redazione il torinese

La crisi non molla. Torino perde 3.300 imprese ed Embraco conferma i licenziamenti

Torino negli ultimi 5 anni ha visto chiudere 3.300 imprese, nel commercio, anche se di positivo c’è la crescita  del 5% nella ristorazione. Colpiti in particolare i negozi di abbigliamento (-537) le calzature (-142),i  mobili (-122), poi tessili, mercerie, ferramenta, edicole, bar senza cucina. Segno + per alimentari e tabaccherie (+80), benzinai (+38), farmacie (+43) e negozi dell’usato (+27). In aumento del 4.7% gli acquisti immobiliari di negozi dopo il crollo dei prezzi ma soltanto in alcune  zone come il centro. I dati arrivano dall’ analisi sul commercio a Torino realizzata da Camera di Commercio, Ascom, Confesercenti. Intanto l”Embraco di Riva di Chieri  ha confermato i 497 licenziamenti su  530 dipendenti. L’azienda del gruppo Whirlpool non produrrà più in Italia e ha respinto la proposta dei ministri del Lavoro, Poletti e dello Sviluppo Economico, Calenda, di utilizzare alcuni mesi di cassa integrazione a fronte di un piano di reindustrializzazione.

All’Alfieri per scoprire le professioni di domani

L’Associazione degli ex-allievi del Liceo organizza un ciclo di incontri a ingresso libero con professionisti di eccellenza per aiutare a orientarsi nel nuovo mondo del lavoro

 

Per conoscere da vicino alcune tra le più importanti e più richieste nuove professioni, l’Associazione degli ex-allievi del Liceo Classico “Vittorio Alfieri” di Torino organizza un ciclo di quattro incontri a ingresso libero nell’Aula Magna del Liceo in Corso Dante 80 a Torino.

La rassegna, che rientra nell’ambito del progetto “La Bussola” promosso dall’Associazione, mette a disposizione di tutti gli studenti, liceali e universitari, ma anche di tutta la cittadinanza torinese, l’esperienza diretta di importanti professionisti italiani di eccellenza impegnati in differenti settori, dalla cultura al no profit, dalla scienza all’imprenditoria, con l’obiettivo principale di aiutare ad orientare i giovani e tutti coloro che si stanno avvicinando al nuovo mondo del lavoro attraverso il racconto di esempi concreti e case history di successo.

Il ciclo prenderà il via mercoledì 31 gennaio 2018 alle ore 21 con Carola Carazzone, Segretario Generale di Assifero, Associazione Italiana delle Fondazioni ed Enti della Filantropia Istituzionale eMarco Lanino, Assistente alla Coordinazione e Bureau des Programmes nel settore Protection presso COOPI – Cooperazione Internazionale, che parleranno delle nuove figure lavorative nell’ambito delsociale, anche alla luce della riforma del Terzo Settore.

Il secondo appuntamento è in programma mercoledì 21 febbraio 2018 alle ore 21 con il Prof. Adriano Chiò, Professore Ordinario del Dipartimento di Neuroscienze “Rita Levi Montalcini” dell’Università degli Studi di Torino e Presidente della Commissione Scientifica della Scuola di Studi Superiori “Ferdinando Rossi” dell’Università degli Studi di Torino, che condurrà il pubblico a conoscere come funziona la ricerca scientifica nel campo delle neuroscienze.

Gli incontri riprenderanno sabato 7 aprile 2018 alle ore 12, quando il Liceo Alfieri ospiterà Paolo Verri, attualmente Direttore della Fondazione Matera Capitale Europea della Cultura 2019 e Presidente della Fondazione Cirko Vertigo, che porterà ai partecipanti il proprio contributo grazie a una consolidata esperienza a livello nazionale nella promozione del territorio attraverso la cultura.

Chiuderà la rassegna Alberto Barberis, Presidente del Gruppo Giovani Imprenditori dell’Unione Industriale di Torino, che mercoledì 9 maggio 2018 alle ore 21 racconterà agli studenti cosa significa essere imprenditore ai tempi delle start-up e come è cambiato il modo di fare impresa oggi.

L’ingresso agli incontri è libero fino a esaurimento posti. Per informazioni: info@exalfierini.it

“La sicurezza dei cittadini nell’efficacia delle leggi e nell’autorevolezza delle Forze dell’Ordine”

RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO

Alla presenza del Questore di Torino, del Segretario Generale Nazionale Felice Romano, del Senatore Esposito del PD, dell’Onorevole D’Ottavio e Bragantini del PD,  del Consigliere regionale PD Conticelli, dei Consiglieri comunali Morano Lista Civica/Lega Nord e Tronzano Forza Italia, alcune rappresentanze sindacali dei Vigili del Fuoco e del 118, e di alcuni dirigenti della Polizia di Stato. Una affluenza di 200 persone tra delegati e invitati.

La relazione del Segretario Generale Provinciale Eugenio Bravo che è stato rieletto Segretario Generale Provinciale del SIULP della provincia di Torino rilancia il primo sindacato di polizia di Torino e mentre concentra l’organizzazione in attività protese a migliorare le condizioni di lavoro dei poliziotti, avanza una serie di proposte per affrontare con più praticità e rispondenza, le problematiche della sicurezza dei cittadini. La relazione congressuale approfondisce l’analisi dei fenomeni criminali, sottolinea la necessità di far correre insieme tre fantomatici vagoni del treno Stato, che riguardano la giustizia relativamente alla certezza della pena, velocizzando i processi, il vagone della sicurezza attraverso l’operato delle forze dell’ordine e il vagone della rieducazione e recupero del condannato tramite il sistema penitenziario. Leggi che garantiscano certezza della pena e conferiscano maggiore autorevolezza alle forze dell’ordine per svolgere al meglio le attività di prevenzione e repressione dei reati per le quali occorrono più uomini e mezzi all’avanguardia. Esalta il grande impegno dei poliziotti di Torino che grazie al loro costante e continuo lavoro, nonostante le difficoltà logistiche, rappresentano il baluardo della sicurezza dei cittadini.

 

Rimarca il limite sociale propri del “garantismo” e della “tolleranza” che, al di là dell’intrinseco aspetto positivo, devono essere rivisti alla luce delle nuove necessità di sicurezza richieste dai cittadini.

 

Come afferma il Segretario Eugenio Bravo le risposte dello Stato devono agire contrastando in modo più efficiente e realistico l’immigrazione fuori controllo e spesso milizia del crimine, potenziando le commissioni territoriali, prevedendo espulsioni anche per reati minimali commessi dai richiedenti Asilo e

 

una sorta di punteggio che stabiliscano il limite dei reati oltre i quali procedere all’espulsione degli immigrati regolari.  Leggi severe e certezza della pena, per contrastare i reati inerenti le aggressioni perpetrate nelle abitazioni di cittadini inermi, i reati predatori e quelli telematici violenti come il cyber bullismo, nonché azioni preventive contro le moleste presenze derivanti da comportamenti più o meno illegali che alimentano la percezione di insicurezza e concernenti l’accattonaggio, i mercatini abusivi, la prostituzione fuori controllo e quant’altro. Inoltre, un impegno chiaro e inequivocabile deve essere rivolto verso i Centri sociali violenti per i quali si chiedono azioni preventive e repressive avverso i professionisti del disordine, prevedendone in caso di violenze, la chiusura delle sedi. Sottolinea l’importanza del coordinamento delle forze dell’ordine nella figura del Questore, punto di riferimento di tutte le forze dell’ordine e propone di realizzare un piano coordinato di controllo del territorio metropolitano con l’ausilio di consorzi organizzati delle polizie locali, che siano in grado di garantire la sicurezza anche ai cittadini che vivono in paesini lontani dalle metropoli. Rileva le difficoltà del NUE (Numero Unico Europeo) con i ritardi conseguenziali nelle esecuzioni degli interventi.

 

La relazione congressuale esalta il momento culturale che considera la locomotiva del treno della sicurezza e che deve riorganizzarsi con materie inerenti come l’educazione alla legalità con materie inerenti il Cyber bullismo, lo stalking e quant’altro possa far assimilare ai giovani il rispetto verso il prossimo e i valori della civile convivenza. Per fare questo occorrono docenti preparati e ai quali va riconosciuta più autorevolezza.

 

Rimarca l’importanza di una polizia professionale anche grazie al nuovo “riordino delle carriere”.  Richiama il risultato del contratto di lavoro, con l’incentivo economico per chi tutti i giorni difende e garantisce la sicurezza mediante il controllo del territorio e la polizia giudiziaria.

 

Un progetto a tutto tondo quello del Segretario del SIULP di Torino che sollecita il mondo politico e sociale a tenere in debita considerazione nella preoccupazione che se nulla interverrà per cambiare rotta, il rischio che a furor di popolo possano emergere proposte molto più estreme non è impossibile.

 

Chiude con l’auspicio che la giustizia e la sicurezza concorrano sempre nel rispetto delle leggi democratiche e proprie di uno Stato di diritto avanzato.

 

Il percorso del SIULP di Torino è stato tracciato. Sia sotto l’aspetto dei diritti dei poliziotti sia per quanto riguarda le esigenze di sicurezza dei cittadini il SIULP, primo sindacato di polizia non farà mancare la propria voce.

 

Seeyousound svela il volto eversivo della musica

Prosegue questa settimana al Cinema Massimo il giovanissimo festival che celebra il magico rapporto tra cinema e musica, il Seeyousound International Music Film Festival. Solo alla sua quarta edizione si è inaugurato in grande stile venerdì 26 gennaio con un’importante mostra che durerà un anno al Museo Nazionale del Cinema “Soundframes. Cinema e musica in mostra” e un film muto del realismo svedese, Ingeborg Holm di Victor Sjöström, accompagnato dal vivo dalla suggestiva musica di Corrado Nuccini, Iosonouncane e Enrico Gabrielli.

 

È un festival molto ricco che presenta un’ampia gamma di generi sia cinematografici sia musicali. Si passa dal biopic alla fiction, dal documentario al musical e non si fa distinzione tra musica classica, pop, jazz, folk o hip hop. In questo viaggio emozionante ci si riconcilia con la potenza eversiva e rivoluzionaria della musica, che può essere mezzo di riscatto, di salvezza, di lotta per i propri ideali, di punto di riferimento di una generazione. Per una manciata di ore ci si allontana così, nel buio della sala, dalla banalizzazione e appiattimento dei talent show, delle silent disco e delle piattaforme social che vorrebbero relegare la musica in una gabbia, quella del mero prodotto di consumo.

 

Nel weekend il numeroso pubblico ha potuto apprezzare tutti i film in concorso che sarà possibile rivedere ancora fino a domenica 4 febbraio. La qualità è molto alta perché i film provengono dai festival più importanti come Cannes, Amsterdam, Barcellona, Nyon. Nella sezione Long Play Feature i sei film in concorso sono un caleidoscopico viaggio attraverso la cultura, le tradizioni e le passioni di Argentina, India, Stati Uniti ed Europa. È presente anche il primo musical del festival, Stuck, interamente girato in un vagone della metropolitana di New York, dove troviamo un microcosmo dell’America contemporanea e dell’umanità tutta. Diversi gli attori noti in questo film a partire da Giancarlo Esposito nei panni di un senzatetto un po’ shakespeariano. A partire da questa edizione il premio Long Play Feature è intitolato alla memoria di Francesca Evangelisti, scomparsa recentemente, aveva regalato un prezioso contributo alla crescita del festival.

 

Ma le anteprime e le sorprese non mancano anche nelle altre sezioni. Fiore all’occhiello è la sezione Into the Groove, che racconta le storie delle icone che hanno segnato un’epoca e ispirato quelle successive. Nel film di Andreas Neumann e Josh Homme American Valhalla il racconto della genesi del diciassettesimo album di Iggy Pop “Post Pop Depression” diventa pretesto per parlare del rock di ieri e di oggi; nel film England is mine il regista Mark Gill ripercorre la vita di Morrissey, leader degli Smiths in una Manchester post industriale in cui il giovane Steven riesce comunque a trovare degli stimoli creativi; c’è posto anche per un omaggio alla cantante francese Barbara nel ventennale della sua scomparsa e ad un’altra icona femminile degli anni Settanta Betty Davis nel film They say I’m different di Phil Cox. Ciliegina sulla torta di questa sezione la prima “maratona-retrospettiva” della storia del festival dedicata a Tony Palmer, il più grande regista di film e documentari riguardanti la musica. Ha lavorato con attori del calibro di Laurence Olivier, Richard Burton, Vanessa Redgrave, Peter Sellers e immortalato le performance leggendarie dei Beatles, Frank Zappa, Pink Floyd, Maria Callas, Jimi Hendrix. Tre i titoli dedicati al grande regista che mercoledì 31 gennaio incontrerà il pubblico alle 21 al Massimo 3. Da non perdere Bird on a wire, un documento storico dell’arte di Leonard Cohen, riscoperto e ottimamente restaurato nel 2010 che mostra il talento di Palmer nel saper ritrarre i grandi della musica. Sempre in questa sezione ci sarà anche l’affascinante Isabelle Huppert questa volta nei panni di una cantante che sfida gli Abba in Souvenir.

Curiosa la rassegna Radioactivity che presenta cinque film incentrati sull’universo della radio. Gli appassionati di musica anni Ottanta non possono perdere Dare to be different, la storia di una piccola stazione radio di Long Island – NY che divenne trampolino di lancio del movimento musicale e culturale che va sotto il nome di new wave.

Quest’anno tanti sono gli eventi collaterali che fanno da cornice al festival che ha trovato una confortevole casa nel salotto prestigioso del Circolo dei lettori. Qui per tutta la durata della rassegna è possibile assistere a performance musicali e a incontri con esperti o protagonisti dei film in programmazione. In più ogni sera a partire dalle 23.30 il Circolo Amantes ospita l’After Festival con aperitivi e dj set e dove è possibile visitare la mostra “Kraftwerk – The man-machine experience” in onore del mitico gruppo tedesco passato lo scorso anno dalle Ogr e l’esposizione “Hip Hop Kemp Festival”. Il party conclusivo si terrà sabato 3 febbraio al Magazzino sul Po, ospite d’eccezione nelle vesti di dj Don Letts, musicista e regista inglese di origine giamaicana che venerdì 2 e domenica 4 febbraio presenterà il documentario di cui è regista “Two Sevens Clash” sull’intreccio di reggae e punk nella Londra del 1977.

Giuliana Prestipino

 

Le iniziative per il Giorno del Ricordo 2018

In occasione del Giorno del Ricordo, dal 6 al 20 Febbraio, si svolgeranno a Torino numerose manifestazioni per conservare e rinnovare la memoria della tragedia degli italiani e di tutte le vittime delle foibe, dell’ esodo dalle loro terre degli istriani, fiumani e dalmati nel secondo dopoguerra e delle vicende del confine orientale. Gli eventi, promossi dal Comitato di Torino dell’Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia, sono compartecipati e sostenuti dall’Istoreto e dal Comitato Resistenza e Costituzione del Consiglio regionale piemontese. Il primo appuntamento è per Martedì 6 febbraio, alle 17.30,  nella Sala Didattica del Polo del ‘900 in via del Carmine 14 a Torino, dove sarà presentato il volume di Anna Maria Mori e Nelida Milani, “Bora. Il vento dell’esilio” (Marsilio,2018. Con Anna Maria Mori interverranno Sergio Soave, Guido Crainz, Enrico Miletto e gli studenti delle scuole torinesi IIS Avogadro, Liceo D’Azeglio, Liceo Gioberti. Mercoledì 7 febbraio, dalle 9.00 alle 13.00, nell’Aula Magna del Liceo Classico Massimo D’Azeglio – in via Parini,8 a Torino – si svolgerà un seminario di studi sul tema ” Una narrazione a lungo mancata. Gli esodi del Novecento. In occasione del Giorno del Ricordo dell’esodo istriano, fiumano, dalmata“. Dopo i saluti istituzionali del Consiglio regionale del Piemonte, di Sergio Michelangelo Blazina, Ufficio Scolastico Regionale del Piemonte, e di Antonio Vatta, Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia, il seminario entreà nel vivo con l’introduzione di Claudio Dellavalle, Presidente dell’Istoreto. Le quattro relazioni saranno tenute da Guido Crainz, dell’Università di Teramo (“Naufraghi della pace: gli spostamenti forzati di popolazione nell’Europa del secondo dopoguerra”); Stefano Gallo, dell’Istituto di studi sulle società del Mediterraneo – Cnr (“Profughi e accoglienza in Europa, dalla Prima guerra mondiale agli anni ’90“); Enrico Miletto, storico dell’ Istoreto (“Arrivare, accogliere e dimenticare. L’assistenza ai profughi giuliano-dalmati e la loro rappresentazione nello spazio pubblico dell’Italia del dopoguerra“);Marcello Flores, Direttore scientifico Istituto nazionale Ferruccio Parri (“Gli esodi di allora e gli esodi di oggi“). Sempre Mercoledì 7 febbraio, alle 20,30, al cinema Massimo di via Verdi a Torino, Antonio Vatta dell’ ANVGD e il Direttore dell’Archivio Nazionale Cinema d’Impresa di Ivrea e della sede del Piemonte del Centro Sperimentale di Cinematografia, Sergio Toffetti, presenteranno  un documentario sul confine orientale. Venerdì 9 febbraio la Sala Rossa del Comune di Torino ospiterà la cerimonia ufficiale di commemorazione della Giornata del ricordo mentre Domenica 10 febbraio si terranno la S.Messa al Duomo di Torino e, alle 11,30,  la commemorazione al Cimitero Monumentale della città, in corso Novara. Le iniziative proseguiranno Giovedì 15 febbraio con l’omaggio alla targa di corso Cincinnato, all’angolo con via Pirano, che ricorda l’esodo  deo 350 mila Istriani, Fiumani e Dalmati mentre Domenica 18 febbraio al Conservatorio “Giuseppe Verdi” di via Mazzini si esibiranno in concerto l’Orchestra Mandolinistica della città di Torino e il “Grup Folk Batana” istriano di Rovigno (Rovinj). Martedì 20 febbraio, al Polo del ‘900 di via del Carmine a Torino, si svolgerà un convegno sulla vita di Giovanni Palatucci a Fiume.Il quadro degli appuntamenti si completa con  un’iniziativa dell’Istoreto in collaborazione con il Comitato Resistenza e Costituzione del Consiglio Regionale del Piemonte rivolta alle scuole superiori piemontesi. In sostanza verranno proposti degli incontri presso gli sitituti scolastici per illustrare agli studenti i contenuti del DVD “La città vuota. Pola 1947. Il suo esodo, la sua storia“. Il DVD era stato distribuito dal Consiglio Regionale del Piemonte alle scuole che ne hanno fatto richiesta in occasione della passata edizione (2017) del Giorno del Ricordo e del 70° anniversario dell’abbandono della città di Pola. Durante gli incontri di 2 ore ciascuno, tenuti dallo storico Enrico Miletto,verranno presentati i contenuti del documentario e le opportunità di approfondimento consentite da numerose altre produzioni dell’Istoreto e, in particolare, dall’applicazione multimediale “L’esodo istriano, fiumano e dalmata in Piemonte. Per un archivio della memoria“, realizzata da Enrico Miletto e Carlo Pischedda, consultabile e scaricabile all’indirizzohttp://intranet.istoreto.it/esodo/. Gli incontri si terranno nei mesi di febbraio e marzosecondo un calendario definito direttamente tra le scuole e l’Istoreto.

M.Tr.

CINQUEMILA TIFOSI IN DELIRIO PER LA NONA EDIZIONE DELLA THAI BOX MANIA A TORINO

Organizzato dalla Barbuto Promotion, l’evento è giunto alla sua nona edizione a Torino nel teatro del PalaRuffini. Sin dalla conferenza stampa, tenutasi mercoledì scorso alla presenza dell’assessore allo sport del comune di Torino, Roberto Finardi, si era certi che anche l’edizione di quest’anno non avrebbe disatteso le aspettative di un pubblico appassionato e composto da giovani praticanti e da famiglie con bambini.

La Thai Box Mania è un evento a cui Torino si è abituata ad ospitare e che ormai non potrà mancare dal calendario sportivo della Città. Lo stesso assessore Finardi ha accolto l’evento con queste parole: “Una manifestazione di prestigio che ormai da 9 anni trova nel PalaRuffini la sua naturale collocazione. Sono contento che Thai Boxe Mania attiri sempre molto pubblico e ringrazio gli organizzatori per il lavoro che svolgono e per l’impegno che dedicano a questa attività”.

 

 

I cancelli del PalaRuffini sono stati aperti sabato dalle 17 fino a notte fonda. I primi a salire sul ring sono stati gli atleti della Prestige Pre-card in un programma da quindici incontri, dedicati ai fighters meno esperti e alle giovani promesse della thai boxe. Gli atleti di casa sono stati accolti con grande entusiasmo dal pubblico, che non ha mancato di fornire il proprio sostegno a giovani promesse come gli emergenti Serena Chiarantano e Cristian Delmastro, i quali, al loro debutto in una manifestazione di tale prestigio, non hanno disatteso le aspettative dei tifosi e dello staff, vincendo i propri incontri. A partire dalle 20, il programma della manifestazione si è fatto più intenso ed a dimostrarlo è stato il pubblico, ormai al completo e sempre più in visibilio. E’ iniziato il Galà di Thai Box Mania e con esso i primi sei incontri di rilievo internazionale. Su dodici atleti, ben otto erano italiani e quattro sono stati gli atleti che hanno portato a casa la vittoria. Tutti gli incontri hanno offerto un appassionate spettacolo tecnico ed agonistico al pubblico torinese. Nel primo match, il francese Damien Cazambo si è imposto sul marocchino Ismail Zahir che ha perso solo per decisione medica. Nel secondo incontro, il torinese d’adozione, Michele Mastromatteo, già alla sua terza partecipazione a Thai Boxe Mania, ha vinto ai punti contro il connazionale Danilo Coda. L’unico match femminile del galà è stato aggiudicato dall’italiana Clara Ricignuolo contro la portoghese Elizabeth Vanessa Rodrigues. Il quinto match ha poi visto salire sul ring Ruben Sciortino e Giuseppe Conti, che si sono sfidati in un match di full muay thai con tanti colpi messi a segno da entrambe le parti: l’incontro, ai punti, è stato vinto da Ruben Sciortino. In chiusura di serata è arrivata anche la vittoria di un altro torinese, seppure d’adozione, Filippo Solheid, contro Marco Ronchetti in un match di full muay thai molto intenso.

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Con un ritardo inevitabile, ma per nulla criticato, alle 22 il PalaRuffini era comunque pronto ad assistere ai top matches della manifestazione: i sei incontri della International Card. Tra gli italiani hanno figurato due atleti, ben conosciuti al pubblico locale: Luca Roma e il torinese d’adozione Christian Zahe. I primi a salire sul ring sono stati il lussemburghese Prince Junior, già campione del Benelux BKBMO 2015, campione del Thai Fight King of Muay Thai e campione europeo WKU 2016, contro il francese Mathias Phountoucous che ha dovuto cedere ai colpi dell’avversario. Il secondo match è stato uno degli incontri più attesi: il fighter italiano Luca Roma ha sfidato il franco algerino Elias Mahmoudì in un incontro di full muay thai, contendendosi la cintura di campione del mondo WPMF. Dopo un inizio di alto livello tecnico, il fighter milanese non è più riuscito a difendersi dai colpi del suo avversario, che si è così aggiudicato il titolo, mandando ko l’italiano al termine del primo round. Niente da fare neppure per l’atleta torinese, Christian Zahe, in passato già campione del mondo WKN di K-1, vincitore titolo del Super Muay Thai, nonché veterano del ring del PalaRuffini. Il fighter italiano, a causa di un fermo medico al secondo round, ha dovuto lasciare il ring e la vittoria al francese Jeremy Payet, dopo un match dall’altissimo valore tecnico e di grande coinvolgimento per il pubblico, seppure troppo breve.

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Uno spettacolo unico e un match sorprendente è poi arrivato dall’incontro di full muay thai tra il francese Brice Delval e il bielorusso Taksim Petkevich. Che il giovanissimo francese fosse un atleta di grande valore non era un segreto, ma è certo che Delval ha riconfermato il suo talento in rapida ascesa. Delval e Petkevich hanno regalato uno spettacolo intenso e a mozzafiato, di grande tecnica e prestanza fisica, con calci e colpi sferrati a gran velocità. L’incontro si è concluso con un risultato di pari merito.  La chiusura della nona edizione è stata assegnata al “big match” tra due campioni indiscussi alla loro prima sfida diretta e, nonostante l’ora ormai inoltrata a notte fonda, l’attesa del pubblico in fibrillazione è stata ripagata dall’intensità dell’incontro. Il campione thailandese Sudsakorn Sor Klinmee, accompagnato dall’allenatore Filippo Cinti, si è presentato sul ring parodiando la serie televisiva “Gomorra” aspettando l’arrivo del suo avversario atleta dell’Azerbaijan, Chingiz Allazov in arte Chinga. Il match è stato incredibile e combattuto sotto le regole del fight code rules. L’atleta thailandese, nonostante abbia combattuto in una disciplina differente dal suo cavallo di battaglia, la full muay thai, ha affrontato l’avversario senza esclusioni di colpi, ma il campione bielorusso in ascesa ha dimostrato una tenacia e una preparazione sorprendenti, che gli hanno permesso di conquistare il titolo ai punti.  Anche la nona edizione della Thai Box Mania si è così chiusa con successo sia dal punto di vista del livello atletico dei partecipanti che per la sempre più calorosa partecipazione del pubblico. Per Torino, ormai, la Thai Box Mania è un appuntamento annuale e si dovrà aspettare gennaio 2019 per assistere al decimo anniversario della manifestazione.

 

Manuela Savini

Foto Thai Box Mania

 

 

A Palazzo Civico arrivano i nuovi revisori dei conti

Il consiglio comunale, con 27 voti su 27 votanti, ha approvato la nuova composizione del Collegio dei Revisori dei conti della Città per il triennio 2018-2021. La nuova nomina è avvenuta dopo le dimissioni, lo scorso 11 gennaio, del precedente collegio per contrasti con l’amministrazione in relazione al bilancio municipale. Grazie al sorteggio da parte della prefettura e dopo le rinunce e accettazioni degli esperti contabili sorteggiati vengono  nominati Roberto Ghiglione, Paolo Zoccola e Silvana Busso.

Elezioni, la Lega Piemonte presenta i candidati

Molinari: “Una squadra forte, che racchiude l’intero Piemonte”. E aggiunge: “Il mio obiettivo è di portare in Parlamento una squadra competente, appassionata ed energica”

 

Il 4 marzo si avvicina e l’appuntamento con le urne è ormai prossimo: anche la Lega, così, presenta le liste elettorali ed illustra il proprio programma a sostegno della candidatura a premier del Segretario Federale Matteo Salvini. In un momento di tale importanza per la storia e per il futuro del Paese, la Lega Piemonte decide di scendere in campo con una compagine motivata e forte, presentando nella giornata di lunedì 29 gennaio le liste per le elezioni politiche di Camera e Senato. Giulia Bongiorno, recentemente arruolata da Matteo Salvini, guiderà la lista del Senato a Torino mentre nel Piemonte 2 sarà il Segretario Nazionale Riccardo Molinari a guidare le liste della Camera dei Deputati. “Abbiamo presentato delle ottime candidature, con tante persone che affrontano per la prima volta le elezioni politiche, ma che da anni lavorano sui territori, insieme a figure d’esperienza, garantendo la rappresentanza di tutti i territori del Piemonte – commenta Riccardo Molinari, Segretario Nazionale Lega Piemonte, candidato alla Camera – L’obiettivo di tutta la Lega è sostenere Matteo Salvini come candidato Premier, ed il mio, da Segretario della Lega Piemonte, è anche di portare in Parlamento una squadra competente, appassionata ed energica che metta il Piemonte coi suoi problemi e le sue esigenze al centro dell’agenda politica nazionale, dove non sta più da troppo tempo”.

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I CANDIDATI

CAMERA Uninominale Piemonte 1 Ivrea: Alessandro Benvenuto Collegno: Sara Zambaia Piemonte 2 Asti: Andrea Giaccone Alessandria: Riccardo Molinari Vercelli: Paolo Tiramani Cuneo: Gastaldi Flavio Novara: Alberto Gusmeroli Plurinominale Torino1 Elena Maccanti Alessandro Benvenuto Sarà Zambaia Alessandro Sciretti Torino2 Elena Lucchini Alessandro Giglio Vigna Elena Maccanti Gualtiero Caffaratto Piemonte2 Sud Riccardo Molinari Elena Lucchini Lino Pettazzi Rossana Bondi Piemonte2 Nord Riccardo Molinari Elena Lucchini Marzio Luini Cristiana Patelli SENATO Uninominale Piemonte 1 Torino 1 (città): Paola Gobetti Moncalieri: Marzia Casolati Torino 2 (Collegno): Roberta Ferrero Plurinominale Senato1 Giulia Bongiorno Cesare Pianasso Roberta Ferrero Claudio Broglio Senato2 Enrico Montani Simona Pergraffi Giorgio Bergesio Maria Elena Gandolfi

 

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COMUNICAZIONE AI LETTORI

In vista delle prossime elezioni politiche il quotidiano “il Torinese” pubblicherà gratuitamente in questo spazio interventi, comunicati e notizie inviatici da candidati o esponenti politici di movimenti e partiti. Scrivere a: edizionibest@libero.it

 

Pd, ora tutti “partiti personali”

Dunque, anche per il Partito democratico si è chiusa definitivamente una fase politica. E cioè quella in cui, quando si parlava del Pd, si ripeteva in modo persin noioso e ripetitivo, che il Pd era un “partito plurale, di sinistra, democratico al suo interno e collegiale”. Tutti gli osservatori, i politologi e i commentatori delle cose politiche – anche della stampa legittimamene filo renziana – sono arrivati ad una conclusione, seppur con circa due anni di ritardo sono arrivati alla medesima conclusione. E cioè’, il Pd si è trasformato definitivamente in un “partito personale”. O “del capo”, che dir si voglia. Certo, Ilvo Diamanti, con la consueta acutezza intellettuale e scientifica, l’aveva rilevato già 2 anni fa. Meglio tardi che mai, si potrebbe dire. Ma, al di là di questa osservazione, è indubbio che dopo la compilazione delle liste da parte del segretario nazionale, anche per il Partito democratico si apre una pagina politica nuova. Del tutto coerente con il progetto renziano di trasformare la “ragione sociale” del partito. Prima attraverso la ridicolizzazione delle componenti di sinistra, poi con la sostanziale cancellazione di quella rappresentanza nelle liste – se non per un drappello che non darà comunque fastidio al manovratore e che, di fatto, si possono tranquillamente definire “diversamente renziani” – e poi con il cambiamento definitivo dello stesso progetto politico del Pd. Lo hanno detto in questi giorni tutti i principali commentatori della politica italiana evidenziando come questo percorso è del tutto coerente con l’intera strategia del progetto renziano. E io sono tra quelli che ritengono che il segretario del Pd ha fatto un passo coerente e lineare con il suo progetto originario. Un progetto del tutto avulso ed estraneo rispetto al modello veltroniano, cioè di un partito plurale incardinato sull’ incontro nel medesimo contenitore politico delle principali culture riformiste e costituzionale del nostro paese. Un progetto che, com’e’ del tutto naturale ed ovvio, non può che passare attraverso il controllo totale della rappresentanza parlamentare prima e della trasformazione del progetto e dell’orizzonte politico dopo. Nel caso specifico, dopo il voto del prossimo 4 marzo. Del resto, era questo l’elemento politico di fondo al centro della recente scissione “a sinistra” nel Pd ed è questa, nuovamente, la ragione di fondo che muterà l’identità, la prospettiva e il profilo politico del Partito Democratico. Una impostazione, questa, che richiede anche la definitiva presa d’atto che ci troviamo di fronte ad un “partito personale”. Anche qui nulla di nuovo, se vogliamo essere sinceri e non ipocriti. Tutti sapevamo, del resto, che il Pd a trazione renziana era un partito personale e del capo. Ma molti, fingendo come ovvio, ricordavano che si trattava dell’ultimo grande partito italiano che prevedeva ancora una democrazia al suo interno. Di Forza Italia, del movimento 5 stelle e della Lega salviniana tutti sappiamo che sono partiti e movimenti personali sin dall’origine. Ovvero, strutturalmente “personali”. Ora, con la compilazione delle liste, anche questo tabù è’ definitivamente caduto e si commenta la realtà per quello che è. Cioè con la nascita ufficiale del “Pdr”. Ecco perché tutti i commentatori, giustamente, hanno rilevato che anche per l’ultimo grande partito italiano si è compiuta la trasformazione definitiva. Ovvero, da partito plurale, collegiale e democratico a partito personale, del capo e plebiscitario. Ripeto, un passaggio del tutto coerente con l’impostazione originaria del progetto renziano. Certo, resta tuttora incerta e confusa la prospettiva del centro sinistra. Soprattutto dopo la mutazione genetica in corso nel Pd che troverà compiutezza solo dopo il voto del 4 marzo. Ma questo è un altro paio di maniche, come si suol dire. Se ne pastiera’ con maggior cognizione di causa solo dopo il responso dei cittadini.

 

Giorgio Merlo

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COMUNICAZIONE AI LETTORI

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C’ERA UNA VOLTA NEL GIARDINO DEL RE FIABE, MITI & MUSICA LIVE

FESTEGGIA IL CARNEVALE CON NOI
Domenica 11 febbraio dalle ore 9.30 alle ore 13 – dalle ore 15 alle ore 18

www.casateatroragazzi.it

Un luogo magico, in cui le strade e le storie dei personaggi di tre fiabe meravigliose vanno a incrociarsi, sovrapporsi, dividersi, per poi tornare a riunirsi, magari per un giro di danza, come nel teatro dell’età barocca. Storie d’amore, incontri, avventure, e al centro di tutto il tema della trasformazione, a simboleggiare il cambiamento, la crescita, la scoperta di se stessi. Tre coppie di attori, accompagnate da tre gruppi di musicisti, mettono in scena tre favole: la storia di Driope, narrata da Ovidio nelle Metamorfosi ne Il giardiniere del Re; quella del Principe Ranocchio, raccontata dai Fratelli Grimm, e quella del Principe Canarino, fiaba piemontese che Italo Calvino ha inserito nella sua raccolta di Fiabe italiane. Un lavoro che coinvolge quattordici artisti tra attori e musicisti, pensato per conquistare i bambini e le famiglie, ma in grado di divertire ed emozionare ogni tipo di pubblico. Lo spettacolo sarà preceduto da LA FESTA IN MASCHERA ALLA CORTE DEL RE Il Carnevale è arrivato ora il divertimento è assicurato!!! Per un giorno all’anno tutto si sconvolge: cani e gatti son padroni, i bambini genitori, tutti sono re di tutto e tutto è folle di follia…”Che alla festa si dia il via!”

Photoset, truccabimbi, laboratori creativi e giochi interattivi trasformeranno ognuno di voi in un RE.Lo spettacolo sarà seguito dalla sfilata delle maschere e dall’imperdibile battaglia di coriandoli

Sala Grande – Per tutti – Teatro Musicale

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Fondazione TRG Onlus 
Regia e drammaturgia Pasquale Buonarota, Luigina Dagostino, Graziano Melano, Alessandro Pisci
Con Pasquale Buonarota, Elena Campanella, Claudio Dughera, Daniel Lascar, Claudia Martore, Alessandro Pisci
Musicisti Dodo & Gianluca Maiorino, Gridelino Ensemble, Le Fou Rire

BIGLIETTERIA

CASA del TEATRO RAGAZZI e GIOVANI
c.so Galileo Ferraris, 266 – 10134 Torino
tel. 011/19740280 – biglietteria@casateatroragazzi.it 
Orario di biglietteria:
dal lunedì venerdì dalle ore 10.00 alle ore 13.00 – dalle ore 15.00 alle ore 18.00
sabato e domenica dalle ore 15.00 alle ore 19.00

 

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