redazione il torinese

Vasco, il Komandante replica per 40 mila fan

Stasera si replica. Allo stadio olimpico altri 40 mila fan potranno assistere, dopo il concerto di ieri per altrettante persone, al bis del Komandante. Ieri lunghe code fin dal pomeriggio davanti agli ingressi dell’impianto sportivo. Nessun incidente ma qualche agitazione quando Vasco ha iniziato puntuale lo spettacolo e alcune centinaia di persone erano ancora in coda all’esterno. Gli addetti alla sicurezza hanno accelerato le procedure. Poi lo spettacolo tra cori da stadio (appunto) e le canzoni più note, ad incominciare da Cosa succede in città, per chiudere con Alba Chiara, per un totale di 30 brani e oltre due ore di show. Oggi il Blasco si riposa nel relais di Romano Canavese, da dove ripartirà soltanto lunedì mattina. Questa sera nuova esibizione alle 21, preceduto sul palco da Clara Moroni che intratterrà il pubblico in attesa dell’idolo.

(foto Rita Botta / il Torinese)


Questo weekend al #Parco Dora Live

Prosegue la rassegna estiva gratuita più grande del Piemonte

 

Dopo l’avvio della kermesse, inaugurata da Paolo Ruffini, Giampiero Perone e gli artisti del ‘Cab 41 Show’, sabato 2 giugno, sul palco del ‘#Parco Dora Live’ arriva il Duo Full House, nell’ambito della XVII Edizione della rassegna ‘Lunathica’. Domenica 3 giugno, invece, introdotta e presentata dal conduttore radiotelevisivo Wlady, grande protagonista è Mietta, signora della musica italiana con un concerto con band al completo, a ripercorrere una carriera di grandi successi. Tutti gli spettacoli sono gratuiti, e iniziano alle 20.30. Informazioni sul sito www.parcocommercialedora.it, e sulla relativa pagina Facebook. La prestigiosa rassegna culturale sostiene il Comitato Locale di Moncalieri della ‘Croce Rossa Italiana’. La prossima settimana, da venerdì in poi, attesi in scaletta invece Pino Insegno, Dario Cassini e Fabio Concato.

Marchionne: “Zero debito”. E Fca non chiude in Italia

Un Marchionne inedito, con cravatta sotto il maglioncino blu, ha annunciato che Fca “azzererà entro il mese di giugno l’indebitamento netto industriale”. Lo ha detto al Capital Markets Day a Balocco, nel Vercellese, di fronte a oltre 300 giornalisti e analisti finanziari, provenienti da tutto il mondo, alla presentazione delle strategie di Fca fino al 2022. Quell’anno il gruppo raggiungerà la piena capacità produttiva negli stabilimenti italiani ed europei e saranno investiti 9 miliardi di dollari per l’elettrificazione dei nuovi prodotti. Marchionne ha anche detto che in Italia non verranno chiusi stabilimenti.

Darmian bianconero, contratto per 5 anni

Il quotidiano inglese Daily Express scrive che Matteo Darmian vestirà la maglia della Juventus, avendo trovato l’accordo (anche se manca ancora l’ufficialità) per 5 anni con la società bianconera. In queste ore le visite mediche dell’ex granata, che torna in Italia dopo avere giocato con i Red Devils.

Ciliegia di Pecetto: la pioggia dimezza la produzione

L’acqua e il caldo stanno facendo marcire i frutti in raccolta. Actis Marin (Cia): «Danni consistenti, le polizze assicurative non sono più convenienti»

Sono le ciliegie le prime vittime del maltempo di questi giorni. La grandine, ma soprattutto le abbondanti piogge delle ultime settimane nel Torinese hanno messo al tappeto quasi la metà della produzione della famosa Ciliegia di Pecetto.

«Il problema è l’acqua – spiega Piergiorgio Miravalle dell’azienda agricola Molinetto di Pecetto -, quando l’acqua è troppa le pareti cellulari della frutta esplodono, e se poi si aggiunge il caldo improvviso, allora la ciliegia viene aggredita dai funghi parassiti, monilia in testa, e marcisce, facendo a sua volta marcire l’intero grappolo. La raccolta diventa problematica e spesse volte la selezione sulla pianta non è sufficiente a scongiurare il dilagare dell’infezione anche nella vaschetta, rendendo necessarie nuove cernite».

Al momento, il danno riguarda le varietà precoci, dalla “Bigarreau” alla “Big Lory”, ma anche la “Carmen”, coltivata sotto telo, non è scampata ai funghi che si sviluppano con l’umidità e il caldo.

Sotto tiro, in particolare, l’area tipica della Ciliegia di Pecetto, collina Sud di Torino (Pecetto, Trofarello, Moncalieri, Baldissero, Pino Torinese).

«Di fatto – osserva ancora Miravalle -, ci teniamo il danno. Le polizze assicurative sono troppo costose e non garantiscono risarcimenti adeguati. Non ci resta che sperare nel miglioramento delle condizioni meteo, altrimenti saranno a rischio anche le altre varietà».

Constatazioni che vengono ribadite sul fronte sindacale da Matteo Actis Marin, funzionario di zona della Confederazione italiana agricoltori di Chieri e Chivasso: «In teoria – dice Actis Marin -, lo Stato risarcirebbe parte del costo della polizza, ma i tempi di attesa dei rimborsi sono talmente lunghi (ormai si parla di anni) da scoraggiare la stipula dei contratti assicurativi. Le avversità atmosferiche continuano purtroppo a rappresentare un rischio d’impresa per gli agricoltori, che, come tutti, già non vivono una stagione favorevole».

Weekend veg a Belgioioso

Dopo le mostre dedicate al Vintage, a Officinalia e al Festival della Tenera Età, il Castello di Belgioioso, a pochi chilometri da Pavia, ospita la prima edizione di “Belgioioso Veg” sabato 2 e domenica 3 giugno, dalle 10 alle 20, insieme alla 15° edizione di Armonia, Festival di proposte per il benessere olistico, Yoga, Shiatsu, Watsu, Reiki, Reflessologia Facciale, Tuina e altre discipline. Lo splendido Castello di Belgioioso con il suo ampio parco non è solo un luogo di incontro e storia, ma anche fucina di fiere innovative su temi e nicchie non convenzionali, capaci di riscuotere un buon successo di pubblico.. I due eventi si svolgono in contemporanea con lo scopo di suggerire dei percorsi, privilegiando alcune scelte nel nostro modo di nutrirci e per il nostro benessere che gradualmente porterà ad un naturale miglioramento della qualità della nostra vita. Il desiderio degli organizzatori è quello di aprire un dialogo tra il mondo del benessere e il mondo vegetariano-vegano e di trasmettere il messaggio a chi non ne ha ancora consapevolezza. Un weekend intenso durante il quale saranno presentate attività di vario genere come conferenze, seminari, sessioni pratiche, mini corsi, il cui fine ultimo è quello di sensibilizzare il pubblico su ciò che è possibile fare per migliorare la qualità della propria vita. Lobiettivo di Armonia è di insegnare un percorso personale per trovare un equilibrio psicofisico interiore attraverso la conoscenza e lapprofondimento delle arti per òa salute, tra cui Shiatsu, Reiki, Orthobionomy, Kinesiologia, Floripratica di Bach, Ayurveda, Pranic-Healing, Reflessologia Facciale, Metodo Buteyko, Iridologia, Reflessologia del piede, Biotransenergetica, Thai, Aura Soma eWatsu. Una piscina con acqua calda è il marchio di fabbrica di Armonia e come ogni anno si troveranno studenti in formazione, operatori professionisti e insegnanti a disposizione del pubblico per sperimentare le sensazioni e le emozioni che una sessione di Watsu è in grado di far vivere a chi lo desidera. Nel parco sono in programma diverse attività gratuite partendo dallo Yoga e molto altro ancora. Negli stand sono in programma varie attività aperte a tutti.

Pietro Accorsi, il mercante di meraviglie

FINO AL 3 GIUGNO

E’ stato per tutti il “re degli antiquari”. Suo grande amore, gli arredi e l’arte del Settecento, in assoluto il secolo del cuore. Nato a Torino nel 1891 da una famiglia modestissima (portinaio il padre Curzio, sartina la mamma Angela), Pietro Accorsi rivelò ben presto quelle doti straordinarie di intuito e di “fiuto” eccezionale per le “meraviglie” d’arte (nel senso più ampio del termine) che ne fecero uno dei testimoni più famosi e stimati e leggendari della storia dell’antiquariato europeo del secolo scorso, tanto che il cosiddetto “gusto Accorsi” – diffusosi in Italia e all’estero nell’immediato Dopoguerra – andò a caratterizzare l’arredamento di case, ville e palazzi non solo dei più facoltosi uomini d’affari del tempo, ma anche di politici, di principi e re. A lui, a quello straordinario “mercante di meraviglie” (definizione ineccepibile), il torinese Museo di Arti Decorative “Accorsi-Ometto” di via Po dedica, nell’ambito della prima edizione di Fo.To – Fotografi a Torino, una mostra incentrata su una selezione di immagini fotografiche provenienti dall’archivio dell’omonima Fondazione. Complessivamente sono una quarantina di scatti, articolati in specifiche sezioni, in cui trascorrono come in una sorta di lucida analitica biografia i momenti più significativi della vita di Accorsi, l’amato mestiere, il grande amore per l’arte e per quel sublime arredo capace di trasformare anche il più semplice oggetto artigianale in opera artistica di inestimabile valore e bellezza. Il percorso espositivo comincia con i ritratti di famiglia, per continuare con le immagini dei Savoia, con quelle che in particolare raccontano del suo rapporto di grande amicizia con Umberto II, che gli spalancò le porte delle case più prestigiose d’Italia e gli fece guadagnare la stima di altissime personalità del Novecento, con cui l’antiquario instaurò legami non solo d’affari: dagli Agnelli – solo per citare qualche nome – ai Bruni Tedeschi a Werner Abegg a Riccardo Gualino e ad Henry Ford. Perfino Luigi Einaudi, una volta diventato Presidente della Repubblica, gli diede l’incarico di riarredare il Quirinale con mobili antichi adeguati alla solennità del luogo. E la scrivania settecentesca seduto alla quale il Capo dello Stato tiene, ancora oggi, il suo discorso di fine anno fu trovata proprio da Accorsi. In mostra è anche documentato il forte sodalizio che lo legò alla figura di Vittorio Viale, grande direttore dei Musei Civici torinesi: nel ’35, i due furono protagonisti della “bruciante sconfitta” derivata dall’Affare Trivulzio, grazie al quale l’intera collezione milanese del Principe Trivulzio sarebbe dovuta approdare a Torino. Purtroppo la transazione non andò a buon fine, a causa dell’intervento di Mussolini (per ripicca, pare, nei confronti di Umberto II, amico dell’Accorsi) che ne bloccò la vendita. Ma la cosa non finì in totale sconfitta. Da abile mercante qual era, l’antiquario infatti riuscì a ottenere come risarcimento il “Ritratto d’uomo” di Antonello da Messina e “Les Très belles Heures” del Duca de Berry miniato da Jan van Eyck, tutt’oggi esposti a Torino in Palazzo Madama. Dopo le mostre sul “Barocco” del 1937 e sul “Gotico e Rinascimento in Piemonte” del 1938, i due collaborarono ancora nel 1963 per la seconda grande rassegna sul “Barocco piemontese”, dove Accorsi espose, fra i pezzi di maggior pregio, il famoso “Doppio-Corpo” del Piffetti. Altra sezione importante della mostra è dedicata alla residenza di Moncalieri, Villa Paola, in nome della sorella più amata. Accorsi la acquistò nel ’28, per farne un “museo vivo”, un unicum nel suo genere, con affreschi neogotici sulla facciata, busti e statue lungo il vialetto e all’interno una miriade di pezzi e opere d’arte, in prevalenza del Settecento: una raffinatissima collezione da cui, dopo la morte di Accorsi il 25 ottobre 1982, ebbe origine la Fondazione a lui dedicata, mentre già anni prima (nel ’56) l’antiquario aveva comperato dall’”Ordine Mauriziano” il palazzo di via Po, che in parte era dal ’24 sede della sua galleria e che diventerà Museo nel dicembre del ’99, grazie all’operato infaticabile del presidente, Giulio Ometto, fedele “delfino” dell’Accorsi.

A corollario della rassegna sono anche previste alcune conferenze, a ingresso libero fino ad esaurimento posti:

Sabato 19 maggio, ore 17.00: LE MERAVIGLIOSE RESIDENZE DI PIETRO ACCORSI

A cura di Marco Albera, storico e consigliere della Fondazione Accorsi-Ometto

Sabato 2 giugno, ore 17.00: DA SOGNO A REALTÀ. LA NASCITA DELLA FONDAZIONE

a cura di Luca Mana, conservatore del Museo Accorsi-Ometto

Gianni Milani

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“Pietro Accorsi, il mercante di meraviglie”

Museo di Arti Decorative “Accorsi-Ometto”, via Po 55, Torino; tel. 011/837688 int. 3 – www.fondazioneaccorsi-ometto.it

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Nelle foto

– “Accorsi con il Presidente Einaudi e Donna Ida”
– “Accorsi in Galleria”
– “Accorsi con il Ministro Preti”
– “Gli antiquari Rubin, Laura, Accorsi e De Lamine”
– “Gina Lollobrigida in Galleria

 

Fino al 3 giugno

Orari: mart.-ven. 10-13 / 14-18; sab. e dom. 10/13 – 14-19

2 Giugno: 72^ Festa della Repubblica

Sabato 2 giugno, alle ore 10, in Piazza Castello verrà solennizzato il 72° anniversario della proclamazione della Repubblica con la cerimonia dell’alzabandiera, accompagnata dalle note dell’Inno di Mameli eseguito della Banda musicale del Corpo di Polizia Municipale. Alla celebrazione è prevista la partecipazione delle più alte cariche civili, militari e religiose della città. Nella piazza torinese saranno schierati la Bandiera d’Istituto della Scuola di Applicazione dell’Esercito e un reparto di formazione composto dagli Ufficiali Allievi della Scuola di Applicazione, Alpini della Brigata Taurinense, da Carabinieri del comando Legione “Piemonte e Valle D’Aosta, Finanzieri del Comando Regionale “Piemonte”, agenti della Polizia di Stato e del Corpo della Polizia Penitenziaria. Durante la solennità sarà letto il messaggio del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. La ricorrenza avrà termine alle 18 sempre in Piazza Castello con la cerimonia dell’ammainabandiera.

(foto: il Torinese)

Il pessimismo di Barriera emerge dalle chiacchiere al bar

STORIE DI CITTA’ di Patrizio Tosetto
Il solito bar di via Bologna con la proverbiale gentilezza della titolare Antonella. Quattro chiacchiere con amici di Barriera, per parlare un po’ di tutto. Da buoni italiani tuttologi, dallo sport alla politica.
Realizzando una dimensione rarefatta come in quella canzone di De Andrè: quattro pensionati mezzo avvelenati li troverai là con il tempo che fa estate inverno a tracannare vino e stramaledire donne e governo. Pensionati non siamo ancora e ci accontentiamo di un caffè.Vorremmo diventare pensionati, ma tanto contenti di come le cose vanno non siamo. Questa volta mi limito a fare domande. Ascoltare mi sembra proficuo. Allora, questo giro d’Italia? ‘Sti italiani non vincono mai. Com’è possibile? Tommaso risponde subito e deciso:fabbricavamo anche le bici più belle del mondo.Poi… anche qui la globalizzazione ha colpito.Polverizzando tutto. E poi una volta si “correva per fame”.Ora si corre solo se si è ben pagati.Con bassa propensione al sacrificio. Patrizio, ne capisci di bici? No. Ho il ricordo di 50 anni fa quando correva per la Pezzani, un ex gregario che come molti in quell’epoca si “riciclava” meccanico di bici” . L’ officina in via Palestrina angolo corso Vercelli. Raccontava che al suo primo contratto da professionista dopo la guerra aveva preteso ed ottenuto, quando gareggiava, un pollo al giorno – cotto – da mangiare dopo la gara. E la Barriera è sempre così. Tanti ricordi e tanti ricordi.
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Enzo Granato alza lo sguardo dal giornale e scuotendo la testa: oramai in Barriera mi sembra tutto fuori controllo. Gli dico: non ti pare di esagerare?Enzo è un fiume in piena. Non ho mai avuto paura di essere rapinato. Ieri tornando dal mercato ho nascosto bene cellulare e portafoglio. Era solo mezzogiorno e questa volta  sì che ho avuto paura di essere rapinato. Incalza. Pensa solo al condominio dove abito. Un marocchino mi ha rincorso con un martello.
Rubava corrente in cantina al palazzo. Faceva abusivamente il fabbro. Neppure l’ intervento dei carabinieri lo ha indotto a miti consigli. Al pian terreno da diversi anni dei cinesi non pagano le spese condominiali. Sono falliti. Morale: 9000 euro di morosità. All’ultimo piano una famiglia ha ristrutturato l’appartamento occupando le parti comuni arredandole a suo piacimento. I danni che ha provocato al mio alloggio dovrebbero essere pagatì dall’ assicurazione condominiale. Tralascio il problema della spazzatura e dello spaccio. Per non parlare delle quotidiane piccole rapine.Assisto facendo domande su domande. Ma il tono delle risposte non cambia. Qui in Barriera non si campa bene. La politica locale? Latita e pensa o fa finta di pensare a ciò che succede su scala nazionale. Non si vedono soluzioni. Il pessimismo regna sovrano.