redazione il torinese

Superga per Paideia

La  moda incontra la solidarietà con la presentazione a Torino presso lo store Superga 17 di via Lagrange 27 delle “Superga® per Paideia”, una versione del modello 2750 – la prima scarpa da tennis al mondo realizzata con suola in gomma naturale vulcanizzata – ideata per sostenere la Fondazione Paideia, che da oltre 20 anni lavora al fianco di bambini con disabilità e delle loro famiglie.

 

Disponibile in edizione limitata per uomo e donna e anche per i più piccoli, questa versione presenta una tomaia in puro cotone bianco personalizzata con occhielli colorati, suola in gomma naturale vulcanizzata e il logo della Fondazione Paideia sul tallone.

 

Al momento dell’acquisto si riceverà in omaggio una scatola di pennarelli Carioca per disegnare sulla stoffa delle proprie Superga® e durante la giornata sarà possibile anche personalizzare il proprio paio con la creatività del footwear designer 3D Matteo Burzio.

 

L’intero ricavato della vendita delle “Superga® per Paideia” sarà devoluto per finanziare la costruzione del Centro Paideia, polo di eccellenza nella riabilitazione infantile e spazio di socializzazione e inclusione per le famiglie che avrà sede nel cuore di Torino e sarà inaugurato nel 2018.

 

Le “Superga® per Paideia” sono disponibili online sul sito www.superga.com e presso i negozi monomarca di Torino di via Lagrange 27 e via Garibaldi 33 e il flagship store di Milano di corso Vittorio Emanuele II 15 al prezzo di 59 Euro per il modello da bambino e di 65 Euro per il modello da adulto.

I BIG DELLA POLITICA  E DELLA SOCIETA’CIVILE AL CONVEGNO DI STRESA

Il 20-21 ottobre 2017 all’ Hotel Regina Palace

 

Leader follower ? La personalizzazione della politica ha portato ad un apparente rafforzamento della leadership e ha ridotto i partiti e, più in generale, le aggregazioni sociali a gruppi di followerLa trasformazione dei partiti; il rapporto tra populismo e antipolitica; la personalizzazione della leadershipcome può rinascere una classe dirigente: questi i temi della 12°edizione del convegno di Stresa (venerdì 20 dalle 15,00 alle 19,30 e sabato 21 dalle 9,30 alle 13) che si articola in interviste e tavole rotonde, con l’intervento,tra gli altri, del Ministro dell’Interno Marco Minniti, del Ministro della Giustizia Andrea Orlando, della Ministra della Difesa Roberta Pinotti, del vice Ministro dell’Economia Luigi Casero, del presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni, del Sottosegretario alla Giustizia Gennaro Migliore, del Presidente della commissione bicamerale d’inchiesta sul settore bancario Pierferdinando Casinidella Presidente di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni, del Presidente del gruppo parlamentare di Forza Italia al Senato Paolo RomaniOltre ai politici interverranno, tra gli altri, il Procuratore della Repubblica di Milano Francesco Greco, il banchiere e scrittore Guido Brera, l’editorialista e saggista Marcello Veneziani, il Consigliere Rai Carlo FrecceroMolto qualificato il parterre dei giornalisti che modereranno i dibattiti tra cui l’editorialista  de Il Corriere della sera Massimo Franco che intervisterà l’emerito Prefetto della Congregazione per la dottrina della fede Cardinale Gerhard Ludwig Muller; il direttore de Il Mattino Alessandro Barbano; il Capo Redazione Politica de La Stampa Giuseppe Salvaggiulo; il fondatore di Formiche Paolo Messa; il giornalista de Il GiornaleStefano Zurlo. Saranno presenti anche i giovani della Fondazione Iniziativa Subalpina che parteciperanno al dibattito.

“1830 – 1930 Cento anni di pittura” alla Galleria Aversa

Nei giorni scorsi la Galleria Aversa di via Cavour 13 ha inaugurato la sua mostra autunnale, le “Proposte 2017”, esponendo le ultime acquisizioni sotto il titolo 1830 – 1930 Cento anni di pittura. Ventisei tele, di differenti dimensioni, che allineano tra paesaggi, scorci cittadini e nature morte alcuni tra i nomi più conosciuti dell’Ottocento piemontese. Colpisce ancora l’attenzione – il quadro era già passato in galleria – il Villaggio bretone dovuto al veronese Giuseppe Canella, apprezzato rappresentante della pittura di paesaggio, onorato nella Parigi di Luigi Filippo, al culmine del successo nella Milano degli anni Trenta con l’esecuzione di belle vedute cittadine caratterizzate dalla perfetta resa della descrizione della vita contemporanea: un gruppo di case ravvivato in quelle minuscole ombre dei pescatori intenti sulla spiaggia alla cura delle loro barche, delle donne e dei bambini che passano e illuminato da un cielo che si riversa con la sua luce sull’intero porto. Torino è citata nei Murazzi di Carlo Follini o nei Giardini Lamarmora visibili tra le antiche architetture, un paesaggio invernale in cui trovano spazio carrozze e popolani. E ancora i nomi di Vittorio Avondo, Lorenzo Delleani con Ottobre in Piemonte del 1903, un delicato angolo di campagna e soprattutto con una piccola tela del 1876 (L’ora del riposo) dove una giovane donna di casa trova un attimo di tranquillità dopo i lavori abituali, bello in quel lungo abito mosso e rallegrato dalla luce che gli piove addosso. Piacciono le luci e le ombre che si alternano nel giardino dove il pittore sembra cercare ispirazione, ad opera di Giovanni Guerlotti, piccoli capolavori sono le tele di Cesare Maggi, soprattutto quel Mare grosso in cui l’artista rende appieno la forza delle onde che giungono a riva, o quella Nevicata di Italo Mus con la luce del sole pronta a distendersi sulla neve di un sentiero che sale verso la casa seminascosta. Importante ancora la presenza di Enrico Reycend, allievo di Delleani e Fontanesi, con i suoi paesaggi alla ricerca di fissare con estrema esattezza i giochi di luci e di ombre che si possono unire nei Dintorni di Rivoli o in un ben suddiviso Crepuscolo, dove le ombre che s’allungano a sera hanno già occupato le montagne all’orizzonte mentre il cielo, ben dettagliato nei suoi grumi di nuvole, si illumina ancora dell’ultimo sole. E ancora Francesco Menzio con un’opera del ’29, Natura morta con melone, che spicca sugli altri differenti soggetti, vivacissima nella forza dei colori, prepotenti, che il pittore mette in campo. La mostra prosegue fino al’11 novembre, dal martedì al sabato, con orario dalle 10 alle 12,30 e dalle 15,30 alle 19.

 

Elio Rabbione

 

nelle immagini:

 

Lorenzo Delleani, “L’ora di riposo”, 1876, olio su cartone, cm. 24 x 19

Italo Mus, “Nevicata”, olio su tela, cm. 42 x 58

Francesco Menzio, “Natura morta con melone”, 1929, olio su tela, cm. 37 x 52

Informazione commerciale

“Il 900 in Piemonte”. A Palazzo Lascaris il 23 ottobre menzioni speciali

Lunedì 23 ottobre 2017, alle ore 16.30, nella Sala Viglione di Palazzo Lascaris, il Consiglio regionale del Piemonte promuoverà un incontro sul tema “Il ‘900 in Piemonte dove verranno consegnate le menzioni speciali del Comitato Resistenza e Costituzione  nell’ambito del “Piemonte Visual Contest 2017”. Il vicepresidente del Consiglio regionale del Piemonte Nino Boeti, delegato al Comitato Resistenza e Costituzione, consegnerà gli attestati conferiti ai progetti distintisi nell’ambito dell’ultima edizione del concorso ideato dal Consiglio regionale del Piemonte al fine di promuovere la cultura open e il coinvolgimento dei cittadini nell’elaborazione di migliori politiche pubbliche. Il tema dell’edizione 2017 è stato, appunto, il secolo breve” nella nostra regione.Nel corso dell’incontro in programma saranno illustrati dai proponenti i quattro progetti presentati nell’ambito del concorso Piemonte Visual Contest 2017 la cui tematica è attinente alle finalità e agli obiettivi del Comitato per l’affermazione dei valori della Resistenza e dei principi della Costituzione repubblicana.

“Ninna Nanna prigioniera”

Moving TFF propone, per il sesto anno consecutivo, un mese di iniziative “in movimento” per la città, legate al multiforme universo del cinema e intente a valorizzare la storia del Torino Film Festival. La manifestazione è ideata e coordinata da Altera e Centro di Cooperazione Culturale, realizzata in collaborazione con UCCA(Unione Circoli Cinematografici Arci), Arci Piemonte, Museo Nazionale del Cinema e Torino Film Festival.

 

Nel 2017, Moving TFF è stato selezionato nella call Crowdfunder35, riservata ai vincitori del bando Funder35 rivolto a organizzazioni culturali senza scopo di lucro composte in prevalenza da under 35, per un matching grants su una campagna di crowdfunding: tra moltissimi progetti hanno scelto proprio Moving TFF, aiutandolo a crescere ancora di più e permettendo di portare le proiezioni in luoghi inusuali della città. Così alle Carceri Le Nuove, in Banca Etica, all’Area 12 Shopping Center e alla Ciclofficina letteraria, il progetto e i film raggiungeranno pubblici ancora diversi, incrementando la vocazione di diffusione culturale sul territorio che è la mission di Moving TFF. Proiezioni, mostre ed eventi si terranno quindi in tanti luoghi diversi di Torino e del Piemonte – biblioteche, circoli, musei, luoghi non convenzionali – per dare vita ad una edizione ancora più partecipata e ricca del Moving TFF, con l’intenzione di coinvolgere sempre più il territorio e accompagnare il pubblico all’appuntamento con il 35° TFF, che si svolgerà dal 24 novembre al 2 dicembre 2017.L’ingresso alle proiezioni è gratuito. Tesseramento gratuito e contestuale presso la Bibliomediateca Mario Gromo. Ingresso con tessera Arci presso i circoli.

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Prossimi appuntamenti​

​ da giovedì 19 a domenica 22​ ottobre

Giovedì 19 ottobre, ore 17.00

NINNA NANNA PRIGIONIERA

Rossella Schillaci (2016), durata 82’.

La regista è stata ospite al 34° TFF (2016).

Con la collaborazione di eVisioni e Università degli Studi di Torino – Dipartimento di Giurisprudenza.

Campus Luigi Einaudi, Lungo Dora Siena 100A (Circoscrizione 7)

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Jasmina è una giovane donna di ventiquattro anni che sta scontando la sua pena in carcere, in custodia cautelare. In cella con lei vivono i suoi figli più piccoli: Lolita, di due anni e Diego, di pochi mesi. Con uno sguardo mai giudicante ed estremamente delicato, il film documenta da vicino il quotidiano di questo piccolo nucleo famigliare.

DOMENICA 22/10 MOVING TFF IN CIRCOSCRIZIONE 5

MOSTRA FOTOGRAFICA alle 18.00​ – ​”​L’Istria, l’Italia, il mondo. Storia di un esodo: istriani, fiumani, dalmati a Torino​”​​

A cura di Enrico Miletto presso A.N.V.G.D. – Circolo Culturale Profughi e Rimpatriati​

Villaggio Santa Caterina, via Parenzo 95/60 interno cortile

Interverranno:

Antonio Vatta, Presidente del Comitato provinciale di Torino dell’Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia (A.N.V.G.D.). Enrico Miletto, storico, si occupa dei temi del confine orientale con particolare riferimento all’esodo giuliano-dalmata, autore di studi, saggi, ricerche, collabora con l’Istituto Piemontese per la Storia della Resistenza e della Società Contemporanea “Giorgio Agosti” (ISTORETO), ed è dottorando di ricerca alla Scuola di Studi Storici dell’Università di Torino. Olinto Mileta, nato a Pola nel 1941, studioso e ricercatore della storiografia statistico-demografica del confine orientale​. ​Ha pubblicato diversi studi sulla storia dell’Istria, Fiume e Dalmazia con particolare riguardo a Zara e pubblicati in gran parte dal Centro Ricerche Storiche di Rovigno. Premio “Tanzella 2010” sulla storia di Pola da inizio Ottocento fino ai giorni nostri. Inoltre, gli attori di Associazione ArTeMuDa leggeranno quattro testi particolarmente significativi(selezionali da Olinto Mileta) tratti dalla raccolta: “Chiudere il Cerchio – Memorie giuliano-dalmate”a cura di Olinto Mileta e Guido Rumici.

 

PROIEZIONE alle 21.30 – ​CUORI SENZA FRONTIERE

Luigi Zampa (1950), durata 80’. Proiettato al 7° Festival Internazionale Cinema Giovani (1989).

Associazione Artemuda, via Drusacco 6

In un paesino del Carso giunge la commissione internazionale incaricata di rivedere i confini. Soldati di diverse nazionalità hanno il compito di installare paletti e filo spinato lungo il confine, che è provvisoriamente segnato con una linea di vernice bianca. La linea bianca è tracciata senza riguardo alcuno: l’oratorio è diviso dalla chiesa, la stalla o il campo dalla casa, un campo da bocce è diviso in due. Gli abitanti hanno tempo fino alla mezzanotte per scegliere il loro futuro, dopo la mezzanotte non potranno più varcare il confine e dovranno abbandonare tutto quello che si trova dal lato opposto.

Per informazioni:

www.movingtff.it

info@movingtff.it

www.facebook.com/movingtff

 

100 sfumature di viole

La mostra itinerante per scoprire viole in più di 100 colori tutte fiorite contemporaneamente

 

Viola, viola del pensiero, violetta… sono molti i modi con cui ci riferiamo a questo fiore, uno dei più conosciuti e amati, fonte di ispirazione per poeti, scrittori, pittori grazie alla sua bellezza e delicatezza.Il significato che la viola ha assunto nel corso degli anni in tutto il mondo è quello di un invito a pensare alla persona da cui è stata ricevuta: donare una viola significa “pensa a me”.

Quindi chi non vorrebbe avere un balcone o un prato fiorito  di viole anche in pieno inverno? La  mostra itinerante “100 sfumature di viole, che si tiene in diversi centri di giardinaggio del Centro-Nord Italia nei weekend fino al  5 novembre, propone tantissime idee per un inverno fiorito e un’esplosione di colori in primavera. La mostra torna a Torino sabato 21 e domenica 22 al Garden Center Le Serre, via Marconi 89, a Piobesi Torinese.

Sarà l’occasione unica per ammirare insieme viole in più di cento colori differenti e originali – porpora, giallo-viola, viola occhio bianco, blu lavanda, terracotta cangiante, miele, pesca melba, giallo oro, arancio violetto, rosa fragola, sole di mezzanotte, denim… solo per citarne alcuni – , tutte fiorite contemporaneamente. L’obiettivo della mostra, oltre che culturale,  è divulgativo: il pubblico verrà condotto alla scoperta di nuove varietà di viole, con l’aggiunta di suggerimenti ed esempi per la composizione di vasi o aree fiorite, e con curiosità e informazioni sulla loro coltivazione. Ad esempio: sapevate che le viole resistono al gelo dell’inverno?In mostra, quattro famiglie differenti di viole: le Miniviole, le Miniviole ricadenti®, le Viole del pensiero e le Viole cornute. Tutte le viole esposte saranno anche in vendita.

 

Per informazioni: www.100sfumaturediviole.it  

 

Oggi al cinema

LE TRAME DEI FILM NELLE SALE DI TORINO

A cura di Elio Rabbione

 

L’altra metà della storia – Drammatico. Regia di Ritesh Batra, con Jim Broabent, Charlotte Rampling e Emily Mortimer. Tony Webster, con un matrimonio alle spalle e ormai in pensione, conduce una vita solitaria e tranquilla. Una lettera lo avverte di un diario, di un antico amore, di un amico che aveva sconvolto la sua vita. Una notizia che lo spinge a voler recuperare quel dario e a confrontarsi con il proprio passato, tra inganni rimpianti e sensi di colpa. Dal regista che di recente ha riunito due mostri sacri come Jane Fonda e Robert Redford, Leone d’Oro alla carriere ad agosto a Venezia, per il crepuscolare “Le nostre anime di notte”. Durata 108 minuti. (Romano sala 1)

 

Ammore e malavita – Commedia. Regia dei Manetti Bros, con Serena Rossi, Giampaolo Morelli, Carlo Buccirosso e Claudia Gerini. Applauditissimo a Venezia, ennesimo esempio in laguna dell’abbuffata – nel bene e nel male – napoletana, risate, musiche e canzoni (anche in prestito da “Flashdance”), sceneggiata fabbricata sui vecchi canoni ma rivista allegramente con l’occhio di oggi. L’infermiera Fatima ha visto qualcosa di troppo e il giovane cuore duro Ciro, sicario nel libro paga di Don Vincenzo, viene comandato di farla sparire. Ma la dolce fanciulla canterina è il primo amore di Ciro e il primo “ammore” non si scorda mai. E allora il boss che fa? Decide di sparire, con tanto di funerale, sotto gli occhi che più lacrime non possono di della consorte donna Maria. Chi vincerà? Durata 134 minuti. (Eliseo Blu, Reposi)

 

La battaglia dei sessi – Commedia. Regia di Jonathan Dayton e Valerie Farsi, con Emma Stone e Steve Carrell. La partita a tennis, con un seguito televisivo di 90 milioni di spettatori in tutto il mondo, che nel 1973 mise l’uno contro l’altra Bobby Riggs, maschilista oltre misura, che aveva fatto dell’istrionismo la legge del suo stare in campo, e Billie Jean King, tutt’all’opposto, gran combattiva per quanto riguardava la libertà in ogni campo delle donne, all’affermazione di ogni loro diritto. Una gara preda dei mass media in un’America ancora in bilico tra conservatorismo e piena trasformazione. Durata 121 minuti. (Ambrosio sala 2, Eliseo Grande, Greenwich sala 2, The Space, Uci)

 

Blade Runner 2049 – Fantascienza. Regia di Denis Villeneuve, con Ryan Gosling, Harrison Ford, Jared Leto e Robin Wright. In un’epoca futura, l’agente K va alla ricerca di Rick Deckard, un tempo posto a caccia dei replicanti ribelli, ancora una volta nel desiderio di una vita vera, quella che non può non avere sentimenti e infelicità, sogni. Ma è anche il racconto della sua vita reale, in piena solitudine, senza ricordi o la fittizia ricostruzione di essi, è l’unione con una compagna virtuale che in qualsiasi momento può esser fatta scomparire, è il disordine e la violenza del cieco scienziato Wallace, che tende a eliminare i vecchi replicanti rimasti per poter creare nuovi esempi, è l’incontro con l’antico agente Harrison Ford, rinato dal cult di Ridley Scott, dall’ormai lontano 1982. Un film che occhieggia ancora verso l’autore Philip K. Dick, che s’impone nella grandezza dei propri ambienti scenografici, che non teme i tempi lunghi, che già le critiche inglesi e provenienti da oltre oceano definiscono come un capolavoro. Durata 163 minuti. (Massaua, F.lli Marx sala Chico e Harpo anche in V.O., Ideal, Lux sala 1, Reposi, The Space, Uci)

 

Brutti e cattivi – Commedia. Regia di Cosimo Gomez, con Claudio Santamaria, Sara Serraiocco e Marco D’Amore. Una banda diversissima da quelle che in passato si possono essere viste sullo schermo. Già i nomi: Papero, Ballerina, il Merda, Plissé Che sarebbe come dire un capo che è senza gambe, la sua donna che si ritrova senza braccia, un rasta strafumato e perdutamente rintronato, un nano rapper. Il tutto concepito come “Freaks” anni 2000 e impaginato come banda dei “Soliti ignoti”. Durata 85 minuti. (Ambrosio sala 3, Massaua, The Space, Uci)

 

Cars 3 – Animazione. Regia di Brian Fee. Ancora un’avventura per Saetta McQueen, in piena depressione per la vittoria del giovane rivale Jackson Storm: ma l’idea di abbandonare le corse verrà immediatamente scacciata se all’orizzonte si mostrerà un’angelica Cruz, che ha cancellato l’idea di correre in pista per abbracciare quella di diventare una perfetta istruttrice. Durata109 minuti. (The Space, Uci)

 

Cattivissimo me 3 – Animazione. Regia di Kyle Balda e Pierre Coffin. Quando è ormai divenuto un importante membro della Lega Anti Cattivi, Gru viene avvertito di avere un fratello gemello, Dru: con lui andrà alla ricerca di Balthazar, il cattivo ossessionato dalla fama e fanatico degli anni Ottanta. Durata 96 minuti. (Massaua, Uci)

 

Come ti ammazzo il bodyguard – Azione. Regia di Patrick Hughes, con Ryan Reynolds, Salma Hayek, Gary Oldman e Samuel L. Jackson. Prendete due tipi che hanno il vizio dietro incarico altrui di far fuori la gente, prendete il fatto che per trascorsi non proprio del tutto felici non si vedano di buon occhio, prendete ancora il fatto che siano messi a proteggersi a vicenda per ripararsi dalle perfide intenzioni e dai fendenti di un tipaccio dell’Est che la corte dell’Aia dovrà processare per crimini di guerra. Aspettatevi battute al vetriolo, fanfaronate all’eccesso, inseguimenti, scazzottate e spari a non finire, il tutto condito con quell’aria di scanzonata commedia che in fondo alla storia brinderà all’amicizia e al lieto fine. Durata 118 minuti. (The Space, Uci)

 

Dove non ho mai abitato – Commedia. Regia di Paolo Franchi, con Fabrizio Gifuni, Emmanuelle Devos e Giulio Brogi. Dall’autore di “Nessuna qualità agli eroi” con Elio Germano. Dove un anziano architetto riesce a riunire, in occasione della costruzione di una villa, la figlia che vive a Parigi dopo aver sposato un ricco finanziere e l’allievo in cui ha sempre maggiormente creduto, ambizioso. Un nuovo rapporto, nuovi sentimenti. Girato a Torino. Durata 93 minuti. (F.lli Marx sala Groucho, Massimo sala 1)

 

Emoji, accendi le emozioni – Animazioni. Regia di Tony Leondis. Protagonisti gli emoticon, ovvero quelle belle faccine gialle che vi compaiono sugli smartphone. I quali non riescono ad entrare nelle connessioni del giovane Alex con la propria ragazza; inoltre uno di questi emoji, Gene, non riesce a mantenere l’unica espressione che gli è consentita. Servono aggiustamenti. Durata 86 minuti. (Massaua, Reposi, The Space, Uci)

 

L’incredibile vita di Norman –Commedia. Regia di Joseph Cedar, con Richard Gere, Charlotte Gainsbourg, Steve Buscemi, Lior Ashkenazi e Michael Sheen. La professione di Norman Oppenheimer è quella di creare appetitosi contatti tra i mondi finanziario e politico newyorkesi, di mettersi in bella e lucrosa luce con quella comunità ebraica americana che tesse parecchi fili. Più o meno preso sul serio, più o meno veramente in relazione con tutti quelli con cui afferma di essere in contatto. E la vita andrebbe avanti così, se un giorno non s’imbattesse in un deputato israeliano in odore di divenire premier. Che cosa accadrà quando questi, raggiunta la carica, offrirà a Norman un caldo abbraccio proprio davanti a chi conta? Ancora il culto dell’”immagine” (e dei quattrini): ma siamo sicuri che il potere paga (e appaga) sino in fondo? Durata 112 minuti. (Romano sala 3)

 

Kingsman: il cerchio d’oro – Azione. Regia di Matthew Vaughn, con Colin Firth, Taron Egerton, Julienne Moore e Channing Tatum. Seconda puntata degli ironici agenti segreti sulla scia di James Bond 007, camuffati dietro una sartoria londinese che nasconde il gruppo capitanato da un molto british Harry Hart, decisamente redivivo se nella puntata precedente il cattivo di turno era riuscito a mandarlo a miglior vita. Questa volta, guerrescamente rimesso in sesto, se la deve vedere con la narcotrafficante Moore, feroce e sorridente, che ha delle soluzioni finali di tutto rispetto per i propri nemici. Una gran bella dose d’ironia, inseguimenti e lotte come raramente se ne vedono, un ritmo invidiabile, una ferocissima Moore troppo amante del tritacarne e di hamburger sui generis. Divertimento assicurato. Un po’ troppo lungo ma ti siedi poltrona e non pensi a nient’altro. Durata 141 minuti. (Uci)

 

IT – Horror. Regia di Andrés Muschietti, con Bill Skarsgård, Sophia Lillis, Jeremy Ray Taylor e Jaeden Lieberher. Tratto dal romanzo del “maestro” Stephen King, perla rara nel genere ai recenti botteghini Usa. Durante un temporale, il giovanissimo George guarda la sua barchetta di carta scendere giù per i rivoli d’acqua e scomparire nella fogna di Derry, piccola città del Maine che sembra il ricettacolo di ogni male. Là è nascosto IT, che si nasconde sotto gli abiti e il viso colorati di Pennywise, vero orco per le giovani vittima che scoverà in città. Sette ragazzini pieni di paure, molestati, dalla debole salute, grassi e spaventati, con grosse lenti poggiate sul naso, neri ed ebrei. Tutti pronti a unirsi pur di distruggere il Male. Salvo rimandare la conclusione delle gesta ad un prossimo capitolo, buttato al di là di una trentina d’anni, in un’età più che matura. Durata 135 minuti. ((Centrale V.O., Massaua, Ideal, Lux sala 2, Reposi, The Space anche V.O., Uci anche V.O.)

 

Lego Ninjago – Il film – Animazione. Redia Charlie Bean, Paul Fisher e Bob Logan. Terzo episodio a ruotare attorno ai mattoncini della gloriosa ditta danese. Qui Loyd in compagnia dei suoi amici Lego dovrà difendere Ninjago City dagli attacchi del feroce Garmadon sotto la guida di un vecchio saggio: tra assalti e combattimenti compare pure – inspiegabilmente – un gatto in carne e ossa. Durata 101 minuti. (Massaua, Ideal, The Space, Uci)

 

Nemesi – Thriller. Regia di Walter Hill, con Sigourney Weaver e Michelle Rodriguez. La storia di Frank, assassino su commissione, che una vendicativa operazione chirurgica ha reso uomo. Spetterà al nuovo essere fare vendetta. Durata 95 minuti. (Greenwich sala 1, The Space, Uci)

 

Nico, 1988 – Drammatico. Regia di Susanna Nicchiarelli, con Tryne Dyrholm e Thomas Trabacchi. L’ultimo anno di vita della cantante Christa Päffgen, in arte Nico, voce dei Velvet Underground, la sua volontà di riconciliarsi con il figlio unico che per anni ha dimenticato. Premio Orizzonti per il miglior film a Venezia. Una storia che corre tra Parigi e Norimberga, tra Manchester e il litorale romano, è anche il riappropriarsi da parte della cantante della propria più autentica personalità, quando inizia la sua carriera da solista. Durata 93 minuti. (Massimo sala 1, anche V.O.)

 

Noi siamo tutto – Commedia drammatica. Regia di Stella Meghie, con Nick Robinson e Amanda Stenberg. Al romanzo si è già appassionato un numero enorme di persone, ora sullo schermo l’incontro tra la diciottenne Maddy, che una malattia tiene rinchiusa tra le pareti della sua casa, impossibilitata ad avere alcun rapporto esterno, e il suo nuovo vicino Olly. Durata 96 minuti. (Uci)

 

Nove lune e mezza – Commedia. Regia di Michela Andreozzi, con Claudia Gerini, Lillo, Giorgio Pasotti, Stefano Fresi e Michela Andreozzi. Opera prima. Due sorelle, diversissime tra loro, l’una è violoncellista, l’altra un più comune vigile urbano, c’è chi vorrebbe un giglio ma non riesce ad averlo e c’è chi può ma non vuole. Poi c’è la coppia gay, che è sposata e che il figlio pure ce l’ha. Durata 90 minuti. (Ideal, Reposi, Uci)

 

Il palazzo del viceré – Drammatico. Regia di Gurinder Chadha, con Gillian Anderson, Hugh Bonneville e Manish Dayal. Il nipote della regina Vittoria, Lord Mountbatten, come ultimo Viceré, ha il compito di accompagnare l’India nella transizione verso l’indipendenza. Ma la violenza esplode tra musulmani, induisti e sikh, sfociando in quella che è definita la “Partition” tra Pakistan e India, coinvolgendo anche gli oltre 500 membri dello staff che lavorano al Palazzo. La storia d’amore tra due giovani, musulmana lei, induista lui, rischia di essere travolta dal conflitto delle rispettive comunità religiose. Durata 106 minuti. (Eliseo Rosso, Romano sala 2)

 

40 anni sono i nuovi 20 – Regia di Hallie Meyers-Shyer, con Reese Witherspoon, Candice Bergen e Michael Sheen. Ovvero quando una bionda e ancora avvenente signora californiana, di fresco divorzio, due amorose bimbette a carico, forse inserito qualche tratto autobiografico se il padre stato un regista affermato e la madre un’attrice, incrocia sulla sua strada un aitante ventisettenne che riprende per lei una gran bella cotta. Ma ecco che ricompare l’antico consorte e le idee non saranno più chiare come erano sembrate all’inizio della nuova relazione. Durata 97 minuti. (Reposi, Uci)

 

Ritorno in Borgogna – Drammatico. Regia di Cèdric Klapisch, con Ana Girardot, François Civil, Pio Marmaï. Dieci anni fa Jean ha lasciato la famiglia, proprietaria di un grande vigneto in Borgogna, per trasferirsi all’estero. A causa della malattia terminale del padre, lascia l’Australia, dove vive con moglie e figlio, e torna a casa per rincontrare la sorella Juliette e il fratello Jérémie. Ma c’è la morte del padre, c’è la ricerca di una forte somma di denaro per pagare le tasse di successione: sarà l’occasione per i tre fratelli i legami che li hanno tenuti vicini un tempo. Durata 113 minuti. (Due Giardini sala Nirvana, Nazionale sala 2, Uci)

 

Una donna fantastica – Drammatico. Regia di Sebastiàn Leilo, con Daniela Vega. Marina è una donna giovane e attraente, innamorata di un uomo di vent’anni maggiore di lei. All’improvviso l’uomo muore: è in quel momento che la sua natura transgender la metterà di fronte ai pregiudizi della società in cui vive. Ma lei è una donna forte e coraggiosa, pronta a battersi contro tutto e contro tutti per difendere la propria identità e i propri sentimenti. Durata 104 minuti. (Due Giardini sala Ombrerosse, Nazionale sala 1)

 

L’uomo di neve – Thriller. Regia di Tomas Alfredson, con Michael Fassbender, Rebecca Ferguson e Charlotte Gainsbourg. Trasposizione cinematografica del settimo appuntamento tra Jo Nesbø ed il suo Harry Hole, detective della polizia sporco e traumatizzato, troppe volte attaccato alla bottiglia, che coltiva in sé drammi persi in anni passati, dedicandosi allo stesso tempo a districare le matasse che hanno all’interno delitti e vittime. Qui un killer perseguita e cancella donne separate con figli, le riduce a pezzi, lasciando sul luogo del delitto un inconfondibile pupazzo di neve. I delitti avvengono tra una nevicata e l’altra, nella fredda terra della Norvegia, è necessaria la materia prima per quei pupazzi posti dinanzi alle abitazioni delle vittime. Un trascorrere continuo tra passato e presente, angosce in cui trovano spazio una collega di Hole e la ex moglie. Una vera delusione per chi abbia letto le pagine del libro, il protagonista non è messo a fuoco e avanza stancamente nella storia, colpa maggiore la storia è costruita con un accavallarsi o un viaggiare caotico e controproducente di azioni in parallelo, con un disordine che non fa nulla per riporsi nel campo della ordinata stabilità. Meglio di gran lunga tornare al libro. Durata 125 minuti. (Ambrosio sala 1, Massaua, Ideal, Lux sala 3, Reposi, Uci)

 

Valerian e la città dei mille pianeti – Fantascienza. Regia di Lui Besson, con Dane DeHaan e Cara Delevingne. Una storia che vediamo soltanto oggi sugli schermi ma alla quale l’autore di “Nikita” pensava da almeno due decenni. In un lontanissimo futuro, Valerian e Loreline sono incaricati di una missione presso Alpha, metropoli immersa negli spazi galattici. Creature dai lunghi arti, con contorno di cattivi di vario genere e mostri famelici. Tecniche di ultimissima generazione, musiche assordanti, scenografie pronte a infiammare ogni immaginazione. Durata 140 minuti. (Uci)

 

L’Arma dei Carabinieri arruola la Fiat Tipo per il controllo del territorio

L’Arma dei carabinieri  impiegherà anche la Fiat Tipo. Delle prime 500 unità, destinate al controllo del territorio, consegnate  a Roma, presso il Comando Generale dell’Arma, alcune verranno date in dotazione anche a Torino. La Tipo amplia la gamma Fca in dotazione ai carabinieri, oltre a Panda, Punto, Jeep Renegade, Alfa Romeo Giulietta e Giulia. Con la classica livrea blu istituzionale, la Tipo usata dall’Arma è a cinque porte, equipaggiata con il motore turbodiesel 1.3 Multijet da 95 CV.

Il grande Basket visto dalla Curva: FIAT Torino – Morabank Andorra La Vella

Torino in Europa sembra uno slogan ormai abusato ma in questo caso è invece il classico gradito ritorno

Tra pareri contrastanti di persone che non credono nella competizione (temendo il troppo “lavoro” se così vogliamo intendere più che la partita in sé, il carico derivante dalla lungaggine dei viaggi e trasferimenti, che possa incidere sul rendimento in campionato) e tra coloro che invece credono che questo campo internazionale svilupperà sempre un miglior rendimento di qualità nella squadra, la FIAT Torino comunque vince e convince in questa seconda giornata. Come sempre queste pagine non raccontano la cronaca già ampiamente vissuta sulle pagine delle cronache sportive ufficiali e “linkate” da altri siti… .Qua lasciamo spazio alle opinioni a caldo di coloro che hanno vissuto la partita e regalano agli altri le proprie sensazioni, condividendole da tifosi e sportivi con tutti gli altri. Per iniziare, direi la mia, … che riguarda il controllo della partita da parte della panchina, che mi sembra veramente un cambio di registro importante rispetto agli ultimi anni. La gestione del timone in mano ad un comandante qualificato rende responsabili tutti e darà ad ognuno il proprio spazio. Saper cogliere le occasioni è importante in ogni mondo lavorativo e questi ragazzi sembra proprio abbiano compreso di dover sempre essere pronti: 5 10 20 30 minuti non importa, ma tutto al massimo. “Torino è bella e gioca bene… Che emozione vedere Okeke..così protagonista.. la sua giovane età.. la gioia più grande di questa serata… Proprio il piccolo grande David!” ci scrive Barbara, che da tifosa ha vissuto con emozione questo ritorno al basket europeo concretamente al punto da sentire quasi venire meno la voce per sostenere i colori di Torino, sottolineando la partita “entusiasmante” creata dal giovane neoazzurro della FIAT Torino. “Washington tornato ai suoi livelli di intensità è un piacere morale per tutti coloro che hanno sempre tifato per Torino e creduto nei suoi livelli di gioco su più piani”, ci dice Silvana rilevando l’assoluta “inefficacia” nei semplici numeri delle statistiche che non possono evidenziare tutto il lavoro “occulto” del nostro grande “spettinato”.

“Speriamo che non arrivino troppo stanchi alla fine del campionato, perché la coppa è bella ma io ci terrei di più allo scudetto”, ci dice Paolo dalla tribuna “televisiva”, e, fatti i debiti “toccamenti” di rito, speriamo proprio non accada… “Aux grande in Europa! Rimonta concreta ed efficace quando serve… Okeke mostruoso, potenzialità da giocatore di livello molto alto, e anche tutta la squadra.. con due grandi chicche… i crossover di Garrett (mamma mia!) e Sasha (Vujacic ndr) che si butta per terra rischiando di sbucciarsi le ginocchia (da un 2 volte campione NBA un grande esempio). Quest’anno ci siamo…eccome”. Questo il commento di Simone che come sempre riesce a vedere anche negli angolini delle partite. “Sono contenta perché Torino ha carattere, e non è mai morta, Torino non crolla mai, almeno fino ad adesso, e grazie al lavoro silenzioso di Deron Washington unito al grande compito svolto da tutti gli altri avremo sicuramente spazio per future soddisfazioni”, commenta Sabrina dalla balaustra. Sicuramente abbiamo tre star quasi consolidate: Patterson, Garrett, Mbakwe che non dovremo mai dare per scontati ma contenti di averli in squadra. Un “animale” da competizione quale pochi altri: Sasha Vujacic. Un campione senza bisogno delle mie parole, con uno sguardo da ragazzo che adora ciò che fa e adora il pubblico che a sua volta lo ricambia. Un vero guerriero, può anche sembrare non al massimo ma quando la gara si fa dura lui esce alla “stragrande”, e sembra proprio vivere per quei momenti! “Una squadra con tante figure eccellenti e tanti campioni “occulti”: Jones e Iannuzzi su tutti!” un commento dalla mail di Giovanni, e direi che non si può che essere d’accordo con lui. Jones è probabilmente molto più solido di quello che la situazione estiva avesse fatto sembrare e direi complimenti a chi l’ha scelto: non sono solo quelli delle altre squadre a guardare lontano, ma si sa, per qualcuno l’erba del vicino… . In sintesi… una squadra che ci sembra ben costruita e con tante armi ancora da rodare al meglio (vedi i nostri due eroi dell’altr’anno Valerione Mazzola e capitan Poeta), ma il percorso è ancora lungo e il tempo non mancherà a tutti per mettersi in mostra! GO AUX!

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PS: splendida l’idea delle sciarpe commemorative della serata numerate…saranno un ricordo splendido negli anni a seguire per tutti coloro che le hanno acquistate e le terranno con cura nelle proprie bacheche!

Paolo Michieletto

Per scrivere su ilgrandebasketvistodallacurva: torinesesport@yahoo.com

Smog alle stelle: è il doppio del consentito. Il Comune invita a non aprire porte e finestre

La situazione delle micropolveri inquinanti è critica e il Comune invita ad evitare, per salvaguardare la salute dei cittadini,  di aprire porte e finestre. La  concentrazione di Pm10 è salita a 114 mcg/mc, oltre il doppio del limite di 50. Per questo l’assessorato all’Ambiente invita i cittadini ad adottare alcune precauzioni come evitare attività fisica e prolungata all’aperto e, in particolare per anziani, bambini e soggetti con patologie cardiorespiratorie, a restare il più possibile in ambienti chiusi,” evitando anche di aprire porte e finestre”. Per quanto riguarda gli spostamenti a piedi o in bici, il Comune raccomanda di farlo per il più breve tempo possibile e lontano dalle vie più trafficate. Intanto il traffico è bloccato dalle 8 alle 19 per  tutte le automobili private fino ai diesel Euro 4 e sabato il divieto riguarderà quasi con certezza anche gli Euro 5.