Mosca e’ Stata colpita dalla nevicata più forte degli ultimi 100 anni. Letteralmente paralizzato il traffico, una persona è morta e cinque sono ri feriti. Le truppe sono state mobilitate per le operazioni di smaltimento e il sindaco, Serghei Sobyanin, ha annunciato che non sarà obbligatorio portare i bambini a scuola. La neve caduta e’ il doppio rispetto agli indicatori degli anni precedenti.
Martedì 6 febbraio conferenza dei servizi per esaminare la richiesta di attività di prospezione tra le provincie di Novara, Vercelli, Biella
No a nuove estrazioni petrolifere. E’ chiaro il messaggio che Legambiente lancia alla vigilia della conferenza dei serviziconvocata in Regione Piemonte per la richiesta di Shell di autorizzare attività di prospezione e possibili nuove trivellazioni in un’area di 462 km2 tra le provincie di Novara, Vercelli, Biella e Varese. L’obiettivo finale di Shell è quello di “valutare l’opportunità di effettuare ulteriori attività di verifica dell’esistenza del giacimento” nell’area del permesso di ricerca di idrocarburi denominato “Cascina Alberto”, territorio compreso tra i comuni di Gattinara, Ghemme, Sizzano e le aree protette del Ticino e del Lago Maggiore, zone che hanno un’economia prevalentemente basata sul turismo con centinaia di migliaia di presenze all’anno con un’offerta che si basa su natura e paesaggio. La Shell utilizzerebbe due tecniche di prospezione del terreno. La prima, chiamata “vibroseis”, prevede onde elastiche prodotte facendo vibrare una massa di una certa dimensione e trasmettendo le vibrazioni al suolo. La seconda tecnica prevede invece che le onde elastiche vengano innescate facendo detonare una carica esplosiva direttamente nel terreno.
“Siamo fermamente contrari alla deriva petrolifera nella nostra Regione a cominciare dalle prime attività di ricerca e prospezione sia per il rischio a cui verrebbero sottoposti il territorio e la popolazione, sia perché il petrolio è una vecchia energia fossile causa di inquinamento, dipendenza economica, conflitti e protagonismo delle grandi lobby. Piuttosto che diventare terreno di conquista delle compagnie petrolifere l’area dovrebbe essere tutelata e valorizzata per la sua vocazione turistica e la pregiata produzione vitivinicola –dichiara Fabio Dovana, presidente di Legambiente Piemonte e Valle d’Aosta-. L’Accordo di Parigi indica una strada da seguire e non è certamente quella di investire nelle fonti fossili che non solo continuano a diminuire nei consumi -negli ultimi 10 anni il gas è diminuito del 14% mentre il petrolio del 39% dal 2000 ad oggi- ma che non possono garantire quella sicurezza energetica di cui tanto si parla. Il futuro è nelle fonti rinnovabili, già oggi competitive e in grado di soddisfare il 32% dei consumi elettrici nazionali e in Piemonte il 39%. Un grande risultato che dimostra come si debba guardare a un modello energetico sempre più distribuito, pulito, innovativo e integrato nei territori. Per questo chiediamo alla Regione Piemonte di opporsi al tentativo di Shell, coerentemente con gli impegni che il nostro governo ha preso alla Cop21 di Parigi”.
Juve straripante, 7-0 al Sassuolo!
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di Claudio Benedetto
Poco da dire, poco da aggiungere: Juventus batte Sassuolo 7 a 0! La Juve, già parsa in gran forma contro l’Atalanta in Coppa Italia, si prepara al periodo decisivo della stagione, la Champion’s si avvicina e non si può proprio sbagliare. Higuain, finalmente in palla, segna tre gol e si porta a casa il pallone, la difesa sembra tornata impenetrabile e soprattutto il gioco ritrova quella fluidità che, aldilà dei positivi risultati, era andata un po’ smarrita negli ultimi tempi… quindi tutto bene, tutto perfetto! Più o meno!Purtroppo c’è da fare i conti con qualche acciacco di troppo. Barzagli si ferma durante il riscaldamento, Rugani viene sostituito a cavallo dell’intervallo ma in particolare preoccupa Matuidi, vero perno del modulo di Allegri, costretto ad uscire e con molte probabilità non utilizzabile per la partita di andata con il Tottenham. Se in più si considera le pesanti assenze pesanti di Dybala, Douglas Costa e Cuadrado la situazione, pur non grave, comincia ad essere un po’ al limite.
Per la cronaca chiudo ricordando i gol, oltre alle tre marcature del Pipita, la doppietta di Khedira e i gol di Alex Sandro e Pjanic, con una gran botta da fuori area.
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Di seguito il tabellino dell’incontro:
JUVENTUS (4-3-3): Buffon; De Sciglio, Rugani (46’ Benatia), Chiellini, Alex Sandro; Khedira (46’ Sturaro), Pjanic, Matuidi (26’ Marchisio); Bernardeschi, Higuain, Mandzukic. All. Allegri
SASSUOLO (4-3-3): Consigli; Lirola, Lemos, Acerbi, Peluso; Missiroli, Magnanelli, Duncan; Berardi (59’ Matri), Babacar (81’ Ragusa), Politano (64’Biondini). All. Iachini
Marcatori: 9’ Alex Sandro, 25’ e 27’ Khedira, 38’ Pjanic, 63’, 74’ e 83’ Higuain
Arbitro: Giacomelli di Trieste
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Il blocco alla circolazione delle auto fino a diesel euro 4, scattato a Torino venerdì scorso per il peggioramento dei valori di Pm10 è da oggi di nuovo sospeso. Lunedì 5 febbraio potranno circolare liberamente tutti i veicoli diesel con classe emissiva superiore a euro 2. Il comunicato di Palazzo Civico spiega che nell’aria di Torino, “secondo i dati validati da Arpa Piemonte, è scesa sotto i valori limite indicati dall’Unione europea (50 mcg/mc) e le previsioni di Arpa Piemonte indicano una permanenza delle polveri sotto tale soglia”. Di conseguenza, come indica il protocollo firmato dalle Regioni del bacino padano è possibile sospendere i divieti di circolazione.

La Ribollita (o il pasticcio politico)
Non c’è altro mezzo per andare al potere che gridando: Popolo, ti stanno ingannando!
(Louis Latzarus)
Il lavoro di 2 persone mantiene decine e decine di “parolieri”.
La Ribollita è un piatto tradizionale toscano, che deriva dalla tipica zuppa di pane raffermo e verdure. E’ un piatto povero di origine contadina, il cui nome deriva dal fatto che un tempo le contadine ne cucinavano una gran quantità (soprattutto il venerdì, essendo piatto magro) e quindi veniva “ribollito” in padella nei giorni successivi, da qui il nome di ribollita, perché la vera zuppa si riscalda due volte. Questo piatto torna negli ultimi anni prepotentemente in auge, non nei ristoranti dove sarebbe la sua vera collocazione, ma nei vari “rimpasti” politici. Si parla e si “sbraita” ma alla fine il piatto che si serve al popolo è sempre lo stesso: la ribollita e forse, proprio in quanto da tradizione povero, è li che si vuol far ritornare il popolo italiano…alla povertà!
Il governo ha per missione di far sì che i buoni cittadini siano tranquilli, e che quelli cattivi non lo siano affatto.
(Georges Clemenceau)
Ma come dire basta al piatto tradizionale, la ribollita appunto, oramai offerto ogni qual volta ci sono nuove elezioni?
I capi di governo sono fantastici. Spesso sembra che siano gli ultimi a sapere quello che la gente vuole.
(Aung San Suu Kyi)
Forse ricorrendo alle scienze occulte o all’astrologia?
Giulio II, noto come “il Papa guerriero” o “il Papa terribile“, venne eletto pontefice il 1 novembre del 1503 ma fece in modo di fissare il giorno e l’ora della sua consacrazione, che avvenne il 26 novembre del 1503, basandosi unicamente su calcoli astrologici. Questo nonostante la Chiesa avesse sempre condannato le scienze occulte come pura eresia.” La storia insegna e la storia si ripete, dai Papi ad oggi, passando attraverso Re e Imperatori. Oggi le monarchie hanno lasciato il posto alle Repubbliche, alla democrazia ma il piatto è sempre povero e sempre lo stesso: la ribollita.
L’umanità non potrà mai vedere la fine dei suoi guai fino a quando gli amanti della saggezza non arriveranno a detenere il potere politico, ovvero i detentori del potere non diventeranno amanti della saggezza.
(Platone)
Le parole di Platone sono pura utopia così come gli ideali socialisti di Marx e dei suoi discepoli? Il piatto del popolo sarà sempre la ribollita? Renzi o Berlusconi, la Lega o il Movimento 5 Stelle, Grillo o Salvini, nomi e facce che si ripetono. Perché non cambiare, perché no allora una nuova ricetta al posto della solita ribollita… Qualcuno potrebbe fondare una “Giovine Italia”, un’organizzazione che segnò l’inizio di un cambiamento politico radicale in Italia ma forse Giuseppe Mazzini potrebbe rivoltarsi nella tomba se vedesse qualcuno che propone in continuazione la ribollita al posto di proporre un vero cambiamento.
I grandi successi del Governo sono come i fuochi d’artificio di giorno – anche se fanno rumore, nessuno li vede.
(Corneliu Vadim Tudor)
Ma se speranza non c’è, l’unica via è quella di una …rivoluzione?
Inizialmente la parola rivoluzione venne usata nel campo astrologico/astronomico ad indicare il moto ciclico dei cieli e dei pianeti. Fu nel Settecento illuminista che il termine “rivoluzione” mutò significato. Esteso al campo politico, passò ad indicare non più una trasformazione ciclica, un perenne ritorno o ripetizione, ma un brusco cambiamento. Il concetto fu consacrato dalla Rivoluzione Francese. L’assalto alla Bastiglia da parte di un gruppo di facinorosi si verificò nella tarda mattinata del 14 Luglio 1779, ma la notizia giunse al re soltanto in nottata; fu il duca Francois La Rochefocauld Liancourt ad avvertire Luigi XVI e a ragguagliarlo su quanto era accaduto.
“E cosa sarebbe questa, una rivolta?” disse il monarca,
e Liancourt: “No Maestà, è una rivoluzione“.
Utilizzando una figura retorica potremmo forse arrivare a pensare che la ribollita sia un’affermazione vera per definizione, una sorta di tautologia logica e il suo ragionamento circolare ci induca a pensare che prima o dopo, rivoluzione o continua ipocrisia, la ribollita sia l’unica soluzione possibile
…
a cura di Maurizio Platone
Ulteriori approfondimenti nel mio blog: www.astrologiadiplatone.com
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Il Castello del Valentino, nell’ambito del sito seriale UNESCO delle Residenze Sabaude dal 1997, è ormai da un ventennio al centro dell’attenzione del Politecnico di Torino come polo di primo interesse in un programma di valorizzazione che lo riconsegni non solo alla comunità accademica, ma all’intera città. L’incontro, con successivo sopralluogo, rappresenta un primo momento di riflessione sugli importanti passi compiuti e su quanto rimanga ancora da intraprendere, richiamando gli attori coinvolti negli ultimi decenni nel processo di valorizzazione. Sarà inoltre presentato il restauro della Cappella del Castello del Valentino.
Interverranno:
Politecnico di Torino
Marco Gilli, Rettore Politecnico di Torino
Costanza Roggero, Referente Scientifico per i Restauri del
Paolo Mellano, Direttore Dipartimento Architettura e Design (DAD)
Patrizia Lombardi, Direttore Dipartimento Interateneo di Scienze, Progetto e Politiche del Territorio (DIST)
Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo
Valerio Corino, Funzionario Soprintendenza per il Castello del Valentino
Giuse Scalva, già Funzionario Soprintendenza per il Castello del Valentino
Laura Moro, già Funzionario Soprintendenza per il Castello del Valentino
Maria Carla Visconti, già Funzionario Soprintendenza per il Castello del Valentino
Stefania Ratto, Funzionario archeologo
Ore 15.30: Sopralluogo alle aree del Castello oggetto di intervento
Castello del Valentino, Salone d’Onore, Viale Mattioli 39
(foto: il Torinese)

COMUNICAZIONE
In vista delle prossime elezioni politiche il quotidiano “il Torinese” pubblica gratuitamente in questo spazio interventi, comunicati e notizie inviatici da candidati, segreterie o esponenti politici di tutti i movimenti e partiti. Scrivere a: edizionibest@libero.it
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”In Turchia c’è un signore che mette in galera i deputati dell’opposizione, i magistrati , i giornalisti, e gli insegnanti violando sistematicamente i diritti umani. In Turchia c’è un signore che massacra le popolazioni curde e quelle milizie che hanno sconfitto il Califfato dell’Isis mente il suo regime intratteneva rapporti opachi con settori terroristici. A Roma il presidente turco Erdogan, che a quanto pare rifiuterà pure di incontrare la stampa italiana ed internazionale, avendo evidentemente paura della verità, dovrà ricevere dalle nostre autorità parole nette e chiare a difesa dei democratici incarcerati per le loro idee, e a difesa dei valori di libertà su cui si fonda la nostra Repubblica. Erdogan deve sapere che non ci sarà nessuna tolleranza o ambiguità verso un regime sanguinario e spietato. L’Italia dimostri di aver la schiena diritta di fronte a personaggi di questa risma.” Lo afferma il segretario nazionale di Sinistra Italiana, Nicola Fratoianni di Liberi e Uguali.

Foto Augusto Bizzi
Titolo tricolore assoluto, oro di classe e record del mondo sulle 60 frecce (in attesa di omologazione). Elisabetta Mijno è grande protagonista ai Campionati Italiani Indoor Para-Archery, disputati tra ieri e oggi a Palermo. La 32enne arciera torinese tesserata per le Fiamme Azzurre si è laureata campionessa italiana nell’arco olimpico superando 6-0 in finale la calabrese Vincenza Petrilli (Aida). Con analogo punteggio aveva superato nella semifinale di ieri la giovane modenese Francesca Morselli (Arcieri Aquila Bianca), oggi battuta nella finale per il bronzo da Kimberly Scudera (Arco Club Gela). Sempre ieri, al termine delle qualifiche, Elisabetta aveva conquistato il titolo di classe (Senior) con 569 punti, score che rappresenta il nuovo record mondiale sulle 60 frecce, sebbene non ancora convalidato.
“Nell’ultimo periodo mi sto allenando bene e sto tirando altrettanto bene” spiega l’azzurra torinese, plurimedagliata a Olimpiadi, Mondiali ed Europei, “ho cambiato qualcosa a livello tecnico e di materiali e ho disputato la mia miglior stagione indoor degli ultimi anni”. In preparazione ai Tricolori appena conclusi, Elisabetta ha preso parte a diverse gare; dopo le prime due andate “così così”, il 6 gennaio a Cameri ha stabilito il proprio record personale sulle 60 frecce, ma il punteggio di 571 non è stato omologato come primato mondiale poiché fatto registrare in una gara interregionale e non nazionale. Ha quindi partecipato ad altre due competizioni, sfiorando il record personale nella prima (568), e oggi ha messo in bacheca l’ennesimo titolo italiano.
Dopo la laurea in medicina e l’inizio della specializzazione di ortopedia a Parma, Elisabetta Mijno è tornata a Torino per completare i suoi studi. Lavora a tempo pieno al CTO di Torino e dopo la giornata in ospedale sfrutta gran parte del tempo libero per allenarsi. Nel 2017 ha vinto il titolo mondiale mixed team insieme a Stefano Travisani e il bronzo iridato a squadre con Annalisa Rosada e Veronica Floreno. Da ricordare, inoltre, che nel 2016 aveva conquistato a Rio la seconda medaglia olimpica personale dopo l’argento di Londra 2012, cioè il bronzo nel mixed team in coppia con l’altro piemontese Roberto Airoldi, portacolori degli Arcieri Cameri.
Ai Campionati Italiani Indoor Para-Archery ha vinto una medaglia proprio Roberto Airoldi, bronzo nell’arco olimpico grazie alla vittoria nella finale per il terzo posto contro il padrone di casa Giuseppe Arcieri (Dyamond Archery Palermo). L’azzurro si è imposto allo shoot off (6-5/10-9) e ha completato il podio alle spalle di Fabio Tomasulo (Gruppo Sportivo Paralimpico della difesa) e Stefano Travisani (Fiamme Azzurre). In precedenza Roberto Airoldi aveva perso in semifinale contro lo stesso Travisani, dopo aver battuto agli ottavi e ai quarti Cataldo Torella e Maurizio Mancini (ASCIP).
Il 2018 di gare nazionali proseguirà con i Campionati Italiani Indoor, in programma il 24 e 25 febbraio a Rimini, cui Elisabetta Mijno parteciperà. Il 26 e 27 maggio a Cologno Monzese si terranno invece i Campionati Italiani Targa Para-Archery. Per quanto riguarda il calendario internazionale la nazionale paralimpica sarà impegnata nell’European Cup e ai Campionati Europei, dall’11 al 19 agosto a Pilsen (Repubblica Ceca).
Nuovi incendi dolosi in valle di Susa
Alcuni incendi sono divampati nella notte tra Almese e Caselette. Uno alle pendici del monte Musinè, con quattro focolai. I vigili del fuoco hanno lavorato fino a questa mattina. Sono divampati altri due roghi all’ecocentro di via Granaglie, ad Almese, e in una cascina in via Avigliana, dove sono bruciate le rotoballe di fieno vicino al capannone, ma l’incendio non ha danneggiato l’edificio. Gli incendi sembrano essere dolosi e opera della stessa persona.