ilTorinese

Merlo: Chi vuole rifare il Centro non lo fa con questa sinistra

“Chi vuole ricostruire un Centro riformista e una ‘politica di centro’ non può guardare a questa
sinistra, al di là della ridicola e grottesca ‘tenda’ inventata dall’ex comunista Bettini e da Renzi.
Del resto, è a tutti evidente che l’attuale coalizione di sinistra e progressista ha una guida politica
chiara e ben definita. E cioè la sinistra massimalista e radicale della Schlein, la sinistra populista e
demagogica dei 5 stelle di Conte e la sinistra estremista ed ideologica del trio Fratoianni/Bonelli/
Salis. Il tutto coordinato dal segretario della Cgil Landini. Cosa c’entri tutto ciò con un Centro
riformista e democratico, cattolico e laico, resta un mistero.
Per queste ragioni chi vuol ricostruire oggi un Centro riformista e di governo non può che
guardare altrove. Nella coalizione di sinistra, appunto, c’è posto solo in una ‘tenda’. Peraltro
disadorna e anche un po’ triste se non addirittura patetica”.

On. Giorgio Merlo
Presidente nazionale ‘Scelta Cristiano Popolare’.

Oltre il 90esimo

“Arricchire la Fotografia con il calcio e arricchire il calcio con la fotografia”. 📸 In Galleria Umberto I a Torino la mostra di fotografie di Salvatore Giglio “Oltre il 90esimo”.

Foto Igino Macagno

‘Confidare’ presenta il suo primo Bilancio di Sostenibilità

Leader nel settore delle garanzie creditizie in Piemonte, è il primo Confidi italiano a dotarsi di questo innovativo strumento di rendicontazione.

Si è svolto a Torino, nella nuova Sala “Federico Fellini” del Conference Center dell’Hilton Turin Centre, il meeting di presentazione del Bilancio di Sostenibilità 2024 di Confidare S.C.p.A., primo Confidi italiano a dotarsi di questo innovativo strumento di rendicontazione.

Un primato che segna un passo decisivo per l’intero comparto, in cui Confidare, realtà leader nelle garanzie creditizie in Piemonte e attiva su scala nazionale, rilancia con forza il proprio impegno verso sostenibilità, trasparenza e dialogo costruttivo con imprese, istituzioni e stakeholder.

L’evento, che ha di fatto inaugurato la nuova location congressuale, ha richiamato una nutrita rappresentanza del mondo bancario e finanziario nazionale, giunta a Torino per un confronto sui temi ESG applicati al sistema Confidi.

A scandire il ritmo della giornata, la conduzione brillante del giornalista Maurizio Scandurra, volto di Radio 24 e opinionista del programma “La Zanzara”, affiancato dall’attore e performer Giovanni Riggio, presenza familiare al pubblico televisivo italiano.

Un momento aziendale fortemente partecipato, con gli interventi istituzionali del Presidente Adelio Giorgio Ferrari, del Direttore Generale Andrea Ricchiuti, del dott. Federico Nicola, di Claudia Porchietto (Sottosegretario alla Presidenza della Regione Piemonte), di Paolo Chiavarino (Assessore al Commercio del Comune di Torino), di Gian Paolo Coscia (Presidente di Unioncamere Piemonte e membro del CdA di Confidare) e di Domenico Massimino (Presidente di Banca Alpi Marittime).

Intercalati dai preziosi saluti del Senatore Giorgio Maria Bergesio, del Presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio, dell’Assessore alla Cultura, Sport e Turismo del Piemonte Marina Chiarelli, del Presidente di Confartigianato Marco Granelli e del Condirettore di “Libero” Pietro Senaldi.

Un risultato incoraggiante, frutto di un lavoro di squadra costante e in crescita”, spiega il Presidente Adelio Giorgio Ferrari. “Siamo fieri del percorso intrapreso, che ci vede protagonisti di un’interazione proficua con le principali banche locali e nazionali. Abbiamo costruito relazioni di reciprocità capaci di generare valore, offrendo alle imprese che ogni giorno ci scelgono le condizioni più favorevoli per crescere, innovare e competere”.

Mentre per il Direttore Generale Andrea Ricchiuti Proseguiamo con determinazione sulla strada di una progressiva e sempre più ampia umanizzazione dei processi produttivi. Il nostro obiettivo è rispondere in modo personalizzato e tempestivo alle esigenze di ogni professionista, artigiano o PMI. L’azione sinergica delle nostre business unit ci consente di offrire risposte certe in tempi rapidi, in linea con le priorità delle imprese. Stimoliamo così competitività, soddisfazione e, soprattutto, risultati concreti”, chiosa il Direttore.

Per ulteriori informazioni è possibile consultare il sito: www.confidare.it

Il cattolicesimo associato nella dottrina sociale della Chiesa

Mercoledì 9 luglio, dalle 15 alle 18, presso la cripta dell’Università cattolica del Sacro Cuore di Milano (largo Gemelli 1), si terrà un simposio sul tema «Il cattolicesimo associato nella dottrina sociale della Chiesa, da Leone XIII a Leone XIV», promosso da Movimento cristiano lavoratori e da Edizioni Traguardi sociali. Dopo i saluti istituzionali, è prevista la prolusione dell’Arcivescovo di Milano, monsignor Mario Delpini. A seguire, si terranno gli interventi di Francesco Bonini (rettore della Libera Università Maria Santissima Assunta, Lumsa), Michele Rosboch (professore ordinario di Storia del diritto italiano ed europeo presso il Dipartimento di Giurisprudenza nell’Università degli Studi di Torino), Lorenzo Ornaghi (presidente onorario dell’Alta Scuola di Economia e Relazioni internazionali dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, già Ministro della Cultura). Presiede Antonio Inchingoli, presidente di Edizioni Traguardi sociali. Al termine dibattito le conclusioni sono affidate ad Alfonso Luzzi, presidente generale di Mcl.
Nell’ambito del simposio è prevista anche la premiazione del terzo premio nazionale «Identità e storia del cattolicesimo associato in Italia» che ha avuto come giuria i relatori indicati che ne indicano l’altissimo livello. Nella terna vincitrice è rientrato il moncalierese Matteo Cerrato, diciotto anni, il più giovane dei partecipanti, che ha presentato la storia dell’ultima sezione sturziano operativa d’Italia, quella di Moncalieri intitolata ad Alfredo Rista. Tale riconoscimento nazionale utile a dare visibilità alla storia e all’identità dei cattolici in politica e al loro miglior pensiero politico, il popolarismo radicato nell’idea democratico cristiana, sancisce il prestigio e l’importanza nazionale, oltre che l’originalità, della sezione della Città del Proclama, della sua storia, dei suoi archivi e biblioteca, che svolge il ruolo di segreteria nazionale dei Popolari di Italia Popolare ed ha solidi legami internazionali e con ambienti del Ppe e rappresenta un’autentica denominazione di origine controllata popolare. Presenzieranno all’iniziativa il Segretario popolare Giancarlo Chiapello e il decano della direzione Pietro Losito. Il testo che riceverà tale riconoscimento, scritto da un giovane, riassume una storia iniziata il 30 aprile 1919 con il fondatore Felice Masera, sindaco e poi primo Presidente internazionale degli ex allievi Salesiani, proseguita con il sindaco democristiano Mario Vecchia, poeta e pittore del giro di Casorati, il vice segretario nazionale Dc Silvio Lega, l’on. Giovanni Porcellana,  per citare alcuni nomi, fino al sen. Alberto Monticone, già Presidente nazionale Azione Cattolica e fondatore con Gerardo Bianco di Italia Popolare per la resistenza del popolarismo che fanno della sezione lo strumento unico per il riconoscimento della denominazione di origine controllata popolare grazie ad una ininterrotta successione politica. 
 
(Allegata foto di Matteo, a dx, con il Segretario Chiapello, il Presidente EDS del Ppe, Sismondini, il prof. Markus Krienke, membro comitati scientifici Fondazioni Adenauer e De Gasperi, il consigliere Lorenzo Bugli della Repubblica di San Marino e Vice Presidente del giovanile dell’Internazionale Democratico cristiana, con il gonfalone scudocrociato della sezione cucito tra il 1946 e 48)

Bocciofila Chialamberto, il pranzo di apertura

CHIALAMBERTO – Si è svolto con grande partecipazione il pranzo di apertura organizzato dalla Bocciofila di Chialamberto, che per l’occasione ha scelto il palazzetto dello sport come cornice dell’evento. Un appuntamento ormai atteso dalla comunità locale, che quest’anno ha richiamato decine di persone tra soci, amici e simpatizzanti.

L’iniziativa ha segnato ufficialmente l’inizio della stagione estiva per l’associazione sportiva, da sempre impegnata non solo nell’attività bocciofila ma anche nell’animazione sociale del territorio. Il pranzo è stato l’occasione per ritrovarsi, gustare piatti tipici della tradizione piemontese e condividere momenti di allegria.

ENZO GRASSANO

Le carrozzerie di Mirafiori ripartono con la 500 ibrida che avrà i colori di Torino

Nel mese di novembre  partirà ufficialmente la produzione della nuova Fiat 500 ibrida.

Attualmente sono in corso le attività di assemblaggio delle vetture preserie, che rappresentano una tappa cruciale nel percorso di industrializzazione del modello. Una volta a pieno regime, la capacità produttiva annuale aumenterà di circa 100.000 unità, mentre entro la fine dell’anno è prevista la realizzazione di 5.000 esemplari.

La 500 ibrida sarà svelata in occasione del Torino Film Festival a novembre, con le prime consegne programmate per dicembre. La serie speciale denominata “Torino” sfoggerà i colori simbolo della città, giallo e blu. Sindacati e istituzioni hanno definito l’iniziativa “un segnale positivo e concreto” per lo stabilimento di Mirafiori, pur ribadendo l’urgenza di assegnare a Torino un ulteriore modello che permetta non solo di chiudere la cassa integrazione, ma anche di creare nuove opportunità occupazionali per i giovani.

“Con l’avvio del secondo turno ci sarà la progressiva riduzione della cassa integrazione. Ci sarà anche un forte impatto sull’indotto perché sono coinvolti 145 fornitori italiani, di cui 70 piemontesi”, ha spiegato Olivier Francois, responsabile Fiat e numero uno del marketing di Stellantis, durante la preview del nuovo modello a Mirafiori.

La data scelta per la presentazione ha un forte valore simbolico: luglio, infatti, è tradizionalmente il mese legato alla famiglia della 500. Il 4 luglio in particolare è ricordato per il lancio della nuova 500 nel 2007, guidato da Sergio Marchionne, in occasione del cinquantesimo anniversario del modello originale. Come riporta l’agenzia Ansa citando le parole di Olivier Francois: “E’ l’auto più premiata nella storia di Fiat. Ed è tutta nostra: prodotta qui, a Mirafiori, fin dal primo giorno, e amata ovunque nel mondo. Un gioiellino. E fatemi dire, un manifesto. Ora si apre un nuovo capitolo: quella della 500 pragmatica” ha detto Francois, sottolineando anche il prezzo più accessibile rispetto alla versione elettrica e ricordando che nel 2027, per i 70 anni della 500, arriverà una nuova versione elettrica. Il manager ha inoltre definito Mirafiori “non solo un luogo di produzione, la casa di Fiat, il cuore pulsante di una storia iniziata nel 1957 con Dante Giacosa, e oggi centro nevralgico dell’innovazione Stellantis in Europa”.

“Il nostro piano industriale per l’Italia – ha dichiarato all’ANSA – mette Mirafiori e la 500 al centro del rilancio: a novembre celebreremo questo traguardo con la serie speciale 500 Torino, un omaggio alla città, ai suoi lavoratori e alle nostre radici. Torino vuol dire Fiat, e Fiat vuol dire Torino, per questo il lancio ufficiale si terrà proprio qui, nella nostra città”.

Diena, Busconi: “Stanza dell’Ascolto: inequivocabile la sentenza del TAR”

<<La Stanza dell’Ascolto, voluta dall’assessore Marrone non ha nessuna legittimità di esistere: la sentenza del TAR è inequivocabile ed è l’ennesima dimostrazione che la destra non ha nessuna idea di cosa voglia dire tutelare i diritti delle persone.
Finalmente si dovrà porre fine a questo abominio legislativo e sociale che colpisce il diritto di autodeterminazione delle donne e delle persone con utero.
Speriamo che con questa sentenza, l’assessore Marrone finalmente capisca che deve smetterla di fare campagna elettorale sulla vita delle persone e che è ora di iniziare a governare per il benessere di tutti i cittadini e le cittadine, non solo per coloro che lo hanno votato, così come il suo incarico istituzionale richiede.
Un ringraziamento particolare va alla CGIL TORINO, all’associazione Se non ora quando, a Non una di meno e a tutte e tutti coloro che non sono state in silenzio di fronte a un palese calpestamento del diritto ad autodeterminarsi.
Sara Diena, capogruppo comunale Sinistra Ecologista
Emanuele Busconi, consigliere comunale Sinistra Ecologista

Nominato il consiglio dei Parchi reali

Il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio ha firmato il decreto di nomina del presidente e dei componenti del Consiglio dell’Ente di gestione delle aree protette dei Parchi reali.

Il Consiglio è ancora presieduto da Luigi Chiappero ed ha come componenti Luca Casale, Francesca Martina, Barbara Re, Carlo Vietti e Angioletta Voghera in rappresentanza delle associazioni ambientaliste, mentre il rappresentante delle associazioni agricole sarà nominato con un successivo decreto non appena da esse designato.

Nel ringraziare gli assessori ai Parchi Paolo Bongioanni e alla Tutela delle aree protette Marco Gallo per il supporto fornito, il presidente Cirio augura buon lavoro a tutti i nominati “che dovranno impegnarsi per la tutela di beni preziosi per l’ambiente del Piemonte e governarli non solamente in chiave naturalistica ma anche di turismo sostenibile”.

“Ringrazio il presidente Cirio e i sindaci del Consiglio dei Parchi reali per la rinnovata fiducia per questo incarico, che ritengo da sempre molto importante – afferma Luigi Chiappero – I Parchi reali (La Mandria, Stupinigi oltre alla Vauda) sono gioielli unici del nostro territorio, impreziositi da bellezze architettoniche ineguagliabili. L’impegno degli assessori Bongioanni, Gallo e Vignale, oltre a quello di tutti i nostri dipendenti, del Consiglio del parco e mio sarà massimo per garantire a cittadini e turisti un luogo davvero unico per salubrità e bellezza”.

Gli incarichi decorrono dal 4 luglio 2025, data della firma dei decreti, e proseguono fino alla scadenza dell’attuale legislatura.

Paesaggi da sogno. Le 53 stazioni della Tokaido

Il MAO propone la prima selezione dell’omonima serie di stampe di Hiroshige che ci trasporta sulla leggendaria Via del Mare Orientale, fra l’antica capitale imperiale Kyoto ed Edo, l’odierna Tokyo.

 

MAO Museo d’Arte Orientale, Torino

Fino al 3 agosto 2025

Nell’ambito del riallestimento della galleria dedicata all’arte giapponese, il MAO presenta la prima di tre selezioni dedicate alla celebre serie Le 53 stazioni della Tōkaidō di Utagawa Hiroshige, uno dei capolavori assoluti dell’arte giapponese dell’Ottocento, di proprietà di UniCredit. Questa prima selezione prevede l’esposizione di 19 stampe, a cui seguiranno nei prossimi mesi altri due rotazioni di 18 xilografie ciascuna.

Il progetto si inserisce nel programma di rotazioni e interventi dinamici delle collezioni del MAO e, in questa configurazione, propone una lettura inedita della serie Le 53 stazioni della Tōkaidō di Hiroshige. Frutto della collaborazione con il Museo di Belle Arti di Montréal (MMFA), l’esposizione adotta un approccio ecologicamente sostenibile alla progettazione espositiva, in linea con l’orientamento che il MAO sviluppa da alcuni anni, volto a valorizzare il pensiero curatoriale e il contributo scientifico per un uso consapevole delle risorse museali. La serie conservata al MAO è infatti identica a quella presente nelle collezioni del MMFA: questo consente di realizzare una mostra in cui non siano le opere a viaggiare, ma la visione curatoriale e l’apparato educativo che la accompagnano.

Il progetto è curato da Laura Vigo, conservatrice di arte asiatica presso il MMFA, e si avvale dei contenuti didattici sviluppati dal museo canadese in occasione della presentazione della serie nel 2024, proposta allora con la medesima chiave interpretativa.

Installation view, “Paesaggi da sogno. Le 53 stazioni della Tokaido”. Foto: Studio Gonella

Realizzata per la prima volta nel 1833 e pubblicata dalla casa editrice Hōeidō di Takenouchi Magohachi, la serie riscosse un successo immediato, rivoluzionando il panorama degli ukiyo-e, le celebri xilografie a blocchi di legno. Stampata in oltre 15.000 copie, la Tōkaidō divenne un vero e proprio bestseller dell’epoca Edoaccessibile a tutti: le singole stampe costavano quanto una ciotola di ramen e venivano comprate, appese, spesso dimenticate, per poi essere riscoperte e consacrate come opere d’arte in Occidente solo nella seconda metà del XIX secolo.

Ma perché questa serie è così speciale rispetto a quelle che l’hanno preceduta? Hiroshige, artista proveniente da una famiglia samurai, ebbe l’intuizione di trasformare un tema allora già molto frequentato – il viaggio lungo la Tōkaidō, la strada di 490 km che collegava Edo (l’odierna Tokyo) a Kyoto – in un racconto visivo capace di mescolare realtà e immaginazione. Con un linguaggio accessibile e modernissimoispirato all’arte tradizionale giapponese ma con profonde suggestioni occidentali (come la prospettiva centrale, l’ombreggiatura, il formato orizzontale e l’uso del blu sintetico), Hiroshige non si limitò a rappresentare il paesaggio, ma lo reinventò. Ogni stampa è una scena onirica, atmosferica, capace di evocare sogni di viaggio e avventura.

Queste immagini non nascevano come opere d’arte da museo, ma come prodotti editoriali di largo consumo. Eppure, proprio per questo furono rivoluzionarie. Il lavoro editoriale di Takenouchi Magohachi fu cruciale: non solo nella stampa e distribuzione, ma anche nel concept narrativo e visivo dell’intera seriecostruita come una sorta di storyboard ante litteram, pensato per catturare l’attenzione di un pubblico ampio e alfabetizzato, assetato di immaginazione e novità.

La Tōkaidō era una delle cinque grandi arterie del Giappone Tokugawa, istituita nel 1601 e percorsa da daimyo, pellegrini e, col tempo, da mercanti e viaggiatori comuni. Ogni stazione di posta offriva alloggi, cibo, servizi (anche sessuali) e prodotti tipici. Hiroshige restituì tutto questo, e molto di più: trasmise il senso del movimento, la varietà degli incontri, il fascino di un paese in trasformazione. Le sue stampe trasformarono l’ordinario in straordinario, aprendo al pubblico giapponese – e in seguito anche a quello occidentale – un mondo sospeso tra realtà e sogno.

Accesso incluso nel biglietto delle collezioni permanenti.

MAO Museo d’Arte Orientale

Via San Domenico, 11, Torino

ORARI

martedì – domenica: 10 – 18. Lunedì chiuso.

La biglietteria chiude un’ora prima. Ultimo ingresso ore 17.