supermercato. Gli inganni della nostalgia alimentare. Come nasce la propensione a idealizzare il passato invece di analizzarlo con cura? Cosa comporta questo pregiudizio sulla consapevolezza e la coscienza del presente?

 

Nell’incontro Quando diciamo respira Piero Bianucci, giornalista, divulgatore scientifico e scrittore, e Guido Saracco, professore ordinario di Fondamenti chimici delle tecnologie, ci racconteranno come sia possibile ricreare artificialmente la fotosintesi clorofilliana e come questa potrebbe rappresentare una boccata d’ossigeno rispetto alla crisi energetica (ore 18.00 in Sala Gioco).

 

Alle ore 18.15 in Sala Grande Lucia Galasso, antropologa dell’alimentazione con una passione per il cibo e le storie che si nascondono dietro ogni piatto, ci racconta la Storia del pane e dell’acqua, una benedizione quotidianaDue alimenti con un imponente portato culturale: senza acqua e pane il mondo non sarebbe lo stesso, e nemmeno il genere umano.

 

Il venerdì di Coltivato si concluderà alle 19.30 in Sala Grande con Tutti a cena dopo Carosello, un delizioso racconto “spettacolare”: Alberto Grandi, professore di Storia dell’Alimentazione all’Università di Parma, ci illustrerà la storia alimentare italiana a partire dalla vecchie e mai dimenticate pubblicità di Carosello, raccontandoci come e perché la cucina italiana, con tutti i suoi pregi, sia cresciuta e si sia perfezionata grazie al boom economico.

 

Coltivato proseguirà poi sabato 22, Giornata Mondiale dell’Acqua, e domenica 23 marzo al Circolo dei lettori, in Sala Grande, Sala Gioco e Sala Musica, con incontri, conferenze, dibattiti, tavole rotonde, laboratori e interviste.

 

Il Festival Coltivato è patrocinato dal Ministero dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste e dal Ministero dell’Università e della Ricerca, dalla Regione Piemonte, dalla Città di Torino, dall’Università degli Studi di Torino e dal Politecnico di Torino. È sostenuto dalla Camera di commercio industria artigianato e agricoltura di Torino, Intesa Sanpaolo, Fondazione Compagnia di San Paolo, Fondazione CRT, Fondazione Agritech, Federchimica Agrofarma, SMAT, Unioncamere Piemonte, Reale Mutua, Turismo Torino, in collaborazione con Teatro Stabile di Torino – Teatro NazionaleBiennale DemocraziaBiennale Tecnologia, Giornale della Legalità – Spazi aperti in luoghi chiusi, SaluTO, Rai Teche, IED Torino, ReSoil Foundation, AgriNewTech, weTree, Acquerello, Fantolino, Guido Gobino, Osteria Rabezzana. Media partner del Festival è Rai Radio 3. Si ringrazia Fondazione Circolo dei lettori.

L’ingresso è libero fino a esaurimento posti, salvo dove diversamente indicato; il programma completo è disponibile su www.coltivato.com

 

Venerdì 21 marzo sciopero dei trasporti

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Venerdì 21 marzo 2025 è previsto uno sciopero nazionale indetto dalle Organizzazioni Sindacali ADL – COBAS – SGB – CUB Trasporti per il rinnovo del CCNL Autoferrotranvieri di 24 ore.

IL SERVIZIO SARÀ GARANTITO NELLE SEGUENTI FASCE ORARIE:

  • Servizio URBANOSUBURBANO, METROPOLITANA, CENTRI SERVIZIO AL CLIENTE: dalle ore 6.00 alle ore 9.00 e dalle ore 12.00 alle ore 15.00
  • Servizio EXTRAURBANO, Servizio bus cooperativo Linea 3971 (tratta Ciriè – Ceres): da inizio servizio alle ore 8.00 e dalle ore 14.30 alle ore 17.30

Sarà assicurato il completamento delle corse in partenza entro il termine delle fasce di servizio garantito.

Più opportunità e servizi per gli animali

E anche per le famiglie che li ospitano e tutta la comunità. Un gruppo di lavoro per le modifiche alla Legge

Mario Salvatore Castello, Consigliere Segretario del Consiglio regionale del Piemonte con delega ai Garanti regionali, al corso per il patentino per i proprietari di cani: “Stiamo lavorando per incrementare i corsi, ma anche per realizzare nuove attività e maggiori servizi”

“Più opportunità e servizi per migliorare la qualità della vita degli animali domestici, delle famiglie che li ospitano e, di riflesso, per tutta la comunità, favorendo la convivenza tra tutti”: è l’annuncio che il Consigliere segretario dell’Ufficio di Presidenza, Mario Salvatore Castello, che è delegato ai Garanti regionali, ha voluto anticipare intervenendo, insieme e Paolo Guiso, Garante regionale per il benessere animale, al corso per il patentino per i proprietari di cani, organizzato dal Comune di Pianezza insieme a ProLoco Pianezzese, AslTo3, Enpa, e Ordine dei Medici Veterinari, ai sensi dell’Ordinanza Ministeriale 6 agosto 2013.

“Lavoreremo perché i corsi per i proprietari di cani, in particolare, e di animali domestici, in generale, siano realizzati anche in altri comuni – ha detto Castello -; realizzeremo altre iniziative di analisi e sensibilizzazione per migliorare la consapevolezza delle famiglie che ospitano animali da compagnia e la convivenza civile, oltre un corretto approccio agli spazi pubblici. Istituiremo un gruppo di lavoro per proporre integrazioni alla attuale Testo Unico regionale sul benessere animale”.

Eternit Bis, la difesa indigna le vittime

Penultima udienza il 19 marzo 2025 al Tribunale di Torino del processo «Eternit Bis», in cui Sicurezza e Lavoro è stata ammessa come parte civile, dinanzi alla Corte d’Assise d’Appello, presieduta da Cristina Domaneschi.

In aula ha preso la parola l’avvocato Astolfo Di Amato, in difesa del magnate svizzero Stephan Schmidheiny, accusato di 392 omicidi, commessi sia in danno di lavoratori dello stabilimento Eternitdi Casale Monferrato (Alessandria) che della popolazione delle aree limitrofe.

Di Amato ha sollevato la questione dell’ammissibilità dell’appello del pubblico ministro, in seguito alla recente sentenza dello scorso febbraio della Cassazione in merito al processo Eternit ‘gemello’ celebrato a Napoli.

Ha quindi approfondito la posizione di garanzia dell’imputato Stephan Schmidheiny, affermando che «non può essere ritenuto responsabile di tutto ciò che accadeva nello stabilimento Eternit di Casale Monferrato», anche perché «il Gruppo era enorme» e contava «60 stabilimenti in tutto il mondo».

Ha poi sostenuto che all’epoca era «inesistente il tema delle alternative all’amianto» ed era «difficilissimo» misurare le fibre di amianto e che comunque negli anni Settanta e Ottanta si riteneva che il mesotelioma fosse frutto di un’esposizione massiccia all’amianto e che soltanto nel 1997 in Italia si arrivò a sostenere che un’esposizione anche minima all’amianto può determinare il mesotelioma.

Affermazioni molto discutibili, alla quali hanno assistito in rispettoso silenzio i parenti delle vittime e alcuni studenti e studentesse arrivati da Casale Monferrato. Anche se qualcuno ha amaramente sorriso quando l’avvocato Di Amato ha ricordato che Max Schmidheiny, il padre dell’imputato Stephan, aveva mandato l’altro figlio, ThomasSchmidheiny, a «impratichirsi» in uno stabilimento Eternit in Brasile. Come a dire che l’amianto non era ritenuto pericoloso. Anche se non crediamo che il giovane rampollo dovesse spalare fibre di amianto o frantumarlo all’aperto, come avveniva nello stabilimento piemontese.

«Dopo il tentativo del consulente della difesa Canzio Romano di screditare autorevoli studi scientifici sull’amianto e le audaci tesi dell’avvocato Guido Carlo Alleva, arriva un altro ennesimo triste capitolo del processo Eternit bis di Torino – dichiara Massimiliano Quirico, direttore di Sicurezza e Lavorocon affermazioni sempre più discutibili da parte della difesa dell’imputato Stephan Schmidheiny, accusato di 392 omicidi».

«In questo difficile momento del lungo e complesso percorso per ottenere giustizia – afferma Quirico – ci stringiamo ancora di più ai familiari delle vittime dell’amianto, che affrontano con grande dignità il dolore della perdita dei loro cari, al quale si aggiunge il dolore per le ardite argomentazionidella difesa, e attendiamo una sentenza giusta, che possa almeno in parte riparare i torti subiti».

Nella prossima udienza, in calendario alle ore 9 digiovedì 17 aprile 2025 nella maxi aula 6 del Palagiustizia di Torino, prenderà nuovamente la parola per la difesa l’avvocato Guido Carlo Alleva. Nel pomeriggio è attesa la sentenza.

Sicurezza e Lavoro

Incontro tra Thomas Schael e il Sindaco Stefano Lo Russo

Con le dovute proporzioni è stato un incontro tra due Sindaci quello che è avvenuto questa mattina tra il Sindaco della Città di Torino Stefano Lo Russo ed il Commissario della Città della Salute e della Scienza di Torino Thomas Schael. E sì, perché nel piccolo anche la CDSS è una piccola città con 9600 dipendenti, 2500 studenti e specializzandi e 15000 cittadini che entrano al giorno, e con la gestione di situazioni, soprattutto strutturali, molto simili a quelle di un comune. Non per niente Thomas Schael si definisce un “city manager”.  Si è parlato del futuro del Parco della Salute, della Scienza, della Ricerca e dell’Innovazione di Torino. Lo Russo ha condiviso l’intenzione di accelerare che ha espresso Schael, che gli ha presentato quanto già esposto il giorno precedente al Magnifico Rettore Stefano Geuna per dare un quadro prospettico su quello che dovrà entrare nel futuro Parco e quanto invece dovrà essere ricollocato e in quali sedi. In particolare si dovrà decidere il futuro delle attuali Molinette dal punto di vista clinico assistenziale e dal punto di vista universitario, qualora una parte dovesse diventare uno studentato. E’ evidente che una parte fondamentale della discussione ha toccato l’aspetto urbanistico della zona tra Molinette e zona Lingotto, dove sorgerà il Parco. Cogenti gli argomenti relativi i parcheggi vicini alla nuova location e la viabilità che dovrà unire gli ospedali attuali e quello del futuro. Il Sindaco ha apprezzato le proposte del Commissario. I due si sono aggiornati per incontrarsi nuovamente al più presto proprio nell’ottica di un’accelerazione, che mai come in questo momento è diventata indispensabile per il futuro della sanità torinese e piemontese, grazie ad una nuova struttura che dovrà allargare gli orizzonti a livello europeo.
cs