redazione il torinese

“Suk: degrado, illegalità e immondizia”

Dopo due settimane di stop è ritornato il Suk del sabato in via Cirio e non è cambiato nulla: degrado, illegalità e immondizia hanno invaso tutta la zona. Evidentemente la tragedia avvenuta in via Carcano non è bastata al Comune, ma adesso deve intervenire la tensione tra i residenti che vengono privati della loro libertà. Tensione alle stelle, non aspettiamo che accada qualcosa di grave, questo immondezzaio va spostato da sotto casa di cittadini che pagano le tasse e vedono i loro diritti calpestati da incivili.

 

 

Dopo piazza San Carlo per difendere la sindaca non bastano 30 righe su Facebook

IL COMMENTO  di Pier Franco Quaglieni

Il far quadrato attorno al loro sindaco dei consiglieri 5 stelle e’ doveroso e conveniente. In caso di dimissioni del Sindaco, essi  decadrebbero da consiglieri e, per gente in larga misura senza occupazione, sarebbe una tragedia. Ma, per difendere Appendino, bisogna avere, oltre che fegato, soprattutto buoni  argomenti. Con i gravissimi reati a lei contestati dalla Magistratura, non basta dire che Appendino è capace e preparata. Nei cinquecento giorni di governo (dalle alghe del Po che volevano estirpare a mano, al disastro  di  “Valentina  “e “Valentino”, dalla  cacciata di Patrizia Asproni alle multe degli amici fatte cancellare da un onnipotente e  quanto meno  eccentrico  capo di Gabinetto  , dalla strage di piazza San Carlo agli errori grossolani  per il G7, dai provvedimenti per lo smog ai parcheggi,  per finire con le luci d’artista poste in periferie abbandonate dove Appendino non ha fatto nulla di nulla, se non tante  parole) risalta il non operato di una  Giunta di principianti e apprendisti svogliati  che non imparano. Ha  aperto dialoghi con alcuni poteri forti di Torino, ma la città che vive, lavora, pensa, studia e’ stata ignorata con supponenza da Appendino che spesso si è rivelata anche arrogante.Il suo ideale ispiratore è l’ex presidente del “San Paolo “Salza che ha sempre preteso di metter becco nella scelta dei sindaci di Torino. Persino la cittadinanza onoraria a Piero Angela l’hanno copiata da chi la propose per iscritto e venne ignorato forse proprio per poterlo copiare. Per difendere qualcuno /a (il sesso non c’entra ) bisogna avere buoni  argomenti,ma soprattutto fatti inoppugnabili.Trenta righe su Facebook  non bastano. Oggi balza all’occhio che Appendino non è meglio della Raggi. In politica occorre conoscenza delle materie giuridico – economiche  ed esperienza amministrativa. Nulla si improvvisa, se non a spese e discapito dei cittadini considerati delle cavie. Nessuno si farebbe operare da un neo laureato . Così vale anche per l’amministrazione di una città grande come Torino. Per non parlare del vice sindaco che flirta con i no global che contestarono con violenza il G7 e che vorrebbe la “decrescita felice” della Città come la voleva Novelli nel 1975. Forse è ora di pensare di restituire la parola agli elettori, nominando un commissario prefettizio che riporti entro le rotaie della normalità Torino in tempi brevi.

 

quaglieni@gmail.com

.

(Leggi anche il post  di M5S su Facebook pubblicato integralmente dal nostro giornale: http://www.iltorinese.it/500-giorni-pentastellati-sotto-la-mole/ – ndr )

 

70° dell’Istoreto. Tavola rotonda al Polo del ‘900 di Torino

L’Istituto piemontese per la storia  della Resistenza e della società contemporanea “Giorgio Agosti”, in collaborazione con il Comitato Resistenza e Costituzione del Consiglio regionale, organizza per Venerdì 10 Novembre, alle ore 15, a Palazzo San Celso (Torino) una tavola rotonda sul tema “Patrimoni per il futuro“. L’evento fa parte del programma di iniziative promosse per il 70° dell’Istoreto. Introdurranno l’incontro il vicepresidente del Consiglio regionale, Nino Boeti, e il presidente del Polo del ‘900, Sergio Soave. Alla tavola rotonda parteciperanno Gino Famiglietti, Claudio Dellavalle,Tomaso Montanari, Linda Giuva,Monica Grossi e Salvatore Settis. Modererà lo storico Giovanni De Luna. L’ingresso è libero fino a esaurimento dei posti.

Piazza San Carlo e il garantismo a senso unico

STORIE DI CITTA’  di Patrizio Tosetto
I consiglieri comunali pentastellati  riconfermano la loro fiducia in Chiara Appendino. Ci mancherebbe altro. Se si votasse alcuni di loro tornerebbero ad essere disoccupati o precari, e come ben si sa, il posto di lavoro non si tocca, nemmeno lo scranno da presidenti di commissione. E poi, diamine, tutti tengono famiglia. Hanno sostenuto (nel post su Facebook pubblicato integralmente dal nostro giornale: http://www.iltorinese.it/500-giorni-pentastellati-sotto-la-mole/ – ndr ) che in questi 500 giorni hanno fatto tanto al governo della città. Benissimo, se ci rendono edotti gliene saremo immensamente grati. Ma veniamo al punto, i tragici fatti di piazza San Carlo. Non ho letto o sentito nulla in proposito, da parte loro. Se non le accuse ai giornali. La Sindachessa è la prima negli ultimi 25 anni che non ha delegato a un assessore materie come  sicurezza e protezione civile. Cosa alla quale è stata costretta dopo il disastro. Lecita la domanda : perché? Possibile risposta: “ero io in grado di fare da sola”. Si è visto, ahimè. Forse i permessi  sono stati dati “affettuosamente” perché dire di no a Fiat,  Agnelli e Juve non è facile, qui a Torino? Quando abbiamo sostenuto che doveva essere la società sportiva a farsene carico siamo stati subissati da una valanga di fischi. Siamo stato fischiati da tifosi  e non, con la lapidaria l’affermazione : non era un problema della Juve ma della città.  E qui entra in gioco la magistratura che contesta piazza San Carlo come non idonea per queste manifestazioni, tra l’altro in questo nuovo e tragico clima determinato  dalla paura del  terrorismo.  Rimanevano solo due possibilità: o negare l’autorizzazione o trovare un altro sito. Nel primo caso essere indipendenti, nel secondo studiare la soluzione del problema. Ma purtroppo non si è approfondito e la questione è stata sottovalutata, al di là degli eventuali reati che  vengono contestati. Eventuali perché sarà appunto la magistratura ad appurare.  Dettaglio: se ho capito bene è stata notificata una conclusione d’ indagine. Non sono un avvocato, ma vuol dire che dopo le difese degli imputati ci sarà il rinvio. In poche parole il processo si farà. E cosa faranno i politici penstallati se ci fossero condanne? Faranno i garantisti, cosa che non facevano prima con gli “altri politici”.  Noi  poniamo un’ ultima domanda ai grillini torinesi: che realtà state vivendo?  Quando si nega ciò che è si inventa una realtà virtuale e si sprofonda nella mera ideologia. Con la città che rischia di non essere governata e lasciata al suo destino.

NUOVO CORSO PER VOLONTARI SOCCORRITORI

Inizierà martedì 21 novembre, alle ore 20.45, presso la sede della Croce Verde di None in via Santarosa 74 il nuovo corso gratuito per aspiranti volontari soccorritori.

Il corso è riconosciuto e certificato dalla Regione Piemonte, secondo lo standard formativo regionale. Inoltre, all’interno dello stesso percorso formativo è prevista l’abilitazione all’utilizzo del defibrillatore semiautomatico esterno in ambito extraospedaliero.

Le lezioni riguarderanno diversi argomenti tra cui il Sistema di emergenza-urgenza, i codici d’intervento, i mezzi di soccorso, il linguaggio radio e le comunicazioni, la rianimazione cardiopolmonare, l’utilizzo del defibrillatore, il trattamento del paziente traumatizzato, il bisogno psicologico della persona soccorsa. Il corso è diviso in una parte teorica di 50 ore complessive a cui vanno ad aggiungersi altre 100 ore di tirocinio pratico protetto di affiancamento a personale più esperto.

 

Il volontario soccorritore è un cittadino che opera un intervento di primo soccorso con capacità professionali nell’ambito di un’organizzazione definita. La Pubblica Assistenza di None ricerca anche volontari per i servizi di tipo socio sanitario non urgenti.

La Croce Verde None invita quindi tutti coloro interessati a imparare le tecniche di primo soccorso e con la possibilità di donare parte del proprio tempo libero per aiutare gli altri, a partecipare alla serata del 21 novembre.

Per adesioni o maggiori informazioni contattare la Croce Verde None tel. 011-9864996, email: info@croceverdenone.org.

 

La Croce Verde None, associata Anpas, può contare sull’impegno di 116 volontari, di cui 45 donne, grazie ai quali ogni anno svolge oltre 4mila servizi con una percorrenza di circa 140mila chilometri. Effettua servizi di emergenza 118, trasporti ordinari a mezzo ambulanza come dialisi e terapie, trasporti interospedalieri, assistenza sanitaria a eventi e manifestazioni, accompagnamento per visite anche con mezzi attrezzati al trasporto dei disabili. Il parco automezzi è composto da quattro ambulanze, due mezzi disabili e tre autoveicoli per i servizi socio sanitari.

 

L’Anpas Comitato Regionale Piemonte rappresenta 78 associazioni di volontariato con 9 sezioni distaccate, 9.471 volontari (di cui 3.430 donne), 6.635 soci sostenitori e 377 dipendenti. Nel corso dell’ultimo anno le associate Anpas del Piemonte hanno svolto 432mila servizi con una percorrenza complessiva di circa 14 milioni di chilometri utilizzando 382 autoambulanze, 172 automezzi per il trasporto disabili, 223 automezzi per il trasporto persone e di protezione civile.

Il libro conquista Nizza Monferrato

Il piacere della lettura diventa occasione d’incontro che abbraccia letteratura, arte, musica, danza e territorio. Si svolge al Foro Boario di Nizza Monferrato, sabato 11 e domenica 12 novembre, la 6/a edizione di ‘Libri In Nizza’

INCONTRI CULTURALI CON SCRITTORI, AUTORI, GIORNALISTI 


 

La rassegna di incontri culturali quest’anno è dedicata a narrare ‘meraviglie di parole, suoni, colori, gesti’. Una formula rinnovata rispetto alle tradizionali rassegne di libri, per capire e far capire quante cose contiene un libro e quanto ne fa immaginare e creare. Due giornate di dialoghi e riflessioni sulla letteratura e sull’arte contemporanea, alternate da musica, danza e immagini, che hanno come palcoscenico il centro storico della città di Nizza Monferrato, immersa della core zone Unesco per i paesaggi vitivinicoli. Autori e autrici di romanzi, filosofi e critici, giornalisti, casi letterari e web writers raccontano al pubblico storie, suggestioni e sentimenti che si trasformano in romanzo, teatro, disegni, musica, balletto. Diciotto sono gli scrittori, giornalisti, artisti chiamati a riflettere, attraverso le loro opere, l’evoluzione della cultura e dell’arte nella contemporaneità. Nella città del Nizza docg arriveranno, tra gli altri, Nicola Lagioia, Matteo Strukul, Veronica Pivetti, Maurizio Molinari, Stefano Zecchi, Luigi Piccatto, Laura Calosso e giovani scrittori nati dal web e amati dai teenagers come Antonio Dikele Distefano e Francesco Sole. ‘Libri In Nizza’ inizia sabato 11 novembrealle ore 9.30 con il saluto degli amministratori e  con l’Evento Arte, coordinato da Laura Botto Chiarlo. Il presidente dell’associazione Architettura Paesaggio Piemonte, Ferruccio Capitani e il critico e curatore artistico Fortunato D’Amico parlano di ‘culture e visioni tra cielo e terra nell’arte e nel paesaggio’. Il  filosofo Stefano Zecchi, già docente di Estetica all’Università degli Studi di Milano, intervistato dalla giornalista di Panorama Stefania Berbenni, illustra l’eterno desiderio di piacere e voluttà contenuto nel suo ultimo libro “Il lusso” (Mondadori). Il presidente e Ceo di Aurora Penne, Cesare Verona, partendo dal marchio più classico e raffinato delle penne stilografiche, esalta l’arte antica della scrittura. Il responsabile editoriale di Giorgio Mondadori-Cairo Publishing Carlo Motta presenta il catalogo e la mostra ‘Il ciclo dei Chakra’ di Federica Oddone, in arte Feofeo nella sala del Foro Boario. Il fotografo e autore di libri di viaggi Sergio Ardissone, che con la sua Nikon ha fotografato gente di tutto il mondo, è presente con la mostra ‘Burma: la luce del Buddha’. Il giovane illustratore Gabriele Sanzo, autore della fantasiosa immagine del programma di questa edizione, propone 27 opere in legno dal titolo enigmatico ‘Prosopagnosia’ ed Elio Garis, designer, ceramista e pittore descriverà le sue sculture esposte a Palazzo Crova nell’ambito di ‘Art’900 – Collezione Davide Lajolo’. Come tutti gli anni, l’Accademia di Cultura nicese l’Erca espone preziosi documenti e testi storici e, novità di quest’anno, anche il costume settecentesco della baronessina Crova, protagonista di uno spettacolo teatrale rappresentato quest’estate nei giardini di Palazzo Crova. Alle ore 15:00 la scuola di danza di Arianna Rota debutta con la coreografia ‘Sherazade’ e le tavole disegnate da Cinzia Ghigliano, che ha illustrato l’ultima edizione della fiaba ‘Le mille e una notte’ (Donzelli). Il romanzo del giovane scrittore Antonio Dikele Distefano “Chi sta male non lo dice” (Mondadori) offre uno spaccato interessante e coinvolgente del mondo giovanile, con la partecipazione degli studenti delle scuole superiori di Nizza che hanno fatto un laboratorio di lettura sul suo romanzo. I fumetti diventano protagonisti con l’ultimo lavoro di Luigi Piccatto, presentato dal direttore di Sergio Bonelli Editore Michele Masiero,“Dylan Dog, la quinta stagione”. Un’altra novità di quest’anno è la lettura di un racconto inedito “Mirabilia”, che la scrittrice Laura Calosso, autrice de “La stoffa delle donne” (Sem), ha scritto appositamente per la manifestazione, avvalendosi delle immagini di Franco Rabino, con musiche di Andrea Passarino. Sarà presente anche l’attrice Veronica Pivetti, nota al grande pubblico, che ha scritto “Mai all’altezza” (Mondadori), un libro ironico e autoironico sul senso dell’esistenza. Il direttore del quotidiano La Stampa, Maurizio Molinari con “Il ritorno delle tribù”  (Rizzoli) offre chiavi di lettura delle crisi a livello mondiale di estrema attualità.

Domenica 12 novembre, alle ore 15 viene replicato il balletto ‘Sherazade’, al quale segue il giovane poeta del web Francesco Sole con il suo libro “Ti voglio bene” (Mondadori) in un reading-concerto accompagnato dal pianista Massimo D’Alessio. Lo scrittore Matteo Strukul, Premio Bancarella 2017 per il caso editoriale della quadrilogia “I Medici” (Newton Compton) presenta l’ultimo volume della saga “La decadenza di una dinastia”. In collaborazione con la Biblioteca di Asti, Roberta Bellesini introduce con letture di Silvia Chiarle il libro di Giorgio Faletti, “L’ultimo giorno di sole” (Baldini e Castoldi), che è anche uno spettacolo teatrale interpretato da Chiara Buratti. Conclude la manifestazione lo scrittore, Premio Strega 2015, Nicola Lagioia con “La Ferocia”, ora direttore dell’ultima edizione del Salone del Libro di Torino, con il vicepresidente del Salone Internazionale del Libro Mario Montalcini, intervistati dal giornalista Gabriele Ferraris. Nel corso dei due pomeriggi sono proiettati spezzoni del videoracconto “Rajasthan: l’India dei Maharaja” del fotografo Sergio Ardissone. Come già nelle edizioni precedenti, a tutti gli autori viene fatto omaggio di un ritratto disegnato da Stefano Ferrero. Nella Sala delle Case editrici sono esposti i libri di Frilli, L’Araba Fenice, Grappolo di libri, Claudio Cerrato, Astigiani, Astilibri, Libridea. Inoltre c’e’ il laboratorio “Dimostrazioni di stampa” a cura del Museo Civico di Stampa di Mondovì (Cn) e la Libreria Bernini. Tornano i laboratori didattici per gli studenti, alcuni guidati da Luca Mesini sul disegno e la tecnologia, altri da Giovanni Del Ponte e Daniele Nicastro, sulla  passione per la scrittura e le strategie per creare una storia. Fulvio Gatti e Gino Vercelli presentano il tema della differenza nel cinema e nei fumetti, mentre  Nicastro affronta con “Grande”  (Grappoli di Libri) i temi relativi  alla legalità.

 ***

Libri in Nizza è organizzata dal Comune di Nizza Monferrato con la Biblioteca civica ‘Umberto Eco’ su progetto di Laurana Lajolo, presidente dell’Associazione culturale Davide Lajolo, con il patrocinio di Regione Piemonte, Associazione Paesaggi vitivinicoli Langhe-Roero e Monferrato, Provincia di Asti e di ‘150 anni LA STAMPA’ e si avvale della collaborazione di Astesana, l’Associazione Pro loco di Nizza, Enoteca Regionale di Nizza, Consorzio Barbera d’Asti e vini del Monferrato. Sponsor le aziende Michele Chiarlo e Berta Distillerie.

Tutti i partecipanti possono usufruire di prezzi convenzionati nei ristoranti della città.

Troppo english nel linguaggio

Un uso eccessivo dell’ inglese e di troppi dialettismi, ma  i giornalisti italiani sono stati sostanzialmente promossi dal presidente dell’Accademia della Crusca, Claudio Marazziniche ha aperto  a Torino l’ anno accademico del Master universitario di giornalismo Giorgio Bocca. La lectio magistralis di Marazzini  ha messo in evidenza che “la deontologia professionale si trova anche  nel linguaggio che usiamo”. In Italia l’uso dell’inglese è molto più diffuso rispetto ad esempio alla Francia, ma non è solo appannaggio dei giornalisti: appartiene ormai anche alla comunicazione istituzionale e al linguaggio comune. Un esempio per tutti:  la parola “cibo” sostituita ormai da food.

 

(foto: il Torinese)

Volpiano, riduzione tassa rifiuti con Mr.Pack

 Il calcolo effettuato sugli imballaggi in plastica depositati nel punto di piazza Italia

C’è tempo fino al 31 dicembre per maturare i punti necessari ad ottenere uno sconto sulla TARI grazie alla raccolta degli imballaggi in plastica per uso domestico effettuata nel punto Mr.Pack di piazza Italia. Il regolamento comunale prevede una riduzione della tariffa di 10 euro ogni 1.000 punti raggiunti, fino al massimo di 30 euro; il contribuente che accumula il maggior numero di punti ha diritto all’esenzione della TARI per l’anno di competenza. Il beneficio è subordinato alla presentazione della richiesta all’ufficio del Consorzio di Bacino 16 in via Trento 135 (Volpiano Palace). I punti vengono calcolati in proporzione all’anidride carbonica non emessa in atmosfera grazie al riciclo dei rifiuti; in linea di massima, ogni imballo vale 300 grammi di CO2, pari a 3 punti. La verifica dei punti raggiunti può essere fatta direttamente sul display di Mr.Pack. «Questo incentivo – sottolinea l’assessore all’Ecologia Andrea Cisotto – è importante sia per il risultato concreto, in termini di risparmio sulla Tari, per i cittadini, sia soprattutto per aiutare a comprendere l’importanza di una corretta raccolta differenziata, per non sprecare le risorse naturali e vivere in un mondo più sano».

Il narratore Cederna omaggia Gianmaria Testa, guardando alla tragedia delle carrette del mare

Gianmaria Testa – capostazione a Cuneo e cantautore in giro per l’Italia, ancor più, perché là osannato, in Francia, con appuntamenti nel mitico Olympia: e un inguaribile idealista – morì alla fine di marzo di un anno fa, ad Alba, senza avere il tempo di veder pubblicato da Einaudi Da questa parte del mare, poco più di un centinaio di pagine con la prefazione di Erri De Luca, “il libro con cui Gianmaria si è congedato in pace, dopo una vita onesta e dritta”, un percorso narrativo attraverso le migrazioni contemporanee, una “multibiografia” che guarda ad altri esseri umani con diverso linguaggio da quello dell’album che era stato Premio Tenco nel 2007. Da quel volumetto nasce oggi uno spettacolo teatrale, prodotto dallo Stabile torinese e da Fuorivia, con gli apporti di Marco Revelli e Alessandra Ballerini, sulla scena un monologante Giuseppe Cederna, narratore pronto a rivestirsi dei consumati abiti altrui, con la regia di Giorgio Gallione e il desiderio di entrambi di dare corpo e anima alle tante voci (repliche sino a domenica sul palcoscenico del Gobetti), uno sfoglio di libro che estrae alcuni dei vinti e dei naufraghi che hanno attraversato il mare. Una scena (di Lorenza Gioberti) pressoché spoglia, tre sedie più volte spostate e tre lampadine che scendono dall’alto a illuminare fievolmente i differenti angoli, un cumulo di pietre su cui sono scritti nomi e provenienze, identificati e no, un fuoco che immediatamente si spegne, un rivolo d’acqua e una barchetta di carta, la voce del cantautore e della sua musica, di tanto in tanto. Immagini a descrivere la spina del nostro tempo, la tragedia, le tragedie, le cifre sono lì a parlare. Invisibile ma presente, la porta a Lampedusa di Mimmo Paladino che guarda all’Europa, a riempire gli sguardi e l’accoglienza. Escono dal testo la ragazza, una prostituta, che infreddolita cammina verso la stazione ed è umanamente accolta su di un’auto, c’è Tinochika detto Tino che in quel lungo tratto di mare attraversato s’è legato agli occhi di una donna che occupa il più ristretto spazio all’interno della traballante carretta, ci sono i giovani delle primavere arabe o quelli che fuggono dalle guerre africane, ci sono gli stupri e le violenze, i racconti delle carceri, delle percosse. Ci sono nello spettacolo i sentimenti e la passione, c’è l’assoluta certezza – senza vie di fuga che potrebbero suonare negative – della filosofia della “porta sempre aperta”, c’è la pietas degli antichi miti che da sempre hanno trovato spazio nel mare grande del Mediterraneo, c’è il vibrare accorato delle parole, c’è l’affetto incondizionato e la generale disponibilità, senza distinzione: e allora, al di là degli applausi che completano la serata, tutto sembra avere la faccia di un’occasione quasi doverosa, di un qualcosa che è necessario (e accomodante) dire nel contesto storico in cui viviamo; tutto nell’operato di un regista come Gallione che cerca di animare un po’ stancamente le azioni e nella voce di quel veritiero e sincero interprete che è Cederna (nessuno ne vuole discutere) finisce con rivelarsi come rivisitazione a binario unico e pura letteratura.

 

Elio Rabbione

 

Le foto sono di Marco Caselli Nirmal

Medico disse che l’ambulanza per la bimba non c’era: non era vero, sottoposto a provvedimento disciplinare

Il medico del pronto soccorso di Ciriè che costrinse il papà di una bimba a trasportarla con la propria auto , mentre lei stava male e necessitava del trasferimento in un altro ospedale, sarà sottoposto a provvedimento disciplinare. E’ stato Massimo Gramellini a parlarne oggi sul Corriere della Sera, ma la vicenda risale al 28 ottobre. La piccola, di 6 anni, aveva ingerito la pila di un orologio. Al  Regina Margherita, venne sottoposta a intervento chirurgico, ma giunse in ospedale sull’auto del padre perché il medico disse che  l’ambulanza non era disponibile, invece l’indagine interna dell’Asl ha stabilito che c’era. Sul caso l’assessore regionale alla sanità, Antonio Saitta, ha scritto un post su Facebook: “Il 28 ottobre scorso si è registrato un episodio di inaccettabile sottovalutazione al pronto soccorso dell’Ospedale di Ciriè nei confronti di una bambina e della sua famiglia: l’Asl TO4 ha avviato un’indagine interna ed ha peraltro verificato che l’ambulanza era disponibile. Le scuse sono doverose, come lo è sottoporre il medico a procedimento disciplinare. Detto questo, non posso e non voglio dimenticare che ogni giorno la sanità del Piemonte eccelle e presta soccorso nell’emergenza/urgenza e migliaia di pazienti senza fare notizia. Ma ha fatto bene Massimo Gramellini sulla sua rubrica del Corriere della Sera a segnalare questo spiacevole episodio. Ci tengo a dire che la bambina è ancora ricoverata al Ospedale Infantile Regina Margherita e sta meglio e questo è l’importante”.