ilTorinese

Pino in Ben-essere. Dallo shiatsu all’iridologia

Sabato 25 maggio 2024 – dalle ore 9 alle 23

Piazza Municipio – Pino Torinese (TO)

 Festival per l’equilibrio di mente-corpo-spirito.

Si svolgerà a Pino Torinese sabato 25 maggio la sesta edizione del Festival “Pino in Ben-essere”, una giornata di sensibilizzazione e d’incontro fra diverse discipline e approcci al benessere che possono aiutare l’individuo a costruire equilibri armonici, ponendosi come aiuto complementare alla medicina convenzionale. L’evento è stato organizzato anche grazie al contributo e al patrocinio di Comune di Pino Torinese e Città Metropolitana di Torino. L‘evento rientra tra gli appuntamenti previsti dal Festival del Verde.

Il Festival, organizzato dall’Associazione TempoReale Tv Lab Aps, aprirà le sue porte alle ore 9 in strutture comunali, dalla palestra alla ludoteca, dove il pubblico potrà partecipare gratuitamente, previa prenotazione, alle attività di suo interesse, sperimentandole dal vivo, parlando e informandosi di persona con i professionisti che le propongono. 

Una giornata del benessere che apre un ventaglio di opportunità per tutti i cittadini. 

Le proposte vanno dallo shiatsu alla biodanza, passando per il teatro, le conferenze, le attività artistiche, la musica, la nutrigenomica e la psicoterapia. Altre esperienze offerte saranno: la cristalloterapia, i trattamenti di suonoterapia vibrazionale, l’analisi iridologica, le consulenze individuali di floriterapia e aromaterapia, il massaggio bio-rebalancing, il trattamento Grinberg e molto altro.

Il tema principale di questa edizione del Festival, unico nel suo genere, ruota intorno al concetto di perdersi e trovarsi, perché a volte è necessario perdersi per “ri-trovarsi”. “Durante la 6° edizione del festival di Pino in Ben-essere, cercheremo di dare concretezza alle parole di Picasso: ‘Io non cerco. Trovo’, sostenendoci insieme in un viaggio di ricerca della disciplina del Ben-essere più adatta all’unicità, alla storia, all’essenza di ognuno di noi. Impareremo a lasciar andare ciò che oggi crea quella frattura tra il nostro ‘Essere’ ed il nostro ‘Apparire’, ri-disegnando il nostro Ben-essere, senza paraocchi, senza paure, ridonando luce alla nostra essenza” afferma Federico Bevione, ideatore dell’evento.

Gli obiettivi

Tentare di ricomporre l’armonia tra il pensiero, la parola e l’azione. Questo è l’obiettivo della 6° edizione di Pino in Ben-essere “Perdersi e/è trovarsi” che vuole portarci lungo un nuovo viaggio verso lo sviluppo di nuovi strumenti, e modi di comunicare, ripristinando così un nuovo stato di Ben-essere.

Quello che proponiamo è un cambio di paradigma culturale che parte dalla celebre frase di Pablo Picasso: “Io non cerco. Trovo”. Una frase che ci fa riflettere sull’enorme differenza che esiste tra: CERCARE, come modo di approcciarsi e sentire la vita, e TROVARE, o lasciarsi trovare, come accade nei processi artistici.

Con Pino in Ben-essere scopriremo che tutte le nostre esperienze, piacevoli o spiacevoli, sono possibilità di trasformazione, di sviluppo interiore. Sono un tesoro che la vita ci dona e, come propone Picasso, lo si accoglie e lo si lascia rivelare davanti a noi per sorprenderci.

Scopriremo insieme nuove soluzioni, visioni, modi di comunicare con noi stessi, con gli altri e la società.

“Perché anche se perdo tutto, non perdo me stesso”. 

Per prenotazioni: www.pinoinbenessere.it

Per informazioni: 327 410 33 77

Palavillage in campo per il Padel Charity Day

 

Torneo di padel benefico a sostegno dell’Ospedale Regina Margherita

Domenica 19 maggio, dalle 10 alle 14| Viale Lucio Battisti 10, Grugliasco (To)

 

Sin dalla sua nascita Palavillage è sempre stato in prima linea in tema di solidarietà, con iniziative, eventi e campagne a sostegno dei più fragili. Non fa eccezione il Padel Charity Day, in programma domenica 19 maggio.

Un’iniziativa organizzata dal Sindacato Autonomo di Polizia del Piemonte e Fondazione Maria Teresa Lavazza EF con l’obiettivo di raccogliere fondi da destinare al “Progetto di riqualificazione del Day Hospital Pediatrico Multispecialistico dell’Ospedale Infantile Regina Margherita di Torino”.

 

Padel Charity Day è un evento diffuso che coinvolgerà contemporaneamente diversi centri sportivi del Piemonte tra cui Palavillage. La struttura di Grugliasco (TO) ospiterà l’inaugurazione dell’evento e, a seguire, per tutta la mattinata di domenica 19 maggio ha organizzato una serie di tornei all’Americana a coppie, maschile, femminile e misto.

 

La giornata è aperta a tutti coloro che desiderano partecipare. Il costo è di 30€ a persona e comprende la maglietta dedicata all’evento Padel Charity Day.

 

Maggiori informazioni e iscrizioni: segreteria@palavillage.com |Telefono: 011/19475700| www.palavillage.com

 

A conclusione dell’evento, il 30 maggio alle ore 21, presso il Conservatorio di Torino G. Verdi, si terrà la serata conclusiva del Padel Charity Day con le premiazioni dei vincitori di ciascun circolo. Nella circostanza il SAP ricorderà tutte le vittime di mafia, terrorismo e del Dovere.

Il 17 maggio anche a Torino la Giornata contro l’Omofobia e la discriminazione

Il 17 maggio ricorre la ventesima Giornata Internazionale contro l’omofobia, la lesbofobia, la transfobia e la bifobia, indicata nella sigla IDAHOTB (International Day against homophobia, transphobia and biphobia), finalizzata a promuovere e coordinare eventi di sensibilizzazione e prevenzione per contrastare tali fenomeni di discriminazione in tutte le loro forme e in tutti i Paesi del mondo.

Anche quest’anno la Città di Torino aderisce alla Giornata Internazionale lanciando la  campagna “Dov’è la differenza?”, una campagna di comunicazione per portare all’attenzione della cittadinanza la necessità del riconoscimento dei diritti per le famiglie omogenitoriali.
La campagna è stata inoltre messa a disposizione di tutti gli Enti della Rete READY (Rete Nazionale delle Pubbliche Amministrazioni Anti Discriminazioni per orientamento sessuale e identità di genere), della quale la Città è Segreteria Nazionale, che ogni anno in occasione del 17 maggio realizzano una iniziativa congiunta.

“Dov’è la differenza?” è la domanda che vuole  evidenziare come, pur apparentemente uguali, le famiglie omogenitoriali attualmente non abbiano gli stessi diritti delle famiglie eterogenitoriali. I manifesti includono un QR code che reindirizza a un testo esplicativo sui diritti delle famiglie omogenitoriali in Italia.

La campagna prevede l’affissione di 760 manifesti e la stampa di locandine, che saranno distribuite presso le Biblioteche Civiche, i Centri del protagonismo giovanile, le Case del Quartiere e gli uffici della Città aperti al pubblico; il medesimo messaggio sarà inoltre veicolato sui canali social della Città e attraverso le locandine elettroniche sui mezzi GTT.

La prima Giornata internazionale contro l’omofobia, la lesbofobia, la bifobia e la transfobia ha avuto luogo il 17 maggio 2004, a 14 anni esatti dalla storica data del 17 maggio 1990 in cui l’omosessualità venne rimossa dalla lista delle malattie mentali nella classificazione internazionale delle malattie pubblicata dalla World Health Organisation, l’Organizzazione Mondiale della Sanità.

TORINO CLICK

“Giovani In Festa” con Anpas

La Pubblica Assistenza Anpas Croce Verde Vinovo Candiolo Piobesi e le associazioni Oratorio Insieme in famiglia, Generazione X e Soms organizzano per il 15 e 16 giugno al parco del Castello di Vinovo “GIF”, acronimo di “Giovani In Festa”, un evento fatto dai giovani per i giovani al fine di promuovere i valori positivi di volontariato, dell’aiuto e dell’inclusione attraverso il divertimento.

In programma musica dal vivo, street food, sport e tanto altro.

All’evento hanno aderito molte associazioni del territorio vinovese che proporranno laboratori e mostre, a dimostrazione – spiegano gli organizzatori – di come il contributo di ognuno sia indispensabile per fare la differenza e rendere Vinovo una città unica e a misura di cittadino.

Domenica 16 giugno dalle 18 alle 19, la Croce verde Vinovo Candiolo Piobesi terrà una simulazione di intervento per mostrare le buone pratiche di primo soccorso.

Durante il weekend ci saranno tornei sportivi, prove gratuite e altre attività di gioco libero aperti al pubblico previa iscrizione.

In vista della prima partita dell’Italia agli Europei, sabato 15 giugno alle ore 21 il Bar Parco 10048 proietterà la partita Italia-Albania.

Per le serate balli e buona musica. Sabato 15 giugno si esibiranno artisti emergenti provenienti da ogni corrente musicale.

Domenica 16 giugno il gruppo Baldanza coinvolgerà il pubblico proponendo danze popolari internazionali. A concludere la serata il Fluo Party con dj set organizzato dalla Tech Crew, un gruppo di ragazzi e ragazze appartenenti all’associazione Oratorio Insieme in Famiglia.

La Croce Verde Vinovo Candiolo Piobesi attualmente può contare su 183 volontarie e volontari, grazie ai quali ogni anno svolge oltre 13mila servizi. Si tratta di trasporti in emergenza 118 e interospedalieri, servizi ordinari a mezzo ambulanza ad esempio dialisi e terapie anche con mezzi per trasporto disabili e assistenza sanitaria a eventi e manifestazioni.

L’Anpas (Associazione Nazionale Pubbliche Assistenze) Comitato Regionale Piemonte rappresenta 80 associazioni di volontariato con 15 sezioni distaccate, 10.658 volontari (di cui 4.254 donne), 5.498 soci, 698 dipendenti, di cui 81 amministrativi che, con 460 autoambulanze, 249 automezzi per il trasporto disabili, 266 automezzi per il trasporto persone e di protezione civile e 2 imbarcazioni, svolgono annualmente 586.458 servizi con una percorrenza complessiva di 19.532.181 chilometri.

Gli appuntamenti della Fondazione Torino Musei

17 – 23 maggio 2024

 

SABATO 18 MAGGIO

Sabato 18 maggio
LA NOTTE EUROPEA DEI MUSEI
ORARIO PROLUNGATO E TARIFFE SPECIALI ALLA GAM, MAO E PALAZZO MADAMA
Apertura straordinaria fino alle 22 e ingresso a 1€ dalle 18 alle 22
ultimo ingresso alle 21. Visite guidate e workshop in orario serale.

GAMMAO e Palazzo Madama aderiscono come di consueto alla Notte Europea dei Musei organizzata dal Ministero della Cultura francese e patrocinata dall’UNESCO, dal Consiglio d’Europa e dall’ICOM. La storica manifestazione è nata con l’intento di valorizzare l’identità culturale europea e coinvolge i musei di tutta Europa.
Sabato 18 maggio i musei saranno straordinariamente aperti fino alle ore 22 (ultimo ingresso ore 21) e, a partire dalle 18, si potranno visitare le collezioni permanenti le mostre in corso con tariffe speciali.

La tariffa speciale di 1€ sarà applicata anche ai possessori di Abbonamento Musei.

La Fondazione Torino Musei e Theatrum Sabaudiae propongono inoltre in ogni museo una serie di visite guidate alle collezioni e alle mostre temporanee, oltre a workshop serali.

Cosa si può visitare:

–          Alla GAM | Collezioni Permanenti: 1€; Mostra Italo Cremona. Tutto il resto è profonda notte: 1 €;

Mostra Expanded – I paesaggi dell’arte: 1 €

–          Al MAO | Collezioni Permanenti: 1€; Mostra Tradu/izioni d’Eurasia Reloaded: 1€

–          A PALAZZO MADAMA | Collezioni Permanenti: 1 €; Mostra Max Pinckers. State of Emergency: 1 €;

Mostra Liberty. Torino Capitale: 5 €

Dalle 18:00 alle 21:00 le tessere di Abbonamento Musei saranno valide solo per la mostra Liberty. Torino Capitale a Palazzo Madama, mentre le tessere Torino+Piemonte Card sono valide su tutte le mostre in tutti i musei.

Le visite guidate e workshop serali:

 

GAM

ore 18:00
VISITA GUIDATA alla mostra EXPANDED – I paesaggi dell’arte
Costo:  7 € a partecipante (+ biglietto di ingresso 1 €)
Info e prenotazioni: 011 5211788 – prenotazioniftm@arteintorino.com

 

dalle 19:00 alle 20:00 – dalle 20:30 alle 21:30

LETTERE DALLA NOTTE

In occasione della Notte Europea dei Musei la GAM propone un workshop in orario serale. L’attività si svolge a flusso continuo, dando la possibilità di sperimentare la tecnica del collage. A partire da diverse immagini che riproducono opere della GAM esposte in museo e visitabili durante la serata, il pubblico è invitato a ritagliare, comporre e ibridare le diverse parti delle opere per creare una personale cartolina da portare via. Questa potrà essere spedita, conservata o donata, come testimonianza della creazione di un messaggio ‘proibito’, da custodire o donare. Il tema sarà quello della notte: da intendere in maniera figurata, ma anche simbolica. Le opere scelte rimandano infatti a un immaginario di divertimento, di libertà e di mistero, di oscuro e inconscio, realizzate da artisti attratti da tematiche spigolose, misteriose… notturne.

Costo del workshop: 5 € (+ biglietto di ingresso 1 €)

Info e prenotazioni: 011 5211788 – prenotazioniftm@arteintorino.com

MAO

ore 18:00
VISITA GUIDATA alla mostra TRAD U/I ZIONI D’EURASIA RELOADED
Costo:  6 € a partecipante (+ biglietto di ingresso 1 €)
Info e prenotazioni: 011 5211788 – prenotazioniftm@arteintorino.com

ore 19:30

TRA ANTICHI RACCONTI E PREZIOSI MANOSCRITTI. Suggestioni letterarie nelle collezioni del MAO

MAO – visita guidata a cura di Theatrum Sabaudiae

I visitatori verranno guidati in un itinerario dedicato all’ambito letterario, ai libri e alla scrittura attraverso alcune testimonianze presenti in museo, a partire dai miti e racconti evocati dalla statuaria che si incontra nella collezione dell’Asia Meridionale e Sud-est Asiatico, passando per i riferimenti letterari legati alla collezione cinese, curiosando tra le colorate xilografie nella galleria dedicata al Giappone, fino alle raffinate pagine di manoscritti finemente decorati della Regione Himalayana e dei Paesi Islamici dell’Asia. Il percorso propone ai partecipanti una particolare chiave di lettura delle collezioni permanenti del MAO raccontando le opere che meglio esemplificano la relazione tra i mondi dell’immagine e della parola nelle diverse culture dell’Asia rappresentate in museo.

Costo: 6 € a partecipante (+ biglietto di ingresso 1 €)

Info e prenotazioni: 011 5211788 – prenotazioniftm@arteintorino.com


PALAZZO MADAMA

ore 18:00
APPUNTAMENTO IN MUSEO – DA PORTA ROMANA A CASTELLO A MUSEO

Visita guidata al Palazzo

Costo: 6 € a partecipante (+ biglietto di ingresso 1 €)

Info e prenotazioni: 011 5211788 – prenotazioniftm@arteintorino.com

ore 19:30

VISITA GUIDATA alla mostra LIBERTY. TORINO CAPITALE

Costo: 8 € a partecipante (+ biglietto di ingresso 5 €)

Info e prenotazioni: 011 5211788 – prenotazioniftm@arteintorino.com

 

Sabato 18 maggio ore 16.30

PROFUMI – LEGNO – Sotto l’oro, il cipresso

MAO – Visita guidata in collaborazione con Orchestra Filarmonica di Torino

Arte e musica: un abbinamento dal quale sprigiona bellezza. Ispirati dai concerti della Stagione concertistica dell’Orchestra Filarmonica di Torino, i musei della Fondazione Torino Musei ogni sabato precedente il concerto propongono a rotazione un ciclo di visite guidate al proprio patrimonio museale.

LEGNO – Sotto l’oro, il cipresso

Nella galleria del museo dedicata al Giappone, il percorso di visita parte dalla statuaria lignea di soggetto buddhista che spazia dalle rappresentazioni di Buddha e bodhisattva, figure compassionevoli oggetto di un’intensa devozione, alla formidabile espressività del guardiano del tempio e di altre figure che emanano forza. Seguendo il profumo del legno, materiale particolarmente apprezzato e utilizzato nella produzione di oggetti religiosi e profani come nell’architettura, il focus si sposta poi su oggetti nei quali il legno si presta a un uso sapiente e curato insieme alla carta e a tessuti preziosi.

Visita guidata a pagamento. Costo: 6 € per il percorso guidato + biglietto di ingresso al museo secondo tariffe (gratuito con Abbonamento Musei e Torino Piemonte Card).

Info e prenotazioni: t. 011 5211788 (lun-dom 9-17.30); prenotazioniftm@arteintorino.com  • è possibile effettuare l’acquisto online https://www.arteintorino.com/

 

 

LUNEDI 20 MAGGIO

 

Lunedì 20 maggio ore 17

UN SALOTTO LIBERTY A TORINO. ANNIBALE RIGOTTI E MARIA CALVI IN VIA OROPA

Palazzo Madama – conferenza con Chiara Rigotti e Marco Corona

Ultima conferenza del ciclo che approfondisce alcuni dei temi presentati nella mostra Liberty. Torino Capitale, in corso a Palazzo Madama fino al 10 giugno 2024. Al centro della riflessione Torino e l’Europa, attraverso lo specchio dell’architettura, dell’urbanistica e delle arti figurative.

Le conferenze sono a cura di SIAT – Società degli Ingegneri e degli Architetti in Torino.

Maria Calvi (1874-1938) è stata una pittrice attiva tra la fine del XIX e l’inizio del XX secolo a Torino. Consegue il diploma in fisica e matematica nel 1896 a Valenza (AL) ma, attratta dal disegno, entra all’Accademia Albertina di Torino dove incontra Annibale Rigotti (1870-1968). Si sposano nel 1900. Insieme, nella propria casa, tra progetti e ricami, creano un salotto di discussione e riflessione sull’arte e l’architettura a cui partecipano Casorati, Fontana e il giovane Sartoris. La conferenza ripercorre l’attività di Rigotti e Calvi negli anni maggiormente caratterizzati dall’Art Nouveau, fino allo scoppio della Prima Guerra Mondiale, anche attraverso lo studio dei materiali presenti nell’archivio Rigotti, sito in via Pietro Micca a Torino, che conserva la raccolta completa dei progetti dell’architetto Annibale Rigotti, i dipinti e le opere di ricamo di Maria Calvi e i progetti di arredamento e urbanistici del figlio, l’ingegnere/urbanista Giorgio Rigotti.

 

Chiara Rigotti

Architetto. Titolare dello studio BioArchi che si fonda su principi di architettura bioclimatica, tecnologie ed energie rinnovabili e promozione di materiali locali, con il suo lavoro ha creato un ponte tra il Piemonte e l’Africa, dove ha operato in progetti di ONG internazionali ed è stata docente universitaria. È inoltre curatrice dell’Archivio Architetti Rigotti 3aR

Marco Corona

Architetto. Consegue il dottorato di ricerca presso il Politecnico di Torino nel 2023 con una tesi sull’architettura municipale del Tardo Ottocento. Collaboratore didattico al Politecnico di Torino e all’Università di Alghero. Membro dell’Associazione Archivio Architetti Rigotti 3aR dalla fondazione

Ingresso libero fino a esaurimento posti

Prenotazione consigliata: t. 011.4429629 (dal lun. al ven. 9.30-13; 14-16)

madamadidattica@fondazionetorinomusei.it

 

 

MERCOLEDI 22 MAGGIO

 

Mercoledì 22 maggio ore 16.30

FIORI E IMPOLLINATORI

Palazzo Madama – Lezioni botaniche “Primavera nel Giardino Botanico Medievale” (nell’ambito del Festival del Verde – seconda edizione)

Insetti utili e piante che aiutano piante! Impariamo ad apprezzare le fioriture non solo per colori e profumi, ma anche per il ruolo che svolgono nel rendere equilibrato uno spazio verde. Il tema degli organismi utili ci porta a capire meglio l’azione di insetti come api e coccinelle e a comprendere il ruolo degli organismi nocivi; il nostro compito è quello di rendere le piante coltivate più forti e pronte a superare ogni difficoltà.

Costo per ogni incontro: 5€ ingresso in giardino (gratuito Abbonati Musei) + 5€ ogni incontro

Durata: 1 ora

Info e prenotazioni: tel. 011 4429629; e-mail: madamadidattica@fondazionetorinomusei.it
Prenotazione consigliata.

 

 

GIOVEDI 23 MAGGIO

 

Giovedì 23 maggio ore 18

PAESAGGI AFGHANI DI UNA TERRA IMMAGINATA

MAO – proiezione e talk di presentazione dell’opera di Farid Rahimi a cura di Luca Cerizza.

Con la partecipazione di Davide Quadrio Direttore del MAO, Luca Cerizza, Curatore di Progetto, Mohammad Dawood Tawana, rifugiato in Italia dal 2021, sociologo delle relazioni internazionali.

 

AFGHANISTAN di Farid Rahimi è vincitore della dodicesima edizione dell’Italian Council del Ministero della CulturaIl progetto, a cura di Luca Cerizza, è una video installazione a più canali. L’opera è il risultato di una lunga ricerca attraverso la quale l’artista ha riconnesso persone e memorie legate al paese di origine del padre dell’artista, l’Afghanistan appunto. Attraverso una serie di viaggi, incontri e dialoghi, Rahimi ha ricostruito una mappatura geografica ed emotiva di questa rete di contatti in un itinerario che va dall’Italia, alla Svizzera, alla Germania, fino agli Stati Uniti, per poi arrivare in Australia e Giappone.

Farid Rahimi – nato in Svizzera, ma cresciuto e residente in Italia – ha coperto grandi distanze fisiche, interiori ed emotive. Ha condotto un giro intorno al mondo per confrontarsi e ricostruire la sua identità, frammentata tra legami familiari distanti e il senso di appartenenza a un Paese, l’Afghanistan, che non ha mai visitato. Una riflessione che, partendo da un’esigenza individuale, giunge a indagare il concetto universale di diaspora. 

Il progetto presentato da Centro Itard Lombardia in partnership con: Ar/Ge Kunst, Kunstverein di Bolzano; MAO Museo d’Arte Orientale di Torino, Archive Kabinett e.V. di Berlino e MUFOCO, che acquisirà l’opera.

Accesso libero fino a esaurimento posti disponibili.


Theatrum Sabaudiae
 propone visite guidate in museo
alle collezioni e alle mostre di Palazzo Madama, GAM e MAO.
Per informazioni e prenotazioni: 011.52.11.788 – prenotazioniftm@arteintorino.com

https://www.arteintorino.com/visite-guidate/gam.html
https://www.arteintorino.com/visite-guidate/mao.html
https://www.arteintorino.com/visite-guidate/palazzo-madama.html

Quarant’anni senza Enrico Berlinguer

“Lavorate tutti, casa per casa, azienda per azienda, strada per strada, dialogando con i cittadini, con la fiducia per le battaglie che abbiamo fatto, per le proposte che presentiamo, per quello che siamo stati insieme…” Sono le parole con le quali, nonostante l’evidente sofferenza, Enrico Berliguer concluse il comizio in piazza delle Erbe a Padova Erano da poco passate le ventidue del 7 giugno 1984. Il leader del Pci morì quattro giorni dopo. Quello fu il suo ultimo, appassionato discorso: un messaggio di speranza e di incoraggiamento con il quale si consegnò alla storia del nostro paese. Sono trascorsi quarant’anni dalla sua morte e più di una generazione, diventate adulte, non l’hanno conosciuto. La sua grandezza, aldilà delle parole, è andata nel tempo di pari passo con la sua solitudine. Eppure quest’uomo, uno dei grandi leader della sinistra, ancora oggi è tanto rimpianto e amato. Per quale ragione, verrebbe da chiedersi. Forse perché si avverte, in un panorama piuttosto mediocre come quello offerto dalla politica odierna, la mancanza di uomini di quella levatura. E non è un caso che siano stati pubblicati tanti libri su di lui.

 

La passione non è finita, titolava uno di questi, proponendo al lettore una scelta di scritti, interviste e discorsi tra i più significativi: dall’invito a un’austerità che crei giustizia sociale, efficienza, sviluppo, alla proposta di compromesso storico tra la le grandi componenti storiche come furono il Pci, la Dc e il Psi, alla denuncia della questione morale, alle riflessioni sul rinnovamento della politica e sui grandi temi globali della pace, della cooperazione e dell’ambiente. Quattro decenni dopo la scomparsa il suo esempio e la sua tensione ideale e morale restano intatti anche se il mondo di oggi è del tutto diverso da quello di allora. Eppure la sua figura e le sue idee conservano una forza straordinaria. C’è persino un sito web (www.enricoberlinguer.it) con centinaia di migliaia di iscritti a testimoniarne l’attualità. Prova evidente che in una nazione che sta progressivamente perdendo punti di riferimento e in cui la politica si è fatta barbara e senza respiro, le idee di Berlinguer mostrano ancora l’anima e la forza di un progetto di società diversa. Un esempio d’attualità? Era la fine di luglio del 1981 e l’intervista rilasciata da Enrico Berlinguer a Eugenio Scalfari provocò l’effetto di una scudisciata che fece sobbalzare i lettori de la Repubblica e mezza classe politica italiana: “I partiti di oggi sono soprattutto macchine di potere e di clientela”. Nessun leader quel tempo, eccetto il radicale Marco Pannella, aveva mai osato tanto. In quell’estate calda Enrico Berlinguer espresse quel giudizio così secco, destinato a raccontare l’Italia di allora, quella di Mani pulite (che avrebbe sconvolto la politica italiana undici anni più tardi) e che, purtroppo, ci offre ancora oggi immagini e vicende di quel pantano di voti di scambio, ruberie, collusioni con la malavita e corruzione. Spesso, come è stato denunciato da molti, si è anche cercato di rendere più debole, o forse meno incomprensibile, il suo messaggio riversandone l’eredità in una grande melassa di buoni sentimenti, mettendo in rilievo l’aspetto della questione morale che è molto importante ma non è il più importante della sua storia e dell’eredità che ha lasciato. Berlinguer è stato l’uomo del nuovo socialismo, dell’autonomia del Pci e del distacco dall’esperienza del cosiddetto socialismo reale di stampo sovietico, della democrazia come valore universale, delle battaglie per i diritti dei lavoratori e delle donne, della breve stagione dell’eurocomunismo e della ricerca di una terza via. Fu un protagonista nella lotta senza quartiere alla violenza e al terrorismo mettendo la centro la difesa delle istituzioni repubblicane, prestando attenzione ai diritti, elaborando pensieri lunghi sulle questioni internazionali a partire dalla pace, la coesistenza pacifica e il diniego delle guerre. Questi furono gli aspetti più innovativi e importanti del pensiero e dell’azione di un uomo che prima di tutto è stato, come si è scritto, “un comunista italiano, legato indissolubilmente alla storia lunga – non priva di errori e ritardi – del Pci. Ispirato da uno stile di rigore e concretezza che lo ha portato a compiere scelte difficili che hanno segnato per sempre la storia della sinistra italiana ed europea”. Lo strappo con Mosca fu il risultato di una lunga elaborazione dell’intero Pci avviata da Togliatti, proseguita con Longo e portata a compimento da Berlinguer. Una linea non esente da timidezze e incertezze ma che portò il Pci lontano dal vecchio campo garantendo autonomia e indipendenza al partito. Basta leggere le sue parole pronunciate nel 1977 a Mosca per rendersene conto: “L’esperienza compiuta ci ha portato alla conclusione… che la democrazia è oggi non soltanto il terreno sul quale l’avversario di classe è costretto a retrocedere, ma è anche il valore storicamente universale sul quale fondare un’originale società socialista”. Tempo fa sono stati ripubblicati due importanti discorsi che tenne nel 1977 sulla proposta dell’austerità che andava intesa come chiave culturale e politica per costruire un nuovo modello di sviluppo fondato sulla sobrietà, il superamento delle diseguaglianze e un diverso equilibrio tra Nord e Sud del mondo. Oggi, a quasi mezzo secolo di distanza, contro il consumismo e un modello produttivo iniquo, l’attualità di quella rivendicazione (allora inascoltata) di un diverso rapporto tra economia e qualità della vita, dimostra l’originalità e la lungimiranza delle sue idee. Sono i “pensieri lunghi” di Enrico Berlinguer, la visione di futuro che la politica sembra aver smarrito nella foga di consumare tutto in un eterno presente. Nel dicembre del del 1983 L’Unità dedicò uno speciale, a cura di Ferdinando Adornato, al temuto 1984. L’anno carico di oscuri presagi del romanzo di George Orwell, era alle porte: intellettuali, artisti e scrittori si interrogarono sulla profezia orwelliana che la diffusione dei personal computer e dell’informatica parevano poter concretizzare.

Ad aprire quello speciale vi fu una lunga intervista a Enrico Berlinguer, una delle ultime. Il leader del Partito comunista italiano sosteneva come Orwell si sbagliasse: nel mondo un numero sempre maggiore di individui si era liberato e, dal 1948, si era assistito “a un generale processo mondiale di elevazione culturale degli uomini”. I nuovi mezzi a disposizione potranno far avanzare l’umanità in questo percorso di realizzazione degli individui. Nessuna paura del futuro, quindi, ma al contrario la visione di un mondo in cui il “sol dell’avvenire” sarebbe stato quello che alimentava le cellule fotovoltaiche, per un pianeta più sano e libero dall’ incubo atomico. Questo era Berlinguer. Una sua cara amica di famiglia, Marina Addis Saba, in un libro che proponeva il  ritratto privato e inedito del grande leader della sinistra ricordava come, in una vecchia intervista televisiva, alla domanda di cosa avrebbe voluto che si dicesse di lui, Berlinguer rispose , col suo sorriso timido, che non avrebbe voluto si dicesse di lui che era triste. Quel sorriso e quegli occhi svelavano solo la capacità e la determinazione di un uomo che sapeva guardare lontano.

Marco Travaglini

Ad Asti l’arazzo con l’opera di Gribaudo, dai Diari di New York

Giovedì 16 maggio, Arazzeria Scassa

 

L’Arazzeria Scassa, ad Asti, presenterà giovedì 16 maggio l’arazzo di Ezio Gribaudo, tratto dai Diari di New York.

La calata di un arazzo dal telaio rappresenta un autentico vernissage, durante il quale l’opera d’arte viene consegnata al mondo. Se si considera la laboriosità di questa forma d’arte, che richiede 500 ore di lavoro per la realizzazione di un metro quadro, si comprende la rarità e la portata della cerimonia per l’arazzo tratto da un dipinto dell’artista Ezio Gribaudo, che si svolgerà giovedì 16 maggio alle 18 ad Asti, nell’antica Certosa di Valmanera, sede di Arazzeria Scassa. C’è molta attesa e trepidazione nel mondo del collezionismo per il taglio dei fili di ordito dal liccio del telaio su cui ha preso forma la trama del prezioso arazzo (134×169cm) tratto da una delle opere di Gribaudo raccolte nei Diari di New York.

A seguire una conferenza moderata dal filosofo, curatore e critico d’arte Roberto Mastroianni. Interverranno a parlare di “Arazzi ad alto liscio oggi. Prospettive e sfide dell’arte contemporanea “ la figlia dell’artista Paola Gribaudo, presidente dell’Archivio Gribaudo, la storica dell’arte Silvana Cincotti e Massimo Bilotta, ad di Arazzeria Scassa.

La conferenza sarà anche l’occasione per conoscere più approfonditamente i segreti della tecnica di tessitura inventata da Ugo Scassa per rendere al meglio le sfumature dell’arte contemporanea e per scoprire la poetica e la sensibilità artistica di Ezio Gribaudo, uno tra i più acclamati artisti ed editori d’arte del Novecento, scomparso nel 2022, le cui opere sono conservate in numerosi musei quali il Moma, il Museum of Modern Art di New York, il Museum of Imagination di Hudson a New York, la Peggy Guggenheim Collection e Cá Pesaro di Venezia, il Museu di arte moderna di Rio De Janeiro.

L’incontro permetterà di approfondire le opportunità che gli arazzi contemporanei offrono agli artisti, le sfide tecniche della loro realizzazione e l’interesse del collezionismo per questa forma d’arte applicata, oltre che scoprire i dettagli del sodalizio tra Scassa e Gribaudo, che ha portato alla realizzazione di numerosi arazzi tratti dai lavori dell’artista torinese.

L’ingresso è libero.

L’impegno della delegazione di Torino di Fondazione Veronesi

Per la ricerca scientifica nel campo dell’oncologia pediatrica

 I fondi raccolti durante lo scorso anno, grazie al grande impegno della delegazione torinese – guidata da Adele Artom – hanno permesso di contribuire all’avviamento del «Registro di trattamento con CAR-T», ossia una banca dati efficiente che consentirebbe di individuare in modo veloce le cure più efficaci per i bambini e gli adolescenti affetti da tumori del sangue (come ad esempio le leucemie), permettendo loro di avere maggiori possibilità di guarigione e minori effetti collaterali delle terapie.

Un grande impegno che verrà celebrato durante l’annuale cerimonia dedicata ai finanziamenti alla ricerca scientifica di Fondazione Umberto Veronesi, che si terrà mercoledì 15 maggio alle ore 11.00 presso l’Aula Magna dell’Università Statale di Milano.

La delegazione torinese, composta da Adele Artom, Giovanna Ardoino, Carlo Buzzi, Nicoletta Crocioni, Patrizia Fischer, Chiara Crocioni, Patrizia Griffa, Julica Napolitano e Paola Toso Grillo, è da anni impegnata nel sostegno alla ricerca d’eccellenza, con la realizzazione di eventi di raccolta fondi ed è da sempre sensibile all’importanza della divulgazione scientifica, organizzando incontri dedicati agli studenti e alla società civile.

“La delegazione torinese è nata nel 2015 e da allora ha sempre portato avanti il suo impegno a sostegno della ricerca scientifica in oncologia pediatrica. Crediamo fortemente che tutti i bambini debbano essere curati con le migliori terapie possibili e per tale motivo in molti hanno aderito alle nostre iniziative di raccolta fondi e di divulgazione sul territorio, a loro porgo il mio sentito ringraziamento per aver contribuito al raggiungimento di questo importante risultato” – dichiara Adele Artom, Responsabile della Delegazione di Torino.

Investimento in oro senza tasse, finita la pacchia

Per secoli investire in oro è stato considerato un eccellente affare non solo per la possibilità di conservare nel tempo un capitale al riparo da rischi planetari (guerre, crisi economiche, fallimenti
bancari), ma anche di ottenere consistenti guadagni e, soprattutto, di passare importi anche consistenti senza pagare imposte. Acquistare lingotti oppure monete d’oro (sterline, marenghi, dollari, krugerrand, pesos) significava trasformare denaro (spesso contante, frutto magari di transazioni “in nero” o addirittura illegali e
criminose) in un bene rifugio facilmente conservabile in una cassetta di sicurezza al riparo da occhi
indiscreti e trasmissibile senza controlli.
Ricordiamo che nel nostro Paese per i privati è divenuto possibile acquistare e vendere oro da investimento in lingotti solo dal 2000, con la legge che abolì il monopolio dell’oro da parte
dell’Ufficio italiano dei cambi, stabilendo inoltre che la negoziazione dell’oro fosse esente da IVA. Per quanto riguarda il semplice possesso, il privato cittadino che acquista, non è tenuto a fare alcuna dichiarazione.
Un’area di “franchigia” che il governo ha deciso di rimuovere per rendere l’investimento in oro
equiparabile all’investimento immobiliare o in titoli, soggetto quindi a tassazione sulle plusvalenze
conseguite.
Un atto di elementare giustizia fiscale che ha posto rimedio a secoli di evasione. L’imposta colpisce la plusvalenza , cioè il guadagno dovuto dal maggior prezzo di vendita rispetto a
quello di acquisto. L’aliquota è quella ”ordinaria” prevista per ogni tipo di guadagno da investimento, cioè il 26%.
Se ad esempio si acquista un lingotto a 1.000 € e lo si rivende a 1.300 €, sul guadagno di 300 € si
pagherà un’imposta di 78 €. Come in ogni altro caso d’investimento, il prezzo di acquisto e di vendita va documentato con fatture rilasciate da operatori accreditati.
E qui nasce per molti un problema.
Chi ha ricevuto oro grazie ad un’eredità, oppure ha accumulato negli anni le monete regalategli per
comunione, compleanno o altri eventi importanti non ha sicuramente traccia dell’acquisto.
Scatta allora il calcolo “presuntivo”, che fino a dicembre 2023 prevedeva il pagamento del 26% su
una plusvalenza forfetariamente fissata nel 25% della vendita: ad esempio, vendendo un lingotto a
1.300 € non possedendo la certificazione del prezzo di acquisto, si doveva pagare un’imposta pari a
84,5 €. In pratica, il venditore pagava una “patrimoniale” pari al 6,5% del valore di vendita.
Come accennato, però, il regime fiscale tutto sommato “morbido” è stato modificato con la legge di
bilancio 2024 (Articolo 92 a-c L. 30 dicembre 2023, n. 213 ), che ha stabilito che per tutte le vendite di oro di cui non si possiede la documentazione relativa al valore iniziale si paghi un’imposta pari al 26% del prezzo incassato. Riprendendo l’esempio precedente, su 1.300 € l’imposta schizza a 338 € , quattro volte il livello precedente.
Che cosa fare oggi in questo scenario?
Dal punto di vista puramente finanziario l’investimento appare meno conveniente di prima proprio
per il carico fiscale che riduce i profitti che potrebbero essere conseguiti.
Ma ovviamente, poiché comprare oro non è solo un’operazione finanziaria, sicuramente l’aggravio
non fermerà gli acquisti, legati soprattutto al bisogno di sicurezza in un momento di forti tensioni
internazionali.
E resta ancora uno spiraglio di esenzione: le transazioni fra privati, infatti, restano al difuori
dell’area tassabile perché solo nel caso in cui ci si rivolga ad un intermediario ufficiale, occorre
esibire la documentazione richiesta dalla legge.
Certo, probabilmente i compratori pretenderanno uno “sconto” sul prezzo per cautelarsi dal rischio
di dover essere loro, un domani, a subire la tassazione; ma sicuramente lo spazio c’è e continuerà ad
esserci finché il metallo giallo circolerà…
Gianluigi De Marchi 
Giornalista e scrittore
demarketing2008@libero.it

Foody 2025: ortofrutta e Horeca nel Mercato Agro Alimentare di Milano

Giovedì 16 maggio alle ore 18.00, “Parla Con Me” torna in diretta con un episodio interessante che ospiterà un ospite speciale: il Maestro Chef della Frutta, Andrea Lopopolo.

Durante la trasmissione, condotta da Simona Riccio, Agrifood & Organic Specialist e fondatrice di “Parla Con Me”, si parlerà dell‘inaugurazione del nuovo Padiglione Ortofrutta 1 del mercato alimentare di Milano, avvenuta recentemente con la partecipazione del Sindaco di Milano Giuseppe Sala e altri attori del settore. Questo nuovo padiglione segna un importante traguardo nell’ambito del piano Foody 2025, rappresentando un impegno verso la modernizzazione e la digitalizzazione del settore agroalimentare.

La trasmissione sarà un’occasione per approfondire il dialogo tra il settore ortofrutticolo e l’Horeca, esplorando le opportunità e le sfide legate alla promozione del consumo di frutta e ortaggi. Andrea Lopopolo, noto come il Maestro Chef della Frutta, condividerà la sua esperienza e la sua visione sull’importanza di unire i due settori per creare servizi innovativi che promuovono uno stile di vita sano e sostenibile.

Andrea Lopopolo ha partecipato personalmente all’inaugurazione del nuovo Padiglione Ortofrutta 1 del mercato alimentare di Milano, e potrà quindi condividere in prima persona la sua esperienza e la visione sulla sinergia tra il settore ortofrutticolo e l’Horeca

“Parla Con Me” sarà trasmesso in diretta sulla pagina LinkedIn Top Voices e Facebook di Simona Riccio, oltre al canale YouTube di Parla Con Me. Tutte le informazioni e gli aggiornamenti saranno condivisi attraverso i canali social ufficiali.

Appuntamento  giovedì 7 marzo alle ore 18.00 su www.parlaconmeofficial.it.

Per riascoltare tutte le edizioni precedenti potete visitare il sito www.parlaconmeofficial.it