redazione il torinese

Quante sorprese da “E’ cucina”

Ecco un ristorante che mi ricorda che si va a cena fuori non per sfamarsi ma per emozionarsi e che si possono gustare piatti abbondanti e di ottima qualità senza subire un furto da parte di chef arroganti con manie da diva. A pochi passi dall’incrocio tra il cardo e il decumano massimo, nel nucleo bimillenario di Torino, il Quadrilatero Romano, famoso per botteghe e caffè, locande e osterie, mercati, chiese, leggende e alchimisti, si trova il ristorante E’ cucina, aperto dallo chef emiliano Cesare Marretti, volto noto della Prova del cuoco. Il menu è a sorpresa, un po’ come quando si è ospiti a casa di amici, bisogna solo decidere se si vuole mangiare carne, pesce o vegetariano e poi abbandonarsi con fiducia all’estro dei cuochi che prepareranno minimo due piatti (tutti al prezzo di 8 euro). Optiamo per il pesce e scegliamo il vino, l’unica cosa che si può scegliere. Un Blanc Chardonnay Oltrepò Pavese Tenuta Mazzolino, che il giovane e preparato cameriere ha saputo consigliarci, soffermandosi con dovizia di particolari sul vitigno e il produttore. Arriva nel giro di poco la prima portata: tartarre di ombrina sormontata da un morbido soufflé di patate con contorno di foglie di zucchine e cipolla di tropea caramellata. Tutto molto fresco, delicato ed esaltato dal condimento curato. A seguire un polipo appena scottato accostato ad una mozzarella di bufala su una vellutata di mele calda e come contorno dei broccoli. Porzione generosa e accostamenti azzeccatissimi creano sublimi e inedite sensazioni alle papille gustative. Gli impiattamenti, fatti con stile, sono privi di quei vuoti virtuosismi che cercano di attrarre più l’occhio del palato. Niente è lasciato al caso. Tutto è finalizzato ad esaltare i sapori. Il premuroso personale ci chiede se va tutto bene e se vogliamo lasciarci stupire ancora da una terza portata. Accettiamo entusiasti e mentre ci complimentiamo ci viene spiegato che le materie prime arrivano direttamente dal mercato di Porta Palazzo. E’ il signor Massimo (terzo banco a destra arrivando dal ristornate…occhio!) a rifornire personalmente con cura il ristorante ogni due giorni con prodotti freschi e di stagione, esposti in bella mostra ed invitanti sul bancone della prima sala dove vengono anche rifiniti i piatti prima di essere serviti. Il terzo piatto a sorpresa è del baccalà con pomodorini e olive taggiasche. E per finire ci vengono serviti due dolci: una cheese cake e un tortino al cioccolato dal cuore caldo. Meravigliosi.  Se amate le sorprese, i posti chic e gli chef famosi che non giocano a fare le star, allora è il posto che fa per voi. Il menu cambia ogni giorno. A cena se si sceglie tutto il menu 30 euro oppure 8 euro a piatto. A pranzo ci sono tre formule: antipasto, primo, dolce, vino e caffè 10 euro; 15 euro col secondo al posto del primo; 20 euro con entrambi, primo e secondo. A pranzo non è possibile prenotare se non tavoli da otto persone in su. Conviene presentarsi per tempo, quindi, perché ogni giorno ci sono code chilometriche! Non ho resistito. Qualche giorno dopo sono andata a cercare il banco del signor Massimo a Porta Palazzo.

Giuliana Prestipino

 

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E’ cucina

Via Antonio Bertola 27/A tel. 011 5629038

Orario cucina: 12.30 – 15; 20 – 24

Chiusura: mai

Ferie: mai

Prezzo medio: 20-25 €

Carte di credito tutte tranne American Express

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La “filosofia” della nostra rubrica

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E’ ora di finirla con tutte queste disquisizioni sul cibo e le pietanze. E’ come voler tentare di attribuire un senso ad un incontro amoroso. Non è possibile. Eppure, a quanti non è capitato di argomentare animatamente su una minestra di lenticchie destrutturata o sui mirabolanti accostamenti tra sarde fritte e mozzarella di bufala? E alzi la mano chi non ha mai immortalato almeno una volta nella vita un piatto così bello e colorato da sembrare un’opera d’arte. Siamo approdati in una nuova era. Quella in cui il cibo si è trasformato in un’esperienza estetica e intellettuale prima ancora che sensuale. Un grande umorista del Novecento, Achille Campanile, acuto osservatore dell’animo umano, tentò in un sagace e spassoso racconto appunto intitolato “Asparagi e immortalità dell’anima” associazioni quanto mai insolite ed ardite tra il cibo e le alte riflessioni filosofiche. Paradossali, funambolici e bizzarri gli ipotetici legami che unirebbero gli asparagi e l’immortalità dell’anima. Ma Campanile finì per concludere rassegnato: “Da qualunque parte si esamini la questione, non c’è nulla in comune fra gli asparagi e l’immortalità dell’anima”. Bene. In questa rubrica sulla ristorazione torinese cercheremo, per quanto ci è possibile, di non cadere in arzigogolati intellettualismi, ma di catturare l’anima e l’atmosfera del locale e di assaporare l’esperienza a tavola per quello che in fondo è: un tuffo nella parte più autentica di noi. Perché è a tavola che ci si mette comodi e ci si abbandona a quella sana gioia di vivere in compagnia. Ci riusciremo?

GP

Islam contro islamismo. No ai violenti in nome di Dio

Da tempo assistiamo sgomenti alla sequenza di gravi crimini commessi in nome dell’Islam. Poche informazioni circolano però, in Occidente, rispetto al fatto che le autorità tradizionali islamiche non solo li hanno condannati con fermezza, ma hanno avviato un intenso confronto su ciò che si debba intendere con Islam, per distinguerlo da ideologie che ne tradiscono e uccidono il senso spirituale. Per indicarle è corretto parlare di “islamismo”, intendendo qualcosa che, pur cresciuto in seno all’Islam, è innanzitutto per l’Islam il pericolo più grave. Tali ideologie, la cui espressione estrema è il terrorismo di Daesh, hanno una lunga storia e una vasta diffusione sotto varie forme. Poiché tutto ciò è ben poco noto in Occidente, è ora di prenderne coscienza. A ciò viene incontro per la prima volta il convegno ISLAM CONTRO ISLAMISMO. No ai violenti in nome di Dio, che si svolgerà sabato 18 novembre al Sermig di Torino, con la collaborazione di una parte significativa del mondo islamico piemontese e italiano. L’incontro è promosso dal Comitato Regionale per i diritti umani e dal coordinamento interconfessionale “Noi siamo con voi”, tramite, l’organizzazione in particolare, del Centro Culturale Italo Arabo Dar al Hikma e dell’Associazione interreligiosa Interdependence. La giornata di lavori pèrevederà gli interventi del Presidente del Consiglio Regionale e del Comitato diritti umani, Mauro Laus, e del Vice Presidente del Comitato e portavoce del Coordinamento interconfessionale, Giampiero Leo. Nel corso dell’incontro prenderanno la parola studiosi e importanti esponenti del mondo islamico italiano e internazionale: Luca Patrizi dell’Università di Torino, Michele Brignone della Fondazione Internazionale Oasis di Milano, Francesco Chiabotti dell’INALCO di Parigi, Mustafa Cerić, Gran Mufti emerito di Bosnia, l’Imam Yahya Pallavicini del Consiglio ISESCO per l’educazione e la cultura, lo Shaykh Abd ar-Rahman Fouda dell’Università di Al-Azhar del Cairo, Ibrahim Gabriele Iungo della Tariqa Shadhiliyya. Una straordinaria occasione non solo per capire la drammaticità del dibattito in corso all’interno dell’Islam, ma anche per comprendere come noi tutti possiamo aiutare loro in questa coraggiosa e difficilissima lotta contro la violenza e il fanatismo.

 

Cinque sospetti terroristi dell’Isis. Ma non possono essere arrestati per questioni procedurali

Le autorità giudiziarie  avevano chiesto gli arresti a maggio, ma un gip nel mese di  giugno, aveva respinto l’istanza. Il pm Andrea Padalino ha quindi presentato ricorso al tribunale del riesame del Piemonte, che gli ha dato ragione. Tuttavia l’ordinanza dei giudici non è esecutiva: gli indagati, infatti, possono ancora ricorrere in Cassazione

Sono cinque le ordinanze di custodia cautelare in carcere ottenute dalla procura di Torino per altrettanti ragazzi tunisini indagati per terrorismo internazionale. ma gli arresti non possono essere eseguiti  per questioni procedurali . I tunisini sono sospettati di avere costituito nel nostro paese un gruppo collegato all’Isis. Al momento tre di loro sono  agli arresti domiciliari per droga, mentre  altri due  sono liberi. Uno era già stato espulso nel 2016. Le autorità giudiziarie  avevano chiesto gli arresti a maggio, ma un gip nel mese di  giugno, aveva respinto l’istanza. Il pm Andrea Padalino ha quindi presentato ricorso al tribunale del riesame del Piemonte, che gli ha dato ragione. Tuttavia l’ordinanza dei giudici non è esecutiva: gli indagati, infatti, possono ancora ricorrere in Cassazione e l’arresto non può avvenire. I nomi due tunisini morti in Siria sono presenti inoltre nell’inchiesta. Erano  due ‘foreign fighters’  indagati dalla procura, che dopo un periodo di permanenza  in Italia si erano trasferiti in Medio Oriente a combattere. Quando morirono in battaglia i compagni li indicarono sui social quali martiri. le verifiche scaturirono dalle false dichiarazioni di studio all’Università di Torino presentate da diversi stranieri per avere i permessi di soggiorno. I sospettati, che nel frattempo si erano stabiliti a Pisa per dedicarsi allo spaccio di stupefacenti, sono stati così scoperti dalle forze dell’ordine.

Nati con la cultura: ecco i musei “formato famiglia”

Sono 32 i musei che ad oggi hanno aderito a “Nati con la Cultura”, il progetto concepito all’Ospedale Sant’Anna di Torino dalla Onlus Fondazione Medicina a Misura di Donna e cresciuto in una logica di sistema con Abbonamento Musei e Osservatorio Culturale del Piemonte per individuare i requisiti e le caratteristiche che deve avere un museo per potersi definire davvero a misura di famiglie e bambini.

Questa la lista dei primi musei “family e kids friendly” a Torino e Piemonte che si sono accreditati ufficialmente al progetto ricevendo la relativa certificazione. Altre realtà stanno lavorando al percorso.Nell’area del capoluogo piemontese e provincia figurano: Borgo e Rocca Medievale, Camera Centro per la Fotografia, GAM Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea di Torino, Museo Egizio, MAO Museo d’Arte Orientale, MEF Museo Ettore Fico, MUSLI Museo della scuola e del libro per l’infanzia – Palazzo Falletti di Barolo,  Museo Nazionale del Cinema, MAUTO Museo Nazionale dell’Automobile, Museo Nazionale del Risorgimento Italiano, Palazzo Madama – Museo d’Arte Antica, PAV Parco d’Arte Vivente,  Pinacoteca dell’Accademia Albertina, Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea, la Venaria Reale, Palazzina di Caccia di Stupinigi, Infini.TO Parco Astronomico. In regione, invece, troviamo: Atlante dei Suoni (Venasca), Ecomuseo Sogno di luce (Alpignano), Casa Cavassa/La Castiglia (Saluzzo), Museo Son de Lenga (Dronero), Castello di Miradolo (San secondo di Pinerolo), Giardino Botanico di Oropa, Museo Camillo Leone (Vercelli), Museo Civico di Cuneo, Museo del Tesoro del Duomo (Vercelli), Museo Civico A. Garda (Ivrea), Museo Valdese (Torre Pellice), Palazzo Mazzetti (Asti), WIMU Museo del Vino (Barolo). Vincitore della prima edizione del bando OPEN di Compagnia di San Paolo, il progetto è coordinato dall’Associazione Abbonamento Musei.it ed è dedicato allo sviluppo dei pubblici, proponendosi di contribuire a dare voce alla capacità dei Musei di far parte della vita delle famiglie e dei bambini fin dai primi passi e a creare le condizioni per renderli sempre più “casa”.  Musei che siano percepiti dalla collettività come luoghi a misura di famiglie e bambini”, risorsa attiva di una comunità educante. La Cultura fa bene alla Salute, fin dai primi giorni di vita. Oggi sono scientificamente provati gli effetti di diversi stimoli sensoriali su specifiche aree del cervello che influenzano la capacità di relazionarci con noi stessi e l’ambiente che ci circonda. La partecipazione culturale attiva e la qualità  dell’ambiente sono risorse che contribuiscono al ben-essere, allo sviluppo e potenziamento creativo, a partire dai primi 1000 giorni di vita. Portare i bambini al museo, dunque, non è soltanto uno svago diverso dal solito, ma è soprattutto un percorso di crescita di tutta la famiglia e di avvicinamento alla cultura che può contribuire a formare cittadini più attivi, più informati. Per questo è fondamentale che anche i luoghi della cultura sappiano quali siano le caratteristiche e i servizi che li rendono a misura di bambini e famiglie. Quali sono dunque queste caratteristiche? Innanzitutto l’accessibilità fisica degli spazi, poi il fasciatoio, un’area relaxmateriale dedicato ai più piccoli per rendere gradevole la permanenza in museo e attività ad hoc durante tutto l’annoIn questi musei inoltre è possibile accedere gratuitamente con il Passaporto Culturale nel primo anno di vita del bambino, insieme a due accompagnatori adulti (un ingresso per ognuno dei musei accreditati). Il Passaporto è consegnato attualmente dai medici con il kit della Salute all’atto della nascita all’Ospedale sant’Anna di Torino, che raccomandano la partecipazione culturale come ingrediente per uno sano stile di vita per una buona crescita. Per i nuovi nati nella Regione in altre realtà  può essere scaricato dal sito www.naticonlacultura.it. I dati raccolti durante le ricerche e i focus group con musei e genitori hanno prodotto un Decalogo per la realizzazione di un museo “a misura di bambino”, una serie di buone norme che, se rispettate insieme ai servizi sopra indicati, permetteranno anche ad altri musei di ottenere la certificazione “Nati con la cultura”:

1) Il museo è un luogo di cittadinanza e aggregazione

2) è uno spazio vivo

3) è una casa accogliente

4) trasmette positività

5) non avere paura di chiedere e interagire con il personale

6)  puoi scoprire servizi per te e per i tuoi bambini

7) essere flessibili

8) toccare o non toccare? Si può fare..

9) l’esperienza al museo non finisce con la visita

10) il museo non è un’isola ma un puzzle molto ricco a tua disposizione

Il progetto ha ottenuto il patrocinio di FIMP Federazione Italiana Medici Pediatri, SIN Società Italiana di Neonatologia, AGUI Associazione Ginecologi Universitari Italiani, SIGO Società Italiana di Ginecologia e Ostetricia, AOGOI Associazione Ostetrici Ginecologi Ospedalieri Italiani.

L’immagine di Nati con la Cultura è l’opera “Welcome newborn” dell’artista torinese Cornelia Badelita. 

“ULA&OP” festa in biblioteca

 Inaugura sabato 18 novembre, dalle ore 15.30 alle 19, a Torino (in corso Unione Sovietica 220/D – 2° piano) la biblioteca per i bambini “Ula & Op” dell’Associazione Ulaop Onlus, creata da Fondazione CRT e Fondazione Paideia per migliorare la qualità della vita dei piccoli e dei loro genitori.

 

A partire dalle ore 15.30 di sabato verrà svelato alle famiglie il ricco programma di laboratori gratuiti pomeridiani per i bimbi da 0 a 10 anni: gli incontri dedicati all’esplorazione delle emozioni, gli appuntamenti con l’improvvisazione teatrale e l’uso della voce, l’esperienza dei libri tattili e perfino l’arpa-terapia. Si proseguirà con il CantaFiabe, a cura dei Cantori Circolari diretti da Davide Conti, che coinvolgerà il pubblico in una inconsueta attività di fiabe in musica, per poi concludere la giornata con la merenda e l’intrattenimento per i bimbi, firmato dall’artista Vittorio Campanella. In occasione dell’inaugurazione verrà inoltre presentato il calendario 2018 dell’Associazione Ulaop con indicate le più importanti feste del mondo, che sarà disponibile a fronte di una donazione: il ricavato andrà a sostegno del “Banco del Sorriso”, progetto nato per raccogliere prodotti per i bambini (abiti, scarpe, carrozzine, passeggini, libri) da distribuire alle famiglie in difficoltà. I circa 3.000 titoli della biblioteca sono stati raccolti grazie a “Dona un libro vale un Sorriso”, iniziativa che prosegue per tutto l’anno. Tra i volumi saranno anche disponibili libri che trattano temi inerenti la genitorialità. Orari di apertura della biblioteca: lunedì e mercoledì dalle 10.00 alle 12.00, martedì e giovedì 16-18.30 (con alcune aperture straordinarie di sabato).

 

Piazza San Carlo, il Comune ottiene il dissequestro dell’area sottoposta a indagine

AGGIORNAMENTO Per le festività natalizie sarà completamente agibile  l’area del parcheggio sotterraneo  delle piazza. La procura ha emesso il decreto di dissequestro

La Città  di Torino si augura che possano esserci appena possibile le condizioni per il dissequestro dell’area di piazza San Carlo posta sotto indagine per i fatti drammatici dello scorso 3 giugno. Lo scopo è  di procedere alla messa in sicurezza dell’area e restituire il parcheggio all’utilizzo della cittadinanza. L’area (nella foto) si trova a destra del monumento equestre a Emanuele Filiberto, il Caval ‘d Brons, adiacente alla rampa di accesso al parcheggio interrato  dove cadde la ringhiera nella calca. Da allora la zona è recintata ed è meta di tanti turisti e  torinesi che hanno lasciato fiori o biglietti o striscioni in memoria di Erika Pioletti, la 38enne di Domodossola morta per le conseguenze di quella serata. Le tempistiche e le  modalità di dissequestro spettano però  alle “esigenze di accertamento dell’Autorità giudiziaria” osserva il Comune in una nota.

 

(foto: il Torinese)

Facciamo luce sul tumore al pancreas

Giovedì 16 novembre è la quarta giornata mondiale dedicata alla lotta al tumore al pancreas, dal titolo “Facciamo luce sul tumore al pancreas”, in cui verranno illuminati di viola in tutta Italia alcuni significativi luoghi pubblici e privati, per attirare l’attenzione su uno dei tumori più aggressivi e con un più alto tasso di mortalità ( solo il 7-9 dei pazienti rimane in vita dopo 5 anni dalla diagnosi). Di questa forma tumorale ancora oggi si parla poco e soltanto il 2% dei fondi europei destinati alla ricerca è rivolto alla lotta a questa patologia. Ogni anno questa forma tumorale colpisce più di 12 mila persone, venendo spesso definita “killer silenzioso”, in quanto spesso la diagnosi avviene troppo tardi. In occasione della Giornata mondiale contro il Tumore al pancreas, l’associazione senza fini di lucro “Nastro viola” lancia, per il terzo anno consecutivo, la campagna di sensibilizzazione “Facciamo luce sul tumore al pancreas”, chiedendo di illuminare luoghi pubblici e privati di particolare rilevanza con il colore simbolo di questa patologia. Quest’anno l’associazione “Nastro Viola” vede la collaborazione di altre organizzazioni impegnate nella lotta a questa grave forma tumorale, la Fondazione Nadia Valsecchi, “Oltre la ricerca”, l'”Associazione MyEverest”, che collaboreranno per un fine comune, vedere illuminati di viola nella serata del 16 novembre ancora più Comuni che negli anni passati, come accade per Arona e Pinerolo in Piemonte. A Torino verrà illuminata di viola la Mole Antonelliana.

Mara Martellotta

Salone del Libro, la Fondazione è pronta per l’edizione 2018. E pagherà i fornitori

La 31/a edizione del Salone del Libro verrà curata dalla Fondazione per il Libro in collaborazione con  il Circolo dei Lettori e la Fondazione per la Cultura. Oggi si è tenuta l’assemblea dei soci della Fondazione, presieduta dal governatore piemontese Sergio Chiamparino, storico ente ente promotore della rassegna torinese. La Fondazione, che non impiegherà proprie risorse per l’edizione 2018 , pagherà però i fornitori che da tempo chiedevano riscontri per i servizi effettuati e provvederà alla riscossione dei crediti. Intanto il 19 dicembre ci sarà una ulteriore assemblea per verificare l’avvio del piano industriale e la possibilità della Fondazione di procedere, nonostante i molti problemi.

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Erano presenti all’assemblea la Sindaca della Città di Torino Chiara Appendino; le Assessore alla Cultura della Regione Piemonte, Antonella Parigi, e della Città di Torino, Francesca Leon; il rappresentante di Intesa Sanpaolo Michele Coppola; il Vice-Presidente della Fondazione per il Libro, Mario Montalcini; il Consigliere Luciano Conterno; il Segretario Generale uscente Giuseppe Ferrari. L’Assemblea, all’unanimità dei presenti, ha preso atto dello stato gestionale della Fondazione. Acquisitane la disponibilità, ha confermato gli organi statutari della Fondazione per il Libro, la Musica e la Cultura, che risultano così composti: Massimo Bray, Presidente; Mario Montalcini, Vice Presidente; Luciano Conterno e Piero Gastaldo, Consiglieri d’Amministrazione.

 

 

(foto: il Torinese)

SPETTACOLO TEATRALE E CONCERTO CON POVIA: DUE APPUNTAMENTI CON I RAGAZZI AUTISTICI

La Bella e la Bestia, questo è il titolo dello spettacolo che i ragazzi del Centro Rosaspina di Sommariva Bosco (Cn) metteranno in scena il primo di dicembre alle ore 10 presso la Residenza Casa Serena in via Antonio Racca 1 a Sommariva Bosco. I ragazzi sono inoltre disponibili per ulteriori date con una piccola tournèe teatrale. Venerdì 24 novembre alle 21 presso il teatro cinema Elios di Carmagnola,in piazza Verdi 14, si terrà invece il concerto di Povia che presenterà il suo nuovo disco. Il concerto ad ingresso con offerta libera, sarà presentato da Daniele Gaeta e aperto dalla band Controvento. Anche in questo evento i protagonisti della festa saranno i ragazzi autistici. Scopo del concerto: quello di presentare il progetto del villaggio per gli autistici che sorgerà nell’attuale caseggiato situato sulla strada tra Carmagnola e Racconigi, donato dal Conte Luda di Cortemillia come sede del progetto. Entrambe le manifestazioni sono state promosse ed organizzate dall’Associazione Angeli di Ninfa, che ha sede a Carmagnola in via Chiffi 25. L’associazione Angeli di Ninfa ha inoltre il piacere di presentare la sua bottega solidale Arcobaleno sita in via Chiffi 25 presso la sede dell’associazione. La equobottega solidale nella quale si potranno acquistare prodotti artigianali realizzati interamente e venduti direttamente dai ragazzi autistici di Villa Ottavia sarà aperta nel mese di dicembre nei seguenti orari: martedì dalle 8,30 alle 11 – mercoledì dalle 15,30 alle 18 e sabato dalle 15,30 alle 18.

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Per informazioni: Antonella Cavallini, presidente, 331 3887285 – M. Cardona, 380 1818311

 

Ivan Quattrocchio

SACRO MONTE DI BELMONTE, ODG PER SALVAGUARDIA E VALORIZZAZIONE

“Prima della votazione finale sul testo dell’Assestamento di Bilancio, il Consiglio regionale ha approvato un ordine del giorno che impegna la Giunta ad avviare tutte le iniziative possibili tese alla salvaguardia e alla valorizzazione del sito religioso, naturalistico, culturale e architettonico del Sacro Monte di Belmonte, anche valutando lo stanziamento di risorse in sede di bilancio di previsione 2018-2019” ha dichiarato la Consigliera regionale Pd Valentina Caputo, prima firmataria dell’atto di indirizzo. “Il Sacro Monte di Belmonte – ha proseguito la Consigliera Caputo – necessita di urgenti e consistenti lavori di ristrutturazione per mantenere inalterato o, quanto meno, non aggravare lo stato di degrado del suo complesso e la comunità dei frati francescani che vi abita ha manifestato l’intenzione di abbandonare il sito a causa della carenza di religiosi, fatto che comporterebbe la chiusura del convento e del santuario e, di conseguenza, il completo abbandono di un Sacro Monte inserito nella lista del Patrimonio Mondiale dell’UNESCO. E’ fondamentale evitare il degrado di un bene artistico tanto importante, fatto che metterebbe anche a rischio il riconoscimento di tutti gli altri Sacri Monti, dal momento che la candidatura è stata avanzata in un unico dossier alla Commissione Mondiale UNESCO”. “L’ordine del giorno che il Gruppo Pd ha presentato e che è stato approvato dal Consiglio regionale – ha concluso Valentina Caputo – ha lo scopo di individuare iniziative concrete per salvare il Sacro Monte di Belmonte, sito che rappresenta anche un volano di sviluppo dal punto di vista sociale, culturale, turistico ed economico per i Comuni della zona che, da tempo, si sono mobilitati per trovare una soluzione, sollecitando un intervento da parte della Regione”.