redazione il torinese

L’Esercito e la festa dello sport

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Quattrocento atleti militari e civili hanno partecipato alla 10^ edizione del tradizionale incontro sportivo

 Il 196° corso “Certezza” si è aggiudicato il X trofeo sportivo Scuola di Applicazione dell’Esercito, disputato nelle giornate del 27 aprile, 5 e 12 maggio presso il Complesso Sportivo Militare “Cap. N. Porcelli” di Piazza d’Armi ed in altre infrastrutture sportive militari e civili della Città. La cerimonia dell’Alzabandiera ha dato via al trofeo. In una festosa cornice di pubblico, trecento donne e uomini dell’Esercito, cento appartenenti delle forze di polizia ed alcune società sportive piemontesi si sono confrontati in diverse discipline, alcune delle quali tradizionalmente appannaggio dei militari: tiro sportivo con la pistola, nuoto e pallanuoto, scherma, staffetta 4×100 e 12×400, pallavolo, pugilato, equitazione, pentathlon, rugby, circuito militare ad ostacoli, corsa campestre e tiro alla fune. A fare il tifo nelle competizioni individuali e a squadre, colleghi, amici, familiari degli atleti e tante famiglie che, approfittando dell’apertura al pubblico del Complesso 

Sportivo Militare, hanno deciso di condividere una giornata di sport e divertimento con l’Esercito. Grande l’entusiasmo dei più piccoli per i cavalli e i cavalieri della Scuola di Applicazione e palpabile la soddisfazione dei bambini. Il trofeo, giunto alla sua decima edizione, si conferma un privilegiato momento di incontro fra appartenenti alle forze armate e di polizia operanti sul territorio, sportivi di ogni età e cittadini animati dal desiderio di trascorrere una giornata di sport e di festa a fianco dei ragazzi e delle ragazze in uniforme. Il X trofeo sportivo Scuola di Applicazione dell’Esercito consolida l’immagine di una istituzione impegnata nella divulgazione dei

fondamentali valori etici e di solidarietà ed assume particolare significato anche alla luce del ruolo centrale della preparazione fisica nel percorso formativo degli Ufficiali. Il Comando per la Formazione e Scuola di Applicazione dell’Esercito presiede alla formazione di base e avanzata del personale appartenente ai diversi ruoli e categorie della Forza Armata. Ha alle proprie dipendenze l’Accademia Militare di Modena, la Scuola Sottufficiali dell’Esercito di Viterbo, le Scuole militari “Nunziatella” di Napoli e “Teuliè” di Milano, la Scuola Lingue Estere dell’Esercito di Perugia, l’80° Reggimento Addestramento Volontari “ROMA” di Cassino ed il Centro Studi Post Conflict Operations di Torino.

SALA ROSSA: “SI RIVEDA IL COMPENSO DEL SEGRETARIO DELLA FONDAZIONE TORINO MUSEI”

Il Consiglio Comunale ha approvato, questo pomeriggio, una mozione presentata dal consigliere Fabrizio Ricca (Lega Nord), che impegna la Sindaca a “dare indicazioni al rappresentante della Città nel Consiglio direttivo della Fondazione Torino Musei, di porre la questione relativa alla riduzione dello stipendio del Segretario Generale della Fondazione stessa”, prima della pubblicazione del nuovo bando per la scelta del nuovo Segretario. Per Ricca, il provvedimento rappresenta un segnale alla Città che segna l’inizio del cambiamento di politica sul sistema culturale torinese.Massimo Giovara (Mov5Stelle) ha espresso un giudizio favorevole sull’atto sottolineando come in momenti di difficoltà, come quello vissuto dalla Fondazione, sia facile tagliare sul personale, meno sugli stipendi dei vertici. Quando si parla di comunità, ha evidenziato, occorre fare appello anche alla solidarietà.E leonora Artesio (Torino in Comune – La Sinistra) considera ipocrisia un tale provvedimento con una modalità di consenso non ascrivibile all’oggetto della mozione ma riferita a un nuovo clima politico che si sta creando. Un provvedimento simile, ha affermato, ha senso solo nell’ambito di un quadro generale di riduzione dei costi degli stipendi dei vertici di tutte le fondazioni culturali torinesi.La mozione ha ottenuto 23 voti a favore e 1 astenuto.

www.comune.torino.it

Poliziotti scrittori al Salone del Libro

La Polizia di Stato ha partecipato con successo anche quest’anno al Salone del Libro. Nei cinque giorni di rassegna lo stand  del Padiglione 2 del Lingotto ha proposto informazioni su attività di servizio, metodologie di lavoro e dotazioni tecniche utilizzate nelle indagini dalle varie specialità della polizia. I poliziotti scrittori hanno presentato i propri libri, incontrando  presso il Caffè Letterario un gruppo di studenti dell’Istituto Alberghiero Colombatto di Torino alla presenza del questore, Francesco Messina. C’erano gli scrittori in servizio presso la Questura di Torino, come il sovrintendente capo Vincenzo Tancredi, autore di ”In bocca al lupo – Storie di Truffe, furti e rapine” e l’assistente Rocco Campochiaro, autore di ”Una notte al centralino”.

 

(foto: il Torinese)

Nuovo governo: quanti oceani tra il dire e il fare

In attesa del nuovo premier in arrivo tra poche ore formulo una tesi politicamente ardita: con la formazione del governo e della maggioranza i vincitori sono Berlusca e Renzi. Proprio cosi. Il nostro zio Berlusca è quasi simpatico. Con il bel faccione che dopo le consultazioni con il Presidente della Repubblica ” ha fatto il direttore d’orchestra ” ricordando a Salvini che i soldi per la campagna elettorale li ha garantiti lui. E il fiorentino ” maledetto “, il Matteo nazionale che elegantemente continua: il Pd è roba mia. Poi sicuramente il Giggino Di Maio –  oserei dire faccia di tolla – che afferma: io al Berlusca comincio a volergli bene. Non ho mai posto il veto su di lui. Ma si sa, il bene della Patria è al di sopra di tutto. Vogliono il governo… ed un governo avranno. Perché questi due mesi di schermaglie? Trattavano sottobanco. Semplice, no? E la rivoluzione grillina si infrange contro gli scogli del realismo politico. Con il Renzi che sincerava con il centro destra … fate pure l’accordo con i pentastellati. La ” componente di sinistra ” ne esce un po’ malconcia, ma Parigi val bene una Messa. Per ora i deputati e senatori l’hanno ” sfangata”. Lo stipendio è assicurato. Per fare che cosa? Non corriamo. Prima si trova l’accordo sulle poltrone, poi si vede cosa fare o più realisticamente che cosa non fare. Ad oggi una sola cosa è certa : nessuna legge sull’ incompatibilità. Lo ” psico nano “come lo chiama Grillo l’ha posta come condizione . E visto che non si vive solo di companatico, a  Forza Italia tutte le presidenze delle commissioni, in particolare quella di Garanzia, storicamente appannaggio delle opposizioni.  Del resto si asterranno e sono ” virtualmente ” delle opposizioni. Non me ne vogliano i napoletani ma un po’ di sceneggiata napoletana non guasta. Obbiettivo finale fare sgonfiare il fenomeno pentastellato. Del resto é già avvenuto a Torino come a Roma. Se li conosci li eviti. Trattive iniziate. Ed i grillini:  vedete che siamo diversi. Noi solo contratto alla tedesca. Balle. Stanno discutendo sui ministeri e soprattutto sul premier con Mattarella gentilmente vigile che rassicura gli italiani: non faranno quelli che vogliono loro. Con Di Maio improvvisamente europeista Salvini che sostiene: io ” ci voglio bene alla Merkel”.Tutto cambia repentinamente, senza soluzione di continuità. La coerenza è un retaggio del passato. E in  Piemonte? Aspettano tutti l’evolversi degli eventi nazionali. Qualcuno di  Forza italia che non si riconosce appieno sottolineando che ” il Cavaliere è e sarà sempre nostro Leader”.  Ora anche con la riabilitazione per il Berlusca la santificazione è fatta. I Leghisti contenti di ” aver trovato sulla loro strada” Matteo Salvini alias il Capitano. E come dice nonno Libero … e ho detto tutto. Terzo polo. Chiampa getta la spugna. Congresso rinviato : non avete più bisogno di me. Ma se mi ascoltate, cari piddini, é proprio del congresso che avete bisogno.  Ed alla maniera del principe Tancredi si fa finta di partire affinché nulla cambi. Questo non vuol dire che nel Pd non si discute.  Ma il ” confronto” avanza via web. Sui social o WhatsApp. Si scrive, si scrive, si dice. Tanto non si approda a nulla. Tanto le scelte spettano ad altri. E Torino guarda a Milano e Roma. Guarda e subisce in silenzio. Una ultima personale curiosità: ci saranno ministri e sottosegretari della nostra regione? E quanti saranno i ministeri? Nell’ultimo governo Prodi furono 103, compresi i sottosegretariati. Record assoluto. Qualcosa mi dice che stavolta saranno di più.  Con i pentastellati che dicono: se noi facciamo un accordo politico si chiama contratto di governo. Con Pd e Berlusca un accordo inciucio.  Potenza delle parole. Ma, dicevamo, più che una vittoria di Salvini e Di Maio mi sembra una vittoria di Berlusca e Renzi..  Ed ancora speriamo in Mattarella che, vigilando, tenga freno a questi scalmanati. L’ha già fatto, osservando che ministri antieuropei è meglio non proporli. Sarebbe imbarazzante con un’ Europa più forte di noi. Sapete perché? Ha evitato il fallimento dell’ Italia. Vedremo a settembre quanti soldi si incasseranno dalla prima rata della rottamazione delle cartelle esattoriali. E dalla flat tax al reddito di cittadinanza quanti oceani ci sono tra il dire ed il fare. Anche per far cantare messa ci vogliono dei soldi.
Patrizio Tosetto

Chiamparino: “Il Salone è una grande rivincita”

Dall’ospedale delle Molinette, dove si trova per un intervento urgente ma non grave, il presidente della Regione, Sergio Chiamparino parla del Salone del Libro: “E’ una “grande rivincita e la certezza che il futuro della manifestazione si appoggia su un solido presente. Questo è il miglior stimolo per continuare a lavorare e a trovare le risorse per garantire la continuità e la solidità che il nostro Salone, il Salone di Torino, e non solo, meritano”.

Il tempo del perdono di Fernando Aramburu

Domenica 13 maggio, poche ore prima di essere insignito del prestigioso Premio Strega Europeo per il suo romanzo “Patria”, uscito in Spagna nel 2016, Fernando Aramburu ha presentato i suoi libri in un incontro partecipato, tenutosi presso il Salone Internazionale del Libro di Torino

Aramburu, nato a San Sebastian nel 1959, ha affrontato con coraggio la questione dell’Eta (Euskadi ta Askatasuna), organizzazione armata terroristica il cui scopo era l’indipendenza del popolo basco, dandone una visione unica che tiene conto di tutti i punti di vista della società.In “Patria” e in “Anni lenti”, in fondo due pezzi della stessa storia, le vicende e i drammi umani di vittime e carnefici si intrecciano e si annodano, regalandoci l’immagine di un mondo in cui i semplici rapporti tra vicini di casa che si stimano, che si apprezzano e si ammirano, che si frequentano, in un attimo, vengono lacerati dal terrorismo che li costringe quasi a scegliere da che parte stare, attraendo molti con false dottrine e false lotte.Nel 2012 l’ETA depone le armi e al tempo della violenza dovrebbe seguire quello della pacificazione e del perdono, tuttavia il tempo del perdono di presenta disagevole, difficile, complesso, dilatato e sembra non chiudersi mai perché nessuno crede in un perdono pubblico, davanti alle telecamere. La riconciliazione deve avvenire in modo più intimo, il cambiamento deve partire dall’anima di coloro che hanno vissuto questa storia, una storia che si è intrecciata alle singole vite.

Nella folla di personaggi che animano le vicende di “Patria” emergono prepotentemente le figure di due donne, di due madri, di due mogli. Da un lato Miren, la madre di un ragazzo che si è unito all’Eta e che è diventato un terrorista, pronta a giustificare e a difendere sempre e a qualunque costo il figlio, quasi accecata da una sorta di fanatismo, e dall’altra Bittori che parla con il marito, Txato, che non c’è più, un imprenditore vittima di un attentato. Bittori, dopo tanti anni, vuole provare ad abitare il tempo del perdono e lo fa tornando nei luoghi in cui è vissuta con il marito, riaprendo la casa, facendosi rivedere per le strade alla ricerca di una riconciliazione necessaria a lei, ma anche a tutti coloro che sono stati protagonisti di quei fatti. Aramburu ha spiegato che uno scrittore deve sforzarsi di entrare nella testa dei suoi personaggi e deve raccontarne la storia senza giustificare, ma nemmeno giudicare perché questo non gli compete. Spesso si arriva a giustificare tutto in nome di un’idea e ci si lascia indottrinare senza rendersene conto. La propaganda, in quegli anni, era molto forte e il fascino eroico dei detenuti dell’Eta che, nelle fotografie, apparivano sempre giovani e belli affascinava e attraeva. Purtroppo è accaduto spesso, nel corso della storia, che tutto venga giustificato e accettato in nome di un’idea. L’identità che ci lega alla nostra terra, alla lingua, alle usanze, che ci riporta alla mente ricordi dell’infanzia e del passato può essere deformata dall’indottrinamento che finisce per imporre una visione deviata ed estremista delle cose, creando i nazionalismi che possono sfociare in azioni violente. Lo scrittore basco ha confessato di non aver aderito all’Eta perché, pur non essendo credente, l’educazione cristiana, ricevuta dalla famiglia, l’aveva formato a criteri morali che gli impedivano di credere che si potesse costruire una società migliore togliendo la vita a qualcuno. Inoltre, vivere in una grande città, anziché in un piccolo paese, come quello che ospita i personaggi di “Patria”, gli ha consentito una maggiore libertà di scelta.Fernando Aramburu ha confessato di non sapere perché il suo romanzo abbia avuto tanto successo e ha ammesso che forse, semplicemente, era necessaria una storia così. In un capitolo del libro la vedova Bittori dice: “Perché credi che sono ancora viva? Ho bisogno di quel perdono. Lo voglio e lo pretendo, e fino a quando non lo avrò non penso di morire.” “Non è orgoglio. Non appena metterete la lapide sulla tomba e sarò col Txato, gli dirò: quell’idiota si è scusato, adesso possiamo riposare in pace.” Occorre costruire una memoria, fare i conti con il passato e tentare di andare avanti, è neccessario farlo per i superstiti e per le generazioni che verranno.

 

Barbara Castellaro

 

 

 

Ikea per il Wwf

Dal 16 al 27 maggio IKEA Torino donerà 1€ al WWF per ogni articolo acquistato tra le serie DJUNGELSKOG e URSKOG: prodotti che, ideati in collaborazione con l’associazione, sono stati realizzati con l’utilizzo di cotone proveniente da coltivazioni sostenibili. Nello stesso periodo sarà donato 1€ al WWF per ogni menu Bimbi Biologico venduto al ristorante e i clienti potranno sostenere l’associazione con una donazione volontaria alla cassa. Dal 2005, IKEA è scesa in campo a sostegno del WWF per migliorare i metodi di produzione del cotone, aderendo a Better Cotton Initiative (BCI), l’iniziativa che promuove la diffusione di tecniche di coltivazione più sostenibili sia per l’ambiente che per gli agricoltori. Grazie a corsi e iniziative di formazione, IKEA insieme alle Onlus ha aiutato più di 100.000 agricoltori a imparare metodi di coltivazione più sostenibili, che hanno permesso loro di ridurre i costi, aumentare i margini di guadagno e migliorare le proprie condizioni lavorative.

Trapianto di rene su paziente sveglio

E’ stato effettuato un trapianto di rene su un paziente sveglio di 40 anni, affetto dalla Sindrome di Prune-Belly, una malattia rara congenita, presso l’ospedale Molinette della Città della Salute di Torino. L’intervento, durato quasi 5 ore, è avvenuto senza anestesia generale, ma con sola anestesia combinata peridurale e spinale

La Sindrome Prune-Belly è una rara sindrome congenita, caratterizzata da assenza dei muscoli addominali, anomalie delle vie urinarie, ipotonia vescicale, megauretere, criptorchidismo o agenesia testicolare, ipertensione arteriosa e malattia renale cronica ingravescente. A questi si possono associare eventualmente altri aspetti, come una malformazione del disegno toracico nota come “pectus excavatum” che può portare ad insufficienza respiratoria. L’incidenza è stimata da 1 ogni 35.000 a 1 ogni 50.000 nati vivi e riguarda prevalentemente il sesso maschile (97%).

L’insufficienza renale cronica porta alla necessità di dialisi ed alla valutazione della fattibilità di un trapianto di rene, che si presenta come un’ardua sfida dal punto di vista chirurgico in considerazione del quadro addominale ed urologico. In questo caso si è aggiunta la presenza di “pectus excavatum” con un’insufficienza respiratoria di tipo restrittivo, che ha reso impossibile effettuare un’anestesia generale e pertanto ha escluso la possibilità di effettuare un trapianto renale in modo tradizionale. L’unica possibilità è stata quella di ricorrere ad una anestesia combinata peridurale e spinale a paziente sveglio, considerando però la eccezionalità e l’estrema difficoltà relative all’effettuazione stessa di questo tipo di anestesia per le anomalie della colonna vertebrale e la complessità chirurgica addominale ed urologica di questo paziente, che ha portato ad un intervento durato quasi 5 ore. L’anestesista che ha perfezionato questa tecnica e permesso di mantenere il paziente in anestesia spinale per tutto questo tempo è il dottor Fabio Gobbi, dell’équipe diretta dal dottor Pier Paolo Donadio, ed i chirurghi che hanno potuto quindi effettuare lo straordinario intervento sono il dottor Omidreza Sedigh (Urologia universitaria diretta dal professor Paolo Gontero) ed i dottori Aldo Verri e Caterina Tallia (Chirugia vascolare ospedaliera diretta dal dottor Maurizio Merlo). L’intervento è perfettamente riuscito ed il paziente è attualmente degente presso il reparto di Nefrologia universitaria diretta dal professor Luigi Biancone. Nonostante le malattie rare rappresentino il 6 – 8% della popolazione europea, negli ultimi dieci anni presso l’ospedale Molinette di Torino sono state trapiantate di rene circa 250 persone affette da malattie rare non glomerulari negli utlimi dieci anni. Commenta il professor Biancone: “E’ un dato che abbiamo rilevato recentemente, sicuramente legato all’effetto – Centro a livello nazionale per trapianti di rene complessi, ma anche alle competenze ed all’esperienza di fondo per la gestione delle malattie rare indipendentemente dai trapianti che ha questo ospedale e che emerge alla prova dei fatti”.

 

 

 

Strategie militari degli antichi romani

Sabato 19 maggio alle ore 16 nella sala Kolbe, Convento di San Francesco, I piano, piazza San Francesco 3 a Susa la Segusium Società di Ricerche e studi valsusini presenta un evento di archeologia sperimentale con Marco Berardinelli (Habemus in cena), la posca come strategia militare e Filippo Crimi (Legio VIII Augusta), il lavoro militare delle legioni romane. Ospite d’onore Gabriella Pantò, in rappresentanza dei Musei Reali di Torino. 

Empowerment femminile

Mercoledì 16 maggio, dalle 11 alle 13, Sabrina Allegra, sociologa freelance, fondatrice e Presidente della neonata associazione Women Social Inclusion, presenterà il progetto “Percorsi di Empowerment Femminile”, realizzato in stretta sinergia con l’ Associazione Rete al Femminile Torino

Grazie alla preziosa collaborazione con alcune professioniste della Rete al Femminile, associazione di promozione sociale di libere professioniste, realizzeremo un percorso multidisciplinare che intende offrire alle partecipanti strumenti teorici e pratici per promuovere consapevolezza e supporto nella vita di noi donne.Un’occasione di formazione e riflessione in tema di genere e di empowerment per contrastare qualsiasi forma di violenza e/o discriminazione basate sul genere.

IL PROGRAMMA E LE SEDI

 

Mercoledì 16 maggio dalle ore 11 alle 13 presso Toolbox Coworking in via Agostino da Montefeltro, 2, 10134 Torino: Conferenza di presentazione del progetto “Percorsi di empowerment femminile”Ingresso gratuito fino ad esaurimento posti

 Link evento facebook: https://www.facebook.com/events/1226407500829442/