redazione il torinese

GSPM TORINO, UN QUARTO POSTO CHE PROFUMA DI FUTURO

SABAUDI SUGLI SCUDI AI CAMPIONATI ITALIANI ASPMI DI CORSA SU STRADA

Gli atleti gialloblù si piazzano ai piedi del podio a Camerino, ma celebrano l’oro e il bronzo individuali di Loredana Libertella e Giovanna Bauducco. Il responsabile della compagine podistica, Cristian Bertaina: «Sono soddisfatto, buone risposte dai nuovi innesti»

 

Si è conclusa da poche ore la spedizione in landa marchigiana della compagine podistica del Gruppo Sportivo Polizia Municipale di Torino, che ha preso parte all’edizione numero 38 dei campionati italiani ASPMI di corsa su strada, tenutasi a Camerino e inserita all’interno di un’altra manifestazione, la “Marcia Camerte”, a cui hanno partecipato circa 500 iscritti. La competizione ASPMI, invece, è stata animata da 60 atleti, 8 dei quali appartenenti al sodalizio sabaudo (6 uomini e 2 donne); questi ultimi hanno ben figurato, sfiorando il podio generale a squadre (i gialloblù si sono classificati al quarto posto, mentre a trionfare è stato il G.S. Bari) e centrando piazzamenti di assoluto rilievo, a cominciare dalla gara femminile, nella quale si è imposta proprio la torinese Loredana Libertella, al debutto assoluto nel circuito nazionale ASPMI.

 

La neocampionessa italiana ha preceduto la plurimedagliata Vincenza De Vitis (G.S. Brescia) e la collega piemontese Giovanna Bauducco (GSPM Torino), medaglia di bronzo. Prestazione positiva anche in ambito maschile, dove ha primeggiato il fiorentino Alessio Ranfagni; per i portacolori del capoluogo piemontese si sono distinti in particolare Cristian Bertaina e l’esordiente Umberto Cibrario Bertolotti, rispettivamente argento e bronzo di categoria. A margine della cerimonia di premiazione, è stato lo stesso Bertaina, responsabile della squadra podistica del GSPM Torino, a tracciare un bilancio della trasferta in Centro Italia: «Sono soddisfatto – ha commentato –. Complessivamente abbiamo fornito una buona performance, a cominciare soprattutto dai nuovi innesti: Loredana Libertella ha chiuso in prima posizione davanti a un’atleta del calibro di Vincenza De Vitis, che vanta un palmarès di tutto rispetto, e Umberto Cibrario Bertolotti ha centrato un importante piazzamento di categoria. Il percorso di gara? Molto difficile. Un circuito di 10,6 chilometri con partenza e arrivo al centro sportivo di Camerino. La prima metà del tracciato proponeva continui saliscendi e una salita ripidissima lunga circa un chilometro, seguita poi da una discesa intervallata da alcuni strappetti che spezzavano un po’ il ritmo. Desidero ringraziare la città e i colleghi di Camerino, che hanno organizzato una splendida edizione dei campionati italiani ASPMI e ai quali inviamo un grosso in bocca al lupo per il futuro. Grazie anche alla collega Cristiana Zampetti, che ha dimostrato di eccellere in termini di ospitalità e accoglienza».

Adesso, per il GSPM Torino è tempo di rivolgere la mente agli ultimi due impegni della stagione: si tratta della Coppa Italia di calcio a 5, in programma a Montesilvano dall’8 al 12 novembre, e dei nazionali di basket, che si disputeranno a Milano dal 13 al 16 novembre.

 

Piemonte in fiamme, Legambiente chiede la sospensione della caccia

“Animali in sofferenza per incendi e siccità”

Il Piemonte continua ad essere funestato da incendi boschivi come non accadeva da oltre dieci anni, con una settantina di Comuni interessati e oltre 1.600 ettari di aree percorse dal fuoco, che hanno spinto la Regione Piemonte a chiedere al Governo la dichiarazione dello stato di calamità naturale. Un contesto sicuramente aggravato dal fatto che si è appena chiusa la seconda estate più calda degli ultimi 60 anni, con un’anomalia termica positiva di 2.5°C e un deficit pluviometrico del 20%.

“E’ giusto che il Governo riconosca rapidamente l’eccezionalità e la gravità della situazione assicurando l’attivazione degli strumenti del Fondo di solidarietà nazionale. L’estrema siccità di questo periodo, aggravata dagli incendi, ci preoccupa sotto tanti punti di vista: naturalistico, di incolumità della popolazione, per le ricadute sull’inquinamento atmosferico e per le ricadute negative sull’economia piemontese. Nella nostra regione stanno andando in fumo aree di grandissimo pregio fondamentali anche per la sopravvivenza della fauna selvatica –dichiara Fabio Dovana, presidente di Legambiente Piemonte e Valle d’Aosta-. In questo contesto è importante che i comitati di gestione degli Ambiti Territoriali di Caccia accolgano tempestivamente l’invito dell’assessore regionale Ferrero a far richiesta di sospensione dell’attività venatoria per tutelare territorio, cittadini e fauna delle aree interessate dagli incendi. Ricordiamo che resta comunque la possibilità in capo ai Sindaci di adottare ordinanze urgenti in tal senso, come già fatto ad esempio dal Comune di Cumiana”.

 

Nel ricordare come l’esercizio dell’attività venatoria sia consentito purché non contrasti con l’esigenza di conservazione della fauna selvatica, patrimonio indisponibile dello Stato, il presidente regionale di Legambiente sottolinea l’importanza di sospendere la caccia sul territorio regionale e al tempo stesso l’esigenza di attivare un’azione forte e capillare di contrasto al bracconaggio.

 

Tenta di rapire ragazzina di 12 anni, arrestato

Identificato e arrestato dai carabinieri l’uomo, di 29 anni, che qualche giorno fa afferrò per un braccio una ragazzina di 12 anni che camminava con la madre in via Botticelli a Torino. Il giovane, senza fissa dimora,  romeno come la dodicenne è accusato di sequestro di persona.

 

(FOTO: IL TORINESE)

Freedhome compie un anno

Il primo store in Italia di economia carceraria continua a crescere

Venerdì 27 ottobre dalle 10,30 alle 19 in Via Milano 2c a Torino, si apre una no stop di degustazioni per lanciare la nuova linea biologica del brand Banda Biscotti: 10 inedite prelibatezze sfornate nel carcere di Verbania, le cui innovative ricette sono caratterizzate dall’utilizzo delle farine biologiche integrali e di ingredienti di primissima scelta. Tutte da assaggiare!  L’ambizioso progetto di uno store che potesse promuovere il lavoro in carcere attraverso la vendita dei prodotti di eccellenza realizzati negli istituti di pena italiani si conferma una solida realtà.   Partito un anno fa – grazie alla virtuosa collaborazione tra l’Amministrazione Penitenziaria, il Comune di Torino, le Cooperative sparse in tutta Italia, e il determinante contributo della Garante dei Detenuti di Torino Monica Cristina Gallo, lo store Freedhome ad oggi ospita i prodotti di circa 40 istituti penitenziari distribuiti su tutto il territorio nazionale. E continua la sua attività di scouting per ospitare quanti più oggetti e delizie sempre rigorosamente made in carcere. Un appuntamento che lancerà la volata alla stagione natalizia carica di novità tutte da scoprire: sono in arrivo gli squisiti panettoni di pasticceria provenienti da 5 diverse carceri, già prenotabili da subito online. E molte nuove idee regalo per ogni gusto e tasche. Vastissima scelta anche per i  regali aziendali: si potranno scegliere più prodotti da inserire in box di diverse dimensioni e dalla grafica accattivante. Per un cadeaux originale, buono e anche solidale.  Un Open Taste Day no stop per festeggiare e immergersi in nuove esperienze foodie senza precedenti.

Bollo auto, presto esenti i mezzi “elettrici”

In conformità con la legge nazionale verrà ampliata la portata della norma regionale che esenta dal bollo auto i mezzi a trazione elettrica, precisando che non pagheranno l’imposta “gli autoveicoli, i motoveicoli e i ciclomotori elettrici”.

Così è stato precisato con un emendamento – approvato nella seduta del 26 ottobre della prima Commissione, presieduta da Elvio Rostagno – al disegno di legge 272 “Assestamento al bilancio di previsione finanziario 2017-2019 e disposizioni finanziarie”. In realtà si tratta soprattutto di un chiarimento sulla portata della norma, che indica esplicitamente anche motoveicoli e ciclomotori.

L’emendamento è stato presentato dal gruppo M5s, primo firmatario Davide Bono, e l’esenzione rimane limitata a cinque anni. L’Assestamento è stato quindi licenziato a maggioranza, dopo l’approvazione delle ultime modifiche di carattere tecnico, a parte quella sul bollo.

Martedì prossimo il disegno di legge 272 dovrebbe, quindi, cominciare il suo iter in Aula con lo svolgimento delle relazioni e del dibattito generale. In merito poi alla questione sull’applicazione dell’imposta regionale relativa alle emissioni sonore degli aeromobili (Iresa), sulla quale erano stati depositati degli emendamenti, si è deciso di riesaminare la questione in Aula. Questo in considerazione che la vigente proroga del blocco degli aumenti delle aliquote delle imposizioni regionali, potrebbe verosimilmente essere riconfermata dal Parlamento nazionale, per cui l’Iresa non potrà entrare in vigore nel 2018, come stabilito dalla normativa regionale.

www.cr.piemonte.it

Esposito, la politica “fuori dal coro” e i travagli del Pd

“Un tempo si faceva politica  e si discuteva di politica. Ora, spesso,  prevalgono i personalismi senza contenuto”
Non è stato difficile né complicato concordare con il senatore Stefano Esposito luogo e orario per l’intervista.  Due telefonate e due messaggi. In uno gli ho scritto: “sempre fuori dal coro”. L’ho visto in televisione ad Agorà. Mi ha chiesto: in che senso? Dici ciò che pensi senza giri di parole. Faccina di conferma. Stefano è fatto così, questo lo so, senza peli sulla lingua. Arriva con un leggero ritardo anticipato via messaggio. Appuntamento alle 12 nel  bar  di via Garibaldi all’angolo con via della Consolata. Entra salutandomi e telefonando. Ordina un toast e un bicchiere d’acqua. Fuori la discreta scorta che osserva e vigila. Finita la telefonata inizia l’intervista. 
Stefano, sempre questa vita frenetica?
Si, sempre
Stufo?
No, stanco. Finisco il lavoro che ho intrapreso in Senato e poi mi prendo un anno sabbatico: ho voglia di stare di più con la famiglia. 
Ma come, non ti ripresenti alle politiche?
Probabilmente no. 
Chiudi con la politica?
Difficile starne fuori, ma sicuramente molte cose sono cambiate e non in meglio. 
Quando hai cominciato?
1986. Grande scuola quella del PCI.
Cosa rimpiangi?
Si faceva politica  e si discuteva di politica. Ora, spesso,  prevalgono i personalismi senza contenuto.
Da quando ti interessi di Tav?
Inizi 2000, potrei dire quasi in solitaria, anche se devo e voglio riconoscere l’interessamento di Chiamparino e di Piero (ndr: Fassino). Ma non tutti si ricordano che mi sono speso. ad esempio, anche per l’inceneritore, ora fiore all’ occhiello della città. 
Perché altri tuoi colleghi non si sono spesi per queste battaglie?
Devi chiederlo a loro. Forse non ci vedevano un tornaconto elettorale? Mi sembra che siano molto presenti sul territorio… Questo verrà pagato dal Pd.
È questo Pd come sta?
Non bene, è sotto gli occhi di tutti. Mimmo Caretta sono convinto sarà un buon segretario. Almeno ci tenterà ed già qualcosa in ” questa valle di lacrime “. Ma mi dà fastidio chi ,stando all’ Interno del Pd, se lo critica lo fa sempre in separate sedi, non apertamente.
Ti riferisci ad Orlando o agli Orlandiani?
No, lo conosco e sta facendo la sua battaglia politica alla luce del sole. Mi riferisco a chi all’interno ci rimane per mero opportunismo. 
E Articolo uno?
Di fatto sono in un vicolo cieco. Dispiace per una sinistra palesemente sbrindellata. 
Bisogna aspettare dopo le elezioni in Sicilia per avere novità nel Pd?
Non penso, credo dopo le elezioni politiche. E io sono molto pessimista sul risultato finale. 
Le maggiori soddisfazioni?
Avere contribuito politicamente alla realizzazione di infrastrutture per Torino e il Piemonte. 
Maggiore delusione?
La situazione troppo caotica di questo Pd.
Ultima domanda. Quando ti ho chiamato eri in Commissione Antimafia…
Sì, ero in Valle d’Aosta e considera che la commissione mancava dal 2002 da questa regione. Senza senso.
Stefano, posso scrivere tutto quello che ci siamo detti?
Sì, ampia delega.
***
Poi una mia personale considerazione Su un punto certamente io ed Esposito siamo concordi: la legalità è un valore per tutti. Direi un valore universale.  Chi pratica violenza (vedi i disordini del G7 e alcune frange estremiste no tav) si mette fuori dalla democrazia.
Patrizio Tosetto

Il Piemonte ostaggio delle fiamme. A Bussoleno bruciati 1000 ettari di bosco

Sembrava ormai domato, invece stamane è ripreso l’incendio nei pressi del borgo di Caprie. Il presidente della Regione Piemonte, Sergio Chiamparino, sta pensando di chiedere lo stato di calamità per una situazione preoccupante. Ormai da alcuni giorni, a causa della siccità  e del forte vento, si sviluppano decine di focolai in particolare nelle zone di montagna. A Bussoleno sono già andati in fiamme 1000 ettari di boschi. Diverse le persone evacuate nelle case lambite dalle fiamme a Caprie. I più significativi incendi si sono verificati ieri  nei Comuni di Cumiana, Caprie, Rubiana, Bussoleno e Ribordone nel Torinese;  Pietra Porzio, Sambuco e Casteldelfino in provincia di Cuneo, unitamente a Murazzano, San Damiano Macra, Borgo San Dalmazzo e Cortemilia; anche Oleggio e Bellinzago nel Novarese e Candelo in provincia di Biella. “In Piemonte dal 10 ottobre è stato dichiarato lo stato di massima pericolosità per incendi boschivi su tutto il territorio. Fino ad oggi sono stati eseguiti 161 interventi sugli incendi boschivi con 1281 volontari e 353 mezzi a terra. “In questi 15 giorni sono stati utilizzati 6 elicotteri e 3 canadair, oltre un elicottero del servizio nazionale e uno regionale dei Vigili del fuoco”, ha detto l’assessore regionale all’Ambiente Valmaggia. “E’ probabilmente la prima volta che si verificano così tanti incendi in un lasso di tempo tanto ridotto sul nostro territorio. Una dura prova per le nostre squadre della Protezione civile e dei Vigili del fuoco che però si stanno dimostrando all’altezza”

 

(foto: Regione Piemonte)

Solidarietà di Monica Cerutti al rettore sul corso in Storia dell’omosessualità

«La mia solidarietà e vicinanza al rettore Ajani e un deciso invito a continuare la sua riforma culturale attraverso i cicli di studio e di consapevolezza» – ha dichiarato Monica Cerutti, assessora ai Diritti della Regione Piemonte.

«Il vergognoso striscione che questa notte è stato affisso ai cancelli dell’Università da alcuni militanti di Forza Nuova è la prova dell’urgente necessità che abbiamo del corso che il rettore Ajani ha promosso. Evidentemente ancora molti non conoscono la storia del movimento GLBTQI e le lotte che in tutto il mondo gli attivisti hanno dovuto portare avanti, e debbono ancora condurre, anche a costo della vita stessa. Chi ha la memoria corta faccia una veloce ricerca e si documenti su cosa è successo in Cecenia pochi mesi fa» – ha continuato Cerutti.  «Sono fermamente convinta della bontà della scelta dell’Università di avviare ad aprile un corso sulla Storia dell’Omosessualità perché la consapevolezza passa dalla conoscenza. La nostra è una società che sta mutando ed è necessario che i giovani si rendano conto attraverso la storia, fatti concreti e realmente accaduti, che il contrasto alle discriminazioni non è un semplice slogan, ma un requisito essenziale di una società che si voglia definire civile» – ha concluso .

Oggi al cinema

LE TRAME DEI FILM NELLE SALE DI TORINO

A cura di Elio Rabbione

 

L’altra metà della storia – Drammatico. Regia di Ritesh Batra, con Jim Broabent, Charlotte Rampling e Emily Mortimer. Tony Webster, con un matrimonio alle spalle e ormai in pensione, conduce una vita solitaria e tranquilla. Una lettera lo avverte di un diario, di un antico amore, di un amico che aveva sconvolto la sua vita. Una notizia che lo spinge a voler recuperare quel dario e a confrontarsi con il proprio passato, tra inganni rimpianti e sensi di colpa. Dal regista che di recente ha riunito due mostri sacri come Jane Fonda e Robert Redford, Leone d’Oro alla carriere ad agosto a Venezia, per il crepuscolare “Le nostre anime di notte”. Durata 108 minuti. (Romano sala 3)

 

La battaglia dei sessi – Commedia. Regia di Jonathan Dayton e Valerie Farsi, con Emma Stone e Steve Carrell. La partita a tennis, con un seguito televisivo di 90 milioni di spettatori in tutto il mondo, che nel 1973 mise l’uno contro l’altra Bobby Riggs, maschilista oltre misura, che aveva fatto dell’istrionismo la legge del suo stare in campo, e Billie Jean King, tutt’all’opposto, gran combattiva per quanto riguardava la libertà in ogni campo delle donne, all’affermazione di ogni loro diritto. Una gara preda dei mass media in un’America ancora in bilico tra conservatorismo e piena trasformazione. Durata 121 minuti. (Ambrosio sala 3, Greenwich sala 1, Uci)

 

Blade Runner 2049 – Fantascienza. Regia di Denis Villeneuve, con Ryan Gosling, Harrison Ford, Jared Leto e Robin Wright. In un’epoca futura, l’agente K va alla ricerca di Rick Deckard, un tempo posto a caccia dei replicanti ribelli, ancora una volta nel desiderio di una vita vera, quella che non può non avere sentimenti e infelicità, sogni. Ma è anche il racconto della sua vita reale, in piena solitudine, senza ricordi o la fittizia ricostruzione di essi, è l’unione con una compagna virtuale che in qualsiasi momento può esser fatta scomparire, è il disordine e la violenza del cieco scienziato Wallace, che tende a eliminare i vecchi replicanti rimasti per poter creare nuovi esempi, è l’incontro con l’antico agente Harrison Ford, rinato dal cult di Ridley Scott, dall’ormai lontano 1982. Un film che occhieggia ancora verso l’autore Philip K. Dick, che s’impone nella grandezza dei propri ambienti scenografici, che non teme i tempi lunghi, che già le critiche inglesi e provenienti da oltre oceano definiscono come un capolavoro. Durata 163 minuti. (Massaua, F.lli Marx sala Chico V.O., Greenwich sala 2, Ideal, Reposi, The Space, Uci)

 

Brutti e cattivi – Commedia. Regia di Cosimo Gomez, con Claudio Santamaria, Sara Serraiocco e Marco D’Amore. Una banda diversissima da quelle che in passato si possono essere viste sullo schermo. Già i nomi: Papero, Ballerina, il Merda, Plissé Che sarebbe come dire un capo che è senza gambe, la sua donna che si ritrova senza braccia, un rasta strafumato e perdutamente rintronato, un nano rapper. Il tutto concepito come “Freaks” anni 2000 e impaginato come banda dei “Soliti ignoti”. Durata 85 minuti. (The Space, Uci)

 

Cars 3 – Animazione. Regia di Brian Fee. Ancora un’avventura per Saetta McQueen, in piena depressione per la vittoria del giovane rivale Jackson Storm: ma l’idea di abbandonare le corse verrà immediatamente scacciata se all’orizzonte si mostrerà un’angelica Cruz, che ha cancellato l’idea di correre in pista per abbracciare quella di diventare una perfetta istruttrice. Durata109 minuti. (Uci)

 

Come ti ammazzo il bodyguard – Azione. Regia di Patrick Hughes, con Ryan Reynolds, Salma Hayek, Gary Oldman e Samuel L. Jackson. Prendete due tipi che hanno il vizio dietro incarico altrui di far fuori la gente, prendete il fatto che per trascorsi non proprio del tutto felici non si vedano di buon occhio, prendete ancora il fatto che siano messi a proteggersi a vicenda per ripararsi dalle perfide intenzioni e dai fendenti di un tipaccio dell’Est che la corte dell’Aia dovrà processare per crimini di guerra. Aspettatevi battute al vetriolo, fanfaronate all’eccesso, inseguimenti, scazzottate e spari a non finire, il tutto condito con quell’aria di scanzonata commedia che in fondo alla storia brinderà all’amicizia e al lieto fine. Durata 118 minuti. (Uci)

 

Dove non ho mai abitato – Commedia. Regia di Paolo Franchi, con Fabrizio Gifuni, Emmanuelle Devos e Giulio Brogi. Dall’autore di “Nessuna qualità agli eroi” con Elio Germano. Dove un anziano architetto riesce a riunire, in occasione della costruzione di una villa, la figlia che vive a Parigi dopo aver sposato un ricco finanziere e l’allievo in cui ha sempre maggiormente creduto, ambizioso. Un nuovo rapporto, nuovi sentimenti. Girato a Torino. Durata 93 minuti. (F.lli Marx sala Harpo, Massimo sala 1)

 

Emoji, accendi le emozioni – Animazioni. Regia di Tony Leondis. Protagonisti gli emoticon, ovvero quelle belle faccine gialle che vi compaiono sugli smartphone. I quali non riescono ad entrare nelle connessioni del giovane Alex con la propria ragazza; inoltre uno di questi emoji, Gene, non riesce a mantenere l’unica espressione che gli è consentita. Servono aggiustamenti. Durata 86 minuti. (Uci)

 

Good Time – Azione. Regia di Benny e Joshua Safdie, con Robert Pattinson, Jennifer Jason Leigh e Benny Safdie. Connie e Nick, due fratelli, una rapina in banca per sottrarre alla cassa 65mila dollari. L’uno è l’asse portante della coppia, il motore che fa girare la vita dell’altro e le differenti storie tutte intorno, Nick è il ragazzo più debole, che si fida ciecamente del fratello, quello fuori di testa che va sorretto ad ogni istante. La rapina non è proprio un successo e Nick ci casca, carcere e ospedale, anche con il tentativo di Connie di rapirlo e strapparlo alla struttura, con il risultato di portarsi l’uomo sbagliato. Intorno la notte, la New York dei Queens, gli altri sbandati incontrati per strade: con la critica unanime a ripetere che Pattinson, nella gran voglia di scuotersi di dosso il personaggio di “Twilight”, sta sulla scena con la verità di un consumatissimo e maturo attore. Durata 100 minuti. (Classico anche in V.O.)

 

IT – Horror. Regia di Andrés Muschietti, con Bill Skarsgård, Sophia Lillis, Jeremy Ray Taylor e Jaeden Lieberher. Tratto dal romanzo del “maestro” Stephen King, perla rara nel genere ai recenti botteghini Usa. Durante un temporale, il giovanissimo George guarda la sua barchetta di carta scendere giù per i rivoli d’acqua e scomparire nella fogna di Derry, piccola città del Maine che sembra il ricettacolo di ogni male. Là è nascosto IT, che si nasconde sotto gli abiti e il viso colorati di Pennywise, vero orco per le giovani vittima che scoverà in città. Sette ragazzini pieni di paure, molestati, dalla debole salute, grassi e spaventati, con grosse lenti poggiate sul naso, neri ed ebrei. Tutti pronti a unirsi pur di distruggere il Male. Salvo rimandare la conclusione delle gesta ad un prossimo capitolo, buttato al di là di una trentina d’anni, in un’età più che matura. Durata 135 minuti. ((Centrale V.O., Massaua, Ideal, Lux sala 3, Reposi, The Space, Uci)

 

Lego Ninjago – Il film – Animazione. Redia Charlie Bean, Paul Fisher e Bob Logan. Terzo episodio a ruotare attorno ai mattoncini della gloriosa ditta danese. Qui Loyd in compagnia dei suoi amici Lego dovrà difendere Ninjago City dagli attacchi del feroce Garmadon sotto la guida di un vecchio saggio: tra assalti e combattimenti compare pure – inspiegabilmente – un gatto in carne e ossa. Durata 101 minuti. (Ideal, Uci)

 

Nemesi – Thriller. Regia di Walter Hill, con Sigourney Weaver e Michelle Rodriguez. La storia di Frank, assassino su commissione, che una vendicativa operazione chirurgica ha reso uomo. Spetterà al nuovo essere fare vendetta. Durata 95 minuti. (Uci)

 

Nico, 1988 – Drammatico. Regia di Susanna Nicchiarelli, con Tryne Dyrholm e Thomas Trabacchi. L’ultimo anno di vita della cantante Christa Päffgen, in arte Nico, voce dei Velvet Underground, la sua volontà di riconciliarsi con il figlio unico che per anni ha dimenticato. Premio Orizzonti per il miglior film a Venezia. Una storia che corre tra Parigi e Norimberga, tra Manchester e il litorale romano, è anche il riappropriarsi da parte della cantante della propria più autentica personalità, quando inizia la sua carriera da solista. Durata 93 minuti. (Massimo sala 2, anche V.O.)

 

Nove lune e mezza – Commedia. Regia di Michela Andreozzi, con Claudia Gerini, Lillo, Giorgio Pasotti, Stefano Fresi e Michela Andreozzi. Opera prima. Due sorelle, diversissime tra loro, l’una è violoncellista, l’altra un più comune vigile urbano, c’è chi vorrebbe un giglio ma non riesce ad averlo e c’è chi può ma non vuole. Poi c’è la coppia gay, che è sposata e che il figlio pure ce l’ha. Durata 90 minuti. (Reposi)

 

Il palazzo del viceré – Drammatico. Regia di Gurinder Chadha, con Gillian Anderson, Hugh Bonneville e Manish Dayal. Il nipote della regina Vittoria, Lord Mountbatten, come ultimo Viceré, ha il compito di accompagnare l’India nella transizione verso l’indipendenza. Ma la violenza esplode tra musulmani, induisti e sikh, sfociando in quella che è definita la “Partition” tra Pakistan e India, coinvolgendo anche gli oltre 500 membri dello staff che lavorano al Palazzo. La storia d’amore tra due giovani, musulmana lei, induista lui, rischia di essere travolta dal conflitto delle rispettive comunità religiose. Durata 106 minuti. (Eliseo Blu, Romano sala 1)

 

40 anni sono i nuovi 20 – Regia di Hallie Meyers-Shyer, con Reese Witherspoon, Candice Bergen e Michael Sheen. Ovvero quando una bionda e ancora avvenente signora californiana, di fresco divorzio, due amorose bimbette a carico, forse inserito qualche tratto autobiografico se il padre stato un regista affermato e la madre un’attrice, incrocia sulla sua strada un aitante ventisettenne che riprende per lei una gran bella cotta. Ma ecco che ricompare l’antico consorte e le idee non saranno più chiare come erano sembrate all’inizio della nuova relazione. Durata 97 minuti. (Uci)

 

La ragazza nella nebbia – Thriller. Regia di Donato Carrisi, con Toni Servillo, Alessio Boni, Galatea Renzi, Michela Cescon e Jean Reno. Lo scrittore Carrisi passa dietro la macchina da presa, adattando per lo schermo un suo romanzo di successo. Narrando del detective Vogel inviato in un piccolo paese di montagna, vittima sotto choc di un incidente, incolume ma con gli abiti sporchi di sangue, un mite e paziente psichiatra che tentati fargli raccontare quanto è accaduto. Vogel è lì per occuparsi della sparizione di una ragazzina di soli sedici anni, avvenuta alcuni mesi prima: un groviglio di segreti che arriva dal passato, un piccolo paese dove nulla è ciò che sembra e nessuno dice tutta la verità. Durata 127 minuti. (Ambrosio sala 2, Eliseo Rosso, Ideal, Lux sala 1, Reposi, The Space, Uci)

 

Ritorno in Borgogna – Drammatico. Regia di Cèdric Klapisch, con Ana Girardot, François Civil, Pio Marmaï. Dieci anni fa Jean ha lasciato la famiglia, proprietaria di un grande vigneto in Borgogna, per trasferirsi all’estero. A causa della malattia terminale del padre, lascia l’Australia, dove vive con moglie e figlio, e torna a casa per rincontrare la sorella Juliette e il fratello Jérémie. Ma c’è la morte del padre, c’è la ricerca di una forte somma di denaro per pagare le tasse di successione: sarà l’occasione per i tre fratelli i legami che li hanno tenuti vicini un tempo. Durata 113 minuti. (Due Giardini sala Nirvana, Nazionale sala 2, Uci)

 

Terapia di coppia per amanti – Commedia. Regia di Alessio Maria Federici, con Ambra Angiolini, Pietro Sermonti e Sergio Rubini. Tratto da un romanzo di Diego De Silva, narra di Viviana e Modesto, un tempo vivaci amanti ormai in definitivo tempo di crisi. Un aiutino per salvare la loro situazione, se possibile, e con essa quella delle rispettive famiglie: ed ecco allora che non si può far altro che rivolgersi ad un terapeuta che ha la faccia di Rubini. Pure lui non privo di qualche piccolo problema da risolvere in campo sentimentale. Durata 97 minuti. (Massaua, F.lli Marx sala Groucho, Greenwich sala 3, Reposi, The Space, Uci)

 

Thor: Ragnarok – Fantasy. Regia di Taika Waititi, com Chris Hemsworth, Mark Ruffalo, Cate Blanchett e Tom Hiddleston. Il verde Hulk a dare una mano al dio del tuono, questa volta privato del suo fantastico martello e in lotta con Hela, la dea della morte, che vorrebbe prendersi il trono di Asgard, e ancora prigioniero in una terra lontana dove è costretto a combattere per il piacere di un tiranno amante del rischio e pronto a manipolare le deboli vite altrui. Durata 130 minuti. (Massaua, Ideal, Lux sala 2, Reposi, The Space anche in V.O., Uci anche in V.O. e 3D)

 

Una donna fantastica – Drammatico. Regia di Sebastiàn Leilo, con Daniela Vega. Marina è una donna giovane e attraente, innamorata di un uomo di vent’anni maggiore di lei. All’improvviso l’uomo muore: è in quel momento che la sua natura transgender la metterà di fronte ai pregiudizi della società in cui vive. Ma lei è una donna forte e coraggiosa, pronta a battersi contro tutto e contro tutti per difendere la propria identità e i propri sentimenti. Durata 104 minuti. (Due Giardini sala Ombrerosse, Nazionale sala 1)

 

L’uomo di neve – Thriller. Regia di Tomas Alfredson, con Michael Fassbender, Rebecca Ferguson e Charlotte Gainsbourg. Trasposizione cinematografica del settimo appuntamento tra Jo Nesbø ed il suo Harry Hole, detective della polizia sporco e traumatizzato, troppe volte attaccato alla bottiglia, che coltiva in sé drammi persi in anni passati, dedicandosi allo stesso tempo a districare le matasse che hanno all’interno delitti e vittime. Qui un killer perseguita e cancella donne separate con figli, le riduce a pezzi, lasciando sul luogo del delitto un inconfondibile pupazzo di neve. I delitti avvengono tra una nevicata e l’altra, nella fredda terra della Norvegia, è necessaria la materia prima per quei pupazzi posti dinanzi alle abitazioni delle vittime. Un trascorrere continuo tra passato e presente, angosce in cui trovano spazio una collega di Hole e la ex moglie. Una vera delusione per chi abbia letto le pagine del libro, il protagonista non è messo a fuoco e avanza stancamente nella storia, colpa maggiore la storia è costruita con un accavallarsi o un viaggiare caotico e controproducente di azioni in parallelo, con un disordine che non fa nulla per riporsi nel campo della ordinata stabilità. Meglio di gran lunga tornare al libro. Durata 125 minuti. (Ambrosio sala 3, Massaua, Ideal, Reposi, The Space, Uci)

 

Vittoria e Abdul – Drammatico. Regia di Stephen Frears, con Judy Dench, Ali Fazal, Michael Gambon e Olivia Williams. Nel 1887 Abdul lascia l’India per Londra, per poter donare alla regina settantenne, sul trono da oltre cinquant’anni, una medaglia, proprio in occasione del suo Giubileo d’Oro. La sovrana è attratta dalla cultura che l’uomo porta con sé, dalla sua giovinezza e dalla prestanza, contro lo scandalo che il suo nuovo amico semina in tutta la corte, che non esita a bollarla come pazza. Durata 112 minuti. (Ambrosio sala 1, Centrale V.O., Eliseo Grande, Reposi, The Space, Uci)

Su Twitter Allegri sollecita la squadra

Il ct bianconero Massimiliano Allegri esterna ancora via Twitter: “Se non si vuole cadere dall’altalena, serve equilibrio per 95 minuti: buona vittoria!”. In vista della trasferta a Milano di sabato, nonostante la vittoria portata a casa contro la Spal Allegri  sollecita nuovamente i suoi calciatori perchè – aveva dichiarato allo Stadium – ci sono “troppi alti e bassi”, e per arrivare “in corsa per lo scudetto alle ultime cinque giornate”, quando a decidere saranno gli scontri diretti, è necessario “trovare regolarità”.