redazione il torinese

Patria e famiglia. Alleanza Cattolica interroga la politica

Alleanza Cattolica si interroga sul ruolo della famiglia e della patria in una società sempre più complessa, in vista delle prossime elezioni. A questo scopo ha organizzato stasera, giovedì 23 novembre, alle 20.45, presso la Sala Conferenze della Gam, in corso Galileo Ferraris 30, un incontro con il vice segretario della Lega, onorevole Giancarlo Giorgetti, sul tema “Vita, patria e famiglia alle prossime elezioni”. Scopo dell’incontro è conoscere il programma della Lega nella prossima legislatura dalla voce di un suo autorevole rappresentante, sui temi della difesa della vita e della famiglia, che per Alleanza Cattolica costituiscono i pilastri fondamentali di ogni società. Si parlerà anche dei valori della patria, alla luce delle riforme indispensabili per un processo di valorizzazione delle autonomie regionali. Questa sarà l’occasione anche per una migliore comprensione della natura e degli scopi dei referendum promossi dalla Lega in Lombardia e Veneto, L’incontro sarà introdotto dal professor Mauro Ronco, responsabile piemontese di Alleanza Cattolica, e interverranno del movimento Valter Maccantelli e Daniela Bovolenta del comitato torinese “Difendiamo i Nostri Figli”.

Mara Martellotta

OGR is (more) music

Continua la grande musica alle OGR

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In via Castefidardo 22, a Torino, le “Officine Grandi Riparazioni” – dopo il grande successo registrato per i concerti del Big Bang e dell’art week torinese – rilanciano con un programma di nove straordinari appuntamenti a partire dal 25 novembre. L’apertura del calendario invernale dei live delle “Officine Nord” è affidato al progetto di solidarietà Rise Up!” che sabato 25 e domenica 26 novembre vedrà sul palco artisti della musica e della parola uniti per raccogliere fondi destinati a Castelluccio di Norcia, uno dei comuni del centro Italia maggiormente colpiti dal terremoto del 2016. I primi ad esibirsi saranno i “Marlene Kuntz”sabato 25 novembre, che riempiranno la “Sala Fucine” di OGR con le loro inconfondibili sonorità alternative rock. A seguire,domenica 26, la musica e la letteratura daranno vita a una serata unica, in cui la voce di noti narratori si mescolerà agli accordi dei musicisti, sotto la conduzione di Sara Zambotti, voce di “Caterpillar” di Radio2. Tema della serata sarà l’idea di “Rinascita”, argomento scelto per questa edizione del festival letterario Borgate dal vivo, promotore delle due serate alle OGR, che chiuderanno il festival stesso.

 

Il mese di dicembre alle OGR si apre con un live, in programma sabato 2, di Ezio Bosso: accompagnato da un’orchestra di venti elementi, il pianista e direttore d’orchestra darà vita alla prima delle quattro “Piano Lessons”, progetto unico dedicato al pianismo internazionale, creato appositamente per OGR, e che  vedrà esibirsi sul palco delle “Officine Grandi Riparazioni” quattro grandi maestri che racconteranno il loro rapporto con lo strumento e con la musica più in generale. Dopo l’artista torinese sarà la volta del pianista jazz statunitense Brad Mehldauvenerdì 16 febbraio 2018, del compositore francese Yann Tiersen, venerdì 9 marzo, e infine del compositore, musicologo e librettista inglese Michael Nymansabato 14 aprile. La spiritualità è invece il fil rouge che lega i quattro appuntamenti di “La Musica dei cieli”, festival diffuso sul territorio nazionale e ospitato in diversi luoghi esclusivi in cui artisti provenienti da tutto il mondo affrontano in chiave musicale il tema dell’incontro tra culture e del rispetto reciproco. Il primo appuntamento alle OGR sarà, venerdì 8 dicembre, all’insegna del jazz italiano: la “Sala Fucine” ospiterà “Paolo Fresu Quintet” in Jazzy Christmas, featuring Daniele di BonaventuraIl giorno successivo, sabato 9 dicembre, salirà sul palco l’ israeliana Noa; per proseguire nella settimana prima di Natale (mercoledì 20 dicembre) con la danza magnetica dei “Dervisci roteanti di Galata” diretti dal musicista turco Mercan Dede. Ultimo appuntamento e serata di chiusura del festival alle OGR con Vinicio Capossela, accompagnato da Paolo Rossi e dal Mago Wonderland, protagonisti, venerdì 22 dicembre, di una serata in omaggio a San Nicola, alle origini della leggenda moderna del Natale.

GM

 

Le prevendite on line per tutti gli appuntamenti sono aperte sul sito www.ogrtorino.it

Per info: OGR – tel. 011/2764708

La finestra sul cortile

La Finestra sul cortile è una rubrica sulla nostra città, sulla moda, sul costume e lifestyle.Torino è una città bellissima, elegante, magica, sorprendente, viva.  Discreta un po’ sofisticata, se ne sta lì, all’ombra della sua Mole, aspettando di essere vissuta in tutta la sua interezza!
(sc)
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La guardarobiera
Chi di noi non ha una maglia in fondo all’armadio che non mette più perché troppo stretta o troppo larga o perché è rovinata, magari per un filo tirato di troppo oppure perché ha subito l’attacco delle tarme? La sola idea, però,di farla fuori dal ripiano del mobile ci fa venire il magone perché ci ricorda un momento speciale o addirittura un periodo della nostra vita e così ogni volta che apriamo l’anta dell’armadio la vediamo lì accuratamente piegata, ma consci che non possiamo indossarla perché magari ha un buco proprio all’altezza della manica! Oppure quei vestiti mai indossati perché acquistati in un momento di euforia che ci ha fatto optare per un colore troppo sgargiante o per un modello che esula del tutto dal nostro gusto personale. Quegli abiti troppo larghi o troppo lunghi che non hanno mai visto la luce del sole, ma solamente spostati dai piani alti ai piani bassi dell’armadio almeno due volte l’anno durante il cambio stagione, se poi l’acquisto del capo è stato particolarmente sbagliato lo nascondiamo direttamente sotto al cappotto ancora con il cartellino del prezzo attaccato! Ed ecco che entra in scena La Guardarobiera che con un rammendo in contrasto o con un ricamo particolare dà nuova vita ai nostri capi, permettendoci di indossare la nostra vecchia maglia rinnovata da qualche dettaglio in più, il nostro cappotto dalla foggia un po’ démodé reinventato da qualche riparazione in un punto strategico o il nostro abito nero un po’ bon ton o troppo anonimo arricchito con dettagli particolari di applicazioni a contrasto.  Paola & Paola alias La Guardarobiera sono delle consulenti dell’armadio che con gusto, originalità ed esperienza riescono a personalizzare il nostro guardaroba, perché spesso basta un dettaglio per valorizzare il look. Infatti si può definire la loro attività come una vera e propria “armadio terapia “.  Dove le possiamo trovare per vederle all’opera? Essenzialmente sui social, ma non di rado La Guardarobiera presenzia ad eventi o giornate nelle boutique della città, io per esempio, le ho conosciute ad un evento alla Galleria Marco Polo, altrimenti lavorano su appuntamento. Si dice che un abito sia vintage dopo vent’anni di permanenza nel nostro armadio, ecco… per chi come me non butta mai via nulla, la soluzione è quella di indossare i vecchi capi rimodernati con originalità e buon gusto, senza sembrare direttamente catapultati negli anni ottanta o avere quell’aria tristemente ed anonimamente retró.
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Talent House
In questa rubrica di moda vorrei dare risalto a Talent House.  Stefania Manfré blogger di ChicChissima.it e Rossella de Palo blogger di Bsfashion. net hanno dato vita a questo evento di nuovi talenti torinesi. Talent House è un piccolo progetto che ha l’ambizione di trasformarsi in un format dedicato ai nuovi talenti emergenti nell’ambito della moda a Torino e non solo. Avrà luogo il 24 e ‪25 novembre‬ alla Casa del Pingone (via della Basilica angolo via Porta Palatina) che risponde perfettamente all’idea di una casa atelier, un luogo  in cui poter incontrare stilisti e creativi per parlare di stile e di moda e perché no, acquistare pezzi unici della collezione. L’idea è quella di unire brands differenti uniti da un senso di concretezza e di serietà, un progetto tutto al femminile con il fine preciso di guardare alla moda da un punto di vista etico e non solo estetico. Pensare al riciclo, al riuso ed al km zero.  Quali sono i brand che parteciperanno a talent House: Beltepà, che presenta un progetto nato sull’incontro sulla Via della Seta dei preziosi tessuti uzbeki ed il design italiano per dar vita ad un mix di cultura e di innovazione fondendo le stoffe uzbeke con il nostro gusto. Ombradifoglia di Elena Pignata: Elena Pignata è l’interprete di un nuovo concetto di vestibilità e costruzione della figura, la moda e ricerca, virtù e sentimento che si esprimono in emozioni. La sua creatività si manifesta con la nascita del marchio Ombradifoglia. Feelosophically di Pamella Barroso: brasiliana di origine Pamella esprime una moda introspettiva che va oltre le apparenze, questa la caratteristica principale della stilista. Atelier Jmonteiro: Jenny Montero realizza abiti da donna su misura. La stilista ha iniziato confezionando abiti da sposa. Un cammino professionale caratterizzata dalla passione per la realizzazione di abiti femminili. Shamur: di Maurizia Cabbia, architetto e stilista, passione per la moda e studio dei tessuti ne diventano caratteristica. Specializzata nel Knitwear, la sua linea viene distribuita in negozi selezionati e di nicchia. I Sogni di Lulú: Enrica Fontolan de I Sogni di Lulù è una designer di gioielli ed accessori. La continua ricerca di materiali e la sperimentazione cromatica, l’equilibrio di forme e l’armonia caratterizzano le sue creazioni. Pezzi unici realizzati a mano e a tiratura rispecchiano la passione per la moda creatività e design. E poi la Galleria Marco Polo, galleria torinese che tratta oggetti e arredi di antiquariato arte e design e selezionati abiti vintage. A Talent House la galleria è presente con The Kings of Italian Fashion, selezione di abiti accessori vintage dedicata a Valentino, Gianfranco Ferrè e Gianni Versace. Daniela Vecchi: La sua capacità di mescolare rari tessuti, garze di cotone e preziose sete indiane a tessuto tecno; bordure di broccato fanno da raccordo a trame impalpabile di cachemire. Feltri e seta. Tartan e velluti, volumi ampi che evocano antiche guerriere o eleganti geishe sono le donne rappresentate da questa stilista. Lis Furlanis: Brand udinese presente con una piccola collezione caratterizzata dalle tipiche calzature friulane prodotte con materiali di riciclo. Il progetto è stato possibile grazie anche agli sponsor Etav e Fontanafredda. L’ingresso a Talent House è libero; gli orari di apertura sono ‪24 novembre dalle 14:00 alle 18:00‬ e ‪25 novembre dalle 11:00 alle 18:00‬. Per tutte le informazioni consultare la pagina Facebook dell’evento.
Sabina Carboni

La storia di Torino passa anche dagli ex-voto della Consolata

Da più di mille anni la chiesa della Consolata è il cuore religioso della città, il luogo in cui il fedele si reca per chiedere conforto per l’anima e aiuto nei pericoli e nei momenti difficili della vita.

Un segno tangibile di questa devozione alla madonna Consolata sono gli oltre tredicimila ex-voto che la Basilica conserva. Migliaia sono i cuori argentati, centinaia le spalline di ufficiali che ringraziano per la protezione in guerra o al termine di una carriera, centinaia le medaglie o i riconoscimenti di gruppi e associazioni, decine le realizzazioni casalinghe all’uncinetto o al ricamo, molte le fotografie di graziati, oltre 3000 gli ex -voto dipinti. Sono soprattutto questi ultimi, per la immediatezza del messaggio, per la drammaticità della situazione e per la concretezza di vita, ad attirare lo sguardo e l’interesse del fedele o del visitatore, suscitando spesso risonanze di fede o richiami al mistero. Proprio gli ex-voto sono al centro della mostra dal titolo “Momenti di vita negli ex-voto alla Consolata”, sostenuta dal Consiglio regionale del Piemonte, che verrà inaugurata mercoledì 6 dicembre, alle ore 17, presso la Biblioteca della Regione Piemonte “Umberto Eco” (Torino, via Confienza 14). “Al di là della libertà di culto, che in una società sempre più multietnica mi sembra doveroso ribadire come imprescindibile, non si può tuttavia negare che dall’opera di numerosi religiosi (primi tra tutti San Giovanni Bosco e San Giuseppe Cottolengo) sia partita proprio da Torino una spinta al bene comune e alla giustizia anche sociale le cui opere, attraverso coloro che ne continuano l’opera, si sono estese in tutto il mondo” ha voluto sottolineare il presidente del Consiglio regionaleMauro Laus nella sua introduzione al catalogo della mostra. “L’ottantina di ex-voto che questa mostra presenta sono stati selezionati cercando i segni o le storie di Torino. Possiamo cogliere la nostra città nelle indicazioni delle vie o nelle architetture precise di alcune piazze, la possiamo ricordare negli interni delle case popolari, nei giochi dei ragazzi, ne possiamo ricordare il passato economico nei rumori delle officine e nella ricchezza dei negozi, e la sentiamo ancora soffrire nei terribili giorni dei bombardamenti durante la Seconda guerra mondiale”, spiega il curatore Lino Ferracin.

 

La mostra sarà visitabile fino al 31 gennaio 2018. Orari: dal lunedì al giovedì ore 9.00 – 12.30; 14.00 – 16.00. Il venerdì ore 9.00 – 12.30.

 

L’eco delle palpitazioni

LE POESIE DI ALESSIA SAVOINI
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Ventre piatto, in apnea
dopo aver inspirato e poi trattenuto
il perpetuarsi di coiti aviti, ancestrali
incensurati al primogenito degli istinti
che indusse l’uomo a procacciar sensazioni
anestetizzato dalla comprensione del tutto
che
tal immensità
gli mise a tacere l’intelletto.
E l’ontologica comprensione è sfiorata appena
Nei corpi che si respirano, nelle pelli che si scoprono limite,
che si manifestano orgasmici e collaterali palpiti di oltre
e l’universo replica la sua origine
in due corpi che si uniscono.
Gravido il ventre astrale
Si incarna la temporalità affinché possa esistere
Respirando nei corpi, limitandosi nella pelle
Partorito da circostanze eterne.
A ogni orgasmo
Prende vita un numero infinito di universi.

Moving your art!

Generare benessere attraverso un’esperienza sensoriale, creativa e di apprendimento attraverso l’arte: è questa la filosofia assolutamente fuori dagli schemi alla base dell’innovativo progetto Wellness Creative®, la prima palestra creativa in Italia. E proprio per mostrare i risultati ai quali si può arrivare con un allenamento personalizzato, anche senza avere una formazione artistica di base, debutta alla Mirafiori Galerie “MOVING YOUR ART!”, la prima mostra collettiva delle opere dei migliori allievi della struttura, selezionati dal Direttore Artistico, e founder, Silvia Dicembre, e dei trainer Fabrizio Visone, Nice & The Fox, Ernesto Casciato, Sofia Rondelli, Beatrice Botto, Alice Del Giudice, Carmine Cassese, Jacopo Tagliasacchi, Francesco Marinaro, Annalisa Gallo, Giada Simonetti, Fabrizio Fulio Bragoni. 
Presso lo spazio permanente dedicato all’arte contemporanea di piazza Cattaneo a Torino, da giovedì 30 novembre a domenica 13 gennaio 2018, saranno esposte le creazioni nate dai percorsi d’arte della Wellness Creative®Fumetto, illustrazione, calligrafia, scultura, pittura, elaborazioni digitali: dalla rassegna emerge un panorama fluido di arte libera e in movimento, un progetto ampio in grado di accogliere, far crescere e valorizzare i talenti di ognuno, adulti e bambini, in un cammino assolutamente personale dove l’arte e lo spirito si fondono in un’unica esperienza di benessere.  “La nostra è una proposta di avvicinamento all’arte che non ha paragoni in Italia – spiega Silvia Dicembre – Alla Wellness Creative® l’arte è sempre in movimento, ma con un ritmo scandito e modulato sull’esperienza dei singoli, perché la nostra non è un’accademia classica, ma è, a tutti gli effetti, una palestra di allenamento artistico e una scuola per l’anima che fonde emozioni, benessere, socialità e apprendimento”.

a cura di Silvia Dicembre

 

Opening 30 novembre 2017, dalle 19 alle 21

In esposizione da giovedì 30 novembre 2017 a domenica 13 gennaio 2018

Mirafiori Galerie, Piazza Riccardo Cattaneo, Torino – INGRESSO LIBERO

 

Buoni pasto, che cosa bisogna sapere

Di Patrizia Polliotto* 

 

I buoni pasto spettano al lavoratore e non possono essere ceduti a terzi. Per ottenerli si deve avere un contratto di lavoro, anche part-time nel caso in cui svolgano attività durante un orario di lavoro che copre la fascia di un pasto e la distanza tra l’abitazione e il luogo di lavoro renda impossibile consumare il pasto a casa propria. Una novità rispetto al passato è che i buoni pasto potranno essere assegnati anche ai collaboratori d’azienda che non siano lavoratori subordinati. La riforma ribadisce il divieto di cedere il buono pasto e di utilizzo nelle giornate in cui non si è in ufficio, mentre estende l’ambito in cui si possono utilizzare anche, oltre a supermercati, bar e pizzerie, anche e sempre per “pasti e bevande” in agriturismi, mercati e spacci aziendali. I buoni pasto possono essere sia cartacei che elettronici e sono deducibili entro limiti precisi, a seconda che si tratti di un tipo o dell’altro: per quelli in formato cartaceo l’importo massimo non soggetto a tassazione e contribuzione è di 5,29 euro, per quelli elettronici arriva a 7 euro, che equivalgono a 400 euro di reddito annuale in più da utilizzare per il servizio di mensa o per la spesa alimentare. I buoni pasto non possono essere ceduti a soggetti diversi dal beneficiario, neanche a titolo gratuito: il buono pasto, quindi, non può essere né venduto, né donato.

 

*Avvocato, Fondatore e Presidente del Comitato Regionale del Piemonte dell’Unione Nazionale Consumatori

UNIONE NAZIONALE CONSUMATORI
COMITATO REGIONALE DEL PIEMONTE
TEL. 011 5611800, Via Roma 366 – Torino
EMAIL: UNC.CONSUMATORITORINO@GMAIL.COM

 

Inquinamento alle stelle: da giorni il livello di polveri sottili supera i 100 mcg al metro cubo

Il bel tempo stabile da alcuni giorni ha fatto salire la concentrazione di Pm10, le famigerate  polveri sottili. E’ stato così superato il muro dei 100 microgrammi al metro cubo. L’Arpa -Agenzia regionale per la protezione ambientale segnala che le previsioni della qualità dell’aria fino a venerdì a Torino sono contrassegnate dal colore viola, quello che si impiega oltre i 100 mcg. Secondo le previsioni, in  tutta la provincia e nell’Alessandrino la concentrazione sarà tra i 75 e i 100 mcg. Il valore misurato martedì a Torino era di 96 microgrammi. Probabilmente sabato con l’arrivo di una perturbazione la situazione migliorerà. Anche se il maltempo transiterà rapidamente sul Piemonte e già sabato pomeriggio le nuvole saranno spazzate dal vento.

Recuperiamo le culture sommerse di Torino?

di Enzo Biffi Gentili

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Elisabetta Chicco, Jesi, De Maria non beneficiarono della promozione, ad altri attuali autori di minor valore concessa, della cultura progressista. Nonostante fossero tutti e tre di sinistra, vera, ma “nera”…

 

Le culture sommerse. Mi è ritornata in mente questa definizione, già usata in un vecchio polemico fascicolo intitolato Recuperiamo le culture sommerse di Torino (Federazione Provinciale dello PSI, 1982), alla notizia della morte della scrittrice Elisabetta Chicco. Perché non è mai stato a sufficienza riconosciuto il rilievo della sua importante opera, articolata virtuosisticamente in diversi generi, dalla storia della gastronomia all’autobiografia, dalla letteratura “gotica” alla riflessione filosofica e psicologica. C’è a mio avviso una ragione, che può essere spiegata facendo anche solo riferimento a due suoi testi fondamentali: l’ultimo pubblicato, Nietzsche. Psicologia di un enigma ( Castelvecchi 2017) e un romanzo di circa tre lustri precedente, La quarantaduesima carta (Robin 2003). Il primo libro interpreta originalmente fatto per cui Torino fu per Nietzsche la città “terminale”, propizia al cupio dissolvi; nel secondo ambientato in una capitale subalpina “spettrale”, il protagonista, chiesta in sposa una giovane sensitiva, e portata a vivere in un castelletto tra il neogotico e l’art nouveau -gli stili preferiti dalla scrittrice, come risulta da molte sue prove- affermerà, a cifra e sigla finale della narrazione, “tout est mort”. Qui si trovano probabilmente i primi motivi delle limitate attenzioni critiche, e delle scarne notizie al momento della sua scomparsa: Elisabetta infatti non ha mai aderito o concorso alla “narrazione” tutta positiva della città in cui viveva così come si è colpevolmente diffusa e imposta negli ultimi anni. Di Torino, lei ha rappresentato magistralmente il dark side, e tra i suoi ispiratori ha sempre dichiarato le figure di grandi marginali. A partire dal padre Riccardo, il pittore, grande eccentrico (e come tale ricordato nel volume EccentriCity. Arti applicate a Torino 1945-1968 (Fondazione per il Libro la Musica e la Cultura e MIAAO 2003), curato da chi scrive con Francesca Comisso e Luisa Perlo. Ma Elisabetta Chicco, rara figura di dandy al femminile, si scelse altri maestri e compagni non iscrivibili tra i produttori di idee ricevute: su tutti, Italo Cremona, pittore e scrittore cultore dell’isolamento, non inseribile in un’altra narrazione, quella della Torino politicamente “regolare”, comunque sempre da venerare, con i suoi numi tutelari, da Gramsci a Gobetti al gruppo degli allievi antifascisti del Liceo d’Azeglio. E autore di due libri centrali nella formazione di Elisabetta: Il tempo dell’art nouveau (1ª ed. Vallecchi 1964) e La coda della cometa (1ª ed. Vallecchi 1968), un altro romanzo sulla fine del mondo, osservata da Torino. La Chicco fu anche compagna di scuola, amica e fine lettrice di Furio Jesi, eminente studioso di miti, esoterici misteri e di letteratura tedesca, ma anche narratore con L’ultima notte (Marietti 1987) , un romanzo “vampirico” nel quale si prefigura una battaglia finale tra umani e immorti. Concludo, a proposito di mancata considerazione di uno scrittore, segnalando la recentissima riedizione del perturbante romanzo “lovecraftiano” di un altro torinese scomparso e dimenticato, Giorgio De Maria, critico, autore teatrale e fondatore del gruppo musicale “impegnato” Cantacronache: Le venti giornate di Torino. Inchiesta di fine secolo (Frassinelli 2017), apparso per la prima volta nel 1977 presso un piccolo editore, Il Formichiere, ma riscoperto, tradotto e pubblicato agli inizi di quest’anno a New York per i tipi di W.W. Norton. Morale della storia: Elisabetta Chicco, Jesi, De Maria non beneficiarono della promozione, ad altri attuali autori di minor valore concessa, della cultura progressista. Nonostante fossero tutti e tre di sinistra, vera, ma “nera”…

Piazza San Carlo, il questore ascoltato in procura

Dopo la sindaca Chiara Appendino anche il questore di Torino, Angelo Sanna, è stato ascoltato nel pomeriggio in procura dai magistrati che indagano sulla vicenda di piazza San Carlo. E’ indagato per i fatti drammatici dello scorso 3 giugno, in occasione della finale Champions tra Juventus e Real Madrid. Il colloquio con i pm Antonio Rinaudo e Vincenzo Pacileo è avvenuto presso il Palagiustizia, nell’ufficio del procuratore Armando Spataro, coordinatore dell’inchiesta.

 

(foto: il Torinese)