redazione il torinese

I diritti umani in Iran: cena solidale e dibattito per la festa di Nawruz

L’associazione Iran Democratico e International Help promuovono in collaborazione con Amnesty International un dibattito sulla gravissima situazione dei diritti umani in Iran. L’iniziativa viene realizzata in occasione della festa di Nawruz (capodanno iraniano) ed ha lo scopo di smuovere l’opinione pubblica e le autorità istituzionali, di fronte ai rischi che il regime iraniano rappresenta non solo per il proprio popolo ma per tutta l’area medio orientale e mediterranea. Repressione feroce all’interno ed aggressività ed espansionismo armato all’esterno, rappresentano un mix micidiale per la convivenza pacifica dei popoli, la democrazia e i diritti umani nel loro significato più ampio.

Sono stati invitati ad intervenire sul tema:

Erica Bastasin – Amnesty International

Younis Tawfik – Presidente del Centro Dar Al Hikma

Yooseph Lesani – Associazione Iran Democratico

Gianni Sartorio – International Help

Giampiero Leo – Vice Presidente Comitato diritti umani della Regione Piemonte

L’incontro si terrà mercoledì 21 marzo, alle 20,  presso il Ristorante Al Andalus del Centro Culturale italo arabo Dar Al Hikma Via Fiochetto, 15 e consisterà in una cena di solidarietà (costo 25 euro)  con cucina iraniana tipica a cui farà seguito il dibattito.

 

Excellence in Sales 2017, Autocrocetta al top

La Concessionaria BMW Autocrocetta, a seguito dell’impegno posto in essere nel corso dell’anno 2017, ha ricevuto i seguenti riconoscimenti da parte di BMW Italia:

1° Classificato nel concorso Excellence in Sales 2017 nell’area Manager of the Year in Italia

3° Classificato nel concorso Excellence in Sales 2017 nell’area Best Retailer in BMWi & iPerformance.

L’attività della Concessionaria ha portato, nel corso degli ultimi anni ad ottimi risultati, che paiono destitati a registrare un ulteriore miglioramento. Il raggiungimento di tali  prestigiosi obiettivi consente alla realtà aziendale di  porsi ai vertici tra le Concessionarie Italiane del Marchio Bavarese.

Nuova vita per la FIAT di Rivalta

Dopo mesi di confronto con i tecnici e i dirigenti di FCA Partecipazione, società del gruppo che si occupa della gestione immobiliare degli stabilimenti ex FIAT, nei giorni scorsi è stato depositato in Comune il progetto di riutilizzo di una grandissima parte dello stabilimento FIAT di Rivalta. Si tratta di un intervento che interesserà ben 340mila metri quadri di superficie, di cui 40mila di nuova costruzione, su cui si svilupperanno le principali attività di ricambi e logistica avanzata dell’intero gruppo FCA. In questi mesi sono iniziati i primi lavori di demolizione e pulizia dell’area interessata, mentre l’intera operazione avrà uno sviluppo completo nell’arco dei prossimi tre anni. «Bentornata FIAT a Rivalta!» così commenta il Sindaco di Rivalta di Torino Nicola de Ruggiero, che aggiunge: «Dal primo giorno del nostro insediamento in Comune abbiamo lavorato per dare nuova vita al “nostro” principale polo industriale, che ha accolto e dato lavoro a migliaia e migliaia di lavoratori per oltre trent’anni. Un’attività che ha impegnato i nostri uffici per mesi in un confronto con i professionisti di FCA, che ringrazio». Il progetto presentato da FCA occuperà tutti gli spazi a disposizione dell’area di Tetti Francesi. Ancora il sindaco di Rivalta: «L’Amministrazione comunale è disponibile a discutere di un ulteriore ampliamento delle potenzialità del sito di Rivalta, qualora FCA volesse portare da noi anche altre attività». «La Città di Rivalta si candida infatti a diventare il centro del sempre più variegato mondo del settore della logistica di FCA -conclude de Ruggiero- Siamo certi che questa iniziativa darà un grande contributo alla lotta alla disoccupazione che rappresenta la vera angoscia di moltissimi rivaltesi».

I 5 cerchi non mettono d’accordo i 5 stelle, salta il numero legale e si blocca la Sala Rossa

Quattro   consiglieri   della    maggioranza  pentastellata non   si   sono presentati in consiglio comunale, costringendo alla sospensione della seduta per mancanza di numero legale: la prima volta che accade da inizio consiliatura, mettendo in evidenza le spaccature tra i 5 stelle sul delicato tema della candidatura per i Giochi invernali 2026, per la quale il leader Beppe Grillo si era invece detto favorevole. L’episodio ha suscitato una forte polemica politica

Il presidente della Regione, Sergio Chiamparino: “Quanto accaduto oggi pomeriggio in Consiglio comunale è un segnale di inaffidabilità del Movimento 5 Stelle di fronte a scelte strategiche per il futuro della nostra comunità, e di scarsa considerazione per tutti i torinesi che vedono nella candidatura una nuova opportunità per la città, nonché per tutti i Comuni olimpici che hanno già dato ampi segnali di disponibilità a partecipare alla messa a punto del progetto. La scelta di disertare un luogo di confronto pubblico e istituzionale, oltre a impedire le decisioni della Sala Rossa, rischia di dare il segno di una comunità divisa, che è l’esatto opposto di quel saper fare squadra che ci portò compatti alla candidatura, all’assegnazione e alla realizzazione dell’esaltante stagione olimpica di Torino 2006. Bisogna quindi fare uno sforzo per dare al mondo sportivo italiano e al nuovo governo il segnale netto di una comunità che crede fino in fondo alla propria candidatura: dal canto mio, sono pronto a fare fino in fondo la mia parte.”

“All’Appendino non basta Grillo: chi pensava che bastasse lui per dissipare le contraddizioni interne al Movimento Cinque Stelle si é sbagliato di grosso. Ora l’unica soluzione é che la Regione Piemonte convochi il consiglio aperto che domando da settimane per sbloccare la situazione”. Ad affermarlo é il vicepresidente del Consiglio regionale Daniela Ruffino e neodeputata di FI che da tempo sollecita un confronto nell’assise regionale alla quale partecipino anche gli enti locali presenti nelle Valli olimpiche.

Silvio Viale, del Comitato nazionale di Radicali Italiani e dell’associazione radicale Adelaide Aglietta  propone un referendum: “Suggerirei ai 5stelle, maestri di demagogia sul consultare i cittadini, di prendere esempio da Innsbruck, la cui proposta di candidarsi per le Olimpiadi invernali del 2026 è stata sottoposta a referendum. Potrebbe essere un referendum cittadino o metropolitano. A Innsbruck, per la cronaca, ha vinto il no di poco, 53,35% contro il 46,65% di sì. Hanno partecipato i 279 comuni del land austriaco. Nella città di Innsbruck hanno vinto i contrari (67,41%.). Nel resto del Land hanno vinto i favorevoli. Mi permetto di proporlo alla Sindaca e ai Pentastellati che evidentemente sono divisi sul tema”.

Mauro Marino, senatore del Pd: ” è venuto a mancare il numero legale. Questo dopo che nelle ultime settimane si è registrata la disponibilità di tutte le forze di opposizione e della società civile a mettere da parte ogni tipo di polemica politica e guardare, insieme, all’obiettivo, per il bene della Città; dopo che addirittura Beppe Grillo, capovolgendo quanto sostenuto lo scorso anno in occasione della candidatura di Roma, ha definito le Olimpiadi del 2026 come un’occasione di rilancio per Torino. La Sindaca deve prendersi la responsabilità di agire o abbandonare questa idea per rincorrere i capricci di una maggioranza irresponsabile. Vedremo se prevarrà l’interesse dei cittadini o quello del
Movimento.

Afferma invece la consigliera di Torino in Comune Eleonora Artesio. “Per il Gruppo consiliare di Torino in Comune ci sono questioni imprescindibili: la compatibilità  ambientale e la sostenibilità economica. Non basta annunciare la riduzione delle emissioni o l’efficientamento energetico degli edifici, come fatto a Vancouver nel 2010, se non si intravedono ragionamenti sulla particolarità dello spazio alpino: il sempre maggior numero di competizioni di cui non si conosce l’entità al momento della candidatura e le conseguenze connesse di consumo di superficie per impianti e accessi sono compatibili – anche nel periodo post olimpico – con gli interessi e le vocazioni di quei territori montani? Le aspettative di redditività economica sono confortate da qualche studio sullo sviluppo a lungo termine per la Regione ospitante, dopo la crescita dell’edilizia e del turismo indotte dalle opere e dai Giochi? Anche l’edizione ecocompatibile di Vancouver ha accumulato un debito per i costi della sicurezza; quintuplicati rispetto alla previsione di bilancio”. “Se questo è il principio del percorso che ci dovrà portare a ospitare per la seconda volta i Giochi Olimpici Invernali, non nascondo tutta la mia preoccupazione. Ancora una volta l’ideologia di pochi rischia di precludere per tutti un futuro di sviluppo e crescita come città, e mette a repentaglio la possibilità di tornare a occupare un posto di primo piano nella vetrina internazionale. I Moderati sono al cento percento favorevoli al ritorno dei Giochi Olimpici Invernali sotto la Mole. Siamo disponibili, in quanto forza politica responsabile, a dare il nostro apporto per portare a casa l’obiettivo”, sostiene Silvio Magliano, Capogruppo dei Moderati.

Per il capogruppo di Forza Italia, neoeletto in Parlamento, Osvaldo Napoli: “Chi semina vento raccoglie tempesta, dice un adagio popolare: e a Torino i Cinquestelle hanno seminato il vento del radicalismo e dell’estremismo, ma la tempesta provoca danni e i cocci toccano a Torino e ai torinesi. Il M5s si è spaccato in modo netto al punto che è saltato il Consiglio comunale per mancanza del numero legale. Da tempi non sospetti avevo sollecitato il sindaco Appendino a imboccare una svolta coraggiosa e a sottrarsi all’ingessatura imbarazzante dell’ideologia grillina dando vita a una giunta aperta alle energie civiche e alle forze migliori della società torinese. Come si dice, però, non c’è peggior sordo di chi non vuol sentire. Il risultato è sotto i nostri occhi e si manifesta nelle macerie politiche in cui la giunta grillina ha ridotto Torino. Dopo aver a lungo oscillato, lasciando spazio a tutte le posizioni, da quelle più ragionevoli a quelle più radicali e ideologizzate, ecco che al momento di assumere le decisioni importanti sulla presentazione della candidatura di Torino per le Olimpiadi invernali del 2026, il gruppo consigliare di M5s si è spaccato in modo fragoroso”.

La prima cittadina Chiara Appendino sul coinvolgimento della Città in tema olimpico: “Non è una candidatura, ma si tratta di una manifestazione di interesse e mercoledì, in seguito al consiglio metropolitano, segnaleremo  con una lettera al Coni l’interesse della città”. 

 

DECIDE PAPÁ BEPPE

Olimpiadi sì, ma solo perché lo dice Grillo

Torino ha una Sindaca debole, senza polso ed incapace. Inammissibile che un sindaco non sappia cos’è meglio, e cosa non lo è, per i cittadini. Vergognoso! Le olimpiadi sono un’occasione imperdibile per la città, ma questo non avevamo il bisogno di sentirlo per bocca di Grillo. La Madama Selfie ha perso la poca credibilità che aveva, ora però bisogna fare in modo che queste olimpiadi vengano fatte, soprattutto perché nel 2026 non saranno più i grillini a governare. Un punto di slancio per il capoluogo torinese ma i 5 stelle sapranno gestire il tutto?

Emanuel Cosmin Stoica

NUOTO: I RISULTATI DEL CAMPIONATO REGIONALE DI CATEGORIA

Con il secondo fine settimana di gare si è concluso domenica il Campionato Regionale di Categoria in vasca corta. Manifestazione importante per quanto riguarda il calendario di nuoto regionale, che ha coinvolto più di 650 atleti di 28 società, per un totale di circa 2500 presenze gara comprese le staffette. Appuntamento di rilievo anche in prospettiva Criteria Nazionali Giovanili, in programma a Riccione dal 23 al 28 marzo. Nella classifica finale per società il Centro Nuoto Torino ha chiuso al primo posto precedendo sul podio Rari Nantes Torino e Dynamic Sport. Completano la top 10 Sisport Spa, CSR Granda, Aquatica Torino, Sa-Fa 2000 Torino, Libertas Team Novara, Swimming Club Alessandria e OASI Laura Vicuna Rivalta. Per quanto riguarda i titoli individuali si riporta di seguito l’elenco degli atleti che hanno conquistato almeno due medaglie d’oro. Il Centro Nuoto Torino ha vinto 9 staffette nell’arco della manifestazione, la Rari Nantes Torino 6 e la Dynamic Sport 3. Tutti i vincitori sono riportati negli articoli delle singole giornate, consultabili a questo link: https://www.federnuoto.piemonte.it/finpiemonte/home_new/main_new.asp?area=1&read=nuoto&menu=agonismo



6 titoli regionali
Helena Biasibetti (Dynamic Sport, Junior classe 2002) 100 farfalla, 200 stile libero, 50 farfalla, 800 stile libero, 200 farfalla, 400 stile libero
Simone Dutto (CSR Granda, Ragazzi classe 2003) 100 farfalla, 400 misti, 1500 stile libero, 200 farfalla, 200 misti, 100 stile libero

5 titoli regionali
Matteo Senor (Centro Nuoto Torino, Senior) 200 stile libero, 50 farfalla, 100 misti, 400 stile libero, 100 stile libero
Francesca Fresia (Centro Nuoto Torino, Cadette) 100 dorso, 800 stile libero, 50 dorso, 400 stile libero, 200 dorso
Gabriele Rizzo (Dynamic Sport, Junior classe 2001) 400 misti, 200 rana, 100 rana, 200 misti, 50 rana
Martina Biasioli (OASI Laura Vicuna Rivalta, Junior classe 2003) 100 dorso, 100 misti, 50 dorso, 200 misti, 200 dorso
Fabio Galletti (NC Montecarlo Casale Monferrato, Ragazzi classe 2004) 400 misti, 200 stile libero, 1500 stile libero, 200 misti, 100 stile libero
Giorgia Regruto Tomalino (Rari Nantes Torino, Ragazze classe 2005) 200 stile libero, 100 dorso, 50 stile libero, 200 dorso, 100 stile libero

4 titoli regionali
Stefano Saladini (Centro Nuoto Torino, Senior) 100 farfalla, 200 rana, 200 farfalla, 50 rana
Alessandro Miressi (Fiamme Oro/Centro Nuoto Torino, Cadetti) 100 farfalla, 200 stile libero, 100 dorso, 50 farfalla
Emanuel Fava (Centro Nuoto Torino, Cadetti) 50 dorso, 200 farfalla, 200 misti, 200 dorso
Simone Torrengo (Rari Nantes Torino, Junior classe 2000) 400 misti, 100 rana, 200 misti, 400 stile libero
Alessandro Fusco (Swimming Club Alessandria, Junior classe 2000) 200 stile libero, 200 rana, 100 misti, 50 rana
Salvatore Papa (Rari Nantes Torino, Junior classe 2001) 100 farfalla, 50 farfalla, 200 farfalla, 100 stile libero
Francesca Pasquino (Nuotatori Canavesani, Junior classe 2002) 100 dorso, 100 misti, 50 dorso, 200 dorso
Samuele Ghidoni (Centro Nuoto Torino, Ragazzi classe 2004) 100 farfalla, 100 dorso, 200 farfalla, 200 dorso

3 titoli regionali
Maria Chiara Girardi (Centro Nuoto Torino, Senior) 100 farfalla, 50 farfalla, 100 misti
Erik Lora (CSR Granda, Cadetti) 400 misti, 1500 stile libero, 400 stile libero
Roberta Calò (Centro Nuoto Torino, Cadette) 200 rana, 100 rana, 50 rana
Francesca Racca (CSR Granda, Cadette) 200 stile libero, 100 misti, 100 stile libero
Thomas Labruzzo (Sisport Spa, Junior classe 2000) 100 farfalla, 1500 stile libero, 200 farfalla
Davide Gorgerino (Centro Nuoto Torino, Junior classe 2000) 100 dorso, 50 dorso, 200 dorso
Luca Gabor Orlando (Centro Nuoto Torino, Junior classe 2001) 200 stile libero, 1500 stile libero, 400 stile libero
Andrea Abbio (CSR Granda, Junior classe 2001) 100 dorso, 100 misti, 200 dorso
Giorgia Lutri (NC Montecarlo Casale Monferrato, Junior classe 2003) 100 farfalla, 50 farfalla, 200 farfalla
Carola Valle (Dynamic Sport, Junior classe 2003) 50 stile libero, 400 stile libero, 100 stile libero
Tommaso Gallesio (CSR Granda, Ragazzi classe 2002) 200 stile libero, 1500 stile libero, 400 stile libero
Gabriele Mancini (Dinamica Sport, Ragazzi classe 2002) 100 rana, 200 misti, 100 stile libero
Angelica Ferrara (Rari Nantes Torino, Ragazze classe 2004) 400 misti, 200 rana, 200 misti

2 titoli regionali
Samuele Menchini (Centro Nuoto Torino, Senior) 400 misti, 1500 stile libero
Simone Ponzio (Centro Nuoto Torino, Senior) 200 misti, 200 dorso
Alessia Gorlier (Rari Nantes Torino, Senior) 200 rana, 100 rana
Francesca Cristetti (Rari Nantes Torino, Senior) 800 stile libero, 400 stile libero
Giada Cecchetto (Centro Nuoto Torino, Senior) 50 dorso, 50 rana
Emma Bulgarelli (Rari Nantes Torino, Senior) 50 stile libero, 100 stile libero
Andrea Dellarole (Dynamic Sport, Cadetti) 200 rana, 100 rana
Giona Mainardis (Centro Nuoto Torino, Cadetti) 50 stile libero, 100 stile libero
Carlotta Gilli (Rari Nantes Torino, Cadette) 100 farfalla, 200 farfalla
Veronica Zecchinato (Sisport Spa, Junior classe 2002) 100 rana, 50 rana
Emma Virginia Menicucci (Sisport Spa, Junior classe 2002) 50 stile libero, 100 stile libero
Ilaria Stevanella (Rari Nantes Torino, Junior classe 2003) 100 rana, 50 rana
Ludovico Viberti (Centro Nuoto Torino, Ragazzi classe 2002) 400 misti, 200 rana
Lorenzo Ciancia (Rari Nantes Torino, Ragazzi classe 2002) 100 dorso, 200 dorso
Lorenzo Masoero (Sisport Spa, Ragazzi classe 2003) 100 dorso, 200 dorso
Luca Di Paolo (Rari Nantes Torino, Ragazzi classe 2004) 200 rana, 100 rana
Beatrice Demasi (Rari Nantes Torino, Ragazze classe 2004) 100 farfalla, 200 farfalla
Caterina Momi (Dynamic Sport, Ragazze classe 2004) 200 stile libero, 400 stile libero
Giulia Teresa Lasorsa (Rari Nantes Torino, Ragazzi classe 2004) 100 dorso, 200 dorso
Serena Demasi (Rari Nantes Torino, Ragazze classe 2004) 50 stile libero, 100 stile libero
Giada Gorlier (Rari Nantes Torino, Ragazze classe 2005) 400 misti, 100 rana
Giulia Grossini (Libertas Nuoto Novara, Ragazze classe 2005) 100 farfalla, 200 farfalla
Giulia Vetrano (Centro Nuoto Nichelino, Ragazze classe 2005) 800 stile libero, 400 stile libero

UN ORDINE DEL GIORNO PER SALVAGUARDARE L’OCCUPAZIONE DI ITALIAONLINE

CAPUTO (PD): “FONDAMENTALE GARANTIRE AI LAVORATORI IL MASSIMO IMPEGNO ISTITUZIONALE”

“A seguito dell’annuncio, nei giorni scorsi, da parte di Italiaonline della chiusura della sede di Torino che comporterà 248 esuberi e 241 trasferimenti alla sede aziendale di Assago, ho depositato un ordine del giorno, che auspico verrà approvato nella seduta del Consiglio regionale del 13 marzo, finalizzato ad impegnare la Giunta regionale ad attivarsi con urgenza affinchè venga aperto un Tavolo regionale di confronto con tutti i soggetti coinvolti in modo tale da salvaguardare, il più possibile gli attuali livelli occupazionali” ha spiegato la Consigliera regionale del Partito Democratico Valentina Caputo.

“Credo che sia fondamentale – ha proseguito la Consigliera Caputo – garantire ai lavoratori della sede di IOL di Torino il massimo impegno istituzionale e occorre ribadire la ferma contrarietà ad un’ipotesi di ristrutturazione che preveda una riduzione di personale. L’età media dei lavoratori di Italiaonline, infatti, è di 47 anni e, pertanto, al dramma del licenziamento, si aggiungerebbero le difficoltà connesse ad un ricollocamento non semplice nel mondo del lavoro”.

“E’ necessario – ha concluso la Consigliera Caputo – intervenire per evitare che questa grave situazione metta, ulteriormente, a dura prova il tessuto economico del nostro territorio, estendendosi anche alle aziende che, direttamente o indirettamente, sono collegate a IOL, fatto che coinvolgerebbe circa 1.000 lavoratori in Piemonte. Per meglio approfondire e chiarire la vicenda ho presentato anche una richiesta di audizione in Commissione dei sindacati e dei vertici aziendali e spero che il Tavolo convocato il 20 marzo prossimo, a Roma, presso il Ministero dello Sviluppo Economico, al quale parteciperanno anche il Presidente Chiamparino e l’Assessora Pentenero, possa fornire risposte e soluzioni”.

Arrestati gli sciacalli del cimitero. Spogliavano i cadaveri di gioielli e denti d’oro

Sciacalli senza un briciolo di pietà e di vergogna spogliavano i cadaveri dei gioielli e persino dei denti d’oro all’interno delle bare. Pare anche organizzassero allegre grigliate tra le tombe. Nelle immagini girate durante i pedinamenti da parte dei carabinieri, si vede il passaggio dei sacchetti con le dentature d’oro. Si tratta di operai addetti alle esumazioni. Anche questo tra i reati contestati dal pm Gianfranco Colace nell’ambito dell’inchiesta che cominciò due anni fa dopo  la denuncia di Michela Favaro, l’amministratrice delegata di A.F.C. Torino spa, la società municipale che gestisce i servizi dei cimiteri. Sono così scattati quindici  arresti domiciliari per altrettanti “sciacalli” delle tombe, accusati di associazione per delinquere finalizzata alla corruzione, falsificazione di atti, peculato, oltre a distruzione, soppressione e sottrazione di cadavere, ricettazione e concussione.

Orfeo, da mito a favola in musica

In scena al teatro Regio l’opera di Claudio Monteverdi 

 

 

L’Orfeo, celebre opera di Claudio Monteverdi, andrà in scena da martedì 13 marzo prossimo al teatro Regio di Torino, nell’ambito del Progetto dell’Opera Barocca. Sul podio dell’Orchestra e Coro del Teatro Regio di Torino Antonio Florio affronta la ricca partitura del compositore italiano, il nuovo allestimento è firmato nella regia da Alessio Pizzech. Tra gli interpreti il soprano Francesca Boncompagni nel ruolo di Euridice ed il soprano Roberta Invernizzi in quello della Musica e Proserpina, contraddistinta da un timbro dolce, scolpito da una dizione impeccabile ed arricchito da una presenza scenica di primo ordine. Il ruolo di Orfeo è interpretato dal baritono Mauro Borgioni, artista di riferimento per il repertorio barocco. Il mezzosoprano Monica Bacelli interpreta il Messaggero e La Speranza. L’Orfeo, origine del teatro lirico universale, fu rappresentato per la prima volta nel 1607, nel Palazzo Ducale di Mantova, ed è oggi venerato e riconosciuto come il primo esempio di opera in musica.

 

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Rappresenta, infatti, il primo tentativo di applicare tutte le risorse della musica all’ opera, senza alcuna limitazione, dal recitativo all’aria, dal madrigale al balletto, dal concerto strumentale al coro integrato nel dramma. Un lavoro destinato ad un piccolo ambiente, quale era la sala di corte, e che pertanto non aveva bisogno di grandi mezzi, scenografie sfarzose o simili. L’Orfeo esce dall’ambito sperimentale dello stile fiorentino e Monteverdi realizza una fusione tra lo stile madrigalistico del tardo Cinquecento, con la ricchezza scenica dei mezzi intermedi, ed una nuova concezione delle possibilità del canto monodico. L’opera deve la sua nascita ad un’iniziativa del principe ereditario Francesco Gonzaga, che voleva emulare, in campo teatrale e musicale, ciò che i Medici stavano realizzando a Firenze, affidando il progetto all’Accademia degli Invaghiti, della quale faceva parte anche il conte Alessandro Striggio, che stese il testo poetico. Nel testo del libretto stampato per la prima rappresentazione, il finale risulta diverso da quello che oggi conosciamo: i lamenti di Orfeo vengono interrotti dall’irruzione delle Baccanti, che intonano un coro dionisiaco e puniscono il protagonista con la morte, a causa delle sue affermazioni misogine. Gesualdo Bufalino ne “Il ritorno di Euridice” afferma senza mezzi termini che “Orfeo s’era voltato apposta”. L’eroe munito di cetra, che con il suo canto era riuscito a piegare anche l’Averno, si boicotta all’ultimo, si volta e tutta la sua fatica svanisce in un attimo. Forse quel voltarsi indietro nascondeva, in realtà, un altro progetto. Con la scelta di questo tema Claudio Monteverdi dimostra una grande modernità, pur richiamandosi ai miti antichi. Dallo sperimentalismo di quelle corti rinascimentali ancora oggi si avrebbe tanto da imparare.

 

Mara Martellotta

Grande festa per Carnevale a Banchette

Domenica 11 marzo, a banchette, si è svolta la tradizionale fagiolata del Carnevale durante la quale si sono distribuiti 550 Kg. di fagioli con 230 Kg di cotenna e zampini accompagnati da 310 Kg di salamelle poi i personaggi si sono recati in visita agli anziani di Casa serena ed al Centro Sociale. lunedì 12 marzo Si svolgerà il Carnevale con le Scuole che coinvolge circa 400 bambini dell’asilo nido, della scuola per l’infanzia e della scuola primaria e le scuole Il Mondo di Camelot. Al temine i bambini potranno partecipare ad uno spettacolo con gli animatori dell’associazione Etoile Sport e Animazione, cui farà seguito l’incontro che si svolgerà, in ogni classe con i personaggi del Carnevale. Poi seguirà la visita alla Scuola Media e nel pomeriggio la visita alla Comunità Cristiana di Banchette.A conclusione, sabato 17 marzo ci sarà la Cena di Chiusura del Carnevale.